mercoledì 17 settembre 2014

La Porsche 919 Hybrid conclude con successo le sessioni estive dei test



Il Team Porsche è soddisfatto dei risultati ottenuti dalla sua terza ed ultima sessione di test in pista con la Porsche 919 Hybrid, durante la pausa estiva del FIA World Endurance Championship (WEC). L'innovativo prototipo Le Mans (LMP1) ha girato per due giorni e mezzo sull'ex circuito di Formula 1 di Magny-Cours, in Francia, dove sono stati impegnati i piloti della LMP1 Brendon Hartley (Nuova Zelanda) e Marc Lieb (Germania), ma anche i piloti ufficiali della Porsche GT, Michael Christensen (Danimarca) e Frédéric Makowiecki (Francia). Approfittando delle condizioni meteo sempre favorevoli, hanno coperto complessivamente 1.903 chilometri con la test car della squadra.

Il Team Principal Andreas Seidl ha così riassunto: "Abbiamo mantenuto l'attenzione sulle nostre prestazioni in gara. Dopo l'introduzione del nostro nuovo pacchetto aerodinamico nel recente test all'EuroSpeedway, per noi era importante acquisire più esperienza su un'altra pista con Marc e Brendon. Inoltre, ci siamo impegnati sulla messa a punto dell'auto e dei sistemi e, alle elevate temperature del Texas, abbiamo valutato una mescola più dura per i pneumatici Michelin. I piloti Michael Christensen e Frédéric Makowiecki hanno preso confidenza molto rapidamente con la 919 Hybrid. Sono riusciti a contribuire al programma, quindi siamo rimasti molto soddisfatti. In termini logistici, per noi questo test ha rappresentato anche una grande sfida: stavamo preparando ed effettuando i test a Magny-Cours e, nello stesso tempo, abbiamo dovuto costruire le due vetture per Austin e spedirle in aereo negli Stati Uniti. Dalla gara di Le Mans abbiamo fatto progressi in quasi tutte le aree e siamo pronti per la seconda parte della stagione."

Le restanti cinque gare di sei ore si svolgeranno ad Austin (Texas, USA) il 20 settembre, a Fuji (Giappone) il 12 ottobre, a Shanghai (Cina) il 2 novembre, a Sakhir (Bahrain) il 15 novembre e a San Paolo (Brasile) il 30 novembre‎.

F1, DA PIRELLI SOFT E SUPERSOFT PER L’ULTIMO CIRCUITO CITTADINO DELL’ANNO

Dopo Monza, dove sono scese in pista le due mescole più dure della gamma Pirelli, la Formula Uno si prepara per Singapore, dove saranno protagoniste le mescole più morbide del range P Zero: P Zero Yellow soft e P Zero Red supersoft.
Singapore è un circuito cittadino molto particolare. La gara si corre interamente di notte, il che rende l’evoluzione della pista e delle temperature un po’ insolita.
Tuttavia, le temperature ambientali sono generalmente elevate, e questo, insieme alle peculiarità del tracciato cittadino, rende Singapore uno dei circuiti fisicamente più impegnativi per i piloti.
Trazione e frenata sono gli elementi chiave di Marina Bay; inoltre, la superficie irregolare rende la ricerca della trazione più difficile. Un’ulteriore complessità è data dall’arredo urbano, comprese le strisce pedonali e i tombini che possono far slittare le vetture e rappresentare un pericolo in più per le gomme. Singapore ha, inoltre, il maggior numero di curve di tutti gli altri circuiti: un bell’impegno per le coperture.

Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli: “E’ sempre un grande piacere per noi venire a Singapore, una delle gare più spettacolari dell’anno. Correre sotto le luci, in una città così vivace, crea un’atmosfera fantastica. L’unicità della gara notturna ha ovviamente un impatto sulle gomme: abbiamo scelto le due mescole più morbide della gamma per il loro rapido warm-up e gli elevati livelli di grip meccanico: caratteristiche fondamentali per un circuito cittadino. Le specifiche di quest’anno sono in realtà più morbide rispetto allo scorso anno, quando scegliemmo la media e la supersoft, quindi ci aspettiamo di vedere strategie gomme interessanti da parte dei Team. Tradizionalmente c’è una elevata possibilità di ingresso della safety car, per questo le strategie devono essere sufficientemente flessibili. Con un campionato sempre più acceso, tutti i segnali indicano che assisteremo ad una gara emozionante e imprevedibile.”

Jean Alesi, consulente tecnico Pirelli: “Non ho mai gareggiato a Singapore, ma la mia impressione è che sia un po’ come Monaco, con la sua capacità di trasformare un semplice errore in un disastro assoluto, visto che ci sono pochi spazi di fuga. Qui si hanno anche temperature ambientali e tassi di umidità molto alti, oltre al fatto che si corre di notte pur mantenendo un calendario europeo. E’ una gara davvero faticosa per i piloti. Da un punto di vista tecnico, l’aspetto più importante è avere una monoposto con la migliore trazione possibile. Di conseguenza, è importante prendersi cura degli pneumatici posteriori, altrimenti si perde molto tempo in uscita di curva (ci sono quasi tutte curve lente a Singapore). Questo può davvero danneggiare la gara se non si sta attenti.”

