sabato 24 giugno 2023

Italiano GT Sprint, a Monza vittorie di Spengler-Klingmann (GT3) e Colavita-Maggi (GT Cup )



24 giugno 2023 - Ha i primi due vincitori il 2° appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint in corso all'Autodromo Nazionale Monza. Nella gara riservata alla classe GT3 ad imporsi sono stati Bruno Spengler e Jens Klingmann su BMW M4 Gt3-BMW Italia-Ceccato Racing Team (nella foto di Claudio Pezzoli) davanti a Marco Butti (Audi R8 LMS-Audi Sport Italia) e ai compagni di squadra Tamburini-De Luca, mentre nella gara che ha visto protagoniste le vetture della classe GT Cup sul gradino più alto del podio sono saliti Colavita-Maggi (Ferrari 488 Challenge Evo-Double TT Racing), che hanno preceduto Demarchi-Patrinicola (Ferrari 488 Challenge Evo-Best Lap) e Fabi-Riva (Lamborghini Huracan ST-DL Racing).


Domani sono in programma altre due gare, alle 15.20 quella della GT3 della durata di 50 minuti + 1 giro e alle 16.40 quella della GT Cup della durata di 48 minuti + 1 giro, entrambe  saranno trasmesse in diretta su Acisport TV (SKY 228), sul sito www.acisport/CIGT, sui social del campionato, Facebook e YOUTube. Per le due gare della classe GT3 è prevista, inoltre, la diretta su Raisport (58 DT).


Foto Claudio Pezzoli/New Reporter Press

F4 / Arvid Lindblad vince gara 1 a Monza



Monza, 2; giugno 2023 - All'Autodromo Nazionale Monza non manca lo spettacolo nella prima gara dell'Italian F.4 Championship. Dopo 30 minuti e un tesissimo giro finale, il pilota junior McLaren di Prema Racing, Ugo Ugochukwu, taglia il traguardo per primo. Lo statunitense è però penalizzato post gara in seguito all'attenta revisione del Collegio degli Steward, che giudica pericolosa una manovra eseguita su Lindblad nel finale, e penalizza inoltre due sorpassi fuori dai limiti della pista, su Lindblad e Taponen (10, 5 e 5 secondi aggiunti al tempo di gara). Ugochukwu perde pertanto la terza vittoria nell'Italian F.4 e scivola fuori dalla zona punti nella prima gara del weekend. Arvid Lindblad vince gara 1 e allunga sul diretto rivale di classifica. Il pilota junior Red Bull con i colori di Prema, si era portato in testa sorpassando Brando Badoer nel primo giro ed aveva mantenuto la posizione fino alle fasi finali, nonostante i brevi scambi di posizioni con il veneto, a lungo rimastogli attaccato agli scarichi. Proprio Badoer, Van Amersfoort Racing, sale in P2, nella prima delle tre gare di questo fine settimana. Penalizzato con 5 secondi anche Nicola Lacorte, pilota di Prema Racing quarto sotto la bandiera a scacchi, per un sorpasso fuori dai limiti di pista ai danni di Kacper Sztuka. È pertanto il finlandese Tuukka Taponen, Prema Racing, a chiudere la classifica finale di gara 1 in terza posizione.  Ha chiuso quarto Sztuka, polacco di US Racing, tra i protagonisti in pista per la testa della gara. Quinto è il siciliano di BVM Racing, Alfio Spina, guadagna così un ricco bottino dopo essere partito dal sedicesimo posto della griglia di partenza. Alle sue spalle termina gara 1 sesto James Wharton, pilota australiano con le insegne del Team Prema Racing. Il singaporiano Akshay Bohra, pilota del Team US Racing, è settimo; davanti allo statunitense di PHM Racing, James Egozi. A chiudere la top 10 l'australiano Gianmarco Pradel, US Racing, e il brasiliano di Van Amersfoort con livrea Alpine Academy, Matheus Ferreira.


ph credits: Claudio Pezzoli - New Reporter Press 

venerdì 23 giugno 2023

GT OPEN / VITTORIA E LEADERSHIP IN AM PER GIUSEPPE CIPRIANI E BARONE RAMPANTE RACING TEAM



Grande prestazione di Giuseppe Cipriani ed Il Barone Rampante Racing Team lo scorso week end in Ungheria. Sul circuito dell'Hungaroring il pilota veneziano ha disputato un grande week end, occupando le posizioni di vertice tra gli AM già dalle prove libere.

In qualifica la Lamborghini Huracan del Barone Rampante ha staccato il secondo tempo per gara uno ed il miglior tempo per gara due, permettendo alla vettura numero 8 di partire dalla prima fila virtuale della categoria AM.

In gara Cipriani ha confermato quanto fatto vedere in prova: in entrambe le corse è partito bene ed è stato protagonista, ha mantenuto le posizioni di vertice per poi ingaggiare alcuni duelli per la leadership di gara, che hanno portato la Huracan numero 8, in alcuni momenti, a retrocedere di alcune posizioni. La vettura del Barone Rampante è stata però in grado di rimontare le posizioni perse e, complici anche due pit stop perfetti in entrambe le corse, è riuscita a completare entrambe le corse occupando la seconda piazza in gara uno e soprattutto ottenere una splendida vittoria nella seconda corsa.

Quella di gara due, a Budapest, è stata la prima vittoria del 2023 per Giuseppe Cipriani. Questa vittoria va a sommarsi ai due secondi posti ottenuti sempre a Budapest il sabato e in gara uno a Portimao, oltre ad un altro terzo posto agguantato sempre in Portogallo. Grazie a questi piazzamenti Cipriani è leader nella classifica AM nell'International GT Open.


