mercoledì 28 giugno 2023

GT World Challenge / Rovera alla 24 Ore di Spa su Ferrari 296 GT3




Varese, 28 Giugno 2023 - Dopo la vittoria nella 6 Ore del Mondiale Endurance in aprile, un nuovo, prestigioso impegno a Spa Francorchamps attende Alessio Rovera nel weekend dell'1-2 luglio, questa volta valido per il GT World Challenge Europe. Il pilota ufficiale del Cavallino si schiera al via della 24 Ore di Spa al volante della Ferrari 296 GT3 numero 51 in equipaggio con i compagni di marca Nicklas Nielsen e Robert Shwartzman. La classicissima belga è l'appuntamento più atteso e ambito della serie internazionale by SRO e segna il terzo round stagionale dell'Endurance Cup con addirittura 71 vetture attese allo start. Il trio del team AF Corse - Francorchamps Motors è reduce da due top-10 (8° posto a Monza, 7° a Le Castellet) in campionato, frutto di una positiva progressione passata anche dai test disputati proprio in ottica 24 Ore sullo storico e selettivo circuito immerso nelle Ardenne, durante i quali piloti e squadra hanno raccolto indicazioni e dati utili all'impegno in gara con la nuova "rossa" di Maranello.


Rovera sarà alla terza partecipazione alla 24 Ore di Spa, la prima con la 296 GT3 e nella quale è iscritto in un equipaggio interamente Pro. Lo scorso anno, quando ancora la Ferrari schierava esclusivamente il modello 488 GT3, firmò la vittoria nella classe Pro-Am insieme ai compagni di equipaggio Andrea Bertolini, Stefano Costantini e il padrone di casa Louis Machiels. Il 28enne driver varesino impreziosì quell'impresa segnando il giro più veloce della corsa in 2'17"480, record assoluto nell'era delle GT3 e crono che confermò una volta di più lo speciale feeling con i 7004 metri di Spa, dove ha continuato a mietere successi anche quest'anno.


Dopo la celebre parata delle auto iscritte in programma mercoledì in città, giovedì il GT World Challenge accende i motori per prove libere (11.20-12.50), pre-qualifiche (18.10-19.10), qualifiche (21.20-22.41) e libere notturne (23.00-00.30). Venerdì si disputano il turno della super pole (15.35-16.05) e il warm up (20.35-21.05). La 24 Ore di Spa prende il via sabato 1° luglio alle 16.30 con diretta tv integrale su Sky Sport Arena (Sky 204) e live streaming sul sito ufficiale www.gt-world-challenge-europe.com.



Rovera ha dichiarato in vista della 24 Ore belga: "Sono abbastanza ottimista per quanto riguarda la velocità pura, poi ovviamente in un giorno intero di pista può accadere di tutto fra così tanti contendenti, inoltre Spa è di per sé imprevedibile. Come sempre nel GT World Challenge sarà tutto al limite, è un campionato dove anche un piccolo imprevisto lo paghi carissimo. Personalmente ho un buon feeling con la pista e con la macchina e il mese scorso nei test con la squadra siamo andati complessivamente bene. E' un appuntamento molto importante per la nostra stagione e non vediamo l'ora di metterci al volante. Ci attende un lavoro cruciale di messa a punto in prova e poi sarà un weekend molto impegnativo con tante ore di guida in vista". (Agenzia ErregiMedia)


martedì 27 giugno 2023

Alfa Romeo celebra il centenario del Quadrifoglio a Le Mans Classic 2023


Dal 29 giugno al 2 luglio sul mitico circuito della 24 Ore si terrà l'11a edizione della Le Mans Classic. Questo imperdibile evento del mondo delle gare delle auto d'epoca offre a decine di migliaia di visitatori e appassionati la possibilità di ammirare sulla pista di Le Mans i bolidi da corsa del periodo tra gli anni '20 e la fine degli anni '70 che hanno fatto la storia di questa corsa leggendaria.

