lunedì 21 luglio 2014

Coppa d’Oro delle Dolomiti 2014: Giordano Mozzi e Stefania Biacca su Triumph TR2 fanno il bis dopo la Mille Miglia

Una sfida omerica. Come quella tra Ettore e Achille nell’Iliade, come quella tra Coppi e Bartali. Mozzi/Biacca su Triumph TR2 contro Cané/Galliani su Lancia Aprilia: soli al comando sui tornanti del Pordoi. I giovani e talentuosi vincitori dell’ultima Mille Miglia contro i veterani delle corse d’auto d’epoca e vincitori di ben 10 Mille Miglia e 7 Coppa d’Oro delle Dolomiti. Quella che Tazio Nuvolari definì “la Mille Miglia delle montagne”, ha regalato emozioni forti nella sfida per il podio. A salire sul gradino più alto a Cortina d’Ampezzo è stato il team composto da Giordano Mozzi e Stefania Biacca, sposini novelli ed enfant prodige delle gare di regolarità. 

Dopo un recupero mozzafiato sul Pordoi, dalla quarta alla seconda posizione, Giuliano Cané e Lucia Galliani invece si sono dovuti accontentare del secondo piazzamento: un passaggio di testimone in piena regola. Al terzo posto Domenico Battagliola affiancato dal co-pilota Giacomo Salvalaggio su Austin Healey 100 BN1 del 1955.

Sul podio Giordano Mozzi: “Vincere nello stesso anno la Mille Miglia e la Coppa d’Oro delle Dolomiti è una gioia immensa. Ad accomunare le due gare di regolarità sono sicuramente la bellezza 
dei paesaggi attraversati, sono entrambe due competizioni molto difficili tecnicamente. Continuerò a gareggiare con al fianco mia moglie e mia co-pilota: a gennaio 2015 ci cimenteremo nel Rally 
storico di Montecarlo”. 
Solo secondo nell’edizione 2014 Giuliano Cané: “E’ stata una gara bella e un duello appassionante con Mozzi. Per quest’anno possiamo dire che il testimone è passato di mano, ma non ho alcuna intenzione di abdicare. Sempre con il fair play che caratterizza la manifestazione”. 

La 53° edizione della Coppa d’Oro delle Dolomiti ha premiato anche quest’anno il coraggio della sfida, quella passione d’altri tempi che mette insieme oggi come negli anni ‘50 uomo, macchina e natura. Il mito dei gentlemen drivers è anche questo e lo si è visto sui 14 passi dolomitici, nell’affrontare pendenze del 10%. Terzo posto per Domenico Battagliola: “Sono al settimo cielo, il terzo piazzamento è una grande soddisfazione per uno come me giovane sul piano agonistico e per di più in una gara molto difficile tecnicamente. Ho trascorso tre giorni con gente splendida: una gara affrontata in forma molto goliardica rispetto alla solitudine con la quale ci si sfida alla Mille Miglia. Coppa d’Oro delle Dolomiti ha le carte in regola per diventare la Mille Miglia di domani anche grazie all’impegno e al talento di un patron come Alessandro Casali”. 

Alla premiazione il presidente di ACI Belluno Gianpaolo Bottacin ha espresso soddisfazione per una gara d’auto d’epoca che permette di scoprire tutta la bellezza e il fascino delle Dolomiti venete e contribuisce ad affermare il ruolo di primo piano del Veneto nel panorama turistico internazionale. 
Un bilancio estremamente positivo quello espresso dal Presidente del Comitato Organizzatore Alessandro Casali: “La scelta di anticipare i giorni di gara, da settembre a luglio come nelle edizioni storiche, è stata vincente: abbiamo avuto un tempo splendido che ha agevolato i drivers su strade di montagna non semplici da affrontare e ha regalato panorami suggestivi; è stata eccezionale la partecipazione dei tantissimi appassionati che sul ciglio delle strade hanno scattato foto e incitato i propri beniamini. Va sottolineato, inoltre, che Coppa d’Oro delle Dolomiti rappresenta non solo un importante evento sportivo, ma anche e soprattutto un volano economico per il territorio: nei 
quattro giorni di gara alberghi e ristoranti a Cortina hanno registrato il tutto esaurito, il Veneto e l’Alto Adige hanno potuto godere di una visibilità nazionale e internazionale. Sono orgoglioso di aver contribuito, soprattutto con la crisi economica che non molla, ad invertire la tendenza e dare il nostro contributo al Pil nazionale”. 

(da www.coppadorodelledolomiti.it)

NUOVO PROGETTO AUTOMOBILE CLUB D'ITALIA: 4.500 GIOVANI NEOPATENTATI “AMBASCIATORI DELLA SICUREZZA STRADALE”


L’Automobile Club d’Italia avvia un nuovo progetto che offre 1.500 corsi gratuiti di guida sicura l’anno per tre anni ai giovani che hanno conseguito la Patente di guida con il metodo Ready2Go.
Da sempre attenta alla sicurezza stradale, l’ACI ha voluto estendere l’iniziativa denominata ‘Ambasciatori della Sicurezza Stradale’ anche ai giovani neopatentati italiani. Avviata nel 2012, prevede 3.000 corsi di guida sicura in tre anni agli automobilisti stranieri presso il Centro ACI-Sara di Vallelunga.
Nel nostro Paese gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani e i neopatentati rischiano il triplo a causa della propria inesperienza. Oggi non è più sufficiente conseguire la Patente di guida ma è necessario integrare e consolidare la formazione appena acquisita.
L’iniziativa è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero degli Affari esteri e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

