domenica 7 aprile 2024

MotoCorse / Round 1 CIV a Misano - Foto Bonoragency Photosport


Superbike – Michele Pirro (Ducati Barni Spark) ha iniziato nel migliore dei modi il 2024 al Dunlop CIV con una doppietta, andando a conquistare il successo anche in gara2 nel round Arrow. Il tutto partendo da un doppio sorpasso nel primo giro, a seguito del quale il tester Ducati è andato in testa senza mai più mollare la prima posizione. Secondo posto, a due secondi di distanza, per Alessandro Delbianco. L’alfiere Yamaha DMR ci ha provato a stare vicino a Pirro, riuscendoci per buona parte della gara, salvo poi doversi arrendere nel finale. Terza posizione, distante sette secondi dal vertice, per Luca Bernardi. Il pilota Aprilia Nuova M2, non al meglio fisicamente dopo la caduta di ieri, ha limitato i danni con questo podio. Il best lap è stato firmato da Alessandro Delbianco in 1’35.875, migliore quindi di circa sette decimi rispetto a quello della scorsa stagione (1’36.521, realizzato da Michele Pirro). Riguardo al tempo di gara, quello odierno è stato di 25’45.052, 13 secondi minore rispetto a quello del 2023 (25’58.863), dove non c’era il pneumatico Val-35, che ha sostituito lo 0+. In classifica generale Pirro è leader con 50 p. davanti a Cavalieri (Aprilia Nuova M2, 4° in gara) con 33 p. e Delbianco con 29 p.

Supersport 600 NG – Trionfo Ducati in Supersport 600 NG, con un podio tutto “rosso”. A vincere è stato Andrea Mantovani (Mesaroli Racing). Primo successo stagionale per il “Manto”, che ha chiuso con 5 secondi di vantaggio sugli inseguitori. Dietro di lui, seconda posizione per Andrea Giombini (Broncos), primo piazzamento nella categoria per lui. A chiudere il podio è stato Davide Stirpe. L’alfiere del Garage51 ha dovuto stringere i denti, non al meglio fisicamente a causa della caduta rimediata nel warm up mattutino. Sfortuna per Luca Ottaviani. Il pilota MV Agusta Extreme è stato costretto al ritiro per un inconveniente legato ad un repentino calo di pressione degli pneumatici. Sui quali seguiranno verifiche. Weekend da dimenticare per Lorenzo Dalla Porta, out anche oggi, per un guasto tecnico. Un doppio zero pesante in ottica campionato per il pilota Yamaha AltoGo. In classifica generale Mantovani è leader con 41 p. davanti a Stirpe con 36 p. e Giombini con 33 p.

Moto3 – Adrenalina a non finire in Moto3. In pista è stata bagarre fino alle ultime curve tra Marcos Ruda ed Elia Bartolini, che hanno dato vita ad un duello d’altri tempi. La vittoria è andata al pilota 2WheelsPolito GP Project, doppietta quindi per lo spagnolo qui a Misano nel round Arrow. Seconda posizione per Elia Bartolini (Lucky Racing), che aveva tagliato il traguardo per primo salvo poi essere penalizzato per track limit. La terza posizione, distante 14 secondi dal vertice, è andata a Cristian Lolli (BeOn Cecchini). In classifica generale Ruda è leader con 50 p. davanti a Bartolini con 40 p. e Lolli con 32 p.

Premoto3 – Vittoria di David Gonzalez Perez. Lo spagnolo dell’AC Racing ha trionfato in pista, andando a conquistare il successo con oltre 11 secondi di vantaggio sugli inseguitori. Dietro di lui è stata bagarre per le restanti posizioni di vertice, una battaglia conclusasi solo al fotofinish. Ad arrivare secondo è stato Martin Alberto Galiuto (Altogo), con il pilota Pata Talento Azzurro Edoardo Savino (Leopard Academy by Roc ‘n Dea) a chiudere il podio. Primo piazzamento per lui, esordiente nella categoria. A seguire, vicinissimi ai primi, hanno chiuso Luca Agostinelli (Pasini), Gionata Barbagallo (Pasini) e Lorenzo Pritelli (BucciMoto). In classifica generale Agostinelli è primo con 38 p. davanti a Barbagallo con 31 p. e Pritelli con 26 p.

