sabato 8 novembre 2014

MotoGP, Pramac Racing : Andrea Iannone gladiatore, Yonny Hernandez sbaglia la qualifica

‎Il Pramac Racing Team si è ripreso rapidamente dalla prova opaca di ieri. Andrea Iannone è stato protagonista di una qualifica da urlo, chiudendo in seconda posizione. Yonny Hernandez domani scatterà dalla quindicesima piazza ma ha mostrato di avere un buon passo per la gara.

‎Prestazione da vero gladiatore per Andrea Iannone. Già in FP3 Andrea dimostra di aver risolto brillantemente i problemi di setting chiudendo il turno in quarta posizione, nonostante un fastidioso bruciore al braccio sinistro  infortunato. In Q2 il pilota di Vasto fa un capolavoro, stampando un giro pazzesco in 1.30.975 che gli consente di comandare il gruppo fino all'ultimo istante, quando un Rossi in stato di grazia riesce a sopravanzare all'ultima occasione disponibile. Dunque Andrea in gara scatterà dalla seconda piazza. Se queste sono le premesse domani c'è da attendersi uno spettacolo allo stato puro. Vada come vada Andrea ha dimostrato di avere gli attributi. Dinanzi a prove del genere non resta che applaudire.‎

Yonny Hernandez (EnergyT.I. Pramac Racing) ha fatto una prestazione eccellente durante la FP3, segnando il suo miglior tempo in assoluto. Yonny non è rimasto soddisfatto dalla sua qualifica, macchiata a suo giudizio da troppi errori e da un fastidiosissimo vento, sarà così costretto a partire dalla quindicesima posizione. Il pilota colombiano però non demorde ed è comunque fiducioso, avendo dimostrato di avere un buon passo gara. Domani dovrà solo spingere al massimo per conquistare la top ten.‎

Andrea Iannone (Pramac Racing):

"Sono molto contento di partire dalla seconda posizione in griglia di partenza. Ieri è stata una giornata molto difficile, però sono andato a letto tranquillo sapendo che la notte porta consigli! Questa mattina abbiamo lavorato sulla moto e trovato il problema che mi impediva di guidare come volevo. In qualifica mi sentivo bene e sono riuscito a spingere nonostante mi bruciasse il braccio. Ero riuscito a fare il miglior tempo ma poi Vale è stato leggermente più veloce di me guadagnando la pole. Sono soddisfatto di questa prestazione, devo dire che non è male  chiudere l'ultima qualifica dell'anno così!" ‎

Yonny Hernandez (EnergyT.I. Pramac Racing):

‎"Non sono soddisfatto per niente della mi qualifica, ho fatto degli errori che mi hanno compromesso di migliorare nei giri lanciati. Domani per la gara spingerò al massimo per raggiungere la top ten e chiudere la gara più avanti possibile."‎

Valentino Rossi conquista l'ultima pole della stagione

Valentino Rossi conclude l'ultimo turno delle qualifiche ufficiali del 2014 con una prestazione maiuscola che gli consente di riabbracciare quella pole position che gli mancava da 4 anni e mezzo (Le Mans 2010). Iniziata la sessione con il ritmo giusto, Valentino ha staccato subito un incoraggiante 1'31"765; rientrato ai box, si ritrovava però  di colpo 8º a otto minuti dalla fine.
Ma nella seconda a decisiva uscita, il nove-volte Campione del Mondo ha mostrato un passo che l'ha immediatamente portato in quarta posizione provvisoria. A quel punto Rossi ha tirato fuori gli attributi e ha continuato a spingere ben oltre la bandiera a scacchi, con un giro ancora a disposizione. E proprio in quella tornata, Valentino ha chiuso con 1'30"843, centrando la sua  50ª pole della classe regina, la 60ª in carriera:
"Ottenere la 50ª pole position nella mia carriera in MotoGP è un grande risultato. E' stato un po' una sorpresa, non me l'aspettavo. Sapevo che avrei potuto fare un buon tempo sul giro, mi sentivo a mio agio sulla moto. Quando ho forzato il ritmo ho visto che i tempi non erano poi così male, ma all'ultimo giro sono stato in grado di dare un po' di più. Centrare la pole position dopo oltre quattro anni è una grande emozione. Sono molto felice, soprattutto perché sarà molto importante per la gara di domani".

