domenica 21 gennaio 2024

Motor Bike Expo: affluenza straordinaria nei tre giorni




> 21 Gennaio 2024 - Crescita di visitatori, rispetto alla scorsa edizione, per Motor Bike Expo 2024, che si è chiuso oggi a Veronafiere, confermando la costante evoluzione del salone pensato per i motociclisti, tra le manifestazioni fieristiche in assoluto più visitate in Italia e in Europa.
Una rassegna fatta su misura per gli appassionati che per tre giorni ha presentato tutte le anime del mondo delle due ruote, mettendo insieme sport, meccanica, colore, creatività e solidarietà, in un unicum che si ritrova anche solo scorrendo la pianta dei padiglioni: street, custom, racing, touring, off road, vintage, lifestyle, urban mobility, travel.

In una sintesi impossibile delle novità e delle iniziative, mai numerose come quest'anno, ecco cinque flash: la prima mondiale della BMW R12; il nuovo motore che rivoluziona il sistema di distribuzione, brevettato dal geniale "viticoltore e tecnico" Umberto Borile, già visitato da numerosi progettisti della produzione di serie; le tre moto Suzuki in anteprima per il mercato Italiano; i 6 campioni di motocross freestyle che, sotto la guida di Vanni Oddera, hanno portato in sella 80 visitatori disabili, per una giornata indimenticabile; la selezione dei migliori customizzatori del mondo nelle cui realizzazioni si intersecano meccanica, costume e arte. E persino la raccolta di firme per il riconoscimento della Vespa “Patrimonio della Cultura Italiana”.

Per Paola Somma e Francesco Agnoletto, co-fondatori e organizzatori di Motor Bike Expo, “il nostro Salone propone ciò che il motociclista vuole vedere e conoscere, e il suo successo sta nella capacità di coinvolgere tutto questo mondo articolato di stili, passioni e aspirazioni. La massa di fan e visitatori e i settecento espositori sono qui per parlarsi, conoscersi, confrontarsi: solo chi vive Motor Bike Expo può davvero comprendere la passione per la moto”.

Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere, afferma: "Motor Bike Expo 2024 si è concluso confermando il suo ruolo di primo piano nel panorama internazionale del motociclismo: primo evento al mondo per il segmento custom e secondo in Europa per le due ruote a 360 gradi. Un risultato nel segno dell’aumento della qualità dell’offerta che premia l'impegno degli organizzatori Paola Somma e Francesco Agnoletto, e di Veronafiere, insieme al lavoro di squadra di un'intera filiera e ai visitatori, sponsor e istituzioni che hanno creduto nel progetto e contribuiscono con noi a realizzare una rassegna che sa interpretare a ogni edizione evoluzioni ed esigenze del mercato”.

Una curiosità: anche tra i motociclisti aumenta la presenza femminile. Dalla vendita dei biglietti online si registra, anno dopo anno, una crescita costante della quota di donne visitatrici.
L'appuntamento con i motociclisti si rinnoverà dal 24 al 26 gennaio 2025 per la 17.a edizione a Veronafiere di Motor Bike Expo.

MBE 2024 ha rappresentato anche una sorta di “red carpet” per protagonisti ed esponenti del mondo del motociclismo, delle istituzioni e dell’intrattenimento. Sono intervenuti alla manifestazione Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto; Flavio Massimo Pasini, Presidente della Provincia di Verona; Damiano Tommasi, Sindaco di Verona; Gianmarco Mazzi, Sottosegretario alla Cultura; Federico Bricolo, Presidente Veronafiere; Maurizio Danese, AD Veronafiere; ospiti del Presidente Federazione Motociclistica Italiana (FMI) Giovanni Copioli, gli europarlamentari (Lega) Isabella Tovaglieri e Francesco Borchia che hanno approfondito i temi della mobilità elettrica sulle due ruote; Damiano Zamana, Vice Direttore Generale della Federazione Motociclistica Internazionale; Jacopo Cerutti, pilota Aprilia, vincitore della Africa Eco Race 2024; Alessandro Botturi, Yamaha, secondo classificato AER 2024; Joan Pedrero, pilota ufficiale off road Harley-Davidson, ha affrontato la AER con una Panamerica di serie; Michele Pirro, pilota e tester Motogp Ducati Corse; Franco Picco, pilota rally africani; Massimo Rivola, Team Principal Aprilia Racing Motogp; Loris Capirossi, ex pilota MotoGP; Ruben Xaus, pilota; Andrea Del Bianco, pilota ufficiale Yamaha CIV; Francesca Gasperi, pilotessa rally africani; Andrea Dovizioso, ex-pilota MotoGP, organizzatore motocross; Luca Lunetta, pilota mondiale Moto3 con Team Sic58; Paolo Simoncelli, team principal; Nicola Dutto, ex dakariano, prima pilota paraplegico a terminare la Eco Race 2024 e raggiungere il lago Rosa della Dakar; Lorenzo Savadori, tester Aprilia; Vanni Oddera, free styler e fondatore della Mototerapia, Luca Salvadori, influencer e pilota; Alvise Rigo, ex rugbista, modello e attore; Ringo DJ, Direttore Artistico Virgin Radio; Omar Fantini, conduttore radiotelevisivo; Vittorio Brumotti, conduttore televisivo; Roberto Parodi, scrittore e giornalista.

Al centro dello stand di Triumph Motorcycles una novità nazionale nel panorama delle presentazioni 2024. In color bianco perla, la nuova Daytona 660, tre cilindri per un nome che è garanzia. La Casa inglese ha nel Motor Bike Expo una vetrina davanti alla quale appassionati e potenziali fruitori hanno potuto ammirare le caratteristiche di un prodotto che parteciperà al neonato BSB SportBike, campionato che accoglierà rivali come Aprilia RS660, Yamaha R7 o Kawasaki 650, preludio di una serie mondiale dall’assicurato riscontro mediatico e dall’alto tasso sportivo. Attorno alla novità, ulteriori modelli da poco presentati al pubblico, tra cui la Tiger 1200, “sorella maggiore” della 900, versioni evolute della Scrambler 400 e la iconica Street Triple, vera filosofia di un marchio britannico che a Verona ha ottenuto un grosso successo di pubblico.

Elegante allestimento a Motor Bike Expo per Moto Morini, che ha portato nello stand la conosciutissima X-Cape 650, con nuovi accessori a dotare le versioni Scrambler e Street. La novità più importante, in linea con la filosofia della fiera, è rappresentata dalla Calibro, una custom in allestimento “bagger” a proporre cupolino frontale e borse laterali, accessori utili ai viaggi. Di color rosso, il modello Milano da 1200, cubatura storica per il Marchio, che ha nella X-Cape di pari cilindrata gran richieste da parte del pubblico. Ulteriore novità, la Corsaro 750, equipaggiata da propulsore bicilindrico a V che caratterizzerà la gamma futura, come spiegato dai responsabili presenti al padiglione 4.

Yamaha Motor per MBE non si è voluta fermare alla sola esposizione dei modelli nei suoi 1000 mq di area espositiva, ma ha ospitato i Club Ufficiali, la community che raccoglie gli appassionati proprietari che vogliono condividere le sensazioni di guida, i dettagli tecnici, il proprio entusiasmo per la propria motocicletta. È stato possibile scoprire le numerose iniziative e programmi per gli amanti dei mezzi della casa di Itawa. Presenti a Verona anche le e-bike; è stata inoltre annunciata una novità di grande rilievo per i clienti Yamaha: l’estensione della garanzia a 7 anni.

Massimo Rivola ha presenziato allo stand Aprilia e Moto Guzzi, in qualità di Amministratore delegato di Aprilia Racing e rappresentante dei Marchi appartenenti al Gruppo Piaggio. Dalla MotoGP firmata prototipo RS-GP, alla produzione di serie, sino alle imprese sportive: Rivola ha omaggiato la vittoria di Jacopo Cerutti nella Africa Eco Race, contestualmente scambiando parole e impressioni con appassionati e utenti, arrivati in fiera anche per allacciare contatti con figure professionali di alto profilo come lui. Massimo è, infatti, un manager che ama spesso e volentieri saltare in sella, interpretando il proprio ruolo a tutto tondo.

