martedì 31 marzo 2015

Bosch rafforza a livello mondiale la sua presenza sul mercato delle due ruote



Il mercato delle motociclette è in rapida espansione e Bosch punta a diventarne il fornitore leader. Il gruppo tedesco, infatti, istituirà una nuova business unit, denominata "Two-Wheeler and Powersports", che raggrupperà tutte le attività inerenti i sistemi di sicurezza, di alimentazione e di visualizzazione delle informazioni, al fine di soddisfare le specifiche esigenze delle case motociclistiche di tutto il mondo. Bosch, inoltre, punta non solo ad espandere la propria gamma di prodotti, ma anche a consolidare il suo know-how nel campo dei sistemi per le due ruote. "
"Per garantire una maggiore efficienza e sicurezza, la tecnologia Bosch deve essere integrata in tutte le auto e, in futuro, lo stesso varrà anche per le motociclette" ha affermato Dirk Hoheisel, membro del Consiglio di amministrazione di Robert Bosch GmbH. "Puntiamo a diventare un fornitore leader anche nel mercato delle due ruote" ha continuato Hoheisel.
La business unit "Two-Wheeler and Powersports" farà parte del settore di business Bosch Mobility Solutions. Con la sede principale a Yokohama, in Giappone – cuore produttivo di motociclette a livello internazionale - e filiali negli Stati Uniti, Europa, India e Cina, la nuova business unit si occuperà anche dei veicoli speciali, come quad, moto d'acqua e motoslitte.

Previsione di raddoppio di unità prodotte entro cinque anni
A livello mondiale si registra un incremento della richiesta di soluzioni di mobilità accessibili e ciò fa aumentare anche la domanda di veicoli a due ruote. Infatti, entro il 2021 verranno prodotti più di 160 milioni di motociclette l'anno, pari a un terzo in più di oggi. In quest'ottica, Bosch nei prossimi cinque anni raddoppierà la propria produzione dei sistemi di sicurezza, di alimentazione e di infotainment. Gran parte di tale crescita interesserà l'Asia: nel 2021, quasi il 90% delle due ruote – principalmente veicoli con cilindrata fino a 250 cc - sarà prodotto in Cina, India e Sud-est asiatico.

La moto del futuro: sicura, ecologica e connessa
Bosch è leader di mercato dei sistemi di sicurezza e con i suoi componenti, serve un'ampia gamma di due ruote: da quelle del segmento di prezzo basso del mercato asiatico, ai bolidi con cilindrata di 1.000 cc molto richiesti in Europa, Giappone e Nord America. La gamma di prodotti comprende anche sistemi di iniezione a controllo elettronico, componenti della trasmissione per i veicoli elettrici e interfacce per collegare le motociclette a smartphone o tablet e a servizi cloud.
Bosch si sta impegnando a ridurre i consumi di carburante e a rendere le due ruote sempre più connesse. In Asia, molti veicoli a due ruote con motori a combustione interna sono ancora equipaggiati con un semplice carburatore. Bosch con il suo sistema di iniezione a controllo elettronico può diminuire i consumi di carburante fino al 16%. Allo stesso tempo, Bosch sta dotando le due ruote di intelligenza digitale con le sue soluzioni per il controllo del motore: abbinate a una app per smartphone, infatti, consentono di attivare l'immobilizer o di leggere la memoria guasti. Bosch offre anche l'interfaccia Bluetooth o la centralina necessaria per queste applicazioni.


lunedì 30 marzo 2015

F1, MALESIA 2015, PIRELLI: LA FERRARI CONQUISTA LA SUA PRIMA VITTORIA DAL GP DI SPAGNA 2013 CON UNA STRATEGIA A DUE SOSTE IN CONDIZIONI DI ESTREMO CALDO






Il quattro volte Campione del Mondo Sebastian Vettel riporta la vittoria in casa Ferrari, che mancava dal GP di Spagna del 2013, e torna anche lui sul gradino più alto del podio sul quale non saliva dal GP del Brasile 2013. Il tedesco ha utilizzato una strategia a due soste in una gara caratterizzata da temperature altissime e da un asfalto molto abrasivo, riuscendo a finire davanti ai due piloti Mercedes.
Vettel ha iniziato la gara con le gomme P Zero White medie e dopo un pit stop al 17° giro per un nuovo set di medie ha concluso la gara con le P Zero Orange hard, montate al 37° passaggio. La sua quarta vittoria a Sepang - la numero 40 della sua carriera – lo pone in testa alla classifica dei vincitori del Gran Premio della Malesia.
Lewis Hamilton, partito dalla pole, ha usato una strategia a tre soste per finire la gara al secondo posto, mentre il suo compagno di squadra, Nico Rosberg, ha adottato una strategia a tre soste diversa ed è salito sul terzo gradino del podio: il tedesco ha finito la gara sulle medie mentre Hamilton ha effettuato l’ultimo stint con le hard.
La gara ha preso il via con una temperatura della pista di 56°C: molto vicina alle condizioni di massimo caldo raggiunto nella scorsa stagione. 


Tutti hanno iniziato la gara con la mescola media, ad eccezione dei due piloti della McLaren, che sono partiti con le gomme hard: scelta che gli ha consentito di trovarsi in zona punti prima però di ritirarsi.

L’uscita della safety car dopo soli tre giri ha permesso di contenere il degrado degli pneumatici, ed è stata anche l’occasione per effettuare il primo pit stop e montare gomme nuove. Hamilton e Rosberg hanno approfittato del pit stop anticipato e sono passati alla mescola hard, mentre Sebastian Vettel ha scelto di non rientrare ai box.


