domenica 14 luglio 2024

Porsche Carrera Cup Italia, Ten Voorde torna al successo in gara 2 al Mugello Circuit


C’è la firma di Larry Ten Voorde sulla chiusura del vibrante terzo round della Porsche Carrera Cup Italia andato in scena al Mugello Circuit con 33 911 GT3 Cup schierate al via e un tasso adrenalinico in continua ascesa per le numerose sfide che hanno messo a confronto 14 team e i migliori interpreti di un monomarca sempre più di livello internazionale. Nella gara 2 che ha completato la tappa di metà campionato, l’asso olandese di Enrico Fulgenzi Racing – Centro Porsche Udine ha centrato il quarto successo stagionale e allungato ulteriormente in classifica generale, nella quale ha marcato punti molto pesanti anche Marvin Klein. Il campione francese di Target Competition – Centro Porsche Bolzano aveva vinto gara 1 sabato scattando dalla pole position dopo l’ottimo crono fatto segnare in qualifica in 1’49”772 precedendo proprio Larry Ten Voorde e domenica anche gara 2 ha vissuto sul duello tra i due, stavolta con successo del campione in carica. Il primo colpo di scena della corsa, però, ha riguardato Diego Bertonelli proprio a inizio gara. Il pilota toscano di The Driving Experiences – Centri Porsche di Roma scattava dalla prima fila al fianco di Ten Voorde, ma una partenza anticipata pur rimanendo all’interno della casella sulla griglia gli è costata 5 secondi di penalità, scontati appena tagliato il traguardo in terza posizione, “convertita” in un 13esimo posto nella classifica definitiva. Già alla prima curva Bertonelli ha tentato l’attacco a Ten Voorde, ma ritrovatosi sul cordolo all’uscita della San Donato ha dovuto desistere, mentre Klein è stato velocissimo ad approfittarne per sopravanzare l'italiano e mettere subito pressione all’olandese.

Il duello thrilling fra i due è culminato al giro 8, quando a più riprese Ten Voorde ha strenuamente difeso il comando della gara dagli attacchi portati dal rivale francese, che al sesto passaggio ha anche segnato il giro più veloce della corsa in 1'52"416. La lotta è proseguita fino ai minuti finali, quando a togliere pressione al capoclassifica ci ha pensato la safety car, che ha neutralizzato gli ultimi due giri e mezzo di gara per consentire il recupero delle 911 GT3 Cup di Marco Galassi e Cosimo Barberini, finite in contemporanea fuoripista senza conseguenze rispettivamente alle Arrabbiate e alla Bucine. La bandiera a scacchi ha quindi certificato la vittoria di Ten Voorde, con Klein secondo e confermatosi grande protagonista del weekend e un altro olandese, Flynt Schuring, classificato terzo. In conseguenza del fatto che Bertonelli è sempre rimasto in scia ai due battistrada ma con la penalità di “jump start” da scontare, il connazionale e compagno di squadra di Ten Voorde ha “ereditato” il podio, il primo personale nella sua prima stagione in Carrera Cup Italia, arrivato a 18 anni ancora non compiuti. Schuring è stato quindi il migliore fra i giovani talenti dello Scholarship Programme di Porsche Italia, mentre sotto al podio è classificato quarto Aldo Festante. Dopo l’uscita di pista che lo ha costretto al ritiro in gara 1, il portacolori di Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna si riscatta con una performance di livello in piena top-5, completata da Lirim Zendeli, quinto in gara 2 dopo il podio ottenuto sabato con Ombra Racing – Centro Porsche Bergamo e di nuovo primo classificato nella nuova graduatoria riservata ai Rookie.

Alle spalle del 24enne driver tedesco è quindi risalito il connazionale Janne Stiak. Il 17enne alfiere di Target Competition – Centro Porsche Bolzano, altro “under” inserito nello Scholarship Programme, ha convinto anche al Mugello, dove prima dell’ingresso della safety car in gara 2 è riuscito a sopravanzare Keagan Masters impreziosendo la sua sesta posizione. Superato nel finale, il sudafricano driver ufficiale del Team Q8 Hi Perform si è dovuto accontentare dei punti del settimo posto a conclusione di un fine settimana meno frizzante rispetto ai precedenti. Sul traguardo Masters ha preceduto un altro giovanissimo, 19enne pilota britannico di Ombra Racing – Centro Porsche Torino capace di guadagnare l'ottava piazza al termine di un lungo confronto con il campione 2021 Alberto Cerqui, nono con BeDriver – Centro Porsche Piacenza. Autore di un’escursione fuoripista mentre era in bagarre con Masters, ha dovuto recuperare diverse posizioni Simone Iaquinta, riuscito poi a rimontare fino a completare la top-10 assoluta al volante della 911 GT3 Cup di Prima Ghinzani Motorsport – Centri Porsche di Milano.

La domenica della Michelin Cup, la cui rincorsa al titolo è ultra-ravvicinata, ha salutato il primo successo personale di Stefano Stefanelli nella categoria. Il pilota toscano, che al Mugello giocava in casa, ha coronato nel migliore dei modi un fine settimana che già lo aveva ospitato sul podio (anche in questo caso il suo primo) nella giornata di sabato. In gara 2 il pilota del Team Malucelli – Centro Porsche Mantova ha preso il comando della Michelin Cup superando Alberto De Amicis al terzo giro, quando il vincitore di gara 1 ha dovuto evitare una vettura finita in testacoda davanti a lui. Poi fino alla bandiera a scacchi Stefanelli ha ben controllato il ritorno dell’alfiere di Ebimotors – Centro Porsche Varese, secondo al traguardo davanti al compagno di squadra Paolo Gnemmi, al ritorno sul podio con tanto di aggancio a Francesco Maria Fenici in vetta alla classifica generale. Il pilota di Raptor Engineering – Centri Porsche di Roma in gara 2 non è andato oltre alla top-5, preceduto da Alex De Giacomi, quarto con Tsunami RT – Centro Porsche Latina dopo il secondo posto di gara 1.
Giunta a metà della stagione agonistica 2024, la Porsche Carrera Cup Italia ritornerà in azione dopo la pausa estiva per disputare il quarto dei sei round in calendario, in programma a Imola nel weekend dell’8 settembre.

Le classifiche
Assoluta: 1. Ten Voorde 154 punti; 2. Masters 107; 3. Klein 91; 4. Zendeli 75; 5. Stiak 52; 6. Braschi e Festante 50; 8. Cerqui 49; 9. Bertonelli 44; 10. Schuring 41.
Rookie: 1. Zendeli 75 punti; 2. Braschi 50; 3. Gregor 22; 4. Gray 16; 5. Van Soelen 8.
Michelin Cup: 1. Fenici e Gnemmi 53 punti; 3. De Amicis 51; 4. De Giacomi 47; 5. Giorgi 43.
Team: 1. Enrico Fulgenzi Racing 189 punti; 2. Target Competition 155; 3. Dinamic Motorsport 119; 4. Ombra Racing 102; 5. The Driving Experiences 85.