Protagonista dell’area dedicata alla Street Culture la novità in termini di urban mobility e sostenibilità di BMW Motorrad: lo scooter elettrico “e-parkourer” CE 02. A completare l’area nel cuore del padiglione 5 e curata da Wheelz Mag, una rampa da skateboard, un corner dedicato alle balance board, la performance live di una street artist e una tattoo station.
Il colosso cinese QG Motor, sbarcato in Italia da un anno, “ha scelto da subito di essere presente a MBE - afferma Gianpaolo Cerizza, Direttore commerciale e marketing - perché è la manifestazione motoristica focalizzata sul BTC, più importante d’Italia e, per alcuni segmenti commerciali, d’Europa. MBE attrae un pubblico omogeneo, in continua crescita in termini di presenze, con un pubblico proveniente da tutta Italia e dall’estero. Il consumatore finale viene a Verona per scegliere la moto da acquistare, è la prima fiera dedicata alle due ruote dell’anno e l’ultima vetrina prima della decisione finale; per questo riveste una importanza fondamentale per una casa motociclistica agli esordi come QJ Motor esserci, ottenendo un caloroso riscontro da parte degli appassionati”.

Lo stand di Royal Enfield è ricco di innovazioni e modelli che stanno ottenendo grande successo sul mercato, a partire dalla Super Meteor, che fa bella mostra di sé a Verona, oltre alle proposte Special: espressione della creatività e della passione per la customizzazione.
Verona è un appuntamento immancabile per ogni motociclista e quest'anno Royal Enfield non delude. Presentate la nuovissima Shotgun 650, una moto custom con un design unico e una guida sportiva, che si affianca alla rinomata Super Meteor 650 in una veste completamente rinnovata. Protagonista per gli amanti del fuoristrada la nuova Himalayan 450. Questa Adventure bike, con il suo motore Sherpa raffreddato a liquido da 40 cavalli, segna un importante passo avanti nel design e nelle prestazioni, ereditando e superando il successo della Himalayan 411.

Umberto Borile, noto per le sue moto artigianali, ha portato a MBE un inedito e rivoluzionario motore dotato di un sistema di distribuzione da lui brevettato. Si tratta di un monocilindrico ad aste e bilancieri desmodromico con alberi a camme nel basamento in cui sopra le aste sono montate due barre piene di titanio armonico. Questo sistema, oltre a essere molto compatto, ha bisogno di pochissima lubrificazione perché non ci sono gli attriti radenti dei sistemi classici ma solo volventi, così come non è necessaria la registrazione delle valvole. Il tutto si traduce in minori consumi, minor dissipazione di calore e ridotto inquinamento. C’è molto interesse intorno a questo progetto, frutto della genialità di Umberto Borile, imprenditore e viticoltore veneto, molto noto e apprezzato per le sue moto artigianali. Il propulsore, visto da numerosi progettisti della produzione di serie, sarà montato entro la fine dell’anno, nelle cilindrate 300 e 450, su un nuovo modello Borile Moto. L'obiettivo dell'imprenditore di Vo', vicino a Padova, è la produzione, a regime, di 100 modelli.

Fedele partner di Motor Bike Expo, Ohvale, oltre a schierare i prodotti nel proprio stand, ha lanciato un nuovo campionato, voluto per coinvolgere i motociclisti del Centro-Sud italiano. Il progetto si chiama Ohvale Cup, riconosciuto dalla Federazione Motociclistica Italiana e organizzato in collaborazione con EMG Eventi; i possessori di un modello dell’azienda di Valerio Da Lio, avrà la possibilità di partecipare alla serie articolata su quattro appuntamenti stagionali. Altrettanti gli impianti scelti per le gare: Circuito il Sagittario di Latina, Circuito Internazionale d’Abruzzo, Autodromo Gianni de Luca di Airola e Autodromo Levante di Binetto. Lo stabilimento Ohvale, situato a Mogliato Veneto, ha nella fiera di Verona un punto fisso di incontro per appassionati, amici, clienti, addetti di settore ed extra.

Insta360 ha presentato a MBE Ace Pro, l’ultimo modello di action cam impermeabile ideale per l’utilizzo in moto, grazie a 4 caratteristiche peculiari: l’obiettivo da un pollice di diametro, realizzato in collaborazione con Leica, che consente di catturare immagini nitide anche con scarsa luminosità; numerosi accessori per collegarla alla moto o al casco; il comando GPS a distanza; infine la possibilità di mettere in pausa le riprese per realizzare un unico file continuo.

Tra i più fedeli di MBE, presenti da trent’anni con i loro spazi espositivi sin dalla prima edizione, festeggia quest’anno i quarant’anni di attività Valeri Sport, megastore fondato da una giovane appassionata di motori Valesca Valeri che ha raccolto i migliori marchi dell’abbigliamento specializzato per le due ruote. Una solida azienda familiare dell’alto trevigiano; dice Francesco Forner, figlio di Valesca: “MBE offre la varietà di un pubblico che va dal custom, cafè race, al racing, non solo dall’Italia ma anche dall’Europa, in particolare da Svizzera, Germania ed Austria. Vi sono clienti fissi che da anni vengono a Verona per i consueti acquisti a Motor Bike Expo. Quest’anno in particolare i risultati hanno superato le aspettative non solo nell’affluenza del pubblico ma anche dal volume delle vendite”. Valeri Sport è presente a MBE anche con il marchio Valeri 84 Rider District dedicato al mondo cafè racer e custom, gestito da Alice Bellotto, ex ballerina classica della Scala, ora Responsabile Marketing e Vendite e moglie di Francesco.

Il trittico degli ultimi custom contest della domenica si è aperto con il Choppers Magazine Invitational, tutto dedicato allo stile chopper, inventato nel Secondo dopoguerra dai reduci americani e celebrato nel film Easy Rider del 1969. Promosso dall’editore Cary Brobeck della celebre rivista americana, in collaborazione con Eternal City Motorcycle Show, Michela e Mirko Marinelli, customizzatore di Latina esperto di questo stile old school. Tre le moto sul palco a cui assegnare altrettanti premi: l’Editor’s Choice è andato al customizer veronese Marco Facchinetti per il suo Panshovel del 1967; il Best Chopper all’officina di Genova Wild Wheels, che a Verona ha portato un Panhead del 1954; il premio più ambito, Best in Show, è andato invece a Gianfranco Lentini dell’officina Meccanicamente di Cormano (MI), estrosa personalità nota nel mondo biker col soprannome di Piffio, che riceve anche uno special prize da Antony Hiro e uno spazio espositivo alla prossima edizione dell’evento custom di Roma, che si terrà il 28 e 29 settembre 2024.

È stata poi la volta dell’International Clubstyle Contest, promosso da Punta Courchevel. Quattro le moto premiate per altrettante sottocategorie di questo stile intramontabile che arriva dalla West Coast americana e coinvolge modelli Harley-Davidson FXR e Dyna, Softail di nuova generazione e Touring. La categoria Classic è stata vinta dall’olandese Michel Visser con un FXR; la Clubstyle GT dalla “Carbon Blaster” di RP Motorcycle su base Dyna del 2003, verniciata da Kustom Family Milano; la Naked dall’officina svizzera IceHouse Customs del Canton Ticino con un altro Dyna; infine, la Performance Bagger dal Road Glide di Vity’s Design realizzata con pezzi in carbonio dell’azienda italo-americana Carbon Visionary.
Gli organizzatori di Punta Courchevel hanno indetto anche un contest nazionale all’interno del bike show di LowRide, che tradizionalmente ha chiuso il Salone, premiando nella categoria Clubstyle il Dyna Low Rider S di DynaMite Garage. La rivista LowRide ha inoltre premiato la Top 20 e altre 8 “Best of” nelle categorie Scrambler, Cafe Racer, Modified (che è stata vinta da Bad Boys Garage, plurivincitore anche nella giornata di sabato nel MBE Pick con la sua 975 Monza), Bagger, Paint, Bobber, Chopper e Freestyle. La decima categoria riservata ai modelli Sportster è stata invece giudicata da Paolo Ghiringhelli del blog Duecilindri, organizzatore di Sporty Meeting, il più grande raduno europeo di “small block” H-D, che ha consegnato lo Sporty Award ad Alessandro Meneghini per il suo XL 1200 Sport. Trionfa nella Best In Show Pepe Lazzara di Los Sicanos, con un Softail del 1994 in stile Chicano, diventato popolare anche grazie al serial TV Mayans, in contrapposizione al Clubstyle reso celebre da Sons of Anarchy.

