martedì 21 ottobre 2014

Il mito Golf protagonista ad Auto e Moto d’Epoca 2014



Con uno stand interamente dedicato alle sue 7 generazioni, la Volkswagen festeggerà il 
40esimo compleanno della Golf ad Auto e Moto d’Epoca di Padova (dal 23 al 26 ottobre). 
Le 7 vetture esposte accompagneranno i visitatori nel percorso di evoluzione tecnologica di 
un’auto che ha creato il segmento delle berline compatte di cui ancora oggi è leader 
indiscussa. 

La Golf 7 in esposizione sarà allestita con il “40th Pack”, un pacchetto celebrativo che 
debutta proprio a Padova. Disponibile per le versioni benzina e Diesel in allestimento 
Higline, comprende dotazioni scelte per esaltare sportività, tecnologia e sicurezza della 
Golf. Ne fanno parte fari bixeno adattivi con luci diurne a LED e lavafari, gruppi ottici 
posteriori e illuminazione targa a LED, cerchi in lega Salvador 7Jx17” con pneumatici 
225/45 R17 oppure 7,5Jx18” con gomme 225/40 R18. Rispetto alla somma delle singole 
dotazioni, “40th Pack” offre un vantaggio Cliente del 40%. 

Festeggiando la Golf, sarà celebrato il modello che dal 1974 a oggi ha reso possibile la 
diffusione su larga scala dei principali sistemi di sicurezza, delle tecnologie più innovative e 
delle più apprezzate tendenze automobilistiche. Una vettura che, in particolare con le 
versioni più emozionali – tra cui GTI, GTD, R, Cabriolet, Rallye – ha sedotto migliaia di 
automobilisti che l’hanno messa al centro della loro passione, arricchendone i contenuti in 
base alla propria personalità. Alcuni di questi appassionati, selezionati tra i diversi Golf 
club, sabato 25 ottobre si uniranno alla Volkswagen per celebrare l’aspetto più passionale 
della Golf esponendo le loro vetture personalizzate. 

Proprio sull’amore per la Golf si basa anche un’altra attività. “40 years of Golf. 40 years of 
love.” è una app raggiungibile sulla pagina Facebook ufficiale di Volkswagen Italia oppure 
da mobile all’indirizzo internet 40golflove.volkswagen.it. Attraverso questa applicazione, i 
cultori della compatta di Wolfsburg possono postare una foto della loro Golf (o di una a 
scelta) e dedicarle una frase, creando così un messaggio personalizzato in perfetto stile 
Volkswagen. Gli annunci verranno utilizzati nella campagna di comunicazione online che 
celebra il quarantennale del modello e per i partecipanti ci sarà quindi la soddisfazione di 
diventare protagonisti della campagna. L’autore della migliore realizzazione sarà poi 
premiato con la possibilità di guidare per un mese un’emozionante Golf R da 300 CV.

European Le Mans Series – Stagione da incorniciare per le Ferrari del Team SMP


La stagione 2014 del campionato European Le Mans Series è andata in archivio in modo trionfale per la Ferrari e i suoi team clienti. A fare la parte del leone ci ha pensato il team SMP Racing che si è aggiudicato il titolo sia nella classe LMGTE che nella GTC. 
Nella prima delle due categorie Andrea Bertolini, Viktor Shaitar e Sergey Zlobin hanno approfittato della giornata negativa dell’equipaggio del team AF Corse di Duncan Cameron e Matt Griffin (insieme anche a Michele Rugolo) per vincere la corsa, ribaltare la classifica ed aggiudicarsi il titolo. Lo stesso è successo nella classifica per team, dove la squadra russa ha superato quella italiana.
Nessuno sconvolgimento in classe GTC dove il trio della SMP Racing formato da Olivier Beretta, Anton Ladygin e David Markozov hanno amministrato il vantaggio conquistando ufficialmente un titolo già ipotecato con il terzo posto nella gara vinta dalla BMW di Bas Leinders, Markus Palttala ed Henry Hassid.
I due titoli conquistati dal team SMP portano a 10 il totale delle affermazioni Ferrari nell’ambito della European Le Mans Series. La squadra russa aveva già conquistato il titolo GTC nel 2013 mentre la classe LMGTE era andata al Ram Racing. In precedenza gli altri team vincenti erano stati: Larbre Competition (2004), BMS Scuderia Italia (2005), Virgo Motorsport (2007 e 2008), AF Corse (2011) e JMW Motorsport (2012).