Porsche Carrera Cup Italia 2024: 4-5 maggio Misano; 1-2 giugno Imola; 13-14 luglio Mugello; 7-8 settembre Imola; 21-22 settembre Vallelunga; 5-6 ottobre Monza.

Prima vittoria di Magliona nel tricolore Sport Prototipi al Mugello


Scarperia e San Piero (FI), 14 luglio 2024. Arriva in gara 2 del terzo round stagionale al Mugello Circuit la prima vittoria personale di Omar Magliona nel Campionato Italiano Sport Prototipi. Il driver sassarese e testimonial della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica è stato protagonista di un weekend d’autore sull’esaltante circuito toscano e di una corsa pazzesca, tutta all’attacco e a suon di sorpassi, al volante della Wolf GB08 RaidenAprilia del team Bad Wolves, celebrando sul podio l’ennesimo traguardo che conta di una carriera sempre più ricca di trofei e di esperienze in pista. Sui 5245 metri del Mugello il portacolori della Magliona Motorsport era stato protagonista anche al sabato, quando aveva centrato il suo primo podio nella stagione d’esordio nella massima serie Prototipi promossa da ACI Sport e organizzata con Wolf Racing Cars, concludendo gara 1 al terzo postodopo essere scattato dalla quarta posizione in griglia di partenza.

Ma il capolavoro il plurititolato pilota sardo lo ha compiuto in gara 2: partito dalla quinta piazza, nel giro di un paio di passaggi Omar ha superato tutti e dando spettacolo si è portato al comando della corsa. Mentre era in testa è arrivata la comunicazione di una penalità in tempo di 5 secondi (per un’infrazione ai track limit in fase di partenza) e una successiva safety car, a ricompattare il gruppo e azzerare il vantaggio accumulato sugli inseguitori, ha rischiato di rovinare tutto. Da combattente nato, Magliona non si è arreso e alla ripartenza, nei soli 3 giri rimasti da percorrere è riuscito a ricostruire un gap sufficiente a consentirgli di vincere malgrado la penalty. E ora, dopo un inizio di stagione complicato, il suo 2024 tricolore assume tutta un’altra portata, in attesa del prossimo appuntamento, che dopo la pausa estiva sarà di scena a Imola nel weekend dell’8 settembre.


Omar Magliona dichiara dopo il successo e il terzo posto ottenuti al Mugello: “Sono a mille! Ho ritrovato me stesso e ho tirato fuori il carattere, sono motivatissimo, ora mi dispiace soltanto non aver marcato punti nel precedente round, oggi sarebbero stati fondamentali. Però il leone ci insegna che quando cade si rialza subito e tutti dovranno guardarsi anche da noi per il campionato. Gara 2 è stata pazzesca, l’ho corsa tutta all’attacco fino alla vittoria, via radio mi hanno spinto a dare il massimo, hanno trovato il modo di caricarmi e quindi ringrazio tutta la squadra insieme a tutti coloro che ci sostengono, oltre alla scuderia Magliona Motorsport, che anche oggi è stata capace di stare davanti, e alla famiglia Bellarosa. Era poi andata bene anche gara 1, battagliata fin dal primo metro, e centrare il mio primo podio nel Tricolore Sport Prototipi è stato un importante mattoncino per poi costruire anche il primo trionfo”.




Italiano GT \ I piloti Tresor Audi Sport Italia protagonisti dell’Endurance al Mugello




Scarperia e S. Piero (FI), 14 Luglio 2024 - Dopo Vallelunga, c'erano nove punti da recuperare dai piloti al vertice per Alex Aka, Pietro Delli Guanti e Rocco Mazzola e ben venti per Andrea Cola, Leonardo Moncini e Glenn Van Berlo, che sono diventati solo due per la R8 LMS N.12 giunta quinta oggi in Toscana e appena sette per la N.99 oggi al terzo posto. Due piazzamenti che erano tutt'altro che scontati perché gli uni avevano da gestire 24" di handicap tempo durante i cambi piloti e gli altri 12". Come dire una gara in salita ed infuocata che non ha fermato la rimonta dei piloti dei quattro anelli che non si sono fatti fermare da niente per restare a caccia dello scudetto Endurance 2024.

Oggi pomeriggio solo il primo turno di guida al Mugello ha quindi consentito ai piloti delle due R8 LMS di Tresor Audi Sport Italia di guidare senza il peso dei secondi di handicap-tempo, ed Aka e Van Berlo non si sono fatti pregare, entrambi con ottime partenze dalla terza e quarta fila che hanno trasformato al momento di cambiare sedile rispettivamente in un terzo e quarto posto. Ma quando Mazzola e Cola subentravano, iniziava una serie di tre fasi di bandiere gialle e safety car che per quasi due ore non consentiva ai driver delle R8 LMS di rientrare in zona podio, eccetto che per l'alternarsi delle soste. Ma si trattava di un rinvio della risalita in classifica delle vetture tedesche, perché quando nella seconda parte della 3 Ore odierna la cronaca non richedeva interruzioni, prima Cola e Mazzola e poi nel finale Moncini e Delli Guanti davano spettacolo.

Al 60° giro il romano riportava la sua Audi in zona podio, terzo ed era seguito di una posizione dal giovane potentino a breve distanza, tanto che dopo i cambi pilota finali si apriva anche un duello tra i piloti destinati a tagliare il traguardo, Moncini e Delli Guanti. Mentre andava a vincere la Ferrari di Gai/Ponzio/Mic, a un passo dal traguardo l'Audi n.12 doveva anche sfuggire a una vera imboscata di un pilota della classe GT Cup che rischiava di creare una collisione che solo il sangue freddo di Delli Guanti evitava. Il brivido costava però una posizione al pugliese e ai suoi compagni, oltre ai tre punti del terzo posto a portata di mano, coi quali un equipaggio Audi sarebbe stato in testa al campionato a pari punti coi leader Fisichella/Leclerc/Mosca, oggi solo settimi e saliti a 38 punti. Ne hanno 37 Di Folco/Liberati/Cazzaniga e 36 i meglio piazzati degli uomini Audi, mentre l'equipaggio oggi terzo è quinto nella graduatoria ma con 31 punti che li aiuteranno ad accendere la lotta nella prossima tappa a Imola a settembre.

