mercoledì 5 novembre 2014

Record di iscritti al 12° Revival Rally Club Valpantena. Dopo la vittoria di un anno fa, Maurizio Senna cerca il bis contro avversari di grande livello come il campione del mondo Walter Rohrl

Un vero e proprio parterre de roi al 12° Revival Rally Club Valpantena, prestigioso appuntamento di regolarità sport in programma il 14 e 15 novembre prossimi con base a Grezzana, sulle colline di Verona. 
Nonostante il periodo di crisi e la difficoltà che alcuni appuntamenti di regolarità sport hanno dovuto affrontare in questa stagione, il Revival Valpantena conferma anche quest'anno l'affetto e la stima degli appassionati, registrando il nuovo record di iscritti. Superati i 230 equipaggi partenti con un parco auto di grande prestigio, che come di consueto raggrupperà tutti i grandi marchi e modelli che hanno segnato la storia della specialità: Lancia, Opel, Porsche, BMW, Volkswagen, Alfa Romeo, Fiat, Ferrari e molte altre vetture, compreso un gruppo di Audi che saranno impegnate nell'Audi International Rally Meeting. 

Tra gli iscritti, il campione del mondo Walter Rohrl, che dopo due anni di assenza sarà di nuovo protagonista al Valpantena, questa volta (per la prima volta) a bordo di una Porsche 911 “Heigo Porsche”; “Lucky” e “Rudy”, al secolo Luigi Battistolli e Rudy Dalpozzo, con la Ferrari 308 GTB in livrea Olio Fiat; oltre 10 equipaggi stranieri, che porteranno anche alcune vetture piuttosto rare in Italia come la Golf GTI II serie del 1981 dei tedeschi Stock-Simmnacher, nella livrea con cui lo svedese Kennet Ericsson si mise in luce in quegli anni. Tra gli equipaggi stranieri anche lo statunitense Jason Wright, che fu per più di un'occasione portacolori della Scuderia del Portello con le Alfa Romeo e che porterà in gara una stupenda Lancia Stratos assieme a Stefano Pistoso, ex navigatore del veronese Mario Frezzato nelle competizioni nazionali di trent'anni fa.

Maurizio Senna
Da seguire, dopo la vittoria nell’edizione 2013, Maurizio Senna, che sarà di nuovo ai nastri di partenza anche se in “conformazione” del tutto diversa. Quest'anno sarà infatti in gara con una VW Golf GTI (Scaligera Rallye) in coppia con Lorena Zaffani. Contro di loro non mancheranno però gli avversari. Diego e Fabio Coghi, con la consueta Opel Ascona 400 ex Scandola della Luxino Rally inseguono la vittoria al Valpantena da molte edizioni, dopo aver sbancato il Lessinia Sport 2012, ad infiammare tra l'altro anche il derby delle scuderie made in Verona. 
Per i colori della Scaligera tornano anche Giordano Mozzi e Stefania Biacca, vincitori quest'anno del Lessinia Sport e all'inseguimento della “doppietta” Valpantena dopo la vittoria 2012. La coppia vincitrice della Mille Miglia 2014 e secondi anche alla Mille Miglia in Giappone (denominata “La Festa MM”) dello scorso ottobre. Saranno in gara con una Lancia Fulvia HF 1.6 che stanno preparando per il prossimo Monte Carlo Historique. 

Al via anche quest'anno “Pedro”, con la Lancia Stratos che portò in Valpantena anche un anno fa. Dopo l'europeo 2013, quest'anno il bresciano ha lottato per l'italiano storico con la 037, arrendendosi poco prima della fine della stagione. Pronto a deliziare il pubblico anche Franco Ceccato, sulla bellissima Fiat 131 Abarth con cui nel 1982 vinse il Campionato Italiano TRN. Si tratta della massima evoluzione della vettura italiana, di cui il vicentino è anche uno dei più validi conoscitori. Tornerà per la terza volta anche il presidente dell'Automobile Club Verona Adriano Baso, dopo la sfortunata partecipazione 2013 sarà al via con una Fiat 131 Abarth come al suo “debutto” al Valpantena.