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CAMPIONATO ITALIANO RALLY AUTO STORICHE: SQUADRA CORSE ISOLA VICENTINA AL "PIANCAVALLO STORICO"


Rally Piancavallo Storico: la gara che vale una stagione per la Squadra Corse Isola Vicentina. Sei sono gli equipaggi in gara nel decimo ed ultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally Auto Storiche che si correrà nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 sulle tecniche e spettacolari prove del pordenonese.
Dopo la conquista del Campionato Europeo Fia, "Lucky" è tornato alla guida della Ferrari 308 GTB Gruppo 4 coi colori della Squadra Corse e si giocherà la possibilità di realizzare una storica doppietta in caso di risultato positivo al Piancavallo; Luigi Battistolli affronterà la gara navigato da Luigi Cazzaro e si preannuncia tutta da seguire la sfida tra il duo vicentino e le Porsche di Nicholas e Roberto Montini, oltre a quella di Zampaglione.

Promette scintille anche la disputa in classe D3 tra l'esperto Pierluigi Zanetti che, in coppia con Camilla Sgorbati sull'Opel Kadett Gt/e correrà col team isolano giocandosi la sfida decisiva per il successo nel 3° Raggruppamento del Campionato Triveneto; dovrà però vedersela con Paolo e Giulio Nodari i quali, dopo le esperienze alla guida della Porsche 911 risalgono su una storica, sempre a trazione posteriore: l'Opel Ascona SR Gruppo 2 con la quale saranno tra i sicuri protagonisti della gara. Il terzo equipaggio della classe in questione sarà quello formato da Tiziano Savioli e Paolo Borgato al via con l'Opel Kadett Gt/e. Ancora un'Opel Ascona, ma in versione SR 1.9 Gruppo 2, che sarà della partita con l'equipaggio formato da Paolo Dal Corso e Mattia Franchin per i quali la gara pordenonese avrà molta importanza ai fini del Campionato Triveneto.
Su Autobianchi A112 Abarth Gruppo 2 messa a disposizione da Mettifogo Service, faranno il debutto nel mondo dei rally storici i locali Francesco Zannier e Mattia Toffoli.
L'appuntamento è a Maniago (PN) nella mattinata di sabato 25 per le operazioni di verifica; partenza per la prima sezione di gara alle ore 16.00 dello stesso giorno e dopo il riordino notturno, il via della seconda parte di gara che si concluderà alle ore 16.15 di domenica 26 ottobre.

IL MISANO RALLY CIRCUIT SARA' PROVA DI QUALIFICAZIONE PER IL MEMORIAL BETTEGA

Importante accordo di collaborazione tra Misano World Circuit e organizzatori del Motor Show di Bologna. La seconda edizione del rally in autodromo, in calendario il 6 e 7 dicembre, sarà prova di qualificazione per il Memorial Bettega in programma la settimana successiva.

I vincitori delle classi R2, R3, World Rally Car e "Terra" al Misano Rally Circuit saranno qualificati come Wild Card al Memorial Bettega.

Le sfide bolognesi di Trofeo R2, Trofeo R3, Trofeo Terra (giovedì 11 dicembre) e Trofeo Wrc Italia (sabato 13) vedranno dunque fra i protagonisti anche quei piloti che si saranno aggiudicati il successo nelle medesime categorie del Misano Rally Circuit. Un importante riconoscimento per la gara del Misano World Circuit, che alla seconda edizione si è già segnalata come appuntamento di riferimento per il finale di stagione.

Le novità per il 2° Misano Rally Circuit non mancano e sabato scorso è stato inaugurato ufficialmente il tracciato a scarsa aderenza che sarà una delle peculiarità della gara.‎

Realizzato con la collaborazione di Graziano Rossi, il percorso a fondo scivoloso farà da prova speciale-spettacolo d'apertura del rally, sabato 6 dicembre. 

Domenica 7 sono in programma altre quattro prove speciali, tutte sul tradizionale manto d'asfalto del Misano World Circuit e diverse fra di loro, per un totale di 80 chilometri di tratti cronometrati.

