martedì 12 maggio 2015

WSBK Imola: le foto di Michele Mereghetti

© FOTO DI MICHELE MEREGHETTI - WWW.SUISSESPORT.CH
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lunedì 11 maggio 2015

F1, GP SPAGNA. IL BILANCIO PIRELLI







Una varietà di strategie, a due e a tre soste, ha caratterizzato la battaglia per il podio nel Gran Premio di Spagna sponsorizzato da Pirelli. Se Nico Rosberg è stato sempre in testa alla gara, fermandosi solo due volte, il suo compagno di squadra, Lewis Hamilton, ha dato vita ad una battaglia accesa con Sebastian Vettel, avendo entrambi scelto strategie differenti. Hamilton ha adottato una strategia a tre soste, dopo aver perso alcune posizioni alla partenza; Vettel ha invece optato per una strategia a due soste.

Nico Rosberg ha usato una strategia medium – medium – hard (che avevamo valutato come la più vantaggiosa), vincendo alla fine con un vantaggio di mezzo minuto.

Tutti i piloti hanno iniziato il Gran Premio con gomma media, di 1,5 secondi più veloce della mescola dura nella seconda sessione di prove libere del venerdì.

Hamilton ha poi preferito effettuare tre soste - con due stint iniziali sulle medie, un terzo sulle hard e gli ultimi 15 giri di nuovo su medie.



Felipe Massa è stato l'unico pilota ad utilizzare la stessa strategia di Hamilton, finendo sesto dopo essere partito dalla nona posizione in griglia. Dopo una qualifica deludente, Kimi Raikkonen ha adottato una strategia a due soste alternativa. Il finlandese ha utilizzato le gomme dure per il suo stint centrale, con l'obiettivo di beneficiare della velocità in più della media a fine gara, in una battaglia vinta contro il suo connazionale Valtteri Bottas (Williams).

Con l'usura e il degrado molto in linea con le aspettative, sia una strategia a due soste sia una a tre erano ugualmente possibili.

Le squadre rimarranno adesso a Barcellona per il primo test in stagione, che si terrà domani e mercoledì e che vedrà impegnati i piloti ufficiali ma anche i terzi piloti.

Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “La strategia ha dominato il Gran Premio di Spagna, con un’emozionate battaglia tra Mercedes e Ferrari. La combinazione di mescole che abbiamo portato ha aperto diverse possibilità, consentendo ad ogni squadra di sfruttare al massimo il proprio potenziale. Nonostante la complessità della pista e le alte temperature, entrambe le mescole si sono comportate benissimo e c’è stato pochissimo graining e poco blistering. Non vediamo l'ora di iniziare i test che ci aiuteranno a raccogliere molti dati per lo sviluppo delle gomme per il prossimo anno”.

Ancora un podio ad Adria per Edoardo Liberati nella MitJet Italian Series




Debutto e doppio podio sul circuito di Adria, per Edoardo Liberati, nella Mitjet Italian Series. Il pilota romano è stato protagonista con i colori dell'Alberteam di un weekend quasi perfetto, che lo ha visto già nelle qualifiche inserirsi nel novero dei protagonisti, ottenendo il secondo migliore responso assoluto e poi conquistando sabato ancora il secondo posto in Gara 1, dopo un arrivo in volata con Vito Postiglione nei cui confronti ha pagato sul traguardo un "gap" di appena 767 millesimi.

Un esordio con la lode per il 22enne laziale, che per effetto dell'inversione delle prime otto posizioni della griglia, in Gara 2 si è avviato dalla quarta fila. Posizione di partenza che lo ha portato a rimanere "imbottigliato" nel gruppo nel corso dei primi giri, rendendosi successivamente protagonista di una rimonta con cui è risalito ben presto in terza posizione, rimanendoci fino alla bandiera a scacchi.

Punti importanti, quelli conquistati da Liberati nella classifica riservata ai piloti B (PRO), anche se il concomitante impegno di Monza nel Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europa lo aveva costretto a saltare il primo appuntamento di Imola che si è disputato nello stesso fine settimana.