Il suo compagno di squadra, Jorge Lorenzo, ha vissuto alterne vicende nei 15 minuti delle qualifiche sprint. Oscillando tra l'ottavo e il secondo tempo provvisorio, era persino riuscito a centrare la prima fila sotto la bandiera a scacchi. Ma un giro record del suo connazionale Dani Pedrosa, l'ha relegato in seconda fila:
"Il quarto posto è buono, tenendo presente che gli tempi sono molto vicini. Nel mio giro veloce ho fatto un errore finendo largo e perdendo un paio di decimi. Valentino era dietro di me e ha invece potuto migliorare il suo tempo. Abbiamo un buon passo. La gara sarà lunga, quindi non sarà facile, ma abbiamo un grande potenziale per vincere qui."‎

La MotoGP torna in Austria nel 2016

Dietrich Mateschitz (Red Bull) e Carmelo Ezpeleta (CEO di Dorna Sports) hanno raggiunto un accordo sulla base del quale la MotoGP  tornerá a correre in Austria nel 2016, con un round previsto al Red Bull Ring.
In attesa di tutte le autorizzazioni ufficiali necessarie per il circuito in questione, il Red Bull Ring, Dorna Sports SL proporrà alla FIM l'iscrizione del Gran Premio d'Austria nel calendario della stagione 20‎16.

venerdì 7 novembre 2014

F.4 Winter Trophy: nuovi protagonisti all'Adria International Raceway



Evento fuori stagione per la F. 4 Tricolore all'Adria International Raceway che ha ospitato il Winter Trophy. Opportunità che non è sfuggita a tanti giovani piloti, in procinto di compiere la svolta di carriera con il primo salto in automobilismo. Un evento "one shot", fatto di due gare con classifica finale, è stata l'ottima ragione per una riunione in pista, con tanti test e nuovi protagonisti con la F.4 nel mirino. Il contesto ha avuto anche un suo valore simbolico, visto che nello stesso complex dell'Adria Raceway le gare F.4 si sono svolte in contemporanea con la WSK Final Cup, manifestazione di chiusura del calendario karting di WSK Promotion.

Ralf Aron, conclusa la propria carriera nel karting, ha sondato con successo la F.4, salendo sulle vetture del Prema Power Team per aggiudicarsi il Winter Trophy. Il giovane estone ha raccolto risultati speculari a quelli del più esperto brasiliano Joao Vieira (Antonelli Motorsport): l'ex-aequo tra i due, che hanno messo entrambi a segno una vittoria, un secondo posto e un giro più veloce, è stato risolto dal miglior tempo segnato in prova da Aron, che si è così aggiudicato il Trofeo. Notevole anche l'esordio di Guanyu Zhou, team mate di Aron: anche il quindicenne di Shanghai è nella fase di transito dal karting alla monoposto e, dopo aver accumulato gli iniziali chilometri di test, è passato stavolta ai risultati, centrando il terzo posto.

In prospettiva 2015, la manifestazione di Adria ha presentato altri potenziali protagonisti, come il danese Jan Dalgard Jonck (Diegi Motorsport), quinto dietro il romano Matteo Desideri (Antonelli Motorsport). Si è mostrato positivo un altro esordiente, il diciassettenne tedesco Luis-Enrique Breuer, che ha corso con Israel F.4 by Torino Squadra Corse: il team israeliano ha triplicato lo spiegamento, aggiungendo Breuer al già esperto Bar Baruch, con la terza vettura riservata al russo Alexey Chucklin. L'interesse da oltreoceano è confermato da Jonathan Cecotto, figlio quindicenne dell'iridato moto Johnny Cecotto, in gara con il team F&M insieme a Giovanni Altoè e a Gianluca Gabbiani.