PEUGEOT 208 T16 E PAOLO ANDREUCCI AL VIA DEL RALLY DI ROMA CAPITALE

Sarà la Città Eterna il palcoscenico della prima uscita ufficiale da Campioni d'Italia Rally 2014.
Paolo Andreucci e la sua 208 T16 prenderanno, infatti, il via della seconda edizione del Rally di Roma Capitale (8-9 novembre).
Una sfida impegnativa che vedrà la 208 T16 confrontarsi con le ben più potenti vetture della categoria WRC e che obbligherà il portacolori del Leone ad una gara tutta d'attacco.‎

martedì 4 novembre 2014

F1, Pirelli: anteprima del Gran Premio del Brasile


Il circuito di Interlagos, nel cuore di San Paolo, è il secondo circuito più corto dell’anno, dopo Monaco, con una serie di curve, tornanti e differenze altimetriche che ne fanno una sfida affascinante per i piloti, le vetture e, naturalmente, per gli pneumatici.

A Interlagos sono state scelte le mescole medium e soft, ma tradizionalmente vi è un alto rischio di pioggia; infatti, le previsioni iniziali annunciano precipitazioni per una parte del fine settimana.

Le numerose curve racchiuse in soli 4,309 km impegnano molto gli pneumatici, e la relativa mancanza di lunghi rettilinei non offre loro la possibilità di raffreddarsi. Inoltre, la superficie è tradizionalmente irregolare, con curve ad alta velocità e vie di fuga strette, che richiedono la massima concentrazione.
Interlagos è ben nota soprattutto per l’entusiasmo dei suoi fan e per l’atmosfera unica. E’ un circuito dove in passato si sono decisi molti titoli, ma, con l’assegnazione dei doppi punti ad Abu Dhabi, non sarà così questo fine settimana.

Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli: “Il Brasile è uno dei più grandi mercati per Pirelli, quindi è un piacere essere qui tra i nostri amici e sostenitori. Il circuito impegna molto le gomme a causa della quasi ininterrotta successione di curve, alcune delle quali sono ad alta velocità. Quindi, saper sfruttare al massimo le coperture e le strategie sarà chiaramente di vitale importanza per la gara. In passato abbiamo assistito a molte gare bagnate a Interlagos, e sembra che anche quest’anno ci sia questo rischio. Il tutto contribuisce a mantenere alta la reputazione di questo circuito, che ha sempre regalato gare eccitanti e, ne siamo sicuri, sarà il caso anche questo weekend”.

Jean Alesi, consulente tecnico Pirelli: “A Interlagos ho corso 12 volte: è un circuito che amo moltissimo. Estremamente faticoso per il pilota: si è sempre in curva oppure in accelerazione a ruote sterzate. Si guida sempre in appoggio, e questo alla lunga è impegnativo a livello fisico. E’ poi uno dei pochi tracciati da percorrere in senso antiorario: una condizione particolare per l’affaticamento soprattutto del collo, anche se questo è un aspetto che era più critico in passato, quando in Brasile si correva a inizio stagione e quindi con minore allenamento specifico, di pista, di quello su cui i piloti possono contare correndovi ora nel finale di campionato. So che quest’anno si parla di nuovo asfalto. Mi è successo molte volte in passato, ma alla fine si tratta sempre di un circuito con un fondo molto ondulato. Anche con l’asfalto nuovo, la tendenza di Interlagos è di essere piuttosto scivoloso il venerdì; poi, sessione dopo sessione, emerge la caratteristica di base dell’asfalto brasiliano, che finisce per essere piuttosto abrasivo".