Il pilota Ferrari ha effettuato il suo primo pit stop quando era in testa, rientrando in terza posizione dietro i piloti Mercedes, ed ha poi sfruttato la velocità della gomma più morbida per riavvicinarsi al leader e riguadagnare terreno. 
Il secondo e ultimo pit stop del tedesco, nel quale ha montato mescola dura, gli ha consentito di passare in seconda posizione, alle spalle di Hamilton. Vettel si è poi trovato in prima posizione quando l’inglese è rientrato ai box un giro più tardi per passare alla gomma dura, ed ha vinto così una gara incentrata sulla strategia gomme.


Max Verstappen, Toro Rosso, ha utilizzato una strategia a tre soste per diventare il più giovane pilota nella storia della Formula Uno ad essere andato a punti, a soli 17 anni, battendo il record precedentemente detenuto da Daniil Kvyat.

Una strategia a tre soste ha aiutato anche Kimi Raikkonen a risalire in quarta posizione, dopo che una foratura, dovuta ad un contatto con un’altra monoposto, lo aveva fatto retrocedere in classifica.

Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli, ha dichiarato: “Credo che abbiamo fatto la nostra parte oggi. Abbiamo visto una grande battaglia di strategia tra Ferrari e Mercedes, con due diversi approcci alla gara, influenzati anche dall’ingresso della safety car. Nonostante le altissime temperature della pista, le gomme non hanno sofferto né blistering né graining, rendendo una strategia a due soste non solo possibile ma vincente. Le diverse strategie gomme hanno dato vita ad una battaglia emozionante ed hanno sottolineato che un diverso utilizzo degli pneumatici in gara può fare la differenza.Congratulazioni, comunque, alla Ferrari e a Sebastian Vettel per una vittoria memorabile”.









Volvo a Techno Classica – "Le Volvo a firma Bertone"

In occasione dell’importante evento dedicato alle automobili classiche e d’epoca che inizierà il prossimo 15 aprile nella città tedesca di Essen, Volvo Cars esporrà cinque vetture collegate a Bertone, l’azienda italiana di progettazione automobilistica. Verranno presentati esemplari unici delle esclusive 262C e 780 coupé e di una rara decappottabile prodotta in soli cinque esemplari da Solaire, in California. 

Nei suoi 88 anni di storia, Volvo Cars si è rivolta all’Italia in diverse occasioni per trovare ispirazione e aiuto per lo sviluppo di vari modelli. A metà degli anni ’70 avviò una collaborazione duratura e soddisfacente con Bertone, l’azienda italiana specializzata nella progettazione e realizzazione di carrozzerie di automobili. 

La linea di produzione di Bertone era particolarmente indicata per la realizzazione su piccola scala di modelli esclusivi e si rivelò quindi la soluzione ideale per Volvo quando questa decise di produrre due versioni speciali della serie 200. Si trattava della limousine 264 TE, lanciata nel 1975, e della 262C coupé che venne invece introdotta nel 1977. Le automobili furono progettate in Svezia, ma il lavoro di adeguamento alla produzione e di costruzione vera e propria venne svolto a Torino da Bertone. 

Due anni dopo, nel 1979, Bertone produsse una futuristica versione coupé della Volvo 343. Il prototipo venne chiamato Tundra ed era dotato di strumentazione digitale e proiettori a scomparsa. I dirigenti di Volvo, tuttavia, rifiutarono cortesemente la proposta decisamente radicale di Bertone. 

La collaborazione più intensa fra Bertone e Volvo risale a 30 anni fa ed è sfociata nella realizzazione della Volvo 780, presentata per la pima volta al Salone dell’Auto di Ginevra nel marzo del 1985. Bertone ebbe l’incarico di progettare e costruire questa elegante coupé, di cui vennero prodotti 8.518 esemplari in cinque anni. 

La manifestazione Techno Classica di Essen, in programma dal 15 al 19 aprile su una superficie espositiva di 20 padiglioni, attira ogni anno circa 200.000 spettatori ed è di gran lunga il più grande evento di questo genere in Europa. La mostra rispecchia l’enorme e crescente interesse degli appassionati per le automobili classiche. 

"E’ logico che una Casa automobilistica con una tradizione così lunga e interessante come Volvo Cars sia presente a Techno Classica", ha commentato PerÅke Fröberg, responsabile di Volvo Cars Heritage, aggiungendo: "E’ più importante che mai attingere alla storia e guardare al futuro al tempo stesso." 

Questa sarà la dodicesima presenza di Volvo a Techno Classica, dove verranno esposte cinque automobili collegate a Bertone. 

- La Volvo 262C del 1981. Realizzata per Pehr G Gyllenhammar, CEO e Presidente di Volvo dal 1971 al 1993. Questo personaggio carismatico a capo di Volvo voleva che le sue automobili fossero di colore rosso e, sebbene questo non fosse un colore standard della gamma Volvo, venne ovviamente accontentato. Persino i lussuosi interni in pelle furono realizzati in rosso. Oggi è possibile ammirare la vettura presso il Museo Volvo. 

- La Volvo 780 del 1985. Un’altra delle automobili di Pehr G Gyllenhammar, anch’essa con carrozzeria rossa personalizzata. L’auto venne regalata a Gyllenhammar per il suo 50° compleanno, che cadeva circa un mese dopo il debutto ufficiale del modello al Salone dell’Auto di Ginevra. Oggi questa vettura si trova nel Museo Volvo.

- La Volvo 262C del 1981. La ‘più nuova’ 262C esistente al mondo, con sole 62 miglia (99 km) sul contachilometri. La vettura nuova di zecca venne consegnata a un concessionario di Newburgh, New York, ma non uscì mai dall’autosalone. Oggi è di proprietà della società olandese Schmidt Gemert, specializzata in Volvo d’epoca. 

