giovedì 25 gennaio 2024

Motor Bike Expo, foto di Davide Stori - Album 1/4

Verona Fiere, 19-21 gennaio 2024
Motor Bike Expo

Foto di Davide Stori Album 1/4
Riproduzione riservata




















































































F1/ Per Leclerc rinnovo pluriennale con la Scuderia Ferrari



La Scuderia Ferrari ha annunciato di aver prolungato la collaborazione con Charles Leclerc che continuerà a gareggiare per la squadra italiana anche nelle prossime stagioni del Mondiale di Formula 1.
Fred Vasseur, Team Principal: “Il legame di Charles con la Scuderia va oltre quello di un pilota con il suo team: Leclerc è parte della famiglia Ferrari da ormai otto anni, da prima che indossasse la tuta con il Cavallino Rampante. Il DNA della nostra azienda così come i suoi valori sono parte di lui ed è stato dunque naturale trovarsi d’accordo sul rinnovo della nostra collaborazione. Di lui conosciamo la voglia incessante di superare i propri limiti e ne apprezziamo le grandi capacità di duellare e compiere sorpassi in gara. Siamo determinati a dare a Charles una vettura vincente e so che la sua decisione e il suo impegno saranno elementi che potranno fare la differenza per i traguardi che vogliamo raggiungere”.

Charles Leclerc: “Sono molto contento di continuare a vestire la tuta della Scuderia Ferrari anche nelle prossime stagioni. Gareggiare per questa squadra è il mio sogno fin da quando avevo tre anni: vedevo il Gran Premio di Monaco dalla finestra di casa di amici e alla curva di Ste. Devote cercavo con gli occhi la vettura rossa. Questo team è la mia seconda famiglia, fin da quando sono entrato a far parte della Ferrari Driver Academy nel 2016 e insieme abbiamo lottato compatti nelle avversità e scritto pagine indimenticabili negli scorsi cinque anni. Credo però che il meglio debba ancora venire e non vedo l’ora di iniziare questa stagione per cercare di far progredire ancora la squadra e metterci in condizione di essere competitivi ad ogni gara. Il mio sogno resta vincere il titolo con la Ferrari e sono sicuro che negli anni che ci attendono insieme sapremo toglierci delle belle soddisfazioni e dare ai tifosi qualcosa per cui gioire”.

Foto Claudio Pezzoli - New Reporter Press


Internazionali d’Italia: Andrea Adamo sarà in pista a Mantova l'11 febbraio, l’intervista



Mantova, 25 Gennaio 2024- La presenza di Andrea Adamo agli Internazionali d'Italia che si correranno al Città di Mantova domenica 11 febbraio è tra i motivi di grande interesse di questa competizione, che da 40 anni, con diverse formule, apre la stagione del motociclismo in pista. Quest'anno al via il 5 volte iridato Tim Gajser con HRC Honda, il Campione del mondo MXGP 2015 Romain Febvre con Kawasaki Racing e Andrea Adamo con RedBull KTM, neo Campione del mondo della MX2. Adamo è il nuovo talento siciliano al quale tutto il motociclismo guarda con interesse e passione perché è stato lui a riportare in Italia il titolo della classe cadetta, 16 anni dopo Antonio Cairoli, che vinse nel 2007.


Andrea è però anche un grande frequentatore e conoscitore del Circuito Città di Mantova, la prima pista internazionale dove si allenato da piccolo. Pur essendo nato a Erice in Provincia di Trapani il 23 settembre del 2000, si è trasferito da giovanissimo in Emilia a Savignano sul Panaro per correre con il team SM Action che lo ha valorizzato e portato al debutto nel 2019 con la Yamaha. Dopo un ottimo mondiale 2022 con GasGas, concluso all'8° posto, l'anno scorso ha risposto alla grande alla chiamata del team ufficiale della Casa austriaca, vincendo 2 GP e il titolo mondiale con 63 lunghezze sul belga Jago Geerts (Yamaha), anche lui presente a Mantova 2024. Dalla penisola iberica, dove si sta allenando in vista del debutto Adamo racconta che:

«Rispetto ad un anno fa mi sento molto più tranquillo e affronterò la nuova stagione con maggiore serenità. Non ho ancora realizzato completamente di essere io a dover difendere il titolo della MX2, ma sicuramente ne sono molto fiero perché non era questo il mio obiettivo di inizio della stagione 2023. Una delle cose che più mi ha aiutato è stata di pensare a salire sempre sul podio in ogni gara accettando che in molte giornate ci fossero piloti più veloci di me ed evitando di prendere rischi. Ho cercato di rimanere concentrato e di essere il più coerente. In un Campionato di 20 GP non si può essere sempre il più veloce».

