domenica 22 ottobre 2023

RALLY DEL SEBINO: DOPO TRE PROVE COMANDA VITTALINI (CITROEN)



Lovere (BG), 22 ottobre 2023 - Il Rally del Sebino è partito questa mattina all’insegna dell’incertezza. Non tanto relativamente al meteo che dopo le abbondanti piogge della notte si è placato e ha lasciato sempre più spazio al cielo azzurro, quanto, piuttosto, alla scelta delle giuste mescole di pneumatici da utilizzare. Alla fine quasi tutti hanno optato per gomme morbide da umido visto che il fondo stradale si presentava comunque viscido e ricco di foglie che diminuiscono l’aderenza delle vetture al suolo.

A dettare legge dopo tre prove sono il comasco Alex Vittalini con il locale Roberto Zambetti che partiti con la Citroen Ds3 R3T numero 28 hanno vinto due delle tre le prove speciali in programma staccando la folta pattuglia di rivali intenzionati a vincere l’ambitissima undicesima edizione della corsa loverese.
Con il tempo di 11’19”6 il driver lariano ha un vantaggio di 5”9 su Luca Tosini e Roberto Peroglio, pluricampioni del Sebino ed in gara con la “solita” Renault Clio R3C. Benissimo il veneto Mattia Targon che con Anna Dusi piazza nel provvisorio podio la prima S1600, la Renault Clio della New Star3 ad un ritardo di 6”0.
La coperta è corta perché quarto e primo bergamasco è Alessandro Casano su Clio S1600 (Twister Corse) a 9”1 davanti ad uno stupefacente Giacomo Perego, capace di far volare insieme a Nico Mostacchi la Peugeot 208 Rally4 della Rally Sport Evolution: per il pilota orobico va segnalato addirittura lo scratch in P3. Più staccati gli altri con Rivaldi (R3T) a 12”, Grimaldi (S1600) a 16”, Bondioni (Rally4) a 17”, D’Arcio (S1600) a 17”3 e Bendotti (S1600) a 19”.
I primi ritiri- Gritti è out prima della pedana iniziale (Peugeot 208 Rally4) mentre tra i candidati al successo si sono già chiamati fuori Ronchi-Grimaldi (Renault S1600) per un problema di motore, Bocchio-Mazzilli (id.) per un guasto a frizione e cambio, Tortorici-Andrian (id.) per incidente. Ritiri anche per Ballerini-Ghisoni (Renault S1600 n.25, problema al cambio), Volpi-Muffatti (n.35 Peugeot Rally4 per motore), Pellegrinelli-Cavagna (n.49 Ford Rally4) e Reghenzani-Belli (Citroen N2) questi ultimi due per incidente.

EBERHARD & CO. OFFICIAL TIMEKEEPER DI RALLYLEGEND 2023





Eberhard & Co. è stata tra i protagonisti della ventunesima edizione di Rallylegend, che si riconferma tra le manifestazioni più importanti nel mondo del Rally con un successo di pubblico da record, tenutasi nella Repubblica di San Marino.

Quest’anno la Maison svizzera ha rinnovato la propria partecipazione come sponsor e Official Timekeeper e ha patrocinato il “30° JUHA KANKKUNEN ANNIVERSARY – EBERHARD & CO. LEGEND EVENT”: uno speciale evento che ha celebrato il quattro volte campione mondiale Rally. La manifestazione si è svolta in tre tappe tra venerdì e domenica, con show appassionanti sul Misano World Circuit e sulla prova “The Legend”, dove a Kankkunen, al volante di una Toyota Celica ST 185, si sono uniti cinque piloti “top” del Mondiale 1993 con le vetture Gruppo A dell’epoca: l’Ambassador Eberhard & Co. Miki Biasion, Francois Delecour, Alister Mc Rae, Piero Liatti e Andrea Aghini.

In questa occasione, il fuoriclasse finlandese è stato premiato con un esclusivo cronografo della collezione Eberhard & Co., Champion V: un segnatempo “nomen omen” di grande carisma, consegnato dall’Amministratore Delegato di Eberhard Italia Mario Peserico.

Durante Rallylegend lo stand Eberhard & Co. ha accolto poi i calorosi festeggiamenti dell’Ambassador della Marca Miki Biasion, nell’anno di due importanti anniversari della sua gloriosa carriera: i 40 anni dalla vittoria in sei rally e nei Campionati italiano ed europeo e i 35 anni dalla conquista del Campionato del Mondo. Per la gioia degli appassionati, Biasion ha avuto a disposizione una Ford Escort Cosworth, vettura della sua ultima vittoria iridata nel 1993 al Rally Acropoli, e ha indossato un cronografo della speciale limited edition Chrono 4 Pards, che Eberhard & Co. dedica ai 75 anni di Tex Willer.

A suggellare ulteriormente lo stretto legame con Rallylegend, due Nuvolari Desk Clock (tra le più originali espressioni della collezione Eberhard & Co. dedicata al “Mantovano Volante”) sono stati consegnati all’equipaggio che ha trionfato nella categoria Classic: il nove volte campione mondiale di motocross Antonio “Tony” Cairoli, in coppia con Eleonora Mori, alla guida di una Subaru Impreza 555 Best già di Colin McRae.


ph credits: Massimo Bettiol 

sabato 21 ottobre 2023

Marta Garcia vince il titolo F1 Academy



Marta Garcia ha conquistato il titolo della F1 Academy 2023 grazie alla vittoria ottenuta in Gara 1 sul Circuit of the Americas. Garcia ha fatto una buona partenza, resistendo all'attacco di Abbi Pulling, ancora alla ricerca della sua prima vittoria della stagione. Più indietro, Jessica Edgar ha guadagnato una posizione e ha mantenuto un buon ritmo, dopo la pole position nelle qualifiche 2 di venerdì. Scintille in fondo al gruppo tra Emely De Heus, Chloe Grant e Maite Cáceres mentre cercavano di entrare in prima posizione alla curva 1. Un contatto le ha costrette al ritiro con entrata in pista della Safety Car.

Con il rientro della Safety Car ai box alla fine del sesto giro, Garcia ha dovuto di nuovo controllare Pulling e Nerea Martí. La contendente al titolo Lena Bühler è riuscita a riprendere la quarta posizione a Edgar, prima di mettere a segno un'impressionante manovra su Martí alla curva 1. La spagnola non si è arresa, però, e ha provato a reagire, cosa che poi ha portato Edgar al confronto con Bianca Bustamante e Hamda Al Qubaisi.

La bandiera a scacchi ha confermato la settima vittoria stagionale di Marta Garcia (Prema Racing) che conquista il primo titolo della F1 Academy. Al secondo posto Abbi Pulling (Rodin Carlin) davanti a Lena Bühler (ART Grand Prix).