Grande l’interesse da parte del pubblico di MBE per il Distretto Ruote piccole dedicato ai cinquantini, moped, Vespa e Lambretta, animato da premi ed iniziative speciali. Fra queste la terza edizione del premio “Special senza marce – Moped&Scooter International Contest” che premia il ciclomotore di maggiore pregio. Quindici cinquantini in gara provenienti da Italia, Francia, Germania e Ungheria. Una giuria super specializzata ha decretato i vincitori: primo classificato Albieri Motori 50 cc, un bicilindrico interamente realizzato, telaio e motore dall’ideatore; secondo uno splendido restauro di una Beta Cigno del 1954, ed infine terzo il Pigizeta di Giacomo Zanetti, detentore del record di velocità della FIM, conquistato nel lago salato di Bonneville nel 2018. Ha assemblato un Mosquito con recupero di pezzi rari con telaio Verlicchi, sella Tomaselli e manubrio Longagnani. Grandi applausi dal pubblico presente.

Motor Bike Expo è stato teatro di una riappacificazione “nazionale” tra Lorenzo Zanetti e Michele Pirro che si sono scambiati una stretta di mano sul palco dell’Auditorium Verdi. I due piloti, giunti a Imola nel duello decisivo per titolo Superbike 2023 del CIV, erano arrivati ai ferri corti in pista e ne era seguita una discussione dai toni anche accesi. La Fiera di Verona ha dato modo ad entrambi di ritrovare il contatto umano e sportivo. Le premiazioni Federmoto si sono rivelate provvidenziali.

Anche i piloti del CIV Classic hanno calcato il palco dell’Auditorium Verdi, premiati per le rispettive imprese, in ciascuna categoria e cilindrata. Targhe celebrative, coppe, trofei, berretti, medaglie, gadget e convenzioni speciali: l’edizione 2023 ha registrato successo di iscrizioni, gare spettacolari, movimento in crescita da parte dei gentleman rider, ognuno di loro allenato, in forma e dalla variegata esperienza di pista. Contestualmente ai riconoscimenti di rito, è partito il lancio della stagione 2024 che, come per il Campionato Italiano Velocità, prevede appuntamenti organizzati in tracciati mondiali, tra cui la novità Cremona Circuit, prossimo a ospitare la SBK iridata. E’ salito poi alla ribalta il Motocross Epoca, specialità a ruote tassellate capace di attirare numerose adesioni, come dimostrato dai tanti appassionati di salti e di sterrato giunti a Verona nella tre giorni di fiera.
Grossa soddisfazione dichiarata dai responsabili Federmoto, ente da sempre partner tradizionale e presenza fissa al Motor Bike Expo, anche per l’esito della scuola di guida per bambini, affidata al tecnico federale, ex-campione di velocità, Gianluca Nannelli che, alla fine delle tre giornate, ha messo in sella per la prima volta oltre 130 bambini.

“La mia Dakar è ancora in corso: sono atterrato, in ritardo, all’1 di stanotte a Malpensa (passando da +38° a -4°), non c’era più l’auto già noleggiata, fortunatamente ho trovato un passaggio, alle 4 ero a casa, a Vicenza, dopo poco sono partito e ora sono qui in fiera”. Così Franco Picco all’arrivo, domenica, a Motor Bike Expo dove ha incontrato tantissimi tifosi e ammiratori per raccontare, dal palco del pad. 7, le sue straordinarie esperienze e per il “firma-copie” del libro sulle sue Dakar che gli hanno dedicato Massimo Tamburelli e Matteo Aramini. Nonostante il tour de force, Franco è apparso tranquillo, rilassato, abbronzato e sorridente. Il che conferma la sua fama di uomo di straordinaria energia, sul quale 68 primavere non sembrano passate affatto, ma che è anche lo specchio del suo stato d’animo. “Torniamo a testa alta” afferma orgoglioso, in qualità di D.S. del , che ha portato al traguardo tutte e tre i suoi piloti, in sella alla 450 XEF Rally. L’inglese Jane Daniels, già campionessa del mondo di enduro, due volte con la Fantic, si è classificata 48.a, unica donna al traguardo e dunque trionfatrice nella classifica femminile; il francese Jeremy Miroir, esordiente alla Dakar, è giunto 31° e 3° dei Rookie; l’italiano Tommaso Montanari (che riceveva consigli “in diretta” dal concittadino Danilo Petrucci, unico ad aver vinto nella MotoGP e sulle piste desertiche) ha terminato al 96° posto. “Libri così si scrivono quando una carriera giunge al termine - ha detto Picco -, la mia non è detto che lo sia: e pensare che dopo la prima Dakar, dissi ‘basta!’. E ora sono tornato dalla mia 30.a esperienza in questo straordinario rally”.

Roberta Ponziani e Beatriz Neila Santos i nomi delle premiate nell’area Sport Stage del Padiglione 7, dove l’organizzazione del Campionato Italiano Velocità femminile e Women’s European Championship ha riconosciuto i meriti dell’azzurra, titolatasi in ambito nazionale, e della spagnola, vincitrice della versione europea. Di entrambe le serie, caratterizzate dalla categoria Supersport 300, è stata poi presentata l’edizione 2024 che prenderà le mosse dal Misano World Circuit: sia il CIV che il WEC comprenderanno 5 appuntamenti stagionali.

Foto Davide Stori


sabato 20 gennaio 2024

Arnaldo Bernacchini racconta al MAMS i rallies visti dal sedile del navigatore


di Massimo Campi - Immagini ©Raul Zacchè e Archivio Bernacchini

Arnaldo Bernacchini è stato uno dei più famosi personaggi nel mondo dei rally mondiali. Commissario di gara, pilota, navigatore, organizzatore, sono questi i tanti volti della sua lunga carriera. Il Monza Auto Moto Storiche lo ha incontrato durante una serata condotta dal Presidente Luigi Ubezio e dall’esperto Ugo Vicenzi, fotografo, appassionato ed autore di libri sul motorsport con la partecipazione anche di Maurizio Verini. Nato nel 1941, Bernacchini è un uomo con una serie infinita di ricordi ed aneddoti su quel mondo che ha rappresentato una parte importante della sua vita. La passione per le corse arriva ben presto nella vita di Arnaldo.

“il primo entusiasmante ricordo risale a quando ero un bambino di sei anni quando mio padre mi ha portato a vedere il Gran Premio d’Italia del 1947 sul circuito stradale che era stato realizzato a Milano attorno alla zona del Portello, che poi diventerà la Fiera Campionaria. L’odore di benzina, i suoni, i colori e l’Alfa Romeo 158 che sfreccia sull’asfalto e vince la gara con Carlo Felice Trossi. A 20 anni inizio a fare il commissario di pista a Monza. La prima gara in cui mi ritrovo al bordo della pista è il drammatico Gran Premio del 1961, con il dramma di Von Trips.”

Dal bordo delle pista Bernacchini passa alla guida di una macchina da corsa e fa il suo debutto nel mondo dei rally

“Romolo Tavoni, nel 1965, crea la Formula 875 Monza, con il motore della Fiat 500 Giardiniera ed il prezzo di sole 875.000 Lire. Convinco mio padre all’acquisto della monoposto che aspetto con grande trepidazione. Intanto inizia la stagione 1965 dove continuo a fare il commissario di pista e tra i colleghi di percorso c’era Rossi che mi porta nella sede del Jolly Club in Piazza della Repubblica a Milano per conoscere l’ambiente. Era il mese di febbraio e stavano preparando il Rally dei Fiori che finiva a Sanremo. Mi presentarono Angiolini che mi propose di iniziare come navigatore di rally al fianco di Stefano Monti, anche lui alla prima gara, con la sua Alfa Romeo Giulietta del 1959 preparata da Baggioli. Era uno nuova esperienza e così è iniziata la mia avventura come navigatore, aspettando quella di pilota con la F.875 Monza.”

Con le monoposto corre tre stagioni.

