mercoledì 27 settembre 2023

GT Open a Monza, foto di Davide Stori


Autodromo Nazionale Monza, 23-24 Settembre 2023

International GT Open

foto ©️Davide Stori
riproduzione riservata































































































Il Barone Rampante Racing Team ad un passo dalla vetta del Campionato




Un week end cominciato benissimo e concluso non nel migliore dei modi quello di Monza nei giorni scorsi nell’International GT Open. La squadra veneziana, giunta in Brianza con il pilota Giuseppe Cipriani quinto in classifica di classe AM, ha ottenuto una splendida vittoria in gara uno, mentre nella seconda corsa, dopo essere stata in lizza per il secondo gradino del podio, ha dovuto dire addio alla gara, a causa di un incidente.
In gara uno per Il Barone Rampante Racing Team non è stata vita facile, nonostante la vittoria finale: dopo il semaforo verde, Giuseppe Cipriani, partito sesto di classe, ha iniziato una rimonta che ha portato, dopo i pit stop, alla leadership della classifica. La corsa, iniziata con pista bagnata, ha visto il nastro d’asfalto asciugarsi giro dopo giro. Nonostante ciò, durante il pit stop la squadra veneta ha deciso insieme al pilota di proseguire con le gomme rain, nonostante la gran parte degli avversari avesse scelto le slick. Una scelta che per Cipriani ha pagato inizialmente ma che, sul finale di gara, ha reso difficile il mantenimento della posizione. Con pista completamente asciutta il pilota veneziano è riuscito abilmente a mantenere la prima posizione fin sotto la bandiera a scacchi, nonostante la vettura avesse molte difficoltà di aderenza.

In gara due Cipriani è partito ancora una volta molto bene, risalendo alcune posizioni per arrivare ad occupare la quarta piazza di classe. Durante la rimonta, dopo i pit stop, purtroppo, la Ferrari di Andrea Montermini alla frenata della prima variante ha tamponato la Lamborghini del Barone Rampante, scaraventandola fuori pista verso l’esterno, mandandolo violentemente contro le barriere. Gara finita per Cipriani che, senza tale inconveniente, avrebbe potuto giungere secondo di classe ed agguantare le posizioni di vertice della classifica, per poi giocarsi il titolo alla prossima gara a Barcellona. Cosa che comunque sarà ancora possibile, anche se, per la squadra veneta, peserà lo zero ottenuto in gara due a Monza.

Modesto Benegiamo, Team Manager del Barone Rampante Racing Team: “Siamo dispiaciuti per il risultato di gara due, però dobbiamo ritenerci soddisfatti a metà per quanto successo in gara uno, dove abbiamo vinto una gara difficilissima. Giuseppe è stato bravissimo perché guidare con pista asciutta e le gomme rain negli ultimi giri di gara è stato incredibile. E lui è riuscito a portare la sua auto davanti a tutti. E’ stato bravissimo!”

Ferdinando Ravarotto, Responsabile Tecnico del Barone Rampante Racing Team: “Avremmo potuto lasciare Monza con una classifica migliore e puntare tutto su Barcellona per vincere il titolo AM. Purtroppo Giuseppe è stato tamponato in prima variante ed abbiamo perso un podio certo e la vetta della classifica. Abbiamo fatto un grande week end, davanti ai nostri sponsor ed agli amici che sono venuti in pista a tifare per noi. Bisogna dire che non è ancora tutto perduto, sarà difficilissimo all’ultima corsa a Barcellona, ma la classifica ci offre ancora alcune opportunità di vittoria e ce le giocheremo tutte in Spagna”.