Marta Garcia: “Mi sento davvero bene. Quando ho vinto, quando ho tagliato il traguardo, non l’ho sentito davvero. Ma dopo, durante il giro di rientro, ho iniziato a emozionarmi, pensando a tutto il duro lavoro che abbiamo svolto quest’anno con la squadra. Ovviamente è fantastico vincere il titolo, essere il primo campione della F1 Academy è fantastico”.

Foto Claudio Pezzoli-New Reporter Press

IL REGISTRO ITALIANO ALFA ROMEO CELEBRA A BOLOGNA I 60 ANNI DELLA GIULIA COUPÈ



La Giulia Coupé è uno dei modelli più iconici della Storia dell'Alfa Romeo: nata nel 1963, affianca per poi sostituire definitivamente la Giulietta Sprint, la prima sportiva accessibile della Casa del Biscione.
Disegnata da un giovanissimo Giorgetto Giugiaro per Bertone, rimane in produzione fino al 1976: la Giulia Coupè è stata costruita in oltre 225.000 esemplari e in numerose versioni, a partire dall'originaria Giulia Sprint GT, poi seguita dalla GT Veloce e dalle più popolari GT Junior. Ha fatto un salto di categoria con le 1750 GTV e 2000 GTV, ma le versioni che sono entrate nel mito sono le celeberrime GTA, GTA Junior e GTAm, che per quasi un decennio hanno dominato la scena delle competizioni nella categoria Turismo a livello mondiale.

Per celebrare i 60 anni della Giulia Coupé e delle sue derivate, ma anche l'identico compleanno dell'Autodelta, il reparto corse ufficiale dell'Alfa Romeo, il Registro Italiano Alfa Romeo esporrà nel suo stand ad Auto e Moto d'Epoca due esemplari importanti: il primo è una Giulia GTA 1600 da corsa, allestita dall'Autodelta e utilizzata in gara, con molti successi, da uno dei piloti più amati dagli Alfisti: Ignazio Giunti. Questo esemplare si presenta in uno stato eccezionale, esattamente nelle condizioni in cui smise di correre oltre 50 anni fa, perfetto nel funzionamento e con piccoli segni trascurabili dovuti all'età. L'incredibile valore storico della Giulia GTA ex Giunti è sottolineato dal fatto che nel 2022 si è aggiudicata il premio “best in show” al Concorso di Conservazione e Restauro RealAlfa, organizzato dal Registro Italiano Alfa Romeo presso il Museo Storico di Arese.

Il secondo esemplare di Giulia Coupé è una Giulia Sprint GT di prima produzione. Si tratta di un'auto in condizioni perfette al 100%: per i visitatori sarà un'occasione per vedere da vicino un esemplare a cui ispirarsi per eventuali restauri.

DOMANI SCATTA IL RALLY DEL SEBINO PER 137 EQUIPAGGI



Lovere (BG), 21 ottobre 2023 - Si sono svolte le verifiche dell’11° Rally del Sebino con 137 equipaggi che si dovranno presentare al via sulla pedana del Porto Turistico di Lovere a partire dalle 8.01 di domani, domenica 22 ottobre.

All’appuntamento con i controlli pre gara non si sono infatti presentati gli equipaggi numero 6 Re-“Regina”, 91 Patt-Filippini e 117 Baron-Mengon.
Sono invece nove i piloti che hanno dovuto sostituire i loro navigatori rispetto a quanto pubblicato nell’elenco iscritti e così Maurizio Mauri sarà affiancato da Davide Bozzo (#18), Pietro Ballerini da Susy Ghisoni (#25), Fabio Rivaldi da Paolo Tiziani (#28) ed Ilario Bondioni (#36) da Morgan Polonioli. Navigatore di Matteo Brignoli sarà Guido Pulici (#54), di Massimo Coniglio sarà Thomas Toniolo (#76), di Dario Marcellino sarà il figlio Luca e di Matteo Verona sarà Samantha Milani (#122) mentre alla destra di Michel Rantuccio ci sarà Massimo Verzeri.

La Sebino Eventi ha messo in palio anche due trofei. La prima navigatrice al traguardo si aggiudicherà il premio in memoria di Francesco Maggioni, navigatore bergamasco scomparso pochi mesi fa mentre il memorial “DJ McRae” Bruno Banaudi verrà consegnato al navigatore dell’equipaggio che realizzerà il miglior tempo sulla prova speciale di Rogno.
Il meteo autunnale ha già portato pioggia nelle ore di vigilia della corsa. Le strade asfaltate delle prove non dovrebbero presentarsi in alcun modo asciutte nemmeno se non dovesse piovere nella giornata di gara di domenica. La scelta delle gomme, specie se il meteo si dovesse presentare incerto, potrebbe rendere ancora più difficili i pronostici che già sono poco definiti per via della folta concorrenza. Bendotti, Baroni e Casano vogliono sfatare un tabù in quanto, dopo le prime due edizioni in formato ronde in cui vinsero D’Aste e Savoldelli, nessun bergamasco è più riuscito a vincere il Sebino. Dalla Vallecamonica Tosini vorrebbe realizzare un incredibile cinquina cercando con la sua R3 di vincere la concorrenza, tra gli altri, di altri due conterranei: Alan Ronchi, più volte ad un passo dal trionfo, e Ilario Bondioni, con la Fiesta turbo di classe Rally4. I forestieri meglio equipaggiati sembrano essere il biellese Alessandro Bocchio, il lariano Maurizio Mauri, il reggiano Luciano D’Arcio o il veneto Mattia Targon con le S1600; il comasco Alex Vittalini ed il bresciano Fabio Rivaldi in R3T proveranno a dire la loro come già accaduto in passato. Da non trascurare le A7 di Antonello Paroli e Matteo Luise e anche la A6 di Manuel Bracchi, terzo nel 2022.

Dopo lo start alle ore 8.01 dal Porto Turistico di Lovere, i concorrenti affronteranno le prove di Rogno (ore 8.25 e 13.32), Val di Scalve (9.09 e 14.16) e Gleno 100° (9.38 e 14.45) prima di far rientro alla location iniziale dove verranno celebrati i vincitori alle 16.01.
La gara vanta il sostegno di numerosi partner del territorio tra cui: Brembana Car Service, Oms, At Group, Lattoneria, HMR Caschi, Elettromeccanica Madaschi, Cr-Reti, Impi, Meg Trading Parquet e Cbi-Gruppo Bertoni.

Il calendario 2024 della F1 Academy



F1 Academy ha annunciato il calendario per la stagione 2024 di F1 Academy che prevede sette round, tutti in concomitanza con la Formula 1.

La seconda stagione della serie tutta femminile inizierà in Arabia Saudita il 7 marzo e terminerà ad Abu Dhabi l'8 dicembre. Oltre ai paesi ospitanti dei round di apertura e chiusura, Miami, Qatar e Singapore si uniranno al calendario per la prima volta, con Zandvoort e Barcellona che tornano per il secondo anno.

