sabato 6 gennaio 2024

La Squadra Corse Angelo Caffi apre la Dakar 2023 in top ten con Carcheri-Pons su Isuzu Vehicross



Brescia, 6 gennaio 2024 – La Squadra Corse Angelo Caffi in evidenza sulla sabbia dell’Arabia Saudita dopo la prima tappa della Dakar Classic 2024 con Luciano Carcheri e Fabrizia Pons che hanno chiuso nella top ten di Categoria H1 ed hanno portato la Isuzu Vehicross #718 al bivacco di Al Henakiyah.

Una tappa davvero tosta che ha aperto in grande stile la maratona, con oltre 600 chilometri e 11 ore in abitacolo che hanno messo subito alla prova uomini e mezzi impegnati nel rally raid più famoso del mondo. Con tenacia e con l’esperienza forgiata in undici Dakar prima di questa, Carcheri ha condotto la sua Isuzu Vehicross cercando di non forzare la meccanica e lasciandosi guidare dalla voce di Fabrizia Pons, vero monumento del motorsport nazionale tornata a correre una Dakar a diciassette anni dall’ultima volta. L’equipaggio è attualmente nono di Categoria H1.

“Fino a ieri sera abbiamo profuso energie per mettere a punto il sistema di navigazione - ha commentato Carcheri - ci siamo muniti di nuovi dispositivi elettronici per migliorare la consultazione a bordo. È andato tutto bene, il fondo della parte cronometrata l’ho trovato simile alle piste pietrose del Marocco, ma l’obiettivo era portare la vettura al bivacco senza danni e quindi primo obiettivo raggiunto”.

Carcheri, che per scelta ha deciso di correre senza l’ausilio di una squadra di meccanici e si occupa quindi di tutta la parte di service al termine delle giornate, si è messo ora al lavoro per controllare lo stato di salute della Vehicross dopo questi primi 600 chilometri per prepararla alla lunga giornata di domani che includerà altri 600 chilometri complessivi con ben 320 chilometri di prove.

La tappa di domani, domenica 7 gennaio 2024
Itinerario: Al Henakiyah-Al Dueadimi
Lunghezza: 607 chilometri di cui 321 cronometrati
Sviluppo: 138km trasferimento, 321km competitivi con 4 prove cronometrate, 1 di navigazione e 1 di dune, 125km trasferimento, svariati controlli timbro.
Terreno: prima tappa contraddistinta dalla presenza di dune. Non mancheranno piste battute con alcuni saliscendi.
Start prima vettura: 6:15 (4:15 italiane)
Arrivo prima vettura: 16:35 (18:35 italiane)

(Agenzia ErregiMedia)

Ice Challenge, Saracco firma la prima a Pragelato con la Delta S4




Pragelato, 6 Gennaio 2024 - Neve e scintille al primo confronto di Ice Challenge - Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio 2024 in scena a Pragelato. La neve caduta durante la notte e nella prima mattinata ha imbiancato lo scenario del confronto che al termine ha visto il primo successo assoluto in carriera per Giovanni Saracco con la sua Lancia Delta S4 replica battente bandiera Eurospeed.

Il pilota piemontese ha giocato al meglio le sue carte imponendo un ritmo davvero invidiabile che gli ha permesso di primeggiare davanti ad uno dei parchi partenza più nutriti degli ultimi anni. Data l’assenza del pluricampione italiano Ivan Carmellino, che ha disertato all’ultimo per impegni di lavoro, Saracco ha spinto sull’acceleratore pareggiando i conti con la sfortuna che lo scorso anno si frappose fra lui e un ipotetico analogo risultato.

Il suo successo, che gli è valso anche l’affermazione di Classe 6, grazie a dei tempi davvero notevoli sotto il muro dei 3’30 in due delle tre manches, gli ha permesso di incamerare punteggio pieno in vista del secondo round che si disputerà domani, sempre all’ICE Pragelato ma in senso inverso.

Secondo posto per la splendida Peugeot 306 Andros di Andrea Chiavenuto (Rally & Co), rientrato dopo un po’ di assenza dal circus del ghiaccio, che ha trovato presto un’ottima sintonia con la potente vettura francese. Molto bene anche Sergio Durante con la Giannini GP4 Hybrid che ha chiuso terzo dopo un confronto molto intenso per il podio dove a farne le spese è stato Aldo Pistono (Opel Astra ex Snobeck/Meteco) che ha terminato quarto assoluto e di Classe.

Per dovere di cronaca, a livello cronometrico la sfida di Saracco è stata emozionante anche con l’asso francese Sylvan Pussier con la Peugeot E208 elettrica ex Andros 2021 che ha dato del filo da torcere al pilota italiano, ma avendo corso in Classe 11, le classifiche sono rimaste separate. Pussier ha infatti conquistato la sua Classe ed ha chiuso secondo tra le VST, vetture monoposto.

In questa categoria e in Classe 9 successo per Raffaele Silvestri (Kamikaz K3/Nico Racing) che ha anche siglato la migliore prestazione cronometrica della giornata in 3:20.839. Fra i superbuggy in Classe 8, per la prima volta ad Ice Challenge, successo di Davide Casarin (Fast Speed Skoda Superbuggy), mentre in Classe 10 successo del funambolico Claudio Esposto (Polaris R2R Pro XP/RPM Garage). 

Tornando alle vetture Jean-Claude Vallino (Peugeot 208/Bluthunder Racing) ha messo tutti in riga tra le due ruote motrici davanti a Ivo e Loris Cocino (Meteco), giunti nell’ordine sempre su Peugeot 208. Appena giù dal podio Fausto Ferraro su Suzuki Swift Sport Hybrid (Alma Racing) che ha dimostrato però una grande padronanza del mezzo. Da segnalare che erano ben 10 le vetture “tutto avanti”, un record per Ice Challenge che dal 2019 non aveva mai registrato numeri di questo tipo.

In Classe 3 vittoria per il pilota francese Didier Thoral (Skoda Fabia R5) che ha battagliato senza esclusione di colpi con Massimiliano Zanatta, escluso alla fine dai Commissari Sportivi per una non conformità di peso dovuta all’assenza della ruota di scorta sulla sua Skoda Fabia R5. Thoral ha concluso inoltre al quinto posto assoluto.