lunedì 20 ottobre 2014

Michelin trionfa con Ivan Goi nella Superbike tricolore 2014



Al Mugello, Michelin trionfa nella classe Superbike del Campionato Italiano Velocità 2014 e legittima la propria affermazione con un week end esaltante: vince infatti sia il nono sia il decimo round del tricolore con Ivan Goi e Leandro “Tati” Mercado, entrambi in sella alle Ducati 1199 Panigale R del Team Barni Racing, ottiene altre due posizioni sul podio, con Gianluca Vizziello (BMW – Motoxracing) e con Goi, e soprattutto si impone, ancora con il trentaquattrenne mantovano Ivan Goi, nella top class del CIV.
Il racconto della gara 2 del Mugello parla del dominio pressoché incontrastato dell’argentino Mercado, che ha onorato al meglio il suo fresco titolo nella Coppa del Mondo 1000 Superstock, che gli è valso, in premio, la wild card al Mugello. Tati, che ha fatto segnare il miglior tempo in entrambe le sessioni di qualificazione, svoltesi in condizioni meteo incerte e mutevoli (e reduce da un’intera stagione in cui non ha usato le slick), è partito bene, ha lottato inizialmente con Fabrizio Perotti (BMW), poi ha disteso la sua azione, facendo il vuoto alle sue spalle. Suo anche il giro più veloce, in 1’52”467, il migliore del week end.
Goi non ha mai perso il contatto con il vertice ed ha mantenuto costantemente la terza posizione, senza mai dare l’impressione di accontentarsi, pensando al campionato, ma evitando allo stesso tempo qualsiasi situazione potenzialmente pericolosa. Il neo-campione era giunto all’ultimo appuntamento con un vantaggio di 19 punti su Matteo Baiocco (Ducati) ed ha compiuto alla perfezione la sua missione.

Piero Taramasso, Responsabile attività competizione moto Michelin:

"Abbiamo centrato uno degli obiettivi primari della stagione che, in un bilancio già estremamente positivo per Michelin, assume un valore particolare vicino ai titoli mondiali conquistati nell’endurance, nelle supermoto, nell’enduro, nel trial e nei rally raid, al successo nella Dakar ed al dominio tecnico e sportivo fatto registrare finora nella Superbike del CEV. L’Italia è infatti un paese-guida per il motociclismo mondiale, carico di storia, di tradizioni e di campioni ed in cui il pubblico è attento ai risultati delle competizioni ed agli effetti che queste anno sulla produzione di serie. Mercado ha vinto al Mugello senza aver mai corso prima con le Michelin, trovando subito sia il feeling sia la massima competitività. L’impegno ufficiale di Michelin nella Superbike tricolore ha avuto inizio nel 2010 e torniamo al vertice della top class italiana dopo il titolo conquistato nel 1999 da Paolo Casoli con la Ducati. Al CIV 2014 abbiamo ottenuto sette vittorie su dieci gare e abbiamo sempre avuto almeno un pilota sul podio, imponendoci con tutte le condizioni climatiche e sia con la Ducati sia con la BMW, ovvero entrambe le moto che abbiamo equipaggiato. Siamo partiti due volte dalla pole position, per quattro volte abbiamo firmato il giro più veloce in gara e per metà campionato siamo stati in testa alla classifica generale; chiudiamo con il titolo e tre piloti nelle prime cinque posizioni.
Ringraziamo i team partner, che hanno profuso tutti il massimo impegno e con i quali è stato possibile instaurare o proseguire un proficuo rapporto che ha dato un contributo importante allo sviluppo degli pneumatici. Siamo grati in particolare il Team Barni che, al primo anno di collaborazione, ha messo in campo un impegno straordinario che ha consentito di raggiungere il massimo risultato. Grazie anche alla Ducati, che non ha fatto mancare il proprio contributo per vincere il titolo. Congratulazioni, infine, a Ivan Goi che è stato sempre veloce e determinato e che con la propria concentrazione e grinta è riuscito a mantenere costante il rendimento al vertice, fino all’ultimo metro della sfida al cardiopalma del Mugello. Con lui avevamo sfiorato il casco tricolore nel 2003, nella 600, si vede che era scritto che avremmo dovuto prima o poi condividere questa grande gioia”.

Ivan Goi, campione CIV 2014:

“Dedico questo titolo a me stesso, perché per primo ho creduto di essere sempre vincente, al Team Barni, con cui ho raggiunto due titoli italiani in tre anni (tre in totale in carriera, n.d.r.), e alla Michelin, che ha costruito questo binomio pilota-gomme: non era facile imporsi subito dopo aver cambiato pneumatici e lottando con avversari che utilizzano molto più intensamente la Superbike e che hanno maggiore esperienza internazionale, ma noi ci siamo riusciti. Abbiamo attraversato i nostri momenti difficili ma, senza mai piangerci addosso, li abbiamo superati, riconoscendo eventuali errori e facendo tesoro dell’esperienza. Oggi era importante vincere il campionato ma anche salire sul podio, l’andamento della gara dimostra che non mi sono accontentato ma mancavano le condizioni per puntare al successo pieno. La stagione era particolarmente delicata, era importante crederci fin dall’inizio e già dal primo round del Mugello mi sono sentito in condizione di puntare al titolo. Nel team e con la Michelin ho trovato il clima ideale, con tecnici d’esperienza che ci hanno consentito di essere competitivi dappertutto e in qualsiasi condizione”.