Il calendario è stato progettato per coprire tre continenti, Europa, Asia e Nord America, e presenterà un mix di circuiti cittadini e circuiti tradizionali. Il calendario delle gare sarà integrato da un ampio calendario di test ufficiali.
L'annuncio fa seguito alla notizia del mese scorso secondo cui la F1 Academy sarà supportata da tutti e dieci i team di F1, ciascuno dei quali fornirà un pilota alla serie e avrà la propria livrea su una vettura.

Calendario F1 Academy 2024

7-9 marzo Jeddah, Arabia Saudita
3-5 maggio Miami, Stati Uniti
21-23 giugno Barcellona, ​​Spagna
23-25 ​​agosto Zandvoort, Paesi Bassi
20-22 settembre Marina Bay, Singapore
29 novembre 1 dicembre Lusail, Qatar
6-8 dicembre Yas Marina, Abu Dhabi

Susie Wolff, amministratore delegato della F1 Academy, ha dichiarato: “Sono lieta di annunciare la nostra stagione di sette round per il 2024. Questo calendario consolida la nostra ambizione di diventare una serie veramente globale, ampliando la nostra portata e migliorando la visibilità della nostra missione. Vogliamo ispirare ragazze e donne in tutto il mondo e mostrare loro che c’è un posto per loro nel nostro sport, e correre a fianco della F1 ci aiuterà a raggiungere questo obiettivo. Voglio ringraziare tutti e sette i promotori per averci supportato nella nostra missione e aver intrapreso questo viaggio con noi nel 2024."

Stefano Domenicali, Presidente e Amministratore Delegato della Formula 1: “È fantastico dare il benvenuto alla F1 Academy in sette round del calendario della F1 il prossimo anno. Questa piattaforma globale, combinata con il supporto di tutti e dieci i team di F1, porterà la serie al livello successivo, fornendo non solo l'opportunità ai piloti di sviluppare le proprie abilità sulle piste di F1, ma anche di ispirare le giovani ragazze di tutto il mondo a perseguire una futuro nel motorsport. Voglio ringraziare i nostri promotori, i nostri team di F1 e la più ampia comunità del motorsport per il loro supporto alla F1 Academy mentre ci muoviamo verso la nostra seconda stagione della categoria”.

Foto Claudio Pezzoli-New Reporter Press

venerdì 20 ottobre 2023

PRESENTATA LA 1000 MIGLIA 2024: CINQUE TAPPE DA MARTEDÌ 11 A SABATO 15 GIUGNO




Ogni anno la 1000 Miglia riserva delle sorprese e il passaggio da Genova, con vista sul porto e sfilata sul lungomare, sarà la novità assoluta della prossima edizione. Confermati il mese di Giugno e le cinque giornate di gara, le oltre 400 auto del convoglio attraverseranno sette regioni italiane e lo faranno in senso antiorario, come nel 2021.
Dopo il via da Brescia nel pomeriggio di martedì 11 Giugno e l’attraversamento diBergamo, Novara e Vercelli, la prima tappa si concluderà a Torino.
Il secondo giorno, il convoglio scenderà verso sud scollinando le Langhe e attraverserà il centro di Alba per poi fare rotta verso Genova, sede del primo pranzo di gara. Dopo la sosta, la gara continuerà sulla costa tirrenica e giungerà a Viareggio, sede dell’arrivo della seconda giornata di gara.
La discesa verso Roma caratterizzerà la terza tappa, passando da Lucca e Livornoproseguendo fino al break del pranzo a Castiglione della Pescaia. Nel pomeriggio il passaggio Grosseto, l’ingresso nel Lazio e la discesa lungo il Lago di Bolsena, prima di concludere la giornata con la sfilata in via Veneto.

Dopo il giro di boa della Capitale, il quarto giorno gli equipaggi risaliranno fino a Orvieto e sosteranno per il pranzo a Solomeo, caratteristico borgo medievale fra le colline umbre, da dove ripartiranno verso Siena e Prato. Prima di raggiungere il finale di tappa a Bologna, piloti e navigatori valicheranno i passi della Futa e della Raticosa. Da Bologna, l’ultima tappa incontrerà Ferrara e Mantova, e ancora il lago di Garda con la Valtenesi e Salò prima della classica passerella in Viale Venezia a Brescia.
Per iscriversi alla 1000 Miglia, le auto dovranno essere in possesso, o aver richiesto, il certificato del Registro 1000 Miglia.

Il Ferrari Tribute, la 1000 Miglia Green, l’Auto a Guida Autonoma e la Charity Caranticiperanno la competizione delle auto storiche.

Iscrizioni dal 7 Novembre



Italian Speed Festival – Battaglia su due fronti per Alfa Delta

 


Marnate (VA), 20 ottobre 2023 - Finale di stagione a pieno ritmo per Alfa Delta, che in occasione dell’Italian Speed Festival in programma nel fine settimana sul Misano World Circuit, sarà impegnata su due fronti: oltre alla tradizionale presenza nell’Alfa Revival Cup, con ben nove vetture di cui due in lizza per il titolo assoluto, da segnalare il debutto nella YoungTimer Cup dell’Alfa Romeo 156 pilotata dal patron della squadra Roberto Restelli e il ritorno nella serie di Matteo Kamata che sarà affiancato sulla Porsche 964 Cup da Daniele Perfetti.

Mancato il “match-ball” a Vallelunga per un problema al motore della sua GTA 1600 #40, Michael Erlich si presenta all’appuntamento finale sul tracciato Romagnolo sempre al comando della classifica generale ma con un margine risicato di soli 3 punti sui più immediati inseguitori: Caponi-Sabatini su GTAm.
Più staccato, di 7,5 punti, ma in lizza per il primato assoluto anche l’altro equipaggio Alfa Delta, composto dal patron Roberto Restelli e Peter Bachofen sulla GTAm #85.

Non saranno in lizza per il titolo ma certamente punteranno al successo di tappa Daniele Perfetti, che ha già fatto centro al Red Bull Ring, ed Emilio Petrone che nell’occasione sarà nuovamente affiancato da Giacomo Barri, rispettivamente al volante delle GTAm #95 e #50. Così come punta ad un risultato di vertice Matteo Kamata, con la GTAm #34. Tra la folta pattuglia di GTAm da segnalare anche il rientro di Federico Buratti con la vettura #123, mentre Dino Cardillo sarà anch’egli al volante di una GTAm ma in versione Gruppo 5.

A completare lo schieramento della squadra varesina, la Giulia Super 1600 #108 di Roberto Brandoli e Carlo Barbolini e l’inedito equipaggio composto da Fabrizio Zamuner e Massimo Bortolami con la GTA 1600 Gruppo 4 #188.

Come detto, doppio impegno per Roberto Restelli che porta al debutto nella YoungTimer Cup la 156 TS 2.0 Gruppo N appena ultimata nell’officina Alfa Delta di Marnate, pilotandola in entrambe le gare, mentre Matteo Kamata e Daniele Perfetti si divideranno l’abitacolo della Porsche 964 Cup nelle due gare.