Giuseppe Cipriani #8: “In questo momento sono più arrabbiato per il risultato di gara due che contento della vittoria di gara uno. Con il podio di gara due avremmo potuto avvicinare se non agguantare la prima posizione in classifica, ora ci troviamo piuttosto lontani, anche se non siamo fuori dai giochi. Gara uno invece è stata incredibile, con un finale difficilissimo. La macchina, con le gomme rain scivolava ovunque e lottare con chi aveva le slick è stato difficilissimo. Essere riuscito a portare a casa la vittoria in una gara così difficile è davvero un gran risultato, averlo fatto davanti ad amici e sponsor è stato ancora più bello. Se saremo a questo livello anche a Barcellona, penso che qualche chance di vittoria l’avremo anche se ora siamo a 12 punti dal leader ed avremo a disposizione complessivamente 20 punti”.

Lancia Stratos celebra 50 anni dalla prima vittoria internazionale al Tour De France Automobile del 1973.



“Oggi celebriamo i 50 anni dalla prima vittoria di Lancia Stratos, una delle vetture da Rally più vincenti di tutti i tempi, definita dal pubblico la “bête à gagner"”. Insieme a 037 e Delta, la Lancia Stratos è diventata una leggenda nel mondo dei Rally. Ma non solo. Lancia Stratos rappresenta una delle vetture più iconiche della storia di Lancia, una vettura brutale ed efficiente, con elementi di design fondamentali, che sono entrati nell’immaginario collettivo e che ci hanno guidando nel disegnare le vetture del futuro di Lancia: i fari posteriori rotondi, la forma aerodinamica e il color blocking degli interni.” ha dichiarato Luca Napolitano, CEO del marchio Lancia.

Esattamente cinquant’anni fa, il 25 Settembre 1973, la Lancia Stratos scriveva il primo capitolo in quella che sarebbe diventata una storia memorabile. Nel 1973 viene infatti iscritta alle competizioni, ancora tra i prototipi e viene guidata dalla coppia Munari-Mannucci. A settembre dello stesso anno ottiene la sua prima vittoria internazionale al Tour De France Automobile. Un successo che segue il primo trionfo, quello conquistato nell’aprile dello stesso anno nel Rally Firestone, e che sarebbe stato precursore di un percorso incredibile. La Lancia Stratos diviene infatti una vera e propria mattatrice dei rally, inanellando una vittoria dopo l’altra: la vettura vince per 3 volte consecutive il Rally di Monte Carlo, 3 volte il Campionato Mondiale Costruttori, dal ‘74 al ‘76 e ancora 3 nell’Europeo Piloti. Grazie alla Stratos, Munari vince nel ’77 anche la Coppa FIA Piloti Rally.

E, a partire dalla stagione sportiva 1975, sfoggia i colori bianco e verde dello sponsor Alitalia con il logo tricolore della compagnia aerea, sdoppiato ed armonizzato a forma di cuneo per creare una delle livree più belle della storia del Motorsport.

In occasione di questa ricorrenza, il Circuito di Remparts d'Angoulême ha organizzato un apposito evento, nello storico percorso della Nuova Aquitania, ospitando auto d’epoca, mostre e raduni d’eccezione, alla presenza di numerosi ospiti, tra i quali l’ex pilota Bernard Darniche, che ha legato indissolubilmente il proprio nome alla Lancia Stratos, alla guida della quale ha conquistato due Campionati Europei Rally e ben quattro delle sette prove vinte in carriera nell’ambito del Campionato del Mondo Rally.

La Lancia Stratos è decisamente una vettura “brutale ed efficiente”, nata appositamente per vincere e in grado di rompere gli schemi, perché così diversa dai modelli dell’epoca. Ispirata al prototipo “Strato’s Zero” del 1970, la versione definitiva della Lancia Stratos viene presentata l’anno successivo. Tutto, in questa vettura dalla futuristica forma a cuneo, è progettato per i rally: il frontale è affilato e si armonizza con i passaruota, mentre il parabrezza inclinato ingloba il montante anteriore e prosegue nei vetri laterali. Il tetto scende verticalmente sul piccolo lunotto posteriore, che è avvolto dal grande cofano motore. Cofano e baule, costituiti da due leggeri gusci, sono comprensivi dei rispettivi parafanghi, con un’apertura ampia per un rapido intervento durante l'assistenza di gara. Sul posteriore spiccano i fari rotondi e un alettone aggressivo, mentre il motore è un sei cilindri a V della Dino 246 Ferrari. Ma Lancia Stratos è rivoluzionaria anche negli interni, completamente centrati sul guidatore e pensati per ottenere risultati ed emozioni: due posti secchi e solo due vani per i caschi da corsa, elemento distintivo anche della versione stradale. Il cosiddetto “colour blocking” degli interni crea continui giochi di contrasti per un eclettismo tutto Lancia, attraverso l'utilizzo dei colori primari, blu, rosso e giallo.

