venerdì 5 dicembre 2014

"La collina degli audaci": la storia del Circuito di Posillipo e del Gran Premio di Napoli


Tra i vincitori della corsa anche Tazio Nuvolari. Ottant'anni fa, il primo Gran Premio di Napoli vide il pilota mantovano primo al traguardo. Seguirono altre 18 edizioni fino agli anni Sessanta. 
Il circuito era disegnato sulla collina di Posillipo, un tracciato cittadino non facile da interpretare e su cui si cimentarono i più grandi piloti dell'epoca: da Nino Farina a Alberto Ascari, da Eugenio Castellotti a Juan Manuel Fangio, da Giancarlo Baghetti a Maria Teresa de Filippis, che correva sulla pista di casa. 

"La collina degli audaci" (Editore ASI Service - Torino) è il titolo del libro che racconta la storia del Gran Premio di Napoli e dei piloti che si sono sfidati a Posillipo. Gli autori Massimo Nobile e Sergio Troise hanno raccolto documenti e immagini (circa 450) presso l'Archivio Parisio, l’Istituto Luce e collezioni private riuscendo nel non facile intento di documentare e raccontare tutte le 19 edizioni del Gran Premio con classifiche e curiosità. 


A Luca Pedersoli il Premio Eugenio Castellotti

La sede dell'Automobile Club Brescia (via Enzo Ferrari 4/6) ospiterà domani la consegna del Premio Eugenio Castellotti. Il riconoscimento è stato istituito dalla Scuderia Ferrari Club Brescia nel 1996 e quest'anno andrà a Luca Pedersoli, pilota di rally che in questa stagione si è aggiudicato il Campionato Italiano WRC.
Luca Pedersoli, con navigatore Matteo Romano, ha vinto il titolo tricolore con una Citroen C4.

La Ferrari ha premiato Villorba Corse per i successi nel Blancpain Endurance Series


La Scuderia Villorba Corse è volata ad Abu Dhabi per la premiazione ufficiale Ferrari ospitata dal Ferrari World, nei pressi del circuito di Yas Marina, dove sono in corso le Finali Mondiali dei programmi clienti della Casa di Maranello.
Per la scuderia trevigiana era presente il team principal Raimondo Amadio. Villorba Corse è stata premiata per il prestigioso risultato sportivo e tecnico colto in stagione alla prima esperienza nel Blancpain Endurance Series, la serie che comprende la 24 Ore di Spa e campionato di eccellenza per i programmi del Cavallino.
Nel BES la squadra di Amadio ha conquistato entrambi i titoli in palio nella categoria Pro-Am, quello Team e quello Piloti con gli italiani Stefano Gai e Andrea Rizzoli al volante della Ferrari 458.

"Con grande emozione e felicità ho ritirato questo premio come team vincitore della BES Pro-Am Cup - dichiara il team principal - per noi rappresenta un lusinghiero riconoscimento a coronamento di un'ottima stagione sportiva che ci ha portato a competere ad altissimo livello su più fronti."

Foto: ‎Fotospeedy‎

giovedì 4 dicembre 2014

Finali Mondiali, Ferrari Challenge Europe: Di Amato, Perez Companc e Bianchi campioni d’Europa

Il Ferrari Challenge Europe ha dato i suoi verdetti con una gara d’anticipo. Daniele Di Amato, Ezequiel Perez Companc e Massimiliano Bianchi hanno conquistato rispettivamente i titoli del Trofeo Pirelli Pro, del Trofeo Pirelli Am e della Coppa Shell. 
Ben 44 le Ferrari 458 Challenge Evo che hanno preso il via della corsa: il primo colpo di scena è arrivato subito, quando al secondo giro Dario Caso (Rossocorsa – Pellin Racing) è stato costretto al ritiro dopo un urto con un avversario. Il ritiro di Caso ha permesso a Daniele DI Amato di poter gestire la corsa senza la necessità di attaccare troppo potendosi accontentare dei punti del terzo posto per conquistare il titolo. Al comando, intanto, l’inarrestabile Philip Baron (Rossocorsa), partito dalla pole position, al secondo passaggio otteneva anche il giro più veloce prendendo il largo sul compagno di team Costantino Bertuzzi guadagnando sull’italiano circa nove decimi ad ogni tornata. Baron ha vinto la gara con oltre dieci secondi di margine su Bertuzzi e di quasi 15 su Di Amato (Motor Piacenza).