Anche in Italia arriva la GC10


















Attesa per la presentazione della GC10, vettura francese costruita da Global Concept Automobile che, dopo i risultati positivi ottenuti nei campionati organizzati in Belgio, Francia e Spagna, arriva in Italia con presentazione e prime prove in pista in programma l'11 Novembre sul Circuito di S.Martino del Lago (CR).
Due le versioni disponibili: V8, con meccanica Chevrolet Corvette da 540 cv; V6 con meccanica Nissan da 320 cv, che nel 2015 saranno protagoniste di un campionato italiano con 6/7 appuntamenti. A prezzi assolutamente competitivi che, secondo l'organizzatore, non dovrebbero superare i 50mila euro. Nel pacchetto anche la partecipazione a due 24 Ore.
Obiettivo dell'iniziativa è quello di mettere a disposizione dei piloti vetture dotate di notevoli potenze con un elevato rapporto peso/potenza, ma non “tirate” nella preparazione dei motori per consentire un bassissimo costo di gestione e manutenzione.
Allo scopo di non far lievitare i costi, tutte le vetture saranno gestite direttamente dal costruttore e “sorteggiate” gara per gara tra i  piloti iscritti.

LA NUOVA JAGUAR F-TYPE R A TRAZIONE INTEGRALE PARTECIPA AL TENTATIVO DI RECORD DELLA BLOODHOUND SSC



La nuova Jaguar F-TYPE R Coupé a trazione integrale si è assicurata oggi la partecipazione al Bloodhound SSC World Land Speed Record, superando un importante test di velocità. 

Il test segna l’inizio della collaborazione fra Jaguar ed il The Bloodhound Project, nata con l’obiettivo di portare il record mondiale di velocità terrestre oltre le 1.000 miglia orarie ( 1.600 Km/h) e di contribuire a ispirare la prossima generazione di scienziati ed ingegneri, fine ultimo del progetto. Il record attuale appartiene a Andy Green, con 763,035 miglia all’ora, ed è stato registrato nel 1997 a bordo del Thrust SSC. Sarà lo stesso Andy Green a guidare anche la Bloodhound SuperSonic Car.

La stabilità della F-TYPE R Coupé a trazione integrale e le sue capacità dinamiche - che le permettono di raggiungere le 60 miglia all’ora ( 96,5 km/h) in soli 3,9 secondi, con una velocità massima limitata di 186 miglia all’ora - hanno consentito di portare a termine, nel deserto Hakskeen Pan nella Provincia del Capo Settentrionale in Sudafrica, un test di fondamentale importanza per il Bloodhound SSC team.

Ian Hoban, Jaguar Vehicle Line Director, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo con l’utilizzo delle quattro ruote motrici sulla F-TYPE, era quello di mantenere un’impostazione di guida a trazione posteriore, un aspetto molto importante per le sportive Jaguar ed offrire, al tempo stesso, maggiore dinamicità. Il risultato è una vettura gestibile e guidabile ad altissime velocità in tutte le condizioni meteorologiche e stradali."

La F-TYPE R Coupé a trazione integrale, è stata guidata ai massimi regimi da Richard Noble, Bloodhound Project Director ed ex detentore del World Land Speed Record, che ha dichiarato: “Siamo entusiasti di avere Jaguar come partner principale del progetto Bloodhound. Questo è un grande risultato, in quanto Jaguar è fortemente impegnata nel campo dell’innovazione, delle tecnologie all’avanguardia, della formazione e delle competizioni motoristiche; quindi, per noi, si tratta del partner ideale. Insieme abbiamo sviluppato un team che lavora in grande sinergia e siamo orgogliosi di aver portato il marchio Jaguar nel Bloodhound SSC attraverso questa importante collaborazione.”

