sabato 25 aprile 2015

CIV/SBK: a Misano la prima è di Perotti (BMW). Le foto di Lauro Atti



E’ andato in scena oggi a Misano il 1° round del CIV 2015. I 250 piloti del Campionato Italiano hanno regalato colpi di scena fin da subito, a cominciare dalla SBK. Ci si aspettava il trionfo di Pirro, dopo i tempi fatti registrare in prova. Così non è stato. Nella classe regina, che ha visto una gara interrotta a causa di sporco in pista, e ripresa dopo un doppio intervento di pulizia, ha trionfato la BMW di Perotti, davanti all’Aprilia di Andreozzi, entrambe gommate Pirelli. Terzo posto per la Ducati di Ivan Goi. Una gara che, dopo essere ripartita, sembrava avere un solo dominatore: Michele Pirro. Il pilota Barni Racing aveva un buon margine sugli inseguitori, ma a poche tornate dal traguardo la sua moto rallentava per un problema tecnico. 4° posto per Sandi e 6° per Polita. 


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International GT Open: Villorba Corse trionfa a Le Castellet con Balzan-Benucci

La Scuderia Villorba Corse trionfa con Alessandro Balzan e Nicola Benucci sulla Ferrari 458 GT3 nel primo round dell'International GT Open, in corso di svolgimento a Le Castellet. Sul tracciato francese, tra l'altro con insidiose condizioni di umido iniziale, sabato l'equipaggio formato dal talentuoso pilota rodigino e dal driver modenese ha dominato la gara-1 (70 minuti) dallo start all'arrivo, permettendo al team trevigiano diretto da Raimondo Amadio di festeggiare sul podio una vittoria super all'esordio assoluto della nuova coppia nella competitiva serie internazionale della GT Sport.

Un successo costruito fin dalla qualifica, quando, sotto la pioggia della mattina, Balzan ha segnato un tempo irraggiungibile che gli è valso la pole position. In gara il veneto ha poi inanellato una serie di giri veloci mantenendo la testa della corsa fino al pit-stop obbligatorio per il cambio pilota. Benucci ha poi terminato il lavoro al meglio riuscendo a resistere agli attacchi della concorrenza che cercava di rimontare.

Dopo il trionfo targato Villorba di sabato, il weekend del Paul Ricard prosegue domenica 26 aprile, con Balzan-Benucci (che affronterà la Q2 in mattinata) impegnati in gara-2 (50 minuti) alle 13.55, con diretta tv su Fox Sports 2 (canale 213 di Sky). Gara-2 potrà essere seguita anche in diretta streaming sul sito www.gtopen.net cliccando su WEB TV. La replica andrà in onda sempre su Fox Sports 2 lunedì alle 19.30. Le repliche di gara-1 vanno invece in onda stanotte alle 1.45 e domani alle 12.30 prima della diretta di gara-2.

“Siamo molto felici - dichiara Amadio, team principal di Villorba Corse -. Abbiamo messo a punto una strategia perfetta e i piloti sono stati bravi a portarla a termine con successo. Balzan è stato strepitoso nel primo stint e poi Benucci molto bravo a resistere. Ma anche la 458 e l'intera squadra sono state perfette. Vediamo ora che cosa riusciremo a fare in gara-2 con l'handicap-tempo imposto. Senza dubbio però questo è un buon inizio, anche perché pur cambiando elementi Villorba Corse dimostra di saper rimanere ai vertici e questo è un fattore molto importante per noi.”

RMU Racing: nel CIV, Ieraci quarto in Moto 3, Ramus Vietti e Triglia vincono in PreMoto 3




Settantesimo anniversario della liberazione in pista a Misano Adriatico con 247 moto e paddock pieno di gente per il round di apertura del Campionato Italiano Velocità, la massima competizione del motociclismo italiano. 

RMU Racing partecipa con 8 piloti alle classi Moto 3 e PreMoto 3, le più interessanti per la valorizzazione dei nuovi talenti tricolori. Oggi si è corsa la prima delle due gare in programma e la formazione reggiana ha realizzato uno stupendo debutto stagionale ottenendo 2 pole position, il quarto posto in Moto 3 e ben 4 podi in PreMoto 3 125cc e 250cc.