Per loro sarà perciò una domenica decisamente impegnativa, perché dopo le prove libere nella giornata di sabato sia le qualifiche che le gare sono concentrate alla domenica, con il via alle ore 14.05 e alle 17.45 rispettivamente gara-1 e gara-2 Youngtimer, sulla distanza di 20 minuti, mentre alle 15.20 prenderà il via la gara finale dell’Alfa Revival Cup sulla tradizionale distanza di 60 minuti con sosta obbligatoria.

L’ultima corsa di Gunnar Nilsson


di Massimo Campi - Immagini ©Raul Zacchè/Actualfoto

Il destino lo ha fermato a soli 30 anni, e non per un incidente in pista, come altri piloti, ma per un male incurabile. Stiamo parlando di Gunnar Nilsson, svedese, come il suo grande amico Ronnie Peterson, e se ne è andato a poco più di un mese dalla sua scomparsa.
Era il 20 ottobre di quel tragico 1978, una delle sue ultime comparse pubbliche fu proprio ai funerali dell’amico scomparso a Monza, era debilitato dalle cure e disse ai giornalisti di voler tornare presto in pista al posto di Ronnie, per tenere alto il nome della Svezia nel mondo delle corse.
Gunnar Nilsson non corrispondeva all’immagine del pilota guascone e playboy, tutto pista e modelle. Era un ragazzo semplice ed un pilota serio e coscienzioso. Invitava a casa sua scrittori, artisti e scienziati: il suo salotto era aperto alla cultura. Parlava perfettamente inglese, francese e tedesco, oltre allo svedese. Era particolarmente legato alla madre ed alla sua ragazza.
Era nato a Helsingborg, nel sud della Svezia, il 20 novembre 1948, da una famiglia agiata, anche se il padre Arvid morì quando aveva solo quindici anni, lasciando però abbastanza denaro per dare sfogo alla passione di Gunnar per le corse di auto.
Dopo gli esordi in Formula Atlantic e poi in Formula 3 venne notato da Colin Chapman, che lo volle come seconda guida a fianco dell’esperto Mario Andretti.
Il debutto in Formula 1 nel Gran Premio del Sudafrica, del 1976 con la Lotus 77. Aveva il numero 6, con la livrea nero ed oro dello sponsor JPS, si dovette fermare per un problema meccanico ma conquistò il suo primo podio due mesi dopo, a maggio, nel GP di Spagna dove arrivò terzo dietro a James Hunt e Niki Lauda.

Nella stagione 1976 Gunnar Nilsson salì ancora una volta sul podio nel GP d’Austria e concluse la stagione al decimo posto del Mondiale con 11 punti, ma fu anche il primo collaudatore della Lotus 78 ad effetto suolo. Il 1977 fu l’anno della sua consacrazione. Sempre in coppia con Andretti, la nuova monoposto consentì a Gunnar di vincere il suo primo ed unico GP a Zolder, in Belgio, il 5 giugno 1977. Sotto una pioggia torrenziale, al primo giro Mario Andretti e John Watson entrarono in collisione tra loro lasciando via libera a Nilsson che tagliò il traguardo davanti a Lauda ed a Ronnie Peterson.
Il Gp del Giappone, il 23 ottobre 1977 è l’ultima gara di Nilsson. Ha già in tasca il contratto con la Arrows, per il 1978, doveva essere il compagno di Patrese, mentre al suo posto, in Lotus, ritorna Ronnie Peterson.
La corsa, funestata da un incidente dove muoiono due spettatori, viene vinta da James Hunt. Gunnar Nilsson si ritira al 63° giro per un problema al cambio. 
Poco dopo il Giappone i medici gli diagnosticarono un tumore e Gunnar dovette sottoporsi alle chemioterapie in un ospedale di Londra. L’uomo pieno di vita, esuberante, giovane, capelli sempre al vento, era stato aggredito dal cancro proprio quando cominciava a farsi un nome. Il suo peso scese a 47 kg, i suoi capelli caddero. Lottò con molto coraggio, seppur inutilmente, per mantener fede alla sua promessa di ritornare a correre per un anno. Pochi giorni dopo la partecipazione al funerale di Peterson, tornato a Londra, ebbe un collasso. I
medici non gli nascosero che era alla fine. E allora, di fronte alla morte, si rivelò tutta la grandezza dell’uomo. Rifiutò la morfina e tutto quanto gli avrebbe potuto attenuare il dolore. Aveva ormai un solo pensiero: raccogliere soldi per istituire un fondo per lo studio del cancro. Per raccogliere il denaro fece appello agli amici. Quelli delle corse e quelli che aveva incontrato nella sua vita breve ma intensa: gli Abba, Bjorn Borg, Ingmar Stenmark e tanti altri. E gli amici accorsero mentre lui continuava a scrivere: «Come sai, caro amico, è da un anno che combatto contro il cancro. Ora mi è stato detto che non c’è più niente da fare, che è finita. Vorrei però vincere la mia ultima corsa: quella contro il male che domani o dopo attaccherà altra gente. Per favore, amico mio, aiutami. Invia ai miei medici un contributo per gli studi sul cancro. Aiutami a vincere questa mia ultima corsa».
Poco prima di entrare in coma, il 20 ottobre 1978 nell’ospedale di Charing Cross a Londra, ha afferrato la mano della madre e di Kristine andandosene così, semplicemente.
La Fondazione che porta il suo nome, la Gunnar Nilsson Cancer Foundation, istituita nel 1979 ha finanziato decine di progetti ed iniziative per lo studio e la cura del cancro.

L’Heritage di Stellantis protagonista al Salone Auto e Moto d’Epoca: ospite d’onore la nuova Alfa Romeo 33 Stradale


Una superficie espositiva di 115.000 mq suddivisi tra 11 padiglioni, 1.600 espositori con 5.000 vetture e 130.000 visitatori: questi i numeri che hanno fatto di “Auto e Moto d’Epoca” la principale manifestazione europea dedicata all’automobilismo storico. A un evento così importante, che per la sua 40^ edizione si sposta sul prestigioso palcoscenico di Bologna, nel cuore della Motor Valley italiana, non poteva mancare Heritage di Stellantis, che dalla sua fondazione persegue la missione di recuperare, custodire e valorizzare il patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth mantenendone vivi e attuali i valori imprescindibili.

Per questo Heritage si presenta con uno degli stand più vasti di tutta la manifestazione, ospitando ben 6 vetture storiche di grandissimo interesse: Fiat Abarth 595 (1963) – Fiat Panda 4x4 (2002) – Alfa Romeo Giulia Sprint GT (1963) – Alfa Romeo 155 V6 Ti “DTM” (1993) – Lancia Stratos (1973) – Alfa Romeo 4C (2013). A queste si affianca l’ultima nata Abarth 500e e la nuova fuoriserie Alfa Romeo 33, che offrono uno spaccato dell’evoluzione della gamma Stellantis.

I visitatori, oltre ad apprezzare lo stile e le caratteristiche tecniche delle vetture esposte, potranno incontrare gli esperti dei servizi che Heritage dedica agli appassionati del motorismo storico.