Il circuito dal punto di vista degli pneumatici

Interlagos è uno dei pochi circuiti in calendario che si percorre in senso antiorario (insieme al Circuito delle Americhe e a Yas Marina).
Il P Zero White medium è una mescola “low working range”, in grado di raggiungere prestazioni ottimali anche a basse temperature. La gomma morbida invece è “high working range”, adatta a temperature più elevate.
A Interlagos gli pneumatici sono spesso soggetti, contemporaneamente, a forze laterali e longitudinali. Questo aumenta la temperatura della mescola. Il carico aerodinamico è generalmente alto; le richieste di grip aerodinamico e meccanico sono, più o meno, uguali.
La strategia vincente lo scorso anno è stata di due soste. Sebastian Vettel, Red Bull, partì con le gomme medie, montò un nuovo set di medie al 24° giro, per poi passare alle hard al 47° giro. Prima dell’inizio della gara non c’era stato nessun giro su asciutto, rendendo più difficili i calcoli di strategia.

I GIOVANI PILOTI DELL’ALPS CRESCONO: ESORDIO NEI TEST DELLA F. RENAULT 3.5 PER CHARLES LECLERC E MATEVOS ISAAKYAN



I protagonisti assoluti della Formula Renault 2.0 ALPS sono tornati in pista in occasione dei test della F.Renault 3.5 sul circuito spagnolo di Alcaniz. Prima uscita ufficiale nella categoria per il neo-campione Nyck de Vries, che su una monoposto della DAMS non ha mancato di mettersi in luce; così come hanno fatto Charles Leclerc e Matevos Isaakyan (secondo e terzo nel campionato della Fast Lane Promotion) che grazie ai risultati ottenuti quest’anno hanno avuto la possibilità di prendere parte alla prima giornata di prove.

Il monegasco, che per il suo debutto in monoposto nel 2014 aveva scelto proprio l’ALPS, laureandosi appunto vice-campione e conquistando il successo tra gli “Junior” con i colori del team inglese Fortec Motorsports, si è adattato immediatamente alla monoposto dalla Arden Motorsport con cui ha fatto segnare ieri, nella prima sessione, un ottimo quarto tempo assoluto, evidenziandosi come il secondo migliore rookie.

“Sono molto soddisfatto di come sia andato il test. - ha esordito Leclerc - Era la prima volta che guidavo una 3.5 e devo dire che mi sono subito adattato alla vettura. Con le gomme nuove ho fatto segnare il quarto tempo; ho provato a migliorarmi, ma ho fatto qualche piccolo errore ed ho trovato anche due bandiere rosse. Oltre all’accelerazione rispetto alla 2.0 mi ha impressionato la frenata, nel punto di staccata arrivi con almeno 70 km/h in più! La stagione 2014 mi ha dato tantissimo, sono cresciuto molto come pilota. Ho avuto un po’ di sfortuna ma poi tutto è andato in crescendo. Ringrazio la Fast Lane Promotion per avermi dato questa grande opportunità, e non nascondo che il prossimo anno mi piacerebbe continuare a gareggiare nella F.Renault 2.0 ALPS e perché no, puntare anche al titolo europeo”.

Sotto i riflettori, nei test spagnoli, è finito anche il russo Isaakyan, giovane rivelazione proveniente sempre dall’ALPS, in cui quest’anno, con i colori della squadra italiana JD Motorsport, ha chiuso la stagione alle spalle proprio di Leclerc ottenendo due vittorie sul circuito austriaco del Red Bull Ring. Ad Aragon Isaakyan non si è fatto trovare impreparato e alla guida di una vettura del team AVF ha chiuso quinto tra i “deb” ed ha ottenuto il 15° tempo assoluto su ben 22 piloti presenti il primo giorno.

Rapporto ACI-ISTAT: diminuiscono gli incidenti stradali


Diminuiscono gli incidenti stradali in Italia, con una consistente riduzione del numero delle vittime che nel 2013 ha permesso di risparmiare 368 vite umane, quasi il 10% in meno rispetto al 2012, con risultati particolarmente rilevanti per alcune categorie di utenti vulnerabili, come i ciclisti (-14,0%) e i motociclisti (-14,5%).

I dati contenuti nell’ultimo Rapporto ACI-ISTAT documentano che nel 2013 sulle nostre strade si sono registrati 181.227 sinistri con lesioni a persone (-3,7% rispetto al 2012), che hanno causato 3.385 morti (-9,8%) e 257.421 feriti (-3,5%). In media, ogni giorno 9 persone muoiono in incidente stradale e 705 restano ferite. Sul dato complessivo pesa il tragico incidente avvenuto nel luglio 2013 sull’A16 che ha coinvolto un bus turistico e nel quale sono morte 40 persone.