Proprio questo fascino “di rottura” rispetto all’epoca ha consacrato il modello come icona storica anche da un altro punto di vista: quello del design. Elementi quali i fari posteriori rotondi, l’alettone aerodinamico e l’abbinamento eclettico dei colori primari nell’abitacolo, rendono la Lancia Stratos un modello dal design avveniristico e ancora oggi contemporaneo. Non a caso, si tratta di una delle nove vetture storiche del Brand che hanno ispirato Lancia nella realizzazione dei modelli futuri.

Il perfetto equilibrio tra forme geometriche primarie e massima prestazione, distintivo delle storiche vetture Lancia, Stratos, 037 e Delta, è uno degli elementi essenziali che sono stati conservati e rivisitati nel disegnare le vetture del futuro Lancia. Un dialogo continuo tra passato e futuro che si ritrova già in Lancia Pu+Ra HPE, il manifesto del marchio per i prossimi 10 anni, una concept car 100% elettrica che incarna la visione del marchio in termini di design, interior home feeling, sostenibilità, elettrificazione ed effortless technology. Il Concept Lancia presenta, nella parte posteriore, proprio iconici fanali rotondi che rappresentano un chiaro rimando all’anima più brutale e radicale del marchio ed alla leggendaria Lancia Stratos.

martedì 26 settembre 2023

Grande successo per Ruote nella Storia con il Concorso d’Eleganza “Meano”


26 settembre 2023 - Ruote nella Storia ha accolto al suo interno il IV Concorso d’Eleganza per auto d’epoca “Meano” ottenendo un successo eccezionale nella tappa del 24 settembre scorso che ha vissuto un evento on the road lungo le Terre Basse nel bresciano.
In questa occasione speciale, infatti, la manifestazione realizzata dall’idea di ACI Storico in perfetta sintonia con l’Automobile Club d’Italia è coincisa con il celebre concorso organizzato dal Rotary Club Brescia – Meano delle Terre Basse, presieduto per l’anno Rotariano in corso da Rosa Di Natale. Un evento in perfetta sinergia con Ruote nella Storia, in quanto il filo conduttore resta pressoché identico, ovvero coniugare le ricchezze del territorio con la cultura e la passione per il motorismo storico. In particolare, questa edizione del concorso è stata dedicata a Vincenzo Tenchini, Rotariano con 40 anni di militanza, socio fondatore e grande ispiratore del Rotary Club Brescia-Meano delle Terre Basse, nonché ideatore stesso del Concorso d’Eleganza per auto d’epoca, scomparso lo scorso maggio. Grande appassionato di motori e pilota sia nei rally che in pista.

La manifestazione è partita da Meano, frazione di Corzano in provincia di Brescia dove ha sede il Castello-Palazzo attorno al quale si estende tutto l’abitato. In seguito i diversi equipaggi hanno attraversato un percorso tra tradizioni, cultura, sapori e luoghi unici da esplorare lungo le Terre Basse, passando anche dal Museo 100 Miglia di Brescia e la Villa Feltrinelli.
Un apporto fondamentale all’organizzazione, così come alla riuscita dell’evento, è giunto come sempre dagli Automobile Club che in questo luogo non potevano che essere rappresentati dall’AC Brescia presieduto da Aldo Bonomi e diretto da Alberto Ansaldi.

