Incredibile epilogo in per la 44° edizione della Cronoscalata Vallecamonica; le emozioni si sono succedute a raffica con i numerosi appassionati davanti ai monitor dei tempi per sapere chi fosse il vincitore della corsa organizzata dall’Aci Brescia in collaborazione con il Team Mille Miglia.
Ci è voluto un attimo infatti per celebrare il campione di giornata perché a realizzare lo scratch in seconda manche e anche il miglior tempo totale è stato il livignasco Fausto Bormolini (foto a destra) che con la sua Reynard ha totalizzato il tempo di 7’54”77. La sommatoria dei tempi ha quindi arriso al pilota lombardo che prenderà i punti assegnati dalla federazione europea ma non quelli della Csai. In questa graduatoria il vincitore è l’elvetico Tiziano Riva, su Reynard Ford, alla terza apparizione sulle strade bresciane: il suo tempo è di 7’56”61.
“Sono felice - ha detto Bormolini - perché alla Malegno - Borno mi sento a casa. Inseguivo un’emozione simile da tempo!”
Ottima prova per il ticinese Riva (a sinistra) che da Viganello è stupefatto delle sue performance: “Non me l’aspettavo e sono ovviamente soddisfatto; ammetto che all’inizio della seconda salita ero davvero teso.”
Chi aveva le carte in regola per vincere era Luca Tosini, autore del miglior parziale nel corso della prima salita. Uno scarso feeling con gli pneumatici e il timore di imbattersi in una strada scivolosa dato l’improvviso scroscio di pioggia, hanno indotto il pilota della Osella Fa30 ad alzare il piede: per lui 2° posizione nel ranking stilato dalla Csai e terzo crono del giorno.
Brilla ancora la stella di Christian Merli: quest’anno al via con una Osella PA21 S, il pilota di Fiavè ha soffiato sul collo dei primi chiudendo 3° in entrambe le graduatorie.
Da segnalare tra le numerose defezioni quella di Zanardini: l’autore dei migliori parziali di sabato è incappato in un 360° durante la prima salita di oggi toccando leggermente il posteriore e dicendo così addio ai sogni di gloria. Out nelle libere anche Macario e Bonara, usciti di strada con le loro monoposto.
Premi e riconoscimenti - Davanti al sindaco di Borno Vera Magnolini ed al vicesindaco di Malegno Roberto Bellesi sono stati consegnati in numerosi premi previsti: il Trofeo Mamé è andato a Bormolini in quanto primo classificato (premiato da Ribe Ducoli, compagna del compianto Andrea); il pilota di Livigno ha vinto anche il Memorial Dario Baita come miglior Over 50 della corsa; la Coppa PAM (migliore GT) è stata consegnata ad Ilario Bondioni, mattatore con una Porsche 997 Gt3Cup. Il Trofeo AT Stop Amianto se lo è aggiudicato Alessandro Leidi in quanto primo giovane camuno al traguardo mentre il Memorial Mazzoli (Under 25) è andato a Janik Vaclav; Luca Tosini si fregia del TrofeoFederico Baribbi e la Targa Caracciolo dato che è risultato il miglior bresciano e camuno all’arrivo.
Storiche - Bella la sfida che ha riguardato le vetture storiche. A spuntarla è stato l’abile toscano di Montecalvoli Piero Lottini che ha prevalso in entrambe le manche con la sua Osella Pa 9/90 della Bologna Corse (8’58”80). Nulla da fare per gli avversari. Il primo ad arrendersi è stato il savonese Franco Cremonesi che nel corso della prima salita si è girato rovinando la scocca della sua Osella nella parte anteriore e rinunciando definitivamente al titolo non prendendo parte alla seconda risalita. E’ stato così il fiorentino Giuliano Peroni a suggellare la festa toscana con una seconda piazza di rilievo a soli 2”30 dalla vetta con una Osella Pa 8/10 del Team Italia. Podio completato dal compagno di scuderia AndreaFiume che su Osella Pa 8/9 ha concluso staccato di 13”29.
E3 VSO- Incredibile affermazione del loverese Andrea Rota (foto sotto) che alla sua seconda gara della vita da pilota ha messo tutti alle spalle grazie ad una condotta impeccabile e ad una performante Lotus Elise Cup. Con il tempo totale di 9’45”44 il pilota orobico si è sbarazzato dei rivali riuscendo ad essere l’unico della sua categoria a scendere sotto il tetto dei dieci minuti. Seconda prestazione di giornata ad opera del lumezzanese Roberto Amici che su Renault 5 Gt Turbo ha fatto valere abilità ed esperienza: 10’05”87. Terza posizione occupata dalla Renault Clio di Pilotto che ha vinto la battaglia per il podio con il locale Giulio Panteghini, anch’esso sulla Williams della casa francese. Un problema in prima manche ha privato di miglior gloria Cambiaso (Fiat X1/9) che alla luce del secondo tempo di Manche2 avrebbe potuto essere un serio pretendente per la vittoria finale.
La gara è stata organizzata dall’Aci Brescia in collaborazione con il Team Mille Miglia capitanato da Armando Esti.