lunedì 22 settembre 2014

CITROËN RACING TROPHY: VITTORIA E TITOLO PER ALEX VITTALINI E SARA TAVECCHIO




Dopo il poker, il full. Non gioca a carte, Alex Vittalini, ma in questo 2014 segue lo stesso trend ed alla penultima prova del Citroën Racing Trophy Italia, al 21° Rally Adriatico (unico appuntamento su fondo sterrato della stagione), oltre ad aver confermato la sua egemonia mai messa in discussione dagli inizi di stagione, ha conquistato oggi pomeriggio il full di successi aggiudicandosi il titolo con una gara di anticipo.
Affiancato da Sara Tavecchio, sua compagna anche nella vita, Vittalini ha preso il comando della classifica di trofeo sino dalle prime battute di gara senza venire mai impensierito dal toscano Federico Talini, con Angilletta alle note, alle sue prime armi sulle strade bianche.
Senza avere anche lui particolare feeling con le strade sterrate, Vittalini è riuscito a rimanere in scia dei migliori pure nella corsa riservata al tricolore “Produzione” nel quale, sino ad ora è stato uno dei principali attori. Con il full di allori Vittalini si è aggiudicato matematicamente la quarta edizione del trofeo, del quale è uno dei partecipanti della prima ora, avendo sempre corso dal 2011 sino ad oggi, con un crescendo notevole di risultati e di livello tecnico, arrivando appunto ad essere uno dei riferimenti tra i piloti alla guida di vetture a trazione anteriore in ogni condizione di terreno oltre che confermare la Citroën DS3 R3 quale vettura ancora molto competitiva nella categoria del Gruppo R.
Vittalini ha concluso anche in terza posizione nel “Produzione”, e la prossima gara tricolore, sempre valida anche per il Citroën Racing Trophy Italia, il Rally 2 Valli di Verona (11 e 12 ottobre) oltre a fare passerella come vincitore del Trofeo gli servirà per suggellare una stagione di alto livello nel Campionato, puntando ovviamente al podio assoluto finale.
La seconda posizione del Trofeo al 21° Rally Adriatico è stata conquistata dai toscani Talini Angilletta (RAin Racing).

CLASSIFICA CITROEN RACING TROPHY ITALIA 2014 (DOPO CINQUE GARE)
1. Vittalini 128 punti; 2. Radzivil 54 punti; 3. Scotto 48 punti, 4. Talini 18 punti


CIVM, Omar Magliona è campione italiano per la quinta volta


Omar Magliona è campione italiano prototipi CN 2014 nella velocità in salita. Per il driver sassarese della scuderia siciliana Cst Sport si tratta del quinto scudetto personale consecutivo. L'ennesimo titolo italiano è arrivato nell'ultima di CIVM a Pedavena al termine di una stagione combattutissima in cui il campione sardo è stato perfettamente assecondato dall'Osella PA21 Evo Honda gommata Marangoni e curata dal Team Faggioli e, per la parte motoristica, dalla LRM dei fratelli Petriglieri.Alla 32^ Pedavena Croce d'Aune Omar avrebbe voluto onorare il titolo con un risultato “pieno”, ma un testacoda proprio all'ultimo tornante di gara-1 lo ha attardato in classifica. Dopo una gara-2 perfetta, però, Magliona si è prontamente riscattato conquistando il secondo posto della graduatoria assoluta e vincendo tra i CN, riuscendo così a rimontare fino al terzo posto di categoria nella classifica aggregata.

“Quello che conta è aver conquistato il quinto campionato italiano - commenta Magliona -, per la 'ciliegina' proveremo un'altra volta. Siamo su di giri per questo scudetto, sudatissimo ma, alla fine, credo anche meritatissimo, anche dal team e da tutti i tecnici che ci seguono e dalla scuderia Cst Sport, per il supporto e la collaborazione della quale devo ringraziare Gianluca Costantino. Sono felicissimo anche per la mia terra, perché portare in alto i colori della Sardegna per me è sempre un onore, oltre che un orgoglio. Ora torniamo subito a lavorare, perché nei prossimi giorni ci saranno subito delle sorprese per concludere al meglio questa stagione difficile, ma per questo ancora più ricca di soddisfazioni e di voglia di continuare a sognare sempre impegnati con passione, dedizione e sportività.”

da Gianluca Marchese

domenica 21 settembre 2014

AL SACHSENRING TRIPLETTA AUDI NELLA GARA DELLA EUROV8SERIES





Tripudio Audi nella EUROV8SERIES, che sul tracciato del Sachsenring questo fine settimana ha corso per la prima volta nella prestigiosa cornice dell’ADAC GT Masters, con il nuovo format che prevede una sola gara per gli ultimi due appuntamenti della stagione.

Sotto la pioggia, che ha costretto i commissari a far partire la gara in regime di safety-car, ad uscire con il punteggio pieno è stato Tomas Kostka. Il pilota ceco al volante di una RS5 del team Audi Sport Italia ha condotto la gara sulla prima posizione dall’inizio alla fine, andando a confermare quanto mostrato nelle libere, qualifiche e nell’inedito warm-up della mattina in cui ha portato la sua vettura sempre davanti a tutti. Perfetta anche la gara del giovane Emanuele Zonzini, che al volante della vettura gemella di Kostka in Germania ha conquistato un importante secondo posto, oltre al primato nella classe Under 25. 
Sul gradino più basso del podio è salito un arrembante Ermanno Dionisio, autore di un’importante rimonta che lo ha visto partire dalla settima piazza. Giro dopo giro l’alfiere della Casa dei Quattro Anelli ha sfilato i piloti che lo precedevano fino a portarsi alle spalle dei compagni di squadra.