Un'ottima opportunità per Alfa Romeo, quattro volte vincitrice della gara, per presentare alcuni dei fantastici modelli che hanno segnato le tappe della straordinaria avventura sportiva della marca, come quella del circuito della Sarthe. Un'occasione resa ancora più entusiasmante dal fatto che il centesimo anniversario del Circuito delle 24 Ore di Le Mans coincide con i cento anni dell'iconico Quadrifoglio, che dal 1923 contraddistingue le vetture più performanti della marca Alfa Romeo. Sono dunque due i traguardi centenari, testimoni chiave della storia delle corse automobilistiche, che saranno celebrati quest'anno durante la Le Mans Classic.

In tale occasione, presso lo stand del marchio saranno esposti quattro modelli eccezionali, fiori all'occhiello della collezione Heritage in mostra presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese: una 6C 3000CM del 1953, la straordinaria 33 Stradale prototipo del 1967, una 33/3 Litri "Le Mans" del 1970 e una 33 TT 12 del 1975. Al loro fianco, saranno presenti anche le ultime nate della gamma: le esclusive Giulia e Stelvio Quadrifoglio "100° Anniversario" accanto a una Tonale Plug-in Hybrid Q4, il primo SUV plug-in hybrid Q4 di Alfa Romeo.

Ciliegina sulla torta...di compleanno, l'esclusiva Alfa Romeo Giulia SWB Zagato farà la sua prima apparizione su strada in pubblico nel corso della sfilata che si terrà nella mattinata di sabato 1° luglio. I visitatori potranno scoprirla in anteprima mondiale presso il “Village des Constructeurs”. Si troverà accanto a una straordinaria Alfa Romeo 33/3 che ha partecipato all'edizione del 1970 delle 24 Ore di Le Mans, fregiata del logo Autodelta, scuderia ufficiale del reparto corse di Alfa Romeo che quest'anno celebra il suo sessantesimo anniversario.

Inoltre, Alfa Romeo invita tutti i suoi fan, la "tribe" degli Alfisti, a rendersi protagonisti di questo evento imperdibile. Da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio, gli appassionati clienti e clubs di Alfa Romeo prenderanno parte alla 2° edizione degli Alfa Romeo Tribe Days. Tre giorni di pura passione, costellati di eventi inediti ed esperienze di guida esclusive sui circuiti di Montlhéry e Le Mans, dove sono state scritte alcune delle più belle pagine del motorsport internazionale.

6C 3000 CM spider (1953)
La "6C 3000 Competizione Maggiorata" (CM), realizzata dalla carrozzeria Colli, nasce nel 1953 come coupé da corsa destinata alla categoria "vetture sport". Questo modello è stato progettato per partecipare alla Mille Miglia del 1953 e alla 24 Ore di Le Mans.
Il motore di questa spider da corsa, progettato da Giuseppe Busso, riprende vari elementi del precedente 6 cilindri in linea da 3 litri, creato espressamente per il prototipo 6C 3000, ma con una cilindrata maggiorata a 3495 cm3 e una potenza, al termine delle successive evoluzioni, di 275 CV.
La versione coupé taglia il traguardo in seconda posizione alla Mille Miglia del 1953, pilotata dal leggendario Juan Manuel Fangio, campione del mondo di F1 nel 1951 con la GP Tipo 158-159 "Alfetta", e all'epoca il miglior pilota del team Alfa. Il pilota argentino domina la gara, ma è costretto a rallentare a causa di un problema al telaio.
L'esperienza di La Sarthe, nel giugno 1953, si rivela di nuovo sfortunata per l'Alfa Romeo 3000 CM coupé: tutte le vetture si ritirano dalla corsa. La ragione principale è da attribuire al poco tempo a disposizione per sviluppare il progetto complessivo: il reparto progettazione ha come obiettivo principale e imperativo quello di mettere a punto e organizzare la produzione di un nuovo modello compatto, che diventerà la "Giulietta".
La versione spider, per contro, ha conquistato il primo "Gran Premio Supercortemaggiore", corso a Merano nel 1953 con J.M. Fangio alla guida. Questa vettura straordinaria è normalmente esposta presso il Museo Alfa Romeo. La vettura in esposizione è dotata di freni a disco montati nel 1955 dal reparto R&D.