Dominio assoluto anche in Coppa Shell, dove Massimiliano Bianchi (Kessel Racing) è preso il comando superando il poleman Ernesto Prinoth e, dopo qualche giro, ha avuto anche la certezza di aver vinto il titolo, quando Fons Scheltema ha commesso un errore e si è ritrovato attardato in classifica. Tante le lacrime di gioia del pilota romano a fine gara sul podio. Per Scheltema (Kessel Racing) invece, la consolazione di aver conquistato la Coppa Gentlemen.

Ha assegnato il titolo anche la categoria Pirelli Am che è andata al pilota che ha fatto della continuità la propria arma vincente: Ezequiel Perez Companc (Motor Piacenza). L’argentino, capace di vincere solo due volte ma sul podio in ben otto occasioni durante la stagione, è arrivato secondo alle spalle di Tommaso Rocca (Rossocorsa) conquistando i punti necessari a rendersi irraggiungibile da Alessandro Vezzoni (Rossocorsa – Pellin Racing), il primo degli inseguitori, giunto terzo. In questa categoria grande la mossa di Rocca, che a pochi giri dal termine si è sbarazzato di David Gostner, che in quel momento comandava la gara.

World premiere della FXX K alle Finali Mondiali Ferrari di Abu Dhabi



Sarà presentato il prossimo fine settimana sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi il nuovo programma di ricerca e sviluppo Ferrari FXX K, che dal prossimo anno vedrà protagonista sui circuiti di tutto il mondo la vettura-laboratorio basata sulla prima ibrida della Casa di Maranello. Nel nome, la sigla K richiama la tecnologia "Kers" di recupero dell'energia cinetica per la massimizzazione delle performance in pista. 
Libera da norme omologative e regolamentari, non è infatti previsto neppure l'uso nelle competizioni, la FXX K è stata sviluppata senza alcun compromesso ed è equipaggiata con innovazioni tecnologiche che  garantiscono una esperienza di guida senza precedenti per l'esclusivo gruppo di Clienti Collaudatori con cui il Cavallino Rampante effettuerà uno speciale programma di test nell'arco dei prossimi due anni. 

L'enorme potenziale della vettura si riassume in pochi ma significativi numeri: 1050 cv complessivi di cui 860 erogati dal motore termico V12 e 190 cv assicurati dal motore elettrico con oltre 900 Nm di coppia massima totale. Il V12 da 6262 cm3 è dotato di nuovi alberi a camme, distribuzione meccanica delle valvole, anziché idraulica, che sono state di conseguenza modificate,  mappatura del motore specifica, condotti di aspirazioni rivisti con differente trattamento di lucidatura, e una linea di scarico rifatta a fronte dell'eliminazione dei silenziatori. 
Il sistema HY-KERS è stato evoluto in ottica puramente prestazionale, con logiche di funzionamento gestibili dal pilota attraverso uno specifico manettino a 4 posizioni: Qualify, per ottenere la massima prestazione entro un numero limitato di giri; Long Run per ottimizzare la costanza della performance; Manual Boost per l'erogazione istantanea della massima coppia; Fast Charge, per attivare la ricarica rapida della batteria.  La ricerca della massima efficienza in ogni fase del giro di pista ha portato a interventi diffusi ma integrati su tutto il corpo vettura in termini di aerodinamica attiva e passiva‎.