-"Un grande onore poter ospitare nel nostro territorio una tappa di Ruote nella Storia - ha commentato il Presidente dell'Automobile Club Brescia Cav. Aldo Bonomi - La collaborazione con il Rotary Club Brescia Meano delle Terre Basse è stata fondamentale per unire l'evento con il prestigioso Concorso d'Eleganza. Abbiamo toccato punti di grandiosa bellezza come il Castello di Meano e il Museo 1000 Miglia, luoghi che raccontano la nostra cultura, la nostra passione per l'eccellenza e non da ultimo il nostro amore per le automobili. Spero vivamente che questa iniziativa si possa replicare anche in futuro”.-

Una manifestazione di grande successo in cui la promozione del patrimonio nazionale e delle vetture d’epoca si è unita alla medesima valorizzazione del motorismo storico che il Rotary Club Brescia Meano delle Terre Basse vuole portare avanti anche con l’apertura di una scuola di restauro dedicata proprio alle macchine storiche all’interno del borgo di Meano, in quanto luogo di riferimento per la preziosa cultura legata a questi gioielli vere opere da museo su quattro ruote.
E facendo riferimento proprio alle vetture protagoniste dell’evento non possiamo fare a meno di menzionare alcuni degli stupendi modelli che hanno preso parte alla manifestazione del 24 settembre scorso nel bresciano. Tra le tantissime ed egualmente prestigiose ricordiamo una ITALA 16 20HP del 1909, una 1100 Zanussi Museo Nicolis, una Bugatti Eb 110SS e tra le più moderne una B.S.A SCOUT prima serie del 1935, esemplare unico in Italia.

Infine importante evidenziare, proprio in riferimento all’importanza data alle vetture d’epoca anche in relazione al territorio, che la giornata è stata anche l’occasione per presentare i nuovi progetti di "Meauto" (Club Auto e Moto storiche, affiliato ACI Storico) presieduto da Alex Caffi, che ha sede proprio a Meano e nasce con lo scopo di promuovere iniziative culturali e manifestazioni sportive dedicate al mondo delle vetture storiche. Nella cura verso le auto d’epoca si esprime dunque la cultura come eredità storica, condivisione, rapporti sociali, imprese, amicizia e non per ultimo un modo nuovo per progettare il futuro legato al nostro territorio e alle sue potenzialità.

Dopo il successo di questa edizione tutto sembra proiettato verso un nuovo appuntamento il prossimo anno. Intanto per la stagione 2023 Ruote nella Storia torna dal prossimo 29 settembre al 1° ottobre a L’Aquila, ancora il 30 settembre a Forlì-Cesena e sempre dal 30 settembre al 1° ottobre a Lecce (Galatina). Multipli gli appuntamenti del 1° ottobre a cui si aggiungono: Santo Stefano Bello (Cuneo), Pescara, Castro dei Volsci (Frosinone), Butera (Caltanissetta), Sud Sardegna (Cagliari) e Urbino-Acqualagna-Pergola (Pesaro - Urbino).


lunedì 25 settembre 2023

Gt Open, modificato il risultato di gara-2, Barr-Pitamber (SPS Mercedes) sono i vincitori; De Haan-Fagg (Optimum McLaren) riconquistano il primato della classifica generale



25 settembre 2023 - Cambia la classifica di Gara 2 dell'International GT Open disputata ieri all’Autodromo Nazionale Monza. I Commissari Sportivi hanno preso una serie di decisioni che hanno inciso sul risultato finale di Gara 2 e sulla classifica generale del campionato.


Alla vettura vincitrice, la Ferrari #51 AF Corse di Nicola Marinangeli e Riccardo Agostini, è stata comminata una penalità di 3 secondi per sorpasso in regime di bandiere gialle. Stessa sanzione per la Ferrari #11 Kessel Racing di Frédéric Jousset-David Fumanelli.