Con 56,2 morti per incidente ogni milione di abitanti l’Italia supera la media europea (51,4). La UE ha imposto la riduzione del 50% delle vittime entro il 2020 rispetto ai valori 2010 e verso questo obiettivo il nostro Paese si posiziona nella media dei 28 Stati membri (-17,7% nel triennio 2013/2010) .

Migliora la sicurezza stradale nelle città: rispetto al 2012 si registra un calo degli incidenti del 4,4%, dei morti dell’11,3% e dei feriti del 4,2%. Malgrado ciò, sulle strade urbane si concentrano il 75% degli incidenti e il 42% dei morti. I Comuni che presentano il più alto indice di mortalità sono Napoli (1,69 morti ogni 100 incidenti), Catania (1,57), Trieste (1,43) e Torino (1,31), rispetto alla media nei grandi Comuni di 0,71 decessi.

Se a bordo delle automobili si muore di meno (-12,2% decessi rispetto al 2012), per le due ruote i miglioramenti sono più netti: -14,5% per i motocicli e -14% per le biciclette. Tra i conducenti le fasce di età più a rischio sono quelle dei giovani, in particolare tra 20 e 24 anni (219 vittime), e quella degli adulti tra 40 e 44 anni (215 vittime). Tra i pedoni diminuiscono le vittime del 4,7%, ma aumentano i feriti dell’1,6%; le fasce che fanno registrare maggiori incrementi di decessi per investimento sono tra gli 80-84enni e tra i 90-94enni, ma vittime in aumento anche tra giovani (15-29 anni) e bambini (0-4 anni).

In ambito extraurbano la distrazione si conferma la prima causa di incidente (20,4%), seguita dalla velocità troppo elevata (17,5%) e dal mancato rispetto delle distanze di sicurezza (13,1%). In città, invece, è l’inosservanza di semafori e regole di precedenza a causare il maggior numero di sinistri (19,1%), seguita dalla distrazione (15,6%) e dalla velocità elevata (9,5%).

“La sicurezza stradale migliora grazie a una maggiore consapevolezza dei conducenti – dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani – e lo dimostrano i dati sulle quattro ruote ma soprattutto quelli relativi a moto e bici. La formazione e la sensibilizzazione funzionano, quindi vanno intensificati gli sforzi per l’educazione di tutti gli utenti della strada. Le novità del Codice annunciate dal Parlamento, alle quali ACI ha contribuito fattivamente, potranno accelerare i miglioramenti permettendo al nostro Paese il raggiungimento degli obiettivi imposti dall’Unione Europa. L’Automobile Club d’Italia insiste con la campagna internazionale MY WORLD dando voce su www.aci.it agli automobilisti che sollecitano l’ONU e gli Stati mondiali ad adottare provvedimenti concreti per trasporti e strade migliori”.

“Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte e di invalidità permanente per i giovani e questo rappresenta un costo enorme per lo Stato. Nonostante gli sforzi già compiuti per recuperare le posizioni di altri Paesi europei, occorre non abbassare la guardia, intensificare l’azione preventiva sul sistema della mobilità e disporre di dati affidabili e di qualità affinché le politiche per la sicurezza stradali siano basate su evidenze scientifiche”, afferma il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, che aggiunge: “Produrre informazioni di qualità è un’attività complessa ed anche costosa, ne sono consapevoli tutte le istituzioni pubbliche che contribuiscono alla rilevazione degli incidenti stradali. Anche per rendere un servizio sempre più utile al Paese, è necessario mantenere alta l’attenzione e rafforzare gli sforzi per aumentare la tempestività e la qualità delle informazioni trasmesse all’Istituto”.

