mercoledì 21 maggio 2014

TUTTI CONTRO NYCK DE VRIES NELLA F.RENAULT 2.0 ALPS CHE RITORNA AL RED BULL RING

Terzo dei sette doppi round, per la Formula Renault 2.0 ALPS, che il prossimo weekend (24-25 maggio) approda sui saliscendi del Red Bull Ring. Dopo avere fatto tappa a Imola e, appena due settimane fa, sullo storico “cittadino” di Pau, la serie della Fast Lane Promotion riservata alle monoposto 2 litri, a distanza di due anni si appresta a fare il proprio ritorno sul circuito della Stiria, lo stesso che 
esattamente tra un mese tornerà ad ospitare la Formula 1.
Per i giovani piloti della Formula Renault 2.0 ALPS, l’appuntamento austriaco rappresenterà pertanto una sfida importante, anche per la selettività dei 4326 metri del tracciato che sorge nei pressi della cittadina di Spielberg. Primo fra questi Nyck de Vries, intenzionato a non interrompere la scia di vittorie inaugurata sul circuito del Santerno a inizio aprile. L’olandese del team Koiranen GP, pilota del vivaioMcLaren Young Driver Programme, ha infatti ottenuto quattro successi su quattro e si presenta ovviamente come leader del campionato. Subito “in coda” il francese della Arta Engineering, Simon Gachet, fino ad ora tre volte sul podio, e l’inglese George Russell (compagno di squadra dello stesso de Vries).
Ma a Pau sono venuti fuori anche i nomi del monegasco Charles Leclerc, secondo in Gara 2 con la prima delle vetture della Fortec Motorsports, e quello del giovanissimo russo Matevos Isaakyan, che a sua volta ha conquistato la piazza d’onore in Gara 1 in occasione del suo debutto assoluto con i colori della JD Motorsport. Da tenere in particolar modo d’occhio ci sarà anche lo svizzero Hugo De Sadeleer (Tech 1 Racing), reduce dal suo primo podio, per proseguire con una lunga lista di probabili protagonisti. Tra le novità la presenza sempre con il team Koiranen GP, come “wild card”, di Ignazio D’Agosto, già protagonista nella Eurocup, mentre con la GSK Grand Prix inizierà il proprio impegno nella serie Daniele Cazzaniga.

Tutto il weekend si svolgerà in tre giorni. Venerdì si comincerà infatti con le due prove libere di un’ora ciascuno. Sabato sarà dunque il turno delle qualifiche (con la suddivisione tra due gruppi ed il semaforo verde in corsia box fin dalle ore 10.15 per la prima delle due sessioni da mezzora) e di Gara 1 (25’ più un giro da completare), con il “via” alle 16.40. Appuntamento con Gara 2 domenica alle ore 13. Sia le qualifiche che le due gare verranno trasmesse come di consueto in diretta web-streaming sul sito internet www.renaultsportitalia.it.

Campionato (top 10): 
1. Nyck de Vries NDL (Koiranen GP) 100; 2. Simon Gachet FRA (Arta Engineering) 55; 3. George Russell GBR (Koiranen GP) 37; 4. Charles Leclerc MC (Fortec Motorsports) 26; 5. Andrew Tang SIN (Prema Powerteam) 24; 6. Sebastien Morris GBR (Fortec Motorsports) 23; 7. Denis Korneev RUS (Jenzer Motorsport) 20; 8. Matevos Isaakyan RUS (JD Motorsport) 18; 9. Hugo De Sadeleer SUI (Tech 1 Racing) 15; 10. Dario Capitanio ITA (BVM Racing) 13.

F1, SIMONE RESTA - SCUDERIA FERRARI: “APPROCCIO TAILOR MADE AD OGNI GARA”

Per molte ben note ragioni il Gran Premio di Monaco è un evento unico, solitamente molto differente da tutte le altre gare. Ma per un ingegnere di Formula 1 la singolarità del fatto di far girare le vetture su questo circuito fa sì che questo weekend sia quasi una pausa nel calendario.
Le esigenze di questa gara sono diverse da tutte le altre”, conferma il Deputy Chief Designer della Scuderia Ferrari, Simone Resta. “Di conseguenza la corsa di questa domenica si posiziona al di fuori del programma di sviluppo generale che stiamo portando avanti e che vede un approccio su misura gara per gara. Per le corse che seguiranno Monaco, e quindi Canada, Austria, Gran Bretagna e via così, a Maranello stiamo lavorando molto duramente per introdurre molti aggiornamenti che facciano salire le prestazioni della F14 T a un livello che ci consenta di ridurre il gap con le vetture più veloci”. 
In altre parole, le strade del Principato sono un unicum dal punto di vista tecnico: “A Monaco è necessario fare uno specifico lavoro di set up in modo che il pilota riesca ad avere il massimo grip nonostante le sconnessioni del tracciato” – continua Resta – “In modo di garantire alle vetture quanto più grip meccanico possibile, Pirelli ha deciso di portare per la prima volta in questa stagione le mescole Soft e Supersoft ad un weekend di gara. Questa scelta aiuterà anche sotto il profilo della trazione e in fase di frenata. La mescola più soffice, inoltre, si scalda facilmente e sarà particolarmente preziosa in qualifica”.