- La Volvo 262C "Solaire" del 1981. Il progetto era quello di realizzare una serie di 50 262C decappottabili costruite dall’azienda indipendente californiana Solaire per conto di Volvo Cars Nord America. Ne vennero realizzati soltanto cinque esemplari, tuttavia, prima che la sua produzione venisse sospesa, in parte a causa di preoccupazioni circa la sicurezza dell’auto in caso di collisione. Oggi quest’automobile è di proprietà di Guy Vermant, il collezionista belga di automobili Volvo, ed è stata sottoposta a un restauro completo. 

- La Volvo 780 del 1989. Un’automobile del tutto nuova dotata di un motore V6 da 2.8 litri e di tutti gli equipaggiamenti allora disponibili. Era l’automobile di Tuve Johansson, allora CEO e Presidente di Volvo Cars e oggi appartiene a Guy Vermant.

All’esposizione sarà presente anche la nuova XC90, che certamente attirerà l’attenzione del pubblico – qui come in altre mostre di settore ­ nel momento in cui farà la sua comparsa con un carrello per il rimorchio di automobili attaccato al gancio di traino. 

Volvo Cars Heritage si sta occupando dei dettagli della partecipazione di Volvo Cars a TechnoClassica, con l’incarico di tutelare e presentare nel modo giusto la storia di Volvo e la sua ricca tradizione. Lo stand di Volvo Cars Heritage sarà nel Padiglione 3.

“Official Car of MotoGP”: BMW M introduces innovative technology for the 2015 season.








Munich/Doha, 30th March 2015. The opening round of the 2015 MotoGP World Championship in Qatar marked the start of a 17th season as “Official Car of MotoGP” for BMW M. BMW has been involved in MotoGP since 1999 and provides the official fleet of vehicles. BMW M Division’s commitment also incorporates many other activities, including the presentation of the coveted BMW M Award. 
As a long-term partner of MotoGP organiser Dorna Sports, BMW M Division is once again introducing a number of new features this season. These include a technical innovation: at the Qatar Grand Prix, at the “Losail International Circuit”, the BMW M4 MotoGP Safety Car took to the track with innovative water injection for the first time. With this new technology, the engineers at BMW M Division have achieved a tangible boost in performance from the high-performance engine of the BMW M4 Coupé (431 bhp/317 kW in the production version, combined fuel consumption of 8.8-8.3 l/100 km, combined CO2 emissions of 204-194 g/km). This is due to the fact that water injection makes it possible to raise the upper performance limits, which have otherwise been restricted thermally. Following intense testing within the MotoGP World Championship, the water injection system will also be employed in a BMW M production model in the near future. 

“Millions of fans around the world are captivated by MotoGP. Therefore, it provides us with an outstanding opportunity to present our brand, technology and products to an international audience that is enthusiastic about racing,” said Frank van Meel, President of BMW M Division 
“BMW M has always been synonymous with technological innovations, and we are delighted to be able to present the innovative water injection as another new highlight this year. When it comes to leading a field of high-performance racing prototypes safely in any conditions, technology gleaned from the world of motorsport and innovative ideas are indispensable. That is precisely why BMW M is the ‘most powerful letter in the world’. The new water injection is just one example of this. The 2015 season marks the 17th year of BMW M as ‘Official Car of MotoGP’. The successful cooperation with Dorna Sports has grown consistently over the years and is set to continue in the long term. In 2019 we will celebrate the 20th anniversary of BMW M in MotoGP. We are proud of this partnership, which spans decades and is extremely rare in international high-performance sport.” 

The new water injection sees the engineers make use of the water’s physical effect during the vaporisation process to extract the energy required from the environmental medium. Water is injected into the intake module’s collector as a fine spray, thus significantly cooling the exhaust air during vaporisation. This lowers the discharge temperature in the combustion changer and thus reduces the tendency for knocking. The turbo engine can thus be operated with a higher charging pressure and an earlier ignition point. 
The lower process temperatures also reduce the formation of hazardous substances, in particular nitrogen oxide (NOX). This way, the innovative technology increases performance and torque, while at the same time ensuring outstanding consumption and emission figures. 

Another highlight of the MotoGP Safety Car fleet is the new BMW X5 M, which makes its debut as the Medical Car this season. With the new BMW X5 M (575 PS/423 kW; combined fuel consumption: 11.1 l/100 km; combined CO2 emissions: 258 g/km), BMW M Division is once again setting benchmarks in the sector for high-performance Sports Activity Vehicles (SAV) and Sports Activity Coupés (SAC). It combines the characteristic features of the successful BMW X family – exclusivity, robustness, agility and road capability – with the high-performance approach typical of M. As with all the vehicles in the Safety Car fleet, the BMW X5 M was prepared for its outings as MotoGP Medical Car in the BMW M factory. 

In total, the fleet of official MotoGP vehicles comprises six BMW M and M Performance models. As well as the BMW M4 Coupé, the BMW M3 and BMW M6 Gran Coupé are also employed as Safety Cars. A BMW M5 is available for the Safety Officer, while the new BMW X5 M and the BMW M550d xDrive Touring are used as Medical Cars. BMW Motorrad also provides two BMW S 1000 RRs as Safety Bikes. You can find more information on the 2015 Safety Car fleet online at: www.bmw-m-safetycar.com 

Among the many other activities that make up BMW M Division’s commitment to MotoGP is the BMW M Award, which will be presented for the 13th time in 2015. This award is presented at the end of each MotoGP season to the rider with the best overall result in qualifying. The winner receives an exclusive BMW M automobile. The BMW M MotoGP Experience sees guests of BMW M Division experience an unforgettable race weekend. They are given an exclusive glimpse behind the scenes by BMW M MotoGP experts Loris Capirossi and Alex Hofmann. Furthermore, BMW M Division also presents its latest high-performance automobiles and other models of car from the various brands within the BMW Group on Grand Prix weekends.

