domenica 21 gennaio 2024
Motor Bike Expo: affluenza straordinaria nei tre giorni
sabato 20 gennaio 2024
Arnaldo Bernacchini racconta al MAMS i rallies visti dal sedile del navigatore
di Massimo Campi - Immagini ©Raul Zacchè e Archivio Bernacchini
Arnaldo Bernacchini è stato uno dei più famosi personaggi nel mondo dei rally mondiali. Commissario di gara, pilota, navigatore, organizzatore, sono questi i tanti volti della sua lunga carriera. Il Monza Auto Moto Storiche lo ha incontrato durante una serata condotta dal Presidente Luigi Ubezio e dall’esperto Ugo Vicenzi, fotografo, appassionato ed autore di libri sul motorsport con la partecipazione anche di Maurizio Verini. Nato nel 1941, Bernacchini è un uomo con una serie infinita di ricordi ed aneddoti su quel mondo che ha rappresentato una parte importante della sua vita. La passione per le corse arriva ben presto nella vita di Arnaldo.
“il primo entusiasmante ricordo risale a quando ero un bambino di sei anni quando mio padre mi ha portato a vedere il Gran Premio d’Italia del 1947 sul circuito stradale che era stato realizzato a Milano attorno alla zona del Portello, che poi diventerà la Fiera Campionaria. L’odore di benzina, i suoni, i colori e l’Alfa Romeo 158 che sfreccia sull’asfalto e vince la gara con Carlo Felice Trossi. A 20 anni inizio a fare il commissario di pista a Monza. La prima gara in cui mi ritrovo al bordo della pista è il drammatico Gran Premio del 1961, con il dramma di Von Trips.”
Dal bordo delle pista Bernacchini passa alla guida di una macchina da corsa e fa il suo debutto nel mondo dei rally
“Romolo Tavoni, nel 1965, crea la Formula 875 Monza, con il motore della Fiat 500 Giardiniera ed il prezzo di sole 875.000 Lire. Convinco mio padre all’acquisto della monoposto che aspetto con grande trepidazione. Intanto inizia la stagione 1965 dove continuo a fare il commissario di pista e tra i colleghi di percorso c’era Rossi che mi porta nella sede del Jolly Club in Piazza della Repubblica a Milano per conoscere l’ambiente. Era il mese di febbraio e stavano preparando il Rally dei Fiori che finiva a Sanremo. Mi presentarono Angiolini che mi propose di iniziare come navigatore di rally al fianco di Stefano Monti, anche lui alla prima gara, con la sua Alfa Romeo Giulietta del 1959 preparata da Baggioli. Era uno nuova esperienza e così è iniziata la mia avventura come navigatore, aspettando quella di pilota con la F.875 Monza.”
Con le monoposto corre tre stagioni.
“Finito il mio primo rally ero pronto ad entrare nell’abitacolo della mia CRM F.875 Monza. Inizio subito bene, sono terzo alla prima gara e quarto alla seconda, alla fine stagione sono terzo in classifica generale. In quelle due stagioni dove ho partecipato al Trofeo Cadetti come pilota, continuavo l’attività come copilota nei rally ed oltre alla F.875 Monza ho guidato nel 1967 la F.850 con cui ho fatto due gare in pista, a Monza e Vallelunga e quattro gare in salita”.
Alla fine Bernacchini abbandona l’abitacolo delle piccole formule addestrative e sceglie i rally
“I rally mi attiravano sempre di più e l’esperienza con le monoposto è finita con lo scambio tra la mia Bellasi Formula 850 ed una Fulvia Gr.1. Inizio la stagione 1969 con il Rally di Sanremo alla guida della Lancia in coppia con Piero Sodano come navigatore. L’ultimo rally della stagione era L’Alpe della Luna ad Arezzo, allora mi sono portato dietro mia moglie ed una sera, dopo avere passato tutta la giornata a fare le note, arriviamo nella pensioncina dove dormivamo ed il proprietario mi dice che dovevo richiamare al telefono un certo signor Munari. Chiamo subito Sandro, ci conoscevamo, mi dice che il suo navigatore John Davenport non poteva partecipare al rally per via della licenza straniera non ammessa a quella gara italiana ed aveva bisogno di un sostituto. Rimango sorpreso dalla richiesta, chiamo subito Roberto Angiolini spiegando la richiesta di Munari che subito ribadisce - non si può dire no al Drago ed a Fiorio, stai scherzando? Molla la tua Fulvia e vai subito a fare il navigatore di Sandro!”
Da quella esperienza nasce la collaborazione con la Lancia ufficiale
“Il mattino dopo parto con Munari per fare un giro di ricognizione con le note di Davemport, subito ci siamo trovati in sintonia e siamo arrivati solo secondi per colpa di un problema di accensione che ci ha fatto prendere un minuto di ritardo ad un controllo orario. Dopo il rally ho riportato anche il muletto della Lancia fino a Torino ricevendo i ringraziamenti e le congratulazioni da Cesare Fiorio. Sono ritornato al mio lavoro giornaliero con la compagnia dei taxi di famiglia quando arriva una nuova telefonata, era la segretaria di Fiorio che mi chiedeva se volevo fare il San Martino di Castrozza con Munari. Ovviamente accetto, va tutto bene, da quel momento cambia la mia vita ed entro a far parte della squadra ufficiale del marchio torinese.”