Il circuito dal punto di vista delle gomme:

A Singapore è tutta questione di trazione e frenata. In particolare, le gomme posteriori sono molto sollecitate in uscita da tutte le curve lente. La posteriore sinistra è particolarmente stressata, in quanto deve far fronte sia ad accelerazioni longitudinali sia a quelle laterali. La trazione è ulteriormente compromessa dalla superficie irregolare del tracciato.
La supersoft è una mescola “low working range”, in grado di raggiungere prestazioni ottimali anche a basse temperature. La soft, invece, è una mescola “high working range”, adatta a temperature più elevate. Le temperature ambientali si aggirano di solito intorno ai 30-35 gradi centigradi e non vi è ancora stata una gara bagnata.
Singapore ha un livello di abrasività maggiore degli altri circuiti cittadini; inoltre, richiede più tempo per gommarsi, quindi l’evoluzione della pista è lenta. Inoltre, le piogge pomeridiane, molto frequenti, hanno l’effetto di ripulire la pista dalla gomma già lasciata a terra.
La strategia vincente lo scorso anno è stata di due soste: la Red Bull di Sebastian Vettel si è fermata al 17° e al 44° giro. Il tedesco ha iniziato con le supersoft, ha montato poi le medie, ed ha completato la gara con una nuova supersoft.

AL NÜRBURGRING IL QUARTO APPUNTAMENTO DELLA GINETTA G50 CUP BY YOKOHAMA





Questo weekend (19 e 20 settembre) torna di scena la Ginetta G50 Cup by Yokohama. Sarà infatti il moderno circuito delNürburgring ad ospitare il quarto appuntamento del monomarca riservato alle vetture inglesi, che ha già messo in archivio le trasferte di Monza, Spa-Francorchamps e Paul Ricard.
In Francia, appena tre settimane fa, erano stati l’argentino Fran Viel Bugliotti ed il binomio formato dallo spagnolo Salvador Tineo Arroyo ed il finlandese Jesse Anttila a centrare il loro primo successo nelle due gare. Ma in testa al campionato c’è sempre l’emiliano Manuel Lasagni, che a Le Castellet era tornato ad alternarsi al volante della “supercar” del team Rangoni Corse con Alessandro Bonacini. In Germania quest’ultimo non sarà tuttavia presente, a causa del concomitante impegno nella Blancpain GT Series, ed il suo compagno di squadra dovrà fare nuovamente… tutto da solo.

Al Nürburgring, pertanto, occhi puntati nuovamente su Bugliotti ed il confermato equipaggio Anttila-Tineo Arroyo (quest’ultimo secondo in campionato, a 45 punti da Lasagni), entrambi al via con i colori della Nova Race, ma anche su Luca Magnoni, il quale si era già imposto in Belgio.
Tra i protagonisti, atteso anche l’esperto e veloce Roberto Gentili, attuale leader della classifica Fuchs davanti a Magnoni, mentre Lorenzo Marcucci farà coppia conStefano Stefanelli, anche loro su una vettura del team Rangoni Corse.

Anche in questa occasione, la Ginetta G50 Cup by Yokohama correrà in abbinamento, con un unico schieramento, con il campionato della GT4 European Series. Venerdì semaforo verde con i due turni di prove libere di 50’ ciascuno, mentre sabato mattina si svolgeranno le qualifiche. Alle 11.45 il via di Gara 1, mentre Gara 2 scatterà nel pomeriggio alle 16.
Entrambe le gare verranno trasmesse in differita, la prossima settimana, su Dinamica Channel.

Il campionato (primi 10): 1. Lasagni 135; 2. Bonacini e Tineo Arroyo 90; 4. Anttila e Bugliotti 71; 6. Magnoni 70; 7. Gentili 68; 8. Marcucci-Stefanelli 56; 9. Speakerwas 49; 10. Perlini 27.

GRANDE RIMONTA DI MARCO GIANESINI: AL COPPA VALTELLINA E’ SECONDO ASSOLUTO



Ci sono secondi posti che sanno di beffa, altri di meraviglia. Marco Gianesini e Sabrina Fay sono stati protagonisti, nel weekend appena trascorso, di una gara incredibile che li ha visti concludere il 58° Rally Coppa Valtellina in seconda posizione assoluta dopo una gara dalla doppia faccia.
Nel corso delle prime tre prove speciali infatti, il duo sondriese della GMA Racing, in gara con una Ford Fiesta Regional Rally Car, ha battagliato con il tiranese Perego, poi risultato vincitore, contendendo a suon di tempi interessanti, la prima posizione. Nel corso della prova speciale numero quattro però, la Fiesta di Gianesini ha accusato la rottura dell’idroguida costringendo lo scafato driver a transitare a passo d’uomo nello stage seguente perdendo circa tre minuti.