FOTO DI MICAELA NALDI E ANDREA BONORA

Sulla pista di Hockenheim Audi RS 7 guida al limite... senza pilota

Audi haa ottenuto un altro importante successo nello sviluppo della guida pilotata: prima dell'ultima gara del DTM, Audi RS 7 in poco più di due minuti ha completato un giro sul circuito del Gran Premio di Hockenheim con elevata precisione e accuratezza di pochi centimetri.



Ingolstadt, October 19, 2014 – At the DTM season finale, Audi demonstrated the sheer fascination of piloted driving. The Audi RS 7 piloted driving concept completed a lap on the Grand Prix track in Hockenheim – at racing speed, without a driver. 
Audi scored yet another major success in the development of piloted driving: Before theseason finale of the Deutsche Tourenwagen Masters (DTM), the latest technology pioneer was running up to its physical limit, with no driver. It took the Audi RS 7 piloted driving concept just slightly over two minutes to complete a lap on the Grand Prix track in Hockenheim – piloted with high precision and accuracy to within centimeters. 
“The top performance by the Audi RS 7 today substantiates the skills of our development team with regard to piloted driving at Audi,” said Prof. Dr. Ulrich Hackenberg, Board Member for Technical Development at AUDI AG. “The derivations from series production, particularly in terms of precision and performance, are of great value for our further development steps.” 
For orientation on the track, the technology pioneer uses specially corrected GPS signals. This GPS data is transmitted to the vehicle via WiFi according to the automotive standard and redundantly via high-frequency radio. In parallel to this, 3D cameras in the car film the track, and a computer program compares the cameras’ image information against a data set stored on board. This is what makes it possible for the technology pioneer to orient itself on the track within centimeters.
Piloted driving is one of the most important development fields at Audi: The first successful developments were achieved ten years ago. The test results continually flow into series development. The latest test runs at the physical limit are providing the Audi engineers with insights for the development of automatic avoidance functions in critical driving situations, for example. 
Driver assistance systems from Audi are already making driving more relaxed and better controlled. These systems’ highest level of development can be experienced in the updated Audi A6* and Audi A7 Sportback* model series. The offerings include Audi side assist, Audi active lane assist, and adaptive cruise control with Stop&Go function including Audi pre sense front. 
Experts from Volkswagen Group Research, the Electronics Research Laboratory (ERL) 
and Stanford University (both in California) are supporting Audi as partners in the further development of piloted systems. 


11 GRANDI MARCHI AD AUTO E MOTO D’EPOCA 2014



“La passione per il mondo delle auto è più viva che mai. Serve solo il prodotto giusto che le permetta di esprimersi”. Il prodotto, per il patron Mario Carlo Baccaglini, “è Auto e Moto d’Epoca, la fiera padovana che ha saputo mettere assieme la grande tradizione delle vetture storiche con i modelli all’avanguardia delle case più prestigiose”. Un connubio vincente, “perché si tratta di due facce della stessa medaglia: il mondo dell’automobile è unico ed è fatto di bellezza, passione, tecnologia all’avanguardia e un passato ricco di fascino”. 

Per questo le Case automobilistiche credono sempre di più nel Salone padovano che, per la 31^ edizione prevista tra il 23 e il 26 ottobre, ha visto salire da 9 ad 11 le presenze dei grandi marchi. Un dato in controtendenza nell’ambito delle fiere dedicate all’automotive. “Le Case più importanti credono nel legame con il classic: anno capito che, per aver un buon futuro, bisogna avere anche un ottimo passato” spiega Baccaglini.

Così i grandi nomi dell’automobilismo mondiale come Alfa Romeo, Abarth, Audi, BMW, Maserati, Mercedes Benz, Peugeot, Porsche, Volkswagen, Volvo e Toyota affiancheranno ai modelli di ultima generazione le vetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo. “Il passato e la tradizione” dice Baccaglini “sono la garanzia della qualità. In un mondo che tende sempre più all’omologazione, rappresentano il veicolo identitario di ogni Casa”. 