Dotata dello stesso equipaggiamento radio presente sul Bloodhound SSC, la F-TYPE è stata guidata alla massima velocità, testa a testa, con un jet che volava a 500 nodi ad appena 50 piedi da terra. La velocità combinata finale di quasi 700 miglia all’ora ha consentito di testare con successo il sistema che permetterà la comunicazione tra il personale di terra e Andy Green sul Bloodhound SSC che sfreccerà, per la prima volta, nel deserto Hakskeen tra esattamente dodici mesi. 

L’aggiunta della trazione integrale è solo uno dei miglioramenti apportati alla pluripremiata gamma Jaguar F-TYPE che, nel 2015, porterà da 6 a 14 le versioni disponibili; l’intera gamma debutterà al Los Angeles Auto Show il prossimo 19 Novembre.

OGLIARI-“COBRA” TORNANO IN GARA ALLA RONDE DI MONZA

Giacomo Ogliari ha una particolare predilezione per l'autodromo di Monza: nei numerosi anni di carriera, ha spesso messo in luce le sue grandi abilità di pilota sul circuito brianzolo e tornerà a farlo anche nel prossimo fine settimana. Su Ford Fiesta R5 della comasca GCar Sport Racing, il pilota portabandiera della  DPD Group si cimenterà insieme all'amico varesino "Cobra", già noto per la sua esperienza nelle gare tricolori insieme al giovane talento Giò Dipalma, alla Ronde di Monza in programma nel fine settimana.
 
"Sono felice di gareggiare con "Cobra" perché oltre ad essere molto bravo è anche un caro amico: insieme abbiamo già visto che c'è feeling e contiamo di fare un buon risultato."

Già al Franciacorta Rally Circuit Ogliari e "Cobra" con la Fiesta R5 avevano conquistato la vittoria di gruppo.

Per Giacomo Ogliari la Ronde di Monza sarà anche un utile banco di prova in vista del Monza Rally Show di fine mese quando si riproporrà al via con la stessa vettura ma affiancato dall'elvetico Joe Zoller.

- FotoAlquati‎‎

Ferrari 512 M


La Ferrari 512 M è stata l’ultima vettura di Maranello per il campionato del mondo Sport Prototipi dotata di un motore 5 litri di cilindrata: un concentrato di tecnologia con caratteristiche rivoluzionarie che non è riuscita a esprimere le sue enormi potenzialità solo per un cambio di regolamento. Si tratta di un’ottimizzazione del progetto 512 S, vettura che Enzo Ferrari aveva voluto a fine 1969 per sfidare la Porsche 917, molto affidabile ma penalizzata dal peso, 880 chili.


Nell’ultima gara della stagione 1970, l’unica ufficiale disputata con i colori di Maranello, la Scuderia schierò la 512 M. La “M” stava per “Modificata”, perché il peso era sceso a 815 kg e la potenza del motore salita a 620 cavalli. Anche la carrozzeria era stata ridisegnata, per garantire maggiore carico aerodinamico. 


La vettura debuttò alla 1000 km di Zeltweg con al volante il belga Jacky Ickx e l’italiano Ignazio Giunti. In qualifica i due furono penalizzati da problemi tecnici, ma in gara Ickx dopo pochi passaggi riuscì ad ottenere tempi simili a quelli della Porsche e, poco più avanti, a battere persino il tempo della pole position che aveva ottenuto con la Ferrari di Formula 1 un paio di mesi prima. Le Porsche per la prima volta in quella stagione furono palesemente in difficoltà, e solo la rottura dell’alternatore privò la 512 M di una strabiliante vittoria all’esordio. Prima di fine anno la vettura corse la 9 Ore di Kyalami, gara non valida per il Mondiale ma alla quale prese parte la Porsche del fresco vincitore del titolo iridato, lo svizzero Joseph Siffert. La 512 M, benché penalizzata di un minuto per partenza anticipata, vinse la corsa staccando di due giri la vettura rivale.