Il commento di Modesto Benegiamo, Team Manager della squadra: "Abbiamo disputato un week end davvero super positivo. Giuseppe ha girato forte tutti e tre i giorni, già nelle libere avevamo capito che avremmo potuto ottenere grandi risultati. Così è stato, lui in gara è andato davvero forte e la squadra è stata perfetta, gestendo al meglio i pit stop in entrambe le corse!"


Ferdinando Ravarotto, Responsabile Tecnico del Barone Rampante: "Vittoria, secondo posto, pole position per gara due, devo dire che è stato un gran week end. Giuseppe è stato bravissimo, è stato veloce per tutto il fine settimana e non ha commesso errori. Lui ci ha messo del suo, ma anche la squadra non è stata da meno. Abbiamo gestito la vettura in maniera egregia per tutto il week end, anche durante i pit stop siamo stati perfetti. I ragazzi si sono meritati questa vittoria!"


Giuseppe Cipriani: "Finalmente siamo arrivati sul gradino più alto del podio. Ci siamo andati vicini nelle precedenti gare, ora finalmente abbiamo rotto il ghiaccio. L'Hungaroring è un circuito che a me piace molto, mi sono trovato bene da subito e non abbiamo commesso errori. Sono davvero molto contento, anche perché con questo risultato abbiamo agguantato la leadership di classe AM in Campionato!".

Il Campionato Italiano Sport Prototipi riparte dall’Autodromo Nazionale Monza


 

Il Campionato Italiano Sport Prototipi è pronto a riaccendere i motori per il terzo appuntamento della stagione dopo Imola e Pergusa. Sarà il tempio della velocità Autodromo Nazionale Monza ad accogliere infatti la serie promossa da ACI Sport col supporto tecnico di Wolf Racing Cars per la ripresa delle operazioni dopo un mese di pausa. Il quinto ACI Racing Weekend vede la classifica di campionato del CISP rivoluzionata rispetto a Pergusa. Al termine delle verifiche effettuate sulla vettura di Davide Uboldi dopo il round siciliano, la vettura del pilota comasco è stata esclusa dalla manifestazione. Sulla Wolf GB08 Thunder numero 8 era stata riscontrata una non conformità dei sigilli applicati al motore, che dopo una successiva verifica da parte del costruttore e del commissario tecnico, ha confermato la manomissione dei sigilli.


Hemil Hellberg è quindi il nuovo leader del campionato, con 51 punti raccolti sino ad ora, imponendosi in entrambe le manche con gara a griglia invertita sia in Emilia-Romagna che in Sicilia. Con 46 punti in classifica generale lo insegue Matteo Roccadelli, che è l'unico poleman che il Campionato Italiano Sport Prototipi ha avuto fino a qui. A due sole lunghezze c'è Danny Molinaro, campione della stagione 2021 e rientrante quest'anno dopo un anno di assenza con l'obiettivo dichiarato di puntare alla riconferma.


Giunge in Brianza con il quarto posto nella classifica generale Jesse Menczer grazie ai 35 punti raccolti, precedendo Vignash Kadarabad che ne ha invece raccolti 28 nel solo round di Pergusa. Dopo una sfortunata Imola, l'indiano di BHK Motorsport ha conquistato il primo podio nella corsa inaugurale del fine settimana siciliano, e si trova anche in vetta alla classifica degli Under 25, dove ha conquistato ben 56 punti, uno più del compagno Matteo Roccadelli.


Scivola in sesta posizione assoluta Uboldi, complice anche la detrazione di 10 punti come previsto dall'art.24 del Regolamento Sportivo. Lo insegue (21 a 16) Michele Fattorini, davanti alla coppia Emotion Motorsport formata dal colombiano David Acosta Molina e da Pietro Ferri. Quest'ultimo, con 10 punti raccolti, si trova appaiato a Sergio Farris e Manuel Deodati.


Stefano Attianese, grazie ai 62 punti incamerati fino a qui, è il leader della classifica Master, mentre Donald Milokanovic con 70 lunghezze conduce le operazioni nella classifica Rookie. Tra le 17 vetture iscritte al round di Monza ci sono delle novità: su tutte il ritorno di Linus Hellberg, che proverà a dare manforte al fratello Emil leader di campionato, ma anche il cambio di casacca di Sonia Roussel, che passa a difendere i colori del team Bad Wolves. Raddoppia invece la presenza indiana, con Chetan Surineni che raggiunge il connazionale Kadarabad.


Il programma del Campionato Italiano Sport Prototipi prevede la disputa di due turni di prove libere da 25 minuti venerdì 23 giugno alle 9:20 ed alle 13:05. Più tardi nel corso della giornata, alle 17:35 si disputeranno le prove ufficiali che daranno vita alle griglia di partenza delle gare previste per sabato 24 giugno alle 14:15 e domenica 25 giugno alle 11:00. Entrambe le corse saranno trasmesse in diretta su ACI Sport TV, canale 228 di Sky, oltre che sulle pagine social del CISP sulle piattaforme Facebook e YouTube.


giovedì 22 giugno 2023

Supersprint, impianti di scarico speciali dal 1955

 


Se è vero che, come si suol dire, noi siamo la nostra storia, nel caso di Supersprint è tanta roba! Innanzitutto, perché parliamo di una storia lunga quasi settant’anni, durante i quali l’azienda mantovana ha realizzato impianti di scarico speciali per una infinità di modelli: dalle piccole Giannini 500 alle sportive di maggiore successo, stradali e da corsa. Spesso lavorando a fianco dei reparti corse delle Case e maturando un know-how ai massimi livelli che oggi, così come durante tutto questo lungo cammino, può mettere in campo per lo sviluppo di nuovi progetti.

Ma sempre restando fedele al metodo di lavoro artigianale, “confezionando” impianti di scarico come fossero abiti di alta sartoria. E mantenendo viva questa storia, grazie alla conservazione delle dime sviluppate per la realizzazione degli impianti di scarico, tanto da disporre di un catalogo che conta circa 90.000 applicazioni che spaziano dalle classiche, con il valore aggiunto delle certificazioni storiche degli impianti, alle youngtimer fino alle sportive di ultima generazione.