Alfa Romeo 33 Stradale prototipo (1967)
Sulla base della Tipo 33/2, artefice di numerose vittorie in gara, tra il 1967 e il 1969 viene realizzata una piccola serie di 18 coupé da strada, con un'affascinante carrozzeria in alluminio progettata da Franco Scaglione.
Modello leggendario che ha segnato non solo la storia di Alfa Romeo, ma anche quella dell'automobilismo, sia per la sua rarità che per la sua bellezza scultorea, è una delle pochissime vetture da strada nate a partire dal modello da corsa, dal quale ha ereditato eccellenti soluzioni tecniche che, cinquant'anni dopo, sono ancora in grado di offuscare quelle delle sofisticate vetture moderne. Il suo design, quintessenza della bellezza in un'automobile, è quasi impossibile da descrivere: a esprimerlo sono l'equilibrio delle forme, la purezza delle linee, l'eleganza di ogni minimo dettaglio.
Il telaio originale, derivato dalle corse, è costituito da tre grossi tubi in lega di alluminio di 20 cm di diametro disposti in modo da formare una "H" asimmetrica. Due strutture in fusione di magnesio sono quindi fissate alle estremità: quella anteriore sostiene la sospensione e i pedali, mentre quella posteriore sostiene il motore, la trasmissione e la sospensione. I serbatoi del carburante, in gomma, sono alloggiati all'interno dei tubi del telaio.
Rispetto alla versione da gara, la 33 Stradale si distingue per il passo allungato di 10 cm e un telaio rinforzato con lamiera d'acciaio a livello dell'abitacolo, oltre che per equipaggiamenti e finiture adatti all'impiego su strada.
Anche il motore - un V8-90° da due litri - è stato "ammorbidito" e portato a 230 CV (rispetto ai 270 CV della versione prototipo), rimanendo comunque in grado di spingere la vettura fino ai 260 km/h.

Alfa Romeo 33/3 litri Le Mans (1970).
Il ritorno di Alfa Romeo nelle corse per vetture sport avvenuto nel 1967, con il progetto "Tipo 33", rientra in un processo evolutivo che durerà dieci anni. Dopo i successi iniziali della vettura da due litri a Fléron, e prima delle grandi vittorie del 1968, Autodelta mette a punto una nuova versione del motore V8, con una capacità di 3 litri, per concorrere per i titoli generali.
Le cose sembrano promettere bene, ma al suo debutto nella 12 Ore di Sebring nel 1969, la vettura è costretta ad abbandonare. Nel corso della stagione conquista due vittorie (Zeltweg e Pergusa) e nel 1970 la squadra Autodelta consolida lo sviluppo della 33/3.
La vettura preparata per l'anno successivo subisce una revisione radicale: il motore sviluppa 420 CV, il cambio è ridisegnato, il peso ridotto a 650 kg e viene realizzata una carrozzeria completamente nuova.
Il 1971 è l'anno dell'en plein di vittorie: la 1000 km di Brands Hatch (De Adamich-Pescarolo), la Targa Florio (Vaccarella-Hezemans) e la 6 Ore di Watkins Glen (De Adamich-Peterson) sono le principali e prestigiose vittorie che proiettano Alfa Romeo al secondo posto nel Campionato del Mondo Costruttori.

Alfa Romeo 33 TT 12 (1975)
La 33 TT 12 fa il suo debutto alla 1000 km di Spa-Francorchamps il 5 maggio 1973, mentre il Campionato del Mondo Costruttori è al culmine, con un impegno importante da parte delle marche più prestigiose, come Alfa Romeo e la sua divisione corse, "Autodelta".