Sul frontale spicca l'ala a due elementi con lo splitter maggiorato, più basso di 30 mm e interrotto nella parte centrale, che applica i concetti vincenti per il miglior bilanciamento e generazione del carico introdotti e sviluppati nella categoria GT del Mondiale Endurance, in cui la Ferrari ha trionfato per tre anni consecutivi. Una doppia coppia di turning vane laterali e pinne verticali ha la funzione di indirizzare l'aria verso la parte della fiancata, richiamando la scia dall'anteriore all'esterno del fondo, sigillato grazie alle minigonne che si estendono dal brancardo, a tutto vantaggio di una considerevole riduzione di resistenza associata a un aumento di carico conseguente al più efficace sfruttamento del fondo aerodinamico. 
Molto sofisticato anche il posteriore, con la coda della carrozzeria alzata ed l'allungamento della corsa dello spoiler mobile posteriore per un incremento complessivo di 60 mm in massima estensione. Due candelabri, composti da una pinna verticale e da un profilo orizzontale, agiscono in configurazione di bassa resistenza come derive e  in configurazione da alto carico amplificando le performance dello spoiler. Questo sistema, inoltre, induce potenti aspirazioni sulla parte posteriore della vettura, contribuendo tra l'altro al pieno sfruttamento della parte di fondo piatto posta davanti alle ruote posteriori, grazie a due condotti di by-pass che riducono la pressione nel vano ruota. Il diffusore posteriore, estremamente espanso, ottimizza l'estrazione di aria dal fondo vettura.  

Il risultato è un miglioramento del 50% del carico verticale in configurazione a bassa resistenza, e di un 30% nella configurazione downforce più spinta, arrivando a 540 kg alla velocità di 200 km/h. La dinamica del veicolo beneficia dell'introduzione di pneumatici slick Pirelli sensorizzati, che consentono il monitoraggio dell'accelerazione longitudinale, laterale e radiale, oltre che di temperatura e pressione. Questa soluzione consente un'accurata analisi dell'interazione tra gomma e asfalto, arricchendo così il traction control di dati preziosi per l'ottenimento della massima prestazione. 
Il livello di intervento di Differenziale elettronico E-Diff, controllo di trazione F1Trac, controllo elettronico dell'angolo di assetto con specifica calibrazione per gli pneumatici slick (Racing SSC) e ABS prestazionale è controllabile grazie al Manettino racing a 5 posizioni sul volante.


martedì 2 dicembre 2014

Centenario Maserati, a Bologna una targa in via de' Pepoli e una mostra all'Archivio storico per ricordare l'anniversario


Lunedì 1 dicembre in via de' Pepoli 1A, a Bologna, l'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini ha scoperto una targa commemorativa che il Comune e la Maserati hanno voluto dedicare alla storica casa automobilistica, nel luogo dove ebbe la sua prima sede, proprio il 1 dicembre 1914.

Fino al 23 dicembre all'Archivio storico comunale di via Tartini 1, sarà possibilie visitare in maniera gratuita la mostra "1 dicembre 1914. La storia della Maserati comincia in via De' Pepoli, 1/a", dedicata al centenario della casa automobilistica, che presenta documenti originali dell'Archivio storico.


La storia
Il giorno 1 dicembre 1914, nel pieno centro storico di Bologna, in vicolo de' Pepoli, nasce l'officina meccanica per riparazioni automobili e garage Maserati. Qui vengono elaborati motori, allestite auto da corsa ed esercitata l'attività di rimessaggio. Durante la Grande Guerra i Maserati brevettano a Milano anche candele di accensione per aeroplani militari, utilizzate fra l’altro nel velivolo di Gabriele D’Annunzio per il suo raid su Vienna del 9 agosto 1918. Alla fine della prima guerra mondiale, con le favorevoli prospettive che si andavano aprendo alla motorizzazione, quei locali al centro di Bologna risultavano ormai troppo angusti e inadatti e così i Maserati decisero, ormai sicuri delle proprie capacità, di portare la loro officina nella frazione Alemanni, posta fuori Porta Mazzini, nel rione Pontevecchio. Si stabilirono in un grande e bell’opificio sulla via Emilia, dove dal 1919 furono studiati, costruiti, provati e collaudati con meticolosa precisione una serie impressionante di nuovi modelli di auto da corsa, alcuni dei quali si imposero in molte delle principali gare del tempo.

La mostra allestita presso l’Archivio Storico del Comune di Bologna ripercorre attraverso la documentazione ufficiale la storia della casa automobilistica. Dalle prime domande per l’apertura del garage in via de’ Pepoli all’opificio in Pontevecchio, alla costruzione di rimesse, fabbricati per “prove motori”, autorizzazioni per insegne e molto altro. I documenti vanno dal 1914 al 1939/1940 quando finì l’avventura bolognese della Maserati che si trasferì a Modena.
La mostra rimarrà aperta fino al 23 dicembre dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 13, il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17, la visita è libera.