Tra questi, di grande attualità sono quelli legati alla storia e all’originalità delle vetture d’epoca:

con il Certificato di Origine, a partire dal numero di telaio è possibile ottenere un certificato che attesta l’anno di produzione e la configurazione originale dell’auto, specifiche del modello, matricola del motore, dettagli esterni ed interni originali.

La Certificazione di Autenticità consiste, invece, in un approfondito esame del singolo esemplare, volto a verificarne la perfetta corrispondenza con le caratteristiche di origine al momento dell’uscita dalla fabbrica. Per i brand Alfa Romeo e Lancia il servizio è stato recentemente implementato da un coinvolgimento diretto del brand a supporto di un comitato nel quale il CEO partecipa alla decisione finale e appone la sua firma alla certificazione.

In occasione del 40° anniversario di Auto e Moto d’Epoca, tutti coloro che richiederanno presso lo stand Heritage la Certificazione di Autenticità per la propria vettura Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth, potranno accedere ad uno sconto speciale del 15% sul costo del servizio.

A questi servizi erogati dal team Heritage, si aggiunge, infine, l’accurato servizio di restauro e riparazione, eseguito direttamente dai tecnici specializzati delle Officine Classiche di Torino, all’interno dello stabilimento di Mirafiori.

Da sottolineare infine il progetto “Reloaded by Creators” con cui Heritage reimmette sul mercato del collezionismo storico delle vetture selezionate, dopo averle ricondizionate e riportate alla bellezza originaria, come ad esempio accaduto per la Alfa Romeo 4C e la Panda 4x4 esposte sullo stand.

Vediamo ora nel dettaglio le vetture esposte, diverse delle quali caratterizzate da una particolare ricorrenza storica:

Alfa Romeo 33 Stradale (2023)

La nuova Alfa Romeo 33 Stradale costituisce un vero e proprio “manifesto” del marchio milanese in termini di stile ed esperienza di guida. Realizzata in soli 33 esemplari esclusivi, con un processo artigianale unico, la nuova coupé a “due posti secchi”, coniuga l’heritage ed il futuro del marchio, simbolo di nobile sportività italiana. Il suo obiettivo è regalare l’esperienza di guida più esaltante e il fascino immortale di un’icona a una ristrettissima cerchia di appassionati, che hanno creduto fin dall’inizio nel progetto. La nuova 33 Stradale, infatti, nasce nella neonata “Bottega” Alfa Romeo dove designer, ingegneri e storici del marchio hanno prima ascoltato i potenziali acquirenti per poi realizzarla insieme, esattamente come avveniva nelle botteghe artigianali rinascimentali o negli atelier dei famosi carrozzieri italiani
Il livello di personalizzazione è senza precedenti. Ogni esemplare è reso unico a partire dalla procedura di registrazione che permette al cliente di apporre la propria “firma” sul numero del telaio. Per sancirne ufficialmente l’unicità, ogni 33 Stradale beneficerà della Certificazione di Autenticità, ulteriore evidenza della assoluta originalità ed esclusività garantita dalla Casa Madre. Un servizio di cui possono beneficare tutti i possessori di Alfa Romeo storiche, per esaltare il pregio della propria vettura. Per conoscere tutti i servizi Alfa Romeo Classiche, visita il sito Heritage.

Alfa Romeo 4C (2013 / 2023)

Nata nel 2013, l'Alfa Romeo 4C ha conquistato gli appassionati di auto sportive in tutto il mondo. Per celebrare il decimo anniversario di questo gioiello della meccanica, il Dipartimento Heritage ha ideato un esemplare unico: la "Alfa Romeo 4C Designer’s Cut". Personalizzata da Alessandro Maccolini del Centro Stile Alfa Romeo (proprio colui che al tempo si occupò del design del modello), questa vettura è un tributo all'autentico stile italiano e al piacere di guida che contraddistingue la 4C, ed è stata battezzata dallo stesso designer “4C Unica”.
Il progetto 4C Designer's Cut fa parte del programma "Reloaded by Creators" di Heritage e ha coinvolto la community di Alfa Romeo, invitando gli appassionati a esprimere le loro preferenze sulle diverse scelte estetiche proposte da Maccolini, attraverso i canali di comunicazione del brand.
La 4C Unica, realizzata in un solo esemplare e disponibile per la vendita, permetterà a collezionisti appassionati di acquistare un pezzo importante della storia di questo iconico modello che è, ancora oggi, un "instant classic" sul mercato.

Alfa Romeo 155 V6 Ti “DTM” (1993)

Con l’Alfa Romeo 155 V6 Ti “DTM” si entra in quella competizione sportiva fra Italia e Germania che sembra non aver mai fine dalla mitica semifinale dei Mondiali di calcio 1970. Proprio così perché, esattamente 30 anni fa, l’Alfa Romeo divenne l’unica marca non tedesca ad aggiudicarsi il Campionato DTM.
Nel 1993 l’Alfa Corse, il reparto sportivo della Casa del Biscione, intensifica il suo impegno nella categoria Turismo approntando due diverse evoluzioni dell’Alfa 155: una molto esasperata per il campionato tedesco, l'altra conforme alle regole meno permissive della nuova categoria internazionale “D2”. La 155 V6 TI sviluppata per il DTM (Deutsche Tourenwagen Meisterschaft) mantiene la trazione integrale come la 155 GTA del 1992 (SuperTurismo Italiano), ma il layout della meccanica viene realizzato all’interno dei vincoli previsti dal regolamenti del Campionato Tedesco: il motore – il celebre V6-60° da 2,5 litri (2498 cc) con 24 valvole – è disposto longitudinalmente a sbalzo, alcuni componenti della carrozzeria sono in fibra di carbonio, l’aerodinamica è “libera” al di sotto della linea perimetrale immaginaria che collega i mozzi delle ruote, l’ala posteriore è regolamentata, il peso in ordine di marcia è di 1100 kg.
Nel ’93 il V6 ha una potenza che varia dai 400 ai 420 cv per 11.500 giri/min, l’elettronica di gestione del motore e della vettura non è esasperata, il cambio a sei rapporti diventa sequenziale da metà stagione.
In gara, l’agguerrita concorrenza viene battuta in 12 delle 20 gare previste, grazie alla coppia d’assi formata da Alessandro Nannini e Nicola Larini, che si aggiudicherà il campionato, senza dimenticare il contributo dei brillanti piazzamenti di Francia e Danner.