Di conseguenza, Marinangeli-Agostini scendono dal primo al secondo posto, promuovendo la Mercedes #20 SPS Automotive Performance di Reece Barrsia e Mikaeel Pitamber a vincitrice di Gara 2. Si tratta della prima vittoria nella serie sia per l'irlandese per il sudafricano.


Inoltre, gli Steward hanno deciso di annullare la penalità di 5 secondi inflitta durante la gara alla McLaren #69 Optimum Motorsport di Sam De Haan e Charlie Fagg, dopo aver esaminato le nuove prove rese disponibili dal concorrente dopo la gara.

Di conseguenza, De Haan-Fagg risalgono dal 9° al 4° posto di Gara 2 e si riprendono il comando della classifica generale del campionato, che è la seguente (modifiche in grassetto).


OVERALL STANDINGS AFTER ROUND 11 OF 13

Overall: 1. De Haan-Fagg, 107 points;  2. Menchaca, 103; 3. Haase-Reicher, 99; 4. Siebert, 97; 5. Chovert-Paul, 88; 6. Agostini-Marinangeli, 80; etc

Teams:  1. Optimum Motorsport, 64 points; 2. Motopark, 61 points; 3. Eastalent Racing, 59; 4. AF Corse, 54; 5. Oregon Team,  52; etc 

 Foto Claudio Pezzoli.New Reporter Press


GT OPEN / L'OREGON TEAM CONCLUDE IL WEEK-END DI MONZA CON UN PODIO


Le parole di Jerry Canevisio, assieme a Piergiorgio Testa numero uno dell'Oregon Team, si sono rivelate profetiche. "A Monza abbiamo sempre fatto bene". E a Monza la squadra di Cremosano ha concluso un fine settimana straordinario.
Sabato la pole di Maximilian Paul, con l'altra Lamborghini Huracán GT3 EVO2 in seconda fila con Daan Arrow, autore del terzo migliore responso nel primo turno di qualifica. Poi una Gara 1 in parte bagnata e in parte asciutta, in cui il team, Paul e il suo compagno Pierre-Louis Chovet hanno saputo perfettamente gestire la situazione, andandosi a prendere la quarta vittoria di questa stagione (peccato invece per Pietro Perolini, che dopo avere rilevato Arrow al volante, è finito contro le protezioni nelle fasi conclusive mentre era in lotta per la seconda posizione).
Lo stesso Chovet questa mattina ha ottenuto ancora una pole: la quinta per l'esattezza di questa stagione. E dalla pole il francese, questa volta in condizioni di asciutto, si è involato al comando. Quindi una safety car e Chovet ancora davanti alla ripartenza, guadagnando prima delle soste circa dieci secondi sul resto del gruppo.
Nei pit-stop si è rivelato questa volta decisivo l'handicap time scaturito appunto dalla vittoria di Gara 1. Tanto che al termine dei cambi Paul è tornato in pista quinto e, dopo essere momentaneamente arretrato di una posizione, è risalito quarto per superare sulla linea d'arrivo la McLaren di Sam de Haan prendendosi definitivamente il terzo posto.
Un vero capolavoro, che adesso consente a Chovet e Paul di giungere a Barcellona, in occasione del conclusivo appuntamento in programma ad ottobre, con 16 punti in meno rispetto alla vetta della classifica.

Un'ultima nota per Perolini e Arrow, che hanno centrato un ottimo settimo posto ed il sesto tra i Pro, chiudendo così un week-end sicuramente entusiasmante per la squadra lombarda.
In Spagna, esattamente tra quattro settimane, l'Oregon Team tenterà il colpaccio.