Abarth 695 biposto, la piccola supercar


Abarth ha voluto sfidare se stessa, cercando il bilanciamento perfetto per portare su strada una vettura che, nel rispetto delle regole e della sicurezza di guida, garantisse le stesse emozioni della 695 Assetto Corse impiegata nel Trofeo Abarth sulle piste più blasonate d'Europa. Per garantire questo, il briefing iniziale ha imposto delle scelte radicali tese al raggiungimento dei target tecnici e per assicurare prestazioni fuori dal comune: 

•motore 1.4 T-jet da 190 CV, il più potente mai installato su un'Abarth stradale e con una potenza specifica di 139 CV/Litro, un record assoluto per questa categoria di motori; 
•peso a vuoto pari a 997 kg, per un rapporto peso potenza di soli 5.2 Kg/CV; 
•accelerazione 0-100km/h in soli 5.9
‎•230 km/h di velocità massima; 
•agilità da primato grazie al peso contenuto, alle carreggiate allargate e al corpo vettura compatto con passo corto e sbalzi ridotti. 

Questi obiettivi di progetto potevano essere garantiti solo con l'utilizzo di componenti e tecnologie mutuati dal mondo racing per una vettura stradale, un "DNA" nobile che nasce dall'esperienza acquisita nelle piste di tutto il mondo e che contribuisce a rendere l'Abarth 695 biposto "la più piccola delle supercar". 
Ad esempio, la scheda tecnica prevede intercooler frontale maggiorato, kit di aspirazione ad alte prestazioni BMC, sistema di scarico Abarth by Akrapovic con valvola attiva, ammortizzatori regolabili Extreme Shox, sistema frenante Brembo, cerchi OZ da 18 pollici "ultraleggeri", light rollbar in titanio Poggipolini.
Come nelle auto da corsa, anche l'abitacolo di 695 biposto è volutamente essenziale, alla ricerca della massima ergonomia di guida e alla riduzione dei pesi. Per questo la dotazione di serie prevede i sedili Abarth Corsa by Sabelt con schienale a guscio in composito, la strumentazione con display TFT a colori da 7", i "flat panel", cioè i tipici pannelli porta piatti per sottolineare il carattere della 695 biposto. L'impostazione racing è confermata dalla scelta di materiali tecnologici per realizzare le pedane del pavimento anteriore, dove il sovratappeto, tipico delle vetture stradali, lascia spazio a un rivestimento in alluminio, lo stesso materiale utilizzato per i pedali di freno, frizione e acceleratore e per i poggiapiedi del guidatore e del passeggero.

lunedì 1 dicembre 2014

MOTORSPORT TECHNICAL SCHOOL: IL 5 DICEMBRE LA PRIMA LEZIONE DEI CORSI 2014-2015



Per i giovani che hanno superato le rigide selezioni d'ingresso è giunto finalmente il momento di trasformare in realtà il sogno del Motorsport. Venerdì 5 dicembre, infatti, prenderanno il via i corsi 2014 – 2015 targati MTS Motorsport Technical School, l'esclusiva scuola per professionisti delle corse. La prima lezione si svolgerà a porte aperte presso gli spazi riservati alla scuola nell'Autodromo nazionale Monza.
Si inizierà con il saluto di Ivan Capelli, Presidente ACI Milano, la consegna ufficiale delle tute, del materiale didattico e l'allestimento degli spazi da lavoro; ci si sposterà poi in aula per il benvenuto ufficiale dell'Autodromo con Alfredo Grandi, responsabile della comunicazione, che terrà una presentazione della storia del circuito e delle principali competizioni. Nel pomeriggio interverrà l'ing. Carlo Dell'Orto, Team manager & technical manager TomCat Racing - Team Principal.

«Le classi per meccanici di auto da competizione, moto da corsa e ingegneri di pista sono a numero chiuso per mantenere alto il livello formativo e puntuale l'attenzione dei docenti ai singoli allievi. Ogni anno aumentano gli aspiranti studenti che si presentano ai test d'ingresso – spiega Eugenia Capanna, Direttrice di MTS – Quest'ottimo risultato è sicuramente merito del buon nome che, negli anni, ci siamo costruiti con i Team che hanno ospitato i nostri allievi: la qualità della preparazione che la scuola assicura è una garanzia sulla quale le Squadre puntano senza esitazione».