Buona la gara di Francesco Sini che sotto la pioggia battente ha cercato di mantenere in terza posizione la sua Camaro (Solaris Motorsport) fino alle fine, per poi chiudere quarto davanti a Giovanni Berton (Chevrolet Lumina). Settimo Nicola Baldan (Mercedes C63 AMG Coupé), che viene scavalcato dallo stesso Kostka per due lunghezze nella classifica generale, lasciando i giochi aperti per il titolo nell’ultimo round di Hockenheim (5 ottobre). Bene anche Max Mugelli, che al volante della BMW M3 E92 del team BMW Dinamic è transitato sotto la bandiera a scacchi proprio davanti alla vettura R.R.T. di Baldan.

Chiudono la top 10 i due alfieri della Tecnodom Jonathan Giacon (BMW M3 E92) e Silvano Bolzoni (Audi RS4) e la “lady” Francesca Linossi, quest’ultima sempre al volante di una coupé bavarese del Team BMW Dinamic.

EUROV8SERIES | SACHSENRING 21 settembre 2014

Gara (top-5): 1. Tomas Kostka (Audi RS5 – Audi Sport Italia) 16 giri in 27’57.468; 2. Emanuele Zonzini (Audi RS5 – Audi Sport Italia) a 3.518; 3. Ermanno Dionisio (Audi RS5 – Audi Sport Italia) a 30.366; 4. Francesco Sini (Chevrolet Camaro – Solaris Motorsport) a 35.044; 5. Giovanni Berton (Chevrolet Lumina – Solaris Motorsport) a 37.543. 


Classifica Campionato (top-5): 1. Kostka 148; 2. Baldan 146; 3. Sini 135; 4. Mercatali 108; 5. Mugelli 106.
 

F1, GP di Singapore – Scuderia Ferrari: dal giorno alla notte


Dopo aver girato in modo competitivo per tutto il fine settimana, fin dalla prima sessione di prove libere del venerdì, la Scuderia Ferrari ha concluso il quattordicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 con un quarto posto, grazie a Fernando Alonso, e con un ottavo, ad opera di Kimi Raikkonen. È giusto sottolineare che il risultato della lunga gara nella notte tropicale di Singapore non è stato all’altezza delle aspettative del team del Cavallino Rampante. Tuttavia, sotto il profilo delle prestazioni, è il caso di dire che tra la gara di Singapore e quella, deludente, di due settimane fa a Monza passa la stessa differenza che c’è dal giorno alla notte.

Quando le luci dei semafori si sono spente, e i flash delle machine fotografiche sulle tribune si sono accesi, Fernando si è espresso in uno dei suoi pezzi forti, scattando come un razzo con la sua F14 T dalla quinta piazza sulla griglia e conquistando la seconda posizione alle spalle di Lewis Hamilton, rimasto l’unico pilota Mercedes davanti dopo che Nico Rosberg era stato costretto a partire dalla pitlane. Il tedesco si sarebbe ritirato pochi giri più tardi, restituendo la vetta della classifica iridata a Lewis Hamilton, vincitore della gara circa due ore più tardi.


Fernando, sfortunatamente, è però arrivato lungo alla prima curva vedendosi costretto a cedere una posizione, nella fattispecie a Sebastian Vettel, che nel frattempo era riuscito a superare il compagno di squadra Daniel Ricciardo. Da quel momento in poi Alonso ha sempre messo in mostra un passo competitivo che gli ha permesso di restare costantemente a contatto con i primi della classifica, al punto che, al giro 24, quando ha effettuato il suo secondo pit stop, è riuscito addirittura a mettersi davanti a Vettel, anticipando la sosta rispetto al tedesco e soffiandogli la seconda posizione alle spalle dell’indisturbato Hamilton.

A frustrare le speranze dello spagnolo ci ha pensato tuttavia la Safety Car, bestia volubile che può essere amica o nemica. La vettura di sicurezza è entrata in pista al giro 31, dopo che l’ala anteriore della Force India di Sergio Perez era andata in mille pezzi in seguito ad un contatto, spargendo detriti ovunque. Gli strateghi della Scuderia Ferrari a quel punto hanno reagito chiamando ai box entrambi i piloti per un anticipato pit stop conclusivo, che per Alonso e Raikkonen significava compiere 30 lunghi giri con gomme Soft nuove. Dal canto loro le due Red Bull hanno rischiato decidendo di rimanere fuori e di effettuare uno stint ancora più lungo con l’obiettivo di arrivare alla bandiera a scacchi. Le vetture di Vettel e Ricciardo si sono dimostrate impossibili da superare, lasciando Fernando in quarta posizione, impossibilitato a sfruttare le sue gomme, che pure erano più fresche. Kimi, più indietro, era protagonista di una gara anche più difficile, alle spalle della Williams di Valtteri Bottas che era più veloce di lui in rettilineo e con un degrado gomme più pronunciato che alla fine lo ha fatto svicolare all’ottavo posto.

In sostanza il Gran Premio ha offerto abbastanza adrenalina da tenere gli spettatori incollati alle vicende di gara, anche se alla fine l’ordine di classifica dei primi quattro è stato esattamente lo stesso del primo giro di corsa con Hamilton e la Mercedes primo, seguito da Vettel e Ricciardo con le Red Bull e da Alonso quarto con la Ferrari. Tra lo spagnolo e il suo compagno di squadra finlandese si sono infilati Felipe Massa con la Williams, Jean-Eric Vergne, ottimo sesto con la Scuderia Toro Rosso, e Sergio Perez, settimo con la Force India.