La stagione 1971 avrebbe dovuto essere quella della consacrazione della 512 M, ma la federazione annunciò che per il 1972 le vetture oltre i 3 litri di cilindrata sarebbero state messe al bando. La Ferrari allora decise di abbandonare il progetto e di concentrarsi sulla progettazione della fortunata 312 PB in chiave 1972. La 512 M vinse in veste ufficiale solo a Kyalami e nella gara Interserie di Imola con Arturo Merzario. Una quindicina di esemplari vennero ceduti ad alcuni team privati che vinsero altre 12 gare, tra cui il team Penske, che con Mark Donohue e David Hobbs sfiorò il successo a Daytona, Sebring e Le Mans, e la Escuderia Montjuich che con Nino Vaccarella e José Juncadella si ritirò mentre era in testa a Le Mans 1971. Le ultime vittorie arrivarono nel 1973 grazie allo svizzero Herbert Muller e al suo team in due gare in Germania, ad Hockenheim. Il 3 aprile 1977 la 512 M corse per l’ultima volta, classificandosi al settimo posto nelle mani dello svizzero Heinrich Keller in una gara al Paul Ricard.

giovedì 6 novembre 2014

La Fuoriserie di Pininfarina, bici di lusso in edizione limitata

E' una fuoriserie ed è disegnata da Pininfarina, ma questa volta è su due ruote.‎ E' Pininfarina Fuoriserie, una bicicletta su misura progettata da Pininfarina e realizzata da 43 Milano.
Con un nome che richiama automobili esclusive dalle alte performance, Pininfarina Fuoriserie sarà prodotta in una edizine limitata di 30 unità in onore agli anni 30, epoca di fondazione di Pininfarina. La bicicletta custom è realizzata con materiali ispirati alla Lancia Astura Bocca.

Domenica il 3° Monza Ronde by Vedovati Corse



















Una manifestazione in costante crescita che raccoglie un interesse sempre maggiore presso addetti ai lavori e appassionati. Il 3° Monza Ronde, organizzato dalla Scuderia Vedovati Corse, con la collaborazione dell’Automobile Club Milano e dell’Autodromo Nazionale Monza, si presenta con le carte in regola per richiamare a Monza un folto pubblico, che potrà assistere domenica 9 novembre (ingresso 14 euro) alle quattro prove speciali che si terranno su un tracciato disegnato, con inversioni e varianti, sulla pista stradale. Ogni prova speciale prevede tre giri del tracciato (per un totale di 17,400 km), per una distanza totale della gara di 70,500 km. 

Gli equipaggi iscritti sono 91 con un gran numero di vetture e piloti significativi. Spicca innanzitutto il nome di Franco Uzzeni (nella foto), che con la sua Subaru Impreza WRC cercherà di conquistare il primato assoluto anche quest’anno. Altri piloti titolati al via saranno, con una Skoda Fabia S2000, Stefano D’Aste, campione del mondo WTCC privato nel Yokohama Indipendents Trophy FIA 2007, e, con una Renault Clio R3C, il campione italiano rally Piero Longhi che sarà il navigatore di Davide Pigozzi. Da segnalare, alla guida di una Renault Clio R3C, Kevin Gilardoni, che vinse l’anno scorso la classifica under 23 e che quest’anno ha partecipato a gare Nascar negli Stati Uniti.
Fra le vetture presenti si segnalano 10 WRC, 10 S2000 ed anche 6 vetture storiche, fra cui 4 Porsche 911.

Il 3° Monza Ronde, valido come quinta prova della Lombardia Ronde Cup, ha ricevuto i patrocini della Regione Lombardia e del Comune di Monza.

La nuova Porsche Cayenne GTS




















La nuova Cayenne GTS evoca, già nel nome, una straordinaria sportività. La vigorosa sigla GTS rimanda alla famosa 904 Carrera GTS del 1963, la prima Porsche dell’età moderna che ha ispirato nel 2007 la rinascita della Cayenne GTS. Da allora, in Porsche, la sigla GTS rappresenta la versione più sportiva di un modello. Allo stesso tempo, il nuovo modello base spinto dal noto motore a benzina V6 da 3,6 litri completa la gamma Cayenne.