I corsi per i meccanici di auto e moto prevedono 160 ore di lezioni teoriche e pratiche articolate in più weekend, oltre alla possibilità per i migliori allievi di vivere una stagione di training on the job presso i Team. Vengono affrontati a 360 gradi argomenti di motoristica, elettronica, pneumatici, analisi di tutte le problematiche e loro risoluzioni, fino alla gestione psicologica-emotiva di sé e in relazione con il pilota. Il corso per ingegneri di pista è tenuto in lingua inglese e ha una durata complessiva di 240 ore, oltre al periodo di tirocinio pratico, per la definizione di un profilo professionale a tutto tondo che contempla competenze tecniche e conoscenze dalla meccanica, fino alla dinamica del veicolo e alla tecnologia avanzata.

Il Team Peugeot-Hansen e la 208 T16 WRX terzi nel Campionato Team del Mondiale RallyCross


Il Team Peugeot-Hansen e la 208 T16 WRX si sono classificati terzi assoluti nella Classifica Team del Campionato del Mondo FIA RallyCross. Nell’ultima tappa a San Luis, in Argentina, il pilota svedese Timmy Hansen, grazie alla quarta piazza ottenuta, si è aggiudicato anche il quarto posto nella classifica Piloti. Il due volte Campione europeo FIA di Rallycross, Timur Timerzyanov, si è ritirato nel corso della semifinale, dopo avere ottenuto buone prestazioni nella prima giornata di gara.

Nella stagione del debutto, la 208 T16 WRX è salita cinque volte sul podio, vincendo la tappa italiana di Franciacorta. Le quattro pole position ottenute nelle ultime cinque corse hanno dimostrato la crescita nelle prestazioni della 208 T16 WRX. Con lo sguardo già rivolto al 2015, la squadra ha lavorato sodo per raccogliere e analizzare i dati della vettura, imparando a conoscere anche i cinque nuovi circuiti che sono entrati a far parte del campionato. Il Team Peugeot-Hansen è pronto ad entrare nel vivo della lotta per il titolo 2015, fin da Montalegre, in Portogallo, il prossimo mese di aprile.

Timmy Hansen: “Io e la 208 T16 WRX  siamo più a nostro agio sull’asfalto e in questo campionato ci sono stati in maggioranza percorsi su terra. Quindi abbiamo dovuto concentrarci molto nell’affinare il  mio stile di guida su questo fondo. Qui in Argentina ci siamo dedicati molto a migliorare le regolazioni della vettura e nelle fasi finali la 208 T16 WRX era più vicina a quello che volevamo. Nel corso della semifinale, ho lottato con Manfred Stohl, che mi ha spinto e ho rischiato di finire in testa-coda varie volte ma sono riuscito comunque ad accumulare un vantaggio che mi ha permesso di tirare il fiato e ho concluso al terzo posto. In finale non ho fatto una buona partenza, ma sono riuscito a terminare al quarto posto”.
Timur Timerzyanov: “Ho avuto un week-end abbastanza difficile. Non riuscivo ad avere un ritmo elevato e durante le manche di qualificazione della prima giornata la polvere era abbastanza fastidiosa. Poi sono stato vittima di uno strano inconveniente nel primo giro della semifinale, con  la vettura che si è fermata all’inizio del secondo giro. Detto questo, il tracciato argentino è davvero diverso dagli altri circuiti nei quali siamo stati quest’anno. Richiede uno stile diverso, ma è molto interessante”.
Kenneth Hansen, Team Principal: “Siamo molto contenti di avere concluso questa prima edizione del Classifica Team del Campionato del Mondo FIA RallyCross al terzo posto. A partire da Lohéac, in settembre, abbiamo avuto ottimi risultati soprattutto perché siamo riusciti a trovare rapidamente le giuste regolazioni. Comunque, in questo weekend abbiamo accumulato molte altre informazioni sulle regolazioni della 208 T16 WRX, che certamente ci aiuteranno a prepararci al meglio per l’anno prossimo. Ci serviremo di tutte le informazioni di cui disponiamo oggi e redigeremo una tabella di marcia in modo da essere subito pronti all’inizio della prossima stagione”.