La gara lancia un segnale incoraggiante per la Scuderia Ferrari e i suoi tifosi perché il passo della F14 T si è dimostrato molto migliore rispetto alle ultime gare. Ora arriva una delle piste più attese del calendario, la splendida Suzuka, un tracciato completamente diverso da quello di Singapore.

da www.ferrari.com

UMBERTO SCANDOLA E GUIDO D'AMORE SU SKODA FABIA S2000 VINCONO IL 21° RALLY ADRIATICO


Umberto Scandola e Guido D'Amore su Skoda Fabia S2000, si aggiudicano il settimo e penultimo appuntamento del Campionato italiano Rally, il 21° Rally Adriatico, gara su fondo sterrato davanti al sammarinese Denis Colombini, Ford Fiesta R5. Terzo assoluto il trevigiano Giandomenico Basso, Ford Fiesta R5 gpl, insieme a Mitia Dotta con la Ford Fiesta R5 alimentata a gpl della BRC Gas Equipment.
Quarta posizione per il catalano Xavier Pons con la Ford Fiesta R5. Quinto assoluto ma soprattutto vincitore del Trofeo Rally Terra 2014 è il trentino Renato Travaglia, con la Peugeot 207 S2000 davanti al bresciano Luigi Ricci, Ford Fiesta R5, altro concorrente iscritto al Trofeo Rally Terra. Buone le prove di Tempestini, su Ford Fiesta R5 Costenaro, Peugeot 207 S2000, Taddei, Mitsubishi Lancer Evo IX e Pablo Biolghini, Skoda Fabia S2000, altro protagonista della serie su terra, che completano la top ten del rally marchigiano.Un'uscita di strada sulla sesta prova delle nove in programma e successivi problemi alla trasmissione per la Peugeot 208 R5 T16 hanno allontanato Paolo Andreucci ed Anna Andreussi, dalle posizioni più in vetta. In ottica di Campionato Italiano la partita rimane comunque ancora aperta per i tre big Scandola, Basso e Andreucci, rimandando il verdetto finale al Rally Due Valli, a Verona. La Peugeot, ad ogni modo si consola ampiamente con la conquista del titolo tricolore Costruttori.

Per quanto riguarda il Campionato Italiano Junior ha chiuso al comando della gara Fabio Andolfi, davanti Giacomo Scattolon, entrambi in corsa su Peugeot 208 R2.Il pilota pavese con questo risultato è aritmicamente il vincitore del titolo tricolore. Entrambi sono tra i selezionati dell'ACI Team Italia. Ritiro di Stefano Albertini l'altro combattente per il titolo che ha riscontrato problemi alla sua Peugeot 208 R2 già dalla sera di Sabato e che esce dai giochi dopo l'assistenza fuori tempo massimo. Tra gli iscritti al Produzione mantiene la testa del Campionato il savonese Fabrizio Junior Andolfi davanti in un solo punto a Ivan Ferrarotti. Ed è proprio il driver emiliano a conquistare l'appuntamento conclusivo del monomarca riservato alle New Clio R3. Nell'altro trofeo Renault Twingo R2 Top è ancora il toscano Luca Panzani, altro pilota dell'ACI Team Italia, la nazionale tricolore rally. Nel Suzuki Rally Trophy, tra gli iscritti al Trofeo Nazionale Rally, vittoria del giovane Michele Tassone, altra giovane leva dell'ACI Team Italia, in coppia con Daniele Michi, con quasi quaranta secondi di vantaggio su Lucarelli e Giorgini. Ritiro per Iacconi e Saresera tra le Suzuki Swift SportR1. Nel Citroen Racing Trophy vittoria e titolo aggiudica per l'equipaggio lombardo formato da Alex Vittallini e Sara Tavecchio su la Citroen DS3 R3. 

CLASSIFICA ASSOLUTA FINALE- 21° Rally Adriatico :1. Scandola-D'Amore (Skoda Fabia S2000) in 1'23:44.8; 2. Colombini- Furlan (Ford Fiesta St) a 30.5; 3.Basso-Dotta (Ford Fiesta R5 Ldi) a 57.1; 4.Pons-Amigo ( Ford Fiesta R5) a 1'09.3 ; 5. Travaglia-Ciucci (Peugeot 207 S2000)a 1'20.3 ; 6.Ricci-Pfister (Ford Fiesta R5)a 2'12.2; 7.Tempestini-Pulpea(Ford Fiesta R5)a 3'25.3; 8.Costenaro-Bardini(Peugeot 207 S2000) a 3'54.2;9.Taddei-Gaspari(Mitsubishi Lancer Evo IX)a 3'55.2;10.BIoghini-Morina(Skoda Fabia S2000)a 5'33.2

Per Paride Macario e la Lola Judd vittoria alla 32 Pedavena – Croce D’Aune






Alla 32^ Pedavena – Croce D’Aune si è concluso all’insegna delle sorprese e dei colpi di scena il Campionato Italiano Velocità Montagna, di cui la competizione bellunese organizzata dal competente ed appassionato staff degli “Amici della Pedavena” è stato l’atto conclusivo.Sui 7.785 metri del guidato tracciato veneto ha vinto Paride Macario  il 26enne bresciano alla sua settima gara e la seconda sulla Lola di F. 3000 spinta dal motore Judd e curata dal Team CMS, con cui ha siglato il miglior tempo di 3’45”64 in gara 2. Per Macario il primo successo nella breve ma intensa carriera è arrivato all’esordio a Pedavena. Mancato il duello annunciato in prova con il sardo della CST Sport Omar Magliona su Osella PA 21/S EVO, il neo Campione Italiano di gruppo CN è stato tradito da un testacoda pressoché sotto la bandiera a scacchi di gara 1, si è consolato con il secondo tempo in gara 2 con cui ha rimontato fino all’11° posto nella generale. Secondo sul podio un altro giovane esordiente, il veronese Enrico Zandonà su Reynard con motore motociclistico Hayabusa da 1400 cc alla sua seconda salita e per la prima volta a Pedavena. Terza piazza per Gino Pedrotti su Tatuus F.Master, il trentino di Vimotorsport neo vincitore della Coppa di classe 2000 del gruppo E2/M, ha completato con l’esaltante risultato una soddisfacente stagione.
Piero Nappi su Ferrari 550 Maranello è Campione Italiano Gruppo E1 con uno straordinario sesto posto assoluto e vittoria di categoria del gentleman partenopeo alfiere della scuderia Vesuvio. Mancato il testa a testa con il bolognese Fulvio Giuliani attardato da un problema elettronico alla Lancia Delta EVO, per il quale ha rischiato il ritiro ed ha chiuso solo al quarto posto nella generale. Ivan Pezzolla è Campione Italiano Gruppo Racing Start RSTB, il pugliese della Scuderia Vesuvio ha vinto l’interminabile ed appassionante duello con il corregionale della Fasano Corse Oronzo Montanaro. I due si sono caparbiamente battuti sulle MINI Cooper S, curata dalla Catapano Corse quella del giovane neo Campione, che non ha mai mollato ed ha sempre dato il massimo anche alla sua prima volta a Pedavena; dalla DPAC Racing quella dell’altro esperto fasanese che ha vinto gara 1 ma è stato rallentato da una noia elettronica che lo ha privato del secondo posto in gara 2, minimo indispensabile alla conquista del titolo.