"Sono alle stelle. - ha commentato Liberati - Se all'appello è venuta meno la vittoria, il weekend di Adria è stato straordinario sotto tutti i punti di vista. Per fare meglio c'è ancora tempo…".

E adesso si pensa al prossimo round del monomarca riservato alle vetture della Casa di Sant'Agata Bolognese, in programma tra sole due settimane (23 e 24 maggio) sul tracciato di Silverstone, una pista su cui non ha mai corso in precedenza. In Inghilterra, Liberati si alternerà come sempre al volante di una Huracán del team Raton Racing con lo svizzero Patric Niedehauser, puntando a confermarsi nelle posizioni di vertice dopo avere centrato nella trasferta brianzola un sesto e un quinto posto.

Foto da http://www.mqcorse.it/

Secondo round a Pau per la F. Renault 2.0 Alps





A poco più di un mese dal primo dei sette appuntamenti, che si è disputato a metà aprile a Imola, la Formula Renault 2.0 ALPS torna in azione questo fine settimana (15-16-17 maggio) sul circuito cittadino di Pau, per affrontare il secondo round del calendario 2015. La serie riservata alle monoposto 2 litri farà tappa sul “toboga” francese per la quarta volta, sulle cinque edizioni a cui è giunta quest’anno. Un appuntamento a cui la Formula Renault 2.0 ALPS è mancata solo nel 2013, riprendendo poi la tradizione la scorsa stagione. Sui 2,7 chilometri del tortuoso e storico tracciato che sorge ai piedi dei Pirenei, il campionato della Fast Lane Promotion per l’occasione cercherà ulteriori conferme.

A mettersi in evidenza a Imola era stato infatti l’anglo-coreano Jack Aitken, più veloce nel secondo turno di qualifica e primo in Gara 2. Il pilota del team Koiranen GP è così balzato in testa alla classifica, in cui attualmente precede nell’ordine i suoi compagni di squadraStefan Riener (l’austriaco paga nei confronti del leader 17 lunghezze) e l’altro britannico Jake Hughes, che attualmente si ritrova a pari punti con il russo Matevos Isaakyan. Il giovane portacolori della JD Motorsport, che lo scorso anno aveva concluso terzo in campionato in occasione del suo debutto assoluto in monoposto, punterà sicuramente a fare meglio del quarto e settimo posto conseguiti sul Santerno. A rappresentare i colori della squadra di Roberto Cavallari, ci sarà p erò anche il brasiliano Thiago Vivacqua, che a Imola ha fatto già vedere cose egregie salendo sul gradino più basso del podio in Gara 1.

Occhi puntati anche sul “rookie” Philip Hamprecht, con un’altra vettura del team Koiranen GP, così come sui due piloti della Cram Motorsport, Matteo Ferrer e Vasily Romanov, che hanno già dimostrato di potersi agevolmente inserire nella top-10 e che verranno come sempre affiancati dall’americano Travis Jordan Fischer. Uno schieramento internazionale e di alto livello quello di Pau, con i francesi della Arta Engineering che cercheranno di beneficiare dell’aria di casa giocando la carta di Matthieu Vaxivière, quest’anno protagonista nella F.Renault 3.5 con i colori Junior Lotus, che nella circostanza aggiungerà il suo nome a quello dell’australianoJames Allen. Una conferma in casa Tech 1 Racing è invece rappresentata da Anthoine Hubert, a Imola davanti a tutti in Gara 1 e più veloce nel primo turno di qualifica, che avrà come compagno di squadra l'esperto Simon Gachet. Da segnalare la presenta di GSK Grand Prix, che punterà ad un exploit fino ad ora sfuggitogli per poco, e degli inglesi della Fortec Motorsports.

L’appuntamento di Pau entrerà nel vivo venerdì con le prove libere ed il primo turno di qualifica di 25’, a partire dalle ore 15.30. Gara 1 (25’ più un giro da completare) è in programma sabato alle ore 9.25. Sempre sabato, dalle ore 16.55, si disputerà la seconda sessione di qualifica. Gara 2 scatterà infine domenica alle 10.50, sempre con il “live info” sul Twitter @flp_renault. All’indomani di Pau, la Formula Renault 2.0 ALPS proseguirà dopo appena sette giorni (24 maggio) con la trasferta austriaca del Red Bull Ring.