“Eravamo con il morale a terra –racconta la navigatrice Sabrina Fay- ma durante il trasferimento verso l’assistenza, dopo che avevamo dato per scontato il ritiro, Marco mi ha chiesto quale fosse il nostro ritardo dal terzo assoluto! Lì ho capito cosa mi aspettava”.
Da quel momento il morale di Gianesini ha cominciato a risalire e con esso la posizione in classifica della Fiesta nero-verde. Con tre vittorie assolute nelle ultime tre speciali l’equipaggio di Sondrio ha sopravanzato di nuovo gli avversari arrivando in extremis a riacciuffare la seconda posizione assoluta per soli 8”6 sui terzi Patt-Doglio.
“Nonostante la sfortuna sono felice perché abbiamo fatto una bella gara e ci siamo davvero divertiti; all’inizio non sono riuscito a prendere subito un buon ritmo ma poi l’idea della rimonta mi ha dato uno stimolo in più per proseguire.”
Dopo i successi del 2006 e del 2013 Gianesini mette ancora la firma nel podio assoluto del Coppa Valtellina!


martedì 16 settembre 2014

Alfa Romeo protagonista del Gran Premio Nuvolari



Dal 18 al 21 settembre si svolgerà il Gran Premio Nuvolari, la famosa manifestazione internazionale di regolarità riservata alle auto storiche che rende omaggio al ‘Mantovano Volante’, il celebre pilota che ha ottenuto i più prestigiosi e leggendari successi della sua lunga carriera proprio con le vetture Alfa Romeo.
Come da tradizione, partenza e arrivo sono fissati a Mantova - città natale del grande pilota - dopo aver percorso più di mille chilometri attraverso il paesaggio italiano: da Mantova a Cesenatico, da Urbino a Siena, da Arezzo a Rimini e da Ferrara di nuovo a Mantova.
Organizzato da Mantova Corse, con la collaborazione dell'Automobile Club Mantova e del Museo Tazio Nuvolari, il Gran Premio 2014 vedrà la partecipazione di circa oltre 250 le vetture d'epoca. 

Tra queste rarità automobilistiche c’è un prezioso esemplare della collezione del Museo Storico Alfa Romeo: la Giulietta SZ “coda tronca” del 1960.
In occasione dei sessant'anni della Giulietta (1954-2014) - un modello fondamentale nella storia dell'Alfa Romeo - la 'SZ' rappresenta una delle versioni più raffinate e, al tempo stesso, quella più sportiva. Disegnata e assemblata da Zagato, la Giulietta SZ si dimostrò subito all'avanguardia grazie ad una carrozzeria interamente in alluminio - il peso della vettura è di 750 kg - e ad un’aerodinamica particolarmente efficiente: la soluzione della coda di “Kamm” (o “tronca”) ha fatto guadagnare alla SZ ben 7 km/h in più rispetto alla prima versione, quella con la “coda tonda”.

A sottolineare il fil rouge che lega le vetture del passato e quelle di attuale produzione, la preziosa Giulietta SZ sarà accompagnata dalla nuova Giulietta Quadrifoglio Verde, le versione prestazionale che assicura stile essenziale, motori compatti e potenti, giusto rapporto peso/potenza e contenuti tecnici "made in Alfa Romeo" votati al piacere di guida.
Caratterizzata da un look deciso e dalla forte personalità, sulla vettura spicca il leggendario 'Quadrifoglio Verde': è il simbolo che dal 1923 identifica le più performanti realizzazioni firmate Alfa Romeo, non solo quelle impegnate sui circuiti da gara di tutto il mondo ma anche alcune versioni speciali di produzione. Inoltre, propone una motorizzazione esclusiva ereditata dalla supercar Alfa Romeo 4C: il nuovo 1750 Turbo Benzina con iniezione diretta e basamento in alluminio da 240 CV abbinato all'innovativo cambio 6 marce a doppia frizione a secco 'Alfa TCT'. Dotata del selettore DNA evoluto e della funzione Launch Control (l'unica del segmento a proporlo), la Giulietta Quadrifoglio Verde accelera da 0 a 100 km/h in soli 6 secondi.

GRANDI SFIDE AL 21° RALLY ADRIATICO


Tornano le grandi sfide sui celebri sterrati marchigiani. Ecco l’essenza del 21° Rally Adriatico, penultima prova del Campionato Italiano Rally e penultima anche del Trofeo Rally Terra, in programma per questo fine settimana, sabato 20 e domenica 21 settembre, con l’organizzazione curata da PRS Group.
La gara andrà a proporre due giorni di grande sport, con i suoi 56 iscritti, tra i quali vi saranno i migliori interpreti del rallismo italiano, insieme ai quali si misureranno i partecipanti al Trofeo Nazionale Rally di 3^ zona, e coloro che lotteranno nei Trofei monomarca Citroen Racing Trophy, Trofeo Renault Clio “Produzione”, Trofeo Renault Twingo R2 “Top” e Suzuki Rally Trophy. Oltre a queste validità vi sarà anche quella del Campionato ERMS (Emilia Romagna, Marche e San Marino) a coefficiente 2.

SI PARTE DA ANCONA, SI ARRIVA A CINGOLI

Non solo sport, spettacolo ed adrenalina, nelle Marche, per il 20 e 21 settembre, ma anche promozione dell’immagine del territorio, caratteri esaltati dalla forte risonanza che la gara ha in ambito nazionale. Proprio per dare forza a questo concetto, il Rally Adriatico targato duemilaquattordici ritroverà Ancona come location di partenza e confermerà Cingoli (Sempre più “capitale” delle gare sterrate di rally italiane), in provincia di Macerata, per lo sventolare della bandiera a scacchi, abbracciando una vasta area che lega le provincie di Ancona e Macerata.