Impianti di scarico apprezzati in tutto il mondo, tanto che fino a qualche anno fa il 90% del mercato Supersprint era concentrato all’estero, soprattutto negli USA. Ora la voce esportazioni fa sempre la parte del leone, ma con percentuali che sono variate, soprattutto nel nostro Paese. Grazie all’operato congiunto con l’esclusivista per il mercato nazionale RPM Racing Parts di Lainate (MI), che ha svolto una notevole mole di lavoro sul campo, mettendo a frutto la propria rete di contatti presso gli operatori di settore. Una collaborazione partita una decina di anni fa e, che confortata dai numeri positivi, si è fatta via via sempre più stretta, soprattutto negli ultimi anni con la presenza diretta dell’azienda ad importanti fiere di settore.

“Stiamo puntando molto sulle auto d’epoca – spiega Francesco Dell’Orto, Sales Manager RPM -. Ci sono molte richieste per quanto riguarda automobili degli anni ‘70 e ‘80, questo significa che le presenze alle fiere di settore di Padova, Milano e Torino, stanno dando buoni frutti. Ed è importante che a queste fiere ci sia stata la presenza diretta dell’azienda, con un’ampia esposizione dei prodotti. Perché questo ha dato modo di far comprendere ad appassionati e addetti ai lavori il livello qualitativo del prodotto, perciò che dietro un costo magari importante c’è un lavoro altrettanto importante, di ricerca e sviluppo, di cura nella lavorazione e di test. Altro fattore determinante è quello di avere prodotti con certificazione storica. Una sensibilizzazione importante perché abbiamo notato che spesso chi acquista un prodotto per la propria auto classica poi, evidentemente soddisfatto, acquista una linea di scarico anche per la sportiva di ultima generazione, per la quale oltre al sound coinvolgente vuole anche una maggiore prontezza nella risposta, sempre più condizionata dalle limitazioni applicate dalle Case”.

Ripercorrendo, in breve, la storia di Supersprint, possiamo comprendere perché il mercato si sia sviluppato prevalentemente all’estero ma, soprattutto, le scelte che hanno mantenuto intatta negli anni la filosofia dell’azienda.

Nel 1955, completata l’acquisizione di un’azienda di Verona che produce marmitte speciali, Giuseppe Gilli la rinomina Supersprint: “una bella intuizione, perché è un nome che trasmette dinamismo, velocità, ed è attuale ancora oggi”, sottolinea Federico Gilli, che insieme al fratello Alessandro (che si occupa della parte tecnica) e al cugino Ennio è sul ponte di comando Supersprint. A fine anni ‘50 la produzione viene spostata nel mantovano, a pochi km dalla sede attuale. 

All’inizio era una piccola officina: c’era un solo saldatore che assemblava tutti i pezzi, compresi i terminali che venivano dipinti di colore rosso, perché trasmettevano l’idea delle corse. In quel periodo le vendite avvenivano per lo più in ambito locale, poi un amico che frequentava la Germania per lavoro suggerì a Giuseppe Gilli che quello poteva essere un mercato interessante. Detto fatto, l’imprenditore mantovano cominciò a fare la spola nei fine settimana tra Italia e Germania, con un furgone carico di marmitte da proporre a rivenditori di ricambi, i quali all’epoca vendevano prodotti italiani della concorrenza. Convinti dalla qualità del prodotto, si instaurò un buon rapporto con questi commercianti, tanto che loro stessi suggerirono delle idee su come sviluppare i prodotti in funzione delle richieste del mercato tedesco, che in breve divenne quello più importante. Successivamente Giuseppe Gilli cominciò a trascorrere lunghi periodi in California, per seguire anche altre attività, così si sviluppò molto il mercato USA. 

La prima delle due scelte fondamentali per il futuro Supersprint ce la spiega Federico Gilli: “A metà anni ‘80 mio padre ci lasciò la conduzione dell’azienda, apprezzando il fatto che noi fossimo appassionati di motori. Si fidava di noi ma, giustamente, diciamo che ci “teneva d’occhio” con discrezione. Infatti, non mancava mai di partecipare alle riunioni in cui dovevano essere prese scelte importanti, anche perché lui avendo fatto la gavetta era molto oculato. Infatti non ebbe dubbi nel respingere l’offerta del Gruppo Fiat che negli anni ‘90 ci propose di passare a produrre per loro grandi volumi di prodotti, supportandoci anche per la dotazione delle attrezzature necessarie, perché il passaggio a quel tipo di produzione, pur allettante inizialmente a livello di numeri, non ci avrebbe più lasciato spazio per seguire la nostra tradizionale clientela aftermarket, oltre a legarci inevitabilmente alle logiche aziendali del Gruppo, così come alla scelta dei materiali e metodo di lavorazione. Insomma, avremmo perso la nostra identità, che tuttora è il valore aggiunto dei prodotti Supersprint”.

La seconda ce la illustra Davide Branchini, responsabile di stabilimento:”abbiamo deciso di puntare su automobili di un certo livello. Questo ci ha permesso di verificare che grazie alla grande ricerca che portiamo avanti nello sviluppo di nuovi apparati, passando magari anche 15 giorni su una macchina per realizzare prototipi e provarli al banco, abbiamo ottenuto standard molto elevati nello sviluppo di collettori e impianti di scarico, realizzando particolari anche per i reparti corse di alcune Case”. Va infatti sottolineato che proprio al fondamentale settore ricerca e sviluppo in Supersprint sono impegnate diverse persone con varie competenze. 

Sempre con Davide Branchini vediamo i passaggi del processo di progettazione, sviluppo e realizzazione di una linea di scarico speciale Supersprint.