La classifica dopo 2 gare (top 5): 1. Jack Aitken GBR (Koiranen GP) 50; 2. Stefan Riener AUT (Koiranen GP) 33; 3. Jake Hughes GBR (Koiranen GP), Matevos Isaakyan RUS (JD Motorsport) 18; 5. Thiago Vivacqua BRA (JD Motorsport) 15.

Il Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2015


Il Concorso d’Eleganza Villa d’Este è uno degli eventi più esclusivi e tradizionali del mondo delle auto e moto d’epoca. Svoltosi per la prima volta nel 1929 con il nome di “Coppa d’Oro Villa d’Este” al fine di premiare le novità del settore automobilistico, il prestigioso Classic Weekend di Cernobbio vanta ormai 86 anni di vivace storia. Nel 1999, il BMW Group ne assunse il patrocinio e, dal 2005, BMW Group Classic, in collaborazione con il Grand Hotel Villa d’Este, organizza questa meravigliosa parata di rarità di prim’ordine, che quest'annosi svolgerà dal 22 al 24 Maggio.

Il fascino di un decennio piuttosto insolito
Quest’anno, il motto della tradizionale manifestazione di tre giorni sarà “Seventies-style - the Jetset is back!”, e farà da sfondo al programma dell’intero weekend con una selezione di veicoli dedicata, l’esposizione nel parco di Villa Erba e un evento al padiglione Villa Erba previsto per sabato sera. Oltre alle prime “superbike” degli anni Settanta - tra cui modelli di serie giapponesi e rarità europee – si potranno ammirare eccezionali esemplari di Mini classica della stessa epoca. Inoltre, una mostra ispirata al mood degli anni ‘70 darà lustro a cinque pezzi unici della collezione BMW Art Car. I visitatori del Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2015 vivranno tre giorni all’insegna di un decennio caratterizzato da grandi cambiamenti sociali, che per BMW ha segnato
il risveglio alla modernità. 
Negli anni ‘70, BMW vide un nuovo orientamento dell’azienda e della sua gamma di prodotti, che spianò la strada verso la modernità e un duraturo successo internazionale. Nel 1972, debuttò la BMW Serie 5 seguita, tre anni dopo, dalla BMW Serie 3. A un solo anno di distanza, fu lanciata sul mercato la BMW Serie 6, e nel 1977 fu il turno della BMW Serie 7. Molte innovazioni di quell’epoca - dai nomi dei modelli agli elementi di design tipici del marchio - hanno caratterizzato l’immagine di BMW fino ad oggi.

Un fulgido passato e un promettente futuro
I momenti salienti della manifestazione sulle rive del Lago di Como sono il tradizionale concorso di bellezza – che vedrà veicoli d’epoca dalla storia affascinante sfidarsi in diverse categorie - il Concorso di Motociclette per moto classiche e innovative, così come eventi dedicati a concept car e prototipi futuristici. Questa insolita combinazione, insieme all’elegante cornice paesaggistica, rende la manifestazione particolarmente entusiasmante, sottolineando il fascino intramontabile dei veicoli storici a due e quattro ruote. Quest’anno, dal 22 al 24 maggio 2015, gli appassionati di auto e moto di tutto il mondo saranno accolti a Cernobbio all’insegna del motto “The Jetset is back”, dove ad ammaliare non sarà solo la storia, ma anche il futuro della mobilità, con la cornice degli splendidi giardini del Grand Hotel Villa d’Este e di Villa Erba. Oltre ai numerosi veicoli storici, Il BMW Group sarà presente con due sensazionali esempi di concept car.