I MOTIVI SPORTIVI

I due Campionati - “Tricolore” e “Terra”, sono al rush finale, hanno vicende di classifica assai differenti tra loro ma sicuramente sul campo si vedranno confronti accesi e tanto spettacolo. Il trio di testa del Campionato Italiano, il veronese Umberto Scandola (Skoda Fabia S2000), il toscano Paolo Andreucci (Peugeot 208 T16 R5) ed il trevigiano Giandomenico Basso (Ford Fiesta R5) si contenderà la vittoria sul filo dei secondi, sicuramente gli sterrati marchigiani, ad una prova dal termine della stagione daranno una fisionomia importante alla classifica. A loro si aggiungerà anche il giovane siciliano Andrea Nucita (Peugeot 207 S2000), autore di una prima parte di campionato ad alto livello, poi fermatosi per problemi di budget, quindi desideroso di riscatto. Poi, da seguire anche la gara del sammarinese Denis Colombini, amante delle gare su terra, al via con una Ford Fiesta R5 pure lui.



Diverse le vicende nel Trofeo Rally Terra, dove il trentino Renato Travaglia (Peugeot 207 S2000) è ad un passo dal titolo, bastandogli un piazzamento sopra il podio per dare senso compiuto alla stagione. Non mancherà certamente di darci dentro, il pilota di Cavedine, cercando sicuramente il confronto con i colleghi del tricolore, con cui sino a qualche anno fa ha battagliato ad armi pari. Mancherà il veneto Trentin, quindi hanno possibilità di progredire in classifica i varii Ricci (Ford Fiesta), secondo in classifica, Reggini (Skoda Fabia S2000), Tonso (Ford Fiesta S2000), Tolfo (Peugeot 207) e sicuramente, la presenza dei giovani veneti Costenaro (Peugeot 207) e Tempestini (Ford Fiesta R5), avrà il suo peso in termini di prestazioni e spettacolo.
Ci sarà di che divertirsi con la presenza dello spagnolo Xavi Pons, al via con una Ford Fiesta R5 il quale, libero da vincoli di classifica tricolore, correrà a titolo di test gomme, facendo sicuramente da utile confronto per “i nostri”.

Notevole si presenta il plateau di adesioni per la corsa tricolore “Junior”, dove il leader Giacomo Scattolon (Peugeot 208 R2) dovrà impegnarsi a fondo per arginare i sicuri attacchi che arriveranno dal bresciano Stefano Albertini (Peugeot 208 R2) dal finlandese Mikko Pajunen (Renault Twingo R2) e dal toscano Luca Panzani (Renault Twingo R2), oltre che dai piacentini Andrea Carella (Renault Twingo R2) e Gabriele Cogni (Peugeot 208 R2). In questa categoria, da seguire sarà anche la gara dell’altro giovane varesino Damiano De Tommaso (Renault Twingo R2), che i più attenti si ricorderanno, come il primo minorenne che ha potuto correre una gara di rally (a Vallelunga, in pista), due anni fa, quando aveva 16 anni.

Scintille sono promesse anche per la classifica del Campionato Italiano “Produzione”, dove il reggiano Ferrarotti (Renault Clio R3), il savoneseAndolfi (Renault Clio R3), i lombardi Di Palma (Renault Clio R3) e Vittalini (Citroen DS3 R3), il veneto Marchioro (Renault Clio R3) si contenderanno anche in questo caso una fetta importante della stagione, con quest’ultimo favorito dal fatto di essere un esperto di gare su strada bianca.

UN PERCORSO PUNTEGGIATO DA UNDICI “PIESSE”

Sono previste undici prove speciali, ricavate in ampia parte dalle arterie sterrate che hanno caratterizzato le passate edizioni, andando ad individuare alcune varianti che avranno la funzione di rendere ancora più avvincente la sfida sulla strada contro il cronometro. Due prove speciali saranno disputate sabato 20 settembre e le restanti nove verranno corse l’indomani, domenica 21 settembre, con il cuore della gara, il Parco Assistenza, ancora sistemato a Jesi, come nelle passate edizioni.

PROGRAMMA DI GARA:

Venerdì 19 Settembre:

08,30/12,30 - 14,00/18,00 Ricognizioni autorizzate (3 passaggi)
17,30/20,30 Verifiche Sportive presso Jesi 1 - Parco Assistenza
18,00/21,00 Verifiche Tecniche presso Jesi 1 - Parco Assistenza

Sabato 20 Settembre 08,30/09,30

Verifiche Sportive (su richiesta) presso Jesi 1 - Parco Assistenza
09,00/10,00 Verifiche Tecniche (su richiesta) presso Jesi 1 - Parco Assistenza
10,00/14,00 Shakedown
19,01 Partenza - Piazza Cavour, Ancona
Disputa di n° 2 Prove Speciali
22,45 Ingresso in Riordino Notturno in Viale Valentini, Cingoli (Mc)

Domenica 21 Settembre 07,01 Uscita Riordino Notturno

Disputa di n° 9 Prove Speciali
18,00 Arrivo con Premiazione (gara TNR arrivo ore 17,45) in Piazza Vittorio Emanuele II, Cingoli (Mc)