“E’ questo che gli appassionati amano nelle automobili: la bellezza caratteristica e individuale di ogni modello; la storia e l’unicità di ogni marchio. Ogni auto ha un mito alle spalle e di appassionati, nel mondo dell’automotive, ce ne sono tantissimi come dimostrano i numeri dell’edizione precedente che ha battuto tutti i record con oltre 74 mila visitatori e il 40 per cento delle vetture esposte vendute”. 

“Piccoli collezionisti e appassionati sono le persone alle quali il mondo dell’automotive deve rivolgersi. Persone sensibili alla bellezza e al fascino indiscutibile che il mondo delle automobili, passate e future, esercita. Bisogna saperli ascoltare, capire quello che cercano. Ed è un segnale veramente incoraggiante che ci siano sempre più giovani affascinati dalla cultura delle vetture d’epoca. Ad incoraggiarli non sono solo i prezzi tutt’altro che esorbitanti e il fatto che un’auto d’epoca rappresenti un ottimo investimento per il futuro. E’ la sensibilità che sta cambiando: il futuro dell’automobile è nel saper soddisfare il desiderio di bellezza e unicità”. 

“Auto e Moto d’Epoca ha saputo prevedere e interpretare questo cambiamento: quest’anno saranno presenti oltre 4mila vetture, 1600 espositori, 600 ricambisti e oltre 160 tra artigiani e commercianti, tanti anniversari d’eccezione e il Museo Ferrari di Maranello con un un’iniziativa mai vista in Italia. Le grandi Case hanno capito che è questa la strada giusta e la seguono con sempre maggior convinzione”. 



Tre “stelle” del passato e Ivan Capelli per festeggiare 20 anni di Volvo Storiche in Italia, parlando di modernità con V60 Hybrid



Le vetture che Volvo esporrà dal 23 al 26 Ottobre sul proprio stand nella fiera di Padova in occasione della manifestazione dedicata alle vetture d’Epoca sono tre autentici capolavori:
una PV544 del 1965 utilizzata da Ivan Capelli, ex pilota di F1, in due edizioni della Winter
Marathon; una P1800 Jensen del 1961, vettura rara e come la precedente appartenente al Registro Volvo; un bellissimo esemplare di 1800 ES, una delle icone assolute dello stile Volvo.
Insieme alla PV544 è inoltre confermata la presenza dello stesso Ivan Capelli, che da tempo è vicino a Volvo avendo anche partecipato in veste di pilota ufficiale Volvo ad alcune delle gare più prestigiose del panorama per vetture storiche.

A stabilire un ponte ideale e reale con il presente e il futuro, Volvo Car Italia porta inoltre sullo stand a Padova una V60 Diesel Plug­In Hybrid, modello che costituisce lo stato dell’arte della tecnologia ibrida applicata a motori a gasolio, con relativa colonnina per la ricarica.
Il Salone di Padova inaugura così il nuovo corso dell’attività Heritage definito da Volvo Car Italia in coordinamento con Volvo Car Group. Heritage è quindi inteso come testimonianza del passato in grado di dare autenticità al presente e di rafforzare il marchio.
Auto e Moto d’Epoca costituisce inoltre l’occasione ideale per festeggiare insieme a tanti appassionati i 20 anni di attività del Registro Italiano Volvo d’Epoca, l’associazione voluta da Volvo Car Italia che riunisce e valorizza le Volvo di interesse storico presenti in Italia. Grazie all’opera di Walther Lombardi, appassionato di Volvo ancora prima che segretario ”storico” del Registro, il club ha dato un contributo fondamentale alle diffusione della cultura del marchio Volvo in Italia. Sono oggi circa 900 gli iscritti al Registro Italiano Volvo d’Epoca.
Attraverso il suo “braccio sportivo”, cioè la Scuderia Volvo affiliata all’ACI/CSAI, il Registro partecipa inoltre alle gare di regolarità più importanti del panorama nazionale con tre vetture ufficiali.

“Alla luce del nuovo corso intrapreso con l’attività legata alla Storia, la partecipazione al Salone di Padova é per Volvo un momento di grande significato”, ha avuto modo di affermare Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia. Che aggiunge: “I modelli che esponiamo, il richiamo alla realtà di oggi attraverso la tecnologia Ibrida nonché la presenza di un amico e di un grande personaggio come Ivan Capelli ci permetteranno di mandare il giusto messaggio a tutti gli estimatori di Volvo, ambasciatori perfetti del nostro marchio”.