“Dopo avere elaborato lo studio del componente da realizzare, i dati vengono inseriti nel computer collegato al tavolo cartesiano dove una struttura mobile può “copiare” il layout del tubo da riprodurre. Dato che si tratta di un tavolo cartesiano vengono letti i punti centrali di ogni direttrice, dati che servono a fornire le coordinate cartesiane di ogni centro alla macchina curvatubi. Ma siccome durante la curvatura l’acciaio inossidabile subisce una variazione dei gradi di angolazione, diventa importante verificare con il tubo i dati reali in modo tale da apportare le correzioni per compensare globalmente le variazioni che si verificano durante le lavorazioni. Una fase in cui rimane determinante l’apporto del tecnico. Questo ci permette di essere molto elastici nell’elaborazione dei prototipi, anche perché i macchinari di ultima generazione sono dotati di appositi simulatori. Per contro la tecnologia ha un po’ complicato le cose: prima c’erano solo tre parametri sui quali agire: curvatura, tratto rettilineo e rotazione, mentre ora ci sono molti più parametri con i quali fare i conti”.

Il successivo passaggio, fondamentale nella preparazione delle parti che poi andranno a comporre il dispositivo di scarico, riguarda il taglio dei tubi, con la misura e l’angolazione perfetta in funzione di quello che si dovrà poi realizzare, dall’apparato più semplice a quello più complesso.

“A livello di prestazioni c’è una bella differenza tra il tipo di convergenza dei collettori nel, o nei, tubi dell’impianto di scarico: da 2 in 1 fino a 5 in 1. Ovviamente se parliamo di auto prestazionali o da competizioni la cosa migliore è avere una convergenza di tipo sagomato, cioè con i tubi che si raccordano in modo perfetto tra loro convergendo in modo guidato nel tubo singolo, in modo tale da creare minore “attrito” possibile tra i vari flussi. Mentre per automobili meno esasperate, o comunque quando diventa importante anche una certa economia di costi, si può prendere in considerazione una raccordatura “semplificata” con convogliatore esterno”.

“Ovviamente ci sono differenze prestazionali tra le due soluzioni, ma nemmeno così trascendentali come si potrebbe pensare, mentre la grande differenza c’è tra un collettore in ghisa, materiale poroso che frena i flussi, e la soluzione in tubi. Va in parte sfatata anche la teoria che vuole i collettori di scarico di lunghezza esattamente uguale, mentre noi abbiamo visto che anche nel caso in cui non siano perfettamente uguali come lunghezza ma hanno un layout differente, studiato ad hoc, avviene una sorta di compensazione. D’altronde in alcuni casi si è costretti a sacrificare il layout ideale a causa degli spazi disponibili, oppure per la presenza di accessori; perciò, è necessario studiare la giusta compensazione. Abbiamo messo a punto questa tecnica lavorando per anni con i tecnici dei reparti corse di alcune Case. Naturalmente in quel caso l’obbiettivo è la massima prestazione, mentre quando si realizza uno scarico per la produzione vanno tenuti presenti anche i costi necessari per la realizzazione”. 

Va sottolineato che negli anni Supersprint ha collaborato, in qualità di fornitore ufficiale di scarichi, con i reparti sportivi di diverse Case automobilistiche: Mercedes AMG, Fiat Auto Corse, Alfa Corse, N-Technology, Seat Sport, Peugeot Sport, Citroen Sport, oltre a numerosi e qualificati tuners come AC-Schnitzer, Tech-Art, RUF, Hamann, Hartge, Carlsson, Lorinser e molti altri.

Nella realizzazione di uno scarico con caratteristiche sportive va ottimizzato ogni aspetto: dal layout visibile esternamente a quello interno ai silenziatori, fino al sound.

“Noi disegniamo il layout interno ai silenziatori in modo tale che sia il più diretto possibile, così come spesso studiamo apposite flange. Ad esempio abbiamo realizzato uno speciale collettore per la M5 su cui abbiamo messo il brevetto: dato che in funzione del calore va tenuto presente un certo allungamento dei vari tubi, abbiamo studiato una flangia con una speciale guarnizione in grafite  che garantisce la tenuta e molle di fissaggio esterne”.

“Un altro degli aspetti sui quali concentriamo la nostra attenzione riguarda il sound, che deve essere accattivante e, oserei dire, il più “musicale” possibile. Il sistema di assorbimento del rumore è di tipo tradizionale, con una sorta di tessuto inox che avvolge il tubo, a spirale in modo tale da garantire tenuta, facendo da barriera alla lana di roccia che riempie il silenziatore così da evitare che questa venga “aspirata” dalla depressione creata dal passaggio veloce del flusso e quindi fuoriesca. Però, pur svolgendo il ruolo di barriera fisica, la lana inox lascia passare le onde sonore consentendo di creare il sound voluto. A tale scopo, nel caso delle Porsche abbiamo realizzato la famosa “X pipe” che collega le due bancate così da mantenere il caratteristico sound”. 

“A partire dagli anni 2000 abbiamo convertito tutta la nostra produzione con un materiale che noi consideriamo ottimale: acciaio inossidabile AISI 304, che non da’ vantaggi a livello prestazionale, ma è certamente bello da vedere e, soprattutto, garantisce durata”.

Un altro passaggio fondamentale è, naturalmente, quello della saldatura tra i vari elementi. Lavorazione che in Supersprint viene ancora eseguita manualmente, perciò va sottolineato che c’è un’autentica “caccia all’uomo” per trovare personale specializzato. 

