martedì 14 aprile 2015

Blancpain Endurance Series a Monza: le foto di Paolo Belletti

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lunedì 13 aprile 2015

Blancpain Endurance Series a Monza: le foto di Davide Stori - Album I

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Alfa Romeo protagonista della “Techno Classica 2015” di Essen



Dal 15 al 19 aprile si svolge a Essen (Germania) la “Techno Classica 2015”, la fiera dedicata alle automobili e motocicli da collezione che è ormai divenuta una delle più importanti al mondo visitata ogni anno da circa 200.000 visitatori. Alla manifestazione partecipa Alfa Romeo con un’area espositiva suggestiva che esalta la più autentica passione per l’automobilismo, di ieri e di oggi.

Protagonista assoluta sarà la nuova Alfa Romeo 4C Spider, esposta per la prima volta in Germania, che avrà al suo fianco una seconda vettura sportiva senza tettuccio fisso: l’affascinante Alfa Romeo 1900 Sport Spider del 1954, un esemplare unico sviluppato oltre 60 anni fa per essere lanciata nel mondo delle corse.

Alla “Techno Classica 2015” sfila anche la 1300 Sprint del 1964, l’ultima serie della Giulietta Sprint, che vanta una lunga sequenza di successi sui circuiti internazionali. Accanto al magnifico coupé storico, il pubblico potrà ammirare l’omonimo modello attuale grazie al quale il celebre nome rivive nel XXI secolo.

Completano l’esposizione altre due vetture attuali: la compatta sportiva Alfa Romeo MiTo e la pluripremiata Alfa Romeo 4C, l'icona moderna del marchio che esprime l'essenza della sportività coniugando uno stile mozzafiato con prestazioni eccellenti.

Sei vetture straordinarie, quindi, ciascuna con una propria storia da raccontare ma tutte accomunate da una particolare concezione automobilistica: infatti, da oltre un secolo i modelli Alfa Romeo superano il concetto di "utile mezzo di trasporto" per sconfinare in quello delle "più autentiche emozioni". Del resto, solo chi ha una grande storia alle spalle può affrontare le sfide del futuro con determinazione e creatività. 

Riflettori puntati sulla 1900 Sport Spider (1954), una tra le vetture esclusive del Museo Alfa Romeo: è infatti l’unico esemplare esistente e perfettamente funzionante – che è. Realizzata su meccanica della “1900”, con il quattro cilindri bialbero (a carter secco) portato a 138 cv di potenza, la “Sport Spider” ha una guidabilità “da vettura moderna”, con prestazioni di alto livello (220 km/h di velocità massima) e un peso di 890 kg, uniti ad un’architettura di prim’ordine, a cominciare dal ponte De Dion posteriore e dal cambio a 5 rapporti.
La carrozzeria, filante e aerodinamica, è di Bertone: il frontale aggressivo, il parabrezza di dimensioni ridotte e la sobrietà della linea sono i suoi elementi estetici più rappresentativi.

Spazio anche alla 1300 Sprint, l'ultima serie della Giulietta Sprint che venne lanciata nel 1954 al salone dell'automobile di Torino. La "Sprint" segna l'ingresso della Casa del Biscione nel segmento delle coupé compatte ad alte prestazioni. In realtà è proprio la Giulietta Sprint a "inventare" questo segmento di mercato, soprattutto la cilindrata "milletrè". La Giulietta diventa subito un successo senza precedenti: stabilisce nuovi standard tecnico-prestazionali che la pongono a una rilevante distanza dai concorrenti. 
Il motore è un quattro cilindri bialbero (soluzione mutuata dalle corse) di 1,3 litri completamente realizzato in alluminio (fatto inusuale per un propulsore di elevati numeri di produzione) che spinge la vettura a circa 170 km/h, velocità elevatissima per l'epoca.
Lo stile è firmato da Bertone, ma realizzato da Franco Scaglione, che in seguito realizza la Giulietta Sprint Speciale e, nella seconda metà degli anni Sessanta, la prestigiosa 33 Stradale. Il design della Giulietta Sprint diventa un'icona dello stile italiano: snella, filante, inequivocabilmente un'Alfa Romeo.
 La Giulietta Sprint è la "fidanzata d'Italia", una delle prime vetture con nome femminile, conquista i consensi del pubblico, soprattutto quelli della borghesia medio-alta, che individua nelle Sprint il simbolo del cosiddetto "boom economico" italiano.
 La Sprint, nella versione "Veloce" (80 cv, 180 km/h) si aggiudica anche la classe alla Mille Miglia del 1956, classificandosi 11a assoluta, davanti a vetture "grandi il doppio", oltre ad innumerevoli vittorie su piste e strade di tutto il mondo.

F1, PIRELLI: LEWIS HAMILTON VINCE IN CINA CON UNA STRATEGIA A DUE SOSTE SOFT-SOFT-MEDIA. DEGRADO PIU’ BASSO DEL PREVISTO, SOPRATTUTTO SUGLI PNEUMATICI SOFT



Lewis Hamilton ha conquistato la sua seconda vittoria della stagione a Shanghai, riaffermando il suo status di pilota di maggior successo nella storia del Gran Premio di Cina con ben quattro vittorie. I primi quattro piloti hanno utilizzato tutti la stessa strategia a due soste, con due stint iniziali con gomme morbide seguiti da un ultimo stint con gomme medie. Hamilton ha segnato il giro più veloce della gara con gomme morbide durante il suo secondo stint.