Chi guida una Porsche, ama la sportività, a prescindere che si tratti di una vettura sportiva a due o quattro porte. La versione GTS possiede, anche nella gamma Cayenne, una percentuale dell’11% circa di elementi ripresi dai modelli appartenenti alla serie Porsche attualmente di maggior successo. In ogni caso, le sportive a quattro porte offrono, già da tempo, un contributo fondamentale alla proficua crescita dell’azienda garantendo contemporaneamente investimenti futuri nell’ampia offerta di vetture dotate di una dinamica elevata in tutti i modelli.


La Cayenne GTS non è possente solo nel nome. Il motore biturbo V6 da 3,6 litri rappresenta l’ulteriore sviluppo orientato alla performance del nuovo propulsore presentato nella Cayenne S, e offre consumi ridotti a fronte di prestazioni di guida ottimizzate: rispetto al modello precedente con motore aspirato V8, potenza e coppia aumentano di 20 CV a complessivi 440 CV e di 85 Nm a complessivi 600 Nm, mentre i consumi si riducono di 0,9 litri. La Cayenne GTS accelera da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi o 5,1 secondi con il pacchetto opzionale sport Chrono. Cioè rispettivamente 0,5 0,6 secondi in meno rispetto al modello precedente. La velocità massima è di 262 km/h. Dispone, di serie, di un impianto di scarico sportivo dal quale proviene il tipico intenso sound GTS.
Non da ultimo, grazie al suo telaio, la Cayenne GTS affascina per la sua inconfondibile dinamica di guida. Il sistema di regolazione attiva degli ammortizzatori Porsche Active Suspension Management (PASM) ha un’impostazione sportiva. Con il PASM di serie, la vettura è ribassata di 24 mm, con le sospensioni pneumatiche opzionali di 20 mm. Fa parte dell’equipaggiamento di serie anche l’impianto frenante ripreso dalla Cayenne Turbo con grandi dischi di 390 mm all’asse anteriore (358 mm all’asse posteriore) e pinze dei freni verniciate in colore rosso tipicamente Turbo.

Nell’esterno, ulteriori caratteristiche di design rendono la Cayenne GTS un’autentica sportiva. Il paraurti anteriore Turbo con grandi prese d'aria e il pacchetto SportDesign sono di serie. Le minigonne laterali dai profili netti e i passaruota allargati completano l'immagine e, come lo spoiler sul tetto e la parte inferiore del paraurti posteriore, sono verniciati nel colore della vettura. Tutte le scritte, i cerchi da 20 pollici nel design RS Spyder, i terminali di scarico, le fasce interne dei fari Bi-Xenon e le luci posteriori a LED scure sono in colore nero, per generare contrasti cromatici decisi. Una novità è rappresentata dalle marcate scritte GTS sulle porte anteriori.

Anche nell’abitacolo prosegue la configurazione all’insegna della sportività. I sedili sportivi GTS in pelle e Alcantara, con regolazione elettrica a 8 vie e scritta GTS sui poggiatesta, fanno parte dell’equipaggiamento di serie. L’Alcantara domina il rivestimento degli interni. Come optional è disponibile il pacchetto interni GTS in colore rosso carminio o argento rodio con quadrante del contagiri, cuciture decorative, scritta sui poggiatesta e cinture di sicurezza in colore a contrasto.

Nel nuovo modello base della Cayenne è impiegato il famoso motore aspirato V6 da 3,6 litri e 300 CV, che consente alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi o 7,6 secondi con il pacchetto opzionale Sport Chrono. Quindi 0,2 secondi più velocemente dei modelli precedenti. Anche la velocità massima di 230 km/h è superiore rispetto a quella del precedente modello. Come in tutte le nuove Cayenne, anche questo adotta le consuete misure orientate all’efficienza quali la funzione coasting, la funzione Start-Stop e il sistema di gestione termica per abbassare i consumi di 0,7 l/100 km rispetto al modello precedente e portarli a 9,2 l/100 km, con un valore delle emissioni di CO2 di 215 g/km, inferiore quindi di 21 g/km rispetto a prima.