Bernacchini, al fianco di Sandro Munari vince il titolo italiano rally 1969. Arnaldo in seguito corre con i più grandi piloti dell’epoca: Munari, Ballestrieri, Barbasio, Pinto, Carello, Verini, Bacchelli, Pianta, Bettega, Zanussi, Tognana e Adartico Vudafieri, con il quale vince il campionato europeo nel 1981. Oltre alla tuta da pilota indossa anche quella da organizzatore nel Reparto Corse ed occasionalmente ritorna a leggere le note nell’abitacolo con vari piloti tra cui Michele Alboreto facendo da navigatore in una edizione del Monza Rally Show con l’Alfa Romeo 155DTM.
Motor Bike Expo: un sabato affollato a Veronafiere
Un afflusso intenso e costante dalle prime ore del sabato fino alla chiusura, una fiera affollata in tutti gli spazi, in tutti i padiglioni: è questa la foto del secondo giorno di Motor Bike Expo, il salone dei motociclisti in corso alla fiera di Verona, dove i visitatori hanno potuto godersi al meglio il quartiere fieristico, la mostra e la giornata di sole. Tra il pubblico, riconosciuto anche Fabrizio Corona, ducatista.
Per Harley-Davidson, Motor Bike Expo è l’appuntamento dedicato ai clienti, molti dei quali appartenenti all’ H.O.G. (Harley-Davidson Owner Group), che si ritroveranno nella 30.a edizione del celebre Raduno, l’European H.O.G. Rally, previsto per 6/9 Giugno a Senigallia. A Verona presenti le coloratissime versioni personalizzate, realizzate dai maggiori customizzatori europei, in uno spazio a loro dedicato. MBE è inoltre per la casa un’occasione per raggiungere gli appassionati, offrendo loro la possibilità di provare le moto nei “Demo Ride” disponibili nelle aree esterne della Fiera. Presente l”eroe” del rally Africa Eco Race, Joan Pedrero, esperto e tenace dakariano, che, con una Panamerica 1250, completamente di serie, ha affrontato il rally africano, concludendolo in venticinquesima posizione.
inaugurale di MBE, al Palazzo della Grand Guardia, dove ha ricevuto l’award “The Braves on Wheels”, dedicato ai più coraggiosi. Presente anche in Fiera per il pubblico nei giorni di venerdì e sabato.
Yamaha è presente a Motor Bike Expo da almeno vent’anni perché è il primo evento dell’anno dedicato ai motociclisti e perché crede nella formula che più di tutte avvicina una casa agli appassionati. Di grande importanza l’attenzione e l’impegno del marchio per la formazione professionale: Yamaha è stata infatti particolarmente attiva nell’MB Education, workshop dedicato agli studenti provenienti dagli istituti tecnici dell’Italia centro-nord. Fabio Mandelli e Luca Lussana, preparatissimi tecnici di Yamaha Europe, sono stati fra i relatori, trasferendo loro know-how ai ragazzi, insieme alle testimonianze diretta dei piloti Alessandro Botturi e Andrea Del Bianco. Nell’imponente area espositiva di Yamaha, presenti gli iconici scooter, le Hyper Naked, la XSR900GP della suggestiva linea Heritage, il Tènèrè e molto altro. Per gli appassionati di pista e cordoli, la Superbike di Andrea Locatelli e la Motogp di Fabio Quartararo.
Il palco del padiglione 2 ha ospitato la premiazione di MBE Pick, il contest che riunisce, in veste di giudici, editori di magazine internazionali e responsabili di aziende partner di MBE. Il customizzatore brianzolo Lorenzo Nisi di Bad Boys Garage ha fatto incetta di premi con i suoi due Sportster Harley-Davidson, rappresentanti della vecchia e nuova generazione degli “small block” della Casa di Milwaukee. Il più premiato del garage di Muggiò (MB) è stato un Nightster con motore Revolution Max da 975 cc. Ha ricevuto tre “nomination” da altrettante riviste: l’americana Hot Bike, la tedesca Dream Machines e l’italiana Bikers Life, più un premio speciale dall’azienda di parti aftermarket Rebuffini Cycles. La rivista indonesiana di lifestyle e motori Outcult ha invece premiato lo Sportster Be(e) Warrior su base Forty-Eight con motore Evolution 1200 di Jurij Re Cecconi, co-founder del raduno Sporty Meeting insieme a Paolo Ghiringhelli del blog Duecilindri e dell’omonimo web magazine. Quest’ultimo ha invece consegnato la targa premio ai francesi di South-Riders Garage per un Evolution 1340 del 1989. Tra gli altri riconoscimenti italiani, la rivista LowRide ha scelto un Softail Slim di Harley-Davidson Padova, che ha ritirato il premio tramite alcuni soci del suo chapter H.O.G.
A seguire, è andato in scena MBE Award, il bike show organizzato direttamente dagli ideatori di Motor Bike Expo che ha laureato la moto “King of the custom”. Nella top ten di moto scelte da personaggi noti nel mondo del customizing americano, come il fotografo Michael Lichter, Jeff Holt di V-Twin Visionary, Bob Seeger Jr di Indian Larry Motorcycles e Cristian Sosa di Sosa Metalworks, c’era di nuovo il Nightster 975 di Nisi. Alla fine, però l’ha spuntata lo svizzero Stéphane Grand di T4 Motorcycles con una moto completamente artigianale, realizzata assemblando un telaio Harley-Davidson VL degli Anni 30 con un motore Knucklehead del 1942. Il bricoleur di Ginevra si porta a casa un motore del marchio Ultima in stile Shovel, offerto dallo sponsor Custom Chrome Europe, del valore di 10.000 euro.