Campionato del Mondo FIA di Rallycross, 12esima tappa, Argentina
Classifica Finale

 1 Petter Solberg (PSRX, Citroën DS3)
 2 Reinis Nitiss (OlsbergsMSE, Ford Fiesta)
 3 Kevin Eriksson (OlsbergsMSE, Ford Fiesta) 
 4 Timmy Hansen (Team Peugeot-Hansen, Peugeot 208 T16 WRX) 
 5 Toomas Heikkinen (Marklund Motorsport, VW Polo)
 6 Andreas Bakkerud (OlsbergsMSE, Ford Fiesta)

 Campionato del Mondo FIA di Rallycross - Classifica Piloti Finale
 1 Petter Solberg (PSRX, Citroën DS3) 267 punti
 2 Toomas Heikkinen (Marklund Motorsport, VW Polo) 221
 3 Reinis Nitiss (OlsbergsMSE, Ford Fiesta) 210
 4 Timmy Hansen (Team Peugeot-Hansen, Peugeot 208 T16 WRX) 199
 5 Andreas Bakkerud (OlsbergsMSE, Ford Fiesta) 193
 6 Anton Marklund (Marklund Motorsport, VW Polo) 173
 7 Timur Timerzyanov (Team Peugeot-Hansen, Peugeot 208 T16 WRX) 152

 Campionato del Mondo FIA di Rallycross - Classifica Team Finale
 1 OlsbergsMSE/Ford
 2 Marklund Motorsport/Volkswagen
 3 Team Peugeot-Hansen
 4 PSRX
 5 Monster Energy World RX Team

 6 Albatec Racing

Mercedes festeggia il trionfo in F1 con due modelli SL 63 AMG in serie limitata dedicati a Lewis Hamilton e Nico Rosberg


Mercedes-Benz celebra il trionfo nel Campionato Mondiale di Formula 1 con due modelli speciali della SL 63 AMG, alla cui realizzazione hanno contribuito i piloti della scuderia Lewis Hamilton e Nico Rosberg. 


Lewis Hamilton, che ha conquistato il titolo iridato di Formula 1 per la stagione 2014 dopo una serie di duelli memorabili con il compagno di squadra, ha proposto come colore il nero, mentre Nico Rosberg, il suo principale avversario nella rincorsa al titolo, ha scelto il bianco. 
Mercedes-Benz sta producendo solo 19 auto di ogni modello e ogni modello è una edizione limitata "World Championship 2014 Collector’s Edition". Ogni veicolo della serie speciale è dedicato a una delle 19 piste che hanno ospitato quest'anno i Gran Premi del Mondiale di Formula 1. 

BAGGIO- ZANELLA (LANCIA 037) VINCONO IL 5° TUSCAN REWIND TRA LE “STORICHE”; TADDEI – GASPARI (MITSUBISHI LANCER EVO IX) SI IMPONGONO TRA LE MODERNE; ZANCHI-D’ESPOSITO (LANCIA DELTA) PRIMI NELLE “CLASSICHE”



Il veneto Paolo Baggio, con Flavio Zanella alle note, con la Lancia 037 della K-Sport si è aggiudicato il 5° Tuscan Rewind, il rally in due tappe tracciato sui gloriosi sterrati tra Montalcino e Buonconvento. Baggio, tornato ai rally quest'anno, coglie una affermazione di prestigio, in una gara affollata di bei nomi del rallismo tricolore. Baggio si aggiudica anche il 4° Raggruppamento.
Secondo alla spalle di uno scatenato "Lucky" Battistolli, mattatore con Fabrizia Pons e la Lancia 037 K-Sport delle prime sette speciali, Baggio ha afferrato la testa della classifica quando Battistolli è incappato in una uscita di strada, in tappa uno, che lo ha costretto al ritiro. Da quel momento Baggio ha gestito il suo vantaggio sul secondo che, per un buon tratto, è stato il tedesco Michael Stock, in coppia con il figlio Matthias, a bordo della Porsche 911 Sc Safari. Problemi elettrici nel finale di tappa uno hanno poi rallentato Stock, che ha lasciato il passo, sui malgrado, all'inglese Guy Callum, con Andrew Roughead, veloci con una Ford Escort Rs, ma distanti dal leader Baggio e comunque primi, alla fine, nel Secondo Raggruppamento.
A completare il podio "storico" andava, alla fine, Enrico Guggiari, con Stefano Angelino, con la sempre affascinante Fiat 131 Abarth, che riusciva a contenere il ritorno del livornese Giovanni Galleni, con Mario Pizzuti alle note, attardato in tappa uno da problemi agli ammortizzatori posteriori.