A Milano tra i conducenti di auto nella classe d’età 18/25 anni, nel 2012, sono stati accertati 2.473 giovani coinvolti in incidenti stradali con 1.159 feriti e 2 morti, 1.312 gli incolumi.
Sono circa 60 i giovani neopatentati della provincia di Milano che prenderanno parte gratuitamente ad un corso di Guida Sicura offerto dall’Automobile Club d’Italia e che diventeranno “Ambasciatori della Sicurezza Stradale”. Si tratta di un nuovo progetto dell’ACI che da sempre è attenta alle problematiche legate alla sicurezza stradale: da ‘trasportaci sicuri’ a ‘Karting in piazza’, da ‘farmaci e guida sicura’ alle lezioni nelle scuole per insegnanti e studenti.
Gli incidenti stradali nel 2012 hanno comportato in Italia 3.653 morti, 264.716 feriti e un danno sociale per quasi 30 miliardi di euro, pari a circa il 2% del PIL. Rispetto ai guidatori esperti i giovani neopatentati sulla strada sono esposti tre volte di più al rischio di incidenti.
L’iniziativa, prima in Europa, denominata ‘4500 giovani neopatentati’ fa parte del progetto formativo “Ambasciatori della Sicurezza Stradale”, avviato nel 2012, che prevede 3.000 corsi di guida sicura in tre anni riservati agli automobilisti stranieri, un numero già oggi ampiamente superato.
I corsi si svolgono presso il centro ACI-SARA di Vallelunga, nei pressi di Roma, uno dei più moderni e attrezzati d’Europa.

Nel 2014 questo progetto prevede 25 giornate, ciascuna con 60 ‘allievi’ che raggiungeranno Vallelunga con pullman messi a disposizione dall’organizzazione. I corsi si svolgono prevalentemente il sabato e i partecipanti sono selezionati dagli Automobile Club provinciali in collaborazione con la rete delle autoscuole Ready2Go. L’Automobile Club di Milano ha fissato la data del 26 luglio prossimo per il proprio corso, unica condizione il possesso della Patente di guida conseguita presso una delle oltre 180 autoscuole ACI a marchio Ready2Go presenti su tutto il territorio nazionale. Il programma prevede una parte teorica e una pratica con guida in condizioni di scarsa aderenza e sul bagnato, superato il quale, i 4.500 ragazzi selezionati diventano “Ambasciatori della Sicurezza Stradale” e si impegnano a promuovere il rispetto delle regole, (specialmente con riferimento ai pericoli della guida sotto l’effetto di alcol e droghe), in particolare, l’importanza dell’uso delle cinture di sicurezza (anche posteriori), degli auricolari e dei sistemi viva-voce per il cellulare, presso le comunità giovanili e scolastiche, ma anche nelle proprie famiglie. Oggi diverse compagnie di assicurazione, inoltre, riservano sconti sulla polizza RC auto a coloro che hanno frequentato un corso di guida sicura.

Ready2Go è un network di scuole guida ideato dall’ACI per offrire una moderna e accurata formazione dei futuri conducenti attraverso moduli d’insegnamento innovativi sia teorici sia pratici. Tutte le autoscuole ACI si avvalgono di strumenti didattici che caratterizzano i moduli formativi come valore aggiunto, tra questi, oltre al simulatore di guida per fare pratica su vari percorsi stradali anche in condizioni meteorologiche avverse, le tecniche per una guida eco-compatibile o l’esercitazione pratica su come montare le catene da neve.


I partecipanti alla conferenza stampa: da sinistra, Fabrizio Turci, direttore ACI Milano;
Franco De Angelis, assessore Viabilità Trasporti e Città metropolitana Provincia 
di Milano; Ascanio Rozera, segretario generale ACI; Lucia Fedegari, 
responsabile educazione stradale Ufficio scolastico territoriale di Milano; 
Monika Jakiela, general manager DMA; Massimo Piampiani, dirigente 
Compartimento Polizia stradale per la Lombardia


“La sicurezza stradale non ha età – dichiara il direttore dell’AC Milano, Fabrizio Turci – ma è un obiettivo che l’Automobile Club d’Italia e quello di Milano perseguono anche con questo progetto formativo, improntato ai valori della conoscenza e della coscienza. La cultura della sicurezza è la nostra chiave di volta per una mobilità responsabile e realmente sostenibile. Specialmente nei giovani bisogna far crescere la consapevolezza dei rischi sulla strada e la correzione delle ‘cattive abitudini’ al volante, ma soprattutto, sempre il rispetto delle regole, per la propria e l’altrui incolumità. Il metodo Ready2Go, senza costi aggiuntivi rispetto alle tariffe medie praticate in Italia, offre oggi una formazione al passo con i tempi, che supera la logica del mero conseguimento della Patente ed educa i giovani a una guida responsabile e consapevole”.

“Il mondo dei giovani offre continue opportunità di sviluppo a chi, come l’ACI, svolge da oltre cento anni un ruolo sociale a beneficio di tutta la collettività e del sistema Paese dichiara Ascanio Rozera – Segretario Generale dell’Automobile Club d’Italia. Riteniamo che proprio i giovani siano i nostri più preziosi interlocutori in quanto sono i primi a manifestare la volontà di progresso finalizzato ad un cambiamento della qualità di vita. Ci troviamo di fronte ad una continua domanda di formazione sempre più qualificata e al passo con un sistema di mobilità che diventa ogni giorno più articolato e complesso. Chi frequenta il corso Ready2Go da oggi ha un valore aggiunto. Oltre a ricevere il plus formativo ACI, può prendere parte gratuitamente ad un corso di guida sicura ed essere nominato ‘Ambasciatore della Sicurezza Stradale’. Sarà, poi, seguito con proposte di aggiornamento continuo”.

Il nuovo progetto ACI ‘4.500 giovani neopatentati Ambasciatori della Sicurezza Stradale’ nel corso del 2014 sarà esteso alle altre regioni italiane, e si pone l’obiettivo, entro 3 anni, di coinvolgere tutte le 106 province sede degli Automobile Club locali.