Dai viaggi in autonomia a pacchetti super organizzati: l’area mototurismo di Motor Bike Expo è piena di motociclisti perché proprio da gennaio partono calendari e pacchetti turistici della nuova annata, ed è il momento di pianificare. In Italia ogni strada è un itinerario turistico, visto l'enorme patrimonio paesaggistico e culturale sparso in tutte le direzioni. Oggi il fatturato mototuristico è stimato in 3 miliardi di Euro, con grandi spazi di crescita soprattutto per le mete meno scontate, sempre più presenti al Motor Bike Expo. Per esempio, i 328 Borghi più Belli d’Italia che da anni puntano sull’evento veronese. Per l’estero, le proposte si concentrano sull’offerta completa che copre gli aspetti doganali, sanitari, logistici e assistenza sul posto, fino al noleggio moto e spostamenti interni: tra le mete più richieste Tunisia, Scozia, Irlanda, Islanda, Pamir, Capo Nord e paesi baltici.
Maroil e Benelli hanno scelto Moto Bike Expo 2024 per annunciare un importante accordo che vede Maroil-Bardahl Italia diventare “Official lubricant partner” di Benelli. L’intesa, di durata biennale, prevede la fornitura di prodotti lubrificanti Maroil-Bardahl a tutti i concessionari Benelli in Italia e in Europa. Per l’occasione l’azienda toscana, che da 50 anni sviluppa, produce e commercializza in tutto il mondo il top di gamma di oli e additivi Bardahl per la moto, realizzerà un lubrificante specifico espressamente dedicato a Benelli, disponibile dalla prossima primavera. Due marchi italiani che condividono valori e tradizioni, impegnati ad offrire un prodotto di eccellenza.
Il Team “In Moto con l’Africa”, diretto dal padovano Marco Visonà, in vista della stagione 2024, ha ampliato la presenza nel “Moto Guzzi Fast Endurance” e nel neonato Trofeo Eagle, gr. 4, sempre con le V7. La squadra è stata presentata ufficialmente a MBE 2024 con due moto e gli equipaggi composti dal veterano capitolino Cristiano Franco con il giovane trevigiano Nicola Marcato, campione Sprint 2023, e dal ferrarese Marco Grandi, in coppia con il varesotto Claudio Figiacconi. Lo stesso Visonà, con il barese Giuseppe Lisi, si schiereranno nel gruppo 4. Il team prosegue la sua attività a sostegno della onlus “Medici con l’Africa – CUAMM” raccogliendo fondi, principalmente noleggiando, ad appassionati che vogliono vivere l’esperienza di gara, la Guzzi V7, n. 46, griffata con le grafiche “Team Italia”.
Premiazioni dei vincitori 2023 e lancio della stagione 2024. Nel gremito Auditorium Verdi Palaexpo, il Campionato Italiano Velocità ha sancito le gesta di Lorenzo Zanetti, Simone Corsi, Vicente Perez Selfa, Bruno Ieraci ed Edoardo Liguori, rispettivamente detentori dei titoli Superbike, Supersport, Moto3, Supersport 300 e Premoto3. Applausi della folla per gli eroi nazionali, nelle congratulazioni da parte di Giovanni Copioli e Simone Folgori, nelle figure Presidente di Federmoto e Responsabile del settore Velocità. Riconoscimenti consegnati pure a Roberta Ponziani, campionessa della serie femminile, e ai giovanissimi piloti primi classificati nel CIV Junior e Minimoto, affiancati da team manager, sponsor e partner di settore. La presentazione del Dunlop CIV ha confermato la presenza di 5 classi, copertura televisiva di primo livello, garantita su circuiti mondiali quali Misano, Mugello, Vallelunga e Imola. Il palco è stato calcato pure da dirigenti sportivi e rappresentanti d’azienda, che hanno ribadito la bontà del panorama nostrano, in termini agonistici, organizzativi e tecnici.
Presente allo stand Dainese, Luca Salvadori ha attratto appassionati di settore ed extra, che lo conoscono in qualità di pilota e influencer digitale di successo (su YouTube ha quasi mezzo milione di follower), doppia veste con la quale parteciperà ancora al National Trophy 1000, difendendo i colori del team Broncos Ducati: “Difendendo? Casomai attaccando: l’obiettivo è vincere il campionato, contestualmente partecipando alle gare di salita, nelle quali altrettanto punto in alto”.