“Finito il mio primo rally ero pronto ad entrare nell’abitacolo della mia CRM F.875 Monza. Inizio subito bene, sono terzo alla prima gara e quarto alla seconda, alla fine stagione sono terzo in classifica generale. In quelle due stagioni dove ho partecipato al Trofeo Cadetti come pilota, continuavo l’attività come copilota nei rally ed oltre alla F.875 Monza ho guidato nel 1967 la F.850 con cui ho fatto due gare in pista, a Monza e Vallelunga e quattro gare in salita”.

Alla fine Bernacchini abbandona l’abitacolo delle piccole formule addestrative e sceglie i rally

“I rally mi attiravano sempre di più e l’esperienza con le monoposto è finita con lo scambio tra la mia Bellasi Formula 850 ed una Fulvia Gr.1. Inizio la stagione 1969 con il Rally di Sanremo alla guida della Lancia in coppia con Piero Sodano come navigatore. L’ultimo rally della stagione era L’Alpe della Luna ad Arezzo, allora mi sono portato dietro mia moglie ed una sera, dopo avere passato tutta la giornata a fare le note, arriviamo nella pensioncina dove dormivamo ed il proprietario mi dice che dovevo richiamare al telefono un certo signor Munari. Chiamo subito Sandro, ci conoscevamo, mi dice che il suo navigatore John Davenport non poteva partecipare al rally per via della licenza straniera non ammessa a quella gara italiana ed aveva bisogno di un sostituto. Rimango sorpreso dalla richiesta, chiamo subito Roberto Angiolini spiegando la richiesta di Munari che subito ribadisce - non si può dire no al Drago ed a Fiorio, stai scherzando? Molla la tua Fulvia e vai subito a fare il navigatore di Sandro!”

Da quella esperienza nasce la collaborazione con la Lancia ufficiale

“Il mattino dopo parto con Munari per fare un giro di ricognizione con le note di Davemport, subito ci siamo trovati in sintonia e siamo arrivati solo secondi per colpa di un problema di accensione che ci ha fatto prendere un minuto di ritardo ad un controllo orario. Dopo il rally ho riportato anche il muletto della Lancia fino a Torino ricevendo i ringraziamenti e le congratulazioni da Cesare Fiorio. Sono ritornato al mio lavoro giornaliero con la compagnia dei taxi di famiglia quando arriva una nuova telefonata, era la segretaria di Fiorio che mi chiedeva se volevo fare il San Martino di Castrozza con Munari. Ovviamente accetto, va tutto bene, da quel momento cambia la mia vita ed entro a far parte della squadra ufficiale del marchio torinese.”

Bernacchini, al fianco di Sandro Munari vince il titolo italiano rally 1969. Arnaldo in seguito corre con i più grandi piloti dell’epoca: Munari, Ballestrieri, Barbasio, Pinto, Carello, Verini, Bacchelli, Pianta, Bettega, Zanussi, Tognana e Adartico Vudafieri, con il quale vince il campionato europeo nel 1981. Oltre alla tuta da pilota indossa anche quella da organizzatore nel Reparto Corse ed occasionalmente ritorna a leggere le note nell’abitacolo con vari piloti tra cui Michele Alboreto facendo da navigatore in una edizione del Monza Rally Show con l’Alfa Romeo 155DTM.
























Motor Bike Expo: un sabato affollato a Veronafiere




Un afflusso intenso e costante dalle prime ore del sabato fino alla chiusura, una fiera affollata in tutti gli spazi, in tutti i padiglioni: è questa la foto del secondo giorno di Motor Bike Expo, il salone dei motociclisti in corso alla fiera di Verona, dove i visitatori hanno potuto godersi al meglio il quartiere fieristico, la mostra e la giornata di sole. Tra il pubblico, riconosciuto anche Fabrizio Corona, ducatista.

Per Harley-Davidson, Motor Bike Expo è l’appuntamento dedicato ai clienti, molti dei quali appartenenti all’ H.O.G. (Harley-Davidson Owner Group), che si ritroveranno nella 30.a edizione del celebre Raduno, l’European H.O.G. Rally, previsto per 6/9 Giugno a Senigallia. A Verona presenti le coloratissime versioni personalizzate, realizzate dai maggiori customizzatori europei, in uno spazio a loro dedicato. MBE è inoltre per la casa un’occasione per raggiungere gli appassionati, offrendo loro la possibilità di provare le moto nei “Demo Ride” disponibili nelle aree esterne della Fiera. Presente l”eroe” del rally Africa Eco Race, Joan Pedrero, esperto e tenace dakariano, che, con una Panamerica 1250, completamente di serie, ha affrontato il rally africano, concludendolo in venticinquesima posizione.



Tradizionalmente presente a MBE, Moto Guzzi ha svelato la première della V7 Stone Ten dedicata ai Guzzisti che si ritrovano nel “The Clan”, la community ufficiale degli appassionati del marchio. MBE è anche l’occasione per le aziende del gruppo Piaggio per promuovere le Experience 2024, i pacchetti “all inclusive”, gli Aprilia Racer Days e Aprilia Tuareg che propongono ai clienti pacchetti “all inclusive”, per apprezzare le performance delle moto nelle piste di velocità, insieme ai qualificati Istruttori Federali, o nei tortuosi percorsi off road. Anche la Guzzi Experience propone, all’insegna della condivisione, le lunghe percorrenze dei chilometri stradali. Ultima ma non meno importante la celebrazione di Jacopo Cerutti, reduce dall’Africa Eco Race, dove con la sua Aprilia Tuareg ha conquistato il primo posto. Jacopo è stato premiato in occasione della serata.
inaugurale di MBE, al Palazzo della Grand Guardia, dove ha ricevuto l’award “The Braves on Wheels”, dedicato ai più coraggiosi. Presente anche in Fiera per il pubblico nei giorni di venerdì e sabato.

Yamaha è presente a Motor Bike Expo da almeno vent’anni perché è il primo evento dell’anno dedicato ai motociclisti e perché crede nella formula che più di tutte avvicina una casa agli appassionati. Di grande importanza l’attenzione e l’impegno del marchio per la formazione professionale: Yamaha è stata infatti particolarmente attiva nell’MB Education, workshop dedicato agli studenti provenienti dagli istituti tecnici dell’Italia centro-nord. Fabio Mandelli e Luca Lussana, preparatissimi tecnici di Yamaha Europe, sono stati fra i relatori, trasferendo loro know-how ai ragazzi, insieme alle testimonianze diretta dei piloti Alessandro Botturi e Andrea Del Bianco. Nell’imponente area espositiva di Yamaha, presenti gli iconici scooter, le Hyper Naked, la XSR900GP della suggestiva linea Heritage, il Tènèrè e molto altro. Per gli appassionati di pista e cordoli, la Superbike di Andrea Locatelli e la Motogp di Fabio Quartararo.

Il palco del padiglione 2 ha ospitato la premiazione di MBE Pick, il contest che riunisce, in veste di giudici, editori di magazine internazionali e responsabili di aziende partner di MBE. Il customizzatore brianzolo Lorenzo Nisi di Bad Boys Garage ha fatto incetta di premi con i suoi due Sportster Harley-Davidson, rappresentanti della vecchia e nuova generazione degli “small block” della Casa di Milwaukee. Il più premiato del garage di Muggiò (MB) è stato un Nightster con motore Revolution Max da 975 cc. Ha ricevuto tre “nomination” da altrettante riviste: l’americana Hot Bike, la tedesca Dream Machines e l’italiana Bikers Life, più un premio speciale dall’azienda di parti aftermarket Rebuffini Cycles. La rivista indonesiana di lifestyle e motori Outcult ha invece premiato lo Sportster Be(e) Warrior su base Forty-Eight con motore Evolution 1200 di Jurij Re Cecconi, co-founder del raduno Sporty Meeting insieme a Paolo Ghiringhelli del blog Duecilindri e dell’omonimo web magazine. Quest’ultimo ha invece consegnato la targa premio ai francesi di South-Riders Garage per un Evolution 1340 del 1989. Tra gli altri riconoscimenti italiani, la rivista LowRide ha scelto un Softail Slim di Harley-Davidson Padova, che ha ritirato il premio tramite alcuni soci del suo chapter H.O.G.