-“Sono molto felice non credevo di poter vincere su questo tracciato su cui correvo per la prima volta – ha detto un emozionato Macario – anche se è solo la seconda volta che guido la Lola con motore Judd e la quarta una monoposto, il feeling con questa vettura è stato immediato, il motore è davvero generoso nell’erogazione della potenza. Il team CMS mi ha permesso di avere una macchina perfetta ed ha tradotto in regolazioni ogni mia sensazione al volante”-.

-“Grande ed inaspettato risultato  - sono state le parole di Zandonà – dopo le prove in cui ho raccolto degli importanti dati, oggi le gomme nuove mi hanno permesso di migliorare notevolmente, poi il fondo asciutto ha aiutato molto”-.
-“Una bella stagione che i è conclusa in modo esaltante – ha commentato Pedrotti – dopo la conquista della Coppa chiudere sul podio dell’ultima gara è davvero emozionante”-.


-“La vittoria è arrivata finalmente possiamo dire di avere conquistato il titolo – la dichiarazione di Piero Nappi – a Rieti ed anche oggi qui finalmente abbiamo trovato il set up ideale ed il lavoro delle gomme ci ha perfettamente coadiuvati. E’ stata una bella stagione molto combattuta, dove ho lottato con avversari molto validi”-.

-“E’ stata una grande sfida in una grande stagione – ha dichiarato Pezzolla – contro un avversario come Oronzo è stato un duello esaltante con momenti difficili ed altri di soddisfazione. Un ottimo lavoro di squadra ha permesso questo risultato arrivato proprio all’ultimo metro dell’ultima gara”-.


Soddisfazione anche per il trentino Diego Degasperi giunto a ridosso del podio con la Radical Pro Sport, con cui il bravo driver ha disputato l’unica gara che aveva già corso con la biposto, per cui ha potuto contare sui dati già in suo possesso. Quinta posizione per un’altra sorpresa che si è rivelata a Pedavena, il 24ene kartista bresciano Karim Sartori alla sua seconda gara in assoluto sulla Formula Renault e subito in evidenza tra i protagonisti del tricolore ed in rimonta in gara 2. Sartori si è migliorato tra prove e gare, dove ha usato delle gomme nuove. Con la settima posizione assoluta, dietro il neo campione Nappi, il veronese Franco Bertò su Renault F. Monza ha concluso primo della E2/M 1600, difendendosi innanzi tutto dalle insidie del fondo scivoloso. Ottavo Stefano Falcetta su Norma M20 con cui si è assicurato il primato in gruppo CN in gara 1, mentre un’altra sorpresa è arrivata in nona posizione con il bolognese Manuel Dondi su Fiat X1/9 silhouette, il campione Slalom sempre più attratto dalle salite. Il milanese Stefano Crespi in crescente sintonia con l’Osella PA 21/S ha completato la top ten assoluta al secondo posto di gruppo CN, proprio davanti al Campione Magliona.

Il campione Italiano Gruppo GT Roberto Ragazzi ha completato il suo brillante C.I.V.M. con la doppia vittoria al volante della Ferrari 458, il padovano di Superchallenge imprendibile sul tracciato veneto, ha preceduto nella generale di gruppo la new entry di categoria, il bresciano Nicola Novaglio che ha pagato l’esordio al volante della Porsche 997 dell’AC Racing con cui si è annunciato protagonista del 2015 ed ha rimontato in seconda posizione in gara 2 su Bruno Jarach anche lui in gran spolvero alla gara di casa con la seconda Ferrari 458.

In gruppo E1 oltre alla bella sfida per il titolo non sono mancati gli appassionanti confronti per il podio e tutte le altre categorie. Secondo posto per il pesarese Marco Sbrollini molto incisivo a Pedavena con la Lancia Delta, con cui ha seguito il neo Campione Nappi e preceduto il vincitore di classe 2000, il siciliano Daniele Amato su Opel Atra GSI. Per il trapanese pre start movimentato per la rottura del cambio riparato a tempo di record grazie all’intervento di alcuni appassionati amici e piloti del luogo. Dietro lo sfortunato Giuliani, l’infuocata battaglia per la classe 1600 in cui ha avuto la meglio l’esperto veneto Michele Ghirardo con la Honda Civic, tallonato sul filo dei centesimi di secondo da Tiziano Turrin su Citroen Saxo e dall’ascolano neo vincitore della Coppa 1600 Valerio Lappani, anche lui su Citroen Saxo. In classe 1400 altra affermazione per il reatino detentore della Coppa 2014 Bruno Grifoni sulla Peugeot 106.