A chiudere la top ten sono stati quindi Rudi Bicciato al sesto posto (Lancia Delta), Davide Negri al settimo (Subaru Impreza), Luciano Cobbe ottavo (Ford Focus WRC), Alessandro Negri nono (Subaru Impreza) e Luca Maspoli decimo con la Kia Rio di Gigi Galli.

A completare le vittorie di Classe sono stati Christophe Gueyraud (Subaru Impreza GT Turbo) in Classe 2; Emanuele Lagrotteria (Equivoque Jeep) in Classe 4 e Rachele Somaschini (Citroen C3 Rally2) in Classe 5 davanti alla potente BMW Z4 Andros 2 Liter di Bohe-Lindeblad.

Lo spettacolo a Pragelato proseguirà domani, domenica 7 gennaio, con il Round 2 che riproporrà di fatto le sfide di oggi. Il programma sarà uguale: dalle 8:00 prove libere e qualifiche, dalle 9:00 le tre manche di gara. Se il fondo lo permetterà alle 15:30 si disputerà anche il Master King, l’appassionante sfida uno contro uno finale. Per questo secondo e ultimo round del weekend, si correrà in senso antiorario.

Tutte le classifiche sono disponibili sul sito icechallenge.it

FOTO CALDANI





Al giro di boa, Aprilia è in testa alla Africa Eco Race




Dakhla, 6 gennaio 2024 - L’Africa Eco Race arriva al giro di boa, il mitico Lago Rosa di Dakar si avvicina, e Aprilia Tuareg continua a comandare la classifica generale: con tre vittorie di tappa su cinque finora disputate, cavalcata in maniera impeccabile da Jacopo Cerutti, la bicilindrica italiana è in testa al rally africano sin dalle prime battute.
Un grande risultato, frutto del lavoro di Aprilia Racing e GCorse, oltre che un’ulteriore dimostrazione delle grandi doti fuoristradistiche di base di Aprilia Tuareg, moto vincitrice all’esordio del Campionato Italiano Motorally e ora già capace di misurarsi alla pari con gli avversari in un contesto ben più impegnativo come il deserto africano.

La quinta tappa, l’ultima prima della giornata di riposo, da Fort Chacal a Dakhla, ha visto un’altra bella battaglia sul filo dei minuti tra la Tuareg di Cerutti e le due Yamaha di Alessandro Botturi e Pol Tarres, dirette rivali in classifica. Riuscito a ricongiungersi con Tarres dopo un errore di navigazione, Cerutti ha poi controllato i rivali giungendo al traguardo insieme a loro, chiudendo la frazione al terzo posto con un distacco minimo. Il vantaggio di Cerutti in classifica è ora di 4’15” su Botturi, e di 4’45” su Tarres.

Bilancio estremamente positivo anche per l’esordiente Francesco Montanari, a cui è affidata la seconda Aprilia Tuareg al via: partito per prendere le misure a una gara tutta nuova per lui, il comasco ha pian piano aumentato il ritmo, inserendosi costantemente nella top ten. Il settimo posto di giornata gli consente di scalare un’altra posizione in classifica generale, che lo vede ora settimo.

Il tragitto verso Dakar riprenderà lunedì 8 gennaio, con la prima frazione in Mauritania, da Dakhla a Chami, 635 km di cui 205 di speciali cronometrate.

JACOPO CERUTTI: “Anche oggi è andata bene, al km 50 ho commesso un piccolo errore di navigazione, poi sono riuscito a rientrare sulla traccia subito alle spalle di Tarres. A quel punto ho preferito rimanere con lui per controllare la gara, anche se ha abbassato il ritmo per far rientrare Botturi, anziché provare ad allungare da solo e rischiare di fare altri errori. Il bilancio finora è super positivo: eravamo fiduciosi di poter fare bene, ma non mi aspettavo di arrivare in testa a questo punto della corsa. Ci godiamo il giorno di riposo consapevoli di essere della partita e sono davvero contento di aver vinto già tre tappe, ma è chiaro che nulla è ancora deciso: lunedì entreremo in Mauritania e abbiamo di fronte a noi ancora tantissime ore di prove speciali, dove può ancora cambiare tutto”.

FRANCESCO MONTANARI: “Sono contento, oggi ho ottenuto un bel risultato. A parte un errore nelle fasi iniziali, poi sono riuscito a concentrarmi e a navigare bene, così ho provato a spingere un po’ di più, raggiungendo prima un pilota partito davanti a me, poi un altro ancora dopo la sosta rifornimento. In seguito sono riuscito a rimanere con lui, senza commettere errori, per cui sono soddisfatto. Il bilancio è davvero positivo, sono contento per com’è andata finora, anche per Jacopo. Detto ciò, tengo i piedi per terra, sono consapevole che devo fare ancora tanta esperienza: a volte commetto ancora qualche errore di troppo. Non vedo l’ora di ripartire per la seconda parte della gara! Grazie anche a tutti i componenti del team, che stanno facendo un lavoro pazzesco”.



venerdì 5 gennaio 2024

Dakar, partenza positiva per Squadra Corse Angelo Caffi con Luciano Carcheri e Fabrizia Pons.



Brescia, 5 gennaio 2024 – Subito un acuto per la Squadra Corse Angelo Caffi che alla Dakar 2024, partita oggi in Arabia Saudita, ha siglato la terza migliore prestazione di categoria H1 grazie al quindicesimo riferimento assoluto con l’Isuzu Vehicross #718 affidata a Luciano Carcheri e Fabrizia Pons.

L’equipaggio, attesissimo alla vigilia, ha interpretato bene questo antipasto di 94 chilometri, di cui 26 competitivi tra prova cronometrata e settore di navigazione, che ha girato intorno al campo base di Alula. Una frazione fondamentale per prendere confidenza con strumentazione, veicolo e condizioni del terreno, un primo assaggio che permette alla compagine bresciana di mettere alle spalle i primi chilometri di questa lunga ed appassionante maratona.