Chi volesse aderire al progetto può contattare l’Automobile Club di Milano, oppure visitare il sito www.aci.it, www.vallelunga.it o www.dmaservizi.com




Fiat Chrysler Automobiles protagonista di Classic Days al Castello Dyck in Germania

Dal 1° al 3 agosto si svolgerà in Germania l’evento annuale Classic Days dedicato alle vetture del passato e ospitato presso il castello medievale Dyck, poco lontano da Düsseldorf. 
Al prestigioso appuntamento non poteva mancare Fiat Chrysler Automobiles che offre ai visitatori l’opportunità di conoscere da vicino preziosi esemplari storici dei marchi Alfa Romeo, Abarth, Fiat e Lancia che disputeranno le gare delle "Racing Legend" e quelle speciali intorno al suggestivo castello sull'acqua. 
In dettaglio, dalla Collezione del Museo storico Alfa Romeo giungono quattro esemplari - il prototipo 750 Competizione (1955), la 8C 2900 Le Mans (1938), la Giulietta SZ (1960) e la 1900 Sport Spider (1954) – mentre appartengono alla Collezione Lancia due straordinarie vetture da gara: la Lancia 037 Rally (1984 - gruppo B) e la vettura di Formula 1 Lancia D50 (1955). Spazio anche a tre vetture Fiat - 8V (1954), 600 Multipla (1959) e Dino Spider (1969) – e alla Abarth 1000 Monomille (1960).
Inoltre, a conferma del fil rouge che da sempre lega le vetture del passato con quelle di attuale produzione, sono presenti alla manifestazione tedesca l’affascinante Alfa Romeo 4C, la 'City Lounge' Fiat 500L e la nuova Abarth 695 biposto, la "più Abarth di tutte le Abarth" che per la prima volta in Germania potrà essere ammirata su strada.

Alfa Romeo: 
coupé Zagato 
per il 60º anniversario della Giulietta



Durante le gare speciali " in programma nelle giornate di sabato e domenica sfoggeranno il loro splendore quattro gioielli del marchio Alfa Romeo a iniziare dalla 750 Competizione, una barchetta" da competizione che venne realizzata nel 1955 per un'eventuale partecipazione alle gare nella categoria Sport, classe 1,5 litri. Il motore della vettura è quello della Giulietta, portato a 1488 cc, per una potenza di 145 cv, che spinge questa spider da corsa a 220 km/h, grazie anche al peso, in ordine di marcia, pari a 670 kg. Il design della carrozzeria è a cura di Boano, si discosta nettamente dallo stile delle altre Alfa Romeo contemporanee. La vettura è rimasto allo stadio di prototipo-laboratorio: nel 1955 al Portello dovevano concentrarsi sul consolidamento produttivo della "Giulietta".


Dal Museo Storico Alfa Romeo giunge anche la Giulietta Sprint Zagato, una versione da gara ottenuta dalla vettura di serie che quest’anno compie 60 anni. Dalla combinazione del telaio più corto della Giulietta Spider, del motore di serie da 100 CV e 1,3 litri della Giulietta Sprint Veloce e della carrozzeria in alluminio di Zagato nacque un'auto da corsa praticamente imbattibile nella sua classe di cilindrata. 

Durante l'evento presso il Castello Dyck è possibile ammirare un esemplare particolarmente raro con la coda tronca aerodinamicamente ottimizzata. Infine, la terza vettura della Collezione Alfa Romeo è la 1900 Sport Spider, automobile da corsa realizzata in esemplare unico nel 1954 sulla base meccanica evoluta della 1900, con una carrozzeria ‘aperta’ firmata da Bertone, particolarmente aggressiva e filante, con prestazioni e guidabilità da vettura attuale.

La partecipazione delle vetture ufficiali Alfa Romeo si completa con una preziosa 8C 2900 Le Mans che sarà esposta presso il castello medievale Dyck. Si tratta di un pezzo unico caratterizzato da una
carrozzeria in alluminio mozzafiato - realizzata da Touring – che si è imposta per molto tempo nella 24 ore di Le Mans. Il cofano custodisce il leggendario motore a otto cilindri in linea proveniente dalle vittoriose auto da Formula 1 Alfa Romeo e che in questo esemplare è proposto nella versione da 2,9 litri e due compressori Roots.

Lancia: 
ospite d'onore dell’evento la D50, 
l'auto da Formula 1 del 1955 



Lancia sceglie invece per la gara intorno al castello Dyck una vettura da corsa della propria Collezione: il bolide da Formula 1 D50 del 1955. Si tratta di una delle otto monoposto costruite per il Campionato del Mondo del 1954 - quella in gara è la vettura di Luigi Villoresi - e in seguito cedute alla scuderia Ferrari che nel 1955 vinse il titolo con Fangio a conferma che la Squadra Corse Lancia era sulla strada giusta. Automobile di F1 davvero innovativa per l'epoca, la D50 adotta un otto cilindri a V da 2,5 litri posizionato trasversalmente per consentire all'albero di trasmissione di passare a fianco del sedile e non sotto lo stesso, consentendo di abbassare il baricentro della vettura a tutto favore di una stabilità superiore. Il cambio posteriore è trasversale, mentre i caratteristici serbatoi laterali migliorano l'aerodinamica e permettono di mantenere costante la distribuzione dei pesi dall'inizio alla fine della gara. Tra l’altro, nel 1955 questo esemplare di Lancia D50 era stata pilotata sia da Villoresi nel Gran Premio del Valentino (Torino) sia da Louis Chiron in occasione del Gran Premio di Monaco. 




Tre decenni più tardi Lancia dominò il campionato mondiale di Rally con la Tipo 037 Rally che il pubblico della Classic Days può ammirare da vicino. Il bolide di gruppo B con un motore da due litri e compressore ha vinto complessivamente sei gare di campionato mondiale aggiudicandosi nel 1983 il titolo come ultima vettura con trazione posteriore. Walter Röhrl diventò in quell'anno vice campione del mondo con la Lancia 037 Rally. La versione evoluta proveniente dalla Collezione Lancia è l'ultimo degli oltre 250 esemplari costruiti complessivamente sia per la strada sia per i rally.