Frequentato da appassionati e investitori, lo spazio "Ruote da Sogno" è una sorta di "business club" nel Motor Bike Expo, con una selezione di moto rare e di particolare valore destinata ai collezionisti. L'azienda nata nel 2016, che opera anche nel settore auto, ha iniziato soprattutto con le moto degli anni ‘70. Poi il fenomeno si è esteso ai classici miti del vintage tipo Vespa, fino al più recente sviluppo del segmento "anni ‘90". Oggi la moto-collezione è un mercato in forte espansione, e i valori salgono continuamente. Tra le moto esposte in fiera si trovano Cagiva Mito speciali, una Guzzi Gucci V7 Storm prodotta in 50 tirature, la Ducati Lamborghini in versione Streetfighter e diversi modelli di Vespa, sebbene ii pezzo più pregiato fu “piazzato” dal titolare Stefano Aleotti a un prezzo di 230.000 euro, con l’intenzione di ricomprarla presto: “Certo, perché si trattava proprio di una Vespa, nella fattispecie il numero 3 della sua storia” ricordano allo stand; “la nostra clientela è selezionata e di livello internazionale, e il 40% delle nostre vendite va all'estero". Lo stand “Ruote da Sogno”, ricopre un grande spazio, offrendo modelli esclusivi, ricercati e richiesti dal pubblico specializzato, dalle firme giapponesi anni 70 alle europee, tra cui italiane ante e dopo guerra, esposte a Verona.
Grande partecipazione delle Forze Armate a Motor Bike Expo, in uno stand particolarmente ricco e costantemente pieno di visitatori. L'Esercito presenta una selezione di moto storiche: tra queste una Bianchi 500 del 1940, una Indian del 1941, apprezzate per la loro agilità, mobilità e capacità di attraversare terreni impervi, rendendole preziose per ricognizioni, comunicazioni e il trasporto di personale e piccole forniture. Esposte anche la Saturno del 1951, la Guzzi Superalce del 1943, la Guzzi Airone del 1957, il nuovo Falcone del 1970. I Carabinieri hanno proposto un tour tra le meraviglie a due ruote dell'Arma: la Yamaha Tracer 9 Radiomobile del 2022, la Guzzi V50 servizio posta 1985, fino alla MV Agusta realizzata per il bicentenario della fondazione dell’Arma. Tra le più fotografate, la California Touring 1400 “Corazzieri”, realizzata in 20 esemplari su misura per la statura minima dei corazzieri di un metro e novanta. Anche l'Aeronautica ha voluto partecipare, proponendo la dotazione completa del servizio che si occupa del rifornimento e del riarmo dei mezzi in aree complesse o irraggiungibili: le "moto tattiche enduro" hanno il compito di individuare gli spazi idonei e raggiungibili dai mezzi aerei e dalle unità mobili per il rifornimento, anch'esse esposte in Fiera. La Marina Militare, pur senza una divisione motociclistica, non ha voluto essere da meno: i visitatori trovano un simulatore che guida un incursore di marina, un mezzo di trasporto veloce, che richiede manovre complesse per il continuo adattamento alle condizioni del mare. Non è una moto, ma... per i tecnici e i visitatori ci va molto vicino.
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Come riferito dall’Ufficio Stampa “tutti i visitatori sottoposti ad accertamenti a seguito dell’incidente verificatosi ieri, durante l’esibizione di uno stuntman che ha colpito la recinzione, sono stati dimessi. Fortunatamente le conseguenze dell’evento sono state lievi, siamo dispiaciuti per quanto è avvenuto e auguriamo a tutti pronta guarigione”.
venerdì 19 gennaio 2024
A Pragelato riprende la sfida di Ice Challenge
È un piatto particolarmente ricco quello che metterà in tavola Ice Challenge - Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio per il terzo e quarto round della stagione 2024 in programma sabato 20 e domenica 21 all’ICE Pragelato, in alta Val Chisone.Dopo un inizio di stagione folgorante e dall’alto tasso adrenalinico, il secondo weekend del tricolore ghiaccio si preannuncia altrettanto interessante con ben 39 piloti al via, 12 vetture tra WRC, proto ed ex Andros ed il ritorno in pista del funambolo Gigi Galli e di Simone Romagna, già vincitore a Pragelato nel 2021. Ad aggiungere ulteriore pathos il fatto che il round 3, in programma domani, si disputerà in notturna, dalle ore 16:00.
L’elenco iscritti parte ovviamente da Giovanni Saracco (Lancia Delta S4/Eurospeed) vincitore in entrambi i round di apertura della serie e candidato ad essere l’uomo da battere. Chi non starà a guardare sarà sicuramente Aldo Pistono (Opel Astra Andros/Hawk Racing Team) salito sul podio anche due settimane fa così come Andrea Chiavenuto (Peugeot 306 Maxi/Rally&Co) tra i piloti più veloci delle prime due gare. Non da meno Sergio Durante (Giannini GP4 Hybrid) che dopo il doppio piazzamento a podio della prima uscita sa di poter giocare un ruolo da protagonista.
Silvano Carmellino salirà a bordo della Fiat Punto proto (New Driver’s Team) che ha conquistato tanti allori con il figlio Ivan, assente anche in questa occasione, ma da tenere d’occhio sono appunto i due rientranti di classe: Gigi Galli (Kia Rio RX), che condividerà la vettura con Luca Maspoli, punta a sbancare il botteghino, mentre non starà a guardare Simone Romagna, al via con una Skoda Rally2 Proto.
Per gli appassionati, presenti anche le splendide vetture di Erik Lindeblad e Yannick Bohe con le loro Renault Clio Andros T3F e la splendida BMW Z3 Andros 2 Liter ex Oreca, un autentico pezzo da museo. A proposito di vetture da tenere in salotto torna anche Luciano Cobbe con la Ford Focus WRC ex Mikko Hirvonen, ma le vetture di pregio e i piloti dal piede pesante sono tanti e tutti da seguire.