La lunga esperienza alla Dakar di Carcheri e la precisione e professionalità di Pons hanno funzionato fin da subito. Al termine della giornata i due hanno cercato di migliorare il loro confidenza con la strumentazione di bordo, in parte fornita direttamente dall’organizzatore, che di qui in avanti diventerà sempre più fondamentale.

“Tutto bene - le parole di Carcheri al bivacco di Alula -vettura perfetta, situazione ok. Anche oggi dobbiamo risolvere qualche piccola questione ma non collegata alla vettura. La Dakar è una sfida continua, era importante rompere il ghiaccio”.

“C’è stato subito feeling - ha aggiunto Pons - occorre trovare gli automatismi ed ottimizzare tutti gli aspetti concernenti la navigazione. I distacchi sono cortissimi, quindi la precisione e il dettaglio faranno la differenza, ma questa prima giornata è stata positiva”.


La tappa di domani, sabato 6 gennaio 2024
Itinerario: Alula-Al Henakiyah
Lunghezza: 607 chilometri di cui 279 cronometrati
Sviluppo: 203km trasferimento, 279km cronometrati con 4 prove, 125km trasferimento svariati controlli timbro.
Terreno: duro di origine vulcanica, quindi piuttosto atipico in questa area geografica.
Start prima vettura: 6:15 (4:15 italiane)


Iscritti da record per il debutto 2024 dell’Ice Challenge




Sono 42 i piloti che si stanno preparando per la prima stagionale di Ice Challenge - Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio 2024 che sabato 6 e domenica 7 andrà in scena a Pragelato per i primi due round del calendario. È un elenco da record che alza ulteriormente l’asticella del tricolore neve-ghiaccio organizzato da BMG Motor Events sia per il numero dei concorrenti sia per la qualità dei piloti e delle vetture con ben 6 esemplari ex Andros pronti ad infiammare il ghiaccio dell’ICE Pragelato e un totale di 36 vetture ai nastri di partenza.

Ivan Carmellino, undici volte campione italiano della specialità, sarà anche questa volta l’uomo da battere, iscritto con una Skoda Fabia R5 per la New Drivers’ Team, ma anche in questa occasione la sua non sarà un’impresa facile. Prima di tutto ci sono tutti i grandi esperti della disciplina: Aldo Pistono e la Opel Astra ex Snobeck (Hawk Racing Team), Giovanni Saracco che ritorna con la Lancia Delta S4 creata appositamente per questo campionato (Eurospeed), i noti Rudi Bicciato (Lancia Delta/Nuova Scuderia Mendola) che due anni fa aveva rischiato il colpaccio, Sergio Durante con la Giannini GP4 Hybrid a propulsione ibrida, Luciano Cobbe con la Ford Focus WRC ex Mikko Hirvonen, e la coppia svizzera composta da Erik Lindeblad e Yannick Bohe.

Proprio Lideblad e Bohe porteranno in gara due autentici gioielli: la Renault Clio Andros T3F che già aveva deliziato il pubblico lo scorso anno, ma anche e soprattutto una spettacolare BMW Z3 Andros 2 Liter ex Oreca ufficiale che per la prima volta metterà le ruote nel Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio. A completare gli esemplari ex Andros saranno poi la Peugeot 306 di Andrea Chiavenuto (Rally & Co), la Fiat 500 Proto di Roberto Novara (Eurospeed) e una recentissima Peugeot E208 completamente elettrica portata in pista dall’asso francese Sylvan Pussier che con questa vettura conquistò il trofeo Elite della serie Andros 2021.

La partecipazione di Pussier dimostra la grande appetibilità del campionato non solo in Italia ma anche oltralpe, un interesse internazionale confermato anche da una crescita delle partecipazioni estere (Francia e Svizzera) fra le quali spiccano anche Didier Thoral e Thierry Joncoux (Skoda Fabia R5) che tornano dopo la positiva esperienza dello scorso anno durante la quale misero in pista grandiose doti di guida.

Assente come pilota Gigi Galli, che metterà però a disposizione la sua Kia Rio RX a Luca Maspoli, portacolori della D-Max Swiss che ha già corso ad Ice Challenge risultando sempre uno dei protagonisti di prim’ordine. Non mancherà a questa apertura nemmeno Rachele Somaschini, con la sua Citroen C3 Rally2, che ha già accresciuto notevolmente la sua esperienza nella guida su ghiaccio e si candida per recitare un ruolo di livello nelle posizioni più alte.

Quote rose in crescita grazie alla partecipazione di Alice Poggio e Anna Ventorino che condivideranno una Suzuki Swift Sport Hybrid (Alma Racing) e concorreranno anche per la classifica due ruote motrici particolarmente interessante con Jean-Claude Vallino (Opel Astra OPC/Bluthunder Racing) alla caccia della terza affermazione consecutiva, Stefano Nadalini (Opel Astra OPC/Enro Competition), e poi ancora Ivan e Ivo Cocino (Peugeot 208 R2B/Meteco Corse), Franco Picconi (Citroen C2), Fabio Poggio e Fausto Ferraro (Suzuki Sport Hybrid/Alma Racing). Mai nelle ultime cinque edizioni la categoria 2RM era stata così numerosa.

A completare lo schieramento saranno poi tanti altri piloti, alcuni con una importante esperienza di rallycross come Fabio Mezzatesta (Skoda Fabia/Meteco) o Davide ed Alessandro Negri (Subaru Impreza/Biella Corse) o gli habitue del ghiaccio come Massimiliano ed Adriano Zanatta (Skoda Fabia R5/New Drivers’ Team).

Esordio dei superbuggy sul ghiaccio con Davide Casarin (Fast e Speed Skoda Superbuggy) e Rubes Cassinelli (Super Buggy Hosek) ad inserirsi tra gli ssv/buggy con Emanuele Lagrotteria (Equivoque Jeep), Claudio Esposto (Polaris R2R Pro XP/RPM Garage Racing Team), Alberto ed Edoardo Secco (Polaris R2R RS1/RPM Garage Racing Team).

Nei kart-cross Raffaele Silvestri (Kawasaki Kamikaz K3/Nico Racing) è sicuramente il favorito della pattuglia ma occhio a Ivan Cocino (Kart Cross GMH/Meteco) che potrà sfruttare il fatto di scendere in pista anche con le vetture.