PEUGEOT AD AUTO E MOTO D'EPOCA: TRENT'ANNI DI TURBO 16



Trent'anni fa nasceva il mito 205 Turbo 16. Era, infatti, il 1984 (per l'esattezza era il 3 maggio) quando il finlandese Ari Vatanen ed il suo navigatore Terry Harryman portarono al debutto al Tour de Corse questa vettura destinata ad entrare nella storia delle competizioni, con i suoi titoli mondiali rally nel 1985 e 1986 e, in versione Grand Raid, nelle edizioni 1987 e 1988 della massacrante Parigi – Dakar.
Peugeot racconterà questa affascinate storia ad Auto e Moto d'Epoca (Fiera di Padova, 23-26 ottobre) attraverso tre vetture davvero speciali: 205 T16 stradale; 205 T16 Evoluzione 2; Quasar. Ad esse si aggiunge l'erede di quella 205 di trent'anni fa: si tratta della 208 Turbo 16 portata quest'anno al debutto agonistico nel Campionato Italiano Rally dall'equipaggio ufficiale di Peugeot Italia Paolo Andreucci – Anna Andreussi.

Giovedì 23, alle ore 16, presso lo stand Peugeot al Padiglione 4, sarà presentato il libro “Sotto il segno dei rally – 2. Storie di piloti italiani dal 1980 ad oggi” (Edizione Giorgio Nada, 416 pagine, 24 euro). Ad un anno di distanza, questo secondo volume completa il lavoro realizzato da Beppe Donazzan sulla storia del rallismo italiano: un’appassionante serie di storie, fatti e imprese che, lette in sequenza, finiscono per dar vita ad un vero e proprio romanzo su questo mondo che tanta passione ha suscitato negli anni.
Alla presentazione interverranno, insieme all’autore alcuni personaggi della storia del rallismo italiano,particolarmente legati al mondo Peugeot: Popi Amati, Fabrizio Fabbri e l’otto volte Campione Italiano Paolo Andreucci.

Le auto esposte
205 Turbo 16 stradale – Per ottenere dalla Federazione internazionale l'omologazione della vettura con cui partecipare al mondiale rally del 1984, Peugeot mise a listino nel 1983, come imposto dal regolamento per il Gruppo B, 200 vetture denominate 205 Turbo 16. Erano tutte grigio scuro, ad eccezione di una con carrozzeria bianca: è l'esemplare esposto ad Auto Moto d'Epoca. La 205 Turbo 16 stradale è una vettura estrema, con motore centrale (4 cilindri turbo intercooler di 1775 cc da 200 CV) e trazione integrale. 

205 Turbo 16 Evoluzione 2 – Dopo il debutto nel Mondiale rally del 1984, Peugeot Sport decise di incrementare le prestazioni della sua 205 Turbo 16 da gara. Venne così preparata la Evoluzione 2, caratterizzata dalla vistosa appendice aerodinamica posteriore. La potenza fu innalzata da 370 a 430 CV. L'esemplare presente ad AutoMoto d'Epoca, proveniente dal Museo del Marchio a Sochaux, è un prototipo che ha partecipato al Tour de Corse per meglio affinare le potenzialità della vettura.

Quasar – Esercizio di design del 1983 del Centro Stile di La Garenne, era una concept per una sportiva biposto un po' futurista, sviluppata su un telaio derivato da quello della 205 Turbo 16. Il motore era un 1775 cc biturbo con intercooler che erogava 600 CV. La trazione era ovviamente integrale. L'esemplare esposto proviene dal Museo di Sochaux.

208 Turbo 16 – È la nuova “arma da conquista” di Peugeot nei rally. Il suo debutto mondiale in gara è avvenuto in Italia, al Rally del Ciocco, dove Andreucci – Andreussi hanno conquistato un promettente terzo posto, bissato al Rally d’Italia-Sardegna. Sono seguite le vittorie alla Targa Florio e al San Marino, all'insegna del “buon sangue non mente!”. Il motore trasversale anteriore è un 1600 cc – sedici valvole turbo - da 280 CV, abbinato ad un cinque marce sequenziale. La trazione? Ovviamente integrale, come la sua progenitrice di trent'anni fa.