Colpo di scena anche in gruppo A quando in gara 1 il neo Campione altoatesino Rudi Bicciato non ha preso il via per errato montaggio di gomme sulla Mitsubishi Lancer, poi in gara 2 l’alfiere della Scuderia Mendola ha ottenuto il primo tempo di gruppo. Successo in gara 1 e nell’assoluta per l’esperto driver di casa Ivano Cenedese su Renault Clio che ha duellato con il bravo e più volte campione trevigiano “Romy” tornato al volante della Honda Civic Type-R, seguito sul podio dal trentino della Pintarally Giancarlo Graziosi su Peugeot 207 Super 2000, che ha rimontato in gara 2, sul tenace aquilano Serafino Ghizzoni, che per Pedavena è tornato al volante della vettura giapponese in luogo della Renault Clio usata durante la stagione. In classe 1600 primato del driver della Destra 4 Paolo Gilli su Citroen Saxo.

In gruppo N lotte di vertice riservate alle potenti Mitsubishi, con il successo dell’udinese della “Friuli 1956” Michel Buiatti, l’ingegnere friulano che dopo lo spettacolo offerto in prova ha aggiustato il tiro sulla Mitsubishi Lancer ed ha portato il suo affondo con la consueta abilità in entrambe le gare. Secondo tempo per il trentino di Sorrento Antonino Migliuolo sempre più soddisfatto del costante sviluppo della sua Mitsubishi Lancer, con cui ha preceduto il sempre verde e rimontante trevigiano Lino Vardanega che non ha osato sui tratti umidi in gara 1 con la sua Mitsubishi EVO X, dopo il contatto che in prova gli era costato lo stop. Ritiro del salernitano Giovanni Del Prete, il portacolori Rubicone Corse rientrato a Pedavena dopo un anno di sosta, che ha ottenuto un ottimo terzo posto in gara 1. Sotto al podio il vincitore della classe 2000 Cristian Ronchi su Honda Civic Type-R per i colori della Red White, seguito dal primo di classe 1600, l’esperto piemontese Giovanni Regis su Peugeot 106.

In gruppo Racing Start in testa il neo Campione Ivan Pezzolla, seguito nella generale da Oronzo Montanaro, entrambi con le MINI Cooper S. In gara 2 secondo tempo per il sempre verde bergamasco Mario Tacchini anche lui su MINI, terzo nella generale, seguito dal migliore della RS Massimo Fabiane, il veronese primo di classe 2000 delle auto aspirate con la Honda Integra. In classe RS 3 primato del pugliese Angelo Loconte su Peugeot 106.
Classifica assoluta: 1. Macario (Lola B99/50 Evo Judd) in 7’36”60; 2. Zandonà (Reynard 883 F3 Suzuki) a 13”73; 3. Pedrotti (Tatuus F.Renault) a 18”09; 4. De Gasperi (Radical Prosport) a 20”97; 5. Sartori (Tatuus F.Renault) a 25”65; 6. Nappi (Ferrari 550) a 27”69; 7. Bertò (Tatuus F.Renault) a 35”24; 8. Falcetta (Norma M20 Honda) a 35”35; 9. Dondi (Fiat X1/9) a 36”17; 10. Crespi (Osella PA21/S Honda) a 40”45.
Classifica dei gruppi. Racing Start: 1. Fiabane (Honda Integra Type-R) in 9’46”01; 2. Silvi (Renault Clio Rs) a 12”91; 3. Loconte (Peugeot 106 S16) a 22”45; 4. Pomozzi (Citroen Saxo Vts) a 30”92; 5. Granziera (Renault New Clio) a 56”34. RS turbo: 1. Pezzolla (Mini Cooper S) in 9’31”34; 2. Montanaro (Mini Cooper S) a 8”49; 3. Tacchini (Mini Cooper S) a 9”96. Gr. N: 1. Buiatti (Mitsubishi Lancer Evo IX) in 8’32”16; 2. Migliuolo (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 7”24; 3. Vardanega (Mitsubishi Evo X) a 13”51; 4. Ronchi (Honda Civic) a 51”53; 5. Regis (Peugeot 106) a 56”38. Gr. A: 1. Cenedese (Renault Clio Rs) in 8'57”63; 2. “Romy” (Honda Civic Type-R) a 0”05; 3. Graziosi (Peugeot 207 S2000) a 8”84; 4. Ghizzoni (Honda Civic Type-R) a 10”41; 5. Parlato (Renault New Clio) a 13”79. E1: 1. Nappi (Ferrari 550) in 8’04”29; 2. Sbrollini (Lancia Delta Proto) a 27”88; 3. Amato (Opel Astra kit car) a 39”12; 4. Giuliani (Lancia Delta Evo) a 39”67; 5. Ghirardo (Honda Civic Ek4) a 48”47. GT: 1. Ragazzi (Ferrari 458 Challenge) in 8'23”14; 2. Novaglio (Porsche 997 GT3) a 24”71; 3. Jarach (Ferrari 458 Challenge) a 25”01; 4. Frijo (Porsche 996) a 31”75; 5. Sgheri (Porsche 996 GT3 Cup) a 55”82. CN: 1. Falcetta (Norma M20) in 8’11”85; 2. Crespi (Osella PA21/S) a 5”20; 3. Magliona (Osella PA21 Evo) a 6”23; 4. Gulinelli (Norma M20) a 19”13; 5. Maggiani (Osella PA20/S) a 21”40. E2/B: 1. De Gasperi (Radical Prosport) in 7’57”57; 2. Meneghetti (Lucchini Bmw) a 20”83; 3. Manzoni (Osella PA21/S) a 29”56; 4. Mariot (Elia Avrio ST09 Evo) a 1'02”87; 5. Sartoretto (Osella PA20/S) a 1'26”75. E2/M: 1. Macario (Lola B99/50) in 7'36”60; 2. Zandonà (Reynard 883 F3) a 13”73; 3. Pedrotti (Tatuus F.Renault) a 18”09; 4. Sartori (Tatuus F.Renault) a 25”65; 5. Bertò (Tatuus F.Renault) a 35”24.