Un highlight delle Historic Cars di quest’anno: 
Pegaso Z-102 Berlineta Cupula
La coupé due posti era nota negli anni ‘50 anche come “Ferrari spagnola”. Sotto il lungo cofano rombava un motore V8 di 2,5 litri di cilindrata e 165 CV, con una velocità massima di 201 km/h. La particolarità di questo veicolo è che Enesa, un costruttore di veicoli commerciali, ne creò una serie limitata di soli 90 esemplari. Il modello in mostra a Cernobbio fu esposto al World Motor Show del Madison Square Garden a New York nel 1953, e divenne poi proprietà dell’allora Presidente della Repubblica Dominicana, Hector Bienvenido Trujilio Molina. Dal 1975, il veicolo fa parte della collezione Black Hawk in California.

La Maserati 60/61 “Birdcage”
Di questa spettacolare auto da corsa vennero realizzati solo 22 esemplari tra il 1959 e il 1961, esclusivamente per i clienti privati. Maserati non la realizzò mai in serie. Sviluppata come prototipo da corsa, la Maserati dominò i circuiti di gara nei primi anni ‘60, soprattutto negli Stati Uniti. La Maserati Tipo 61 vinse due volte la gara dei 1000 km al Nürburgring. Il soprannome “Birdcage” (gabbia di uccellino) allude all’intricato telaio tubolare di soli 30 kg ideato da Giulio Alfieri, che si componeva di oltre 200 sottili tubi di acciaio, con una resistenza simile a quella della monoscocca, molto più costosa. Con un peso di soli 600 kg, la Maserati Tipo 61 “Birdcage” nasconde nel cofano anteriore, estremamente piatto, un motore quattro cilindri di 250 CV, e raggiungeva una velocità massima di circa 300 km/h.

Panther Six
Della Panther 6 furono costruiti solo due esemplari. Il veicolo fu creato nel 1976 dallo stesso Robert Jankel, proprietario della piccola fabbrica di veicoli britannica Panther. Questa cabriolet a due posti ha ben sei ruote. Sui due assi anteriori sterzanti si trovano quattro piccoli pneumatici di formato 205/40 VR13. L’assale posteriore è dotato di due ruote notevolmente più grandi. L’auto, insolita nel suo genere, riprese il principio di progettazione della Tyrrell P34 - che dal 1976 disputava i Campionati del Mondo di Formula 1, suscitando grande scalpore – e lo applicò a un veicolo da strada. La Panther 6 consta di un motore otto cilindri da 8,2 litri, costruito sopra l’asse posteriore, acquisito da Cadillac e dotato di due turbocompressori. Specifiche di fabbrica: potenza massima: 600 CV, velocità massima: 200 mph = 320 km/h circa.

Rolls-Royce Phantom IV
Per celebrare l’anniversario “90 anni di Rolls-Royce Phantom”, quest’anno il Concorso d’Eleganza Villa d’Este dedicherà una classe del Concorso appositamente alle Rolls-Royce Phantom 1-6, nell’ambito della “Phantom-Story”. Uno degli highlight di questa categoria è la Rolls-Royce Phantom IV, senza dubbio la vettura più esclusiva mai realizzata da Rolls-Royce. Ne furono prodotti solo 18 esemplari tra il 1950 e il 1956, esclusivamente per la famiglia reale, i regnanti e i nobili. Oggi ne esistono ancora 16. Sul lago di Como, si potrà ammirare il modello che la Regina Elisabetta ordinò per sua sorella Margaret nel 1954, dal momento che anche Margaret amava spesso sedersi al volante. Il veicolo con carrozzeria Landaulet è eccezionalmente dotato di un cambio automatico ed è stato in possesso della famiglia reale britannica per oltre 30 anni.

Le classi di rating
Al Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2015, i veicoli d’epoca candidati alla premiazione saranno divisi in nove classi di rating per le automobili e cinque per le motociclette. Queste categorie forniranno una prospettiva della straordinaria varietà di rari esemplari a due e quattro ruote in mostra sulle rive del Lago di Como. I classici della storia dell’automobile gareggeranno nei seguenti gruppi:

Classe A: “Flamboyance in Motion” – Carrozzerie di lusso d’anteguerra
Classe B: “Antidepressants” – Vetture sportive per sfidare la Grande Crisi
Classe C: “Phantom Story” – La Rolls-Royce Phantom attraverso le epoche
Classe D: “Made to Measure” – L’ultima stagione del coupé artigianale
Classe E: “Gentleman’s Racers” – La velocità incontra lo stile del dopoguerra
Classe F: “Hollywood on the Lake” – Cabriolet fa il proprio ingresso in grande stile a
Villa d’Este
Classe G: “GT Man Has Arrived” – Interpretazioni dell’opulenza
Classe H: “How fast is Fast Enough” – Supercar a motore centrale e posteriore
dell’epoca della disco
Classe I: “Two seats against the stopwatch” – Classiche sportive da corsa

Il Concorso di Motociclette: più di un semplice concorso per le due ruote
Dal 2011, il programma del Concorso d’Eleganza Villa d’Este comprende anche il Concorso di Motociclette. Una mostra speciale nel parco di Villa Erba sarà dedicata ai vincitori del Tourist Trophy dell’Isola di Man. La gara motociclistica più antica del mondo si svolge sul circuito del Mountain. Come in nessun’altra gara, il percorso di circa 60 chilometri mette a dura prova uomini e motocicli. La competizione si disputa sulle strade normali dell’isola, che durante le prove e la gara stessa vengono chiuse al traffico privato. Al Tourist Trophy, la velocità media di gara dei veicoli più potenti è di quasi 210 km/h - circa 50 km/h in più rispetto ai moderni circuiti di Grand Prix motociclistici. A Cernobbio, sfileranno i motocicli originali che vinsero le edizioni del
1939, 1954, 1964 e 2014, provenienti da Germania, Inghilterra e Giappone.

Riflettori saranno puntati anche su altre due moto storiche:
Motobécane SSC GranSport
Questo veicolo del 1934, con motore monocilindrico da 500 cc e tecnologia a quattro valvole, fu progettato dal celebre grafico francese Geo Ham, che lo dotò di un insolito nonché appariscente design in stile Art-Deco. Geo Ham, alias Georges Hamel, fu uno dei più rinomati artisti francesi che si occupò di auto, moto e corse. Tra le altre cose, progettò una carrozzeria in stile Art-Deco per Figoni & Falaschi, con cui fu rivestita una Delahaye 135. Il veicolo fu acquistato dall’Aga Khan, al Salone di Parigi del 1936.

Puch tipo N
Della Puch - fabbrica di biciclette, motori, motocicli e auto fondata all’inizio del 1899, con sede a Graz (Austria) - esistono solo pochissimi esemplari. Quello esposto a Cernobbio è un motociclo del 1912 con originali dettagli in termini di verniciatura e dotazioni. Il fondatore, Johann Puch, si ritirò dall’azienda nel 1912, e ne divenne presidente onorario. Nel 1914, la fabbrica contava 100 operai e produceva 16.000 biciclette e 300 motociclette e automobili l’anno. Nel 1928, si fuse con l’austriaca Daimler-Motoren AG, dando luogo alla Austro-Daimler Puchwerke AG. Un’ulteriore fusione con la Steyr-Werke AG portò alla Steyr-Daimler-Puch AG. Negli anni ‘90, furono chiusi o venduti diverse linee di produzione. Il resto del gruppo venne acquisito da Magna Holding AG nel 1998.

Le moto storiche del Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2015 sono distribuite nelle
seguenti categorie:

Classe A: “The Establishment” - I primi due decenni
Classe B: “Gentleman’s ride” – Il lusso degli anni Trenta
Classe C: “Experiments in The Fifties” – Oltre il mainstream
Classe D: “Connoisseur’s choice” – Stravaganza su due ruote
Classe E: “The heroes” – Il grande boom delle moto degli anni Settanta

Vernasca Silver Flag: al via Sandro Munari, Beppe Gabbiani e 230 auto che hanno scritto la storia delle corse



Dal 19 al 21 Giugno, i motori tornano a rombare tra Castell'Arquato e Vernasca, su tornanti dove, negli anni Cinquanta e Sessanta, sono state scritte pagine importanti della storia dell'automobilismo italiano e che, ormai da 20 anni, all'inizio dell'estate, meritano la ribalta del motorismo internazionale.