Il San Marino Revival ultima prova del CIREAS

Il campionato Italiano Regolarità Auto Storiche 2014, per l'ultima gara dell'8 e 9 Novembre, si tinge di bianco azzurro. La novità del 2014 è proprio la gara Sammarinese, che quest'anno vanta la titolarità per il campionato, inserita nel girone sud.
Grazie alla collaborazione fra SMRO, San Marino Racing Organization, ed i Regolaristi Sammarinesi, il 21° San Marino Revival si rinnova completamente per offrire una 2 giorni all'insegna dell'automobilismo d'epoca.
Il San Marino Revival è una gara nata e fortemente voluta dall'indimenticato Loris Roggia, uomo spinto da una passione incontenibile per i rally, grande navigatore e padre delle più belle edizioni del Rally di San Marino, così ad ogni edizione gli organizzatori ritengono un grande onore portare avanti tale progetto in sua memoria. 
Particolarmente curato il percorso che si presta senza problemi a vetture di tutte le epoche, tubi tutti in linea, doppio rilevamento, tabella tempi e distanze fatte sulla strada e non sulla carta con distanze, fra un rilevamento e l'altro, non troppo corte ne troppo lunghe, particolari che si propongono anche come biglietto da visita per il regolarista più esigente.
Come tradizione delle gare Sammarinesi il percorso è studiato per risaltare le bellezze del territorio, fra storia, leggende e miti, attraverso castelli, rocche e avamposti medioevali, incastonati come perle nelle bellezze dell'entroterra romagnolo alla scoperta della Valmarecchia. Anche il monte Titano farà la sua parte, grazie alla location scelta, l'Hotel San Giuseppe, la gara prenderà il via proprio sotto le tre torri di San Marino.
Per quello che riguarda la parte puramente agonistica le prove saranno 62, 5 controlli orari e 2 controlli a timbro, la manifestazione finirà nel primo pomeriggio di domenica cosi da permettere un comodo rientro a casa per gli equipaggi provenienti da più lontano.
L'organizzazione sta già lavorando per il 2015, salvo concomitanze di calendario, la gara Sammarinese dovrebbe essere inserita a primavera, scelta dettata dalla volontà di essere più determinante in campionato, ma ancor di più, per dare la possibilità ai Regolaristi Sammarinesi di organizzare l'Historic Christmas San Marino, la gara natalizia a cui nessun regolarista può mancare, che quest'anno si fa da parte per dare ampio spazio alla gara titolata (in foto Biasion-Siviero).‎

domenica 19 ottobre 2014

CIV-Superbike: Leandro Mercado vince gara-2, Ivan Goi è campione italiano



Sul Circuito del Mugello l'ultimo atto del tricolore 2014. E’ Ivan Goi il Campione Italiano Superbike 2014. In gara, subito grande start del poleman Leandro Mercado davanti a Fabrizio Perotti e Ivan Goi. Con Matteo Baiocco 6° al quinto giro, il leader della classifica generale ha mantenuto la terza posizione cercando di ricongiungersi a Perotti, staccato di 1"5’ dal battistrada. Dietro al pilota Ducati, il quartetto deciso a lottare per la seconda posizione formato da Perotti, Goi, Sandi e Baiocco. All’8° giro, ecco il sorpasso di Goi su Baiocco mentre poco più tardi Perotti si ritira. A tre giri dal termine, Mercado e Baiocco erano sicuri delle loro posizioni e i duelli più emozionanti della top 6 sono stati quello tra Goi e Sandi e fra Saltarelli e Vizziello. Sul traguardo, tutto confermato: Mercado 1°, Baiocco 2° e Goi 3° nonché Campione Italiano Superbike 2014.

Ivan Goi (Ducati): “Desidero ringraziare il team Barni Racing e Michelin per questo bellissimo risultato. Siamo riusciti ad essere competitivi in ogni situazione e su ogni circuito. Ci ho creduto sin dall’inizio e sono contento di aver regalato al team il secondo titolo nel nostro terzo anno insieme. Oggi sono partito per vincere, ma Mercado era più veloce. Non volevo accontentarmi e sono contento di festeggiare la terza tabella tricolore dal podio del Mugello”.

Superbike Gara 2

Results: 1. Mercado (Ducati) 14 Laps/73.430 km in 26'29.901 average 166.267 kph; 2. Baiocco (Ducati) 4.363; 3. Goi (Ducati) 7.562; 4. Sandi (BMW) 11.175; 5. Vizziello (BMW) 11.185; 6. Saltarelli (Ducati) 11.561; 7. Gabrielli (Aprilia) 13.448; 8. Muzio (BMW) 23.459; 9. Polita (BMW) 23.461; 10. Calia(Aprilia) 23.756; 11. Schiavoni (BMW) 23.897; 12. Clementi (Aprilia) 24.327; 13. Dionisi (Honda) 24.771; 14. Mauri (Ducati) 27.153; 15. Conforti (BMW) 27.878; 16. Corradi (BMW) 30.851; 17. Poggiali (Ducati) 44.588; 18. Marchionni (BMW) 45.073; 19. Sanca (BMW) 50.912; 20. Ciacci (BMW) 50.948;21. Jones (Kawasaki) 56.935; 22. Baggi (Suzuki) 1'11.753; 23. Gibaldi (Kawasaki) 1'19.047; RT. Perotti (BMW).