sabato 20 settembre 2014

Qualifiche sotto la pioggia per Kessel Racing al Nurburgring


Dopo la disputa delle sessioni di prove libere in mattinata e delle prequalifiche concluse nel primo pomeriggio, il quinto appuntamento della Blancpain Endurance Series è entrato nel vivo con la disputa della sessione valida per stabiire la griglia di partenza dell’ultimo appuntamento stagionale per la prestigiosa serie dedicata alle gare di durata.
Le qualifiche che sono state disturbate nella seconda parte del loro svolgimento dalla pioggia, hanno visto la migliore prestazione dall’AUDI R8 del Belgian Audi Club Team WRT di Ramos/Mies/Vanthoor. Per Kessel Racing la migliore prestazione è stata fatta segnare da Broniszewski/Bonacini/Frezza al nono posto nella classe "PRO-AM", mentre Kremer/Earle/Talbot hanno fatto registrare la quarta prestazione tra i piloti della classe "GENTLEMEN".

Domani, giornata conclusiva della tre giorni in terra tedesca, la gara sulla distanza di 1000 chilometri o 6 Ore con il via alle ore 11,45 in diretta sul sito www.blancpain-endurance-series.com, oltre che su Eurosport.

da UFFICIO STAMPA KESSEL RACING


EUROV8SERIES: AL SACHSENRING TERZA POLE PER TOMAS KOSTKA (AUDI RS5)









Terza pole nella EUROV8SERIES per Tomas Kostka. Sul tracciato del Sachsenring, teatro del quinto appuntamento stagionale della serie internazionale che per la prima volta corre nell’ambito ADAC GT Masters, il pilota del team Audi Sport Italia ha confermato i pronostici che lo davano tra i favoriti dopo aver messo dietro tutti anche nei due turni di prove libere.
Qualifiche che si sono disputate con la pista parzialmente bagnata, a causa di un precedente acquazzone, e che hanno visto il leader della classifica Nicola Baldan (R.R.T.) protagonista durante la prima parte della sessione. Con il proseguire dei minuti a risalire in vetta alla classifica sono stati anche Francesco Sini, il compagno di squadra Giovanni Berton, Emanuele Zonzini ed infine nuovamente Kostka.

“Ho iniziato il turno con le gomme da bagnato, ma dopo tre giri la pista iniziava ad asciugarsi ed ho montato le slick – ha dichirato Kostka – Sono riuscito a fare il giro perfetto dopo metà sessione. Il weekend sta andando molto bene, domani potremo dire la nostra in gara”.

Alle spalle delle due RS5 ufficiali di Kostka e Zonzini domani partiranno dalla seconda fila Sini su Chevrolet Camaro e Berton (Chevrolet Lumina), risalito quarto proprio allo scadere del tempo utile. Subito dietro i due piloti della Solaris Motorsport, si sono portate la Mercedes C63 AMG Coupé di Baldan e la BMW M3 E92 di Max Mugelli (Team BMW Dinamic), rispettivamente quinto e sesto.
Da segnalare un’uscita di pista di Francesca Linossi (BMW M3 Team BMW Dinamic), che ha comunque chiuso la sessione sulla nona posizione alle spalle della RS5 di Ermanno Dionisio e la M3 di Jonathan Giacon.
Domani la gara prenderà il via alle ore 14.05 e sarà preceduta da un inedito Warm Up della durata di 15’ alle ore 8.10. Tanto pubblico atteso sule tribune ed in pista, vista già l’importante affluenza registrata nelle giornate del venerdì e del sabato. I fan della EUROV8SERIES potranno comunque seguire la gara in TV as-live su MEDIASET ITALIA 2 a partire dalle ore 18.27.

Qualifiche (top 5): 1.Tomas Kostka (Audi RS5 – Audi Sport Italia) 1’28.908; 2. Emanuele Zonzini (Audi RS5 - Audi Sport Italia) 1’29.534; 3. Francesco Sini (Chevrolet Camaro – Solaris Motorsport) 1’30.393; 4. Giovanni Berton (Chevrolet Lumina – Solaris Motorsport) 1’30.592; 5. Nicola Baldan (Mercedes C63 AMG Coupé – R.R.T.) 1’30793.

Gran Premio Nuvolari: Vesco e Guerini su Fiat Balilla Sport al comando dopo due tappe


Andrea Vesco e Andrea Guerini su Fiat 508 S Balilla Sport del 1934 sono al comando del Gran Premio Nuvolari al termine della seconda tappa. Alle loro spalle Giovanni Moceri e Daniele Bonetti (Fiat 1100/103) e Giuliano Cané e Lucia Galliani (Lancia Aprilia 1938).
Domani la terza e ultima tappa con partenza da Rimini e arrivo a Mantova alle ore 13.30 con passaggio da Ravenna, Imola (Autodromo Enzo e Dino Ferrari) e Ferrara.


La classifica dopo la 2a tappa: 1. Vesco A. - Guerini A. (FIAT 508 S BALILLA SPORT) in 147; 2. Moceri G. - Bonetti D. (FIAT 1100/103) a 11; 3. Cane' G. - Galliani L. (LANCIA APRILIA) a 69; 4. Salvinelli F. - De Marco M. (FIAT ABARTH 750 ZAGATO DOPPIA G) a 74; 5. Gamberini A. - Moretti A. (LANCIA APRILIA) a 95; 6. Fortin P. - Pile' L. (MG TA) a 104; 7. Lenzi G. - Cadoppi G. (FIAT 1100/103) a 116; 8. Ferrari B. - Ferrari C. (BUGATTI T37) a 135; 9. D'Antinone A. - Perego G. (MERCEDES 190 SL) a 137; 10. Loperfido F. - Renna F. (FIAT 1500 6C AERODINAMICA) a 139.