Mentre il numero "33", presente sui circuiti dal 1967, richiama un'auto da corsa leggendaria, l'acronimo "TT" significa "Telaio Tubolare", derivato dalla precedente "33 TT3", con un motore V8-90°. Il "12" rappresenta invece il numero di cilindri del nuovo motore flat-12 da 3 litri, in grado di erogare una potenza di oltre 500 CV. La carrozzeria presenta un'aerodinamica inconsueta e un'estetica impareggiabile, costituita da due pinne laterali e una grande presa d'aria sopra al cofano del motore.
Per decisione dei tecnici di Autodelta, la stagione 1973 viene consacrata allo sviluppo completo della nuova vettura e l'anno successivo la 33 TT 12 raccoglie i suoi primi successi, il particolare il primo posto alla 1000 km di Monza.
Nel 1974 la direzione di Alfa Romeo decide di partecipare alla 24 Ore di Le Mans con l'obiettivo di battere il team Matra, il suo primo vero concorrente. Durante la sessione di qualifica svolta in marzo, Merzario e la sua 33 TT 12 prendono il volo con un giro realizzato in 3' 31" 000, con un anticipo di 4 secondi sulla Matra. Tuttavia, per questioni organizzative, Alfa Romeo e Autodelta decidono di non partecipare alla gara.
La stagione 1975 segnerà l'età d'oro della 33 TT 12. I piloti migliori si alternano al volante della "TT 12" e conquistano l'ambitissimo Campionato del Mondo Costruttori. Merzario, il più talentuoso, Andretti, Bell, Brambilla, Ickx, Laffite, Mass, Pescarolo, Scheckter, Vaccarella, Watson.

Trofeo A112 Abarth Yokohama: Melino bis al Lana Storico



Con la disputa del Rally Lana Storico va in archivio anche il quinto round del trofeo che, in virtù di quanto avvenuto nell’impegnativo rally biellese, confeziona prima della pausa estiva una classifica molto accorciata, preludio di un interessante finale di stagione.

Ad aggiudicarsi la gara sono stati Marco Melino e Michele Sandrin che bissano il successo del Campagnolo di tre settimane prima e si rilanciano in classifica portandosi in seconda posizione dopo aver ritrovato l’affidabilità della vettura. Alle loro spalle un convincente Cristian Benedetto, ben navigato da Luca Stivanello, anch’essi in risalita nell’assoluta dopo la gara di Biella e il terzetto di testa viene completato da Fabrizio Zanelli e Claudio Zanni al loro primo podio.

Già dalla prima prova, il rally ha perso uno degli equipaggi che potevano puntare alla vittoria: Filippo Fiora e Tiziano Pieri sono stati fermati per un problema alla trasmissione, inconveniente che nella terza prova ha appiedato Massimo Gallione e Luigi Cavagnetto, anch’essi tra quelli in lizza per la vittoria e, subito dopo ha fermato anche Ivo Droandi e Carlo Fornasiero dopo che erano stati al comando per le prime due prove. Nel secondo giro Melino inanella altri quattro parziali con Benedetto che stacca ottimi tempi consolidando la seconda piazza correndo forse la sua miglior gara di sempre, imitato da Zanelli che va a podio, dopo una gara davvero convincente.

Al quarto posto chiudono Andrea Fichera e Lorenzo Pagliaro consolandosi con lo scratch sulla prova di chiusura, e alle loro spalle sono i debuttanti Alessandro Quaglio e Andrea Angioni che tagliano il traguardo nonostante un vistoso problema d’assetto. È la sesta posizione quella che vede al traguardo Francesco Grassi, primo degli “over 60” affiancato da Alberto Bobba e primo arrivo stagionale anche per Fabio Basso e Livio Mazza, con la versione “Gruppo A”. A concludere il gruppo dei classificati Francesco Mearini e Mirco Gabrielli che riescono a tagliare il traguardo con la vettura danneggiata ed una pesante penalità, ma cercando ogni possibile soluzione pur di terminare la gara. Cosa, purtroppo, non riuscita oltre agli equipaggi citati in precedenza, anche a Giancarlo Nardi e Paola Costa, Maurizio Ribaldone e Guido Zanone, Luca Craveri ed Erika Picco.

Ora, dopo la gara di apertura del secondo girone, il Trofeo si prende una lunga pausa estiva e ritroverà gli sfidanti all’Isola d’Elba per il classico appuntamento, nuovamente su due tappe, nella terza settimana di settembre.