Supersport 300 – In Supersport 300 si è deciso tutto all’ultimo giro. A lottare per la vittoria erano in quattro: Kevin Sabatucci, Alfonso Coppola, Oscar Nunez Roldan ed il poleman Emanuele Cazzaniga. Proprio quest’ultimo, nelle tornate finali, è incappato in una scivolata che gli ha precluso l’infuocata bagarre per la vittoria. Doppio zero pesante nel round Arrow per il pilota Yamaha Racestar. Senza Cazzaniga, a conquistare la vittoria, grazie ad un grandissimo sorprasso all’ultima curva, è stato Kevin Sabatucci (Kawasaki MCR Squadra Corse Prodina Junior). Che ha festeggiato quindi con una doppietta il suo compleanno. Dietro di lui sono arrivati Alfonso Coppola (Kawasaki Box Pedercini Corse) e Oscar Nunez Roldan (Kawasaki Guerreri Racing Team), quest’ultimo non al meglio fisicamente. In classifica generale Sabatucci è a punteggio pieno con 50 p. davanti a Coppola con 40 p. e Nunez Roldano con 32 p.

CIV Femminile – Emozioni in pista, con le protagoniste di Women’s European Championship e Femminile che, come è noto, corrono nella stessa gara ma hanno classifiche separate a fine manche. A transitare per prima sotto la bandiera a scacchi è stata Natalia Rivera Resel (Yamaha), vincitrice dell’Europeo, ma a chiudere dietro di lei è stata Josephine Bruno. L’alfiere Kawasaki Gradaracorse, pilota Pata Talento Azzurro, è stata quindi seconda nel WEC ma vincitrice del CIV Femminile. A lei la prima gara dell’anno della competizione, con Monica Robotta (Kawasaki) al secondo posto e Arianna Barale (Kawasaki MRT Corse) al terzo posto. A completare il podio del WEC è stata Patricia Sowa su Kawasaki.

(credit www.civ.tv)


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venerdì 5 aprile 2024

Ruote nella Storia riparte dal Rally della Lana Revival




Nuova entusiasmante stagione di Ruote nella Storia. La manifestazione nata per iniziativa di ACI Storico, coadiuvata dalla collaborazione di Automobile d’Italia, parte per un nuovo ed interessante viaggio alla riscoperta di luoghi unici, sempre al volante di vetture d’epoca. Gioielli indiscussi di design che, con la loro storia, hanno scritto la storia e al contempo l’evoluzione di tutto l’automobilismo non solo sportivo.
L’edizione 2024 della manifestazione a carattere motoristico-culturale parte dalla città di Biella che, dopo il successo dello scorso anno, ritorna con la II edizione del Rally della Lana Revival nella splendida cornice di Piazza Duomo di Biella. Evento, che come recita lo stesso slogan della manifesta intende accendere la “passione” per il “territorio”, organizzato grazie al supporto dell’Automobile Club locale presieduto da Andrea Gibello e diretto da Paolo Pinto.

-"Ad oggi siamo arrivati a quasi 200 equipaggiiscritti, quindi grande partecipazione - ha tenuto a precisare, il Presidente dell’Automobile Club di Biella Andrea Gibello - Ci saranno equipaggi anche da altre Regioni e da altre Nazioni tra cui Francia e Svizzera. Mi fa piacere sottolineare che quest’anno abbiamo registrato una grandissima e preziosissima collaborazione che ha coinvolto la nuova Commissione Sportiva, la quale ha strutturato tutta la parte della gara e organizzato parte dell’evento. La particolarità di questa edizione sarà la partenza dalla Piazza Duomo in base all’anno di anzianità: ovvero, le sessanta vetture storiche più antiche faranno, prima, una mostra nella piazza e poi daranno avvio alla manifestazione. Diversi i modelli di prestigio presenti alla manifestazione e tra di esse non solo le eccezionali vetture d’epoca, ma anche le automobile più ‘moderne’, per dare la possibilità ai più giovani di sperimentare e vivere l’esperienza fantastica della gara di regolarità con tutte le sue regole e tutte le sue bellezze e difficoltà. Infine, mi preme sottolineare che questa edizione 2024 del Rally della Lana Revival avrà il privilegio di ripercorrere lo stesso identico percorso del 1974 che vide vittorioso l’equipaggio Besozzi-Brusati”.-


Il festeggiamento di questo storico e importante anniversario sarà segnato anche da una massiccia presenza di Lancia Fulvia dettato anche dal risalto al Fulvia Village. Moltissimi, come anticipato, i modelli di unico prestigio e valore che saranno presenti alla manifestazione e che daranno risalto all’evento che si caratterizza anche per il suo tratto in notturna. E tra le centinaia di auto storiche saranno presenti anche 3 Lancia Stratos che completeranno un parterre fatto di eccezionali musei su quattro ruote.