La nuova Cayenne offre, anche rispetto al modello precedente, un ricco equipaggiamento di serie, che comprende, oltre al nuovo Tiptronic S a 8 rapporti con funzione automatica Start-Stop e funzione coasting, anche i fari principali Bi-Xenon incluse luci diurne a quattro LED, il volante sportivo multifunzione con paddle e il portellone posteriore automatico.

La Cayenne e la Cayenne GTS celebrano il debutto mondiale il prossimo 19 novembre al Los Angeles Auto Show 2014. In Italia, il lancio sul mercato di entrambi i modelli, che si possono già ordinare presso i Centri Porsche,è previsto per la fine di febbraio 2015. Il prezzo di vendita della Cayenne è di 68.930 Euro, il prezzo della Cayenne GTS è di 102.480 Euro, inclusa IVA ed equipaggiamento specifico. 

21° SAN MARINO REVIVAL: 85 equipaggi al via della gara che per la prima volta è valida per il Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche


















Un altro fiore all’occhiello si aggiunge ai successi FAMS di quest’anno: dopo un 42° Rally di San Marino entusiasmante, un appena concluso Rallylegend con numeri da record ecco un altro atteso evento del calendario 2014 della Federazione Auto Motoristica Sammarinese, il 21° San Marino Revival. 

Un traguardo strepitoso in termini di iscritti quello ottenuto da questa bellissima manifestazione dedicata all’automobilismo d’epoca che ripaga gli sforzi degli attenti organizzatori, SMRO, San Marino Racing Organization, affiliata FAMS, e dei Regolaristi Sammarinesi che vedono ben 85 equipaggi prendere il via. 

A testimonianza dell’ottimo rapporto instauratosi tra FAMS ed ACI CSAI la gara sarà valida per la prima volta per il Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche, girone Sud. 

L’appuntamento è per sabato e domenica 8 e 9 novembre, ultima tappa in programma per il Campionato, ma fra le prime come numero di iscritti. Il percorso, di 260 chilometri, si snoderà sia all’interno della Repubblica di San Marino sia nelle colline circostanti dell’entroterra romagnolo, fra la valle del Marecchia e del Conca toccando rocche di epoca medievale come Verucchio, Torriana, Montescudo, San Leo e Sant’Agata Feltria con un percorso particolarmente curato che ben si presta a vetture di tutte le epoche.

Il quartier generale è all’ombra del monte Titano, l’Hotel San Giuseppe di Valdragone da dove la gara prenderà il via alle 9.15 di sabato 8 novembre. Le prove saranno 62, 5 controlli orari e 2 controlli a timbro.

Di tutto rispetto anche il parterre di vetture pronte per questa entusiasmante edizione. Tra le più rare e particolari spiccano la Fiat 508S Balilla Coppa d’Oro del 1933 di Aliverti-Emanuele, la Fiat 1500 6C del 1937 di Loperfido-Serri e la Lancia Aprilia del 1938 del pluri vincitore della Mille Miglia Giuliano Cané in coppia con la moglie Lucia Galliani. Molto nutrita anche la presenza di vetture che hanno movimentato l’Italia Automobilistica come la mitica Lancia Fulvia Coupé, le tante le Autobianchi A112, le Mini, il Maggiolino Volkswagen, le Alfa Romeo, per concludere con leggendarie Porsche 356 e 911.

Un’altra occasione per la Repubblica del Titano, terra da sempre appassionata di motori, per ospitare gli equipaggi di questa affascinante gara e far conoscere loro il proprio territorio, la propria ospitalità e le sue tipicità.