Fiat: eccezionale coupé a otto cilindri 
con carrozzeria in fibra di vetro



Riflettori puntati su un esemplare unico che fa da apripista alla presentazione di Fiat in occasione dei Classic Days. Realizzato sulla base della Fiat 8V, berlinetta sportiva costruita in piccola serie dal 1952 al 1954, il modello in questione (datato 1954) è unico per la carrozzeria in vetroresina, al fine di ridurre il peso, ed è mosso da un V8 di 2 litri da 115 CV che le consente di raggiungere i 200 km/h. 


Acconto a questa vera e propria rarità automobilistica, la Fiat 600 Multipla (1959) nata sulla base della Tipo 600 e antesignana del concetto di monovolume passeggeri compatto. Punto di forza del modello è proprio l'ottima organizzazione dello spazio interno che, pur rimanendo un veicolo lungo solo 354 centimetri, dimostra come il progettista Dante Giacosa sia stato motivato più dalla ricerca della praticità che non da motivi estetici. A dimostrazione della proverbiale versatilità del modello, la Fiat 600 Multipla esposta in Germania è dotata di carrello di traino con una Moto Guzzi Cardellino e una Dingo 49cc. 



Completa la compagine Fiat alla manifestazione tedesca la Fiat Dino Spider del 1969, una vettura cabrio di lusso equipaggiata con motore V6 originariamente costruito in Ferrari (lo stesso propulsore fu adottato dalla 246 GT del Cavallino Rampante). 







Abarth: un'auto da sogno degli anni 60 con carrozzeria in alluminio

Il pubblico dei Classic Days può ammirare una rara Abarth 1000 Monomille (1960) così denominata in quanto equipaggiata con un motore da 1.000 centimetri cubici e un solo albero a camme che erogava circa 60 cavalli a 6.000 giri/min. La velocità massima era di ben 180 km/h. Coupé di chiara impostazione sportiva, la sua carrozzeria era simile a quella della Fiat Abarth 1000 Bialbero ma realizzata appositamente più stretta, in alluminio e priva di paraurti per un peso totale di appena 560 Kg. Il suo prezzo, nettamente superiore a quello di una Porsche 365, fece della Abarth 1000 Monomille l'auto dei sogni all'inizio degli anni Sessanta.



RS Cup a Magione: Giacomo Trebbi domina il quarto round e ipoteca il titolo




Due vittorie, due giri veloci e pole position per Giacomo Trebbi (4x4 Explorer Team) nella quarta prova 2014 della RS Cup. Per il giovane pilota romagnolo una seria ipoteca sul titolo stagionale con il suo vantaggio adesso arrivato a 49 lunghezze su Gironacci e 54 su Alfredo De Matteo. Con lui, per due podi fotocopia, sempre Fabrizio Tablò (Faro Racing) e Alfredo De Matteo (Melatini Racing).

Allo start di Gara 1 Trebbi difende con convinzione la traiettoria interna da Tablò e De Matteo che nel tentativo di sorprendere Tablò si allarga alla prima curva venendo però sfilato da Alcidi. Tempo due tornate e De Matteo replica al tornantino riportandosi sull’ultimo gradino del podio virtuale. Jelmini difende la quinta piazza dai più esperti Caiola, Spadino e Gironacci.

Al quarto giro un violento contatto fra Luzio e Scieghi alla fine del rettilineo di partenza impone la Safety Car. Nessuna conseguenza per i piloti ma macchine danneggiate seriamente. La Safety Car rimane in pista per quasi dieci minuti e al restart è ancora Trebbi il più scaltro riuscendo a guadagnare una manciata di metri preziosa per poter amministrare il vantaggio fino alla bandiera a scacchi. Allo steso modo Tablò fa ricorso a tutta la sua esperienza per tenere a bada De Matteo che in un paio di circostanze riesce pure ad affiancarsi. Alla staccata del rettilineo principale un contatto fra Caiola e Jelmini pone fine alla gara di entrambi con, dietro Alcidi quarto, Gironacci, “Spadino”, D. Nardilli, Casciandrini, Cipolla e Palermo per la Top Ten.

In Gara 2 è sempre Trebbi a difendere la traiettoria interna con Tablò e De Matteo che si accodano. I tre di testa riescono a prendere qualche metro di vantaggio su un altro terzetto composto da Alcidi, Gironacci e l’arrembante Balestrero, salito sulla vettura lasciata da Pennisi. Proprio Balestrero offre l’unico sorpasso nelle posizione di vertice avendo la meglio su Gironacci poi abile a difendersi da Caiola. Davanti, nonostante i tre siano a lungo racchiusi in poco più di un secondo, non ci sono scossoni con Tablò che in un paio di circostanze prova a prendere l’interno del battistrada senza però poi affondare il sorpasso.

Alla fine di Gara 2, dopo che ai primi sei in qualifica erano stati sigillati i differenziali, sono stati accuratamente verificati i particolari sulle vetture di Trebbi, De Matteo e Alcidi. Nessuna irregolarità è stata riscontrata.

Foto: Actualfoto

CMAE: le novità dell'8° Trofeo Milano

Si rinnova anche quest'anno l'ormai tradizionale appuntamento con il Trofeo Milano, la celebre manifestazione di regolarità di auto storiche organizzata dal C.M.A.E. Club Milanese di Automotoveicoli d'Epoca che, sabato 11 ottobre 2014, vedrà la Città di Milano accogliere oltre 100 vetture d'epoca in un vero e proprio 'Museo in Movimento'.
La manifestazione, giunta all'8a edizione, vuole ripercorrere la Storia dell'Automobile dai primi anni del '900 fino agli anni '70 creando non solo un'occasione per diffondere la Cultura Automobilistica agli appassionati e ai neofiti, ma anche un momento di aggregazione intorno alla figura dell'Auto stessa, da sempre ai primi posti dell'immaginario collettivo.
L'itinerario di questa edizione è tutto nuovo: le auto partiranno dalla Sede della Regione Lombardia - Piazza Città di Lombardia (Via Melchiorre Gioia) e, percorrendo strade secondarie nelle campagne lombarde, giungeranno alla volta del Castello di Sulbiate, la suggestiva dimora quattrocentesca situata nel cuore della Brianza, per poi concludere il percorso al Castello Sforzesco con la sfilata e l'esposizione delle vetture partecipanti e delle moto d'epoca, patrimonio del C.M.A.E.