Quasi tutti i piloti dietro le Mercedes e le Ferrari hanno optato per una strategia soft-media-media, anche se ci sono state alcune varianti nelle ultime file: tra queste, Sergio Perez, Force India, che ha utilizzato una strategia a tre soste; Fernando Alonso e i due piloti Manor hanno, invece, scelto una strategia soft-media-soft. 
Il Gran Premio si è trasformato in una battaglia strategica tra Mercedes e Ferrari, con le Frecce d’Argento particolarmente efficaci con le gomme medie e il Cavallino Rampante che ha realizzato degli stint molto veloci con le gomme soft. Le temperature della pista si sono abbassate gradualmente nel corso della gara, rendendo la strategia e il comportamento degli pneumatici difficili da prevedere. La gara si è conclusa dietro la safety car, scesa in pista a meno di tre giri dalla fine. Molti piloti hanno, dunque, finito la gara con pneumatici ancora in ottimo stato. 
La Formula Uno si dirige adesso verso il Bahrain, dove sono stati scelti nuovamente i P Zero White medium e i P Zero Yellow soft. 

Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Il calo della temperatura dell’asfalto nel corso della gara ha reso la strategia difficile da prevedere. Per questo i piloti nelle prime posizioni hanno adottato tattiche molto simili, con qualche tentativo di effettuare il pit in anticipo per provare a guadagnare posizioni. In termini di prestazioni, le gomme si sono comportate come previsto, in alcuni casi superando le nostre aspettative”. 


UNA VITTORIA A TESTA A IMOLA PER JACK AITKEN E ANTHOINE HUBERT NELL’APERTURA DELLA F.RENAULT 2.0 ALPS





Due gare, due vincitori diversi nel primo dei sette appuntamenti della Formula Renault 2.0 ALPS 2015 che è andato in scena questo fine settimana sul circuito di Imola. Dopo la pole ed il successo messo a segno sabato dal francese della Tech 1 Racing, Anthoine Hubert, ad imporsi nella seconda gara del weekend è stato l’anglo-coreano Jack Aitken, che ha portato in alto i colori del team Koiranen GP (rappresentati per l’occasione anche dall’altro britannico Jake Hughes, terzo al traguardo), confermandosi in testa alla classifica del campionato.

Un primo round della stagione all’insegna di uno schieramento internazionale di alto livello, con tanti protagonisti a succedersi nelle posizioni di testa fin dalle libere. Tra questi il transalpino Simon Gachet, anche lui con la Tech 1 Racing, che in Gara 1 ha concluso sul gradino più basso del podio “bissando” in questo modo il risultato ottenuto sullo stesso tracciato del Santerno lo scorso anno. 
Bene anche l’austriaco Stefan Riener (Koiranen GP), autore del migliore responso nelle prove del venerdì e rispettivamente quinto e sesto alla bandiera a scacchi. Segno “più” anche per i due piloti della Fortec Motorsports, il croato Martin Kodric e l’inglese Ben Barnicoat, rispettivamente autori di un miglior sesto e quarto posto. In evidenza il russo Vasily Romanov, già tra i più veloci con la C ram Motorsport nei test svolti a Imola nel mese di marzo, che in Gara 2 ha concluso settimo.

Il campionato dopo 2 gare (top 10): 1. Aitken 50; 2. Riener 33; 3. Hughes, Isaakyan 18; 5. Vivacqua 15; 6. Ferrer, Hamprecht, Pronenko 14; 9. Romanov 12; 10. Russo 8.

Primi punti e spettacolo a Monza per CST Sport con Marco Moscato nel Lamborghini Blancpain Super Trofeo




La scuderia CST Sport di Gioiosa Marea ha conquistato i primi punti della stagione nel Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europe con il nuovo portacolori Marco Moscato impegnato a Monza nel round inaugurale del monomarca internazionale. 

Il 23enne pistard agrigentino, che rientrava in gara a tempo pieno dopo alcune stagioni, ha dato spettacolo per tutto il weekend in numerose bagarre insieme al compagno di equipaggio Loris Spinelli sulla nuova Huracàn LP 620-2, al debutto in occasione delle gare di Monza.

Seguito da vicino dal patron di CST Luca Costantino, il pilota siciliano si è classificato quinto di classe Pro-Am in rimonta nella gara-1 di sabato dopo essere subentrato al pescarese al volante della supercar del team Antonelli Motorsport e aver sfiorato il podio di categoria, sfumato soltanto per un imprevedibile contatto con un doppiato alla Variante della Roggia proprio all'ultimo giro di corsa, conquistando comunque i primi e importanti punti della stagione. 
In gara-2, domenica mattina, Moscato è stato autore di un'altra efficace rimonta da metà schieramento nella prima parte della competizione, tra le più impegnative nel panorama europeo dei monomarca GT. Al cambio pilota, Spinelli ha poi concluso il lavoro permettendo alla Huracàn dei due giovani italiani di ottenere ulteriori punti per l'equipaggio grazie al settimo posto di Pro-Am.

-“Abbiamo acquisito dell'esperienza qui a Monza - ha commentato Moscato - è il primo aspetto importante del weekend perché non era facile senza in pratica aver mai guidato questa GT. Molto bene gara-1, con podio sfiorato, e poi buon avvio in gara-2 dove nel finale abbiamo optato per una tattica più conservativa senza prendere rischi inutili. Dovremo fare molti più chilometri per stare più avanti, visto il livello degli avversari, con addirittura vincitori anche dei massimi campionati GT inseriti in alcuni equipaggi, però l'esordio è stato positivo e ci permette di guardare con fiducia ai prossimi appuntamenti"-.

"Marco si è dimostrato all'altezza della situazione - ha dichiarato Costantino, presidente CST Sport - Ottima gara 1, peccato solo per lo sfortunato finale, ma pur senza esperienza abbiamo dimostrato di poter ben figurare in un campionato difficilissimo, oltre che altamente impegnativo per il massimo livello dei competitor"-.