Quella che è stata la scena dei campioni è un oggi un concorso dinamico - promosso dal CPAE Club Piacentino Auto d'Epoca - unico al mondo, un festival dell'eleganza a motore dove 230 regine della velocità, per un tre giorni, lasciano garage e musei per sfidare il vento e l'asfalto.

Dopo aver caratterizzato il concorso dinamico di eleganza con "monografie" di tutti i marchi più significativi della storia del motorismo sportivo, nell'anno di Expo, il CPAE dedica la rievocazione del prossimo giugno a "Best of Italy". In fondo significa anche celebrare un'intuizione felicissima: quella di riportare sul veloce rettilineo da Castell'Arquato a Lugagnano e sulla salita che si arrampica fino a Vernasca, le auto più importanti e i campioni più affermati. 

Torneranno a divorare l'asfalto le Alfa Romeo, non dimenticando che proprio una vettura milanese, la 3000 CM di Consalvo Sanesi spiccò il miglior tempo nella prima edizione della gara nel 1953. Accenderanno l'aria di entusiasmo e di vapori di olio ricinato le poderose Ferrari, monoposto e sport, le Maserati, rivali di sempre in pista e sulla strada, le Lancia ricche di gloria in circuito e nei rally, le Abarth che nelle cronoscalate costruirono buona parte del mito dello scorpione. E ancora Osca, Stanguellini, Cisitalia o i prototipi di tanti piccoli costruttori, testimonianza di un genio italiano apprezzato in tutto il mondo.

Benché ancora non sia stato ufficializzato l'elenco degli iscritti è confermata la presenza della Maserati 61 Birdcage Streamliner ex scuderia Camoradi guidata tra gli altri da Carroll Shelby, Nino Vaccarella e Masten Gregory, della Lancia LC1 campione mondiale Sport Prototipi nel 1982 e, direttamente dal Museo della Casa, della Matra 630, potente ed aerodinamica per sfidare i lunghi rettilinei di Le Mans.

Ma le storie di motori sono soprattutto storie di uomini. Dimenticando l'imperativo di vittoria che ne ha accompagnato i successi sportivi, tanti campioni tornano ad indossare tuta e casco per rendere omaggio ad una gara entrata nella storia. Sandro Munari, dopo l'esperienza con la Stratos nel 2014, torna su questi tornanti, stavolta alla guida di una Lancia Fulvia Coupé HF in allestimento East African Safari. Il piacentino Beppe Gabbiani, velocissimo pilota da gran premio ed oggi affermato team manager, sarà invece a bordo di un prototipo della propria scuderia non dimenticando quando, bambino, assistette alla "Vernasca" agonistica insieme al padre.

Il terzo grande protagonista della rassegna è, da sempre, il percorso. Poco più di 8 kilometri che si sviluppano con caratteristiche completamente differenti tra la prima e la seconda metà. La parte iniziale è contraddistinta da un lungo rettilineo, la seconda,dopo una curva a 90 gradi a Lugagnano, è invece una vera arrampicata, con 34 curve, in maggioranza tornanti, e con pendenze che arrivano al 10 percento.

Durante i passaggi delle vetture il tracciato viene chiuso al traffico. Tre le manche in programma. Dopo le verifiche tecniche, venerdì 19 Giugno, i motori si accenderanno il sabato, con due salite, alle 11 ed alle 15,30. Un unico round la domenica, alle 10,30.

La "Vernasca Silver Flag" è promossa dal CPAE Club Piacentino Automotoveicoli d'Epoca in collaborazione con il Comune e la Provincia di Piacenza, i Comuni di Castell'Arquato, Lugagno e Vernasca, ASI, ACI-CSAI. sostengono la manifestazione Tag Heuer, Cariparma Crédit Agricole Camera di Commercio di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Coys Europe, Errea Sport Point, Motul.



domenica 10 maggio 2015

ACI: il bollo può sparire per le vere auto storiche. L'Automobile Club d'Italia e ACI Storico protagonisti di “Legend Cars” alla Fiera di Verona

"L’Automobile Club d’Italia sarebbe ben contento di vedere sparire il bollo auto per le vetture realmente storiche. Servono subito nuovi strumenti di tutela, anche economica, per la tradizione motoristica del nostro Paese”. Lo ha dichiarato il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, intervenendo a Legend Cars, fiera delle auto d’epoca che si è conclusa oggi a Verona.