Tra le due ruote motrici Jean-Claude Vallino (Peugeot 208) parte per consolidare la leadership, ma la lista dei contendenti è anche questa volta molto importante, con ben nove avversari, un parterre di “tutto avanti” che quest’anno continua a stupire. Alice Poggio, Anna Ventorino, Fabio Poggio e Fausto Ferraro, quest’ultimo portacolori di Alma Racing, porteranno in pista la Suzuki Swift Sport Hybrid, mentre della partita saranno anche Franco Picconi (Citroen C2), Fulvio Chiaberto e Omar Bouvier (Peugeot 208), Alessandro Ferro (Peugeot 208) e Silvano Bianciotto (Peugeot 208).
Tra i kart cross Raffaele Silvestri (Kamikaz K3/Nico Racing) punta a siglare anche questa volta il record sul giro, mentre Rubes Cassinelli sarà in gara con un Hosek Super Buggy Lancia Biturbo per la gioia del pubblico presente.
Il programma di domani, sabato 20, inizierà alle 16:00 con prove libere e qualifiche e proseguirà dalle 17:00 con le tre manches di gara. Domenica si partirà presto, alle 8:30 con prove libere e qualifiche e dalle 9:30 le tre manches di gara. Cerimonia di premiazione alle 14:30.
Ulteriore info su icechallenge.it
La Squadra Corse Angelo Caffi all’arrivo della Dakar Classic con Luciano Carcheri e Fabrizia Pons
Brescia, 19 gennaio 2024 - Non è mancata l’emozione oggi sulla pedana d’arrivo di Yanbu che dopo 12 tappe ha concluso la Dakar Classic 2024, il rally raid più famoso del mondo partito lo scorso 5 gennaio da Al Ula. La Squadra Corse Angelo Caffi, per la quarta volta consecutiva, ha portato i suoi colori sulla linea del traguardo grazie a Luciano Carcheri navigato quest’anno da Fabrizia Pons su Isuzu Vehicross.
L’esperto pilota ligure, coadiuvato alla perfezione dalla pluricampionessa italiana ed europea rally, ha disputato una Dakar Classic di altissimo profilo e avrebbe potuto sicuramente chiudere nelle zone alte della classifica, ma come succede spesso nelle maratone desertiche, anche in questo caso sono stati gli episodi a disegnare la storia della corsa.
Carcheri e Pons, dopo una partenza attenta e dopo aver messo a punto al meglio la strumentazione per la navigazione, hanno iniziato a rimontare salvo dover rinunciare alla tappa 6 a causa di una perdita d’olio dal cambio. Con grande spirito di sacrificio hanno lavorato per due giorni sostituendo il cambio dell’auto e presentandosi al via della seconda settimana. Qui hanno dato prova di velocità, precisione e performance ed hanno risalito la china salvo doversi fermare nuovamente per noie alla frizione. Un’altra notte di lavoro, sempre condotto in autonomia e senza l’ausilio di meccanici, ha permesso all’equipaggio della Squadra Corse Angelo Caffi di raggiungere il traguardo di Yanbu.
“È stata la mia dodicesima Dakar e sono sincero dicendo che mi è piaciuta molto - ha commentato Carcheri - Un’edizione molto tirata anche per le vetture della Classic, c’era davvero poco margine di errore, ma forse anche per questo l’ho trovata sfidante. Abbiamo pagato qualche dazio alla sfortuna, ma se avesse girato diversamente avevamo un ottimo potenziale per arrivare più in alto. Fabrizia è stata fantastica, per me una gioia aver condiviso con lei quest’avventura, credo di essere stato un privilegiato. Appassionato anche il supporto della Squadra Corse, costantemente in contatto con noi. Mi sono divertito molto, torno a casa con il sorriso”.
“Sono felicissima di aver visto l’arrivo - le parole di Fabrizia Pons - Una gara tosta e dura che non mi aspettavo essere così impegnativa. Era la mia prima esperienza di regolarità e devo ammettere che a questo livello è davvero molto intensa. Luciano è stato uno spettacolo, vederlo lavorare di notte mentre gli altri dormivano mi ha restituito tanta energia, un interprete sincero di questa disciplina. Alla fine siamo arrivati, al di là di tutto, e vedere la pedana è stato un motivo di grande gioia”.
"Ogni anno la Dakar Classic ci tiene con il fiato sospeso - ha commentato Benedetta Caffi Marelli, Presidente della Squadra Corse Angelo Caffi - e così è stato anche in questa occasione. L’edizione 2024 è stata forse la più tirata e tosta di tutte, ma Luciano e Fabrizia hanno difeso con grande onore i colori della Squadra Corse e vedere la vettura all’arrivo ci ha restituito una bella soddisfazione. Peccato non essere riusciti ad ottenere quanto avremmo potuto, ma i rally raid sono anche questo e faccio i miei complimenti a Luciano e Fabrizia per essere riusciti a superare tutte le difficoltà, con l’entusiasmo e la dedizione dei veri professionisti”
Motor Bike Expo 2024 prende il via con un venerdì da record
Verona, 19 gennaio 2024 - Aperto oggi, a Veronafiere, con un venerdì da record, Motor Bike Expo 2024, il grande salone internazionale dedicato ai motociclisti: 100.000 metri quadrati, 700 espositori, di cui il 20% dall'estero, 7 padiglioni, 6 aree esterne, un programma che comprende oltre 150 tra appuntamenti, eventi, incontri.