EICMA, 4 NOVEMBRE 2014: FOTO DI DANIELE MATTEI

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EICMA '14: VALENTINO ROSSI E JORGE LORENZO LANCIANO LE NUOVE YAMAHA YZF-R1 ED YZF-R1M

Ieri sera a Milano Yamaha Motor Europe ha svelato in anteprima mondiale le super novità della sua gamma 2015, e per l'occasione ha messo in campo tutte le sue punte di diamante.
Nel corso dell'esclusiva press première organizzata in concomitanza dell'avvio del Salone internazionale del Motociclo EICMA 2014, entrambi i piloti del Team Movistar Yamaha MotoGP, Valentino Rossi ed Jorge Lorenzo, affiancati sul palco dal CEO e Presidente di Yamaha Motor Corporation Hiroyuki Yanagi, hanno polarizzato l'attenzione della platea presente e di quella collegata in diretta via web streaming in sella alle nuove Yamaha YZF-R1 ed YZF-R1M, novità che segnano il ritorno da protagonista assoluta ad EICMA della regina delle supersportive.
Prima a livello mondiale anche per la tanto attesa MT-09 Tracer, per il nuovo TMAX, presentato sul palco nella sua versione top di gamma IRON MAX, per la nuova sportiva Yamaha YZF-R3 e per le enduro WR250F m.y. 2015, portata sul palco dal pilota ufficiale Olivier Pain,  e WR450F Rally pronta ad essere guidata dal nuovo pilota ufficiale del Yamaha Factory Racing Rally Team Yamalube, anch'esso ieri in sella sul palco, l'italiano Alessandro Botturi, nel corso della prossima Dakar Argentina – Bolivia – Cile 2015. 
Al termine dell'evento Valentino Rossi, pilota coinvolto nello sviluppo della nuova R1 sin dalla sua nascita, ha risposto nel corso di una live web chat alle moltissime domande e curiosità che gli appassionati hanno lanciato su Twitter usando l'hashtag #We_R1,  inerenti all'ultima nata in casa Yamaha.

EICMA 2014: UNA NUOVA ERA PER YAMAHA

‎Dal 2014, Yamaha Motor Group ha adottato in modo unitario a livello globale il nuovo slogan "Revs Your Heart" che incarna il desiderio di creare moto e scooter che superano le attese, da diversi punti di vista.

Quella appena trascorsa è stata una stagione entusiasmante perYamaha, con il lancio di molti nuovi modelli di successo come le grintoseYamaha MT-09, MT-07, ed MT-125, la straordinaria seconda generazione di YZF-R125 e il rivoluzionario 3 ruote Tricity, tutti modelli che hanno saputo toccare le corde giuste dei piloti di tutta Europa, conquistando i vertici delle classifiche di vendita.

Se il 2014 è stato l'anno del "ritorno" di Yamaha, il 2015 è l'anno in cuiYamaha è pronta a tracciare la strada verso il futuro, e sarà l'EICMA di Milano il prestigioso appuntamento in cui verrà presentata la moto che tutti aspettavano da tempo.

Sviluppata con le tecnologie più avanzate di motore, ciclistica ed elettronica derivate dalla Yamaha YZR-M1 della MotoGP™, la nuova YZF-R1 è molto più di una moto performante. È una dichiarazione d'intenti che mostra al mondo che Yamaha è pronta ad affrontare le sfide del futuro. 

lunedì 3 novembre 2014

FIA WEC – Gara amara per le Ferrari a Shanghai

E' stato un fine settimana amaro per le Ferrari impegnate nella 6 Ore di Shanghai, teatro della sesta tappa stagionale del Campionato del Mondo FIA Endurance. A pochi giri dall'inizio, alla curva 10 dell'International Circuit di Shanghai, la Ferrari numero 51 del team AF Corse, condotta in quel momento da "Gimmi" Bruni, è stata coinvolta in un incidente con la vettura prototipo LMP2 del Team KCMG, rimasta ferma a causa di problema tecnico, fortunatamente senza alcuna conseguenza per i due piloti. Davvero difficile per "Gimmi" Bruni riuscire ad evitare il contatto dal momento che il prototipo si trovava proprio sulla sua stessa traiettoria. Entrambe le vetture sono state costrette al ritiro.