COPPA ITALIA A MAGIONE: IAQUINTA E BETTERA IN PRIMA DIVISIONE. DOPPIETTE PER MONTALI E GUASTAMACCHIA

Una vittoria a testa per Simone Iaquinta (Zero Racing) ed Enrico Bettera (Oregon Team) nella 1° Divisione della quinta prova della Coppa Italia a Magione. Doppietta per Fabrizio Montali (Hexagon Motorsport) in 2° Divisione e due vittorie anche per Guastamacchia nella Lotus Cup.

Brivido per il leader in classifica Bettera al via di Gara-1 della 1° Divisione con la sua Megane V6 che si ammutolisce allo spegnersi del rosso. Fortunatamente solo un ritiro per lui con tutti gli altri concorrenti che riescono ad evitarlo. Dato il passo in qualifica nessun problema per Iaquinta neanche in gara con il giovane ex-formulista che saluta il gruppo e fa gara in solitaria aggiudicandosi la sua prima vittoria in Coppa Italia. Dietro di lui lotta serrata fra amici e fra Porsche 997 GT3 Cup, fra Fondi e De Bellis poi giunti nell'ordine sotto la bandiera a scacchi.

Nella Lotus Cup Guastamacchia impiega un giro per passare il poleman Fiore poi sfilato anche da Biolghini. Due giri ed inizia un acceso duello fra Agazzi e lo stesso Fiore che però sul finale sono passati sia da Del Castello che da Pieralisi.

In Gara 2 simile copione con Iaquinta che pare inarrivabile per tutti e dietro bagarre per le restanti posizioni del podio. In questo caso nessun contrattempo tecnico per Bettera che comanda il gruppo degli inseguitore davanti a Fondi ancora una volta abile a tenersi dietro De Bellis. A cinque minuti dalla fine però due colpi di scena con il ritiro del battistrada, e il contatto fra De Bellis e "Buck" che comporta il ritiro per De Bellis e la terza piazza per il pilota della Zero Racing.

Doppietta anche per Guastamacchia nella Lotus Cup davanti a Caprotti subentrato a Coldani, e di nuovo alla Luli Del Castello.






In Gara 1 della 2° Divisione indecisione allo start del poleman Montali che alla prima curva sfila sesto con Cacciari (Seat Leon Supercopa) in testa tallonato da Alborghetti (Seat Leon Cup Racer) e dal giovane K. Giacon (Seat Leon Supercopa). Quarta piazza per L'agguerrito Montalbano (Alfa Romeo 147) davanti a Fabiani (Seat Leon Supercopa). Primi scossoni alla seconda tornata quanto Montalbano infila Giacon a sua volta passato anche da Montalbano, Montali (che sopravanza Pisani) e dallo stesso Pisani. Se davanti Alborghetti non riesce a trovare il varco giusto su Cacciari, Montali è scatenato e in tre tornate si ricongiunge al duo di testa passandoli nella tornata successiva. Della situazione ne approfitta anche Alborghetti che così (ri)guadagna la seconda piazza con Cacciari che amministra la vittoria di classe senza rischiare. Nessun ulteriore scossone nelle prime tre posizioni con Destro (Opel Vectra) l'unico ad animare il finale portandosi in quinta posizione assoluta dietro Montalbano, dopo essere partito dalla corsia box.


Montali concede il bis in gara 2 conducendo fin dallo spegnersi del rosso. Podio fotocopia di Gara 1 con nuovamente secondo Alborghetti attardato nelle prime curve ma poi abile a riprendersi il ruolo di primo inseguitore. Terzo dunque Cacciari che dopo aver duellato tutta la gara con Destro ha la meglio sul rivale grazie anche ad un problema allo sterzo del rivale. I brividi li regalano le altre Seat in gara con Bizzaglia costretto presto al ritiro per un calo di potenza, Giacon out in sabbia e Fabiani ritirato dopo la bagarre che ha coinvolto anche Bamonte e Pucciarelli.


Dopo la pausa estiva di agosto nuovo round, il sesto, con appuntamento al Mugello per il fine settimana del 6/7 agosto.





Foto: Actualfoto

domenica 20 luglio 2014

MASERATI TROFEO WORLD SERIES: RICCARDO RAGAZZI E GABRIEL GARDEL VINCONO A SILVERSTONE. A MAURO CALAMIA IL TROFEO EUROPA


Mauro Calamia rispetta il pronostico e si aggiudica il Trofeo Europa, primo titolo del Maserati Trofeo World Series 2014. Il pilota dello Swiss Team al termine del terzo round del campionato del Tridente disputato a Silverstone, si conferma in vetta alla classifica assoluta dopo i primi tre appuntamenti nel vecchio continente. Il suo nome succede a quello di Renaud Kuppens, campione in carica e assente nella tappa inglese in seguito alla decisione di ritirarsi dal campionato insieme al compagno di squadra del Konvex Motorsport, Daniel Waszczinski.

Calamia si aggiudica il titolo grazie al secondo posto in gara3 e alle due pole conquistate nelle qualifiche. Nelle prime due prove però sono stati zero i punti assegnati nonostante fosse passato per primo sotto la bandiera a scacchi in entrambe i casi. I commissari infatti hanno trovato la sua vettura non conforme al regolamento tecnico e sportivo del Maserati Trofeo World Series 2014 e lo hanno escluso dapprima da gara1 di sabato pomeriggio e quindi da gara2 di domenica mattina. Stessa sorte per il compagno di squadra, Gabriel Gardel, ma solo per la seconda prova, sparito dall’ordine di arrivo con la medesima motivazione. Per effetto di queste decisioni, la vittoria della prima corsa è andata a Riccardo Ragazzi di fronte ad Andrea Cecchellero e Alberto Cola. Stesso vincitore anche per gara2, con il podio completato da Cola e da uno scatenato Alan Simoni, che partito dall’ultima posizione è stato protagonista di una splendida rimonta. Una situazione per il pilota italiano che si è verificata in tutte e tre le corse (quinto in gara1 dopo essersi ritrovato nelle retrovie e settimo dopo essere scattato dal 23° posto in gara3).