Classifica dopo il Rally Lana: 1. Droandi 59 2. Melino 55 3. Fichera 54 4. Droandi 40 5. Benedetto 37. Over 60: 1. Mearini. Under 28: 1. Fichera

Foto ACI Sport

MINI Challenge – Round 3 / All'Autodromo Nazionale Monza le vittorie di Zanin e Silvestrini



Sono Filippo Maria Zanin e Paolo Maria Silvestrini i vincitori del terzo round del MINI Challenge Italia all’Autodromo Nazionale Monza. Zanin arriva a quota 3 dopo la doppietta di Vallelunga, mentre il campione in carica riesce a mettere la firma sulla prima vittoria stagionale. Sul podio di gara 1 salgono il leader di classifica Gabriele Giorgi e lo stesso Silvestrini. In gara 2 Filippo Fant è secondo davanti al “solito” Gabriele Giorgi. Tra i giovani della MINI Challenge Academy doppietta per Matteo Martinelli.

Terza vittoria di fila per Filippo Maria Zanin che, dopo la doppietta di Vallelunga, si impone anche in gara 1 a Monza. Il pilota milanese scatta dalla pole position e si invola verso il successo, mentre alle sue spalle è ancora Gabriele Giorgi (MINI Roma by Progetto E20 Motorsport) a regalare spettacolo in una sfida con il campione in carica Paolo Maria Silvestrini (BYmyCAR Milano by Progetto E20 Motor) che perde la seconda piazza solo ad una manciata di tornate dal termine della gara grazie ad un sorpasso perfetto del toscano alla Variante della Roggia. Sotto la bandiera a scacchi, in quarta posizione, chiude Roberto Gentili (Ceccato Motors by CZ Bassano RT) davanti ad Andrea Palazzo (M.Car by AC Racing Technology) e Stefano Bianconi (Fimauto by ACI Racing Technology). Nella MINI Challenge Academy vince ancora Matteo Martinelli davanti a Benjamin Sylvestersson e ad Erika Lavazza, protagonista nelle prime fasi di gara di un contatto con Federico Desiderio costretto ad un pist stop per controllare la sua MINI JCW Challenge Lite.

Dalla pole position scatta il campione in carica Paolo Maria Silvestrini che sfila in testa alla prima variante, ma alle sue spalle il contatto tra Diego Mercurio (Car Point by AC Racing Technology), Andrea Tronconi (Ambrosi by Progetto E20 Motorsport), Andrea Palazzo e Stefano Bianconi costringe la direzione gara a mandare in pista la safety car. Prima dell’ingresso della vettura di sicurezza un’uscita alla prima di Lesmo fa perdere la terza pizza a Gabriele Giorgi, passato da Filippo Fant, compagno di squadra di Roberto Gentili. Alla ripartenza Silvestrini resiste agli attacchi di Zanin, mentre Giorgi torna terzo davanti a Fant con un sorpasso alla prima variante. Il toscano è scatenato e infila Zanin alla prima di Lesmo. La lotta per il podio è serrata, così come quella della Academy con Contessi e Sylvestersson che entrano in contatto e Martinelli che ne approfitta prendendo un minimo margine. Il finale è incandescente con Zanin, Silvestrini e Giorgi che arrivano affiancati in prima variante nel corso dell’ultimo giro. Ad approfittarne è Fant che conquista la seconda piazza alle spalle di Paolo Maria Silvestrini che riesce a mettere la prima firma sulla stagione 2023. Giorgi sale sul terzo gradino del podio, con Filippo Maria Zanin quarto, Edoardo Maccari (AD Motor by Tuder Motorsport) quinto e Matteo Martinelli sesto, vincitore della classe Lite davanti a Sylvestersson e Desiderio.

Il Mugello Circuit ospiterà il quarto round stagionale della dodicesima edizione del MINI Challenge il prossimo 8 e 9 luglio prima della pausa estiva.

12° Rally Lana Storico: Marcattilj e Giammarino su Porsche vincono la gara a media



Se nel rally non sono mancati emozioni e colpi di scena, altrettanto si può confermare nella gara di regolarità a media, valevole quale quarto appuntamento del Campionato Italiano di tale disciplina,

Già prima del via, i quaranta equipaggi iscritti – record per una gara titolata – lasciavano presagire una sfida tanto tirata, quanto incerta. E così è stato, con l’aggiunta di colpi di scena inaspettati e numerosi ritiri che hanno confermato le tante insidie della tecnica e spettacolare gara messa in piedi da Veglio 4x4, BMT Eventi e ACI Biella, da giocarsi su quattro prove che hanno dato filo da torcere agli equipaggi.