Quest'anno però non avrai Tony Cairoli a darti i suggerimenti da bordo pista?

«Quando ero piccolo consideravo Tony un idolo e mi porterò sempre dietro il suo insegnamento. Non appena ho avuto l'occasione di lavorare con lui mi sono sentito in primo luogo fiero, anche come siciliano e molto felice. Durante la scorsa stagione ho trascorso più tempo con lui in Belgio che in Italia e questo mi ha aiutato molto a gestire le difficoltà dell'ultimo periodo, perché dopo la vittoria del GP Finlandia sono diventato un possibile Campione e ho sentito molta pressione sulle mie spalle . Tony mi mancherà, ma KTM è una grande squadra e ha un coach come Joel Smets , che in quanto a esperienza e carisma non è secondo a nessuno. Confrontarmi con Joel mi aiuta sempre molto».

Parliamo dei tuoi progetti, a cominciare dagli Internazionali d'Italia a Mantova, una pista che ben conosci?

«Ho iniziato a girare a Mantova quando avevo 10 anni, subito dopo essermi trasferito con la mia famiglia a Bologna. Sono molto grato ai miei per avermi dato l'opportunità di andare in moto, non è stato facile, eravamo in 6 in casa ei miei avevano un lavoro normale e non erano nemmeno appassionati di cross. Spero con la vittoria del mondiale di averli in qualche modo ripagati. Mantova è una gara speciale, la pista è preparata alla perfezione e c'è sempre tanto pubblico , tanti amici e fan che vengono a trovarmi. Sarebbe bello poter partire con una vittoria, il mio obiettivo di quest'anno è vincere il secondo mondiale MX2». 

Adamo in Conferenza Stampa a Mantova 

Credits:
Ufficio Stampa | Studiobergonzini.com



lunedì 22 gennaio 2024

La collezione Alfa Romeo del Museo di Arese



Testo e Immagini ©Massimo Campi


Visitare i luoghi nascosti, scoprire vetture iconiche, storie, aneddoti, passeggiare tra i depositi dove sono conservati auto e materiali della Alfa Romeo normalmente non esposti nel Museo, tutto questo è possibile ad Arese con l’iniziativa delle visite alla Collezione del Museo.

Negli spazi della struttura, non è possibile esporre la grande quantità di mezzi e materiali che ha prodotto il marchio italiano nella sua lunga e gloriosa storia. Molte vetture e prototipi vengono esposte a turno e poi ricoverate negli spazi delle collezione, due piani pieni di importanti testimonianze di una storia che ha fatto del marchio italiano uno di più iconici e conosciuti al mondo.

La visita inizia con una Darracq, la vettura di inizio novecento che lega l’origine del marchio alla futura produzione. La Società Italiana Automobili Darracq nacque a Napoli nel 1906 producendo le automobili su licenza del marchio francese. Poco dopo venne trasferita a Milano con uno stabilimento nella zona del Portello ma ben presto fu posta in liquidazione e venne rilevata da un gruppo di imprenditori lombardi il 24 giugno 1910, facendo nascere la ALFA ovvero l’Anonima Lombarda Fabbrica Automobili

Da quel momento inizia una storia con i suoi alti e bassi, ma tanta gloria e fama. Dopo la prima parentesi bellica l’arrivo di nuove finanze e di Nicola Romeo, la fabbrica del Portello diventa famosa nel mondo con le sue auto sportive e la conquista del primo titolo mondiale nel 1925. 

Un secondo periodo complicato è quello delle Seconda Guerra Mondiale, molti impianti dell’Alfa Romeo vengono riconvertiti alla produzione bellica e varie attrezzature di uso civile, ma anche di cucine, e tutto questo si può vedere nei locali della collezione.

Il marchio italiano si è sempre distinto con molte realizzazioni che hanno creato o cambiato l’immagine dell’automobile e molti prototipi sono stati eseguiti per poi dare inizio alla produzione. Spesso le realizzazione sono state effettuate dai migliori carrozzieri come la Touring fondata da Felice Bianchi Anderloni e Gaetano Ponzoni a Milano, ma anche da Zagato e da Bertone, ed infine dal Centro Stile dell’Alfa Romeo. 