Fastest Lap: Mercado in 1'52.467 average 167.889 kph.

Riders Championship: 1. Goi 182; 2. Baiocco 167; 3. Calia 116; 4. Polita 113; 5. Vizziello 99; 6. Conforti 90; 7. Schiavoni 67; 8. Perotti 66; 9. Corradi 61; 10. Muzio 52; 11. Poggiali 50; 12. Mauri 48; 13. Clementi 42; 14. Dionisi 37; 15. Gabrielli 37; 16. Brignola 23; 17. Ciacci 20; 18. Velini 12; 19. Baggi 8; 20. Bergman 6; 21. Gibaldi 4; 22. Pasini 1.

Manufacturers Championship: 1. Ducati 236; 2. BMW 173; 3. Aprilia 125; 4. Honda 37; 5. Kawasaki 12; 6. Suzuki 8.

 © FOTO ANDREA BONORA e MICAELA NALDI
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GP di Australia: quarto posto per Andrea Dovizioso a Phillip Island. Cal Crutchlow cade nel corso dell’ultimo giro mentre era in seconda posizione


















Andrea Dovizioso si è classificato al quarto posto nel GP di Australia che si è
svolto oggi sul circuito di Phillip Island. Il pilota italiano del Ducati Team ha
disputato una buona gara, lottando per la quinta posizione con i fratelli
Espargaro, Smith e Bradl e alla fine, grazie anche ad alcuni ritiri, è riuscito a
concludere il GP in quarta posizione.
Decisamente sfortunata la prova di Cal Crutchlow. Il pilota di Coventry stava
disputando la sua più bella gara della stagione ed era saldamente in seconda
posizione dietro a Rossi quando, nel corso dell’ultimo giro, ha perso l’anteriore
della sua Desmosedici GP14 alla curva quattro e si è dovuto ritirare. Dopo una
partenza non perfetta, Cal era transitato nono sul traguardo alla fine del primo
giro, per poi risalire fino alla quarta posizione nel corso della sesta tornata.
Crutchlow ha poi guadagnato una posizione grazie alla caduta di Marquez nel
diciottesimo giro ed è riuscito a superare Lorenzo al ventitreesimo passaggio.
Nel corso dell’ultimo giro purtroppo una scivolata ha privato il pilota inglese di un
meritato podio.

Andrea Dovizioso (Ducati Team #04) – 4°
“E’ stata una gara decisamente anomala, e non posso assolutamente essere
contento di questo weekend perché non sono mai stato veramente competitivo.
Questa esperienza ci deve però servire per il prossimo anno: dobbiamo capire
dove e come possiamo migliorare. In ogni caso sono soddisfatto del mio quarto
posto finale perché ottenere questo risultato, con il passo che avevamo prima
della gara, è comunque positivo. Adesso andiamo in Malesia a Sepang, una
pista che amo, e cercheremo di rifarci.”


















Cal Crutchlow (Ducati Team #35) – ritirato
“Sono davvero abbattuto per il risultato della gara di oggi. Non ci meritavamo un
esito del genere. La prima volta che ho rallentato il mio ritmo nel corso dell’intera
gara è stato proprio nell’ultimo giro e ovviamente la gomma anteriore si è subito
raffreddata. Avevo scelto quella asimmetrica e il rischio era appunto quello.
Peccato, perché l’unico errore che ho fatto in tutta la gara è stato quello di
rallentare un po’ e non continuare a spingere forte. E’ una grossa delusione per
me e per i ragazzi del mio team, che si meritavano di più, e per questo mi
dispiace tantissimo.”

Luigi Dall’Igna (Direttore Generale Ducati Corse)
“Ovviamente siamo molto delusi. Cal aveva fatto davvero una gara straordinaria,
dopo la sua ottima qualifica di ieri, dimostrando di aver finalmente raggiunto un
buon feeling con la GP14, e avrebbe pienamente meritato il secondo posto. Ma
le gare purtroppo sono fatte così: ci resta la consolazione di aver dimostrato
anche oggi la competitività della nostra Desmosedici e di avere comunque
ottenuto un importante quarto posto con Dovizioso.”