CIVM, Omar Magliona suona la carica in prova a Pedavena





Omar Magliona al volante dell’Osella PA21 Evo Honda da 2000cc ha suonato la carica durante le due salite di ricognizione della 32^ Pedavena Croce D’Aune, facendo segnare tempi che lo proiettano ai vertici della sfida per il successo finale. Il neo-campione italiano gruppo CN dopo le convincenti prove punta dritto alla vetta dell’ultimo appuntamento di Campionato Italiano Velocità Montagna di cui gara-1 scatterà alle 9.30 di domani, domenica 21 settembre in Veneto. L’alfiere della scuderia siciliana Cst Sport ha usato le due salite per testare a fondo le regolazioni d’assetto e le mescole di gomme Marangoni per essere il più incisivo possibile in gara. Un corsa sui 7785 metri del tracciato bellunese, che ben si presta alle caratteristiche della biposto preparata dal Team Faggioli e dove l’abilità di guida dell'ormai cinque volte tricolore sassarese possono esaltarsi nel dare avvincente battaglia al nutrito novero di avversari accreditati alla sfida di vertice.

E’ un bel percorso, molto impegnativo e vario - ha spiegato Magliona -; abbiamo provato delle soluzioni d’assetto che soprattutto nella prima salita si sono rivelate efficaci. La seconda manche è stata un po’ condizionata dalla pioggia tornata a cadere. Ora tutto è rimandata alla gara, per la quale le previsioni lasciano qualche speranza. Penso a fare una buona prestazione per concludere al meglio questa straordinaria stagione.”

Spettacolare anteprima della 32a Pedavena – Croce D’Aune. Paride Macario con la Lola Judd F. 3000 il più veloce in prova












Scatterà alle 9.30 di domani, domenica 21 settembre la 32^ Pedavena – Croce D’Aune, dodicesimo ed ultimo appuntamento del Campionato Italiano Velocità Montagna. Le prove odierne della competizione organizzata dall’efficiente staff degli “Amici della Pedavena” hanno offerto una emozionate anteprima del gran finale di C.I.V.M. sui 7,785 Km di percorso molto guidato molto apprezzato, anche in condizioni di umido, dai duecentoundici concorrenti ammessi al via.
Il percorso esalta le doti di guida dei piloti e le regolazioni di set up delle vetture, oltre a rendere necessaria un’ottima messa a punto del propulsore per i tratti dove l’erogazione dei cavalli diventa decisiva. Alla ribalta si sono proposti in molti già in prova. Il giovane bresciano Paride Macario (nella foto) per la quarta volta al volante della Lola Judd F.3000 del team CMS, ha dimostrato di aver preso una buona confidenza con la monoposto di gruppo E2/M, tanto da far registrare il miglior riscontro in prova. 
Il neo Campione Italiano di gruppo CN Omar Magliona, sembra voler individuare le migliori strategie per poter essere primo attore nel duello di vertice delle due gare con l’Osella PA 21/S EVO Honda. Il sardo della CST Sport ha testato a fondo diverse soluzioni di set up, provando delle mescole in vista della scelta finale destinata all’attacco in gara. Ottimi riscontri tra le biposto anche per Enrico Zandonà capace di lanciare il guanto di sfida anche ai contendenti al successo di gara con la Reynard spinta motore Hyarbusa da 1400 cc in classe 1600, nella stessa classe, ma più attento alle insidie del fondo il veronese Franco Bertò con la Tauus F. Monza. Gino Pedrotti è arrivato in Veneto in ottima forma ed in perfetto feeling con la Tatuus F. Master con la quale il trentino di Vimotosport ha già conquistato la coppa di classe 2000 ed ora vuole un finale brillante, ma nella stessa classe ha esordito in C.I.V.M. il 24enne veronese Kari Sartori su Formula Renault per i colori della Real Motorsport molto a suo agio sulla monoposto ed in condizioni di fondo impegnative, nonostante per la prima volta a Pedavena. Mentre tra le biposto di gruppo E2/B Renzo Meneghetti ha fatto appello alla sua esperienza per governare i cavalli del motore BMW della sua Lucchini sull’umido ed il trentino Diego Degasperi, ha rodato i freni appena montati e poi si è concentrato ad affinare il feeling con la Radical Pro Sport in vista della gara.
Colpi di scena e sorprese anche tra le supercar del gruppo GT con il neo Campione padovano Roberto Ragazzi che già in prova ha mostrato l’agilità della Ferrari 458 Superchallenge e l’efficacia dell’assetto sull’umido, confermata dal buon riscontro del compagno di squadra Bruno Jarach, molto divertito dal tracciato. Un testacoda ed una toccata hanno costretto allo stop nella seconda salita il siracusano Ignazio Cannavò su Lamborghini Gallardo dopo una buona prima manche. Testacoda nella seconda salita anche per il bresciano Nicola Novaglio per la prima volta sulla Porsche 997, con cui si propone tra i protagonisti del gruppo. Prove dedicate a domare i cavalli delle vetture di Stoccarda anche per il toscano Guido Sgheri, per Sebastiano Frjio e Federico Trovò.
A fare la voce grossa sono state le auto da turismo ed in particolare quelle di gruppo E1, dove il gentleman partenopeo Piero Nappi è stato immediatamente incisivo, forte del set up subito efficace della Ferrari 550 con cui l’alfiere Scuderia Vesuvio punta al titolo. Ma il duello di vertice è proprio con il bolognese della Fluido Corse Fulvio Giuliani che ha attentamente affilato le armi, provando con cura ogni particolare rivisto sulla sua Lancia Delta EVO dopo gli inconvenienti elettrici ed elettronici che lo hanno fermato a Rieti. Mentre non ha osato il marchigiano Marco Sbrrollini che ha rimandato ogni attacco alla gara con la Lancia Delta. In classe 2000 se l’esperto Manuel Dondi ha provato l’agilità dell’aggressiva Fiat X 1/9, il trapanese Daniele Amato ha immediatamente ritrovato l’Opel Atra GSI dopo due mesi di stop, mentre una geometria di sterzata dell’Alfa 156 non adeguata al tortuoso percorso, ha messo molto a disagio il pesarese Ferdinando Cimarelli. In classe 1600 discorso riservato ai piloti di casa come Stefano De Gan e Michele Ghirardo sulle Honda Civic e Tiziano Turrin su Citroen Saxo, risultati i migliori interpreti del percorso. Seppur con la coppa di classe 1400 già in mano il reatino Bruno Grifoni ha disputato delle prove in attacco chiarendo le sue intenzioni per le due gare anche contro la gemella della Macth 3 Sport dell’esperto Roberto Chiarato. In classe 1150 l’umbra Deborah Broccolini ha la coppa Dame tra le mani ma vuole coronare la stagione in una gara che le piace particolarmente, con la Citroen C1, piccola ma frizzante vettura che si è ben comportata in prova. 
In gruppo A si sente chiaramente la presenza del Campione altoatesino Rudi Bicciato, il portacolori della Scuderia Mendola perfettamente a suo agio sul tracciato con la Mitsubishi Lancer, anche se vorrà modificare alcuni particolari d’assetto in vista delle due gare. In classe 2000 la punta della Pintarally Giancarlo Graziosi  si è proposto come avversario di riferimento con la Peugeot 207 Super 2000, ma il trevigiano “Romy” conosce bene il tracciato e la Honda Civic Type-R, per cui cercherà l’attacco, seppur non semplice, in gara. Per la classe in evidenza anche il triestino del Team Borret Paolo Parlato, che in prova si è avvicinato ai riscontri della diretta concorrenza con la Renault New Clio. Tra le 1600 ha svettato l’esperto “Brik” su Peugeot 106. Spettacolo assicurato in gruppo N con la sfida tra Mitsubishi Lancer, il salernitano della Rubicone Corse Giovanni Del Prete al suo esordio stagionale e dopo un anno di stop, ha subito ritrovato il giusto smalto e si è proposto tra i maggiori protagonisti, ma pronto all’assalto c’è il trentino di Sorrento Antonino Migliuolo molto soddisfatto degli aggiornamenti sulla sua 4x4 giapponese. Ha pensato a testare l’assetto della sua Mitsubishi con una guida spettacolare l’udinese della Friuli 1956 Michele Buiatti, ma in gara la guida sarà senz’altro precisa e mirata alla prestazione. Il sardo della Porto Cervo Racing Mario Murgia è in fase di apprendistato sul fondo viscido con la Mitsubishi. In classe 2000 Cristian Ronchi con la Honda Civic si è ben messo in evidenza in prova, mentre in classe 1600 si preannuncia un duello di vertice tra il giovane calabrese Luca Ligato su Peugeot 106 e l’esperto piemontese Giovanni Regis che ben conosce tracciato e Peugeot 106. 
E’ iniziato in prova il testa a testa per il titolo di gruppo Racing Start RSTB tra le MINI Cooper S dei due fasanesi Ivan Pezzolla ed Oronzo Montanaro. Il giovane portacolori della Scuderia Vesuvio e la punta della Fasano Corse entrambi con ottimi riferimenti in prova e su fondo umido, verdetto ora rimandato alle gare. Ottime prove anche per l’abruzzese Andrea Marchesani, con la Volkswagen Polo GTI un po’ troppo rigida sul posteriore su fondo umido. Tra le vetture con motore aspirato Massimo Fabiane è stato il migliore in prova con al Honda Integra, mentre in classe RS 3 il pugliese Angelo Loconte cerca il successo con la Peugeot 106, mentre l’ascolano Riccardo Pomozzi mira a chiudere bene la stagione sulla Citroen Saxo con cui ha conquistato già la Coppa di classe.