Ulteriori info su www.prsgroup.it

Alfa Romeo: riprende a ottobre il Corso di Guida Evoluta 2014



Dopo il successo degli scorsi anni, è partito a maggio l'edizione 2014 del Corso di Guida Evoluta Alfa Romeo realizzata in collaborazione con Andrea de Adamich. Ogni mese un appuntamento coinvolgente e formativo che soddisfa qualunque esigenza, dai neopatentati ai driver più esperti: nelle prime tre sessioni (16 maggio, 27 giugno e 5 luglio) i partecipanti hanno potuto vivere una vera e propria full immersion nel mondo della sicurezza e del corretto comportamento alla guida di tutti i giorni, oltre che un viaggio emozionante alla scoperta della gamma Alfa Romeo. E dopo la pausa estiva, i corsi riprendono sabato 4 ottobre con l'impiego anche delle nuove MiTo e Giulietta 'Quadrifoglio Verde'.

Alfa Romeo ritiene da sempre fondamentale sensibilizzare l'opinione pubblica - e in particolare i più giovani - sull'importanza strategica che il tema della sicurezza, della prevenzione e dell'educazione stradale oggi riveste per qualsiasi società evoluta. Per questo il Brand è costantemente in prima fila nelle iniziative che si pongono questo ambizioso obiettivo sociale. E in questo contesto si inquadra la collaborazione più che ventennale tra Alfa Romeo ed il Centro Internazionale Guida Sicura di Andrea de Adamich che, dal 1991, li vede insieme nella realizzazione di corsi sempre attuali e attenti alle esigenze dei partecipanti.

Frequentando il Corso di Guida Evoluta 2014 tutti possono imparare divertendosi a bordo dei modelli Giulietta e MiTo, vetture che propongono quanto di meglio sia oggi disponibile nel campo della sicurezza. Del resto, scatto, tenuta di strada e frenata, oltre alle massime dotazioni di sicurezza attiva e passiva, sono da sempre peculiarità di ogni Alfa Romeo, una tradizione gloriosa che continua nel tempo e si arricchisce di nuovi contenuti tecnici.
Il prossimo appuntamento in programma - sabato 4 ottobre - vedrà il debutto delle nuove MiTo e Giulietta 'Quadrifoglio Verde', le versioni prestazionali che assicurano stile essenziale, motori compatti e potenti, giusto rapporto peso/potenza e contenuti tecnici "made in Alfa Romeo" votati al piacere di guida. Allo stesso tempo, le due nuove vetture rendono omaggio all'epica storia del 'Quadrifoglio Verde', il simbolo che dal 1923 identifica le più performanti realizzazioni firmate Alfa Romeo. Non solo quelle impegnate sui circuiti da gara di tutto il mondo, ma anche alcune versioni speciali di produzione.

Pura espressione del DNA Alfa Romeo, la nuova Giulietta Quadrifoglio Verde è caratterizzata da un look deciso e dalla forte personalità, oltre che per una motorizzazione esclusiva ereditata dalla supercar Alfa Romeo 4C: il nuovo 1750 Turbo Benzina con iniezione diretta e basamento in alluminio da 240 CV abbinato all'innovativo cambio 6 marce a doppia frizione a secco 'Alfa TCT'. Sul circuito di Varano de' Melegari anche la nuova MiTo Quadrifoglio Verde, l'anima più dinamica della compatta sportiva che adotta l'inedito 1.4 Multiair Turbobenzina da 170 CV in abbinamento al cambio 6 marce a doppia frizione a secco 'Alfa TCT' di ultima generazione. Fiore all'occhiello di questa motorizzazione è l'eccezionale rapporto peso/potenza (6,7 Kg/CV) - da sempre una delle chiavi del successo delle vetture Alfa Romeo - oltre a vantare una potenza specifica (124 CV/Litro) ai vertici del segmento.

In dettaglio, il Corso di Guida Evoluta dura un giorno ed è perfetto per chi intende migliorare la propria capacità di controllo del veicolo nella guida quotidiana e contemporaneamente scoprire il piacere di guida che solo un'Alfa Romeo condotta in pista può dare. A fronte di una sessione teorica di soli 30', le esercitazioni dinamiche consistono in diversi turni di guida in pista con Istruttore on board, con e senza telemetria, e diverse esercitazioni di guida, quali frenata di emergenza, miniskid-car, percorso Sicurezza Attiva. Costo: 800 euro (esclusa IVA).

Inoltre, i partecipanti hanno la straordinaria opportunità di provare in pista l'Alfa 8C Competizione, un'auto da sogno e autentico gioiello tecnologico e di stile, e la nuova Alfa Romeo 4C, l'icona moderna del marchio che dà il meglio di sé proprio in pista, dove velocità, spazi di frenata ridotti e accelerazioni trasversali sono fondamentali per ottenere tempi sul giro di prim'ordine: da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi netti, 258 km/h di velocità massima, punte di decelerazioni nell'ordine di 1,2 g e punte di accelerazione laterale superiori a 1,1 g. Tutto questo si ottiene con una distribuzione ottimale dei pesi - il 40% sull'asse anteriore, il 60% su quello posteriore - e un peso totale a secco di soli 895 kg - costituiti per la maggior parte da fibra di carbonio, alluminio, acciaio e SMC - oltre ad uno straordinario rapporto peso/potenza inferiore ai 4 Kg/CV.