Tra i ritiri importanti della prima tappa, tutti rientrati in gara in tappa due grazie al Super rally, da segnalare quello del finnico Ville Silvasti, al debutto con la Audi Quattro Ur, fermata dalla rottura della pompa dell'olio. Riparato il pezzo, il finnico ha fatto ulteriore esperienza sullo sterrato toscano.
Anche "Lucky" Battistolli è rientrato in gara, pur con una penalizzazione irrecuperabile, ma con lo scopo dichiarato di far divertire il pubblico e di onorare il lavoro degli Organizzatori e la bellezza di Tuscan rewind.

Altro "stop" illustre e ulteriore ritorno in gara quello di Gabriele Noberasco, in coppia estemporanea con Michele Ferrara, fermato dalla rottura del leveraggio del cambio, bloccato in prima marcia, della Citroen Visa 1000 Pistes, sulla quinta prova speciale della prima tappa.



Capitolo a parte va riservato a "Peter" Zanchi e alla sua Lancia Delta 16V, sulla quale è stato "navigato" da Dario D'Esposito. Il pilota milanese, dai brillanti trascorsi nei rally su terra, si è iscritto, unico, tra le "Classiche", vetture che non sono Moderne ma che non rientrano ancora tra le Storiche. In particolare la Delta 16V diverrà "Storica" per la Fia nel 2015 e per la nostra Federazione nel 2016. 
In conclusione resta la prestazione di Zanchi a Tuscan Rewind che, tempi alla mano, sarebbe stato virtualmente primo tra le Storiche e sesto assoluto tra le Moderne.

ALESSANDRO TADDEI SI AGGIUDICA LA CLASSIFICA TRA LE "MODERNE".

La sfida lunga due tappe tra il trentino Alessandro Taddei, con Gaspari alle note, e il locale Valter Pierangioli, navigato da Innocenti, entrambi con Mitsubishi lancer Evo9, si è risolta alla fine a favore del primo. Un bel duello, con il valore del vincitore riconosciuto alla fine proprio da Pierangioli che, da parte sua, può recriminare per un cavetto del debimetro che ha fatto le bizze nel finale.



Ancora più serrato l'altro duello che ha animato la classifica per il terzo gradino del podio tra i due veronesi e compagni di team Luca Hoebling, con Mauro Grassi alle note e Riccardo Scandola, navigato da Daniele Pasi. Alla fine solo poco più di un secondo ha diviso le due Skoda Fabia Super 2000, con i due amici-rivali felici di essersi divertiti, di avere dato spettacolo e di avere riportato alla base le due vetture senza un graffio.

Più staccato il resto della concorrenza, con Rudi e Maya Barbero quinti assoluti con una Mitsubishi Lancer Evo 9 e dove spicca il sesto posto assoluto di Giacomo Matteuzzi, pilota di San Casciano Val di Pesa, con Marco Piazzini alle note, costantemente veloci con le due sole ruote motrici della piccola ma grintosa Renault Twingo.

GRANDE SPETTACOLO CON GLI APRIPISTA HARRI TOIVONEN E HARALD DEMUTH

Ha suscitato entusiasmo e anche un pizzico di emozione, per i nomi di Attilio Bettega e Maurizio Perissinot sulle fiancate, veder passare di nuovo la Lancia 037 "vestita" Martini Racing sulle speciali e nei paesi dove ha scritto pagine indelebili di storia dei rally. Una operazione ben riuscita, in collaborazione con il Museo Storico della Casa torinese, e con Harri Toivonen, fratello dell'indimenticabile Henri, al volante in veste di apripista. Harri Toivonen, pilota veloce ma anche di grande esperienza, ha guidato con grande rispetto la Lancia 037, pur non facendo mancare lo spettacolo in prova speciale. E, da lassù, anche Henri, Sergio, Attilio e "Icio" avranno sicuramente apprezzato ...