Il programma di questa prima uscita sarà duplice. Venerdì 5 gennaio dalla tarda mattinata le verifiche sportive e tecniche per il round 1 che andrà in scena sabato dalle 8:00con prove libere, qualifiche e dalle ore 9:30con le tre manches di gara. Nel pomeriggio di sabato verifiche sportive e tecniche per il secondo round che si svolgerà domenica 7 gennaio con il medesimo programma, disponibile anche sul sito icechallenge.it. Grande chiusura alle 15:30 con il Master King, la sfida uno contro uno tra i migliori piloti.





giovedì 4 gennaio 2024

Ice Challenge 2024 verso la prima con il doppio round di Pragelato





Stanno per riaccendersi i motori di Ice Challenge - Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio 2024 che il prossimo weekend dell’Epifania tornerà in azione sull’anello ghiacciato ICE Pragelato per i primi due round dell’attesa edizione di quest’anno.

Dopo il grande lavoro degli scorsi mesi, BMG Motor Events, che cura le competizioni ghiacciate da diversi anni, conferma l’interesse per il campionato 2024 quando mancano poco più di 24 ore alla chiusura delle iscrizioni per questo primo doppio round, fissata per mercoledì 3 gennaio.

Mentre si attendono le ultime conferme è già importante il parterre di iscritti che annovera nomi importanti, grandi esperti del ghiaccio sia dall’Italia che dall’estero, specialmente dalla Francia con la conferma di già quattro vetture ex Andros con motore termico ed altrettante supercar made in Italy oltre alle immancabili vetture Rally2/R5. A condire ulteriormente il piatto di questa edizione anche gli SSV-Buggy, le vetture due ruote motrici e i kart-cross a motore di derivazione motociclistica.

Buone notizie anche sul fronte meteorologico che, per forza di cose, condiziona lo svolgimento e la spettacolarità di Ice Challenge. A Pragelato è scesa una leggera coltre di neve nelle scorse ore che per ora garantisce uno sfondo imbiancato di grande impatto scenico. Adriano Priotti e il suo staff hanno già costruito la base ghiacciata per la pista ma nelle prossime giornate le temperature dovrebbero arrivare anche a -10°C con un’eventuale nuova spruzzata di neve al venerdì, giornata di vigilia, condizioni perfette per l’effettuazione della competizione.

Il programma di questa prima uscita sarà duplice. Venerdì 5 gennaio dalla tarda mattinata le verifiche sportive e tecniche per il round 1 che andrà in scena sabato dalle 8:00con prove libere, qualifiche e dalle ore 9:30con le tre manches di gara. Nel pomeriggio di sabato verifiche sportive e tecniche per il secondo round che si svolgerà domenica 7 gennaio con il medesimo programma, disponibile anche sul sito icechallenge.it. Grande chiusura alle 15:30 con il Master King, la sfida uno contro uno tra i migliori piloti.




Wharton passa alla Formula Regional con Prema Racing



Nella stagione sportiva 2024 James Wharton passerà al Formula Regional European Championship by Alpine con PREMA Racing.

Wharton, dopo i kart, ha debuttato nelle corse automobilistiche con Prema nel 2022. Il giovane australiano, classe 2006, ha ottenuto subito le prime vittorie nel Campionato Formula 4 UAE e ha proseguito una positiva stagione europea, collezionando una vittoria e numerosi podi nei campionati di Formula 4 italiano e tedesco. Alla fine del suo anno da rookie, ha ottenuto il quinto posto assoluto in entrambe le serie.

Per il 2023, ha proseguito la sua carriera con risultati positivi, conquistando il titolo di Formula 4 negli Emirati Arabi Uniti all'inizio della stagione. Ha poi ottenuto il quarto posto nel campionato italiano e ha lottato per il nuovo titolo del campionato Euro4 prima di accontentarsi del secondo posto. Per il 2024, farà il passo verso le impegnative serie europee e gareggerà su 10 dei migliori circuiti d’Europa.

Foto Claudio Pezzoli-New Reporter Press

F4 / Al Dhaheri con Prema Racing nel campionato italiano e in Euro4



PREMA Racing annuncia che Rashid Al Dhaheri sarà impegnato in un programma di Formula 4 su vasta scala con il team nel 2024, incluso il Campionato Italiano di Formula 4 e il Campionato Euro4.

Il quindicenne pilota degli Emirati ha fatto il suo debutto nel maggio dello scorso anno, solo pochi giorni dopo aver compiuto 15 anni, ma ha rapidamente mostrato un potenziale notevole e ha progredito durante tutta la stagione ottenendo numerosi piazzamenti a punti, tra cui diversi top-5 e podi tra i rookie. Si è anche assicurato un podio assoluto nella gara di Formula 4 del Gran Premio di Macao, prima di raggiungere la sua prima vittoria in F4 nel campionato del Sud-Est asiatico.

La sua carriera nel kart è stata altrettanto brillante, con i titoli WSK Super Master Series e Champions Cup nella Mini e nella OKJ. Entrando nella stagione 2024, continuerà a guidare l'auto con il numero 14 nelle serie italiana ed europea, mentre gareggerà anche in ulteriori eventi che saranno annunciati a tempo debito. 

Foto Claudio Pezzoli-New Reporter Press

lunedì 1 gennaio 2024

Jacky Ickx, campione non solo a Le Mans


- di MASSIMO CAMPI

- foto di RAUL ZACCHÈ - ACTUALFOTO


Bruxelles, 1° gennaio 1945, in una Europa ancora devastata dalla seconda guerra mondiale nasce Jacques Bernard “Jacky” Ickx. La sua è una famiglia agiata, il padre è un giornalista ed ha anche un fratello, Pascal, pure lui pilota prima di seguire le orme paterne e fare il giornalista. Presto il piccolo Jacky inizia a giocare con i motori. Inizia come molti giovani con le due ruote, ma non sull’asfalto, ma nella nuova disciplina che si va diffondendo in Europa, il Trial dove si fa subito notare.