La prova endurance di domenica pomeriggio ha visto il successo di Gabriele Gardel che ha saputo superare il compagno di squadra Calamia, attardato da un extra time di 20 secondi nel pit stop obbligatorio. Terzo alla bandiera a scacchi l’italiano Cola di fronte al rientrante Giorgio Sernagiotto. La corsa è stata condizionata negli ultimi minuti anche dall’entrata in pista della safety car per permettere la rimozione della vettura di Roberto Silva, ferma in un punto pericoloso. Alla successiva ripartenza, con i distacchi azzerati e con pochi minuti da disputare, sia Calamia, sia Cola hanno cercato invano il sorpasso per migliorare la posizione. Alle loro spalle, un gruppetto di piloti che si è dato battaglia per tutti i sessanta minuti e che ha visto tagliare il traguardo nell’ordine Ragazzi, Cecchellero/Bakker, Simoni, Michael Cullen e Giuseppe Fascicolo.
Il cantante italiano Max Gazzè ha concluso tutte e tre le prove, segnando il miglior risultato nella gara endurance con un dodicesimo posto.
Il prossimo appuntamento si terrà il 24 agosto negli Stati Uniti nel Vir Intenational Raceway. 

Gara 1 
1 Riccardo Ragazzi – 31:15.652 
2 Andrea Cecchellero/Mathijs Bakker – 31:19.126 
3 Alberto Cola – 31:24.199

Gara 2 
1 Riccardo Ragazzi – 31:06.292 
2 Alberto Cola – 31:32.377 
3 Alan Simoni – 31:39.237

Gara 3 
1 Gabriele Gardel (Swiss Team) – 1.00’28.268 
2 Mauro Calamia (Swiss Team) – 1.00’29.054 
3 Alberto Cola – 1.00’29.185

Classifica Assoluta dopo tre round 
1 Mauro Calamia (Swiss Team) – 103 punti 
2 Gabriele Gardel (Swiss Team) – 86 punti 
3 Alberto Cola – 70 punti

Photo: credits Maserati/GrimFoto

Un weekend sempre sul podio per Kessel Racing




Si è chiuso con tre podi il weekend di Kessel Racing a Portimao e al Red Bull Ring. In Portogallo dopo il successo di sabato nella prima gara di Coppa Shell con Max Bianchi, oggi è giunto in gara-2 il secondo posto assoluto di Scheltema, vincitore nella categoria Gentlemen. Ottima gara di Goerke che ha terminato in settima posizione. Poco fortunate le gare di Lovat e Bianchi, ritirati per problemi tecnici. Nel Trofeo Pirelli grande trionfo per Merckx, dominatore nella classe AM, ed al suo primo successo in carriera. De Bernardi ha chiuso la propria gara in sesta posizione tra i piloti di classe AM, mentre Gitlin si è dovuto fermare per un problema tecnico.
In Austria, Kessel Racing ha conquistato un altro podio con Kemenater/Cressoni classificati in seconda posizione tra le vetture di classe GTE. Archiviati con soddisfazione i successi di questo weekend, la squadra è già pronta alla nuova sfida: la 24 Ore di Spa.

Villorba Corse in difesa nel GT Open a Silverstone




Il quinto round dell'International GT Open andato in scena a Silverstone si è concluso con la conquista di punti validi per il campionato per la Scuderia Villorba Corse e la Ferrari 458, sempre in corsa per il titolo. 
Dopo la difficile gara del sabato, in cui si erano incolpevolmente trovati in fondo al gruppo per una toccata con un avversario e poi fuori dalla top-five per una foratura al penultimo giro, in gara-2 Andrea Montermini e Niccolò Schirò hanno dovuto accontentarsi di un sesto posto assoluto e quarto di classe Super GT al termine di un'altra corsa piena di insidie. Dopo l'ottimo start di Schirò, infatti, l'equipaggio Villorba, sempre con il più alto handicap tempo da scontare ai box, si è ritrovato a metà schieramento a caccia della rimonta con Montermini, che nel finale, per un inconveniente ai freni, grazie alla sua esperienza è riuscito a controllare la supercar di Maranello che era uscita di pista in un tratto piuttosto veloce. Con i punti conquistati in gara-2 il campione modenese e il giovane talento milanese restano in piena lotta per il titolo, sempre a tre punti dalla testa, esattamente come alla vigilia del weekend di Silverstone.

“E' stato un weekend in cui è successo di tutto - commenta il team principal Raimondo Amadio -. Alla fine, quando abbiamo rischiato di ritirarci fuori pista, è andata perfino bene e siamo riusciti a portare a casa punti preziosi. Restiamo a tre punti dalla vetta: in pratica è come se questa trasferta non ci fosse stata. Peccato per aver dovuto soffrire un po' con un calo di potenza per tutto il weekend, ma dobbiamo anche guardare agli aspetti positivi, che nonostante tutto ci sono. Finalmente siamo riusciti a scaricare metà penalità tempo obbligatoria da scontare ai box e restiamo in piena lotta per il titolo.”