“Una volta terminata la realizzazione del prototipo del collettore o silenziatore, e deliberato, questo viene passato alla produzione. Che nel nostro caso, normalmente, significa piccole serie. Il lavoro del cosiddetto “marmittaio” può apparire semplice: si tratta di piegare tubi o lamiere, realizzare i fondelli tramite imbutitura e saldarli insieme, ma tra i diversi modi di lavorare posso garantire che c’è di mezzo un mondo. Perciò, oltre alla qualità del materiale, è importante per noi poter contare su persone che abbiano assimilato negli anni la nostra metodologia di lavoro. Poi vengono comunque eseguiti controlli “distruttivi” a campione. Per quanto riguarda la tecnica di saldatura, si è passati dalla classica saldatura a cannello degli anni ‘60 a quella a Mig, la classica torcia, fino all’utilizzo del TIG per determinati prodotti come i downpipe oppure impianti per vetture di un certo livello, dato che questo tipo di saldatura offre un risultato estetico migliore”.

 passaggi finali, prima della sistemazione in magazzino oppure dell’imballaggio per la spedizione, sono il lavaggio finale e la marchiatura.

“Dopo l’apposito lavaggio sgrassante effettuato in reparto per rimuovere i residui di lavorazione, i vari particolari finiti vengono sottoposti al lavaggio finale, effettuato con soluzione alcalina non aggressiva e successivo passaggio con acqua senza calcare in modo tale che le eventuali gocce residue asciugandosi non lascino macchie. Un trattamento che dona brillantezza al prodotto finito. Il tocco finale definitivo è la bordatura e marchiatura laser del terminale”. Un tocco decisamente elegante e, soprattutto, una certificazione indelebile.

Credits: RPM Racing Parts Milano

Team Bassano: 31 equipaggi al Lana Storico



Romano d’Ezzelino (VI), 22 giugno 2023 – Come avviene da qualche tempo, anche quest’anno il Rally Lana Storico è la gara che fa da giro di boa della stagione sportiva sia per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche ma anche per alcuni dei trofei per i quali l’evento biellese ha validità. Quinto della massima Serie nazionale e del Trofeo A112 Abarth Yokohama, il Lana Storico conta ben trenta equipaggi dall’ovale azzurro tra i centotredici del rally ed uno, quello composto da Gino Fumagalli ed Emilio Burlando con la Fiat 124 Abarth, nella regolarità sport.

Ad aprire la lunga lista nel rally sono Antonio Fassina e Marco Verdelli presenti con la Lancia Stratos ai quali fanno seguito i locali Ivan Fioravanti ed Annalisa Vercella Marchese con la Ford Escort RS già vincitrice per ben sei volte della classifica del 3° Raggruppamento, categoria dove è presente la Porsche 911 SC di Roberto Rimoldi con Harshana Ratnayake alle note. Al via anche Matteo Luise e Melissa Ferro con la Fiat Ritmo 130 TC seguiti dalla Lancia Rally 037 di Enrico Bonaso e Nicolò Lazzarini. Gara di casa anche per Luca Prina Mello e Simone Bottega su BMW 2002 Tii accompagnati da un quartetto di Porsche 911: le due SC di Adriano Beschin e del rientrante “MGM” navigati rispettivamente da Riccardo Pellizzari e Carola Grosso; non mancano all’appuntamento casalingo Nicola Salin e Paolo Protta con una RS Gruppo 4 mentre con una versione “Gruppo 3” tornano in gara Nicola Tricomi e Giuseppe Lusco. Ad interrompere momentaneamente lo stuolo delle coupé di Stoccarda, due Opel: la Kadett GT/e di Massimo e Matteo Migliore e l’Ascona SR di Giacomo Questi e Giovanni Morina. Pronto a proseguire il cammino tricolore anche Massimo Giudicelli che avrà Vincenzo Torricelli a navigarlo sulla Volkswagen Golf GTI e timbrano il cartellino anche Bruno Graglia e Roberto Barbero con la BMW M3. Tocca poi ad un altro terzetto di Porsche 911 con la SC di Claudio Azzari e Massimo Soffritti, la RS di Luigi Orestano e Carmelo Cappello e la S 2.0 con la quale Giuliano Palmieri e Lucia Zambiasi riprendono la corsa verso il titolo nel 1° Raggruppamento. Tra di loro c’è l’Opel Kadett GSI di Maurizio Cochis con Milva Manganone alle note e ancora un’Opel al via, Kadett GT/e, la schierano Corrado e Leonardo Sulsente.

Dopo il positivo esordio al Campagnolo tornano in gara Elena Gecchele e Giulia Dai Fiori con la Fiat 124 Sport e si rivedono anche Marco Simoni e Matteo Grosso su Peugeot 205 Rallye. Tocca ad un terzetto di Lancia Fulvia Coupé completare l’elenco, con le due HF 1.6 di Francesco Espen e Fabrizio Vaccani affiancati rispettivamente da Gabriella Guglielmo e Walter Rapetti, mentre con la versione 1.3 S saranno al via i coniugi Elia Scotti e Daniela Borella. A completare la trentina, sono i sei equipaggi in gara con le A112 Abarth per i quali è stato diffuso il comunicato dedicato.

Otto le prove speciali in programma, quattro da ripetersi, con partenza ed arrivo al Centro Commerciale “Gli Orsi” di Biella nella giornata di sabato 24 giugno.

A tenere alta l’attenzione nel fine settimana ci sarà anche il Mecsek Rallye in Ungheria, quinto appuntamento del Campionato Europeo al via del quale si schiereranno “Lucky” con Fabrizia Pons su Lancia Delta Integrale 16V e Paolo Pasutti con Giovanni Battista Campeis su Porsche 911 RS. Due le tappe tra venerdì e sabato.

Sarà invece il terzo round stagionale del Campionato Italiano Velocità Auto Storiche a portare l’ovale azzurro nell’Autodromo di Monza dove sarà al via l’Opel Kadett GT/e Gruppo 1 di “Toby” e Roberto Grassellini.