Credits: Foto Speedy 

WorldSBK / Domenica amara per Barni Spark Racing Team a Motorland Aragon




Al Motorland Aragon, nel decimo round del WorldSBK, è stata una domenica difficile per il Barni Spark Racing Team. Nella Superpole Race Danilo Petrucci non è riuscito a ripetere la rimonta di gara 1 e ha tagliato il traguardo in dodicesima posizione.
Non essendo entrato tra i primi nove è partito dal fondo dello schieramento anche in gara 2; nel primo terzo di gara ha rimontato agilmente fino all’undicesima posizione quando, all’inizio dell’ottavo giro, un problema tecnico alla Panigale V4 R lo ha costretto al ritiro. Dopo il quinto posto di ieri, la domenica del #9 è terminata così senza punti. Ora Petrux è settimo nella generale con 191 punti.

In Supersport Yari Montella è stato autore di una bella rimonta dopo che per la pressione troppo bassa della gomma posteriore era stato costretto a retrocedere dalla seconda all’ultima posizione della griglia di partenza. Una rimonta che ha messo in luce ancora una volta le sue doti di guida.

Danilo Petrucci, #9: «Oggi abbiamo completato il weekend sfortunato. Il mio errore in qualifica è arrivato nel momento più sbagliato, perchè questa è stata la gara dove siamo stati più competivi. In Superpole Race non sono riuscito a recuperare come ieri. La rimonta invece stava riuscendo in gara 2, dove l'obiettivo del quinto posto era alla portata. Purtroppo però abbiamo avuto un problema tecnico, mi dispiace molto per me e per la squadra che sta lavorando benissimo. Avremmo meritato di fare molti più punti e andremo a Portimao ancora più motivati, per fortuna si corre tra meno di una settimana».

Yari Montella, #55: «È stata una domenica difficile. Partendo ultimi abbiamo fatto il massimo, un ottavo posto non era quello che ci aspettavamo, ma dobbiamo farcelo andar bene visto quello che è successo. L’aspetto positivo è correre subito il prossimo fine settimane, dobbiamo continuare a lavorare perché c’è ancora un gap tecnico da colmare se vogliamo stare davanti a tutti».

Marco Barnabò, Team Principal: «Oggi non abbiamo raccolto quello che ci aspettavamo. In Superbike la gara lunga sembrava la fotocopia di quella di ieri, invece siamo stati costretti a fermarci. Per rimontare da dietro in tutte e tre le gare Danilo ha dovuto spremere al massimo la moto e questo potrebbe aver influito sul guasto. Credo che il format della qualifica andrebbe rivisto. Un pilota che non riesce a completare un giro o per una caduta o per un problema tecnico dovrebbe avere un’altra possibilità per qualificarsi: o usare la seconda moto oppure qualificarsi con un tempo del venerdì, come succede in MotoGP.  Nel caso di Montella la gomma sulla griglia era a 1.64,4 bar anziché a 1,65 come da regolamento. Nonostante questo il pilota è stato bravo a mantenere la calma e a fare una bella rimonta».







GT Open a Monza, foto di Franco Bossi

Autodromo Nazionale Monza, 23-24 Settembre 2023

International GT Open

foto ©️Franco Bossi
riproduzione riservata

























La Marca Classica: quinta vittoria per i fratelli Scapolo




Treviso, 24 settembre 2023 – È stata un’altra edizione avvincente e combattuta fino alla fine, la sesta de La Marca Classica svoltasi tra sabato 23 e domenica 24 settembre con partenza ed arrivo a Quinto di Treviso. Organizzata in modo impeccabile dal locale Automobile Club, la manifestazione ha contato la partecipazione di una cinquantina di equipaggi ai quali se ne sono accodati altri venti nell’abbinata gara con la formula “turistica”.

Il primo approccio con la gara si è vissuto nel pomeriggio del sabato con lo svolgimento della Power Stage Classic all’interno delle mura di Treviso; prova ininfluente ai fini della classifica generale è stata vinta da Claudio Lastri e Valter Pantani su Alfa Romeo Nuova Super davanti a Guido Barcella e Ombretta Ghidotti con la Fiat 508 S.