Il Corso di Guida Evoluta si svolge presso l'Autodromo di Varano de' Melegari, vicino a Parma, uno degli autodromi omologati dalla Federazione Italiana per le competizioni automobilistiche, di 2.4 Km di lunghezza, caratterizzato da un tracciato molto coinvolgente e divertente. Grazie al costante sviluppo qualitativo e quantitativo delle attività proposte, oggi il Centro Internazionale Guida Sicura è una delle strutture più attrezzate d'Europa. Il tutto sotto la supervisione didattica di Piloti-Istruttori professionisti: infatti, collaborano con il Centro, alcuni fra i migliori piloti a livello nazionale e internazionale, forti della loro esperienza in F1 e nei rally, tra i quali ricordiamo, ad esempio, Andrea Piccini, Mimmo Schiattarella, Alex Fiorio, Piero Liatti, Antonio Tamburini, Giampiero Simoni, Fabio Mancini, Luca Rossetti e Alessandro Balzan.

Il programma completo del Corso di Guida Evoluta e le modalità di prenotazione sono disponibili sul sitowww.alfaromeo.it nella sezione "Mondo Alfa". Per informazioni e prenotazioni, oltre al canale web, è possibile rivolgersi ai concessionari Alfa Romeo. Le date ancora disponibili sono a ottobre (sabato 4 o sabato 18), novembre (sabato 15 o sabato 22 o domenica 30).


F1, la Scuderia Ferrari alla vigilia del GP di Singapore

Con la parte europea della stagione ormai consegnata alla storia, per il Circus della Formula 1 è tempo di lasciare il Vecchio Continente e affrontare gli ultimi sei Gran Premi della stagione, attraversando il globo in lungo e in largo, dall’Estremo Oriente all’Occidente e ritorno in Medio Oriente per il gran finale.

Il primo di questi appuntamenti è in programma sul luminoso e affascinante circuito di Marina Bay, a Singapore, l’opposto rispetto alle ultime piste, che privilegiavano potenza e velocità di punta. Come spiega Pat Fry, Direttore dell’Ingegneria della Scuderia Ferrari: “Dopo le due gare di Spa e Monza, corse su piste da basso carico aerodinamico, andiamo a Singapore che ci propone un circuito con caratteristiche opposte” – afferma l’inglese – “Si tratta di un tracciato cittadino che richiede un carico aerodinamico molto alto, con caratteristiche simili a quelle di Monaco, e sul quale disporremo di gomme Soft e Supersoft. Qui le curve da alta velocità sono rare e solo due sottopongono vettura e pilota ad una forte accelerazione laterale e longitudinale. Per questo, qui la sfida consiste soprattutto nell’avere una buona accelerazione sul dritto e un’ottima trazione”.
Le due caratteristiche distintive del weekend di Singapore consistono nel fatto che l’attività in pista si volge in notturna e che, essendo ai tropici, qui fa sempre molto caldo. Il primo aspetto è qualcosa al quale, come si è visto nel corso degli anni, non è particolarmente difficile adattarsi, mentre il caldo è complicato da gestire per i piloti così come per gli uomini del team e le vetture: “Nonostante si tratti di una gara in notturna, le temperature sono sempre molto alte, dal momento che si aggirano intorno ai trenta gradi, e questo mette a dura prova i sistemi di raffreddamento del motore e dell’ERS” – afferma Fry – “Inoltre la natura del circuito, con tante accelerazioni e frenate, mette a dura prova anche il sistema frenante, con quelli anteriori che sono sottoposti allo sforzo maggiore”.

Le caratteristiche della pista lunga 5.065 metri dovrebbero adattarsi meglio alla F14 T rispetto si circuiti veloci degli ultimi mesi. E, anche se nulla può essere dato per scontato in quello che rimane uno degli appuntamenti più impegnativi del calendario, per gli uomini della Scuderia la determinazione a fare bene è massima: “Monza è stato un weekend difficile per noi” – ammette Fry – “Quindi ora dobbiamo restare uniti e continuare a spingere, concentrandoci sull’estrarre la massima prestazione dal pacchetto che abbiamo a disposizione”. Come è ovvio il team è determinato a concludere la stagione il più in alto possibile nella classifica Costruttori, ma ci sono anche altre ragioni che giustificano la volontà di continuare a spingere al massimo fino alla fine dell’anno: “A questo punto del Campionato l’attenzione a Maranello si sta progressivamente spostando sulla vettura della prossima stagione” – rivela Fry – “Tuttavia, ci sono ancora molte cose che possiamo imparare dalla pista e per questo continuiamo a portare in pista componenti specifiche in vista della prossima stagione ma anche alcuni sviluppi per la F14 T che però possono aumentare anche la nostra consapevolezza in chiave 2015”.