COPPA SELVA DI FASANO POCO FORTUNATA PER OMAR MAGLIONA CHE CONCLUDE COMUNQUE AL SECONDO POSTO

Omar Magliona ha concluso al secondo posto nel gruppo dei prototipi CN la 57^ Coppa Selva di Fasano, ottavo round del CIVM. Il campione in carica della categoria è stato protagonista di una gara di “resistenza”, dovendo sopperire con la grinta ad alcuni inconvenienti tecnici che hanno condizionato le sue prestazioni al volante dell'Osella PA21 Evo Honda gommata Marangoni. In debito di potenza sul propulsore, il portacolori sardo della scuderia siciliana CST Sport è stato lontano dal proprio record, fatto segnare sul tracciato brindisino nel 2012, non riuscendo a insidiare la vetta di gruppo, in particolare in gara-1. Nella seconda salita le cose sono andate meglio grazie alla sostituzione della pompa di benzina, con Magliona che è riuscito a rimontare fino alla seconda posizione e a guadagnare comunque punti per la classifica, che lo vede in lotta per il titolo. Il crono totale fatto segnare lungo i 5600 metri (percorsi due volte) della cronoscalata pugliese è stato di 4'46”04 (gara-1: 2'24”80; gara-2: 2'21”24), che oltre al podio di gruppo gli è valso l'ottavo posto assoluto.

“E' un periodo in cui tecnicamente non siamo a posto. - dichiara Magliona - A Trento pensavamo fosse soprattutto una questione di gomme, invece era un guasto alla barra anteriore, mentre qui a Fasano, gara alla quale tenevo particolarmente, purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di sfruttare tutto il potenziale. Tra l'altro non è servito nemmeno cambiare la pompa di benzina che ha pesantemente condizionato la prima salita, nella quale stavo per fermarmi. Peccato, dobbiamo però rimboccarci le maniche e tornare a lavorare. Non abbiamo scelta: il campionato entra nella fase cruciale e vogliamo lottare per confermare il titolo fino alla fine e per riuscirci dovremo affrontare la questione tecnica in ogni dettaglio.”

ROGARI/LEOPARDI E SANDRUCCI/LIMONTA IN M3 REVIVAL CUP A MAGIONE

Una vittoria a testa per Rogari/Leopardi e Sandrucci/Limonta nella quarta prova stagionale della M3 Revival Cup. Entrambi su Bmw M3 E36 3.2 Gruppo N hanno dato vita ad un avvincente duello insieme alla simile vettura dello sfortunato triestino Borrett.

Gara 1. Leopardi difende la testa della corsa al via e Sandrucci e Borrett sono costretti ad accodarsi. Con i tre davanti che prendono un leggero margine Peroni prova a contenere gli assalti di Kopelingh, Diamanti e Farina. Fra il terzo ed il quarto giro nel ruolo di primo inseguitore si alternano Sandrucci e Borrett con quest’ultimo che però è costretto presto al ritiro per lo sfilamento di un condotto dell’acqua. La gara si decide al settimo passaggio quando Sandrucci trova il varco giusto e conquista la testa della corsa che non lascerà più fin sotto la bandiera a scacchi con Leopardi dunque secondo e Peroni terzo.

Nuova serrata sfida anche in Gara 2 dove Rogari (al posto di Leopardi) e Limonta (subentrato a Sandrucci) si sfidano sempre con Borrett che è il più lesto nelle battute iniziali conquistando la testa della corsa. Per lui tuttavia un nuovo ritiro per un problema tecnico a meno di 8 minuti dalla conclusione. Vittoria dunque per Rogari con Limonta Seconda e terza piazza per Fiorelli che si è alternato con Peroni. Proprio Fiorelli, insieme a Kopelingh, due volte vincitore della Classe E30 Gruppo N davanti a Menichelli, sono autori dell’ultimo colpo di scena con un contatto nel finale giudicato poi dagli Sportivi con una penalità in tempo per Kopelingh che ne aveva tratto vantaggio.







Fra poco più di due mesi, il primo fine settimana di ottobre, il quinto round a Imola.








Foto: Actualfoto

Vittoria di Christian Merli e Osella alla 57^ Coppa Selva di Fasano

CHRISTIAN MERLI


Christian Merli su Osella PA 2000 Honda di gruppo E2/B ha vinto la 57a Coppa Selva di Fasano. Il pilota ufficiale Osella e alfiere Vimotorsport ha iscritto per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro della classica brindisina e si è imposto in entrambe le gare realizzando il miglior tempo nella prima in 2’07”80. 
Seconda posizione in entrambe le salite la ha ottenuta Francesco Leogrande sulla Osella FA 30 Zytek da 3000 cc. di gruppo E2/M. L’idolo di casa e portacolori Fasano Corse ha chiesto ed ottenuto il massimo dalla prototipo monoposto, ma non ha potuto ambire al bis del successo del 2013.

Terzo sul podio, come nel 2013, il giovane calabrese Domenico Scola Junior su Osella PA 2000 Honda, con cui il portacolori Jonia Corse è sempre più in sintonia e capace di arrampicarsi abitualmente fino al podio. Per il cosentino sono state determinanti le modifiche d’assetto ed al cambio dopo le prove.

“In prova abbiamo effettuato dei test su alcune regolazioni ed i dati raccolti sono stati preziosi per le gare – ha dichiarato Merli al traguardo – la presenza di Enzo Osella è determinante per il risultato, ma soprattutto per il continuo sviluppo della biposto. Stiamo portando avanti un lavoro entusiasmante che si completa con il successo”-.

FRANCESCO LEOGRANDE

“Sono soddisfatto di come ho guidato e di come il team ha regolato la monoposto dopo le prove – sono state le parole di Leogrande – non potevo fare di più nelle condizioni odierne del tracciato. Correr davanti al proprio pubblico da una carica ed un’emozione particolari”-.


“Le salite di prova ci sono servite a capire che erano necessarie alcune modifiche d’assetto e l’ottimizzazione dei rapporti del cambio – ha spiegato Scola – in gara i lavori effettuati hanno prodotto il loro risultato, nonostante qualche noia alla trasmissione e la scelta di gomme si è rivelata indovinata ed è arrivato questo altro importate podio”-.