Come molti il salto dalle due alle quattro ruote arriva presto ed a soli 20 anni, nel 1965, conquista l titolo belga categoria Turismo con una Lotus Cortina e, in coppia con Hubert Hahne la 24 ore di Spa con una BMW 2000 Ti. Passa con disinvoltura dalle ruote coperte alle monoposto dimostrando una grande versatilità e competenza tecnica, qualità su cui costruirà tutta la sua invidiabile carriera.


Jacky Ickx debutta in F1 nel Gran Premio di Germania 1966 alla guida di una Matra di F.2, categoria di vetture ammessa alla gara tedesca per rinfoltire la griglie di partenza, e si rende protagonista di un urto con la Brabham di John Taylor, che morirà circa un mese più tardi a causa delle ustioni procuratesi dall’incendio susseguente all’incidente. L’anno seguente sarebbe salito agli onori della cronaca per le sue prestazioni: nonostante la disparità di potenza (oltre 150 cv di differenza con le più potenti F1), Ickx si qualificò in quarta posizione, mentre la pole fu appannaggio di Jim Clark. Costretto dal regolamento a prendere il via della gara alle spalle dell’ultima qualificata tra le Formula 1, nel corso di una manciata di giri Ickx tornò strepitosamente in quarta posizione. Sfortunatamente, in pieno recupero sul trio di testa, fu fermato da un guasto meccanico, che lo costrinse ad abbandonare la gara, risparmiando una cocente umiliazione ai piloti a bordo delle Formula 1. Finisce la stagione guidando una vera formula 1, la Cooper-Maserati ufficiale, a Monza e negli Usa dove conquista il suo primo punto iridato arrivando sesto.


Nel 1967 nasce il campionato europeo di F.2 e Jacky è al via con una Matra-Cosworth della Tyrrell Racing Organisation. Nella categoria corrono anche i top driver di F.1 che però non possono prendere punti in campionato. Jochen Rindt e Jim Clark, Jackie Stewart sono i mattatori sempre sui gradini più alti del podio, il giovane belga  vince al Nurburgring,  Zandwoort ed a Vallelunga, nella altre gare è spesso a ridosso degli assi, a fine anno conquista il titolo davanti a Frank Gardner e Jean Pierre Beltoise. La grande occasione, che lancerà la sua carriera, arriva proprio nel 1967, durante l’Eifelrennen di F.2 in Germania dove sale sul gradino più basso del podio dietro a Jochen Rindt e John Surtees.




La F.1 si interessa al giovane belga ed il suo nome è segnato su diversi taccuini dei team manager. “Quella gara fu la svolta della mia vita” sono le parole di Ickx “il mio nome iniziò a circolare in diverse squadre e Ferrari mandò Franco Lini, l’allora direttore sportivo, ad Enna per sondare la mia possibilità di correre in F.1 con le rosse. In seguito appresi che Ferrari era in contatto anche con Jackie Stewart. Io avevo solo 22 anni, stavo bruciando le tappe, stavo entrando a fare parte del mondo dei grandi, davanti a Ferrari mi sentivo piccolo, un ragazzino, se la trattativa andava avanti avrei senz’altro detto di si, senza nessuna riserva!”


Jackie Stewart si presentò a Modena con il suo avvocato-manager e relativa lista di richieste. Durante l’incontro con Enzo Ferrari tirò fuori la lista con la lunga serie di richieste, Enzo Ferrari si indispettì subito e rivolgendosi a Lini in Modenese disse “ma cosa vuole sto inglese anche la fabbrica?” Stewart che non parlava italiano capì la parola “inglese” e subito corresse con “Scozzese prego!” Ovviamente la trattativa tra lo scozzese ed il modenese fu subito interrotta e si aprirono le porte per Jacky Ickx che divenne compagno di Chris Amon per il 1968.


La Ferrari 312 ha diversi problemi, ma Ickx riesce a conquistare la sua prima delle otto vittorie in F.1 a Rouen in Francia, nella gara del dramma di Jo Schlesser con la Honda. Una gara sotto la pioggia che subito gli vale la fama di grande pilota sul bagnato. Finisce la stagione quarto in campionato alla spalle di Graham Hill, Stewart e Hulme.

Nel 1969 Ickx abbandona momentaneamente Maranello “Ferrari voleva l’esclusiva ed io desideravo correre altrove, soprattutto con John Wyer con i prototipi. Non trovammo l’accordo, ci separammo, andai alla Brabham, vinsi due gran premi e la prima 24 ore di Le Mans, ma tutto avvenne con la massima cortesia e rispetto tra me ed il commendatore. Le nostre strade si incrociarono nuovamente nel 1970, con la nuova 312B, un grande successo.”


Jacky Ickx porta a Maranello una innovazione, quella del libero professionista, non si sentirà legato ad una squadra, ma corre soprattutto per lui, per vincere. Una grande stagione, quella del Belga, nel 1969, con la Brabham disegnata da  Ron Tauranac vince al Nurburgring ed a Mosport Park in Canada, è secondo in campionato alle spalle di Stewart con la Matra di Ken Tyrrel. Con la Ford GT40 di John Wyer vince a Sebring ed a Le Mans in coppia con Jackie Oliver. La maratona della Sarthe 1969 è il suo grande capolavoro: parte ultimo, per protesta contro la classica partenza a lisca di pesce con i piloti che corrono e saltano nella vettura. La ritiene troppo pericolosa, in genere non vengono mai allacciate le cinture di sicurezza ed il gran casino che si scatena tra le varie vetture con prestazioni molto differenti è estremamente pericolo ed anacronistico per una gara professionale. Ickx attraversa lentamente il rettilineo mentre tutti gli altri corrono e partono all’impazzata, sale lentamente in macchina, si allaccia le cinture e parte, ultimo. Alla sua Ford GT40 non viene accreditata nessuna chance di vittoria contro le nuove potenti Porsche 917 e le affidabili 908. Ma le vetture tedesche hanno problemi, a pochi istanti dallo scadere dei due giri d’orologio si ritrova secondo con la bianca Porsche di Hans Hermann nel mirino, Ickx è velocissimo, intuisce che ce la può fare, la GT40. Ultimo giro, sulle tribune tutti attendono il verdetto finale, da Maison Blanche spunta l’azzurra GT40 davanti alla bianca Porsche. Per Jackie Ickx è un trionfo, per la Porsche un’amara sconfitta. Il belga che aveva passeggiato sulla linea di partenza proprio 24 ore prima, ha dimostrato che non serve correre a piedi per vincere la 24 di auto, ma si deve guidare, e forte!