LANCE STROLL VINCE L'ITALIAN F.4 CHAMPIONSHIP POWERED BY ABARTH:

Un successo che vale un Campionato: è questo che voleva ottenere il canadese Lance Stroll (Prema Power Team) dalla terz'ultima tappa di stagione a Vallelunga e ci è riuscito: "Il mio compagno di team era in testa alla gara, davanti a me e io tenevo in modo particolare a passare sul traguardo per primo. Volevo un titolo di Campione grazie a un successo in pista, sotto la bandiera a scacchi, piuttosto che tratto dalla classifica dei piloti del Campionato. Per questo la mia soddisfazione, quando ho tagliato per primo il traguardo dopo aver passato il mio team mate Brandon Maisano, è stata molto maggiore".
Un felicissimo Stroll, nelle dichiarazioni post-gara, è l'immagine di un weekend che ha consegnato matematicamente al canadese il primo titolo Formula 4, in una stagione d'esordio più che mai riuscita.

Stamattina, in Gara 2, il maltese Keith Camilleri (Malta Formula Racing) non ha potuto migliorare il decimo posto di ieri in Gara 1. Posizionato in pole dalla regolamentare composizione dello schieramento, Camilleri è ripiombato in coda al gruppo, a causa di una partenza sfortunata. Ne hanno invece approfittato prima il kosovaro Edi Haxhiu (Cram Motorsport), poi il bellunese Andrea Fontana (Euronova Racing by Fortec), che si sono alternati in breve al comando. Ma i sorpassi "pirotecnici" delle prime battute sono continuati ancora, quando è intervenuto il romano Leonardo Pulcini, che scavalcando il proprio compagno di team Fontana ha rilevato a sua volta il comando. "I primi giri sono stati davvero senza respiro", ha confermato poi Fontana. "Un 'lungo' in una staccata, durante la lotta a tre che stavamo conducendo, ed ecco che ho visto passarmi davanti il mio team mate Pulcini, che però ho seguito senza lasciarlo allontanare". Senza respiro è stata tutta la gara, fatta dello studio di Fontana su Pulcini, in vista di un prevedibile attacco nelle fasi finali. Ma, anche nelle posizioni retrostanti, la classifica di gara non ha avuto mai tregua, con i due del Prema Power Team seriamente impegnati dal brasiliano Joao Vieira (Antonelli Motorsport), in una bagarre che ne ha rallentato la rimonta. Il primo a uscire dalla mischia è stato Stroll, che da quel momento si è lanciato all'inseguimento di Fontana e Pulcini, i quali nel frattempo si erano invertiti nelle posizioni di testa. Riuscire a battere i primi due è stata l'ultima impresa del canadese, che in uno straordinario finale non ha risparmiato sorpassi messi a segno con grande decisione. Dietro questa nuova e meritata vittoria del leader di Campionato, peccato per Pulcini, che dopo aver ceduto il passo a Fontana, non ha potuto difendere nemmeno il terzo posto: il romano, con l'aerodinamica rovinata in un contatto con il suo compagno di team, ha dovuto lasciare il terzo posto al bravo svizzero Alain Valente (Jenzer Motorsport).

La partenza di Gara 3 è sembrata essere la parte meno felice del weekend di Stroll: perse sullo scatto alcune posizioni, il giovane canadese della Ferrari Driver Academy ha però recuperato nel corso dello stesso primo giro, spezzando le speranze di un arrembante Pulcini, che si era subito messo in scia al leader Maisano, seguito a ruota dal riminese Mattia Drudi (F&M). Da quel momento la gara ha vissuto sul Maisano e Stroll, che nel loro duellare avevano lasciato avvicinare Pulcini e Drudi, con quest'ultimo impegnatissimo in attacchi a ruote fumanti. Osservare all'opera questi quattro piloti, ai quali si è poi agganciato il giapponese Takashi Kasai (Prema Power Team), è stato uno dei più esaltanti momenti del weekend romano: Stroll è infine riuscito a scavalcare Maisano, al culmine di attacchi che si facevano sempre più decisi, con un superbo ingresso sull'avversario, all'interno del tornantino; tra i tre al seguito, che erano diventati sempre più minacciosi nei confronti dei due di testa, l'epilogo è stato il sorpasso contemporaneo di Drudi e Kasai su Pulcini, al culmine di una infinita bagarre. Così Stroll, Drudi e Kasai hanno composto il podio della gara di Campionato, mentre Maisano e Camilleri si sono classificati in quest'ordine per il Trofeo.

METZELER vince il Campionato Mondiale FIM Enduro nelle classi E1 ed E3 e aggiorna l’MCE 6 DAYS EXTREME




Il brand METZELER si è laureato Campione del Mondo Enduro per la 24a volta vincendo il titolo iridato nella classe E1 con Christophe Nambotin e in E3 con Matthew Phillips, entrambi piloti KTM equipaggiati con pneumatici Metzeler MCE 6 Days Extreme.
Per l’occasione il brand dell’elefantino rinnova uno dei suoi prodotti dalla lunga e vincente tradizione, il MCE 6 Days Extreme, pneumatico enduro da competizione omologato F.I.M. con il quale Metzeler ha vinto ben 24 titoli del Campionato Mondiale FIM Enduro in soli 9 anni.
MCE 6 Days Extreme ha infatti aggiornato, in particolare a livello di mescole e disegno battistrada, le misure 90/90 – 21 anteriore e 140/80-18 posteriore introducendo anche la nuova versione soft posteriore 140/80-18.