Nella Moto 3 subito molto bene la nuova MM3 interamente realizzata a Mancasale con Bruno Ieraci quarto a un passo dal podio, mentre Dennis Foggia è caduto per un contatto con un avversario mentre si trovava al terzo posto. Al via i piloti RMU sono transitati al 7° e 8° posto, poi Foggia ha cominciato a spingere e al settimo giro è passato al terzo posto superando Bezzecchi. Il romano si avviava così verso il podio nella sua gara d’esordio in Moto 3 quando all’11° giro è stato coinvolto in una caduta da Groppi, uscendo purtroppo di scena. Nel frattempo Bruno Ieraci conquistava un solido quarto posto alle spalle di Bezzecchi (Mahindra Peugeot), di Giannantonio (MTR) e Spiranelli (Mahindra Peugeot) finiti nell’ordine. La gara è stata sospesa con due giri di anticipo a causa di una caduta.

Il pescarese Stefano Ferrante ha invece dovuto abbandonare la gara al settimo giro per un problema tecnico nel trofeo Honda NSF 250 abbinato alla Moto 3.



Nella PreMoto3 dominio RMU con Celstino Ramus Vietti che dopo aver ottenuto la pole position x nella 250cc . In 125cc subito in evidenza il Campione europeo MiniGP 50cc Davide Baldini partito dalla pole position.
Ai box per seguire le gare oggi anche il fondatore di Reggiana Macchine Utensili, Stanislao Ruozi.


Domani è in programma la Gara 2, alle 14.15 partirà la Moto 3 (differita Sky 208 MotoGP HD alle 17.00) e alle 17.15 si correrà la PreMoto 3.

venerdì 24 aprile 2015

ALL’AUTODROMO DI MONZA MERCEDES HA CELEBRATO 60 ANNI DI SUCCESSI CON LEWIS HAMILTON E STIRLING MOSS


Monza, 24 Aprile 2015 - Lewis Hamilton e Stirling Moss si sono "sfidati" oggi sulla pista sopraelevata dell'Autodromo di Monza nel corso di un evento organizzato da Mercedes per festeggiare 60 anni di successi.

Lewis con la W196 F1, Stirling con la Sport 300 SLR, telaio 004. Quella con il mitico #722 che sbaragliò la concorrenza alla Mille Miglia di sessant'anni fa. Al traguardo aveva accumulato oltre mezz'ora di vantaggio su Juan Manuel Fangio e la sua Sport 300 SLR.
Nel mese di Luglio sul circuito di Aintree in Gran Bretagna, Stirling Moss vinse il suo primo Gran Premio di F. 1 con la W196 F1 precedendo ancora una volta Juan Manuel Fangio, in gara con un'altra W196 F1. 
A Monza anche un Rennwagen-Schnelltransporter, sempre del 1955, che veniva utilizzato per trasportare le vetture da corsa.
Mercedes 1955 - 2015: sessant'anni da protagonista nel mondo delle corse.



Buon esordio della Emotion Motorsport nella 3 Ore ECC





Vittoria di classe ed un ritiro per la Emotion Motorsport al debutto nella serie 3 Ore Endurance Champions Cup che si è disputata lo scorso week-end sul circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola. 
Le due Wolf GB08 hanno dovuto combattere contro alcuni aspetti sfortunati ma, la vettura condotta da 
Amaduzzi-Fumanelli-Pirri, si è ugualmente classificata quarta assoluta e prima di classe Prototipi, anche se avrebbe potuto ambire alla vittoria assoluta. 
Un ritiro a metà gara ha invece vanificato la buona prestazione in prova per l'altra Wolf condotta da Calicetti e Gamberini. Propositi di rivincita per il prossimo appuntamento di metà maggio che si terrà all'Autodromo Nazionale di Monza.



Carrera Cup Italia 2015: Shakedown di due giorni all’Enzo e Dino Ferrari



La Carrera Cup Italia 2015 torna in pista dopo il primo Roll Out che si è svolto a Misano il 1 aprile: sono ventidue i piloti che scenderanno in pista all’Enzo e Dino Ferrari di Imola lunedì 27 e martedì 28 aprile per lo Shakedown che prepara il debutto della nona stagione del monomarca tricolore riservato alla 911 GT3 Cup in programma il 30 maggio a Monza. 