A seguire, è andato in scena MBE Award, il bike show organizzato direttamente dagli ideatori di Motor Bike Expo che ha laureato la moto “King of the custom”. Nella top ten di moto scelte da personaggi noti nel mondo del customizing americano, come il fotografo Michael Lichter, Jeff Holt di V-Twin Visionary, Bob Seeger Jr di Indian Larry Motorcycles e Cristian Sosa di Sosa Metalworks, c’era di nuovo il Nightster 975 di Nisi. Alla fine, però l’ha spuntata lo svizzero Stéphane Grand di T4 Motorcycles con una moto completamente artigianale, realizzata assemblando un telaio Harley-Davidson VL degli Anni 30 con un motore Knucklehead del 1942. Il bricoleur di Ginevra si porta a casa un motore del marchio Ultima in stile Shovel, offerto dallo sponsor Custom Chrome Europe, del valore di 10.000 euro.

Dai viaggi in autonomia a pacchetti super organizzati: l’area mototurismo di Motor Bike Expo è piena di motociclisti perché proprio da gennaio partono calendari e pacchetti turistici della nuova annata, ed è il momento di pianificare. In Italia ogni strada è un itinerario turistico, visto l'enorme patrimonio paesaggistico e culturale sparso in tutte le direzioni. Oggi il fatturato mototuristico è stimato in 3 miliardi di Euro, con grandi spazi di crescita soprattutto per le mete meno scontate, sempre più presenti al Motor Bike Expo. Per esempio, i 328 Borghi più Belli d’Italia che da anni puntano sull’evento veronese. Per l’estero, le proposte si concentrano sull’offerta completa che copre gli aspetti doganali, sanitari, logistici e assistenza sul posto, fino al noleggio moto e spostamenti interni: tra le mete più richieste Tunisia, Scozia, Irlanda, Islanda, Pamir, Capo Nord e paesi baltici.

Maroil e Benelli hanno scelto Moto Bike Expo 2024 per annunciare un importante accordo che vede Maroil-Bardahl Italia diventare “Official lubricant partner” di Benelli. L’intesa, di durata biennale, prevede la fornitura di prodotti lubrificanti Maroil-Bardahl a tutti i concessionari Benelli in Italia e in Europa. Per l’occasione l’azienda toscana, che da 50 anni sviluppa, produce e commercializza in tutto il mondo il top di gamma di oli e additivi Bardahl per la moto, realizzerà un lubrificante specifico espressamente dedicato a Benelli, disponibile dalla prossima primavera. Due marchi italiani che condividono valori e tradizioni, impegnati ad offrire un prodotto di eccellenza.

Il Team “In Moto con l’Africa”, diretto dal padovano Marco Visonà, in vista della stagione 2024, ha ampliato la presenza nel “Moto Guzzi Fast Endurance” e nel neonato Trofeo Eagle, gr. 4, sempre con le V7. La squadra è stata presentata ufficialmente a MBE 2024 con due moto e gli equipaggi composti dal veterano capitolino Cristiano Franco con il giovane trevigiano Nicola Marcato, campione Sprint 2023, e dal ferrarese Marco Grandi, in coppia con il varesotto Claudio Figiacconi. Lo stesso Visonà, con il barese Giuseppe Lisi, si schiereranno nel gruppo 4. Il team prosegue la sua attività a sostegno della onlus “Medici con l’Africa – CUAMM” raccogliendo fondi, principalmente noleggiando, ad appassionati che vogliono vivere l’esperienza di gara, la Guzzi V7, n. 46, griffata con le grafiche “Team Italia”.



Premiazioni dei vincitori 2023 e lancio della stagione 2024. Nel gremito Auditorium Verdi Palaexpo, il Campionato Italiano Velocità ha sancito le gesta di Lorenzo Zanetti, Simone Corsi, Vicente Perez Selfa, Bruno Ieraci ed Edoardo Liguori, rispettivamente detentori dei titoli Superbike, Supersport, Moto3, Supersport 300 e Premoto3. Applausi della folla per gli eroi nazionali, nelle congratulazioni da parte di Giovanni Copioli e Simone Folgori, nelle figure Presidente di Federmoto e Responsabile del settore Velocità. Riconoscimenti consegnati pure a Roberta Ponziani, campionessa della serie femminile, e ai giovanissimi piloti primi classificati nel CIV Junior e Minimoto, affiancati da team manager, sponsor e partner di settore. La presentazione del Dunlop CIV ha confermato la presenza di 5 classi, copertura televisiva di primo livello, garantita su circuiti mondiali quali Misano, Mugello, Vallelunga e Imola. Il palco è stato calcato pure da dirigenti sportivi e rappresentanti d’azienda, che hanno ribadito la bontà del panorama nostrano, in termini agonistici, organizzativi e tecnici.

Presente allo stand Dainese, Luca Salvadori ha attratto appassionati di settore ed extra, che lo conoscono in qualità di pilota e influencer digitale di successo (su YouTube ha quasi mezzo milione di follower), doppia veste con la quale parteciperà ancora al National Trophy 1000, difendendo i colori del team Broncos Ducati: “Difendendo? Casomai attaccando: l’obiettivo è vincere il campionato, contestualmente partecipando alle gare di salita, nelle quali altrettanto punto in alto”.

Frequentato da appassionati e investitori, lo spazio "Ruote da Sogno" è una sorta di "business club" nel Motor Bike Expo, con una selezione di moto rare e di particolare valore destinata ai collezionisti. L'azienda nata nel 2016, che opera anche nel settore auto, ha iniziato soprattutto con le moto degli anni ‘70. Poi il fenomeno si è esteso ai classici miti del vintage tipo Vespa, fino al più recente sviluppo del segmento "anni ‘90". Oggi la moto-collezione è un mercato in forte espansione, e i valori salgono continuamente. Tra le moto esposte in fiera si trovano Cagiva Mito speciali, una Guzzi Gucci V7 Storm prodotta in 50 tirature, la Ducati Lamborghini in versione Streetfighter e diversi modelli di Vespa, sebbene ii pezzo più pregiato fu “piazzato” dal titolare Stefano Aleotti a un prezzo di 230.000 euro, con l’intenzione di ricomprarla presto: “Certo, perché si trattava proprio di una Vespa, nella fattispecie il numero 3 della sua storia” ricordano allo stand; “la nostra clientela è selezionata e di livello internazionale, e il 40% delle nostre vendite va all'estero". Lo stand “Ruote da Sogno”, ricopre un grande spazio, offrendo modelli esclusivi, ricercati e richiesti dal pubblico specializzato, dalle firme giapponesi anni 70 alle europee, tra cui italiane ante e dopo guerra, esposte a Verona.

Grande partecipazione delle Forze Armate a Motor Bike Expo, in uno stand particolarmente ricco e costantemente pieno di visitatori. L'Esercito presenta una selezione di moto storiche: tra queste una Bianchi 500 del 1940, una Indian del 1941, apprezzate per la loro agilità, mobilità e capacità di attraversare terreni impervi, rendendole preziose per ricognizioni, comunicazioni e il trasporto di personale e piccole forniture. Esposte anche la Saturno del 1951, la Guzzi Superalce del 1943, la Guzzi Airone del 1957, il nuovo Falcone del 1970. I Carabinieri hanno proposto un tour tra le meraviglie a due ruote dell'Arma: la Yamaha Tracer 9 Radiomobile del 2022, la Guzzi V50 servizio posta 1985, fino alla MV Agusta realizzata per il bicentenario della fondazione dell’Arma. Tra le più fotografate, la California Touring 1400 “Corazzieri”, realizzata in 20 esemplari su misura per la statura minima dei corazzieri di un metro e novanta. Anche l'Aeronautica ha voluto partecipare, proponendo la dotazione completa del servizio che si occupa del rifornimento e del riarmo dei mezzi in aree complesse o irraggiungibili: le "moto tattiche enduro" hanno il compito di individuare gli spazi idonei e raggiungibili dai mezzi aerei e dalle unità mobili per il rifornimento, anch'esse esposte in Fiera. La Marina Militare, pur senza una divisione motociclistica, non ha voluto essere da meno: i visitatori trovano un simulatore che guida un incursore di marina, un mezzo di trasporto veloce, che richiede manovre complesse per il continuo adattamento alle condizioni del mare. Non è una moto, ma... per i tecnici e i visitatori ci va molto vicino.