(Audi Sport Italia - Ufficio Stampa)

Italiano Supersalita, vittoria di Faggioli in Vallecamonica


Malegno (BS), 14 luglio 2024. Simone Faggioli su Nova Proto NP 01-2 ha dato una ulteriore prova di abilità ed esperienza al 53° Trofeo Vallecamonica. Il fiorentino della Best Lap ha scavato un solco profondo con il record di gara 1 in 3’42”600, tanto da contenere il ritorno degli avversari in gara 2, quando il leader del Campionato Italiano Supersalita è stato costretto a ripartire dopo essere stato fermato per il ritiro di Luigi Fazzino, che su Osella PA 30 ha dovuto alzare bandiera bianca a metà percorso per un guasto, dopo l’ottimo 2° in gara 1. Sul podio tricolore sono saliti anche il ragusano Franco Caruso che su Nova Proto NP 01-2 ha ancora una volta espresso tenacia e concretezza. Terzo il trentino Diego Degasperi, l'alfiere Vimotorsport che sulla Norma M20 FC ci ha creduto ed ha rimontato dopo una gara 1 faticosa. Bel duello europeo che ha visto il successo di Christian Merli su Osella FA 30 Evo RM ufficiale al fotofinish sul francese della Nova Proto Geoffrey Schatz, che ha compromesso gara 1 per lo spegnimento della vettura. Terzo il tedesco Corentin Starck, anche lui su Nova Proto. Faggioli, Merli e Geoffrey Schatz i primi tre tempi della gara organizzata da AC Brescia che conferma ancora la supremazia italiana a livello continentale, con il francese leader europeo che vinto gara 2 in 3’45”332.



Sotto al podio tricolore il trapanese Francesco Conticelli che su Nova Proto Np 01 ha faticato oltre il previsto, al portacolori Ateneo è mancato un set up efficace soprattutto nella parte inferiore e più guidata degli 8,6 Km del tracciato camuno. Ha sorpreso nuovamente e portato i successi a 5 su 5 il giovane nisseno di CST Sport Andrea Di Caro che sulla Nova Proto NP 03 Aprilia ha nuovamente messo in riga gli avversari della categoria sportscar Motori moto, dove si è pericolosamente avvicinato fino a 5 decimi il bravo senese Mirko Torsellini, anche lui su Nova proto NP 03, che a sua volta ha preceduto il veneto Enrico Zandonà salito sul podio di categoria su Wolf Thunder GB 08, mentre l’umbro Filippo Ferretti ha conquistato i punti del Tricolore Junior su Wolf GB 08 Thunder, ma la crisi di pneumatici ala fine è stata evidente. Stop forzato per Achille Lombardi su Osella PA 21 4C in gara 1 per un contatto. In classe 2000 il pieno di punti lo ha fatto il ragusano Samuele Cassibba su Nova Proto Sinergy V8, sebbene in debito di familiarità col tracciato. Doppietta per il laziale Alberto Scarafone su Osella PA 21 in gruppo CN, con strada completamente spianata dallo stop in gara 1 del pugliese Francesco Leogrande, su auto uguale. Seconda piazza per il bolognese Marco Capucci seguito a distanza dal siciliano Giuseppe Presti su Lucchini.

Come sempre incisivo il bolognese Manuel Dondi che su Fiat X1/9 ha dominato il gruppo E2SH dell’italiano, cedendo il passo continentale per soli 35 centesimi al ceko Ronnie Bratschi sulla estrema Mitsubishi Lancer. Dai millesimi di secondo alle carte bollate il gruppo Gt che ha esaltato per le sfide e l’alto numero di belle vetture. In un funambolico duello tutto camuno 1 a1 tra Ilario Bondioni su Ferrari 488 Challenge Evo ed il pistard Mirko Zanardini su Lamborghini Huracan GT3. Bondioni, rallista innamorato alla Vallecamonica delle salite con una superlativa prova ha vinto gara 1 e la generale per i 1 millesimo di secondo sul forte avversario corregionale già autore di una maiuscola prestazione in gara 1. Terza piazza per il leader di campionatoLucio Peruggini su Ferrari 488, che ha voluto vederci chiaro ed ha esposto reclamo, a cui ha risposto Zanardini. La classifica è sub iudice. Squillante ulteriore successo in gruppo E1 per il calabrese Giuseppe Aragona che ha dominato la categoria sulla estrema e generosa Volkswagen Golf 7 motorizzata Audi, davanti ad un mai domo Alessandro Tortora scatenato al volante della Peugeot 106 turbo, ma di classe 1600, con cui ha preceduto il sempre funambolico altoatesino della Merano Motorsport Harald Freitag su Opel Kadett. Successo casalingo indiscusso per Luca Tosini che sull’Audi RS3 LMS con cui ha usato conoscenza del tracciato e tanta bravura per contenere l’aggressivo Salvatore Tortora su Peugeot 308. Terzo un convincente giovane ascolano Matteo Gabrielli, ora in sintonia con la la Peugeot 308, tallonato dal pugliese Giovanni Angelini che ha rimontato ed ha fatto pieno di punti in classe con cambio DSG. Ha brillato il fasanese Giacomo Liuzzi in RS Plus co una MINI 1600 turbo in piena forma con cui ha disputato due salite esemplari ed ha preceduto la giovanissima Selina Prantl, immediatamente a suo sul tracciato al volante della MINI di classe 2000, seguita sul podio dal primo delle motorizzazioni aspirate, Angelo Galbassini su Honda Civic. Duplice affermazione del veneto Denis Mezzacasa su Seat Leon Cup nel gruppo RS Cup, vinto con due concrete e brillanti salite. Seconda posizione per il pugliese Pasquale Carlomagno che su MINI è stato pronto ad agguantare il podio quando un testacoda in gara 1 ha compromesso la gara della brava tarantina Anna Maria Fumo su Peugeot 308. Terzo Luca Tomaselli su Alfa Romeo 147 GTA. Doppio successo del reatino Antonio Scappa su Seat Leon Station Wagon in gruppo Racing Start Turbo RSTB, che ha dominato la categoria complice un ottima messa a punto dell’inusuale ma efficace auto. Seconda piazza per l’altro pugliese Oronzo Montanaro in debito di perfetta intesa con alcune parti del tracciato sula MINI, seguito dal corregionale Giovanni Luca Ammirabile, concreto su Seat Leon Cupra. Tra le aspirate si è imposto Giulio Panteghini che ha preceduto l’oriundo Paolo Venturi, entrambi su Honda Civic Type-R.


Classifica 53° Trofeo Vallecamonica: Assoluta: 1 Faggioli (Nova Proto NP01-2) in 7’29”523; 2 Merli (Oselal FA 30 Judd LRM) a 2”769; 3 Schatz (Nova Proto NP 01-2) a 6”666; 4 Caruso F. (Nova Proto NP 01-2) a 12”175; 5 Starck (Nova Proto NP01-2) a 12”910; 6 TRNKA (Norma M20 FC) 15”417; 7 Degasperi (Norma M20 FC) a 16”060; 8 Iarola Laznagorta (Nova Proto NP 01) a 16”689; 9 Conticelli (Nova Proto NP 01-2) a 17”428; 10 Hin (Osella FA 30) a 24”993.