Ickx è una star, nel 1970 torna al volante delle vetture di Maranello. La nuova 312 Boxer progettata da Mauro Forghieri va forte, ma ha ancora problemi di affidabilità. La prima parte del campionato è disastrosa, il Team compie diversi errori e la 312 non è adeguatamente sviluppata. La Ferrari è ancora una piccola squadra ed è impegnata su troppi fronti con poche risorse umane con conseguenze sulla competitività delle vetture. A Jarama ha anche uno dei peggiori incidenti della sua carriera quando la sua vettura entra in collisione con la BRM di Oliver ed entrambe prendono fuoco. Ickx riesce ad uscire dalle fiamme indenne, ma con un grosso spavento. Nella seconda parte della stagione la situazione migliora, Ickx si riscatta vincendo in Austria, ma Rindt con Lotus ha preso il volo in classifica, fino al dramma di Monza.


Per vincere il mondiale Jacky Ickx deve vincere le tre gare restanti. Centra il primo obiettivo, ma arriva quarto negli Stati Uniti, rendendo inutile il suo trionfo in Messico. Non avesse pagato lo scotto della scarsa competitività iniziale della sua Ferrari, ed alcuni errori grossolani del team, Ickx avrebbe finalmente conquistato il tanto agognato mondiale. Il belga si classificò così per la seconda volta consecutiva al secondo posto alle spalle dell’unico campione postumo di F.1, Jochen Rindt. “Meglio così” è il commento di Ickx “non mi sarebbe piaciuto strappare il titolo a Jochen che lo meritava pienamente”

Con la squadra di Maranello ci rimane altri due stagioni. In F.1 le rosse hanno sempre più problemi, ma con i prototipi di 3 litri Ickx è sempre uno dei protagonisti ed una delle colonne principali della squadra. Nel 1971 Ickx rimane in Ferrari, con grandi speranze per il titolo, ma non va oltre il quarto posto in classifica piloti e una sola vittoria in Olanda. Stessa cosa anche l’anno successivo, con risultati quasi identici. Il belga è un pilota velocissimo, ma spesso è insofferente alle regole del cavallino rampante, non ama passare le giornate in pista a fare test, ed è presto soprannominato “pierino la peste” per il suo carattere non proprio accomodante. Il 1973 fu un anno disastroso, con la Ferrari in crisi tecnica e gestionale, che partecipa raramente con più di una vettura e salta alcuni Gran Premi. Tra il Belga e la Rossa è ormai divorzio “dopo il G.P. di Inghilterra Ferrari decise di ritirare le sue vetture per prendere tempo e ritrovare la competitività. Lo incontrai e gli dissi di fare come voleva, ma io vado a correre al Nurburgring con una McLaren. Ferrari mi lasciò fare, capì, era un grande uomo”.

Sul tracciato dell’Eifel Ickx arriva terzo, conquistando l’unico podio della stagione e dimostrando di essere ancora un valido pilota. Lasciò dunque la Ferrari proprio alla vigilia del riscatto delle Rosse nell’era di Luca Montezemolo e passò alla Lotus, reduce dalla vittoria titolo costruttori con Emerson Fittipaldi (passato ora alla McLaren) secondo e Ronnie Peterson terzo. Purtroppo incappò in un’annata tribolata, con la vettura vecchia (la “72 D” ormai obsoleta e la nuova “76” che si dimostrò fallimentare. Nel 1975 la Lotus prosegue con la vecchia “72” e Jacky lasciò il team a metà stagione.


Le monoposto interessano sempre meno al Belga, che continua a correre con team minori e poche speranze. Alcune gare con la Williams per poi passare alla Ensign, dove rimase fino al 1978 senza mai ottenere punti, partecipando solo ad un limitato numero di eventi. Nel 1979, ultimo anno della sua carriera, corse per la Ligier nella seconda parte della stagione, in sostituzione dell’infortunato Patrick Depailler, ed ottenne tre punti. Finisce così l’avventura con le monoposto, con otto vittorie e due volte vice campione del mondo.

È con le ruote coperte, nella categoria Sport Prototipi che, per circa quindici anni, Jacky ha ottenuto i migliori successi, correndo sempre per scuderie di primo piano. Ickx è stato definito “Monsieur Le Mans”, avendo stabilito un record di 6 vittorie nella 24 Ore , superato solo da Tom Kristensen che ha colto nove centri. Ha inoltre vinto cinque volte la 1000 km di Spa, tre volte sul vecchio pericolosissimo tracciato di 14 km e due sul rinnovato circuito, la 24 Ore di Daytona nel 1972 e la 12 Ore di Sebring nel 1969 e 1972.


Dopo la prima vittoria nel 1969 Jacky tornò al successo a le Mans nel 1975 per la prima di tre vittorie consecutive della maratona: la prima con la Gulf-Mirage e le altre due con la Porsche 936. Con la Porsche inizia un grande sodalizio, Ickx diventa il principale pilota di riferimento per la casa tedesca e la collaborazione porterà parecchi frutti per entrambi. Dopo un secondo posto nel 1980, anche nel 1981 vince a Le Mans sempre su Porsche 936, in una versione aggiornata che portava al debutto in gara il nuovo sei cilindri raffreddato ad acqua che equipaggerà le porche del futuro gruppo C. Intenzionato a ritirasi, venne convinto dalla Porsche a restare per affidargli lo sviluppo della “956”, la nuova arma della casa per le gare di durata. Con quella vettura Ickx vince nel 1982 la sua sesta 24 Ore di Le Mans e conquista il Campionato mondiale Endurance 1982 e 1983. Con la Porsche continua a correre fino al 1985, anno in cui, durante la gara di Spa, è coinvolto nell’incidente che causerà la morte di Stefan Bellof. Al termine della stagione si ritira dalle competizioni.