Sotto al podio Vincenzo Conticelli che ha ottenuto un rendimento uniforme sin dalle prove della sua Osella PA 30 Zytek da 3000 cc., con cui è salito sul podio di gruppo E2/B. Quinta piazza per un soddisfatto Carmelo Scaramozzino, in aumento di feeling con la Lola Dome spinta da motore Honda da 2000 cc., che a ottenuto un buon secondo posto in E2/M. Con la sesta posizione assoluta il calabrese Rosario Iaqunita ha vinto il gruppo CN al volante della Osella PA 21/S EVO Honda, con cui il driver Scuderia Vesuvio si è ripreso in solitaria la testa del gruppo. 

“In gara 1 a metà percorso ho perso l’uso della 1^ e 2^ marcia – ha spiegato il castrovillarese – non ho mollato pensando ai punti che potevo comunque guadagnare. Al traguardo mi sono reso conto di avere vinto”-. 

DOMENICO SCOLA

Delusione, con secondo posto finale di gruppo e ottavo nell’assoluta, per il sardo di CST Sport Omar Magliona, tradito dal rendimento del propulsore della sua Osella PA 21/S, soprattutto in gara 1. Terza posizione in gruppo e nono posto nella generale per l’under siciliano Francesco Conticelli anche lui su Osella PA 21/S EVO, biposto con cui ha ritrovato un buon feeling dopo il set up rivisitato dal team Faggioli, confermato con il secondo tempo in gara 1. Settima posizione nella generale per il sempre verde ragusano Giovanni Cassibba, che continua in modo proficuo l’adattamento alle salite della biposto Wolf CLW con motore Mugen da 3000 cc.. Top ten completata dal potentino Achille Lombardi sulla Radical SR4. Il driver dell’AB Motorsport ha corso in condizioni non ottimali con la sua biposto dopo le noie elettriche avute in prova, ma ha centrato il pieno di punti di classe E2/B 1600. In gruppo CN buon esordio sull’Osella PA 21/S EVO per Andrea Picchi, molto soddisfatto della sua prima gara con la nuova vettura con cui è arrivato a ridosso della top ten, precedendo il sempre leader del gruppo E2/M Adolfo Bottura, il trentino che non ha preso rischi alla sua prima volta a Fasano con la Lola Zytek.


Nono appuntamento con il Campionato Italiano Velocità montagna dall’1 al 3 agosto in Calabria con la 16^ Cronoscalata del Reventino.

Classifica assoluta: 1. Merli (Osella PA2000 Honda) in 4’16”91; 2. Leogrande (Osella FA30 Zytek) a 9”85; 3. Scola (Osella PA2000 Honda) a 14”19; 4. Conticelli V. (Osella PA30 Zytek) a 18”32; 5. Scaramozzino (Lola-Dome Honda) a 23”39; 6. Iaquinta (Osella PA21 Evo Honda) a 25”81; 7. Cassibba (Wolf-Clw Mugen) a 28”81; 8. Magliona (Osella PA21 Evo Honda) a 29”13; 9. Conticelli F. (Osella PA21 Evo Honda) a 33”00; 10. Lombardi (Radical RS4 Suzuki) a 35”10.

Classifica dei gruppi. Racing Start: 1. Scappa (Renault Clio Rs) in 5’56”13; 2. Arvizzigno (Citroen Saxo) a 15”70; 3. Urso (Citroen Saxo Vts) a 17”82; 4. Taddeo (Peugeot 106) a 19”46; 5. Loconte (Peugeot 106) a 20”24. RS turbo: 1. Montanaro (Mini Cooper S) in 5’45”40; 2. Pezzolla (Mini Cooper S) a 0”40; 3. Sarcinella (Opel Corsa Opc) a 5”48; 4. De Matteo (Mini Cooper S) a 7”70; 5. Savoia (Mini Cooper S) a 9”99. Gr. N: 1. Hafner (Mitsubishi Lancer Evo) in 5’28”50; 2. Regis (Peugeot 106) a 18”70; 3. Rea (Citroen Saxo Vts) a 19”02; 4. Cuoco (Peugeot 106 R) a 23”32; 5. Marino (Peugeot 106) a 23”37. Gr. A: 1. Bicciato (Mitsubishi Lancer Evo) in 5'18”80; 2. D'Amico (Renault Clio Rs) a 16”69; 3. Giobbi (Bmw 320) a 19”19; 4. Parlato (Renault New Clio) a 25”49; 5. Urti (Alfa Romeo 147) a 36”51. E1: 1. Nappi (Ferrari 550) in 5’04”12; 2. Tancredi (Ford Escort Cosworth) a 6”65; 3. Di Giuseppe (Alfa Romeo 155 Gta) a 8”02; 4. Chirico (Peugeot 106) a 17”55; 5. Tagliente (Honda Civic Type-R) a 24”53. GT: 1. Ragazzi (Ferrari 458 Challenge) in 5'24”04; 2. Cannavò (Lamborghini Gallardo) a 5”72; 3. Pace (Porsche 911 GT3 Cup) a 23”26; 4. Perchinunno (Ferrari F430) a 25”09; 5. “The Climber” (Porsche Cayman Cup) a 32”92. CN: 1. Iaquinta (Osella PA21 Evo) in 4’42”72; 2. Magliona (Osella PA21 Evo) a 3”32; 3. Conticelli F. (Osella PA21 Evo) a 7”19; 4. Picchi (Osella PA21 Evo Honda) a 9”66; 5. Caporale (Osella PA21 Evo Honda) a 59”98. E2/B: 1. Merli (Osella PA2000) in 4’16”91; 2. Scola (Osella PA2000) a 14”19; 3. Conticelli V. (Osella PA30) a 18”32; 4. Cassibba (Wolf-Clw) a 28”81; 5. Lombardi (Radical SR4) 35”10. E2/M: 1. Leogrande (Osella FA30) in 4'26”76; 2. Scaramozzino (Lola Dome) a 13”54; 3. Bottura (Lola B02/50 Zytek) a 34”05; 4. Buttoletti (Gloria B5 Suzuki) a 1'01”56.