Credits: Photozini

EuroNASCAR / Lanza e Benedetti con la Camaro #88 protagonisti a Brands Hatch



Davanti agli oltre 50mila appassionati che hanno affollato le tribune della decima edizione dell'American SpeedFest di Brands Hatch, Max Lanza e Roberto Benedetti sono stati nuovamente grandi protagonisti delle due Divisioni EuroNASCAR. I due piloti della Camaro #88 hanno entrambi conquistato la Top3 di classe nelle due gare del sabato nelle rispettive divisioni: Lanza ha conquistato la medaglia di bronzo tra i Challenger, mentre Benedetti ha fatto suo il terzo gradino del podio del Legend Trophy. Le ottime prestazioni potevano essere confermate anche alla domenica, ma uno spettacolare incidente nel corso della gara EuroNASCAR PRO ha messo ko Lanza e costretto Benedetti a non prendere il via della seconda manche della EuroNASCAR 2.

Max Lanza aveva iniziato nel migliore dei modi il weekend inglese, proponendosi come grande protagonista del Trofeo Challenger. Secondo nelle prove libere, il pilota romano ha poi portato la sua Camaro #88 schierata da CAAL Racing al terzo posto in qualifica, posizione confermata poi in gara al termine di una intensa battaglia. 
"Sono contento per quanto abbiamo dimostrato anche qui in Inghilterra, nonostante le condizioni della pista che cambiavano continuamente. Siamo però riusciti a salire sul podio Challenger in una gara davvero difficile, con tante battaglie in pista su di un tracciato angusto e scivoloso. Non è stato facile, ma abbiamo portato a casa un ottimo risultato." ha commentato Lanza, protagonista di uno spettacolare incidente in Gara 2, che ha posto fine al weekend della Camaro #88. "Purtroppo sono stato tradito dalla pista scivolosa e sono arrivato lungo in Curva 1, la macchina ha galleggiato sulla sabbia e...il muro era lì. Uno degli incidenti più duri nella mia carriera con tanto di ribaltamento, ma sono grato alla NASCAR e all'EuroNASCAR per averci dato vetture così sicure. La botta è stata dura ma sono uscito senza neanche un graffio, la mia #88 si è sacrificata ma mi ha protetto in modo eccezionale. Mi dispiace solo per Roberto, che ha dovuto saltare la gara della domenica. Purtroppo fa parte del gioco, guardiamo avanti: ci aspettano Vallelunga e i nostri tifosi tra poche settimane!"

Per Roberto Benedetti due Top10 assolute e la quinta fila in qualifica sfuggita per appena 2 centesimi di secondo. Il pilota romano si è però rifatto in gara 1, quando ha mostrato carattere e decisione in una gara difficile ed è risalito fino alla settima posizione assoluta in uno spettacolare arrivo in volata con i diretti avversari. Un solido risultato che gli è valso il secondo posto nel Trofeo Legend. "Secondo weekend di gare e secondo podio! E' stata dura perchè su una pista così è difficile sorpassare e l'errore è sempre dietro l'angolo, ma per tutto il weekend abbiamo lottato per la Top10 assoluta e questo è il risultato che più conta. Peccato per gara 2, ma la cosa più importante è che Max stia bene. Vediamo il lato positivo, la nostra Camaro sarà nuova di zecca a Vallelunga!". ha concluso con una battuta Benedetti, che nel dopogara è stato retrocesso di cinque secondi dalla direzione gara, rimanendo in Top10 assoluta ma scalando di un posto nella classifica di classe .


Tocca ora all'Italia ospitare il terzo appuntamento della stagione della NASCAR Whelen Euro Series. L'8 e il 9 luglio prossimi i potenti V8 americani ruggiranno sul tracciato di Vallelunga.


ph credit: NWES \ Bart Dehaese

mercoledì 21 giugno 2023

Trofeo A112 Abarth Yokohama: si riparte dal Lana



Romano d'Ezzelino (VI), 21 giugno 2023 – Giugno, nel mondo dei rally storici porta subito la memoria al Rally Lana Storico la cui dodicesima edizione si disputerà venerdì e sabato prossimi a Biella. Quattordici sono gli equipaggi che hanno dato adesione al quinto degli otto appuntamenti della Serie dedicata alle A112 Abarth, promettendo un'altra pagina da scrivere con emozione ed agonismo.

L'elenco si apre con la coppia attualmente al comando del Trofeo, e detentrice del titolo 2022, ovvero Ivo Droandi e Carlo Fornasiero che cercheranno un nuovo alloro per il proprio palmarès ma se la dovranno vedere con Andrea Fichera e Lorenzo Pagliaro al loro primo Lana Storico; tocca poi a Marco Melino e Michele Sandrin i quali sull'onda del successo al Campagnolo tenteranno il bis sulle strade dove, in due delle tre recenti edizioni, ha primeggiato quel Filippo Fiora che cerca il poker di vittorie sulle strade amiche, assieme a Tiziano Pieri e tra di loro timbra il cartellino Francesco Mearini navigato da Mirco Gabrielli.

Non staranno di certo a guardare i veterani Massimo Gallione e Luigi Cavagnetto pronti ad inserirsi nella lotta per la vittoria e bella figura nella gara di casa cercherà di farla anche Francesco Grassi con Alberto Bobba alle note. L'elenco prosegue poi con gli emiliani Fabrizio Zanelli e Claudio Zanni seguiti da Cristian Benedetto e Luca Stivanello.

Al via del quinto round del Trofeo anche Giancarlo Nardi con Paola Costa alle note seguiti nell'elenco da due equipaggi alla "prima" stagionale, ed entrambi con le versioni Gruppo A dell'A112 Abarth: Fabio Basso e Livio Mazza tornano ad inserirsi nella mischia dei trofeisti mentre Luca Craveri ed Erika Picco si preparano al debutto "di fuoco". Altro equipaggio di casa che cercherà gloria sulle strade amiche è quello formato da Maurizio Ribaldone e Massimo Torricelli mentre, a completare l'elenco, saranno i debuttanti Alessandro Quaglio e Andrea Angioni.