Diciassette saranno le vetture schierate in rappresentanza di sette team. Nella prima uscita di Misano era stato il più giovane di tutti a essere il più veloce: Mattia Drudi, 16 enne di Rimini, pilota debuttante del team Dinamic Motorsport - Centro Porsche Bologna. Oltre ai giovani piloti Under 26 che animeranno lo Scholarship Programme 2015 di Porsche Italia ci saranno tutti i pretendenti al titolo, a cominciare dall’esperto Gian Luca Giraudi (Antonelli Motorsport - Centro Porsche Padova) che l’anno scorso ha conteso il Campionato 2014 a Matteo Cairoli, il 18 enne comasco che Porsche Motorsport ha deciso di promuovere nella Mobil 1 Supercup.

Ecco la lista dei piloti impegnati a Imola:
  • Gianluca Giraudi (Antonelli Motorsport - Centro Porsche Padova)
  • Riccardo Agostini (Antonelli Motorsport - Centro Porsche Padova)
  • Takashi Kasai (Antonelli Motorsport - Centro Porsche Padova)
  • Angelo Proietti (Antonelli Motorsport - Centro Porsche Padova)
  • Sergio Negroni (Antonelli Motorsport - Centro Porsche Padova)
  • Mattia Drudi (Dinamic Motorsport - Centro Porsche Bologna)
  • Alex De Giacomi (Dinamic Motorsport - Centro Porsche Modena)
  • Niccolò Mercatali (Dinamic Motorsport - Centro Porsche Mantova)
  • Fabio Babini (Dinamic Motorsport - Centro Porsche Mantova)
  • Andrea Fontana (Ghinzani Motorsport - Centro Porsche Roma)
  • Marco Cassarà (Ghinzani Motorsport - Centro Porsche Roma)
  • Glauco Solieri (Ghinzani Motorsport - Centro Porsche Roma)
  • Lukas Schreier (Ghinzani Motorsport - Centro Porsche Roma)
  • Stefano Colombo (LEM Racing - Centri Porsche di Milano)
  • Aku Pellinen (LEM Racing - Centri Porsche di Milano)
  • Zhang Dasheng (LEM Racing - Centri Porsche di Milano)
  • Alberto De Amicis (Ebimotors)
  • Pietro Negra (Ebimotors)
  • Oleksandr Gaidai (Tsunami RT)
  • Come Ledogar (Tsunami RT)
  • Hans Peter Koller (TAM Racing)
  • Christopher Gerhard (TAM Racing)
Calendario 2015

30-31 maggio Monza
27-28 giugno Imola
11-12-luglio Mugello
24-25 luglio Spa Francorchamps
12-13 settembre Vallelunga
26-27 settembre Misano
17-18 ottobre Mugello

ACI FIRMA UN ACCORDO CON EXPO2015 PER LA PROMOZIONE E LA VENDITA DEI BIGLIETTI



Milano, 24 Aprile 2015 - L'Automobile Club d'Italia, l'Automobile Club Milano e Expo2015 S.p.A. hanno siglato oggi un accordo per la promozione dell'Esposizione Universale 2015 e la vendita dei biglietti attraverso la Federazione ACI. L'intesa supera i confini nazionali, ponendo l'Automobile Club d'Italia come interlocutore nell'ambito della Federazione Internazionale dell'Automobile per l'acquisto dei biglietti Expo da tutto il mondo.
In base all'accordo, non soltanto i soci ACI potranno godere di speciali agevolazioni nell'acquisto – anche online sul sito www.aci.it – di pacchetti di servizi dell'Automobile Club completi di un ticket d'ingresso ad Expo. 

"La rete ACI conta più di 4.000 punti di contatto sul territorio tra delegazioni, officine, autoscuole, agenzie di viaggi, agenzie assicurative ed autodromi – ha dichiarato il presidente dell'Automobile Club d'Italia, Angelo Sticchi Damiani – e risponde quotidianamente a 34 milioni di automobilisti che trovano così soluzioni specifiche e vantaggiose anche per l'accesso per motivi professionali o di svago all'Expo".

"L'Automobile Club Milano fu protagonista anche dell'Esposizione Universale del 1906 dedicata ai trasporti – ha affermato il suo presidente Ivan Capelli – e pure allora puntammo i riflettori sull'auto organizzando il Congresso Internazionale dell'Automobilismo che anticipò l'evoluzione economica e sociale della mobilità, oltre a una serie di manifestazioni sportive che incrementarono l'appeal dell'auto nei cuori della gente".