PROGRAMMA:
Sabato 6 aprile
Ore 14.00/17.30 - Controllo documenti (Classic Experience) e distribuzione Road Book. Piazza Duomo, Biella.
Ore 15.00 - Apertura “Fulvia Village” e mostra “Rally Lana Since 1973”. Piazza Duomo, Biella.
Ore 15.00 - Apertura Parco Partenza (Classic Experience). Piazza Duomo/Piazza Martiri della Liberà, Biella.
Ore 19.00 ca - Partenza prima vettura. Piazza Duomo. Biella.
Ore 23.00 ca - Sosta buffet presso C. Sociale. Piazza Martiri della Libertà, Biella.
Domenica 7 aprile
Ore 2.15 ca - Arrivo prima vettura. Piazza Duomo, Biella.

sabato 30 marzo 2024

L'Autodromo “Riccardo Paletti“ di Varano de' Melegari conferma la certificazione ISO 9001



In vista della stagione 2024, l'Autodromo di Varano de' Melegari ha ottenuto, per il secondo anno consecutivo, la certificazione ISO 9001, norma internazionale per i Sistemi di Gestione per la Qualità. Si tratta di un riconoscimento che attesta ufficialmente l'impegno della società organizzatrice SO.GE.S.A. nel continuo miglioramento dei propri servizi e della propria offerta, per essere sempre in linea ai più recenti standard sportivi e legislativi seguendo le tendenze di settore.

Il tracciato parte della Motor Valley ha ricevuto la certificazione UNI EN ISO 9001:2015 sul finire del 2022, dopo un accurato processo di valutazione relativo alla qualità delle proprie strutture e del contesto lavorativo di tutto il personale coinvolto, così come alla gestione delle relazioni con tutti gli attori interessati dall'attività dell'autodromo, quali piloti, team, promotori, fornitori, federazioni ed enti sul territorio.

Il "Riccardo Paletti" è stato premiato per una politica aziendale e una gestione imprenditoriale attenta a ogni aspetto, tra cui il rispetto di criteri di sostenibilità economica e ambientale, attraverso il sistema di valori applicato.
Creato nel 1969 grazie ad un gruppo di appassionati locali, l'Autodromo di Varano de' Melegari è gestito sin dal 1980 dalla società SO.GE.S.A., che ha reso possibili pagine significative dello sport automobilistico e motociclistico. La certificazione ISO 9001 costituisce quindi una ulteriore pietra miliare nella storia dell'impianto parmense, che nel tempo si è distinto per un'offerta di servizi ed eventi sempre più poliedrica e creativa.
Nonostante il periodo invernale, l'attività 2024 sul tracciato di Varano è già ben avviata con i turni di prove libere e i track day messi in programma, assieme alle giornate riservate al Centro Internazionale Guida Sicura di Andrea De Adamich e agli eventi targati Varano Rally Krono e Varano Drift Matsuri.

Ulteriore info su www.varano.it e sulle pagine social dell’Autodromo.


giovedì 28 marzo 2024

Rexal Villorba Corse si fa in tre nel Lamborghini Super Trofeo


Per la nuova stagione nel Lamborghini Super Trofeo Europa la Scuderia Villorba Corse conferma l’ampliamento del progetto sportivo nel monomarca della Casa del Toro annunciando la partnership con Rexal Ltd. La squadra trevigiana diretta da Raimondo Amadio e l’azienda cinese leader nel settore degli infissi in alluminio uniscono le forze e a partire dal primo round del 19-21 aprile a Imola schiereranno tre Lamborghini Huracan ST Evo2 sotto le insegne del team Rexal Villorba Corse.

Per la scuderia italiana, che vanta una lunga e plurititolata tradizione nelle corse GT ed endurance, si tratta di un importante sviluppo del programma Lamborghini inaugurato lo scorso anno con il debutto nella serie europea con una vettura.