Assoluta Supersalita: 1 Faggioli (Nova Proto NP01-2) in 7’29”523; 2 Caruso F. (Nova Proto NP 01-2) a 12”175; 3 Degasperi (Norma M20 FC) a 16”060; 4 Conticelli (Nova Proto NP 01-2) a 17”428; 5 Di Caro (Nova Proto NP 03 Aprilia) a 35”582; 6 Cassibba (Nova Proto Sinergy V8) a 37”258; 7 Torsellini (Nova proto NP 03 Aprilia) a 40”206; 8 Moratelli (Nova Proto NP 01) a 44”237; 9 Zandonà (Wolf GB 08 Thunder) a 44”653; 10 Ferretti (Wolf GB 08 Thunder) a 47”558.

Gruppi: RS RSTB: 1 Scappa Seat Leon Station Wagon) in 9’42”960; 2 Montanaro (MINI) a 10”699; 3 Ammirabile (MINI) 18”905. RS Plus: 1 Liuzzi (MINI) in 9’23”977; 2 Prantl (MINI) a 12”778; 3 Galbassini (Honda Civic) 18”786. RS Cup: 1 Mezzacasa (Seta Leon Cup) in 9’27”764; 2 Carlomagno (MINI) a 33”673; 3 Tomaselli (Alfa Romeo 147) a 42”189. Gruppo E1: 1 Aragona (Volkswagen Golf 7) in 8’39”867; 2 Tortora A. (Peugeot 106 turbo) a 23”280; 3 Freitagh (Opel Kadett) a 28”650. TCR: 1 Tosini (Audi RS3 LMS) in 8’52”878; 2 Tortora S. (Peugeot 308) a 5”892; 3 Gabrielli (Peugeot 308) a 19”811. GT (Sub Iudice): 1 Bondioni (Ferrari 488) in 8’38”524; 2 Zanardini (Lamborghini Huracan GT3) a 0”001; 3 Peruggini (Ferrari 488) a 2”896. E2SH: 1 Dondi (Fiat X1/9) in 8’33”990; 2 Gramenzi (Alfa 4C 001 Furore) a 25”015; 3 Pancotti (BMW M5) a 1’23”972. CN: 1 Scarafone (Osella PA 21) in 8’19”437; 2 Capucci (Osella PA 21) a 19”571; 3 Presti a 2’20”236 (Lucchini 207 BMW). E2SC-SS: 11 Faggioli (Nova Proto NP01-2) in 7’29”523; 2 Caruso F. (Nova Proto NP 01-2) a 12”175; 3 Degasperi (Norma M20 FC) a 16”060. Sportscar Motori Moto: 1 Di Caro (Nova Proto NP 03) in 8’05”105; 2 Torsellini (Nova Proto NP 03) a 40”206) 3 Zandonà (WolfThunder GB 08) a 44”653.

Classifiche Campionato Italiano Supersalita dopo 5 gare: Assoluta: 1 Faggioli, p. 95; 2 Fazzino 79,5; 3 Conticelli F. 44. 
Minuti Racing Start RS: 1 Aquila 159; 2 Vassallo 132; 3 Venturi 105. 
Racing Start RSTB: 1 Mondino 158; 2 Montanaro 146; 3 Loconte 118. 
RS+ Aspirate: 1 Bommartini 95; 2 Megale 87,5; 3 Perillo 76. 
RS+: 1 Liuzzi 146,5; 2 Prantl 122; 3 Bommartini 74. 
RS Cup: 1 Fumo 166,5; 2 Giovanelli 132; 3 Carlomagno 89. 
E1: 1 Aragona 195; 2 Tortora A. 148; 3 Freitag 140. 
TCR: 1 Tosini 185; 2 Tortora S: 165; 3 Angelini 118. 
GT (Sub Iudice): 1 Peruggini 168; 2 Iacoangeli 124; 3 Bondioni 116,5. 
E2SH: 1 Gramenzi 144,5; 2 Dondi 90; 3 Pancotti 66. 
CN: 1 Scarafone 155; 2 Leogrande 152; 3 Marinelli 35. 
E2SC: 1 Faggioli 190; 2 Fazzino 139; 3 Di Caro 119. 
E2 SC/SS: 1 Di Caro 100; 2 Torsellini 53,5; 3 Ferretti 49,5.

(Ufficio Stampa C.I.V.M.)

MILLECURVE, LA PRIMA VITTORIA ASSOLUTA DI ROVIGO CORSE NEL CIREAS CON MAURIZIO E PIETRO INDELICATO


Volevano chiudere in bellezza, prima della lunga pausa estiva del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche, ma nessuno poteva immaginare, nella sede di Rovigo Corse, che il bilancio de La Millecurve avrebbe fruttato ben diciassette trofei in bacheca.
Maurizio e Pietro Indelicato hanno piazzato finalmente il colpaccio, dopo esserci andati vicini in più di un'occasione, iscrivendo il proprio nome nell'albo d'oro dell'evento di Avellino.
Le punte di diamante siciliane, a bordo dell'Autobianchi A112 Elegant, firmano così la loro prima assoluta e quella della scuderia rodigina nel CIREAS, confermandosi al comando del raggruppamento RC4 e della classe fino a millesei, sempre più vicini alla vetta della generale.
Ciliegina sulla torta anche il successo nel Trofeo Cronoscalata del Monte Vergine.

“Un fine settimana da incorniciare per noi” – racconta Maurizio Indelicato – “perchè abbiamo tirato fuori dal cilindro una prestazione eccellente, chiudendo la gara a 1,98 di media su settantotto prove cronometrate. Abbiamo vinto tutto quello che si poteva vincere. Abbiamo chiuso secondi nella power stage, mettendo da parte altri punti preziosi che ci permettono di riaprire il campionato per l'assoluta. Grazie di cuore a tutta la Rovigo Corse ed al presidente.”

Sorride anche il patron Diego Verza, nono assoluto ma soprattutto secondo di RC5 e di classe millesei su un'Autobianchi A112 Abarth, condivisa con Sandro Buranello, ricucendo il divario che lo separa dal secondo posto di categoria, confermandosi terza forza in campo.

“Prima di tutto complimenti agli Indelicato” – racconta Verza (presidente Rovigo Corse) – “ed alla loro straordinaria vittoria. Paragonandoci al rally potremmo dire che sono rispettivamente il Loeb e l'Elena della regolarità. Due persone straordinarie e professionali ai massimi livelli. Dal canto nostro ci siamo riscattati, finalmente, grazie ad un mezzo super efficiente che ci è stato gentilmente prestato dall'amico Vincenzo Morsa. Non potevamo chiedere di meglio.”

Qualche errore in avvio ha costretto Isaia Zanotti a rincorrere, al volante della sua Fiat Ritmo Abarth 130 TC con Roberto Gasperoni al proprio fianco, chiudendo con un bel successo in RC5 fino a duemila, recuperando terreno prezioso ed andando in vacanza a tre punti dal comando.