Al termine della prima tornata erano Marco Gandino e Marianna Ambrogi a capeggiare la classifica provvisoria con la Fiat Ritmo 130 TC, seguiti da Maurizio Aiolfi e Carlo Merenda su Peugeot 309 GTI e dai futuri vincitori Paolo Marcattilj e Francesco Giammarino con la Porsche 911 T. Il secondo giro, complici un asfalto scivoloso e temperature da piena estate che mettono alla frusta gli equipaggi, registra una serie di variazioni e di ritiri tra i quali quelli di Gandino, Verdona e Verini ma dà anche il via libera a Marcattilj e Giammarino che vanno a conquistare la loro terza vittoria sulle strade biellesi. Alle loro spalle Aiolfi e Merenda staccati di 38 penalità e, a completare il podio sono Piantelli e Cambiè con una Lancia Fulvia HF. Ai piedi del podio si piazzano Beretta e Liverani su Porsche 911 seguiti da Catanzaro e Beneduce con la Mazda 323. Gandolfo e Frascaroli sono sesti assoluti con l’Innocenti Mini Cooper Export seguiti dall’Audi Quattro di Sommaruga e Fumanelli. Ottava posizione per le vincitrici della classifica femminile Antonella Monza e Susanna Nicolini su Porsche 911 con la quale precedono l’Audi 80 Quattro di Vellano e Molina. Infine, è ancora una vettura dai quattro anelli, la “Quattro” di Keller e Ricci a completare la top-ten. Alla scuderia Porsche Milano Classic Est la vittoria nella classifica delle scuderie. A conferma del livello di difficoltà della gara, solo trenta delle quaranta vetture partite hanno tagliato il traguardo finale presso il centro commerciale “Gli Orsi”.

A gratificare la coraggiosa scelta degli organizzatori di mantenere a calendario la gara di regolarità sport, sono stati i dieci equipaggi – cifra mai toccata in altre gare nella stagione in corso – che ci hanno creduto, portando in gara un’interessante rassegna di vetture tra le quali spiccavano quelle dei due equipaggi giunti dalla Repubblica Ceca: la Skoda Favorit 136L ex ufficiale di Petr e Martin Urik e l’ammiratissima, quanto rara, Saab 96 Sport del 1962 di Michal Pavlik e Monika Di Lenardo, che hanno avuto anche l’onore di salire sul terzo gradino del podio. A precederla nell’assoluta sono state la Lancia Fulvia Coupé di Roberto Rossetta e Stefano Delucchi e la Fiat 850 Sport Coupé dei vincitori Roberto Viganò e Pieraldo Giacobino. (Andrea Zanovello)

Foto Roberto Morello

Sport Prototipi, Matteo Roccadelli (BHK Motorsport) domina a Monza ed è il nuovo leader del Campionato Italiano


Fine settimana perfetto per Matteo Roccadelli (BHK Motorsport) che dopo essersi imposto come unico poleman del Campionato Italiano Sport Prototipi 2023 si è aggiudicato entrambe le vittorie del terzo appuntamento disputatosi a Monza. 