“Le auto storiche non devono essere oggetto di speculazione – ha aggiunto Sticchi Damiani – perché non si può lucrare sul nostro passato né tantomeno sul nostro futuro. I veicoli meravigliosi esposti a Verona hanno vinto il tempo: c’erano ieri e ci saranno domani. Ma senza adeguate misure a salvaguardia del settore, il loro domani sarà lontano da noi e dai nostri figli, con ripercussioni fatali anche per i lavoratori specializzati nel restauro e nella valorizzazione delle vetture d’epoca. I giovani oggi preferiscono un viaggio o uno smartphone all’automobile: ciò vale per i veicoli nuovi come per quelli storici. Se non si riduce subito l’esborso per le quattro ruote, si compromette irrimediabilmente il futuro dell’auto”.


“Oltre al contenimento dei costi – ha concluso il presidente ACI – il settore delle auto storiche sollecita nuove regole più chiare, semplici ed univoche. La lista chiusa di modelli universalmente riconosciuti storici, definita per la prima volta da ACI e già a disposizione di interlocutori pubblici e compagnie di assicurazione, rappresenta un modus operandi oggi perseguibile per distinguere un veicolo vecchio da uno d’epoca. L’elosione di certificazioni storiche rilasciate negli ultimi anni da chi avrebbe dovuto tutelare il settore ha confuso tutti, a cominciare dal legislatore che è chiamato a trovare nuove soluzioni per ordinare il comparto”.

L’Automobile Club d’Italia ha portato a Legend Cars il marchio di ACI Storico, il nuovo interlocutore per i cultori e i collezionisti di auto storiche che trovano così le risposte più adeguate alla loro grande passione per l’auto. Nel padiglione 1 della fiera scaligera, ACI Storico ha creato un'arena dove si sono svolti dibattiti, eventi e proiezioni di filmati sulla storia dell'automobilismo italiano. 
Nello stand ACI è stato sottoscritto un accordo tra ACI Storico e l’Associazione Amatori Veicoli Storici. Si è inoltre svolta una tavola rotonda dal titolo “Donne e Motori: racconti dalle addette di un mondo sempre più al femminile”, con le protagoniste dello sport e della mobilità che hanno raccontato le proprie esperienze nelle corse, nella sicurezza stradale e nella promozione delle auto storiche.

Concluso a Adria il secondo round della Mitjet Italian Series




Dopo la vittoria di ieri di Vito Postiglione in gara-1/Piloti B, la giornata conclusiva del secondo round della MitJet Italian Series si è aperta con gara-1/Piloti A che ha visto Carlo Forte del Team Pellin transitare in prima posizione sotto la bandiera a scacchi, ma il risultato della corsa è stato modificato dalla decisione degli ufficiali di gara di infliggere un secondo di penalità al pilota che ha quindi ceduto il primo gradino del podio a Pizzola del Team AS Sport Service/Malucelli.


Gara-2/Piloti B è stato un altro assolo di Vito Postiglione che, partito dall'ottava posizione dello schieramento, è risalito prontamente al vertice della corsa andando a vincerla davanti a Gonfiantini e a Liberati, scattato dalla settima posizione. Giro veloce di Gonfiantini che con 1:27.691 conquista così altri 3 punti per la classifica.



In gara-2/Piloti A, la vittoria è andata a Giovanni Verga, AS Sport/Malucelli, partito dalla sesta posizione dopo essersi classificato al terzo posto in Gara 1. Una successione di sorpassi ha permesso a Verga di concludere in prima posizione davanti a Mauro Pizzola, del Team AS Sport/Malucelli, vincitore Gara 1 e partito ottavo in griglia. Sul gradino più basso del podio è salito Francesco Malvestiti del Team Pellin, che ha realizzato il miglior tempo con 1.27.968.

Foto di Photohouse