“Siamo sufficientemente soddisfatti della nostra prestazione” – racconta Zanotti – “perfettamente in linea con le precedenti gare del campionato. Siamo riusciti a chiudere ai piedi della top ten, vincendo la nostra classe e riportandoci sotto al leader di campionato. Grazie al mio naviga Roberto per il duro lavoro in allenamento che ha svolto negli scorsi mesi. Nonostante abbia iniziato da poco, da soli sei mesi occupa il sedile di destra in questo mondo, mi ha immediatamente permesso di conquistare la priorità di Top Driver. Gli sono molto grato.”

Entrato in extremis a far parte della compagine polesana Rosario Santalucia, in coppia con Margherita Santalucia su un'Autobianchi A112 LX, ha debuttato al meglio con i nuovi colori, firmando una quinta piazza in RC5, quarto assoluto nella salita del Monte Vergine, stringendo i denti nel combattere contro una forma fisica non perfetta a causa di un inatteso malessere.

“Grazie al presidente Verza per l'invito” – racconta Santalucia – “e sono stato felice di correre la mia gara di casa con i colori di Rovigo Corse. Siamo molto lontani dal rendimento dei nostri compagni di scuderia ma ci ha fatto molto piacere esserne parte. Un problema di salute, nato dopo la colazione, mi ha portato un forte stato di malessere che mi ha quasi fatto pensare al ritiro. Grazie al supporto degli amici di Rovigo Corse ho stretto i denti e siamo andati avanti, togliendoci la soddisfazione di chiudere quarti assoluti sul Monte Vergine con tre di media.”

Ad arricchire ulteriormente il bottino del Sabato la terza piazza tra le scuderie che conferma Rovigo Corse un'autentica rivelazione nel panorama tricolore della regolarità per auto storiche. 

sabato 13 luglio 2024

Porsche Carrera Cup Italia, Klein domina il sabato del Mugello


Si confermano ad alta competitività le sfide della Porsche Carrera Cup Italia, che nel sabato del terzo round stagionale ha vissuto una rovente gara 1, non solo per le temperature estive tipiche del periodo. Sui saliscendi del veloce ed esaltante circuito toscano, al quale le 911 GT3 Cup di ultima generazione si adattano particolarmente, è andato in scena un serrato confronto tra i 33 protagonisti al via di una corsa che ha a lungo entusiasmato, fino a premiare Marvin Klein sul gradino più alto del podio. Emozionante il duello ingaggiato dal due volte campione francese di Target Competition – Centro Porsche Bolzano con l’attuale capoclassifica Larry Ten Voorde (Enrico Fulgenzi Racing – Centro Porsche Udine). Klein è stato perfetto al via dopo la pole position centrata in qualifica con un crono da urlo per il Mugello (1’49”772), ma nei primi giri di gara 1 l’asso olandese le ha provate tutte per insidiarlo, cogliendo anche il giro più veloce al quarto passaggio (1’52”076). Da lì in poi il driver transalpino ha però impresso un ritmo insostenibile per Ten Voorde, che sul traguardo ha dovuto accontentarsi del secondo posto precedendo sul podio Lirim Zendeli, terzo in decisa progressione con la 911 GT3 Cup di Ombra Racing – Centro Porsche Bergamo. Lo stesso Ten Voorde, inoltre, si schiererà in pole position alla partenza di gara 2, che domenica 14 luglio completerà il weekend del monomarca tricolore con start previsto alle 12.20 e diretta televisiva su Dazn (anche in modalità gratuita) e in live streaming in HD sul su Carrera Cup Italia .
Disputata in pieno clima estivo, gara 1 è stata anche caratterizzata da un breve periodo di safety car, impiegata dalla direzione gara a 6 minuti dal termine per consentire il recupero della 911 GT3 Cup di Pietro Armanni, finito in ghiaia nell’impegnativa frenata della San Donato. L’episodio ha di fatto azzerato il vantaggio accumulato da Klein fino a quel momento, ma il francese ha gestito alla perfezione le operazioni di ripartenza e negli ultimi 3 giri ha mantenuto quella prima posizione che gli permette di rilanciarsi in campionato. Per lui è la prima vittoria stagionale nel monomarca tricolore, ottenuta all’esordio al Mugello Circuit, mentre la piazza d’onore consente a Ten Voorde di allungare ulteriormente su Keagan Masters in classifica generale. Scattato settimo, il portacolori del Team Q8 Hi Perform non è riuscito ad attaccare le posizioni da podio nemmeno dopo aver sopravanzato al via Diego Bertonelli (The Driving Experiences – Centri Porsche di Roma). Il 24enne pilota sudafricano ha quindi concluso al quinto posto favorito dal “lungo” nella ghiaia sempre della San Donato che alla ripartenza dalla safety car ha rovinato la corsa di Aldo Festante (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna), costretto al ritiro mentre era appunto in top-5 dopo essere scattato dalla terza casella della griglia. Proprio nel frangente dell'uscita di Festante si è deciso anche il podio finale di gara 1. A lungo terzo dopo aver sopravanzato il pilota campano nei primi metri di gara, Flynt Schuring ha dovuto arrendersi all’attacco all’interno portato da Zendeli. Il tedesco di Ombra Racing, risultato il migliore della nuova classifica Rookie, ha così artigliato il suo secondo podio stagionale, mentre al giovane olandese di Enrico Fulgenzi Racing – Centro Porsche Udine nel sabato del Mugello restano un quarto posto conquistato a ritmi di vertice e la conferma, dopo le qualifiche, di miglior under dello Scholarship Programme.

Dietro a Klein, Ten Voorde, Zendeli, Schuring e Masters, con Festante uscito di scena il primo italiano è Bertonelli, sesto. Il pilota toscano, che sul circuito di casa in gara 2 si posizionerà in prima fila al fianco di Ten Voorde, ha preceduto un brillante Gianmarco Quaresmini, capace di rimontare da 14esimo a settimo a suon di sorpassi al volante della 911 GT3 Cup di Tsunami RT – Centro Porsche Brescia. In ottava posizione lo ha seguito un altro bi-campione, Simone Iaquinta, che nella classifica definitiva con la 911 GT3 Cup di Prima Ghinzani Motorsport – Centri Porsche di Milano ha preceduto gli “under” Oliver Gray, il britannico di Ombra Racing – Centro Porsche Torino per la prima volta in top-10 nella stagione d'esordio in Carrera Cup Italia, e Janne Stiak, 17enne talento tedesco di nuovo a punti con Target Competition – Centro Porsche Bolzano.