Massiccia affluenza di pubblico per ammirare oltre 3.000 moto e articoli per coprire tutto quello che offrono i settori street, custom, racing, touring, off road, vintage, lifestyle, urban mobility, “ruote piccole” e travel. E poi area shopping, moto mercato e tanto altro ancora.
In occasione del taglio del nastro, Federico Bricolo, Presidente di Veronafiere, ha detto: “C’è già un’affluenza di pubblico incredibile, è un grande successo. Motor Bike Expo è un fiore all’occhiello del sistema fieristico italiano”. In precedenza, nel corso dell'anteprima della manifestazione, alla Gran Guardia, il presidente Bricolo, insieme all’Amministratore Delegato Maurizio Danese, aveva consegnato un riconoscimento agli ideatori e organizzatori Paola Somma e a Francesco Agnoletto per i trenta anni di attività fieristica.
Presente all’inaugurazione anche Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, che, nel congratularsi per l'affluenza, si è soffermato sul caso esemplare di imprenditoria veneta della manifestazione, partita trent'anni fa dall'idea e dall'entusiasmo dei due protagonisti: "Questi due "ragazzi" (Somma e Agnoletto, n.d.r.) sono un esempio per i giovani. Bisogna credere a quello che si fa, come loro ci dimostrano”.
"La moto comincia dal motociclista" - ha ricordato Francesco Agnoletto - "e Motor Bike Expo è un punto di partenza fondamentale per il mercato. Qui per tre giorni si confrontano gli stili, le passioni, le tendenze: alle aziende e agli operatori il compito di raccoglierle".
Per Paola Somma questa grande crescita e questa affermazione internazionale hanno richiesto "una buona dose di entusiasmo per partire, tenacia per continuare e acquisire credibilità internazionale, svolgendo in tutto il mondo una ricerca incessante delle novità e della qualità che rinnovano costantemente la nostra rassegna".
A 10 anni dalla nascita della nineT, BMW Motorrad nella prima mattinata ha finalmente svelato al pubblico le nuove R 12 e R 12 nineT, scegliendo MBE come palcoscenico. I due nuovi modelli, realizzati in occasione dell'anniversario dei 100 anni della prima moto della Casa di Monaco, sono una roadster e una cruiser classiche accomunate dal bicilindrico boxer di 1.170 cc. Entrambe propongono numerose configurazioni e personalizzazioni, in perfetta sintonia con lo spirito custom di MBE.
In seguito, dopo il primo unveiling in anteprima nella serata Brave on Wheels di giovedì 18 alla Gran Guardia, è stata svelata anche al pubblico la BMW R 18 One Eight "C" realizzata da Paul Yaffe, uno dei massimi esponenti delle preparazioni bagger in America. Il customizzatore ha mantenuto l’elettronica di serie, modificando carrozzeria e ciclistica. Spicca la ruota anteriore da 26 pollici con pneumatico da 180 mm. Questa special su base R 18, unitamente a quella realizzata dal customizer tedesco Fred Kodlin, saranno visibili per tutta la durata di MBE al padiglione 1 presso lo stand di LowRide.
Tre modelli speciali e una iniziativa a scopo benefico. Suzuki comincia il 2024 al Motor Bike Expo, presentando le versioni Sport e Touring della GSX-S 1000GX e la Djebel V-STROM, edizione moderna di un concetto di successo. Come di successo è lo scooter usato nel paddock MotoGP 2022 da Joan Mir, Campione del Mondo 2020, il cui Address 110 numero 36 e il 42 del compagno di box Alex Rins vengono messi all’asta su CharityStars, previo prezzo di partenza a 800 euro, con rilanci da 50. L’importo verrà devoluto a Casa Ugi Torino.
La giornata di venerdì ha visto una concentrazione di presentazioni a tema custom mai vista prima d’ora. Il produttore olandese di scarichi Dr. Jekill & Mr. Hyde ha esibito due nuove versioni dell’impianto a sonorità variabile Twenty-One: uno dedicato a Indian Chief e l’altro a modelli Harley-Davidson Touring, montato anche su una moto da corsa per il campionato King of the Baggers, realizzata grazie al contributo di numerosi partner, tra cui il produttore di pezzi in carbonio Carbon Visionary. Quest’ultimo ha anche svelato presso il suo stand due modelli Harley-Davidson Road Glide, uno realizzato in partnership con MBE.
Il customizzatore brianzolo Lorenzo Nisi di Bad Boys Garage ha presentato presso il suo stand due special sportive su basi Sportster differenti: un Forty-Eight con motore Evolution 1200 e un Nightster con propulsore Revolution Max 975.
Plurivincitrice in numerosi bike show, giunge al terzo restyling la moto di RP Motorcycle, realizzata in stile clubstyle su base Road Glide del 2009 in collaborazione con l’azienda svizzera produttrice di scarichi Malparidos.
Boccin Custom Cycles da Eraclea (VE), specializzato in motori Harley-Davidson in ghisa, ha invece presentato un bobber Flathead del 1947 verniciato con temi floreali e teschi da una giovane studentessa di arte, la sedicenne Siria, ispirata dall’artista giapponese Takashi Murakami.
Infine, il preparatore bergamasco Christian di CustomadeGarage ha proposto un Fat Boy del 2019 costruendo la carrozzeria quasi interamente a mano, verniciata dall’artista Accia Skar.