Nella categoria riservata ai professionisti, l'altra Ferrari rimasta in gara, la numero 71 del team AF Corse dei giovani Davide Rigon e James Calado, si è piazzata in terza posizione. La vittoria è andata, invece, alla Porsche di Makowiecki-Pilet che ha preceduto l'altra Porsche del team formato da Bergmeister-Lietz. 

Gimmi Bruni "E' stata una grande sfortuna aver trovato una macchina ferma in traiettoria proprio all'uscita da una delle curve ad alta accelerazione; avevo recuperato posizioni e in quel momento ero secondo, in battaglia con l'Aston Martin, poi il contatto con il prototipo. Fortunatamente sto bene. Peccato, oggi abbiamo perso tanti punti, ma abbiamo ancora davanti a noi due gare importanti e sono molto fiducioso".

Toni Vilander "Oggi è un momento difficile per noi e per il team, questo incidente all'inizio della gara non ci voleva proprio. Al di là di tutto l'importante è che Gimmi stia bene e non abbia avuto alcuna conseguenza. Ora abbiamo tanto lavoro da fare a casa per ripristinare la macchina. Lasciamo lo sconforto alle spalle, la battaglia continuerà nella prossima gara".

Davide Rigon "Sono molto dispiaciuto per i nostri compagni di scuderia. Qui a Shanghai abbiamo fatto una gara tirata fino all'ultimo e abbiamo cercato di dare il massimo. Ringrazio la squadra perché ha fatto un ottimo lavoro ai box. Sono contento perché alla fine siamo riuscire ad andare a podio, continuiamo così".

James Calado "Oggi sarebbe stato sicuramente meglio per il team avere due vetture in gara, ma purtroppo questo fa parte del gioco. In gara abbiamo fatto del nostro meglio, ma l'Aston Martin su questa pista andava molto meglio di noi. Siamo comunque andati a podio, ora pensiamo alle ultime due gare in Bahrein e a San Paolo".

Nella categoria LMGTE Am, l'unica vettura a rappresentare la Ferrari in questa categoria, è stata la 458 GTE del Team 8 Star Motorsports condotta da Roda, Ruberti e Cressoni che si è piazzata in terza posizione. Primo e secondo posto per l'Aston Martin numero 98 e 95, entrambe del team Aston Martin Racing.
La vittoria assoluta è andata alla Toyota numero 8 condotta da Davidson e Buemi. 

Restano ancora due gare da disputare, il prossimo 15 novembre si correrà in Bahrein, mentre il 30 novembre sarà la volta di San Paolo, in Brasile per l'ultimo atto del Campionato del Mondo FIA Endurance. Nonostante l'esito amaro della prova di Shanghai, i giochi sono ancora aperti e la Ferrari farà di tutto per portare a casa il successo finale nelle tre categorie della massima competizione per le vetture GT. ‎

F1, GP America: il punto di Gian Carlo Minardi

Lewis Hamilton è un "animale" da gara. Dopo aver perso il confronto con il compagno in qualifica, in gara è stato eccezionale, mettendo a segno uno di quei sorpassi che fanno capire chi sia il migliore in squadra in questo momento. I punti di vantaggio ora sono diventati 24 (su 75 ancora da attribuire tra Brasile e Abu Dhabi) e tra una settimana potrebbe arrivare la parola "fine". E' una questione solamente tra loro. In questo momento, non ci sono altri attori che possono infastidirli.
E' stato un Gran Premio in cui la Williams mi ha deluso. Sinceramente, mi sarei aspettato di veder lottare sia Massa che Bottas per il terzo posto. Fantastico su questo fronte, invece, Daniel Ricciardo, autore di sorpassi incredibili. Si conferma assolutamente un team-leader, ottimizzando al meglio questa Red Bull che non smette di stupirci, uccidendo (sportivamente parlando) il compagno Vettel.
Sinceramente, non ho capito la strategia di Vettel – costretto a partire dalla pit-line – anche se proprio sul finale ha agguantato un settimo posto.
Molto bene la Lotus, che è risorta con un punto di Maldonado, e Vergne. Il francese ha dimostrato di non essere da rottamare. Può ancora essere utile alla Toro Rosso e alla Red Bull in un contesto globale, portando a Faenza punti importanti. Il team sta crescendo e può essere di aiuto.
Arrivando in casa Ferrari, Fernando Alonso prosegue il suo trend positivo, ridicolizzando Raikkonen. Purtroppo, il confronto con lo spagnolo è imbarazzante.
A tenere banco in questo fine settimana, come ci si poteva aspettare, è stato anche il forfait di Marussia e Caterham. Dovremo aspettare di capire quale strada prenderà questa F1, poiché c'è molta carne al fuoco tra terza macchina e nuove spartizioni di diritti. Sinceramente, non credo che la terza macchina sia la soluzione migliore. Mi prometto, però, di analizzare i problemi con più calma, in un secondo momento.