Conclusi i test collettivi del CIV, già veloci Dennis Foggia e Bruno Ieraci con la MM3 Moto3




Si sono conclusi ieri i test collettivi del CIV, il Campionato Italiano Velocità che prenderà il via proprio dal Misano World Circuit con i primi due round in programma il 25 e 26 aprile prossimi. 
Molto soddisfatta la RMU Racing per l'esito della tre giorni di test. In particolare nella classe Moto3 i piloti ufficiali Bruno Ieraci e Dennis Foggia hanno girato sui tempi dei più forti piloti internazionali della cilindrata, nonostante il manto d'asfalto nuovo con poco grip. Veloci anche i due conduttori della PreMoto 3 250cc Nicolas Spinelli e Celestino Vietti Ramus che dopo aver ottenuto il secondo e terzo posto l'anno scorso puntano ora alla vittoria del tricolore. Meno a loro agio i giovani della PreMoto 3 125cc Alex Triglia, Nicola Carraro e Davide Baldini su pista a grande sviluppo, mentre Stefano Ferrante sta recuperando bene dall'infortunio alla vertebra del 2014 e si prepara a dire la sua nel trofeo Honda NSF 250cc. Per questi test il team RMU Racing ha deciso di non effettuare cronometraggio ufficiale, utilizzando i dati telemetrici.

«Alla fine di questi tre giorni siamo usciti molto confortati sulla bontà del progetto Moto 3 MM3 - ha spiegato il team manager Alessandro Ruozi - la nostra RMU ha il passo delle Moto3 ufficiali ed è già competitiva, per questo voglio ringraziare tutto lo staff tecnico che ha lavorato duramente per l'intero inverno, in particolare il preparatore dei motori Dani Corradini, i tecnici Davide Gibertini eDavide Gubellini, la FG di Franco Gubellini per il pacchetto sospensioni oltre a tutti gli altri sponsor e partner che ci stanno affiancando con grande passione e fiducia. Anche nella PreMoto 3 abbiamo una squadra motivatissima e piena di talenti, per questo do l'appuntamento qui a Misano per il 25 e 26 aprile dove ci batteremo per essere protagonisti».


domenica 29 marzo 2015

F1, Gran Premio della Malesia: Sebastian Vettel riporta la vittoria in Ferrari







E’ prima la Ferrari nel Gran Premio della Malesia, grazie alla vittoria di Sebastian Vettel al volante della SF15-T. Scattato dalla seconda posizione della griglia, Vettel è riuscito a concludere davanti alle due Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Quarta l’altra Ferrari del compagno di squadra Kimi Raikkonen, obbligato ad un inatteso pit-stop al secondo giro a causa di una foratura, ma poi capace di risalire fino ai piedi del podio. Ad attendere ora i protagonisti del Circus della Formula 1 due settimane di pausa, prima dell’appuntamento in programma sul tracciato cinese di Shanghai.


Sebastian Vettel
“Grande gara e bellissima macchina! Sì, all’inizio ho parlato in italiano, ma oggi è davvero un giorno speciale. Non trovo nemmeno le parole, per un sogno d’infanzia che diventa realtà, anzi per tanti sogni messi assieme. Guardare giù dal podio e vedere i meccanici, gli ingegneri, tutta la squadra, sentire gli inni tedesco e italiano è stato fantastico. In squadra c’è sempre stata una bella atmosfera, che migliora giorno dopo giorno. Per oggi l’importante è godersi il momento e festeggiare. Non mi è capitato spesso di cambiare squadra in passato, quindi vincere per un team nuovo è un sollievo. Da quando sono in Ferrari ho sempre sentito una grande accoglienza e insieme abbiamo lavorato per migliorare. Il potenziale è enorme, è bello vedere il grande passo avanti fatto in inverno. Pur con tanti cambiamenti (compreso un pilota…) che non sono mai facili, ognuno ha visto solo il lato positivo. Niente a che vedere con
l’anno scorso, quando pur avendo una buona macchina non ne ero mai venuto a capo. Con la Ferrari ho avuto un buon feeling fin dall’inizio. Questo è un giorno speciale perché sia io che il team non vincevamo da un po’. Vorrei finire sempre in questa posizione ma dobbiamo essere realistici, la Mercedes oggi ha faticato un po’ ma hanno un pacchetto fenomenale e il nostro obiettivo resta quello di ridurre un po’ il divario ad ogni gara e assicurarci di essere sempre subito dietro le loro spalle”.


Kimi Raikkonen
“Non è stato un gran bel weekend, nel senso che troppe cose non sono andate per il verso giusto. Ero veloce, ma la qualifica non è andata bene e poi oggi, dopo una brutta partenza nella quale le gomme hanno slittato troppo, mi sono trovato in lotta con il gruppo e ho forato la gomma posteriore sinistra mentre ero in lotta con Nasr. Questo è successo alla fine del giro, per cui ho dovuto completarne un altro prima di rientrare ai box ormai senza gomma. Questo ha un po’ danneggiato il fondo scocca e in più, nonostante l’ingresso della safety car, ero staccatissimo e ho dovuto rimontare. Abbiamo fatto del nostro meglio e il quarto posto era il massimo che potessimo ottenere. Il successo di Seb è una gran cosa per lui e per tutta la squadra, dopo un anno difficile come quello appena passato. Il team ha fatto un bel lavoro. Sapevamo dai test di avere una buona monoposto, per cui non è stata una sorpresa totale; probabilmente la pista e le alte temperature di oggi ci hanno aiutato. Non so come andrà sugli altri tracciati, ma finora siamo andati bene, anche se non proprio come avremmo voluto. Abbiamo un pacchetto molto forte e continueremo a migliorare”.