Un'ottantina di ospiti disabili hanno visitato oggi Motor Bike Expo, il salone dei motociclisti in corso a Fiera Verona, in compagnia della crew di Freestyle Motocross Daboot, coordinata da Vanni Oddera. La visita è terminata con una sessione di Mototerapia organizzata in un'area scoperta della manifestazione. Mototerapia significa far vivere l'emozione di "cavalcare" una moto a persone che autonomamente non possono farlo. Con l'aiuto del campione bolognese Massimo Bianconcini, della giovane promessa savonese Francesco Buetto, degli spagnoli Antonio Navas e Albert "Rocky" Florensa, e dell'ingegnere austriaco Dominik Splitek, gli ospiti hanno potuto godersi da "riders" un'ora di festa: e non soltanto. Uno staff di specialisti dell'ospedale Regina Margherita di Torino ha confermato l'effetto benefico della mototerapia nei pazienti.
A MBE si parla al femminile. Oggi due i talk dedicati alle donne e al mondo del lavoro nel motorsport. Rachele Sangiuliano, pallavolista a livello mondiale, ora speaker e commentatrice televisiva, ha moderato il dibattito delle quattro ospiti: Alice Bellotto Responsabile Marketing e Vendite Valeri, Giulia Gherlone Co-Owner Officine Italiane Zard, Morena Cipolletti Imprenditrice Exagon 66 abbigliamento tecnico, Antonella Martometti, membro della Commissione Femminile della Federazione Motociclistica Internazionale (FIM), si sono confrontate sul tema “Il coraggio e il talento al femminile per affermarsi nel mondo del motorsport”. Numerosi gli spunti interessanti e le riflessioni sulle difficoltà delle donne di inserirsi nel modo del lavoro, in particolare in quello del motociclismo, ma il “coraggio” femminile ha creato, ad esempio un abbigliamento tecnico, di gusto tradizionalmente maschile, “fatto da donne per le donne”. Di grande peso il programma del FIM “Portrayal Guidelines” illustrato da Antonella Martometti, una guida sulla corretta rappresentazione del femminile nel mondo del due ruote mirato a consolidare in modo assertivo la propria presenza attiva e a colmare il gender gap.
Nel panel del pomeriggio si è approfondito il tema “Il coraggio di fare della propria passione una professione”. Elli Vignudelli pilotessa e testimonial Yamaha, Elisa Mazzucchelli, da “ombrellina” a inviata della pit-lane e conduttrice televisiva, Gilda Dota ha fondato Wheelz Magazine, Francesca Gasperi fotografa e pilotessa dakariana e Domitilla Quadrelli organizzatrice del Women Motor Bootcamp, erano le ospiti. Tutte accomunate dal desiderio di diventare protagoniste della passione per le moto, da “zavorrine” a motocicliste, e non solo, imprenditrici di sé stesse tali da avere il “coraggio” di intraprendere ognuna la propria strada professionale. Tanto il coraggio, la passione e la determinazione che hanno trasmesso al pubblico presente in fiera.
Circa 1.500 studenti, provenienti da 24 scuole superiori del Veneto e dell’Italia centro-nord, hanno partecipato alla decima edizione di MB Education. I ragazzi hanno incontrato Andrea Brunati (Liqui Moly), Luca Lussiana e Fabio Mandelli (Yamaha Motor Italia), il campione di rally Alessandro Botturi (Yamaha), Ferdinando Visconti di Modrone e Alessandro Brevi, entrambi in rappresentanza di Pirelli – Metzeler e il pilota di velocità Alessandro Del Bianco. Si è parlato di competizioni, di qualità dei prodotti industriali e, nello specifico, di caratteristiche dei lubrificanti, attraverso piccole dimostrazioni pratiche. “Obiettivo raggiunto. L’incontro tra il mondo della scuola e quello del lavoro in campo motociclistico - dicono gli organizzatori – crea interesse e rivela possibili percorsi professionali”.
FOTO DAVIDE STORI
giovedì 18 gennaio 2024
Rovera inizia la stagione su Ferrari 296 alla 24 Ore di Daytona
Varese, 18 gennaio 2024 - Alessio Rovera è pronto a inaugurare la stagione 2024 alla 24 Ore di Daytona, primo round della serie endurance nordamericana IMSA Weathertech Sportscar Championship, che si disputa nel weekend del 27-28 gennaio. L’evento, però, sarà preceduto dal classico prologo con test ufficiali e qualifiche già questo fine settimana, con il 28enne pilota ufficiale della Ferrari già approdato dall’altra parte dell’Atlantico. Come lo scorso anno, anche nella 62esima edizione della classica maratona della Florida il driver varesino sarà al via con la Ferrari 296 GT3 numero 023 del team Triarsi Competizione iscritta in classe GTD. Come compagni di equipaggio ritrova gli statunitensi Onofrio Triarsi e Charlie Scardina e saluta l’arrivo di Riccardo Agostini, pilota padovano all’esordio a Daytona ma che Rovera ben conosce e insieme al quale si laureò campione italiano GT nel 2019.
Sui 5,7 km del triovale americano sono attesi ben 59 equipaggi al via, dei quali 23 in classe GTD (la più numerosa). Primi appuntamenti in pista sono quelli del cosiddetto “Roar”, con sei sessioni di prove libere in programma da venerdì 19 a domenica 21 gennaio, quando a partire dalle 19.55 ora italiana si svolgeranno le qualifiche valide appunto per la 24 Ore di Daytona del weekend successivo.