Sylvain Guintoli dopo la conquista del titolo di Campione del Mondo Superbike 2014 con Aprilia 

Sylvain Guintoli: "Le sensazioni in questo momento sono incredibili, davvero. Oggi è stata una grandissima giornata, due gare fantastiche nelle quali ho percepito una forza mai provata prima. Riuscivo ad essere veloce senza difficoltà, i tempi sul giro mi venivano molto facilmente. Arrivare in Aprilia lo scorso anno per me è stata una grande opportunità, prima dell'infortunio alla spalla stavo lottando per il Campionato ed è stato un peccato perdere slancio a causa della condizione fisica. Quest'anno ero in forma perfetta, sono riuscito ad essere costante e a dimostrare il nostro potenziale. Non ho mai mollato, nemmeno quando il distacco sembrava irrecuperabile. Ho iniziato a crederci dopo Magny-Cours, anzi ne ero certo: siamo stati veloci, mi sentivo bene e il mio team mi ha supportato alla grande. Oggi ho dimostrato di essere il più veloce in pista, vincere con 6 punti di margine è simbolico ma importantissimo per me dopo qualche recente polemica.
Devo ringraziare tantissime persone, a partire dalla mia famiglia che mi ha dato stabilità e fiducia, oltre a sopportarmi in questi mesi di grande pressione. Sono grato ad Aprilia, mi hanno messo a disposizione la migliore moto che abbia mai guidato ed un team che per me è diventato una seconda famiglia.

FIA WEC, 6 Ore di Shanghai: doppietta Toyota, primo podio Porsche

Anthony Davidson and Sebastien Buemi finished the race 1m12s ahead of their stable mates – Alex Wurz, Stephane Sarrazin and Kazuki Nakajima, after another dominant display by the Japanese manufacturer in front of a huge crowd.

Both of the Toyota Racing LMP1-H entries took advantage of an early safety car period to top up on fuel which ensured that they completed the race on just five scheduled stops apiece. Sebastien Buemi drove a spectacular opening stint to carve his way through the field, despite having to make an extra visit to his pit box after the initial early stop. This was due to a re-fuelling issue but the Swiss ace soon caught and passed the sister Toyota driven by Alex Wurz. From there, Buemi and later Davidson both opened up a significant gap to their team mates in the #7 car.

Completing the podium today at Shanghai and, as a result scoring their first podium position of the season, was the #14 Porsche 919 Hybrid driven by Romain Dumas, Marc Lieb and Neel Jani. The pole sitting car led in the early exchanges and had a trouble free race to finish just off the lead lap.

The #20 Porsche Team 919 Hybrid had led the race during the first stint but was soon delayed after Brendon Hartley suffered a left rear puncture. Despite this, Timo Bernhard, and then Mark Webber, showed consistent pace to eventually finish in sixth position.

Audi Sport Team Joest completed the race in fourth and fifth positions with the #2 Audi R18 e-tron quattro eventually just finishing ahead of the #1 car when it pitted earlier in the final stint for a 'splash and dash' sixth pit stop.

In the LMP1-L class the #12 Rebellion Racing entry of Nick Heidfeld, Nicolas Prost and Mathias Beche took a fifth victory of the 2014 season ahead of the similar #13 Rebellion R-One-Toyota.‎‎

- da www.fiawec.com