Maurizio Arrivabene
“Questa gara non è la vittoria di un singolo, ma un successo per l’intera squadra, che ha lavorato in maniera impeccabile a tutti i livelli. Seb è stato incredibile e Kimi è stato in grado di fare una bellissima rimonta, guidando da grande pilota quale è. L’intera squadra ha dimostrato grande disciplina nel lavoro, come un orologio svizzero… che in questo caso è stato un orologio italiano! Oggi tutta la squadra mi ha dato grandi emozioni e voglio ringraziare tutti, anche gli uomini e le donne che sono a Maranello e che negli ultimi mesi hanno fatto sforzi incredibili, lavorando giorno e notte. Ora dobbiamo essere realisti, tenere i piedi per terra e continuare a lavorare a testa bassa, mantenendo alta la concentrazione, perché le Mercedes rimangono delle avversarie fortissime. A fine gara il Presidente Marchionne si è complimentato con tutti i ragazzi. Lui è veramente uno di noi. E’ una persona che pur rimanendo nell’ombra ci da un grandissimo aiuto e ha una grandissima passione per la Ferrari”.

La dichiarazione del Presidente Sergio Marchionne 
“Grazie di cuore a Maurizio Arrivabene, alle donne e agli uomini della Scuderia. Quello che abbiamo visto oggi è il risultato dell’incredibile duro lavoro degli ultimi mesi, un lavoro fatto in silenzio e con umiltà come fa una grande squadra. Complimenti a Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen per una gara sensazionale. Sono felice per tutti i tifosi che aspettavano da troppo tempo una giornata così. Forza Ferrari”

MotoGP: Valentino Rossi vince in Qatar davanti a Andrea Dovizioso e Andrea Iannone







Valentino Rossi (Movistar Yamaha) centra la vittoria nella gara inaugurale della stagione Moto GP 2015 al Losail International Circuit avendo la meglio sul traguardo su Andrea Dovizioso (Ducati Team). La casa di Borgo Panigale può festeggiare anche per il primo podio nella classe regina di Andrea Iannone.

Al quarto posto Jorge Lorenzo, costantemente nel gruppo di testa e a tratti anche al comando della corsa. Alle sue spalle, il campione del mondo Marc Marquez (Repsol Honda) che ha rimediato nel corso della gara a una uscita di pista nelle battute iniziali, chiudendo quinto davanti al compagno di squadra Dani Pedrosa.

Oltre la Top Ten chiusa da Danilo Petrucci (Pramac Racing) troviamo le due Suzuki Ecstar di Espargarò e Viñales, mentre Hector Barberà (Avintia Racing) è la prima Open della classe regina.

I risultati delle Semifinali Italiane OTL Kart Cup


Si sono svolte questo weekend, 28 e 29 marzo, al MyKart di Montecatini Terme le semifinali italiane del 1° OTL Kart Cup che ha visto scendere in pista 84 concorrenti che nel corso degli scorsi mesi hanno partecipato e superato le prove di qualifica nei maggiori kartodromi indoor italiani. Ventotto i neo kartisti che passeranno alle finali internazionali al GoParc di Mantova il 12 aprile e si andranno a scontrare con piloti provenienti dalle selezioni effettuate nei kartodromi del Continente per il primo titolo di campione OTL Kart Cup e la vincita di test con vetture formula e GT in pista.

Nella giornata di sabato si sono confrontati in tre turni di manche i qualificati per la categoria Senior che hanno portato alla selezione dei quattro piloti con i miglior tempi che avranno accesso alle finali: Guerra Liberiano (Kart1 di Varese), Calcagno Alex e Gualtieri Luigi (Pala Kart Parma), Petrini Giovanni (MyKart di Montecatini).

Oggi si sono succeduti nel kartodromo di Montecatini Terme gli aspiranti piloti delle categorie: Primavera, Junior, Donne e PRO. I migliori tempi sono stati effettuati da: Matteo Fontana (Driver Como), Leonardo Moncini (Planet Kart Vallecamonica), Bellini Leonardo (Planet Kart Prato), Stefano Mora, Alessandro Simeoni, Alessandro Bertaiola e Francesco Carabini (GoParc di Mantova), Federico Antonioli (Planet Kart Conselice) per la categoria Primavera; Lorenzo Bricchetti (Planet Kart Vallecamonica), Lorenzo Adami (Mykart di Montecatini), Mattia Castelletti di (Go Parc di Mantova) e Giorgio Nascinbene (Kart1 di Varese) per la categoria Junior; Sara Pizzuti (MyKart di Montecatini), Emma Giuliani e Simona e Viola Fumagalli di (Driver Como), Jessica Gaia (Planet Kart Vallecamonica) per la categoria Donne; Antonio Cusimano (Pala Kart Parma) e Stefano Doretti (Mykart di Montecatini) per la categoria PRO.

Ad assistere alle Semifinali il pilota di Formula 1, campione International GT Open e protagonista internazionale di  gare GT su Ferrari, Andrea Montermini che ha seguito gli aspiranti piloti in tutta la giornata di domenica, osservando e dispensando preziosi consigli. 
“Sono molto contento di aver potuto assistere a questa manifestazione – le parole di Andrea – ho visto tanto entusiasmo e passione anche tra i più piccoli. È stato molto bello vedere la loro elevata attenzione nel ricevere qualche indicazione o consiglio. Credo che sia un’occasione importante per chi vuole mettersi alla prova in questo mondo e avere la possibilità di provare delle vetture come quelle che proveranno i vincitori è sicuramente un privilegio incredibile per ogni aspirante pilota”

I piloti si sono confrontati su gokart Storm OTL appositamente costruiti per le seminifinali e finali del Campionato. OTL è la casa trevigiana di Breda di Piave leader nella costruzione e nello sviluppo di questa tipologia di kart che si contraddistinguono per l’elevata potenza in grado di offrire un divertimento senza pari ai piloti nel pieno rispetto dell’ambiente. Il campionato OTL Kart Cup è alla sua prima edizione ed è rivolto ad aspiranti piloti che si stanno confrontano su circuiti indoor dallo scorso autunno e prevede l’interessante montepremi per un valore di circa €35.000 e i test in pista su monoposto Formula Abarth e vetture Gran Turismo, per i vincitori. Un importante premio che darà la possibilità a chi non ne ha mai avuto occasione di mettersi alla prova con vetture da competizione.