Alfa Romeo Giulia Sprint GT (1963)

Presentata il 9 settembre del 1963, l’Alfa Romeo Giulia Sprint GT compie 60 anni e si caratterizza per essere la prima vettura prodotta - e anche “svelata” - nel nuovissimo stabilimento di Arese, che sostituisce l’originaria fabbrica situata nel quartiere milanese del Portello. Nello stesso anno nasce l’Autodelta che diventa il nuovo Reparto Corse dell’Alfa Romeo, segnando così il ritorno ufficiale alle competizioni del marchio del Biscione.
La Giulia Sprint GT sostituisce la Giulietta e si presenta come una coupé disegnata da Bertone (in realtà la creazione avviene per mano di un giovane Giugiaro, dipendente della carrozzeria torinese). Viene equipaggiata con il motore 1,6 (1570 cc) bialbero in lega leggera della Giulia, seguito da un 1,3 (1290 cc, “GT 1300 Junior”), poi da un 1750 (1779 cc, “1750 GT Veloce”) fino ad arrivare al 2 litri (1962 cc, “2000 GT Veloce”).
Linea compatta, pulita, 4 posti, caratterizzata dai fari tondi con sopracciglia aggressive e, ancor di più, dal tipico “scalino” sotto l’estremità del cofano, un elemento di design che scompare con l’evoluzione dello stile del modello. La Giulia GT non tradisce le aspettative della clientela più sportiva: le prestazioni, come in tutte le Alfa Romeo, sono di alto livello, unite a una guidabilità e a una tenuta di strada da riferimento.
L’esemplare esposto a Bologna è un “GT 1300 Junior” del 1967, che ha ottenuto un Certificato di Autenticità rilasciato dopo un attento esame della vettura da parte degli esperti di FCA Heritage.

Fiat Panda 4x4 (2001)

Quarant’anni… e non sentirli. Nel 1980 la Fiat lancia la Panda, considerata insieme alla 500 l’utilitaria italiana per eccellenza e ancora in commercio con numeri da record. Disegnata da Giorgetto Giugiaro, la vettura si presenta come una compatta berlina due volumi, due porte e portellone con motore e trazione anteriore. Semplice nello schema tecnico, ma votata alla funzionalità e alla grande abitabilità, la Fiat Panda è caratterizzata da grandi paraurti avvolgenti, alta fascia laterale protettiva e ampia superficie vetrata che garantisce grande luminosità all’abitacolo.
Nel giro di tre anni le Panda si arricchiscono negli allestimenti ma l’ulteriore enorme successo arriva nel 1983 con l'avvento della versione 4x4, costruita in collaborazione con l’austriaca Steyr-Puch, che trasforma la versatile utilitaria torinese in una inarrestabile piccola e leggera fuoristrada, che diventa presto beniamina degli amanti della vita all’aperto e degli sport. Primo modello di piccola vettura a motore trasversale a presentare un sistema 4WD, La Panda 4x4 era equipaggiata con un propulsore di 965 cm³ da 48 cv, successivamente cresciuto in cilindrata fino a 1108 cm³ nelle ultime versioni.
Proprio ad una di queste appartiene l’esemplare in esposizione, datato 2001. Questa Panda non ha mai lasciato lo stabilimento di origine ed è stata utilizzata solo per spostamenti interni, vantando uno stato di conservazione notevole per l’età. Dopo un restauro conservativo è stata inserita nel progetto “Reloaded by Creators” e sarà posta in vendita. Piccole caratterizzazioni grafiche ‘Heritage’ testimoniano l’unicità di questa auto.

Fiat Abarth 595 (1963)

Sessant’anni della “piccola, ma cattiva”, la Fiat-Abarth 595 che ancora oggi incarna alla perfezione le due anime del marchio, performance e stile. Presentata al Salone di Torino del 1963, la Fiat-Abarth 595 derivava dalla 500 D e si prestava a numerose personalizzazioni dall’impronta prettamente sportiva, ma veniva apprezzata anche per il normale utilizzo quotidiano, caratteristiche mantenute nelle successive evoluzioni della gamma Abarth, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Numerose ed evidenti le caratterizzazioni “grintose” del modello: vistosa calandra anteriore traforata tipo 850TC, dietro cui è alloggiato il clacson, scritte “Fiat Abarth 595” in metallo lucido su posteriore e su cofano, sulla fiancata destra campeggia l’orgogliosa affermazione “Campione del mondo”, con riferimento anche ai numerosi record detenuti dalle creazioni delle Officine di Corso Marche. La fiancata sinistra, infine, riporta il logo dello Scorpione con un fulmine tricolore che lo attraversa. A sottolineare maggiormente la connotazione corsaiola del modello, contribuiscono la coppa olio maggiorata in alluminio che sporge sotto il fascione posteriore e soprattutto la marmitta sportiva tipo “Record Monza” a doppia uscita.
Rispetto alla 500 D, altrettanto numerose sono le differenze all’interno del corpo vettura: cilindrata maggiorata a 593.7cc, cilindri in ghisa speciale fusi in corpo unico, pistoni con cielo rialzato per una maggiore compressione, albero a camme più spinto e carburatore verticale Solex. Tutto contribuisce a una performance caratterizzate da un 30% in più di potenza rispetto alla versione di origine, con 27cv a 5000 rpm e una velocità di picco di 120 km. Posizionata al prezzo base di 595.000 lire, la Fiat-Abarth 595 partì con una produzione di 70 unità al mese che presto divennero 250 per far fronte alla crescente domanda.

Abarth 500e (2022)

La nuova Abarth 500e è “More Abarth than EVer”, grazie alla sua architettura elettrica, ad una migliore distribuzione dei pesi, alla coppia ottimizzata e al passo più ampio, ed è più veloce ed emozionante della versione a benzina sia nella guida urbana che in quella extraurbana.
Dotata di una potente batteria da 42 kWh e accoppiata ad un potente motore elettrico, per un totale di 113,7kW/155cv, unisce le prestazioni dello Scorpione all'innovazione della mobilità elettrica. Infatti, può raggiungere da 0 a 100 km/h in soli 7 secondi.
L'Abarth 500e presenta un design audace e irriverente, ispirato all'aspetto dello Scorpione per evidenziarne la potenza, la leggerezza e la forza aerodinamica. Studiando il design dell'Abarth 500e, i car designer del Centro Stile hanno infatti cercato di integrare la forma dell'animale negli interni e negli esterni del moderno Scorpione elettrificato. Lo stile audace è sottolineato anche dai dettagli sportivi esterni, come il nuovo paraurti anteriore sportivo dedicato e le minigonne laterali. All'interno, sportività e stile trovano la loro massima espressione con l'ambiente scuro, gli inserti in Alcantara nel cruscotto, i sedili sportivi e il volante.
La Nuova Abarth 500e è anche l'unica del suo segmento a offrire il Sound Generator, che riproduce il leggendario sound del motore Abarth che è sempre stato sinonimo di potenza e prestazioni

Lancia Stratos Stradale (1973)