Otto le prove speciali da affrontare per circa 108 chilometri cronometrati, tutte nella giornata di sabato 24 giugno con partenza e arrivo al Centro Commerciale "Gli Orsi" di Biella.


ph credits ACI Sport

martedì 20 giugno 2023

Weekend di vittorie per il Team Bassano



Romano d’Ezzelino (VI), 20 giugno 2023 – Altri due allori vanno ad arricchire la nutrita rassegna di vittorie del Team Bassano, ancora protagonista grazie ai propri portacolori sul gradino più alto del podio al San Marino Rally Historic e al Rally di Reggello – Coppa dell’Olio.

Nel secondo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra Storico, il team dall’ovale azzurro ha firmato un’eccellente doppietta grazie a Marco Bianchini e “Lucky” entrambi sulle Lancia Delta Integrale 16V Gruppo A affiancati da Giulia Paganoni e Fabrizia Pons. Per il pilota sanmarinese quella ottenuta sabato scorso è la prima vittoria sulle strade di casa, dopo un paio di secondi posti degli anni scorsi, costruita prendendo il comando nella seconda speciale e consolidata dai quattro scratch realizzati sulle sei prove disputate; le altre due sono state appannaggio dei compagni di scuderia i quali, grazie al risultato ottenuto aumentano sensibilmente il vantaggio sugli inseguitori in campionato.

Buone notizie anche dagli altri due equipaggi classificati al termine di una gara che ha messo a dura prova soprattutto i mezzi; Damiano Zandonà e Simone Stoppa hanno chiuso al sesto posto assoluto grazie ad un’eccellente prestazione con la Renault 5 GT Turbo Gruppo A con la quale si sono aggiudicati la classe e la terza posizione in 4° Raggruppamento. Subito dietro, settimi assoluti, hanno terminato Filippo Viola ed Anna Bressan su Alfa Romeo 33 Gruppo A, anch’essi vincitori di classe e saliti agli onori di cronaca per lo scratch sulla terza speciale, probabile frutto di un errore di cronometraggio comunque sancito dall’ufficializzazione della classifica.

Unica nota negativa per il Team Bassano, il ritiro per uscita di strada della Porsche 911 SC di Michael Stock e Gerhard Weiss, delusione compensata dalla vittoria siglata anche tra le scuderie.

Team Bassano sugli scudi anche sulle strade fiorentine dove si è corso il Rally di Reggello – Coppa dell’Olio che ha visto un inaspettato, ma decisamente meritato, successo da parte di Tommaso Fantei e Giovanni Guerzoni in giornata di grazia con la Volkswagen Golf GTI Gruppo 4 con la quale hanno primeggiato in sei delle nove speciali, tenendo il comando della gara fin dalla prima prova speciale mitigando in parte il rammarico per il ritiro di papà Fausto a causa di una toccata con l’Alfa Romeo GTV6 condivisa con Daniele Grechi.

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Foto ACI Sport

PODIO PER GASS RACING AL SAN MARINO RALLY




Un fine settimana decisamente positivo per la Scuderia Gass Racing impegnata nell'edizione numero cinquantuno del San Marino Rally, gara valida per il quarto round del Campionato Italiano Rally Sparco e secondo del Campionato Italiano Rally Terra.

Già dallo shake down si era intuito che Tommaso Ciuffi in coppia con Pietro Cigni poteva aspirare a un buon risultato tanto è vero che il pilota fiorentino ha subito inserito nelle prime posizioni la sua Skoda Fabia R5 su un percorso che ha mostrato essere di suo gradimento. La performance di Ciuffi è stata di assoluto rilievo e caratterizzata da una progressione continua delle prestazioni grazie anche a una scelta di gomme ottimale che gli ha consentito di aggiudicarsi anche la settima prova speciale "Lunano 2". Il meritatissimo bronzo di gara gli permette di salire inoltre al secondo posto nella classifica generale del Tricolore Terra.


Michael Rendina, il più giovane partecipante al Tricolore Rally nella categoria 2 Ruote Motrici, partiva con l'intento di portare a termine il suo primo vero rally su terra e a metà gara era tranquillamente posizionato nella top-10 fino al momento in cui è stato costretto all'abbandono. Certamente il recente rinvio del Rally Adriatico ha complicato il suo esordio su un percorso per lui completamente nuovo considerato che il pilota romano saggiava il fondo sterrato senza avere avuto la possibilità in precedenza di svolgere test preparatori.

Chi invece ha stupito è stato il giovanissimo Francesco Dei Ceci, pilota schierato da Aci Team Italia e navigato da Marco Lepore, che sulle strade del Titano ha sfoggiato una prestazione di rilievo nel secondo round del Campionato Italiano Assoluto Rally Junior.

 Già nella power stage di apertura il pilota casertano, al volante della Clio R5 preparata da Motorsport Italia, otteneva un brillante terzo crono mettendo ottimamente a frutto la due giorni di test preparatori su terra svolti nei giorni precedenti l'evento sanmarinese. Alla sua seconda apparizione in un rally Dei Ceci chiudeva la sua prestazione nella top-5, una grande iniezione di fiducia in previsione delle prossime tappe di campionato.

Prossimo impegno per la Scuderia Gass Racing in pista tra due settimane a Imola per il secondo appuntamento del Campionato Gt4 Italy.