Le corse sono state un capitolo importante nella casa italiana, i primi titoli mondiali di Formula 1 segnano le vittorie di Farina e Fangio con l’Alfetta 158 e 159. L’Alfa Romeo è poi tornata alle corse negli anni ’60 ed è ritornata in Formula 1 con una sua vettura, la 177 che esordì nel Gran Premio del Belgio 1977 con alla guida Bruno GiacomelliL’Alfa Romeo sbarca anche oltre oceano fornendo i motori per correre nelle F.Indy con il V8 realizzato da Claudio Lombardi. Nel settembre 1989 l’Alfa Romeo si lega al team Patrick diretto da Chip Ganassi. La March-Alfa Romeo del team si dimostra veloce ma non dà grandi risultati finché il team divorzia da March e inizia un rapporto con Lola che diventa prioritario. La macchina ottiene dei buoni piazzamenti ma l’avventura nella formula Indy di Alfa Romeo terminerà con un po’ di rimpianto perché il potenziale del propulsore appare ancora oggi più significativo dei risultati concretamente ottenuti.

Infine tra i locali della collezione, oltre al bellissimo prototipo Gr.C che non ha mai corso, ci sono le vetture Turismo più iconiche come la 155 V6 DTM di Alessandro Nannini e la 75 Turbo Evoluzione IMSA che corse il Giro d’Italia 1988 con Biasion, Siviero e Larini. 






















 

Ice Challenge / A Pragelato è Pistono show: doppia vittoria e campionato riaperto




È Aldo Pistono con l’Opel Astra ex Andros della Scuderia Hawk Racing Team preparata da Chiavenuto a vincere il Round 3 e Round 4 di Ice Challenge - Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio 2024. Il pilota altoatesino, vero esperto della specialità, ha recitato un monologo di grande spessore che gli ha permesso di riaprire il campionato: la serie diventa ora incerta e tutta da definire. Pistono ha vinto la Classe 6 e si è imposto anche nel Master King, la sfida uno contro uno che ha concluso il weekend.
Nel corso del Round 3, disputato sabato in notturna, a salire sul podio assoluto sono stati Luciano Cobbe con la Ford Focus WRC ex Mikko Hirvonen sempre molto veloce e tra i migliori interpreti della nott. Cobbe ha preceduto sul traguardo la Peugeot 306 Maxi (Rally&Co) di Andrea Chiavenuto che è riuscito ad avere la meglio su Giovanni Saracco (Lancia Delta S4/Eurospeed), mattatore dei primi due round della serie.

Nella notte di Pragelato, Vincenzo Bevilacqua ha colto il successo in Classe 2 con la sua Mitsubishi Lancer Evo 9 (New Drivers’ Team), mentre Didier Thoral, su Skoda Fabia Rally2 Evo, si è aggiudicato la Classe 3 a suon di traversi spettacolari. In Classe 1, dopo una fiammata di Silvano Bianciotto nella prima manche, Jean-Claude Vallino ha ristabilito le gerarchie conquistando il successo di due ruote motrici con la Peugeot 208 (Bluthunder Racing). Raffaele Silvestri, su Kamikaz K3 (Nico Racing), ha gareggiato in solitaria cercando di battere sé stesso ed ha conquistato la Classe 9 e l’assoluta tra le monoposto.

Nella giornata di domenica i motori si sono riaccesi per il Round 4, ma il risultato non è cambiato, con Pistono ancora davanti. Il pilota altoatesino non ha avuto vita facile perché Simone Romagna (Skoda Fabia Rally2 Evo), rientrato per questo appuntamento, ha siglato il miglior tempo in manche 2 e ci ha provato con grande determinazione, salvo poi chiudere al secondo posto. Terza posizione per Giovanni Saracco, che è così riuscito ad artigliare il podio conquistando punti che lo tengono in gioco tra i protagonisti della serie. Luciano Cobbe ha chiuso appena giù dal podio, mentre Andrea Chiavenuto si è classificato quinto.
Massimiliano Zanatta ha conquistato la Classe 3 primeggiando davanti a papà Adriano con la stessa Skoda Fabia Rally2 Evo (New Driver’s Team), Bevilacqua ha bissato l’affermazione in Classe 2 mentre Piergiacomo Riva (Fiat Panda 4X4/Meteco) si è aggiudicato la Classe 4. In Classe 5 sfida in famiglia tra Erik Lindeblad e Yannik Bohe che hanno chiuso nell’ordine con la BMW Z4 Andros 2 Liters.