Le tre Huracan ST Evo2 da 5200cc e 620 cavalli preparate da Rexal Villorba Corse affronteranno il campionato 2024 in livrea ufficiale con i numeri 8, 15 e 26 e al più presto saranno annunciati i nomi dei piloti che comporranno gli equipaggi.

Il Lamborghini Super Trofeo Europe 2024 si articola su 6 appuntamenti (per un totale di 12 gare) a partire, come accennato, dalla tappa italiana del 19-21 aprile a Imola fino al doppio round conclusivo di novembre a Jerez de la Frontera dopo aver toccato anche i circuiti di Spa, Le Mans (per la prima volta nel contesto esclusivo della 24 Ore francese, sul cui circuito Villorba Corse torna dopo cinque anni), Nurburgring e Barcellona. Jerez sarà anche sede delle World Finals.

Raimondo Amadio, Team Principal di Rexal Villorba Corse: “Diamo il benvenuto a Rexal in Villorba Corse, siamo onorati dell’abbinamento con le nostre vetture e la nostra immagine. Rappresenta anche una motivazione in più per lavorare ancora più sodo e continuare su una strada che abbiamo intrapreso l’anno scorso e che ci sta dando ottimi riscontri già al secondo anno, consentendoci di triplicare il nostro impegno. E’ un’altra conferma del fatto che abbiamo lavorato bene durante tutto il 2023, la scelta aziendale di puntare su questo format è stata interessante e non si fermerà a questo primo step di crescita, ma continuerà a sviluppare idee e progetti, non solo dal punto di vista numerico, ma anche geografico. Presto annunceremo nuove interessanti iniziative sempre a marchio Lamborghini, intanto concentrazione sul Super Trofeo Europa, campionato di alto profilo che nel 2024 presenta un calendario super, con la ciliegina per noi di poter tornare a Le Mans, dove sarà un piacere ritrovare l’ambiente e tanti amici”.





martedì 26 marzo 2024

AUTOMOBILE CLUB MILANO HA PREMIATO I SOCI SPORTIVI. PRESENTATO IL VOLUME “SENNA E PROST” DI UMBERTO ZAPELLONI



Milano, 26 marzo 2024 - Nella storica sede di Corso Venezia, Automobile Club Milano ha celebrato vittorie, onorevoli piazzamenti e meriti agonistici dei suoi Associati che gareggiano con Licenza sportiva ACM. Sono stati oltre cento i premi consegnati ieri sera a piloti e ufficiali di gara: coppe, targhe e pergamene come segno di riconoscenza della loro attività agonistica nel corso del 2023. Prima della cerimonia il giornalista e scrittore Umberto Zapelloni ha presentato il libro “Senna e Prost” (66thand2nd editore).

“Ringrazio Umberto Zapelloni per averci fatto rivivere, con il libro, il duello più combattuto nella storia della Formula 1, quello tra Ayrton Senna e Alain Prost. Due piloti che si sono odiati e ostacolati, che hanno suscitato polemiche e provato rancori. Alla fine, quando Prost si è ritirato, Senna continuava a cercarlo perché senza quella rivalità si sentiva vuoto, tanto che l’ultima frase pronunciata via radio prima di morire, 30 anni fa a Imola, è stata: Alain mi manchi”, ha affermato nel suo saluto il presidente di AC Milano Geronimo La Russa, che poi ha proseguito:

“A giugno si concludono le celebrazioni per festeggiare i 120 anni di Automobile Club Milano. Siamo orgogliosi della nostra storia, di aver costruito e gestito l'Autodromo di Monza, di essere stati sempre protagonisti in questo secolo di Motorsport con i nostri licenziati e con i nostri commissari. Oggi siamo particolarmente felici di salutare qui, nella Casa degli Automobilisti, coloro che hanno tenuto alta la nostra bandiera su strade e piste, in Italia e nel mondo. I loro successi confermano la grande vocazione motoristica del nostro territorio che ha regalato alla Formula 1 ben quindici piloti, uno dei quali, Alberto Ascari, è l’ultimo italiano ad avere vinto il titolo iridato di Formula 1”, ha concluso Geronimo La Russa.



Vittoria di Paradisi e Guerci al Memorial Castellotti



Si è concluso con la bella vittoria di Roberto Paradisi e Matteo Guerci il XXVIII Memorial Castellotti, gara di regolarità ancora una volta di grande spessore per i concorrenti e per il pubblico di appassionati che, dalla partenza in centro a Lodi, ha seguito il passaggio delle 90 vetture in gara, con un buon numero di modelli anteguerra. 