Foto Arfelli



GT Open / L'Hungaroring accende la rincorsa ai titoli. Con primo podio 2023 per Fumanelli e Jousset su Ferrari 296 di Kessel Racing


Primo podio della stagione domenica per il duo del team Kessel Racing formato da David Fumanelli e dal francese Frédéric Jousset nel terzo round stagionale del campionato internazionale GT Open disputato sulla pista dell’Hungaroring. Un risultato importante per l’equipaggio della squadra elvetica, al debutto con la nuova Ferrari 296 GT3 che sostituisce da questa gara la “vecchia” 488 GT3 Evo: «Sono molto contento, è arrivato il primo podio della stagione, un podio inaspettato considerato l’alto livello dei nostri avversari e la poca esperienza del mio compagno di squadra. – spiega il brianzolo – Credevamo non fosse possibile raggiungere questo traguardo nel breve periodo, ma invece siamo riusciti a centrare questo ottimo obiettivo fin da subito».
Merito certo della nuova vettura, più facile da guidare e più intuitiva che ha esaltato le capacità di adattamento di Fumanelli, protagonista già nelle prove ufficiali con la firma del miglior tempo di classe Pro-Am. 
«La vettura deve essere ancora sviluppata, ma è già ottima – continua – Fin dall’inizio non abbiamo avuto problemi, il nostro team ha svolto un lavoro fantastico perché portare in pista una vettura che all’esordio non presenta problemi di affidabilità o altro, è sicuramente fattore importante».

Un traguardo questo, sancito dall’ottimo piazzamento in qualifica, risultando essere la prima Ferrari nella classifica dei tempi e confermato poi dal secondo posto in gara 2. Così, dopo il rammarico nella prova di sabato, conclusa all’undicesimo posto ad un giro a causa di un contatto tra il pilota francese ed un avversario, gara 2 ha visto l’ottimo avvio di Fumanelli che ha condotto in testa tutto il suo stint di gara, lasciando poi il volante al compagno di squadra in prima posizione di classe, che il francese ha mantenuto per tutta la gara, subendo il sorpasso dell’Audi dei campioni in carica Marcin Jedlinski e Karol Basz solo all’ultima tornata.
Nonostante questo esordio senza dubbio positivo, le speranze di lottare per il titolo sono però scarse, come ammette Fumanelli. In Ungheria sono arrivati i primi otto punti della stagione, ma il distacco che dalla vetta, 20 lunghezze, è notevole: «non siamo nella posizione di lottare perché siamo quasi a metà campionato e per noi è ormai troppo tardi. Ma i nostri compagni di team, Schirò e Rosi che attualmente occupano la seconda posizione in classifica a tre lunghezze dalla testa, potranno certamente competere per il titolo». 

La trasferta ungherese ha però regalato anche tante emozioni per la corsa al titolo assoluto. Al rientro nella serie, in gara 1 la coppia formata da Al Faisal Al Zubair e Fabian Schiller a bordo della Mercedes AMG GT3 (Al Manar Racing by GetSpeed) ha conquistato il successo precedendo sul podio Simon Reicher e Christopher Haase (Audi Eastalent Racing) e la Lamborghini dell’Oregon team guidata da Maximilian Paul e Pierre Louis Chovet. In Pro-Am, secondo successo stagionale per la Ferrari 488 GT3 di Marco Pulcini e Eddie Cheever (AF Corse) davanti a Steve Jans e Axel Blom (Mercedes GetSpeed) e alla Lamborghini Huracan di Martin Kodrić e Andrzej Lewandowski (Bonaldi Motorsport). 

Domenica successo assoluto con un sorpasso all’ultima curva per il team Oregon con Maximilian Paul e Pierre-Chovet davanti a Diego Menchaca e Marcos Siebert (Mercedes Motopark) e ai vincitori di gara 1 Faisal Al Zubair e Fabian Schiller. In Pro-Am, i campioni in carica Marcin Jedlinski e Karol Basz (Audi Olimp Racing) ottengono la prima vittoria del 2023 precedendo di sette decimi Frédéric Jousset e David Fumanelli (Ferrari Kessel Racing) e la coppia composta da Dexter Müller e Yannick Mettler (Mercedes CBRX by SPS). 
Prossimo appuntamento per il campionato GT Open il 23 luglio sulla pista francese del Paul Ricard.  Diego Onida )

Eberhard & Co. e La Leggenda di Bassano


Eberhard & Co. rinnova la sua presenza in qualità di Main Sponsor e Official Time Keeper della 28esima edizione de “La Leggenda di Bassano - Trofeo Giannino Marzotto” che ancora una volta vedrà protagoniste - nella scenografica cornice delle Dolomiti - auto incredibili con equipaggi provenienti da ben 13 Paesi del mondo. 
Tra le novanta barchette ai nastri di partenza ci saranno degli autentici pezzi unici, come una Maserati 250/200 SI del 1957, una Ferrari 250 Testa Rossa del 1959, ma anche dei veri e propri mostri sacri del calibro di una meravigliosa Alfa Romeo 8C 2300, Bugatti tipo 13 e Tipo 51 e ben 2 rarissime BMW-Veritas. 

A fare da apripista e scortare le automobili storiche sarà la splendida Dallara Stradale guidata dal due volte campione del mondo rally Miki Biasion, Brand Ambassador di Eberhard, affiancato dall’AD della Maison svizzera Mario Peserico, che premierà l’equipaggio vincitore con uno splendido cronografo, a testimonianza di un legame consolidato che supera, anno dopo anno, la prova del tempo. 
La manifestazione prenderà il via giovedì 22 giugno da Villa Caffo Navarrini a Rossano Veneto e si concluderà con la tradizionale sfilata in piazza della Libertà a Bassano del Grappa domenica 25 giugno. Rinnovato il percorso, con i drivers ospiti della città di Bolzano nelle giornate centrali ed un percorso di 560 km complessivi attraverso i passi più suggestivi del versante alpino orientale: da Bassano del Grappa a Cavalese valicando il passo Manghen, poi i passi Lavazè, Pennes e Giovo, per citare alcuni, con una sosta al museo di moto più alto del mondo al passo Rombo. Le Dolomiti in tutto il loro splendore saranno il palcoscenico per uno spettacolo indimenticabile.