"L'accordo con ACI assume per noi un significato di notevole importanza – ha detto Piero Galli, Direttore Generale della Divisione Sales & Entertainment di Expo 2015 S.p.A. – Incentivare e promuovere i valori dell'educazione stradale saranno fondamentali durante i sei mesi espositivi, soprattutto in previsione dei milioni di visitatori che raggiungeranno il sito espositivo su gomma. In tal senso, l'attività costante di monitoraggio della rete stradale che gravita intorno all'area, predisposta da ACI e ACM, rappresenterà sicuramente un valore aggiunto e una garanzia di maggior sicurezza per gli automobilisti e tutti coloro che faranno tappa a Expo Milano 2015".

ACI, grazie al forte presidio territoriale dell'Automobile Club di Milano, monitorerà continuamente gli standard di efficienza e di sicurezza della rete stradale in occasione di Expo2015, potenziando anche i servizi di infomobilità sul territorio in grado di ridurre del 15% criticità e picchi di traffico. 

Saranno in particolar modo incrementate le attività di Infomobility Luceverde Milano (in collaborazione con Polizia Locale e Fiera di Milano) e RadioTraffic (in onda con 35 aggiornamenti quotidiani su Radio24). Secondo alcune stime, il 45% dei visitatori si recherà all'Expo con un veicolo su gomma (20% su mezzo proprio, 20% su pullman e 5% su taxi).


giovedì 23 aprile 2015

50 anni dalla fantastica vittoria di Volvo al Safari Rally con i fratelli Singh



Questo aprile ricorrono i 50 anni dal giorno in cui Joginder Singh e suo fratello Jaswant tagliarono per primi il traguardo del Safari Rally a bordo della Volvo PV544. La notizia della vittoria conseguita dalla Volvo in uno dei rally più difficili al mondo fece il giro dei cinque continenti.

All’inizio degli anni ’60, furono numerosi i successi ottenuti da Volvo nell’ambito degli sport motoristici a livello internazionale. La sua partecipazione agli eventi e le vittorie conseguite in alcuni di essi fecero un’ottima pubblicità al marchio Volvo, soprattutto negli Stati Uniti. La ‘gobbuta’ Volvo PV544 si guadagnò la reputazione di vettura robusta e sportiva.

Già nel 1959 Volvo aveva creato al suo interno una ‘divisione gare’ e nel 1960 Gunnar Andersson vinse il Gran Premio de Argentina, il rally di resistenza di 4620 km, a bordo di una PV544 con motore B16. Nel 1961, Gunnar Andersson venne incaricato della direzione della divisione gare di Volvo, ma continuò comunque a partecipare ai rally come pilota. Andersson ingaggiò diversi piloti di talento, fra cui CarlMagnus Skogh, Tom Trana e Ewy Rosqvist.


Volvo investì molto nel Safari Rally del 1964. La sua divisione gare inviò ben quattro Volvo PV544 bianche in Kenya, lo stato da cui partiva il rally. Le vetture destinate al Safari erano alimentate da un motore B18 da 130 CV messo a punto appositamente per la gara e dotate di sospensioni anteriori rinforzate con ammortizzatori Bilstein a doppio tubo e freni a disco anteriori, di due serbatoi per il carburante e di pannelli di protezione sotto il motore, il cambio e i serbatoi. A causa di uno sciopero, la consegna delle auto venne ritardata di molto e il team riuscì a presentarsi alla partenza all’ultimo minuto e senza avere avuto il tempo di fare delle prove. Il Safari Rally è noto per essere uno dei più difficili al mondo e quell’anno le condizioni in cui si svolse la competizione si rivelarono più dure che mai. Delle 94 auto presenti alla partenza, solo 21 arrivarono al traguardo. Carl Magnus Skogh fu l’unico pilota di Volvo che riuscì a portare a termine il rally di cinque giorni, sebbene non nei tempi previsti dal regolamento. Per questo non arrivò a figurare nella classifica finale.

La vettura di Tom Trana fu lasciata in Kenya presso l’importatore Amazon Motors. Joginder Singh, l’esperto pilota kenyota che aveva partecipato già diverse volte al Safari Rally, cominciò a interessarsi a Volvo. Infatti, prese a prestito una PV544 da Amazon Motors nel 1964 per partecipare a competizioni minori in Africa. Sfruttando le sue conoscenze ingegneristiche, dopo ogni rally Singh modificò la PV migliorandone le prestazioni da competizione e adattandola ulteriormente alle condizioni africane.