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Come riferito dall’Ufficio Stampa “tutti i visitatori sottoposti ad accertamenti a seguito dell’incidente verificatosi ieri, durante l’esibizione di uno stuntman che ha colpito la recinzione, sono stati dimessi. Fortunatamente le conseguenze dell’evento sono state lievi, siamo dispiaciuti per quanto è avvenuto e auguriamo a tutti pronta guarigione”.
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FOTO DAVIDE STORI 









venerdì 19 gennaio 2024

A Pragelato riprende la sfida di Ice Challenge



È un piatto particolarmente ricco quello che metterà in tavola Ice Challenge - Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio per il terzo e quarto round della stagione 2024 in programma sabato 20 e domenica 21 all’ICE Pragelato, in alta Val Chisone.Dopo un inizio di stagione folgorante e dall’alto tasso adrenalinico, il secondo weekend del tricolore ghiaccio si preannuncia altrettanto interessante con ben 39 piloti al via, 12 vetture tra WRC, proto ed ex Andros ed il ritorno in pista del funambolo Gigi Galli e di Simone Romagna, già vincitore a Pragelato nel 2021. Ad aggiungere ulteriore pathos il fatto che il round 3, in programma domani, si disputerà in notturna, dalle ore 16:00.

L’elenco iscritti parte ovviamente da Giovanni Saracco (Lancia Delta S4/Eurospeed) vincitore in entrambi i round di apertura della serie e candidato ad essere l’uomo da battere. Chi non starà a guardare sarà sicuramente Aldo Pistono (Opel Astra Andros/Hawk Racing Team) salito sul podio anche due settimane fa così come Andrea Chiavenuto (Peugeot 306 Maxi/Rally&Co) tra i piloti più veloci delle prime due gare. Non da meno Sergio Durante (Giannini GP4 Hybrid) che dopo il doppio piazzamento a podio della prima uscita sa di poter giocare un ruolo da protagonista.

Silvano Carmellino salirà a bordo della Fiat Punto proto (New Driver’s Team) che ha conquistato tanti allori con il figlio Ivan, assente anche in questa occasione, ma da tenere d’occhio sono appunto i due rientranti di classe: Gigi Galli (Kia Rio RX), che condividerà la vettura con Luca Maspoli, punta a sbancare il botteghino, mentre non starà a guardare Simone Romagna, al via con una Skoda Rally2 Proto.

Per gli appassionati, presenti anche le splendide vetture di Erik Lindeblad e Yannick Bohe con le loro Renault Clio Andros T3F e la splendida BMW Z3 Andros 2 Liter ex Oreca, un autentico pezzo da museo. A proposito di vetture da tenere in salotto torna anche Luciano Cobbe con la Ford Focus WRC ex Mikko Hirvonen, ma le vetture di pregio e i piloti dal piede pesante sono tanti e tutti da seguire.

Tra le due ruote motrici Jean-Claude Vallino (Peugeot 208) parte per consolidare la leadership, ma la lista dei contendenti è anche questa volta molto importante, con ben nove avversari, un parterre di “tutto avanti” che quest’anno continua a stupire. Alice Poggio, Anna Ventorino, Fabio Poggio e Fausto Ferraro, quest’ultimo portacolori di Alma Racing, porteranno in pista la Suzuki Swift Sport Hybrid, mentre della partita saranno anche Franco Picconi (Citroen C2), Fulvio Chiaberto e Omar Bouvier (Peugeot 208), Alessandro Ferro (Peugeot 208) e Silvano Bianciotto (Peugeot 208).

Tra i kart cross Raffaele Silvestri (Kamikaz K3/Nico Racing) punta a siglare anche questa volta il record sul giro, mentre Rubes Cassinelli sarà in gara con un Hosek Super Buggy Lancia Biturbo per la gioia del pubblico presente.

Il programma di domani, sabato 20, inizierà alle 16:00 con prove libere e qualifiche e proseguirà dalle 17:00 con le tre manches di gara. Domenica si partirà presto, alle 8:30 con prove libere e qualifiche e dalle 9:30 le tre manches di gara. Cerimonia di premiazione alle 14:30.

Ulteriore info su icechallenge.it

Nella foto, Erik Lindeblad in azione con la BMW Z4 2 Liters ex Andros (foto Caldani).

La Squadra Corse Angelo Caffi all’arrivo della Dakar Classic con Luciano Carcheri e Fabrizia Pons





Brescia, 19 gennaio 2024 - Non è mancata l’emozione oggi sulla pedana d’arrivo di Yanbu che dopo 12 tappe ha concluso la Dakar Classic 2024, il rally raid più famoso del mondo partito lo scorso 5 gennaio da Al Ula. La Squadra Corse Angelo Caffi, per la quarta volta consecutiva, ha portato i suoi colori sulla linea del traguardo grazie a Luciano Carcheri navigato quest’anno da Fabrizia Pons su Isuzu Vehicross.

L’esperto pilota ligure, coadiuvato alla perfezione dalla pluricampionessa italiana ed europea rally, ha disputato una Dakar Classic di altissimo profilo e avrebbe potuto sicuramente chiudere nelle zone alte della classifica, ma come succede spesso nelle maratone desertiche, anche in questo caso sono stati gli episodi a disegnare la storia della corsa.

Carcheri e Pons, dopo una partenza attenta e dopo aver messo a punto al meglio la strumentazione per la navigazione, hanno iniziato a rimontare salvo dover rinunciare alla tappa 6 a causa di una perdita d’olio dal cambio. Con grande spirito di sacrificio hanno lavorato per due giorni sostituendo il cambio dell’auto e presentandosi al via della seconda settimana. Qui hanno dato prova di velocità, precisione e performance ed hanno risalito la china salvo doversi fermare nuovamente per noie alla frizione. Un’altra notte di lavoro, sempre condotto in autonomia e senza l’ausilio di meccanici, ha permesso all’equipaggio della Squadra Corse Angelo Caffi di raggiungere il traguardo di Yanbu.

“È stata la mia dodicesima Dakar e sono sincero dicendo che mi è piaciuta molto - ha commentato Carcheri - Un’edizione molto tirata anche per le vetture della Classic, c’era davvero poco margine di errore, ma forse anche per questo l’ho trovata sfidante. Abbiamo pagato qualche dazio alla sfortuna, ma se avesse girato diversamente avevamo un ottimo potenziale per arrivare più in alto. Fabrizia è stata fantastica, per me una gioia aver condiviso con lei quest’avventura, credo di essere stato un privilegiato. Appassionato anche il supporto della Squadra Corse, costantemente in contatto con noi. Mi sono divertito molto, torno a casa con il sorriso”.

“Sono felicissima di aver visto l’arrivo - le parole di Fabrizia Pons - Una gara tosta e dura che non mi aspettavo essere così impegnativa. Era la mia prima esperienza di regolarità e devo ammettere che a questo livello è davvero molto intensa. Luciano è stato uno spettacolo, vederlo lavorare di notte mentre gli altri dormivano mi ha restituito tanta energia, un interprete sincero di questa disciplina. Alla fine siamo arrivati, al di là di tutto, e vedere la pedana è stato un motivo di grande gioia”.

"Ogni anno la Dakar Classic ci tiene con il fiato sospeso - ha commentato Benedetta Caffi Marelli, Presidente della Squadra Corse Angelo Caffi - e così è stato anche in questa occasione. L’edizione 2024 è stata forse la più tirata e tosta di tutte, ma Luciano e Fabrizia hanno difeso con grande onore i colori della Squadra Corse e vedere la vettura all’arrivo ci ha restituito una bella soddisfazione. Peccato non essere riusciti ad ottenere quanto avremmo potuto, ma i rally raid sono anche questo e faccio i miei complimenti a Luciano e Fabrizia per essere riusciti a superare tutte le difficoltà, con l’entusiasmo e la dedizione dei veri professionisti”

Motor Bike Expo 2024 prende il via con un venerdì da record ­




Verona, 19 gennaio 2024 - Aperto oggi, a Veronafiere, con un venerdì da record, Motor Bike Expo 2024, il grande salone internazionale dedicato ai motociclisti: 100.000 metri quadrati, 700 espositori, di cui il 20% dall'estero, 7 padiglioni, 6 aree esterne, un programma che comprende oltre 150 tra appuntamenti, eventi, incontri.