Jean-Claude Vallino ha bissato il successo in Classe 1 e tra le due ruote motrici, precedendo Franco Picconi, con la Citroen C2 e Fausto Ferraro, con la Suzuki Swift Sport (Alma Racing). Nonostante sia sempre suo il successo, quarto su quattro gare, le sorti della Classe 1 sono ricche di sfide, con un numero di partecipanti che si conferma il record degli ultimi anni.

Tra le monoposto Raffaele Silvestri ha fatto bis, mentre alle sue spalle, primo di Classe 8, si è piazzato Rubes Cassinelli con il bellissimo Hosek Superbuggy Lancia biturbo. I due hanno danzato tra le curve di Pragelato e non hanno certo lesinato sullo spettacolo, per la gioia del pubblico presente.
A chiudere il weekend, nel Master King, dietro a Pistono bellissima battaglia tra Yannik Bohe con la Renault Clio T3F Andros che ha avuto la meglio su Michele Chiavuzzo (Renault Clio N5/Eurospeed).

Ice Challenge - Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio, organizzato da BMG Motor Events, dovrebbe tornare il prossimo weekend per il Round 5 in programma, sempre a Pragelato, domenica 28 gennaio, ma la conferma dell’effettuazione della gara sarà divulgata in settimana dopo aver constatato le condizioni della pista in funzione del meteo dei prossimi giorni.

FOTO CALDANI












FOTO CALDANI








domenica 21 gennaio 2024

Vittoria di Bellini-Tiberti su Fiat 508C alla 36ª Winter Marathon. Buona prova della Scuderia Castellotti.



Edoardo Bellini e Roberto Tiberti hanno vinto la Winter Marathon 2024. Il giovane equipaggio della Franciacorta Motori, sulla stessa Fiat 508 C del 1937 con cui vinsero nel 2021 e 2022, ha conservato il comando della gara che si era preso dopo la prima tappa di giovedì e ha trionfato a Madonna di Campiglio dove ha tagliato il traguardo di Piazza Righi con un ampio distacco rispetto agli immediati inseguitori, entrambi su Fiat 508 C del 1938: Guido Barcella e Ombretta Ghidotti, vincitori lo scorso anno, che dopo una brutta prima tappa hanno risalito la classifica dal settimo fino al secondo posto e Fabio Salvinelli e Andrea Costa che chiudono in terza posizione.
Soddisfatti gli organizzatori per l'andamento della gara, conclusa senza problematiche né incidenti con l'aiuto del personale di servizio lungo tutto il percorso e caratterizzata dal freddo estremo che ha toccato anche quota -15°C sui passi Sella e Gardena, come sempre assieme al Pordoi tra i punti più apprezzati e fotografati.
Al primo posto fra gli equipaggi stranieri gli inglesi Edoardo Ottochian e George Drayson su Austin Mini Cooper S Mk I del 1960 mentre fra le Scuderie il successo è andato alla Franciacorta Motori che ha preceduto Brescia Corse e Emmebi 70; il primato nella classifica riservata agli equipaggi under 30 è dell'equipaggio Barcella-Rossoni, sesti assoluti su Porsche 356 C Coupé del 1963 mentre il primo equipaggio femminile è quello con Laura Bandera e Chiara Guindani su Lancia Fulvia Coupé 1.3 S del 1971. Primo equipaggio nella speciale graduatoria della Prove di Media è Virdis-Giordo su Porsche 356 Coupé del 1954.
31° posto assoluto per il volto SKY Sport F1 Davide Valsecchi, a bordo di una Lancia Fulvia Coupé Rallye 1.3 S del 1968 navigato da Luca Canali, qualificato alla prova del lago ghiacciato, il Trofeo VeryWatch che è stato vinto da Barcella-Ghidotti su una Fiat 508C.

Debutto stagionale positivo per la Scuderia Castellotti con entrambi gli equipaggi in gara che hanno concluso la Winter Marathon 2024. In evidenza Diego Garilli e Romeo Macellari su Lancia Fulvia Coupé Rallye 1.3 (nella foto a destra) che hanno concluso la gara in 32esima posizione assoluta, risultato che ha consentito ai portacolori della Scuderia lodigiana di partecipare alla gara sul lago ghiacciato che ha concluso la manifestazione.
Buona anche la prova di Giovanni Pighi e Luigi Callegari, che hanno portato la loro Morris Mini Cooper ad un soddisfacente 36esimo posto finale.
Sono stati 89 gli equipaggi al traguardo di Madonna di Campiglio.

© photo Pierpaolo Romano