La Lancia Stratos compie invece 50 anni. Il modello da cui derivò la mitica Lancia Stratos HF che dominò il mondo dei rally negli anni ’70, venne disegnato da Marcello Gandini (autore di auto come la Fiat X1/9 e la Lamborghini Countach) per Bertone, che presentò il suo prototipo (Strato's Zero) al Salone dell'Automobile di Torino del 1970; un progetto di autovettura sportiva a motore centrale, di concezione avveniristica per quei tempi. Cesare Fiorio, alla guida della squadra corse Lancia HF, pensò che questo prototipo potesse sostituire la vetusta Fulvia Coupé 1600 HF e chiese a Nuccio Bertone di progettare e produrre una vettura che fosse meno avveniristica della “Zero” e adatta a essere prodotta in serie, sia pur limitata. Dalla collaborazione tra Carrozzeria Bertone e la Lancia HF nacque il prototipo semi-definitivo della Stratos HF (High Fidelity), successivamente equipaggiato dal motore V6 Dino della Ferrari. Una corta coupé due posti secchi con scocca e telai ausiliari in acciaio, carrozzeria in vetroresina, motore centrale posteriore per un’ottimale distribuzione dei pesi e trazione posteriore per migliorare la motricità. Partendo da questa ottima base, gli ingegneri Lancia diedero vita nel 1973 a una vettura dalla fortissima connotazione sportiva: abitacolo progettato come una cellula di sicurezza in acciaio a cui saldare due telai a tubi quadri di acciaio per sostenere il gruppo motopropulsore e le sospensioni. Sospensione posteriore MacPherson con barra antirollio, robusta, adattabile a pneumatici di varie misure e facilmente regolabile a diverse altezze, sterzo a cremagliera molto preciso e diretto per una grande maneggevolezza. Tuttavia sulla versione stradale gli uomini del marketing Lancia vollero che la vettura fosse più una comoda granturismo che una sportiva tout court, perciò sostituirono le sospensioni con dei più comodi silentblock e pretesero di montare cerchi uguali sulle quattro ruote. Queste modifiche cambiarono il comportamento dell’auto tanto da renderla molto più imprecisa e meno efficace in curva.
Come la carrozzeria, le portiere vennero realizzate in un sol pezzo di vetroresina per poterle aprire, ed eventualmente rimuovere, velocemente. Così veniva garantita anche un’ottima accessibilità alle parti meccaniche, vitale nei punti di assistenza dei rally. La linea venne inoltre completamente ridisegnata da Gandini e, pur mantenendo un design estremo a cuneo, non condivideva nessun pannello con l’originario prototipo Strato's Zero. La Lancia Stratos Stradale divenne così di fatto la prima automobile specificamente progettata per i rally e poi prodotta in serie, anche se in numero limitatissimo, forse inferiore ai 515 esemplari originariamente dichiarati dalla Casa.

Appuntamento quindi a Bologna dal 26 al 29 ottobre, per gustare insieme queste icone del motorismo classico, alcune delle quali sono in esposizione permanente presso l’Heritage Hub di Via Plava 80 a Torino, dove sono esposte oltre 300 vetture d’epoca di proprietà Stellantis. Questa inimitabile collezione è aperta al pubblico – su prenotazione - nelle giornate di venerdì, sabato e domenica ed i biglietti per le visite sono acquistabili online.

Car & Classic, debutto in grande stile ad Auto e Moto d'Epoca



Sbarcata in Italia poco più di un anno e mezzo fa, Car & Classic partecipa per la prima volta ad Auto e Moto d'Epoca a Bologna e lo fa portando con sé due vetture di grande rilievo storico: una 6C 1750 Sport in omaggio al genio italiano e una a simboleggiare la sua terra d'origine, il Regno Unito, ovvero una Bentley 3 Litre del 1925 della squadra dei Bentley Boys che vinceva a Le Mans negli anni Venti. Un'accoppiata leggendaria che riscopre le origini delle tradizioni motoristiche di Italia e Inghilterra, due Paesi che hanno rivoluzionato la storia dell'automobile e del motorsport mondiali.

Car & Classic è stata infatti fondata a Londra nel 2005 e si è espansa a partire dal 2018 in Europa, Svizzera, Giappone e Sudafrica. Oggi attrae un pubblico di 4 milioni di utenti al mese e, con circa 36mila veicoli in vendita tra auto, moto e mezzi commerciali, è la piattaforma specializzata in acquisto e vendita di auto storiche più vasta a livello europeo. Dal giungo scorso è disponibile in italiano con una sessantina di aste online settimanali, di cui circa 20 dalla Penisola che si vanno a sommare alle altre provenienti dall'estero.

Anche una delle due vetture esposte nello stand della piattaforma – nel Mall, stand E2, all'interno del padiglione 29 – sarà in asta proprio in occasione della fiera italiana numero uno del settore: l'Alfa Romeo 6C 1750 Sport del 1929, che è non solo una delle Alfa più ambite di sempre ma anche una delle pochissime della variante Sport ancora in condizioni originali. Attraverso un QR code apposito, gli interessati potranno accedere alla pagina della vendita su carandclassic.it per scoprire tutte le caratteristiche e la storia dell'esemplare, che nel frattempo potranno ammirare dal vivo, con la possibilità di fare direttamente le proprie offerte.

Oltre ad essere basata sul ventesimo telaio della versione Sport – realizzata soltanto all'inizio della produzione del modello, nel 1929 – l'Alfa Romeo 6C 1750 che il pubblico di Auto e Moto d'Epoca 2023 potrà ammirare da vicino nello spazio di Car & Classic può vantare una serie di altri primati e unicità. Anche perché essendo così “giovane” tra gli esemplari costruiti, mantiene ancora alcuni particolari della precedente 6C 1500 tra cui le dimensioni delle balestre e dei cerchioni. Inclusa in tutti i registri internazionali del modello e con ampia documentazione da parte dei maggiori studiosi di 6C 1750 al mondo, la vettura è infatti una delle sole 5 Sport esistenti attualmente conosciute. Anche il suo bialbero è assolutamente straordinario, unico caso con la distribuzione separata dal monoblocco. Ed è di fatto il più longevo bialbero che si conosca. La vettura è singolare anche per la sua linea, attribuita a Mario Revelli di Beaumont e realizzata, altra particolarità inusuale, dalla torinese Viberti, attiva in campo automobilistico solo per un breve periodo.

Non meno entusiasmante è poi la storia di quest'auto di grande pregio – telaio 0212525 – che ha avuto anche due proprietari illustri: il primo, l'ingegnere Gerolamo Battista Merlini, direttore generale della Società Anonima Alfa Romeo costituita in seguito all'estromissione dalla guida dell'azienda dell'ingegner Nicola Romeo e, dopo un secondo acquirente modenese, il terzo custode è stato un pilota della Scuderia Ferrari, Francesco Severi. Con lui l'auto ha preso residenza nelle Marche, dove è rimasta fino a oggi dopo altri due passaggi di mano. Quando è stata rimessa in vita grazie alla caparbietà e alla passione dell'attuale proprietario, una quindicina di anni fa, ha riscosso notevole attenzione da parte della stampa specializzata, che, non a caso, le ha dedicato ampio spazio. Anche perché si è aggiudicata il primo premio di categoria al Concorso di Torino del 2008con una giuria composta da grandi stilisti di automobili quali Aldo Brovarone, Lorenzo Ramaciotti, Tom Tjaarda e Michael Robinson. Ma la sua vita non è stata sempre rose e fiori. Anzi. Nata nel 1929 come Torpedo 4 posti con carrozzeria della milanese Pirola & C., subisce nel 1942 la trasformazione del motore per l'alimentazione a gasogeno e in seguito anche la conversione in autocarro, con tanto di cambio di destinazione d'uso. Finché un'officina nelle Marche non l'acquista come telaio nudo con tutta la sua preziosissima meccanica e ciò che restava della prima carrozzeria orginaria. Ed è da lì che è partita qualche anno dopo la rinascita, grazie alla caparbietà e alla passione dell'attuale proprietario, che è riuscito a scovare in Olanda la carrozzeria di un'altra 6C 1750 Sport, rarissima, e l'ha restaurata, come ha fatto anche con il motore. Da allora, tra le molteplici manifestazioni cui ha preso parte la vettura negli ultimi anni figurano anche due edizioni della Mille Miglia.