Massiccia affluenza di pubblico per ammirare oltre 3.000 moto e articoli per coprire tutto quello che offrono i settori street, custom, racing, touring, off road, vintage, lifestyle, urban mobility, “ruote piccole” e travel. E poi area shopping, moto mercato e tanto altro ancora.

In occasione del taglio del nastro, Federico Bricolo, Presidente di Veronafiere, ha detto: “C’è già un’affluenza di pubblico incredibile, è un grande successo. Motor Bike Expo è un fiore all’occhiello del sistema fieristico italiano”. In precedenza, nel corso dell'anteprima della manifestazione, alla Gran Guardia, il presidente Bricolo, insieme all’Amministratore Delegato Maurizio Danese, aveva consegnato un riconoscimento agli ideatori e organizzatori Paola Somma e a Francesco Agnoletto per i trenta anni di attività fieristica.


Presente all’inaugurazione anche Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, che, nel congratularsi per l'affluenza, si è soffermato sul caso esemplare di imprenditoria veneta della manifestazione, partita trent'anni fa dall'idea e dall'entusiasmo dei due protagonisti: "Questi due "ragazzi" (Somma e Agnoletto, n.d.r.) sono un esempio per i giovani. Bisogna credere a quello che si fa, come loro ci dimostrano”.

"La moto comincia dal motociclista" - ha ricordato Francesco Agnoletto - "e Motor Bike Expo è un punto di partenza fondamentale per il mercato. Qui per tre giorni si confrontano gli stili, le passioni, le tendenze: alle aziende e agli operatori il compito di raccoglierle".

Per Paola Somma questa grande crescita e questa affermazione internazionale hanno richiesto "una buona dose di entusiasmo per partire, tenacia per continuare e acquisire credibilità internazionale, svolgendo in tutto il mondo una ricerca incessante delle novità e della qualità che rinnovano costantemente la nostra rassegna".

A 10 anni dalla nascita della nineT, BMW Motorrad nella prima mattinata ha finalmente svelato al pubblico le nuove R 12 e R 12 nineT, scegliendo MBE come palcoscenico. I due nuovi modelli, realizzati in occasione dell'anniversario dei 100 anni della prima moto della Casa di Monaco, sono una roadster e una cruiser classiche accomunate dal bicilindrico boxer di 1.170 cc. Entrambe propongono numerose configurazioni e personalizzazioni, in perfetta sintonia con lo spirito custom di MBE.

In seguito, dopo il primo unveiling in anteprima nella serata Brave on Wheels di giovedì 18 alla Gran Guardia, è stata svelata anche al pubblico la BMW R 18 One Eight "C" realizzata da Paul Yaffe, uno dei massimi esponenti delle preparazioni bagger in America. Il customizzatore ha mantenuto l’elettronica di serie, modificando carrozzeria e ciclistica. Spicca la ruota anteriore da 26 pollici con pneumatico da 180 mm. Questa special su base R 18, unitamente a quella realizzata dal customizer tedesco Fred Kodlin, saranno visibili per tutta la durata di MBE al padiglione 1 presso lo stand di LowRide.

Tre modelli speciali e una iniziativa a scopo benefico. Suzuki comincia il 2024 al Motor Bike Expo, presentando le versioni Sport e Touring della GSX-S 1000GX e la Djebel V-STROM, edizione moderna di un concetto di successo. Come di successo è lo scooter usato nel paddock MotoGP 2022 da Joan Mir, Campione del Mondo 2020, il cui Address 110 numero 36 e il 42 del compagno di box Alex Rins vengono messi all’asta su CharityStars, previo prezzo di partenza a 800 euro, con rilanci da 50. L’importo verrà devoluto a Casa Ugi Torino.


La giornata di venerdì ha visto una concentrazione di presentazioni a tema custom mai vista prima d’ora. Il produttore olandese di scarichi Dr. Jekill & Mr. Hyde ha esibito due nuove versioni dell’impianto a sonorità variabile Twenty-One: uno dedicato a Indian Chief e l’altro a modelli Harley-Davidson Touring, montato anche su una moto da corsa per il campionato King of the Baggers, realizzata grazie al contributo di numerosi partner, tra cui il produttore di pezzi in carbonio Carbon Visionary. Quest’ultimo ha anche svelato presso il suo stand due modelli Harley-Davidson Road Glide, uno realizzato in partnership con MBE.

Il customizzatore brianzolo Lorenzo Nisi di Bad Boys Garage ha presentato presso il suo stand due special sportive su basi Sportster differenti: un Forty-Eight con motore Evolution 1200 e un Nightster con propulsore Revolution Max 975.

Plurivincitrice in numerosi bike show, giunge al terzo restyling la moto di RP Motorcycle, realizzata in stile clubstyle su base Road Glide del 2009 in collaborazione con l’azienda svizzera produttrice di scarichi Malparidos.

Boccin Custom Cycles da Eraclea (VE), specializzato in motori Harley-Davidson in ghisa, ha invece presentato un bobber Flathead del 1947 verniciato con temi floreali e teschi da una giovane studentessa di arte, la sedicenne Siria, ispirata dall’artista giapponese Takashi Murakami.

Infine, il preparatore bergamasco Christian di CustomadeGarage ha proposto un Fat Boy del 2019 costruendo la carrozzeria quasi interamente a mano, verniciata dall’artista Accia Skar.

Un'ottantina di ospiti disabili hanno visitato oggi Motor Bike Expo, il salone dei motociclisti in corso a Fiera Verona, in compagnia della crew di Freestyle Motocross Daboot, coordinata da Vanni Oddera. La visita è terminata con una sessione di Mototerapia organizzata in un'area scoperta della manifestazione. Mototerapia significa far vivere l'emozione di "cavalcare" una moto a persone che autonomamente non possono farlo. Con l'aiuto del campione bolognese Massimo Bianconcini, della giovane promessa savonese Francesco Buetto, degli spagnoli Antonio Navas e Albert "Rocky" Florensa, e dell'ingegnere austriaco Dominik Splitek, gli ospiti hanno potuto godersi da "riders" un'ora di festa: e non soltanto. Uno staff di specialisti dell'ospedale Regina Margherita di Torino ha confermato l'effetto benefico della mototerapia nei pazienti.

A MBE si parla al femminile. Oggi due i talk dedicati alle donne e al mondo del lavoro nel motorsport. Rachele Sangiuliano, pallavolista a livello mondiale, ora speaker e commentatrice televisiva, ha moderato il dibattito delle quattro ospiti: Alice Bellotto Responsabile Marketing e Vendite Valeri, Giulia Gherlone Co-Owner Officine Italiane Zard, Morena Cipolletti Imprenditrice Exagon 66 abbigliamento tecnico, Antonella Martometti, membro della Commissione Femminile della Federazione Motociclistica Internazionale (FIM), si sono confrontate sul tema “Il coraggio e il talento al femminile per affermarsi nel mondo del motorsport”. Numerosi gli spunti interessanti e le riflessioni sulle difficoltà delle donne di inserirsi nel modo del lavoro, in particolare in quello del motociclismo, ma il “coraggio” femminile ha creato, ad esempio un abbigliamento tecnico, di gusto tradizionalmente maschile, “fatto da donne per le donne”. Di grande peso il programma del FIM “Portrayal Guidelines” illustrato da Antonella Martometti, una guida sulla corretta rappresentazione del femminile nel mondo del due ruote mirato a consolidare in modo assertivo la propria presenza attiva e a colmare il gender gap.

Nel panel del pomeriggio si è approfondito il tema “Il coraggio di fare della propria passione una professione”. Elli Vignudelli pilotessa e testimonial Yamaha, Elisa Mazzucchelli, da “ombrellina” a inviata della pit-lane e conduttrice televisiva, Gilda Dota ha fondato Wheelz Magazine, Francesca Gasperi fotografa e pilotessa dakariana e Domitilla Quadrelli organizzatrice del Women Motor Bootcamp, erano le ospiti. Tutte accomunate dal desiderio di diventare protagoniste della passione per le moto, da “zavorrine” a motocicliste, e non solo, imprenditrici di sé stesse tali da avere il “coraggio” di intraprendere ognuna la propria strada professionale. Tanto il coraggio, la passione e la determinazione che hanno trasmesso al pubblico presente in fiera.