Cinque mesi prima del tredicesimo Safari Rally, nell’aprile del 1965, Joginder Singh concluse un accordo con la Amazon Motors per il noleggio con diritto di riscatto della PV544 che Tom Trana aveva guidato l’anno precedente.

L’auto incidentata che aveva già gareggiato per due stagioni venne riparata e poi attentamente collaudata da Joginder e dal suo copilota, e fratello, Jaswant.

Sebbene i fratelli Singh avessero riscosso molti successi in precedenti edizioni del Safari Rally, alla guida di altri marchi di automobili, nessuno pensava che i due fratelli sikh con i loro turbanti avessero molte chance questa volta. La gara si era rivelata un fallimento per Volvo l’anno precedente e stavolta c’era una forte concorrenza da parte delle scuderie di altre Case automobilistiche importanti.

A Joginder e Jaswant capitò il numero 1 nella successione di partenza, un numero che in passato era sempre stato considerato sfortunato nel Safari Rally, ma che quell’anno si rivelò indubbiamente propizio. Nella prima parte del rally, il fondo era secco e, alla testa del gruppo, Singh ebbe il vantaggio di un’ottima visibilità dato che non c’era nessuno che sollevava polvere davanti a lui. Nella seconda parte, il fondo era bagnato e fangoso e le strade si trasformarono presto in piste scivolose e piene di solchi. Ma la Volvo restava in testa e i fratelli dimostrarono di avere una tecnica speciale per uscire dai pantani di fango. Sul retro della vettura erano infatti state applicate due staffe e, mentre Joginder rimaneva al volante impegnandosi al meglio per garantire la presa degli stretti pneumatici posteriori, Jaswant saliva in piedi sul paraurti posteriore e faceva oscillare da una parte all’altra l’auto per aumentare La gara si era rivelata un fallimento per Volvo l’anno precedente e stavolta c’era una forte concorrenza da parte delle scuderie di altre Case automobilistiche importanti.

A Joginder e Jaswant capitò il numero 1 nella successione di partenza, un numero che in passato era sempre stato considerato sfortunato nel Safari Rally, ma che quell’anno si rivelò indubbiamente propizio. Nella prima parte del rally, il fondo era secco e, alla testa del gruppo, Singh ebbe il vantaggio di un’ottima visibilità dato che non c’era nessuno che sollevava polvere davanti a lui. Nella seconda parte, il fondo era bagnato e fangoso e le strade si trasformarono presto in piste scivolose e piene di solchi. Ma la Volvo restava in testa e i fratelli dimostrarono di avere una tecnica speciale per uscire dai pantani di fango. Sul retro della vettura erano infatti state applicate due staffe e, mentre Joginder rimaneva al volante impegnandosi al meglio per garantire la presa degli stretti pneumatici posteriori, Jaswant saliva in piedi sul paraurti posteriore e faceva oscillare da una parte all’altra l’auto per aumentare la pressione sulle ruote motrici, fungendo da sistema per il controllo della trazione vivente!

Il pubblico impazzì quando vide i fratelli Singh tagliare il traguardo a Nairobi al quinto giorno del Safari Rally. I due piloti inoltre vinsero con il miglior margine mai registrato nella storia della gara. Il secondo posto fu conquistato da Ian Jaffray, che raggiunse la linea del traguardo ben un’ora e 40 minuti dopo. Da allora, Joginder è stato soprannominato “il sikh volante”.

Dopo la gara, Amazon Motors annullò il contratto di noleggio con riscatto e regalò l’auto a Joginder Singh. L’auto vincitrice di quel rally, che ancora appartiene alla famiglia Singh, è stata rimessa a nuovo ed è oggi esposta al Museo Volvo di Goteborg, in Svezia.

Joginder Singh ha poi continuato la sua carriera nel mondo dei rally, guidando numerosi modelli Volvo per diversi anni. Ha vinto il Safari Rally altre due volte e ha portato a termine anche il Rally di Svezia, sebbene non con lo stesso successo. In tutte le interviste da lui concesse, ha sempre affermato di considerare la Volvo PV il suo modello preferito. Joginder Singh è morto a Londra nel 2013 all’età di 81 anni.