Nel sabato del Mugello anche la Michelin Cup ha regalato emozioni a raffica, rimescolando ulteriormente la classifica, sempre più ravvicinata. In gara 1 la categoria ritrova un protagonista di vertice come Alberto De Amicis, che dalla pole position mette a segno il ritorno al successo. Per il campione in carica di Ebimotors – Centro Porsche Varese è il primo centro stagionale, arrivato precedendo sul podio il rivale di sempre Alex De Giacomi, che lo ha a lungo insidiato con la 911 GT3 Cup di Tsunami RT – Centro Porsche Latina, e Stefano Stefanelli. Il driver toscano e padrone di casa con il Team Malucelli – Centro Porsche Mantova ha potuto celebrare il primo arrivo a podio personale in Michelin Cup al termine di un avvincente duello con Francesco Maria Fenici. Grazie al quarto posto finale, l’alfiere di Raptor Engineering – Centri Porsche di Roma conserva il comando in campionato. Paolo Gnemmi (Ebimotors – Centro Porsche Varese) e Gianluca Giorgi (BeDriver – Centro Porsche Piacenza) seguono a ruota, mentre il padrone di casa Cosimo Barberini ha concluso in settima posizione la sua prima esperienza assoluta in gara al volante della 911 GT3 Cup sotto le insegne del team Prima Ghinzani Motorsport – Centro Porsche Firenze.





All’asta una rarissima vettura dei fratelli Ceirano, pionieri italiani dell’automobile


È talmente rara e pregiata che è stata persino riprodotta in una scultura monumentale collocata in centro a Cuneo in omaggio alla memoria dei tre ingegnosi fratelli Ceirano. Originari della città piemontese, Giovanni Battista, Giovanni e Matteo Ceirano sono i pionieri italiani dell’automobile, non solo perché sono stati tra i primissimi a realizzare vetture, già a fine Ottocento, dopo essersi fatti conoscere per la loro produzione di biciclette, ma anche perché in seguito sono stati fondatori di tante società e marchi che, sebbene scomparsi nella prima metà del secolo scorso, sono durati decenni e hanno lasciato un segno anche nelle corse del loro tempo: tra i nomi più conosciuti dietro ai quali si trovava la mente di almeno uno dei tre fratelli ci sono senz’altro l’Itala, vincitrice alla prima Targa Florio del 1906, la Scat, la Spa-Società Piemontese Automobili Ansaldi-Ceirano (1906-1908) e la Società Ligure Piemontese Automobili (1908- 1947).
È impossibile, quindi, andando a ritroso nella storia italiana del settore, non imbattersi nel nome dei Ceirano e proprio per i successi duraturi dei tre fratelli sono loro gli unici costruttori nazionali della primissima ora che possono essere considerati alla stregua dei francesi e di altri marchi stranieri, comparsi sulla scena europea per primi. I tre imprenditori, operosissimi, hanno fondato molteplici aziende, spesso in concorrenza fra loro, di cui tre in successione con il loro cognome dal 1901 al 1904 ed è proprio da una di queste dell’epoca degli esordi che è uscito il rarissimo pezzo da collezione, con grande probabilità rimasto ormai unico, che Car & Classic propone all’asta dal 14 al 21 luglio (stima di vendita tra i 40 e i 50mila euro). Come tutte le aste della più grande piattaforma europea di acquisti e vendite di mezzi storici, anche questa si svolgerà interamente online ed è già possibile inviare pre-offerte tramite la pagina dedicata https://www.carandclassic.com/it/aste/1903-ceirano-de-dion-bouton-8Keo3n.

La vetturetta è stata identificata dall’ASI-Automotoclub Storico Italiano, che le ha rilasciato la Targa Oro, ed è stata datata 1904; secondo alcuni studiosi è tuttavia possibile che risalga all’anno precedente. Nonostante sia decisamente un pezzo da museo, è ben funzionante e va in moto al primo colpo, grazie alla cura con cui è stata conservata: va ovviamente considerata una revisione generale dal momento che è stata a lungo ferma ma da quando è stata recuperata dal custode attuale, nei primi anni Sessanta, ha partecipato a numerosi raduni, tra i quali, negli anni Ottanta, la famosa “corsa” di mezzi antenati Torino-Asti-Torino, di cui è stata una veterana. Il marchio De Dion Bouton compare nel nome dell’auto in quanto per i primi anni di attività i Ceirano hanno impiegato, come in questo caso, i motori di questa celebre marca d’Oltralpe, tra le più prolifiche e apprezzate del tempo.

La vettura è spinta dal classico monocilindrico De-Dion Bouton, tre marce più retro, che la porta a una velocità massima di circa 30-35 km/h. Si avvia esclusivamente a manovella, con impianto di alimentazione ad acetilene. Il freno agisce sull’albero motore, la frizione è conica. Il pedale dell’acceleratore è centrale, mentre quello del freno e della frizione si trovano ai lati. Esternamente, a destra, si trovano la leva del cambio e del freno a mano. Due sono i serbatoi: il principale è sotto il sedile, mentre l’altro, in ottone, contiene parzialmente olio e in parte benzina, e si trova sulla paratia centrale. Nei tratti in salita quest’ultimo va aperto perché altrimenti dall’altro serbatoio la quantità di benzina che raggiunge il carburatore non è sufficiente. È stato necessario sostituire gran parte della carrozzeria in legno poiché era marcia e in seguito è stata applicata una vernice di colore corretto per l'epoca. I sedili sono stati rifoderati in pelle capitonné, come tipico dell’era, poco dopo il ritrovamento e non hanno richiesto ulteriori interventi in seguito.








venerdì 12 luglio 2024

FIA WEC/DOPPIETTA TOYOTA NELLE FP2 DI SAN PAOLO, LEXUS IN TESTA NELLE LMGT3



La Toyota di Sebastien Buemi stacca il miglior riscontro cronometrico sul giro (1’25.727) nelle FP2 del round FIA WEC di San Paolo. Alle spalle del quattro volte Campione del Mondo WEC, si piazza (a soli 0.033 secondi) Nyck de Vries con la vettura gemella #7.
Alessandro Pier Guidi porta la sua Ferrari #51 al terzo posto a soli 0.010 secondi da de Vries. Antonio Fuoco, piazza la sua Ferrari #50 alle spalle del compagno di scuderia completando le coppie Toyota/Ferrari. Ottimo quinto posto per la Cadillac di Alex Lynn che precede la coppia di Porsche 963 del Team Hertz JOTA.
All'ottavo posto, la gialla Ferrari #83 dell'AF Corse. Chiudono la Top Ten la Porsche #99 della Proton Competition e la BMW M #20 del Team WRT.


In LMGT3, la Lexus Akkodis ASP di José Maria Lopez guida la classifica davanti alla Lamborghini Iron Lynx #60 che stacca il secondo tempo con Franck Perera. Terzo crono per la Ferrari 296 #55 dell'AF Corse con al volante Alessio Rovera.
Domani FP3, Qualifiche e Hyperpole.

( Claudio Pezzoli/New Reporter Press )




FIA WEC / In Brasile la Peugeot domina in FP1


Alla 6 Ore di San Paolo, round brasiliano del FIA Wec, la Peugeot TotalEnergies 9×8 #93 con alla guida Nico Mueller domina in FP1 con miglior tempo in 1’26.341 davanti alla Cadillac #2 di Earl Bamber. Al terzo posto la Porsche 936 #6 del leader della classifica Andre Lotterer. Toyota quarta con la vettura #8 (alla guida Sebastian Buemi). La Ferrari #83 di AF Corse è al 5° posto davanti alla BMW #20. La classifica del primo turno di prove libere vede sei diversi costruttori ai primi sei posti.
Completano la Top Ten la Ferrari #50 vincitrice di Le Mans, la Toyota #7, la Porsche Penske #5 e la Isotta Fraschini #11.