Circa 1.500 studenti, provenienti da 24 scuole superiori del Veneto e dell’Italia centro-nord, hanno partecipato alla decima edizione di MB Education. I ragazzi hanno incontrato Andrea Brunati (Liqui Moly), Luca Lussiana e Fabio Mandelli (Yamaha Motor Italia), il campione di rally Alessandro Botturi (Yamaha), Ferdinando Visconti di Modrone e Alessandro Brevi, entrambi in rappresentanza di Pirelli – Metzeler e il pilota di velocità Alessandro Del Bianco. Si è parlato di competizioni, di qualità dei prodotti industriali e, nello specifico, di caratteristiche dei lubrificanti, attraverso piccole dimostrazioni pratiche. “Obiettivo raggiunto. L’incontro tra il mondo della scuola e quello del lavoro in campo motociclistico - dicono gli organizzatori – crea interesse e rivela possibili percorsi professionali”.

FOTO DAVIDE STORI 










giovedì 18 gennaio 2024

Rovera inizia la stagione su Ferrari 296 alla 24 Ore di Daytona


Varese, 18 gennaio 2024 - Alessio Rovera è pronto a inaugurare la stagione 2024 alla 24 Ore di Daytona, primo round della serie endurance nordamericana IMSA Weathertech Sportscar Championship, che si disputa nel weekend del 27-28 gennaio. L’evento, però, sarà preceduto dal classico prologo con test ufficiali e qualifiche già questo fine settimana, con il 28enne pilota ufficiale della Ferrari già approdato dall’altra parte dell’Atlantico. Come lo scorso anno, anche nella 62esima edizione della classica maratona della Florida il driver varesino sarà al via con la Ferrari 296 GT3 numero 023 del team Triarsi Competizione iscritta in classe GTD. Come compagni di equipaggio ritrova gli statunitensi Onofrio Triarsi e Charlie Scardina e saluta l’arrivo di Riccardo Agostini, pilota padovano all’esordio a Daytona ma che Rovera ben conosce e insieme al quale si laureò campione italiano GT nel 2019.

Sui 5,7 km del triovale americano sono attesi ben 59 equipaggi al via, dei quali 23 in classe GTD (la più numerosa). Primi appuntamenti in pista sono quelli del cosiddetto “Roar”, con sei sessioni di prove libere in programma da venerdì 19 a domenica 21 gennaio, quando a partire dalle 19.55 ora italiana si svolgeranno le qualifiche valide appunto per la 24 Ore di Daytona del weekend successivo.

Rovera dichiara in vista della lunga trasferta in Florida: “Non vedo l’ora di inaugurare il 2024 a Daytona e ripartire per questa nuova stagione nonostante alla fine sia passato solo poco più di un mese dall’ultima corsa disputata. Lo scorso anno portammo a battesimo la 296 GT3 proprio in Florida,dodici mesi dopo ci ripresentiamo con una line up in parte rinnovata e desiderosa di far bene, oltre che con maggior esperienza sulla macchina. Con Triarsi Competizione e tutti i tecnici sarà molto importante verificare l’intero pacchetto durante i test e poi nel weekend successivo in gara, che resta una grande classica. Non metto Daytona fra i miei cinque tracciati preferiti, ma la storia che traspira e le sfide che ci attendono hanno il loro bel perché”. (Agenzia ErregiMedia)


Maya Weug in F1 Academy con Prema Racing


Maya Weug è pronta a scendere in pista nella seconda stagione del campionato F1 Academy con il team Prema Racing. La ragazza nata in Spagna 19 anni fa, ma di passaporto olandese e belga, è entrata nella Scuderia Ferrari Driver Academy nel 2021 e lo scorso anno ha partecipato al campionato europeo di Formula Regional.

Maya ha iniziato a gareggiare all'età di sette anni iniziando una carriera di successo nei kart e debuttando in monoposto dopo aver vinto il programma “Girls on Track - Rising Stars” organizzato dalla FIA Women in Motorsport Commission in collaborazione con il programma giovani di Maranello che l’ha poi accolta in squadra.

“Sono davvero entusiasta di tornare in pista in questa stagione – ha detto Maya –. Sono sicura che sarà un’esperienza interessante poter lavorare con un team prestigioso come Prema. È un grande onore per me rappresentare anche quest’anno la Ferrari e specialmente poterlo fare in una piattaforma interessante come la F1 Academy. Ora mi impegnerò con la Scuderia Ferrari Driver Academy e Prema per preparare la stagione nel miglior modo possibile”.

Foto Claudio Pezzoli-New Reporter Press

La nascita della Dallara

 


di Massimo Campi – immagini Raul Zacchè


La storia di Giampaolo Dallara inizia nel 1959, quando viene chiamato a Maranello per lavorare in Ferrari dopo la laurea in ingegneria aeronautica. Una prima esperienza fondamentale che avrà il seguito nella Casa del Tridente tre anni dopo. Nel 1963 l’Ingegnere Dallara è il Direttore Tecnico della Lamborghini e nel 1966 è uno degli artefici della leggendaria Miura, la Granturismo che rivoluziona il mondo delle supercar. Il progetto della prima Formula 1 arriva nel 1969 con la De Tommaso per il Team di Frank Williams, ma intanto l’Ingegnere Dallara inizia a studiare una piccola vettura sport che prenderà la luce tre anni dopo.

Il 15 gennaio 1972 a Varano de’ Melegari viene fondata la Dallara Automobili. Nella piccola sede in provincia di Parma inizia la produzione di vetture Sport Prototipo ed in contemporanea nascono una serie di collaborazioni esterne con importanti marchi che vogliono sviluppare vetture da competizione. Tra i primi progetti sviluppati a Varano ci sono quelli con la Lancia e la Dallara contribuisce alla realizzazione della Lancia Stratos ed in seguito la Beta Montecarlo Turbo, Rally 037, LC1 e LC2. 

Il marchio Dallara si afferma negli anni ’80 con la realizzazione delle prime monoposto di Formula 3. A Varano si investe nei macchinari per la lavorazione dei compositi e le monoposto parmensi invadono il campionato con vetture sempre più vincenti. 

I successi della factory si espandono anche oltre oceano, e la Dallara monopolizza il mercato delle monoposto per le gare Indy americane. Oggi il costruttore italiano è presente con le sue monoposto in tutti i campionati Formula 3, è il fornitore unico di vetture ai campionati IndyCar, Indy Lights, World Series by Renault, Super Formula e Formula E.

In Formula 1, dopo la De Tommaso, ha realizzato i telai per la Scuderia Italia a fine degli anni ’80, poi ha collaborato con la Honda e nel 2009 ritorna nella massima formula 1 con la scuderia Campos Grand Prix e dal 2016 fornisce il telaio alla Haas. Ha realizzato anche le prime Ferrari F333SP, la barchetta che ha segnato il ritorno del cavallino rampante tra le ruote coperte.

A Varano si è sempre investito nelle tecnologie di avanguardia, nel 1980 viene realizzata una prima galleria del vento cui seguirà una seconda e vien realizzato anche un simulatore di guida per la Formula 1. La Dallara Academy nasce nel 2018 ed è una struttura polifunzionale con laboratori didattici per lo studio dell'aerodinamica. 

Il 16 novembre del 2016, giorno dell'ottantesimo compleanno di Giampaolo Dallara, viene presentata la dallara Stradale, una barchetta priva di portiere, una vettura nata da un sogno dell’Ingegnere parmense, una macchina con caratteristiche di guida eccezionali con prestazioni al top. Una vettura costruita per potere guidare sulla strada ed in pista con il massimo divertimento grazie al il ridottissimo peso, ottenuto con l'utilizzo della fibra di carbonio per telaio, carrozzeria e componenti meccaniche, che si attesta a soli 855 kg a secco e il carico aerodinamico di 820 kg alla velocità massima, che permette alla vettura di superare i 2 G di accelerazione laterale in curva. L’attività della dallara continua con importanti collaborazioni con la Ferrari per la 499P e la Cadillac nel WEC.