da Rosario Giordano
Addetto Stampa
Campionato Italiano Velocità Montagna

Alla Cambiano di Pininfarina il Premio dei Premi per l’Innovazione

Il Ministro Stefania Giannini ha conferito alla concept car Cambiano di Pininfarina il "Premio Nazionale per l'Innovazione" (cosiddetto "Premio dei Premi").
Il più importante riconoscimento italiano dedicato all'innovazione Made in Italy è stato consegnato all'A.D. del gruppo Pininfarina Silvio Pietro Angori insieme al Direttore Design Fabio Filippini nel corso di una cerimonia presso Villa Farnesina a Roma.


La candidatura al Premio dei Premi è stata resa possibile dal conseguimento, nell'ottobre 2013, del Premio per l'Innovazione ADI Design Index 2013 assegnato "in virtù della particolare qualità innovativa della Cambiano".
Il Premio dei Premi si aggiunge alla Menzione d'Onore Compasso d'Oro ADI 2014, conferita alla concept car lo scorso maggio, e al premio Interior Design of the Year assegnato nell'ambito degli Automotive Interiors Expo 2012 Awards.

"Ringraziamo il Ministro Giannini per l'importante riconoscimento - ha commentato Silvio Pietro Angori. - Per noi è un'ulteriore conferma del valore e dei contenuti innovativi di questa concept car, che è l'espressione della nuova Pininfarina. La Cambiano racchiude in sé le competenze dell'Azienda in termini di stile, di progettazione e di ricerca nel campo della mobilità sostenibile".

Il Premio dei Premi è stato istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri nel 2008 con l'intento di sostenere le migliori capacità innovative e creative del nostro Paese nei settori chiave dell'economia, anche al fine di favorire la crescita della cultura dell'innovazione nel Paese.

Berlina sportiva di lusso a propulsione elettrica plug-in range extended, la Cambiano ha debuttato al Salone dell'Auto di Ginevra 2012, dove è stata eletta la più bella concept car dell'esposizione. Una seducente combinazione di design puro e d'avanguardia e di ingegneria, con una grande attenzione all'ambiente, sia nella motorizzazione che nella scelta dei materiali.