In LMGT3, miglior crono per la McLaren #59 di United Motorsport con alla guida l'eroe nazionale Nicolas Costa che precede di soli 0.003 secondi Alex Riberas sulla Aston Martin #27. Segue l'Aston Martin guidata da Marco Sorensen.

(Claudio Pezzoli/New Reporter Press)










giovedì 11 luglio 2024

Spettacolo a Varano per il CIV Classic 2024



Si è conclusa nella giornata di domenica 7 luglio 2024 la quarta tappa stagionale del Campionato Italiano Velocità (CIV) Classic sul circuito Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari. Un programma intenso all’insegna delle due ruote che hanno fatto la storia del motociclismo. L’attività è iniziata dalla giornata del venerdì, quando l’organizzazione del Moto Club Varano ha messo a disposizione il circuito nel cuore della Motor Valley per dei turni di prove libere. Il sabato è stato dedicato alle qualifiche, ed infine si sono svolte le 12 gare in programma nella giornata di domenica. Tanta azione e tante categorie protagoniste tra le classi del Gruppo 4, Gruppo 5 ed infine lo special event del Trofeo Moto Guzzi Endurance.

Partendo dalle gare del Gruppo 4, Claudio Gesi s’è portato in testa al campionato delle “2 Tempi” con la vittoria di Varano ed il terzo posto di Chemeri. Nel mezzo Roberto Lupi, al termine di una gara combattuta. In SP 125 la spunta Fabio Venturi, ma Lamberto Pedini allunga in classifica generale grazie al secondo posto conquistato. Infine, tra le categorie Vintage successi che vanno nelle mani di Andrea Ancarani (Vintage Guzzi), Franco Martini (Vintage Maxi), Andrea Taricco (Vintage Open) e Luca Azzoni (Trofeo Eagle).

Per quanto concerne le numerose gare del Gruppo 5 i trionfi si sono equamente suddivisi: Spaggiari (Old Cup Open – Over), Mazza (Old Cup Open – Under), Modesti (2T Italian GP 125), Pennacchioli (2T Italian GP 250), Masi (Lightwin 1100), Bressan (Lightwin 650), Bonaccorsi (Lightwin Open), Bisacchi (Open 2T), Lenoci (SBK ’96), Daina (Supersport 600), Fusto (TT 2 Tempi), Magnanelli (TT SP 125).

Sono otto i leader dei campionati delle rispettive classi Gruppo 5 che rafforzano la propria leadership grazie ai successi di tappa ottenuti a Varano, in vista della pausa estiva. Da segnalare, inoltre, lo spettacolare arrivo in volata nella Old Cup Open – Under, nel quale Luca Mazza l’ha spuntata sulla bandiera a scacchi per soli 254 millesimi nei confronti di Matteo Dal Cappello.

Ciliegina sulla torta lo scenario del Trofeo Moto Guzzi Endurance che si è svolto nel format di due gare sprint invece che della canonica gara di durata. Alla fine della giornata i risultati sono stati sommati, decretando la vittoria dei leader del campionato, Team Oldrati #28, trionfando davanti a Team Rapaci #1 e Team Rapaci #3.

Il CIV Classic saluta il Riccardo Paletti per il 2024, ma l’attività sul circuito di Varano de’ Melegari continua: il mondo delle due ruote sarà ancora protagonista nel mese di luglio con i Trofei MotoEstate nel fine settimana del 27-28 luglio. 











Le novità di Motor Bike Expo 2025


Prime novità sulla prossima edizione di Motor Bike Expo, manifestazione di riferimento internazionale dedicata ai motociclisti e ai molteplici utilizzi della moto, dal 24 al 26 gennaio a Veronafiere
I temi salienti della prossima edizione saranno l’adventouring - settore in grande salute ampiamente promosso da MBE da diversi anni… e, sulla scia, anche tutto il mondo off road con nuovi modelli, accessori e abbigliamento.

Naturalmente non mancherà la tradizione custom, con i migliori preparatori del mondo, gli artisti, i grandi produttori e distributori di aftermarket e apparel, superando i confini del mondo moto e rendendo Motor Bike Expo un evento di tendenza.
Tra le novità assolute ci sarà l’allestimento di un villaggio dedicato alla “urban culture” dove saranno esposte le novità in termini di mobilità urbana, mezzi speciali, sneakers, skateboard, graffiti, street art, musica, con tanti protagonisti del movimento underground.
Sempre più protagonisti i focus sul turismo, sull’elettrico e sulla mobilità sostenibile, sull’associazionismo e sulle proposte dedicate ai giovani, come l’area RiderZone con le ultime novità di piccola cilindrata.

La nuova area Distretto Ruote Piccole, dedicata a scooter, moped e mosquito, si conferma sempre più importante e coinvolgente. Il tema della pista, costantemente tra i protagonisti di MBE, con le aziende, i produttori, le competizioni, i circuiti, i team, premiazioni, piloti e tutta la filiera racing.

Il nuovo Layout di MBE 2025

Con lo scopo di rendere sempre più coinvolgente la manifestazione e valorizzare i servizi dedicati ai visitatori, Motor Bike Expo cambia disposizione.
Saranno almeno 8 i padiglioni occupati e l’evento si svilupperà attorno alle aree esterne, dove demo ride, show e corsi accenderanno i motori.
I padiglioni di MBE 2025 saranno i seguenti: 1, 2, 4, 6, 7, 9, 11, 12 e la superficie sarà ampliata, superando i 100.000 metri quadri espositivi dell’ultima edizione.

Il nuovo layout, inoltre, permetterà di sfruttare nel miglior modo l’ingresso Re Teodorico, recentemente protagonista di un importante restyling da parte di Veronafiere e che diventerà l’ingresso principale della fiera. Questo nuovo ingresso è strategicamente molto comodo, essendo ubicato di fronte ai principali parcheggi e perfettamente collegato con le stazioni dei bus navetta del nuovo parcheggio Genovesa.
La nuova disposizione è studiata per ottimizzare i flussi del pubblico e per sfruttare al meglio le entrate e le biglietterie del quartiere fieristico di Verona. Inoltre la manifestazione sarà ancora più coinvolgente e l’esposizione sarà ulteriormente ingrandita sul piano della superficie occupata.