Altro apripista di grande classe il tedesco Harald Demuth, dagli importanti trascorsi nell'Eurorally e anche nel Mondiale, che ha deliziato gli spettatori sul percorso al volante della rara Opel Manta 400 versione Safari, navigato dall'appassionato proprietario Wolf Dieter Ihle.

"Il fascino di Tuscan Rewind si consolida – commentava alla fine Vito Piarulli, Organizzatore che crede molto nel potenziale della sua creatura – e i commenti positivi degli equipaggi alla fine di questa quinta edizione, ci danno la carica a proseguire nella volontà di fare crescere questa gara, unica per le sue caratteristiche, per le sue prove speciali, per il paesaggio, per l'atmosfera che si crea, per la presenza di tanti campioni appassionati".

LE CLASSIFICHE

F1, Ferrari: Vettel: “Mi sono sentito speciale”


Maranello, 1 dicembre – Primo fine settimana da pilota Ferrari per Sebastian Vettel che è rimasto a
Maranello da sabato ad oggi e ha iniziato il lavoro in vista della nuova stagione. Questa mattina il
pilota tedesco ha partecipato a un vertice con il Presidente Sergio Marchionne e il nuovo Direttore
Generale e Team Principal della Gestione Sportiva, Maurizio Arrivabene, con i quali c’è stata una
sintonia di vedute sul lavoro che attende la squadra a breve e medio termine. Sebastian ha anche
incontrato diversi tecnici, tra cui James Allison, con i quali ha analizzato i dati ottenuti nelle
giornate di sabato e domenica e definito una vera e propria tabella di marcia allo scopo di riportare
la Ferrari al livello di competitività che le compete.

Vettura e simulatore. Due giornate di lavoro intenso tra sabato e domenica, dove Vettel si è dedicato rispettivamente alla pista e al simulatore. Sebastian ha girato sul circuito di Fiorano su una
F2012, percorrendo quasi 100 giri in modo da prendere confidenza con la squadra e la nuova
postazione di guida. La giornata di domenica è stata invece dedicata interamente al simulatore, dove Vettel ha compiuto alcune lunghe sessioni di guida a bordo della F14 T “virtuale”, prendendo confidenza con le procedure, i comandi e i sistemi della power unit.


Esperienza unica. “Ovviamente venire qui è stato fantastico” – ha affermato Vettel a www.ferrari.com – “Era già capitato molto tempo fa, quando ero ancora un bambino, e avevo attraversato Maranello in macchina cercando di guardare oltre le recinzioni. Essere qui come parte della squadra è assolutamente fantastico, e avere la possibilità di guidare la macchina e di conoscere la squadra è stata un’esperienza unica. Ovviamente per me è una novità questo colore, come vedere che qui tutti sono vestiti di rosso e ogni cosa è rossa, ma credo sia qualcosa di veramente speciale e non vedo l’ora di affrontare la sfida
che ci attende nei prossimi anni”. “Trovandoci già in inverno, è stato piuttosto freddo per girare in pista” – ha proseguito Sebastian – “È stata comunque una bella sensazione. Guidare è sempre divertente ed è stato bello tornare indietro nel tempo, a quando avevo 11 o 12 anni e spiavo dietro le recinzioni per cercare di vedere Michael in pista. Oggi invece quello che girava e vedeva molti tifosi intorno alla pista ero io. Avevo sentito molte storie sulla Ferrari e su come ci si sente a guidare una vettura rossa ed ora posso confermare che quelle non sono favole ma una vera leggenda e che ci si sente davvero speciali quando si diventa parte di tutto questo. Essere dentro la macchina e vedere arrivare tante persone, guardarle mentre si arrampicano sui muri per vedere la vettura girare in pista è qualcosa di magico ed è quello che è successo oggi, qualcosa che certamente non dimenticherò mai”.