In gara-1, partito dalla pole position, il vercellese ha dominato la corsa, nonostante una partenza concitata e un intervento della safety car che ha messo alla prova il pilota di BHK Motorsport. Roccadelli tuttavia è rimasto concentrato per tutta la durata della corsa, dimostrando poi un ottimo passo gara che gli ha permesso di vincere la sua prima corsa in stagione con più di 13 secondi di vantaggio sul secondo classificato Jesse Menczer; il pilota anglo-americano è stato autore di un’ottima corsa, sfruttando i colpi di scena che hanno segnato la gara per salire in seconda posizione. Chiude terzo Davide Uboldi, che ha preceduto per soli 59 millesimi sul traguardo il leader del campionato Emil Hellberg. Da segnalare che la corsa si è chiusa anzitempo, con la bandiera rossa che ha sospeso la gara durante l’ultimo giro per via della vettura di Stefano Attianese, ferma sul rettilineo che conduce alla variante Ascari.
Roccadelli ha trionfato in una gara molto concitata, con numerose lotte che hanno catturato l’attenzione dei fan accorsi sulle tribune dell’autodromo lombardo. Il colpo di scena che ha cambiato la lotta per il podio è arrivato al terzo giro, quando la gara è stata neutralizzata dall’ingresso della safety car: Linus Hellberg è finito in testacoda nella prima curva di Lesmo, con suo fratello Emil e Danny Molinaro che nel tentativo di evitarlo sono arrivati al contatto. Un incidente che ha visto solo il leader del campionato Emil riuscire a continuare la corsa, mentre gli altri due piloti coinvolti sono stati costretti al ritiro. Ad approfittarne è stato Davide Acosta Molina, che ha concluso in quinta posizione davanti a Pietro Ferri. Settima posizione per l’indiano Surineni Chetan, che alla prima presenza in stagione ha lottato a lungo per il podio prima di finire lungo in curva 1 perdendo tempo prezioso dai suoi rivali a pochi giri dalla fine. Ottavo Giovanni Mazza, che ha tagliato il traguardo davanti a Mariano Maglioccola e a Sonia Roussel, con la francese che ha dunque chiuso la top-10.

Matteo Roccadelli ha conquistato la vittoria nella seconda corsa del weekend dopo aver dominato l'appuntamento del sabato. Una corsa della domenica ricca di colpi di scena ancor prima del via, con l’indiano Vignash Kadarabad impossibilitato a partire: il pilota che doveva scattare dalla seconda posizione non ha potuto prendere il via della corsa, con la sua vettura che si è fermata alla seconda curva di Lesmo nelle fasi antecedenti allo schieramento in griglia. La partenza della corsa ha poi visto Roccadelli scattare in modo eccellente, con il vercellese che si è portato in terza posizione dopo pochi metri; la gara è stata tuttavia subito neutralizzata, con la safety car che è stata chiamata in causa a seguito di un contatto in percorrenza della curva Ascari tra Pietro Ferri e Stefano Attianese. La vettura di sicurezza è dunque scesa in pista, per recuperare sia la vettura di Attianese che quella di Giovanni Mazza, ferma anch’essa all’Ascari in seguito a un testacoda.

In fase di ripartenza Roccadelli si è subito portato al comando, sorpassando sia Davide Uboldi, che partiva dalla pole position per la griglia invertita, che Emil Hellberg e prendendo la testa della corsa: il pilota di BHK Motorsport ha poi condotto la gara fino alla bandiera a scacchi, nonostante la pressione esercitata su di lui dallo svedese nelle fasi conclusive della corsa, centrando così il secondo successo consecutivo e affermandosi come vero dominatore del fine settimana monzese. Al secondo posto ha chiuso dunque Emil Hellberg, abile anche lui in partenza a recuperare dal quinto al secondo posto; lo svedese, che dopo aver superato Uboldi in fase di ripartenza ha dovuto cedere la leadership a Roccadelli, ha poi mantenuto il ritmo del pilota vercellese, chiudendo la corsa a meno di un secondo dal vincitore.
A pochi minuti dalla fine, la gara è stata animata dal duello per la terza piazza tra Davide Uboldi e Danny Molinaro, con quest’ultimo che ha portato a casa il sorpasso alla Parabolica ed è riuscito a concludere l’ultima manche del fine settimana sul terzo gradino del podio. Uboldi ha quindi chiuso al quarto posto, non riuscendo a terminare la corsa nella top-3 dopo essere scattato dalla pole position; quinto Alister Yoong, che ha dovuto difendere la posizione nel finale dagli attacchi di Linus Hellberg, con quest'ultimo costretto ad accontentarsi della sesta piazza. Settimo Surineni Chetan, al debutto stagionale qui a Monza e bravo a recuperare posizioni dopo essere partito dai box, mentre Jesse Menczer ha terminato ottavo. Chiudono la top-10 Davide Acosta Molina e Sonia Roussel.