Quella di METZELER nell’enduro è una partecipazione vincente fin dal 1935. In qualità di fornitore dei migliori team del Campionato Mondiale Enduro come KTM e Honda, con il MCE 6 Days Extreme rinnovato METZELER sta offrendo un prodotto da competizione di prim’ordine ai propri piloti, il migliore pneumatico da enduro per vincere nelle condizioni più estreme.Conforme ai regolamenti F.I.M., MCE 6 Days Extreme è stato sviluppato con piloti ufficiali come soluzione ideale per sfruttare al meglio le prestazioni offerte dalle attuali moto ad alte prestazioni che stanno dominando i più importanti campionati internazionali.
MCE 6 Days Extreme non è solo regolarmente sul gradino più alto del podio, ma è già stato scelto da un produttore del calibro di KTM come primo equipaggiamento per i propri nuovi modelli off-road.

La partecipazione al Campionato Mondiale Enduro, dove sono richieste le massime prestazioni in termini di trazione, resistenza e durata, e i feedback ricevuti dai piloti sono stati la fonte principale per lo sviluppo tecnico e la progettazione del rinnovato MCE 6 Days Extreme.
I successi che si ripetono negli anni hanno contribuito ad accrescere il coinvolgimento del marchio di origini tedesche nel segmento off-road, evidenziando l'affidabilità e le elevate prestazioni dei suoi pneumatici e rafforzando ulteriormente il patrimonio vincente del DNA Metzeler.

CAMPIONATO ITALIANO VELOCITÀ MONTAGNA: INFORTUNIO E STOP FORZATO PER ROSARIO IAQUINTA

Una caduta nella serata di domenica 14 settembre dopo la gara di Rieti ha provocato a Rosario Iaquinta una frattura al piede destro. Il pilota cosentino della Scuderia Vesuvio dovrà così rinunciare alla 32^ Pedavena Croce D'Aune, sfida decisiva per la conquista del titolo tricolore di gruppo CN.

"Sono molto rammaricato di dover rinunciare al lottare fino in fondo per il titolo - ha dichiarato Iaquinta - corro da molti anni è e dovermi fermare per un motivo simile non mi era mai capitato. Peccato perchè con il Team Catapano avevamo individuato le soluzioni ai problemi d'assetto e di lavoro degli pneumatici che abbiamo accusato sul Terminillo. Mi dispiace molto concludere così una stagione davvero esaltante e di grande livello"-.

A VALLELUNGA BIS DI PAOLO MELONI E MAX TRESOLDI (BMW M3) NEL QUINTO ROUND DEL CAMPIONATO ITALIANO TURISMO ENDURANCE.


Il quinto round del Campionato Italiano Turismo Endurance, corsosi nell'autodromo Vallelunga Piero Taruffi, si è concluso con le vittorie di Paolo Meloni e Max Tresoldi sulla BMW M3 della W&D, ora nuovi capoclassifica della Divisione Super Production davanti a Giancarlo Busnelli, due volte terzo con Luigi Moccia sulla Seat Leon Cupra LR della DTM ed a Matteo Ferraresi, quarto e secondo nelle due gare in compagnia di Walter Meloni.
In Super 2000 vittoria in gara 1 per il capoclassifica Filippo Zanin (BMW 320 Promotorsport) e risposta in gara 2 di Raffaele Gurrieri che vince gara 1 sulla Renault Clio LRM dotata di servocomandi al volante e con la quale è stato costretto al ritiro al mattino quando era in testa.
Prossimo appuntamento il weekend del 28 settembre a Pergusa (EN).

SUPER PRODUCTION
1) Meloni Paolo (BMW M3 E46 B3.6 W&D Racing Team), 143; 1) Tresoldi Massimiliano (BMW M3 E46 B2.0T W&D Racing Team), 143; 3) Busnelli Giancarlo (Seat Leon Cupra SP B2.0T DTM), 138; 4) Ferraresi Matteo (BMW M3 E46 B3.6 W&D Racing Team), 131; 5) Moccia Luigi (Seat Leon Cupra SP B2.0T DTM), 111; 6) Meloni Walter (BMW M3 E46 B3.6 W&D Racing Team), 64; 6) Zangari Matteo (Seat Leon Cupra LR B2.0T TJEmme), 59; 6) Zangari Federico (Seat Leon Cupra LR B2.0T TJEmme), 59; 9) Trentin Mauro (Seat Leon Cup Racer B2.0T Team Dinamic), 47; 10) Pellegrini Marco (Seat Leon Cup Racer B2.0T Team Dinamic), 43; 10) Valli Stefano (BMW E90 3.2 B3.6 Zerocinque Motorsport), 35.

SUPER 2000
1) Zanin Filippo Maria (BMW 320i S 2.0), 155; 2) Zanin Massimo (BMW 320i S 2.0), 115; 3) Piccin Samuele (Honda Civic S 2.0), 87; 3) Dall'Antonia Romy (Honda Civic S 2.0), 87; 3) Fumagalli Alberto (BMW 320i S 2.0), 87; 3) Fumagalli Riccardo (BMW 320i S 2.0), 87; 7) Minach Istvan (Renault Clio RS S 2.0), 54; 7) Piccin Camillo (Honda Integra S 2.0), 54; 7) De Luca Rino (Honda Integra S 2.0), 54; 10) Gurrieri Raffaele (Renault Clio RS S 2.0), 43.