Rovera dichiara in vista della lunga trasferta in Florida: “Non vedo l’ora di inaugurare il 2024 a Daytona e ripartire per questa nuova stagione nonostante alla fine sia passato solo poco più di un mese dall’ultima corsa disputata. Lo scorso anno portammo a battesimo la 296 GT3 proprio in Florida,dodici mesi dopo ci ripresentiamo con una line up in parte rinnovata e desiderosa di far bene, oltre che con maggior esperienza sulla macchina. Con Triarsi Competizione e tutti i tecnici sarà molto importante verificare l’intero pacchetto durante i test e poi nel weekend successivo in gara, che resta una grande classica. Non metto Daytona fra i miei cinque tracciati preferiti, ma la storia che traspira e le sfide che ci attendono hanno il loro bel perché”. (Agenzia ErregiMedia)
Maya Weug in F1 Academy con Prema Racing
Maya ha iniziato a gareggiare all'età di sette anni iniziando una carriera di successo nei kart e debuttando in monoposto dopo aver vinto il programma “Girls on Track - Rising Stars” organizzato dalla FIA Women in Motorsport Commission in collaborazione con il programma giovani di Maranello che l’ha poi accolta in squadra.
“Sono davvero entusiasta di tornare in pista in questa stagione – ha detto Maya –. Sono sicura che sarà un’esperienza interessante poter lavorare con un team prestigioso come Prema. È un grande onore per me rappresentare anche quest’anno la Ferrari e specialmente poterlo fare in una piattaforma interessante come la F1 Academy. Ora mi impegnerò con la Scuderia Ferrari Driver Academy e Prema per preparare la stagione nel miglior modo possibile”.
La nascita della Dallara
di Massimo Campi – immagini Raul Zacchè
La storia di Giampaolo Dallara inizia nel 1959, quando viene chiamato a Maranello per lavorare in Ferrari dopo la laurea in ingegneria aeronautica. Una prima esperienza fondamentale che avrà il seguito nella Casa del Tridente tre anni dopo. Nel 1963 l’Ingegnere Dallara è il Direttore Tecnico della Lamborghini e nel 1966 è uno degli artefici della leggendaria Miura, la Granturismo che rivoluziona il mondo delle supercar. Il progetto della prima Formula 1 arriva nel 1969 con la De Tommaso per il Team di Frank Williams, ma intanto l’Ingegnere Dallara inizia a studiare una piccola vettura sport che prenderà la luce tre anni dopo.
Il 15 gennaio 1972 a Varano de’ Melegari viene fondata la Dallara Automobili. Nella piccola sede in provincia di Parma inizia la produzione di vetture Sport Prototipo ed in contemporanea nascono una serie di collaborazioni esterne con importanti marchi che vogliono sviluppare vetture da competizione. Tra i primi progetti sviluppati a Varano ci sono quelli con la Lancia e la Dallara contribuisce alla realizzazione della Lancia Stratos ed in seguito la Beta Montecarlo Turbo, Rally 037, LC1 e LC2.
Il marchio Dallara si afferma negli anni ’80 con la realizzazione delle prime monoposto di Formula 3. A Varano si investe nei macchinari per la lavorazione dei compositi e le monoposto parmensi invadono il campionato con vetture sempre più vincenti.
I successi della factory si espandono anche oltre oceano, e la Dallara monopolizza il mercato delle monoposto per le gare Indy americane. Oggi il costruttore italiano è presente con le sue monoposto in tutti i campionati Formula 3, è il fornitore unico di vetture ai campionati IndyCar, Indy Lights, World Series by Renault, Super Formula e Formula E.
In Formula 1, dopo la De Tommaso, ha realizzato i telai per la Scuderia Italia a fine degli anni ’80, poi ha collaborato con la Honda e nel 2009 ritorna nella massima formula 1 con la scuderia Campos Grand Prix e dal 2016 fornisce il telaio alla Haas. Ha realizzato anche le prime Ferrari F333SP, la barchetta che ha segnato il ritorno del cavallino rampante tra le ruote coperte.
A Varano si è sempre investito nelle tecnologie di avanguardia, nel 1980 viene realizzata una prima galleria del vento cui seguirà una seconda e vien realizzato anche un simulatore di guida per la Formula 1. La Dallara Academy nasce nel 2018 ed è una struttura polifunzionale con laboratori didattici per lo studio dell'aerodinamica.
Il 16 novembre del 2016, giorno dell'ottantesimo compleanno di Giampaolo Dallara, viene presentata la dallara Stradale, una barchetta priva di portiere, una vettura nata da un sogno dell’Ingegnere parmense, una macchina con caratteristiche di guida eccezionali con prestazioni al top. Una vettura costruita per potere guidare sulla strada ed in pista con il massimo divertimento grazie al il ridottissimo peso, ottenuto con l'utilizzo della fibra di carbonio per telaio, carrozzeria e componenti meccaniche, che si attesta a soli 855 kg a secco e il carico aerodinamico di 820 kg alla velocità massima, che permette alla vettura di superare i 2 G di accelerazione laterale in curva. L’attività della dallara continua con importanti collaborazioni con la Ferrari per la 499P e la Cadillac nel WEC.