Contraddistinto da un’innata capacità d’analisi, da una versatilità ineguagliata che gli ha permesso, nel corso della sua lunga carriera, di trionfare in ogni categoria in cui abbia corso, Ickx è stato nominato “Driver del Secolo”. Nessun altro pilota, infatti, può vantare un palmares tanto completo, che include vittorie in Formula 1, Sport, Prototipi, Turismo e Granturismo, Rally-Raid e motociclismo. Jacky Ickx è noto soprattutto per la sua elevata versatilità e polivalenza, che gli hanno permesso di vincere in discipline diverse. Oltre ad essere stato per due volte vice campione mondiale  in F.1, campione europeo in F.2, campione mondiale Endurance per due anni consecutivi, è stato campione della serie CanAm, nel 1979 con la Lola T333 CS Chevrolet del Team Haas , mentre nel 1983 ha vinto la Parigi-Dakar con una Mercedes 280G nel 1982 in coppia con Claude Brasseur.




Ickx è stato spesso criticato, nei primi anni della sua carriera, come pilota dal carattere spigoloso e presuntuoso. Odiava le sessioni di test, soprattutto a Fiorano, il circuito della Ferrari e con la stampa non sempre c’erano buoni rapporti. In parte la sua scarsa propensione ai test ed alcune prese di posizione sullo sviluppo della monoposto hanno minato le probabilità di essere campione mondiale, ma il Drake ha comunque sempre espresso un buon giudizio sulle doti del belga “Un connubio di ardimento e calcolo. Nel primo anno maturò un’esperienza che prometteva grandi frutti, poi per quattro anni abbiamo inseguito il titolo mentre ci venivano attribuite polemiche spesso inconsistenti. Al di là del funambolismo giornalistico. Qualche suo atteggiamento, che gli valse tra i miei collaboratori l’appellativo di Pierino il terribile non mi ha cancellato il ricordo di un ragazzo cresciuto in fretta e l’impressione di quella sua guida fine e temeraria sotto la pioggia”.


Il suo primo matrimonio con Catherine Blaton destò clamore in Belgio. Era nipote del pilota belga “Beurlys” Blaton ed erede di un grande patrimonio immobiliare. Dalla loro unione nacque Vanina, anche lei seguì le orme del padre.

Successivamente Ickx è tornato in Formula 1 nel ruolo di direttore di gara. In queste vesti suscitò forti polemiche nel 1984 la decisione di sospendere per pioggia il Gran Premio di Monaco al 31º giro, proprio nel culmine della lotta tra Alain Prost e Ayrton Senna che si contendevano la prima posizione. In quell’occasione Ickx venne accusato di voler favorire Prost ai danni del brasiliano, anche a causa del suo rapporto professionale con la Porsche, che forniva anche il motore alla McLaren. Attualmente si vede in varie manifestazioni d’epoca come la Mille Miglia e il Monaco Historique in veste di testimonial.

domenica 31 dicembre 2023

CIREAS, il 2024 inizia con la Coppa Giulietta&Romeo

 


Concluso l’anno del Centenario, l’Automobile Club Verona pensa al 2024 ed ai tanti eventi in calendario. Il primo in ordine di tempo, diventato sempre più importante oltre che valido per il Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche dal 2020, sarà la Coppa Giulietta&Romeo organizzata in collaborazione con ACI Verona Sport e A.C. Verona Historic, in programma il 9-10 febbraio 2024. La manifestazione, giudicata dai partecipanti e dagli addetti ai lavori tra le più belle e avvincenti di tutto il CIREAS, ha aggiornato il sito www.coppagiuliettaeromeo.it e la pagina Facebook e si prepara per la nuova edizione che sarà ancora appuntamento d’apertura del campionato su di un percorso totalmente rinnovato. 

Il TH Lazise - Hotel Parchi del Garda sarà anche in questo caso il centro nevralgico con le verifiche tecniche e sportive, la Direzione Gara e le premiazioni grazie all’ampia struttura e agli spazi interni che permettono comfort e ottima logistica. La gara, riservata alle auto storiche ma con la partecipazione aperta anche alle auto moderne per un massimo di 30 vetture, si svolgerà sulle panoramiche strade dell’entroterra veronese del Lago di Garda, sulle pendici del Monte Baldo e toccherà caratteristici borghi della Valpolicella. Partenza e arrivo dal lungolago di Bardolino dove si svolgerà anche la super prova finale denominata "Power Stage” quest’anno inserita nel percorso di gara e non evento a sé stante. Previste 65 prove cronometrate sul chilometraggio disciplinato dai regolamenti nazionali di circa 180 chilometri. L’itinerario è stato studiato dal team di ACI Verona Sport ed avrà tutte le migliori caratteristiche che si addicono ad un tracciato con validità per il massimo campionato nazionale sia in termini di localizzazione dei controlli che di tempi imposti. La 7^ Coppa Giulietta & Romeo inizierà il venerdì con le procedure di verifica, quindi sabato con la partenza in mattinata da Bardolino e l’arrivo, nel pomeriggio, sempre sul Lungolago Lenotti di Bardolino. La cerimonia di premiazione sarà ospitata al TH Lazise - Hotel Parchi del Garda. Per questa edizione l’organizzatore ha voluto anche guardare al sociale: parte della quota di iscrizione degli equipaggi con presenza femminile verrà devoluta all’A.N.D.O.S. Onlus a favore dell’attività svolta a sostegno della prevenzione del tumore al seno e a supporto delle donne vittime di questa patologia.


sabato 30 dicembre 2023

Cala il sipario sul 2023 della Romeo Ferraris




Con la conclusione del 2023 alle porte, la Romeo Ferraris può ricordare con orgoglio e soddisfazione tutti i traguardi raggiunti negli ultimi 12 mesi: dalla partecipazione ad eventi di altissimo livello ai successi sportivi in veste di costruttore e partner ingegneristico, l’azienda ha dimostrato di essere tra i leader del settore in molteplici ambiti, confermando il perfetto equilibrio tra eccellenza e poliedricità che da sempre la caratterizza.