Paradisi e Guerci, in gran spolvero sulla loro Fiat 850 Sport Coupè con i colori della Scuderia Eugenio Castellotti, hanno vinto il duello “piacentino” con un sempre consistente Gianmario Fontanella, con Annamaria Covelli alle note su Lancia Lambda Casaro del CPAE Piacenza, che dopo le 60 prove in programma tra Lodi, Codogno e dintorni, ha accusato un ritardo di 54,81 penalità. Completa il podio assoluto l’equipaggio del VCC Como con Mauro Bonfante e Cinzia Bruno su Fiat 110/103 con 77,46 penalità in più dei vincitori.
Hanno concluso a ridosso del podio, con ritardi contenuti, Sergio Mazzoleni e Edrisio Carrara su MG TB del Club Orobico e Andrea Malucelli e Monica Bernuzzi su Lancia Beta Montecarlo della Scuderia Castellotti.
Buon sesto posto finale per il primo dei tre equipaggi in gara per il Progetto MITE con Angelo Seneci e Elisabetta Russo su una Innocenti Mini Cooper 1300.
La Coppa delle Dame è andata a Daniela e Milena Guaita del Club Orobico su Lancia Appia, che hanno preceduto Rossella Torri e Caterina Vagliani su Autobianchi A112 e Ornella Bestetti e Cristina Colombo su Lancia Fulvia Coupè Rallye.
Soddisfazione per gli organizzatori lodigiani anche dalla classifica riservata alle scuderie che vede appunto al primo posto la Castellotti davanti al Progetto MITE e al CPAE Piacenza.

Per i vincitori del Memorial Castellotti anche il primo posto della graduatoria "under 31", per Gianmario Fontanella e Annamaria Covelli la prima posizione  del Raggruppamento C.
Il Memorial Castellotti ha inaugurato la seconda edizione del “Challenge della Solidarietà Interclub ASI Lombardia” ed era inoltre valido per il Trofeo Nazionale Trofeo Formula Crono ASI con strumentazione libera.

Foto Scuderia Castellotti - Riproduzione riservata











F1/Hockenheim 1982, l’ultimo giro di Didier Pironi



> di Massimo Campi

> foto di Raul Zacchè/Actualfoto


Pioveva forte, quel giorno ad Hockenheim. Era il sette agosto e la rossa del francese vola sulla testa della Renault di Alain Prost nascosta da una nube d'acqua. E' la fine della carriera di Didier Pironi, tenace figlio di immigrati friulani che aveva le corse nel sangue. La sua vita non terminerà con questo schianto, ma si concluderà drammaticamente cinque anni dopo sempre a causa dell'acqua, ma in una gara di offshore.


Didier Pironi era nato il 26 Marzo 1952 a Villecresnes, un piccolo comune nella valle della Marna da genitori italiani originari del Friuli ed emigrati in Francia per lavoro. Lo sport lo aveva nel sangue, prima il nuoto, poi scopre i motori contagiato dal cugino José Dolhem che correva con le Lotus Seven. Didier si iscrisse così nel 1972 al volante Elf promosso dall'omonima compagnia petrolifera per trovare nuovi talenti dell'automobilismo transalpino e vince l'ambito trofeo al primo tentativo. 

Parte la sua carriera, F.Renault, F.3, F.2 ed infine la massima formula con l'ingresso nel circus iridato. Tyrrell, Ligier, Renault, infine Enzo Ferrari che scelse Pironi come compagno di Villeneuve al Cavallino Rampante in sostituzione del pensionato Scheckter.


Mauro Forghieri, con Harwey Postlethwaite, nel 1982 realizzano la nuova la 126 C2 una vettura nata bene, pronta per vincere il titolo mondiale. Ma sulla Ferrari aleggia un alone di sfortuna, il dramma inizia nel G.P. di San Marino, con la  lotta tra Villeneuve e Pironi. Vince il francese, per il canadese è un grave tradimento, il dramma di Zolder con la rossa di Villeneuve che vola sulle ruote di Jochen Mass segnerà gravemente la stagione di Maranello. La Ferrari in segno di lutto si ritira dalla gara, tutti gli occhi sono puntati su Pironi nel successivo G.P. di Montecarlo, con il francese che aveva addosso tutta la pressione della stampa e dei media per le vicende appena successe. Negli ultimi giri piove, Pironi si ritrova senza benzina sotto al tunnel, vince un incredulo Riccardo Patrese dopo essersi girato sull'asfalto viscido. Pironi venne comunque classificato secondo e salì ancora sul podio, incamerando punti importanti per la classifica del mondiale.