Presentata al Salone dell'Automobile di Roma del 1929, l'Alfa Romeo 6C 1750 è stata concepita dalla genialità dell’ingegnere piemontese Vittorio Jano, entrato all’Alfa nel 1923 dopo una notevole esperienza maturata nel reparto corse Fiat. Il modello, una vettura innovativa dal punto di vista tecnico e dalle prestazioni brillanti, montava un motore a sei cilindri con una capacità di 1752 cm3 con distribuzione a doppio albero a camme in testa, comandato a cascata di ingranaggi da un albero verticale. Inizialmente disponibile nelle versioni Turismo, Sport e Super Sport, 6C 1750 si è affermata sul mercato come vettura leggera da turismo e ha raggiunto notevoli risultati nelle competizioni degli anni Trenta. Tanto che ancora oggi è capace di regalare emozioni uniche alla guida come poche altre vetture al mondo.




L'altra ammaliante bellezza storica che sarà ospitata nello spazio di Car & Classic, dal 26 al 29 ottobre, è la Bentley 3 Litre del 1925 dell'azienda. Una regina della velocità che ha lasciato il segno sul circuito di La Sarthe grazie alle vittorie dei Bentley Boys nel 1924 e 1927. Costruito nella metà degli anni Venti, il primo proprietario dell'esemplare è stato il capitano J.C. Mills, quando era un Coupé ad opera della carrozzeria Page and Hunt. In seguito la vettura è stata trasformata nel suo allestimento attuale di four seater in stile Vanden Plas. Nella sua inconfondibile livrea in British Racing Green, ha corso lo scorso giugno a Le Mans Classic contro le altre Bentley del periodo per celebrare i 100 anni della corsa di endurance più famosa al mondo.

Le aste di Car & Classic si svolgono online e non comportano di dover muovere i veicoli da dove si trovano. Per iniziare a vendere è sufficiente iscriversi al sito e attivare un account gratuito. Dopodiché, la preparazione all'asta è assistita da un esperto dell’azienda e offre la possibilità di stabilire un prezzo di riserva, ovvero la soglia minima da raggiungere perché il veicolo si possa considerare venduto. Il premio d’asta ammonta soltanto al 6% ed è a carico soltanto di chi vende, solo in caso di vendita. Mentre per gli acquirenti non esistono commissioni. Infine, la sicurezza per i pagamenti è garantita da un sistema che tiene bloccati gli importi fino alla consegna dei mezzi da parte dei venditori. Per questo gli acquirenti, dopo essersi registrati al sito, possono fare rilanci in tutta tranquillità. Magari partecipando anche ad alcune delle tante aste senza riserva, per le quali ogni offerta può essere vincente.

Ulteriore info: www.carandclassic.it



ABB FIA FORMULA E: MISANO WORLD CIRCUIT CONFERMA LA CANDIDATURA AD OSPITARE LA TAPPA ITALIANA DEL CAMPIONATO 2024



Misano World Circuit, 20 ottobre 2023 – L’annuncio del calendario provvisorio del mondiale Formula E, alla viglia dei primi test in programma a Valencia la prossima settimana, ha suscitato curiosità nel mondo del motorsport nell’immaginare su quale circuito italiano si svolgerà la data 2024. Misano World Circuit conferma di essersi candidata ad ospitare la tappa in programma nel secondo weekend di aprile, 13 e 14, proprio nella Motor Valley.

“Siamo fra i candidati e questo già è un bel successo – dicono il presidente Luca Colaiacovo e il managing director Andrea Albani – In queste settimane abbiamo lavorato per preparare un dossier in grado di convincere il promoter a sceglierci per le gare italiane dei prossimi anni, usando lo schema vincente che mette in sinergia MWC con il territorio per affermare un duplice obiettivo: aggiungere un evento di profilo mondiale al nostro calendario già così ricco e costruire da subito un’ulteriore opportunità di business per l’industria dell’accoglienza. Si tratta del primo sport al mondo ‘Net Zero Carbon from Day Zero’ che arricchirebbe col segno più innovativo gli eventi ospitati nella Motor Valley”.

Ultimamente si sono moltiplicati gli incontri e la settimana scorsa è avvenuta la visita sul territorio da parte degli organizzatori per prendere visione dell’impianto, toccando con mano il coinvolgimento delle istituzioni. Ora la candidatura è sul tavolo dei promoter, in attesa dell’annuncio ufficiale sulla scelta della location italiana. Da stabilire il naming, che nel caso sarà sintesi ed espressione del territorio e sarà ufficializzato nel momento in cui la scelta dovesse ricadere su MWC.

“Incrociamo le dita – il commento di Andrea Corsini, Assessore al turismo della Regione Emilia-Romagna – ma siamo convinti che la prestigiosa Formula E trovi nella nostra Motor Valley una collocazione naturale e sia ulteriore espressione delle peculiarità di un distretto che già ospita le massime competizioni motoristiche mondiali: Formula 1, MotoGP e WorldSBK”.

“Abbiamo le carte in regola – conferma Jamil Sadegholvaad, presidente di Visit Romagna – per ospitare un evento ricco di fascino, dal carattere innovativo e che si svolge nelle grandi capitali mondiali. Solo a livello organizzativo e di sponsor, si tratterebbe di quasi 5.000 persone da ospitare nella settimana che porta al weekend di gara, a cui si aggiungerà l’affluenza di pubblico che si preannuncia elevata. Nei weekend a Roma, l’indotto è stato misurato in circa 60 milioni e ciò posiziona l’evento ad un livello altissimo ed appetibile”.

“Mi aggiungo nella speranza che vada in porto questa preziosa occasione – conclude Fabrizio Piccioni, Sindaco di Misano Adriatico – Sarebbe il premio all’appeal che il territorio ed MWC garantiscono agli organizzatori dei più grandi eventi mondiali del motorsport. Anche il posizionamento temporale, a metà aprile e due settimane dopo Pasqua, rappresenterebbe un’ottima opportunità per la nostra economia turistica”.