Il prossimo appuntamento del Campionato Italiano Sport Prototipi sarà sempre presso Autodromo Monza in data 15-17 settembre, dopo la pausa estiva.


lunedì 26 giugno 2023

Campionato Italiano Autostoriche a Monza, foto di Franco Bossi

Autodromo Nazionale Monza, 24-25 giugno 2023

Campionato Italiano Autostoriche 

Foto di Franco Bossi 

riproduzione riservata 




















 


























Vittorie di Cazzaniga-Petrov (GT3) e Biagi-Del Col (GT Cup ) a Monza nel Campionato Italiano GT Sprint




Sono targate Lamborghini e Ferrari le  vittorie che hanno concluso all’Autodromo Nazionale Monza il 2° round del Campionato Italiano Gran Turismo. Nella gara della classe GT3 il successo è andato ai portacolori del VSR, Riccardo Cazzaniga e l’israeliano Artem Petrov, ma le altre due posizioni del podio si sono decise nel post gara a favore di Marco Butti (Audi R8 LMS-Audi Sport Italia) e Liberati-Michelottto (Lamborghini Huracan GT3 Evo-VSR), dopo le penalizzazioni di 5” per Greco-Gnos (Honda NSX GT3-Nova Race)  e di 3” per  Spengler-Klingmann (BMW M4 GT3-BMW Italia/Ceccato Racing Team), che avevano concluso la gara, rispettivamente, in seconda e terza piazza.


Nella gara della classe GT Cup a trionfare sono stati Biagi-Del Col (Ferrari 488 Challenge Evo) davanti a Colavita-Maggi (Ferrari 488 Challenge Evo) e Vebster-Segù (Lamborghini Huracan ST). I successi delle sottoclassi sono andati a Denes-Gvazava (GT3 PRO-AM), Ciglia-Fascicolo  (GT3 AM) e Pezzucchi-Pastorelli (GT Cup AM).


Foto Claudio Pezzoli - New Reporter Press 

domenica 25 giugno 2023

Podio sfiorato da Marco Butti a Monza nella seconda gara del GT3 Sprint tricolore



Monza (MB), 25 giugno 2023 - La quarta delle otto gare in calendario che assegneranno i titoli GT3 Sprint 2023 prende il via nel primo pomeriggio assistita da un meteo perfetto per la stagione, all'insegna dell'Anticiclone delle Azzorre, con caldo intenso e quasi 50° sull'asfalto. Ma è rimasto freddo ancora una volta Marco Butti, che partito quarto non si è fatto coinvolgere da contatti al semaforo verde ed è risalito subito terzo, per inseguire a distanza ravvicinatissima i leader della giornata, i vincitori di ieri Spengler/Klingmann (BMW) e quelli di oggi Cazzaniga/Petrov (Lamorghini), partiti in pole position. Tenendo un ritmo alto il diciottenne comasco ha limitato il distacco da chi comandava le operazioni al massimo entro 2" e il giro prima di fermarsi ai box per il pit stop obbligatorio aveva solo 1"5 dal vertice. 


Ma col secondo posto di ieri e i 5" secondi che sono affibbiati alle vetture il cui equipaggio è composto da un solo pilota, il lariano oggi era il conduttore che doveva trascorrere più tempo in corsia box: 17". Nonostante questa attesa la R8 LMS del team di Emilio Radaelli riusciva a riprendere la corsa al quarto posto, dietro alla Lamborghini partita al palo e alla Honda di Gnos/Greco, come la vettura italiana un equipaggio che non aveva avuto da misurarsi con handicap tempo quando i piloti si erano cambiati di posto. Butti si trovava alle spalle della Honda e della BMW affermatasi ieri e riusciva a tenere stabilmente il loro passo, con il trio in lotta serrata per la seconda posizione fino al traguardo. Nel finale il pilota di Porlezza dimostrava che sulla pista di casa non si rassegnava fino all'ultimo e proprio nell'affrontare l'ultima volta la curva Parabolica prima del traguardo faceva un ultimo estremo tentativo che non bastava a scavalcare l'ex-campione DTM che la spuntava per 3 decimi di secondo per il terzo posto. Butti era quarto a 16"1 dal vincitore, e con i 17" scontati al box è facile fare i conti e vedere che proprio come il sabato il suo passo e quello dell'Audi era quello di un'abbinata in grado di puntare alla coppa del vincitore a pieno titolo. 


Credits: Audi Sport Italia-Ufficio Stampa