Aggiornamenti sulle fasi finali del Campionato e diretta live dell’evento sui canali Facebook e Twitter di Otl Kart Cup e il sito web www.otlkartcup.com

sabato 28 marzo 2015

28 marzo 1985: L’operazione C15 sbarca in Italia, la 205 T16 debutta nel tricolore rally







Operazione C15: sembra il nome in codice di una missione segreta, roba da commandos. Magari lo sarà anche stato, ma nella storia che stiamo per raccontare è l’identificativo di un progetto e di una vettura che ha cambiato la storia sportiva di Peugeot Italia. 
E, come tutte le storie, anche la nostra potrebbe iniziare con il classico “c'era una volta ...”. 

Allora, c'era una volta – era la fine del 1984 – una giovane vettura da rally, la Peugeot 205 T16 che, nonostante fosse al suo primo anno agonistico, aveva già dimostrato di che pasta fosse fatta conquistando tre vittorie nelle ultime tre gare mondiali della stagione. Sull'onda di queste premesse, Peugeot Italia decise di avviare un programma nazionale basato su questo nuovo “Leone da rally”. 
Il momento era favorevole: dal 1979 al 1984, direttamente o indirettamente l’impegno della filiale italiana nei rally era stato premiato da numerosi successi, ma si trattava sempre di affermazioni di classe. Ora, anche su suggerimento della Casa madre, era arrivato il momento di puntare in alto: al primo posto assoluto. 

L’equipaggio era già pronto: Gianni Del Zoppo, il pilota comasco cresciuto sotto l’ala del Leone, e la copilota Betty Tognana. Restava solo da definire la struttura tecnica. La 205 Turbo 16 assegnata da Peugeot alla filiale italiana (vettura siglata “C15”) fu affidata all'Osella Rally, creata ad hoc da Mariolino Cavagnero in un locale messogli a disposizione dal costruttore torinese Enzo Osella nella sua factory di Volpiano. La gestione sportiva fu affidata a due ex navigatori di grande esperienza come Roberto “Rudy” Dal Pozzo e Claudio Berro. 
Il programma sportivo 1985 comprendeva anche una 205 GTi 1.9 Gruppo A per l’equipaggio “rosa” composto dalla lecchese Pierangela Riva e dalla padovana Maria Grazia Vittadello, vincitrici del tricolore femminile nel 1983 con la 205 GTi 1.6. 

28 marzo 1985, Rally Mille Miglia: il giorno del debutto 

Si correva sull'asfalto, fondo più adatto alle due ruote motrici che alle 4x4, come era la portacolori del Leone. Per la “turbosedici” italiana fu la classica gara d’esordio, con Del Zoppo attento a non sbagliare e a prendere in mano la vettura dopo i pochi chilometri di test che aveva potuto effettuare in precedenza sulla pista della Osella. 
Sulle venti Prove Speciali in programma il pilota Peugeot viaggiò costantemente all’interno della “top five”, per poi chiudere in seconda posizione. 

“Avevo provato la vettura in versione stradale a Parigi l’anno prima insieme a un gruppo di giornalisti, e mi era già piaciuta”, ricorda oggi Gianni Del Zoppo. “Per quanto riguarda la versione da corsa, per me che arrivavo da macchine piccole, l’impatto fu impressionante. I cavalli erano tanti, e poi la…motricità, anche perché non eravamo ancora abituati alle quattro ruote motrici. A quel tempo si andava ancora con la sola trazione anteriore o posteriore. Insomma, la “turbosedici” mi colpì fin da subito, soprattutto in uscita dalle curve, con una trazione incredibile, più dell’asfalto era la terra il suo pane”.

Rally Città di Sassari, la prima vittoria assoluta Peugeot

La 205 T16 del Leone pagò un inizio di stagione con qualche piccolo peccato di gioventù, ma la riscossa arrivò il 22 giugno 1985 quando Gianni Del Zoppo e Betty Tognana trionfarono al Rally Città di Sassari, regalando alla Peugeot la prima vittoria , oltre i 140 km/h su terra, miglior tempo su tutte le 21 PS resero ancora più affascinante questa “première”. 
La prima stagione italiana della 205 T16 – che si concluse con una vittoria, un secondo posto e con 49 PS vinte - servì a mettere a punto la 205 T16. L'esperienza accumulata consentirà l'anno seguente i grandissimi risultati di Andrea Zanussi, ma questa è un’altra storia.

Il lieto fine

La nostra, quella che avevamo iniziato con “c'era una volta ...”, termina nel modo più classico, con le nozze del “principe azzurro” con la “principessa”. Gianni Del Zoppo, infatti, sposò Pierangela Riva, sua compagna di squadra nell’equipaggio femminile. Dalla loro unione è nato Alessandro che, quando ha voluto seguire la strada dei due genitori, ha cominciato a correre con una Peugeot nell’omonimo trofeo promozionale …. e tutti vissero felici e contenti!