La gara ha preso il via nel piazzale dell’hotel BHR di Treviso alle 9.00 di una domenica mattina baciata da un sole pieno, offrendo le condizioni ideali per affrontare lo spettacolare tragitto, contando quarantanove equipaggi dei cinquantuno equipaggi verificati, al transito del primo controllo orario; si sono infatti verificate le defezioni per motivi personali del numero 3 Accardo - Becchina e del 24, Cecchi – Graziani.

Ad avere la meglio dopo i sessantadue rilevamenti che hanno dato parecchio filo da torcere agli equipaggi, sono stati i fratelli padovano Alberto e Giuseppe Scapolo che per la quinta volta, alla guida della Fiat 508 C griffata Nettuno Bologna, hanno inscritto il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione. Con una vettura simile Guido Barcella e Ombretta Ghidotti hanno colto la seconda posizione assoluta e, grazie ai punti acquisiti, festeggiato il secondo titolo tricolore consecutivo dopo quello dello scorso anno. A completare il podio sono stati Andrea Malucelli e Monica Bernuzzi su Fiat Duna e a loro va anche il merito di aver realizzato la miglior prestazione al netto dell’applicazione dei coefficienti correttivi, quelli che determinato le penalità nella classifica ufficiale, producendosi in una gara davvero di alto livello e priva di sbavature.

Ai piedi del podio e con il primato del 7 Raggruppamento è ancora un Barcella, ovvero il giovane Nicola, navigato da Simone Rossoni, con la fidata Autobianchi A112 Abarth del ’79 con la quale si aggiudicano anche la classifica riservata agli Under 30. Scorrendo la classifica, si trova poi ancora una vettura anteguerra nelle parti alte della classifica, la Fiat 508 C di Roberto Miatto e David Borchia; vincono il duello tutto siciliano per la sesta piazza assoluta Mario Passanante ed Alessandro Molgora su Fiat 1100 TV che precedono d’un soffio Francesco Commare e Vito Cartafalsa in grande forma su una delle numerose Autobianchi A112, quest’ultima una “E” della prima serie. Ottavi assoluti sono Paolo Salvetti e Roberto Bortoluzzi su Fiat 1100/103 della Verona Historic, a precedere Stefano Valente con Charlotte Magaraggia, noni assoluti su di un’ammiratissima Fiat 508 Balilla “Coppa d’Oro” del 1933 – vettura più data del lotto – e, a completare la top-ten, sono Claudio Lastri e Valter Pantani sulla Alfa Romeo Nuova Super. A Rossella Torri e Caterina Vagliani su Autobianchi A112 la vittoria nella classifica femminile, mentre tra le scuderie è la Franciacorta Motori a spuntarla.

Unanimi i consensi degli equipaggi all’arrivo, soddisfatti per il livello organizzativo della manifestazione sia per l’organizzazione e l’attenzione rivolta ai partecipanti, sia per il percorso che ha saputo coniugare panorami indimenticabili alle difficoltà che si aspetta chi corre una gara di Campionato Italiano; molto apprezzata è stata anche la sosta presso l’Azienda “La Dolza” dove gli equipaggi sono stati accolti per la pausa pranzo, al termine del terzo settore di gara.

A calare il sipario sulla sesta edizione della gara, la cerimonia delle premiazioni alla quale hanno presenziato il vice sindaco di Treviso, Alessandro Manera ed il responsabile finanziario di Centromarca Banca, Alberto Titotto, i quali hanno affiancato nella consegna dei riconoscimenti il presidente di ACI Treviso Michele Beni ed il direttore Angelo Centola.

La gara riservata alle vetture della regolarità Turistica ha consegnato la vittoria dell’equipaggio composto da Ennio Demarin e Roberto Ruzzier su Lancia Fulvia Coupè con la quale hanno preceduto la vettura gemella di Andrea Vignato e Camilla Bellin; terzo posto per la Porsche 911 SC di Fabio Sorgato e Monica Gianesini, Tra le vetture moderne l’hanno invece spuntata Gianluigi Scarpari e Alda Tonon su Abarth 595.

Foto Roberto Deias