I biglietti per MBE 2025 sono già disponibili e acquistabili sul circuito Vivaticket
(https://www.vivaticket.com/it/ticket/motor-bike-expo-2025/108185)

Ulteriore info su www.motorbikeexpo.it

foto Davide Stori



domenica 7 luglio 2024

Salita AutoStoriche | Stefano Peroni conquista la Cesana - Sestriere


Cesana Torinese (TO), 7 luglio 2024. Stefano Peroni su Martini MK32 BMW ha vinto il 5° Raggruppamento ed ottenuto in miglior tempo generale alla 42^ Cesana Sestriere in 4’48”32. Il fiorentino della Bologna Squadra Corse ha attaccato con tenacia in gara, quando le condizioni del fondo sono migliorate dopo la pioggia caduta fino alle prime ore della mattina, vincendo per la terza volta dopo le edizioni 2019 e 2022, la competizione organizzata dall’Automobile Club Torino, ente presieduto dal Prof. Piergiorgio Re.

Piero Lottini su Osella PA9/90 ha ottenuto il 2° tempo generale con il successo in 4° Raggruppamento, davanti a Giuliano Peroni su Osella PA 8/9 BMW, vincitore di 3° Raggruppamento. Il 2° Raggruppamento se lo è aggiudicato il modenese Idelbrando Motti su Porsche Carrera RS ed il 1° il fiorentino Tiberio Nocentini su Chevron B19 Cosworth.

-“Una vittoria difficile per via delle mutevoli condizioni del tracciato - ha dichiarato Stefano Peroni al traguardo - un successo che gratifica il lavoro e le scelte fatte per questa gara che è sempre altamente affascinante ed impegnativa e che oggi ho vinto per la terza volta”-.

Sull’ideale podio con il 2° tempo generale è salito il pisano Piero Lottini che su Osella PA 9/90 BMW ha vinto il 4° Raggruppamento, categoria in cui ha preceduto uno sfortunato Salvatore Totò Riolo su PRC A6, rallentato da una noia tecnica nella parte finale dei 10,4 Km del percorso piemontese che ha completato con il 5° tempo. Il siciliano alfiere della Squadra Piloti Senesi con il 2° posto rimane comunque al comando del 4° Raggruppamento. Sul podio del 4° Raggruppamento con il 7° tempo generale il milanese di Kaa Racing Alessandro Trentini sulla Lucchini SN con Motore Alfa Romeo ha ottenuto il secondo primato consecutivo tra i prototipi in configurazione Sport Nazionale. Terzo crono generale e successo in 3° Raggruppamento per il sempre pungente Giuliano Peroni, che sulla Osella PA 8/9 BMW ha ottenuto un prezioso pieno di punti tricolori nella categoria che comanda, con una condotta precisa sul lungo tracciato, precedendo nel raggruppamento il milanese Andrea Fiume che con una biposto gemella ha chiuso con il 6° tempo. Seconda piazza tra le monoposto del 5° Raggruppamento per il primo dei piemontesi in ordine d’apparizione Pierpaolo Serra, incisivo al volante della ammirata March F2 BMW con cui ha realizzato il 4° tempo generale. Ancora un meritato dominio di Tiberio Nocentini su Chevron B19 Cosworth in 1° Raggruppamento, complice una perfetta messa a punto della biposto del 1972 del fiorentino del Team Italia con cui ha ottenuto l’8° riscontro complessivo. Nell’ipotetica top ten, nono, l’altro piemontese Arnaldo Pinto su Lucchini SN 90 di 4° Raggruppamento, 2° in Sport Nazionale e poi l’austriaco Harald Mossler su Daren MK3, 2 secondo nel 1° Raggruppamento.

Il siciliano Gaetano Palumbo sulla generosa Fiat X1/9 ha offerto una nuova prova di forza ed è salito con merito sul podio di 3° Raggruppamento e conquistato punteggio pieno in classe Silhouette 1600, precedendo l’altoatesino Erwin Morandell anche lui su Fiat X1/9 ma di classe GTS1600. Appassionante duello piemontese tra Porsche 911 SC tra Giorgio Tessore e Guido De Rege Di Donato, concluso a favore del primo per 73 centesimi. Tra le silhouette in classe 2000 si è imposto il milanese Gianluca Lugi Grossi sempre più in sintonia con la Triumph Dolomite Sprint.

Si sono ribaltate le sorti del 2° Raggruppamento rispetto alle ricognizioni, il modenese Idelbrando Motti ha alzato decisamente la voce ed ha afferrato al vetta al volante della generosa Porsche Carrera RS, su cui la mescola degli pneumatici scelti si è rivelata efficace, relegando al 2° posto l’esperto e funambolico pilota di casa Massimo Perotto, dopo un anno di stop questa volta sulla Porsche Carrera, rispetto alla altrettanto conosciuta BMW. Sul podio del 2° Raggruppamento anche il bolognese Fosco Zambelli, sempre estremamente concreto sulla Alfa Romeo GTam con cui è salito in cattedra in classe TC2000 con un nuovo pieno di punti. Gianluca Calari ha fatto bottino pieno in classe GTS 1300 sulla Fiat X1/9, con cui forse ambiva a scalare maggiormente la classifica di Raggruppamento.

Sul podio di 1° Raggruppamento è salito l’austriaco innamorato del tricolore Harald Mossler che ha disputato una gara proficua sulla Daren Mk3 con motore Ford da 2000 cc, terza piazza per il giovane Francesco Tignonsini sulla agile ed efficace BMW 2002 Ti, con cui ha preceduto in classe T2000 Carlo Fiorito su una gemella BMW 2002, 7° di raggruppamento. Pieno di punti in classe T1300 per il pesarese Alessandro Rinolfi su Morris Mini Cooper S, non appagato dalla 5° prestazione di gruppo.

Nella gara ACI Sport riservata alle auto moderne, supremazia di Giuseppe Torrente che sulla Radical SR3 ha completato il tracciato in 4’52”80, davanti all’Osella PA 21 Jrb del giovane Matteo De Luca, arrivato a +23”07 e Mauro Tessa, molto efficace con la Skoda Fabia R5, prima auto coperta, al traguardo con +36”54.

Classifica Raggruppamenti in gara: 
1° Raggr.: 1 Nocentini (Chevron B19 Cosworth) in 5’38”66; 2 Mossler (Daren MK3) a 2”68; 3 Tignonsini (BMW 2002 Ti) a 34”58. 
2° Raggr.: 1 Motti (Porsche Carrera RS) in 5’44”42; 2 Perotto (Porsche Carrera RS) a 11”50; 3 Zambelli (Alfa Romeo GTam) a 15”96. 
3° Raggr.: 1 Peroni G. (Osella PA 8/9 BMW) in 5’15”67; 2 Fiume (Osella PA 8/9 BMW) a 19”42; 3 Palumbo (Fiat X1/9) a 32”48 . 
4° Raggr.: 1 Lottini (Osella PA 9/90 BMW) in 5’10”06; 2 Riolo (PRC A6) a 22”20; 3 Trentini (Lucchini SN) a 26”4. 
5° Raggr.: 1 Peroni S. (Martini MK32 BMW) in 4’48”32; 2 Serra (March BMW) a 31”02; 3 Debeaune (Van Diemen RF 82) a 1’00”58.