World Endurance Championship: 5 Ferrari (AF Corse, JMW Motorsport, SMP Racing) in pista nei test al Paul Ricard



Si è chiusa questo pomeriggio la sessione ufficiale di test del World Endurance Championship, l’ultima occasione per team, piloti e costruttori partecipanti al più importante campionato a ruote coperte del mondo di affinare gli ultimi dettagli prima del via della stagione. La Ferrari, iridata tra i costruttori GT nel 2014, era presente con cinque vetture in rappresentanza di tre team. Sulla pista francese anche nella seconda giornata ha continuato a splendere il sole ma, a differenza che in quella inaugurale, ha smesso di soffiare, fortissimo, il Mistral creando una situazione che ha permesso ai piloti di sfruttare al meglio le vetture, abbassando i tempi e portando a casa simulazioni di gara molto più fedeli alle condizioni che si ritroveranno a Silverstone il 12 aprile, pioggia permettendo.

GTE Pro 
Per quanto riguarda le due vetture della categoria GTE Pro, le due 458 Italia del team AF Corse hanno completato il programma di lavoro previsto. I tempi più veloci si sono visti nella sessione mattutina. La vettura numero 51 di “Gimmi” Bruni e Tony Vilander ha percorso 65 giri ottenendo come miglior tempo un ottimo 1’57”440, ad un decimo dalla Aston Martin numero 99 di Alex MacDowell e Fernando Rees che è stata la vettura più veloce di giornata in 1’57”331. Al pomeriggio i campioni del mondo 2014 hanno percorso altri 25 giri fermando i cronometri sul tempo di 1’58”038. L’Aston Martin è stata nuovamente davanti a tutti, questa volta però con la vettura numero 95 di Marco Sorensen, capace di 1’57”675, seguita dalla Porsche numero 91 di Richard Lietz, Michael Christensen e Jorg Bergmeister (1’57”976). Anche la vettura numero 71 di Davide Rigon e James Calado ha ottenuto i tempi migliori in mattinata: 1’58”327 il tempo ottenuto su un totale di 18 giri percorsi prima della pausa per il pranzo, crono che è stato sfiorato nel pomeriggio, con un 1’58”392 ottenuto all’11° dei 30 giri complessivi percorsi.

GTE Am 
Per quanto riguarda la categoria GTE Am tutte e tre le 458 Italia, iscritte da tre team diversi, hanno portato a termine le attività che erano state programmate. A brillare particolarmente è stata la 458 Italia del team JMW Motorsport di Michael Avenatti e Jakub Giermaziak che in mattinata ha ottenuto il secondo miglior tempo con 1’57”851, preceduta solamente dall’Aston Martin numero 96 di Francesco Castellacci, Roald Goethe e Stuart Hall. Molti giri e molto lavoro fatto anche per le altre due 458 Italia, la numero 83 di AF Corse, affidata da François Perrodo, Emmanuel Collard e Rui Aguas (1’59”291 il miglior tempo, ottenuto al pomeriggio) e la numero 72 del team SMP Racing di Viktor Shaitar, Aleksey Basov e del pilota ufficiale Ferrari, Andrea Bertolini (1’58”838 il miglior tempo, centrato al mattino). La prossima volta che le vetture scenderanno in pista sarà nelle prove libere di Silverstone, prima gara della stagione 2015 del World Endurance Championship.

REGOLARITA' AUTO STORICHE: GIORDANO MOZZI E STEFANIA BIACCA VINCONO IL LESSINIA SPORT DAVANTI A MAURIZIO SENNA E LORENA ZAFFANI. DEDICATO A MAURIZIO "BURI" TODESCHINI

Un sole primaverile è stato protagonista al 5° Lessinia Sport disputatosi in Lessinia, con base a Bosco Chiesanuova, nella giornata di sabato 28 marzo. La splendida giornata ha strizzato l'occhio al pubblico, accorso numeroso sulle 9 prove speciali in programma (tre da ripetere tre volte) sulle quali si è consumata una sfida davvero appassionante. 

La regolarità sport che ha aperto la stagione del Rally Club Valpantena, valida anche come secondo appuntamento del trofeo Tre Regioni, ha premiato alla fine i mantovani Giordano Mozzi e Stefania Biacca su Lancia Fulvia HF della Scaligera Rallye che hanno centrato il bis, essendosi imposti anche nell'edizione dello scorso anno.

La battaglia per la vittoria è stata davvero sul filo del rasoio, tanto che a due prove dalla fine Maurizio Senna e Lorena Zaffani, su Volkswagen Golf GTI sempre della Scaligera Rallye, al termine secondi al traguardo per 12 penalità, erano a pari-merito con i vincitori. C'è da dire che, come lo scorso anno, Mozzi non è stato particolarmente brillante nelle prime prove, e Senna, leader del Trofeo Tre Regioni fino a qui, ha mantenuto la testa della corsa per oltre un terzo della manifestazione. 

I distacchi sono stati sempre molto corti e solo nelle ultime due prove, complice forse la tensione del risultato, si sono un po' allungati. Ma nella regolarità sport un battito di ciglia è sufficiente, e così si è ribaltato il verdetto, con i mantovani che ora rimescolano anche le carte del Trofeo, che si fa sempre più interessante.

Terzi al traguardo Mauro Argenti e Roberta Amorosa su Porsche 911 2.7 della Scuderia Bologna (staccati di 42 penalità dai vincitori) che hanno preceduto solo al fotofinish Paolo Veronese e Carlo Righetti autori di una gara ancora una volta precisa ed efficace a bordo della loro Mini Cooper Mk3 (Padova Autostoriche), che solo sull'ultima prova hanno perso il posto sul podio. 
Va segnalato il quinto assoluto di Adriano Pilastro e Christian Garavello sulla inconfondibile Autobianchi A112 Abarth del Progetto Mite. I due hanno anche toccato la testa della classifica durante la mattinata, ma nella seconda parte hanno viaggiato su medie un po' più alte e hanno concluso ai margini del podio. 