La stagione di Didier prosegue con un terzo posto a Detroit, poi in Canada con un nuovo dramma. Pironi conquista la pole sul tracciato canadese, ma al via brucia la frizione, rimane al palo con le macchine che cercano di evitarlo. Tragicamente non tutti riescono a passare la Rossa numero 28: Riccardo Paletti, in fondo allo schieramento è alla sua prima partenza in un GP con la Osella. L'urto è tremendo, Pironi è illeso e cerca subito di aiutare i marshalls canadesi ad estrarre lo sfortunato pilota milanese dai rottami della sua monoposto. La benzina sul motore rovente si incendia. Le fiamme vengono subito domate, ma per Paletti ci sono poche speranze infatti spirerà subito dopo il suo arrivo in ospedale. Didier riparte con il muletto, ma i problemi con l'accensione lo relegano ad un modesto nono posto finale. La malasorte continua ad aleggiare sulla squadra di Maranello e durante un'altra sessione di test al Paul Ricard, Pironi esce di pista a causa della rottura di una sospensione ad oltre 280 km/h. la vettura è distrutta, il francese se la cava con una costola incrinata e qualche escoriazione. Finalmente a Zandvoort, Pironi ottiene una vittoria schiacciante dopo essere partito dalla terza piazza. Seguono il secondo posto a Brands Hatch e il terzo nel GP di casa al Paul Ricard con il pilota transalpino in testa alla classifica iridata con 9 punti di vantaggio su John Watson della McLaren.


In agosto si corre in Germania, sul veloce circuito dell'Hockenheim Ring. Piove a dirotto durante la prove, la Good Year porta per la Ferrari le nuove gomme rain. La rossa 126 C2 vola sull'acqua, sembra che corra sull'asciutto tanto è il vantaggio. Pironi dopo aver completato un giro veloce rallenta e per agevolare il sorpasso da parte della Williams di Derek Daly si fa da parte uscendo di traiettoria, ma davanti procede molto lentamente la Renault di Prost avvolta in una nube d'acqua. Pironi non la vede, l'impatto è inevitabile: la 126 C2 vola e si ribalta più volte spezzandosi in due all'altezza della centina degli strumenti, finendo la sua corsa a bordo pista. Pironi è intrappolato fra le lamiere, è cosciente e urla come un matto che lo portino via di lì, teme che la vettura si incendi. La scena è agghiacciante, Didier ha le gambe malamente fratturate ed è sotto choc.


Gli addetti al soccorso impiegheranno venti minuti per estrarlo dai rottami della Ferrari. La corsa in ospedale è rapida e solo il tempestivo intervento dell'equipe medica tedesca riuscirà a salvargli le gambe. Però la sua carriera in F1 è finita. Per Pironi la convalescenza fu lunga e costellata di interventi chirurgici, ben 33 per riuscire a tornare ad essere quello di prima. Nel 1986 riesce a salire di nuovo su una F1 per un test, con la Ags, poi prova anche la Ligier ma alla fine non ci sono più i presupposti per un programma valido e Didier decide di abbandonare l'idea, ma non quella di essere uno sportivo professionista. Si da al mondo della motonautica, con gli scafi fabbricati da Tullio Abbate. Per il 1987 Pironi mette in campo uno scafo rivoluzionario costruito in Kevlar e fibra di carbonio, il Colibrì una barca molto più leggera rispetto alle concorrenti dirette, con la quale Pironi sogna di diventare Campione del Mondo Off-Shore.


Il 23 Agosto 1987, durante una gara nei pressi dell'Isola di Wight, Didier e il suo equipaggio sono nelle posizioni di testa e stanno duellando per il secondo posto, quando un'onda alzata da un'altra imbarcazione investe il motoscafo del transalpino che si impenna e cade capovolto a circa 170 km all'ora. Per gli occupanti non c'è scampo. Si conclude così drammaticamente l'ultima avventura di Didier Pironi, che sognava di vincere un titolo mondiale.


> 23 agosto 2022

foto di Raul Zacchè/Actualfoto

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