Il 2023 è iniziato nel migliore dei modi con la prima Romeo Ferraris Experience dell’anno, che si è svolta in data 11 marzopresso la sede di Opera e che ha battezzato così la stagione dell’azienda. Nei mesi successivi non solo la partecipazione alla Coppa Milano-Sanremo da campioni in carica con ben quattro vetture, ma anche le successive iterazioni della RF Experience, che sul circuito di Varano de’ Melegari hanno permesso ai clienti di provare al fianco di istruttori dedicati alcune tra le vetture più apprezzate rese disponibili dall’azienda. Una delle tappe più importanti della stagione è stata la presenza all’ab saturday, evento interno dell’azienda ab medica dove la Romeo Ferraris ha ricoperto un ruolo da protagonista assoluta, totalizzato ben 150 test drive permettendo agli oltre 700 invitati di provare e ammirare le sue vetture. Senza dimenticare l’apparizione della Morgan Plus Six a Sanremo durante il Festival della Canzone Italiana, una grande passerella per una vettura affascinante ed elegante in un contesto iconico.

Il periodo estivo è stato poi caratterizzato da manifestazioni caratterizzate da eleganza e storia, valori che contraddistinguono da sempre la Romeo Ferraris. La presenza da protagonista ad eventi come il Bergamo Historic Gran Prix, il Poltu Quatu Classic e il Grontardo Supercars Festival hanno animato un’estate tanto intensa quanto ricca di emozioni, prima di lasciare lo spazio al periodo dedicato alle grandi fiere che ha concluso nel migliore dei modi il 2023 della Romeo Ferraris. Un evento come Wheels and Waves Italy è stato il preludio perfetto per gli ultimi mesi dell’anno: una manifestazione unica del suo genere presso il Lido di Camaiore che ha visto l’azienda partecipare come espositore ufficiale per tutta la durata dell’evento, conquistando i cuori dei presenti con l’unicità della Caterham 340S e l’eleganza della Morgan Plus Six e del Super 3. L’attenzione è stata poi catturata dalla 40° edizione di Auto e Moto d’Epoca, con la più grande manifestazione di passione dei motori a livello continentale che per la prima volta nella sua storia si è svolta a Bologna, in una cornice di pubblico a dir poco mozzafiato. Ciliegina sulla torta la partecipazione a Milano AutoClassica: il Salone dell’Auto Classica e Sportiva, che dal 17 al 19 novembre ha attratto a Fiera Milano Rho vetture di ogni genere, ha registrato nell’edizione 2023 un numero record di visitatori, che hanno potuto ammirare ben nove diversi modelli portati dalla Romeo Ferraris per l’occasione.

Non solo eventi storici e manifestazioni all’insegna del glamour: nonostante la Romeo Ferraris non abbia continuato in forma diretta nel 2023 la sua avventura nel mondo delle corse, è rimasto attivo il suo servizio di supporto ai clienti per la Giulietta Veloce TCR, vettura Turismo di cui l’azienda è costruttore e distributore esclusivo a livello mondiale. I risultati più importanti sono stati ottenuti negli Stati Uniti: grazie al team KMW Motorsport, che ha potuto godere del supporto ingegneristico della Romeo Ferraris nel corso della stagione, sono arrivati tre successi nell’IMSA Michelin Pilot Challenge. Roy Block e Tim Lewis hanno infatti portato la Giulietta Veloce TCR al successo su piste storiche come Sebring, Watkins Glen e Road America, concludendo l'anno al quinto posto di classe TCR.

Nell'ultimo anno la Giulietta Veloce TCR è approdata anche in Messico, aggiungendo il Centro-America alla lista di aree globali dove la vettura sta raccogliendo i propri successi, come il recente terzo posto alla 24 Ore di Mexico City.

La Romeo Ferraris si prepara ora ad affrontare un 2024 ricco di sfide ed opportunità: uno degli obiettivi principali sarà quello di mantenere gli elevati standard lavorativi dell’officina, leader del settore in termini di personalizzazioni ed elaborazioni. Fondamentale inoltre il continuo lavoro sui marchi affiliati all’azienda per i quali vengono offerti numerosi servizi di altissima caratura: da Morgan a Caterham, di cui la Romeo Ferraris è officina autorizzata nonché concessionaria, passando per Abarth, Alfa Romeo e Bentley.

Michela Cerruti, Direttore Generale Romeo Ferraris: “Il 2023 è stato un anno davvero intenso, ricco di esperienze indimenticabili ed eventi a cui non vediamo l’ora di partecipare nuovamente. Per noi essere presenti a manifestazioni che rispecchiano valori per noi fondamentali quali la storia, l’eleganza e il glamour è motivo di grande orgoglio e ci permette di mettere in mostra le nostre vetture più apprezzate. Altrettanto importanti sono stati gli eventi interni organizzati nei minimi dettagli come le varie edizioni della Romeo Ferraris Experience, che hanno permesso ai nostri clienti di testare in prima persona le nostre vetture al fianco di istruttori a loro totale disposizione. In questa stagione la Romeo Ferraris non ha preso parte in forma diretta alle corse, ma siamo contenti di aver potuto offrire un importante sostegno dal punto di vista ingegneristico ai clienti delle nostre vetture, raccogliendo anche successi importanti nel corso della stagione nell'IMSA Michelin Pilot Challenge. Adesso stiamo lavorando duramente affinché il 2024 possa superare gli importanti traguardi già raggiunti dalla Romeo Ferraris nel corso di quest’anno.”










venerdì 29 dicembre 2023

Formula 4 / Freddie Slater con Prema Racing nel campionato italiano e in Euro4



PREMA Racing schiererà il pilota britannico Freddie Slater nel Campionato Italiano di Formula 4 2024 e nel Campionato Euro4. Il promettente quindicenne ha fatto il suo debutto in monoposto lo scorso anno, reduce da una grande carriera nel kart con la conquista di un titolo mondiale e due europei.

Passando alle auto, ha dominato il campionato britannico Ginetta Junior vincendo un primo titolo. Nella seconda metà del 2023, è approdato in PREMA Racing ed è entrato nel Campionato Euro4 a Monza, dove ha ottenuto una straordinaria pole position e ha lottato per la vittoria. Ha anche alcune presenze nei campionati britannico e italiano. Ultimo ma non meno importante: è stato in lotta per il podio nella gara di Formula 4 del Gran Premio di Macao per SJM Theodore PREMA Racing.


Foto Claudio Pezzoli-New Reporter Press