A dimostrare il livello raggiunto dalla competizione, basta il confronto con le penalità accumulate dai primi equipaggi rispetto allo scorso anno. Nel 2014 Mozzi vinse con 44 penalità, mentre quest'anno per aggiudicarsi il Lessinia ha dovuto più che dimezzare il risultato, chiudendo con 23 penalità. Enigmatica la prestazione di Pilastro (quinto a 52 penalità) che un anno fa, con lo stesso risultato, sarebbe salito sul podio.

Emozione per Pierluigi e Maurizio Pocobelli su Porsche 911 SC della HCC Verona che essendosi classificati come primo equipaggio veronese (sesti assoluti), hanno conquistato il primo “Trofeo Buri”, dedicato a Maurizio Todeschini, socio fondatore del Rally Club Valpantena scomparso all'inizio dell'anno. Tutti gli equipaggi hanno portato in gara un adesivo celebrativo preparato per non dimenticare un vero appassionato. Per ricordare la passione del papà ha debuttato, insieme a Paolo Turazza, Martina Todeschini, figlia di Maurizio, che alla sua prima esperienza da navigatrice ha chiuso al venticinquesimo assoluto.

Al termine della manifestazione anche Giordano Mozzi e Stefania Biacca hanno voluto ricordare l'amico Buri, donando alla moglie Marina e alla figlia Martina il trofeo conquistato.

Secondi, tra i veronesi, Pietro Iula e William Cocconcelli (Porsche 911 SC/Team Bassano) davanti a Campara-Riva (Opel Manta GTE/Scaligera Rallye) autori di una gara da sottolineare.

Novità dell'edizione 2015, dovuta alla modifica dei regolamenti della regolarità sport, la classifica dedicata alla 9^ divisione, aperta alle vetture più moderne, costruite fino al 1990. La sfida ha premiato Marco Barini e Chiara Begnini su Ford Sierra RS Cosworth, che hanno staccato di 79 penalità il primo equipaggio femminile al traguardo, quello composto dalle campionesse “rosa” del Trofeo Tre Regioni, Anna Dusi e Martina Stizzoli sulla Fiat Ritmo 130 Abarth per i colori della Star3. Terzi Giovanni Nicolis e Brunelli Simone sulla BMW 320 I della Scaligera Rallye fresca della nuova livrea bianco-azzurra.

«Abbiamo vissuto una giornata di grande sport e divertimento»
ha sottolineato Roberto “Bob” Brunelli, presidente del Comitato Organizzatore, «e la macchina organizzativa ha funzionato come un orologio svizzero. Devo ringraziare in primis le amministrazioni comunali di Grezzana, Velo e Bosco Chiesanuova, che hanno ospitato le prove. Una soddisfazione grande sapere che dopo cinque edizioni del LessiniaSport e dodici del Revival Rally Club Valpantena non abbiamo mai annullato una prova. Il merito è di tutto lo staff tecnico guidato dal nostro direttore di gara Stefano Torcellan e tutti i nostri uomini impegnati lungo il percorso. Il meteo ci ha sicuramente aiutato, quindi diamo appuntamento a tutti per i prossimi 12, 13 e 14 novembre con il 13° Revival Rally Club Valpantena».


da www.rallyclubvalpantena.it

Il 6° Rally 1000 Miglia Storico a “Pedro” e Emanuele Baldaccini su Lancia Rally 037


Partiti coi favori del pronostico, “Pedro” e Emanuele Baldaccini, hanno rispettato in pieno le previsioni portando sul gradino più alto del podio la Lancia Rally 037 Gruppo B iscritta coi colori della Squadra Corse Isola Vicentina nel 6° Rally 1000 Miglia Storico. Con cinque successi parziali sulle cinque speciali regolarmente disputate il duo firma per la prima volta il rally organizzato dall'Automobile Club di Brescia. Sul secondo gradino del podio salgono Roberto Montini ed Erika Zoanni su Porsche 911 SC Gruppo 4 della Piacenza Corse Autostoriche, bissando il risultato ottenuto due settimane or sono al Rally Storico Città di Adria. Completano il podio Marco Superti e Claudio Quarantani anch'essi su Porsche 911 SC Gruppo 4. Altri tre esemplari della coupè di Stoccarda occupano le posizioni di rincalzo con Tonoli e “Paperoga” buoni quarti con un finale in crescendo, quinti Brunori e Filippini che proprio sull'ultima speciale guadagnano una posizione sulla vettura gemella di Alberti e Gregori. Con la settima prestazione assoluta, Onofri e Corsini si aggiudicano la classifica del 2° Raggruppamento con la Fiat 124 Abarth.

Dopo la prima frazione di gara terminata col riordino di Nozza, sono le vetture del 6° Rally Storico 1000 Miglia a deliziare nel secondo giro il numeroso pubblico presente lungo le tre prove speciali: si inizia con la ripetizione della “Irma” nella quale “Pedro” allunga ulteriormente sugli inseguitori portando ad oltre mezzo minuto il vantaggio su Montini che mantiene salda la seconda posizione allungando a sua volta su Superti. Dopo il terzetto di testa, la provvisoria vede un trio di Porsche 911 SC racchiuse nello spazio di una trentina di secondi dopo essersi scambiati più volte le posizioni; sono quelle di Andrea Tonoli e “Paperoga”, quarti, Luigi Alberti e Margherita Gregori, quinti e Ruggero Brunori con Claudio Filippini, sesti a due prove dalla conclusione. Nel 2° Raggruppamento è sempre al comando la Fiat 124 Abarth di Onofri e Corsini.

Ancora “Pedro” nella “Pertiche” e nella conclusiva “Moerna” chiude definitivamente la gara con Montini sempre autore del secondo tempo e Tonoli che si mette in evidenza firmando due volte il terzo tempo, ma Superti mantiene la posizione nell'assoluta.

Foto di Andrea Zanovello