Le F14 T che Fernando Alonso e Kimi Raikkonen utilizzeranno questa settimana sono state adattate in modo specifico per questa gara: “Particolare attenzione è stata dedicata allo sterzo, in funzione del tornantino ma a che di alcune delle curve più stratte e lente presenti in tutto il calendario. Anche le 
sospensioni sono state rinforzate per essere in grado di resistere ai contatti con le barriere che qui a Monaco sono all’ordine del giorno” – rivela Resta – “L’assenza di lunghi rettilinei implica poi che sia fondamentale assicurare alla vettura il giusto raffreddamento, in particolar modo per quel che riguarda freni e motore. Il cambio, invece, deve sopportare lo stress di quasi quattromila cambi di marcia in gara: più che in qualsiasi altro Gran Premio”.

Qualunque cosa venga fatta sulle vetture, a Monaco è tuttavia il pilota che può fare la differenza: “È importante prendere subito confidenza con la pista, cercando il limite curva dopo curva” - conclude Resta. Infatti, come dice con il suo fare laconico Kimi Raikkonen: “Non puoi commettere nessun errore perché, se ne fai anche solo uno, di solito la tua storia a Monte Carlo finisce lì”.

Hankook 24H PAUL RICARD, nuovo appuntamento della "24H SERIES powered by Hankook 2015"

Dopo il positivo riscontro ottenuto con le gare di durata che hanno debuttato quest'anno al Mugello e a Zandvoort, gli olandesi di Creventic, che si occupano dell'organizzazione e della promozione della "24H SERIES powered by Hankook" hanno annunciato di aver raggiunto l'accordo per organizzare nel 2015 la "Hankook 24H Paul Ricard", in programma dal 3 al 5 luglio. 

Per la serie endurance internazionale organizzata da Creventic sarà il debutto su un circuito francese, che porterà nella prossima stagione a sei gli appuntamenti con tre endurance di 24h e tre di 12h.

Con la "Hankook 24H Paul Ricard" si completa il calendario 2015 che prevede: 
8-10 janvier 2015, Hankook 24H DUBAI; 13-14 mars, Hankook 12H ITALY-MUGELLO; 15-16 mai, Hankook 12H ZANDVOORT; 3-5 juillet, Hankook 24H PAUL RICARD; 4-6 septembre, 24H BARCELONA; 2-3 octobre, Hankook 12H HUNGARY.



La Squadra Ufficiale Alfa Romeo sul podio della Mille Miglia 2014

Si è conclusa domenica scorsa la 32esima rievocazione storica della Mille Miglia, che ha visto la partecipazione del marchio Alfa Romeo in qualità di Gold Sponsor.
Al secondo posto del podio si è piazzata l'Alfa Romeo 6C 1750 GS (carrozzeria Zagato) del 1930, una delle tre vetture ufficiali del Museo Storico Alfa Romeo che, secondo il regolamento, hanno preso parte alla Mille Miglia agonistica, svolta dal 1927 al 1957 (nella leggendaria competizione le vetture del Biscione hanno trionfato undici volte, un record di successi che non potrà mai essere battuto).
L’affascinante Alfa Romeo 6C 1750 GS ha costruito la sua leggenda proprio alla Mille Miglia. Basti ricordare che su una “millesettecinquanta” Tazio Nuvolari e Giovanni Battista Guidotti hanno vinto l’edizione del 1930, nella quale il pilota mantovano ha battuto il record dei 100 kmh di velocità media sul percorso e la contrapposizione con Achille Varzi - anche lui su Alfa Romeo 1750 - è stato il leit-motiv della gara, culminato nella leggenda del “sorpasso a fari spenti” a danno del pilota di Galliate.


Bene anche le altre due vetture ufficiali del Museo Storico Alfa Romeo - la “6C 1750 Gran Sport” (1930) e la “2000 Sportiva” (1954) - che hanno portato a termine la corsa con ottimi piazzamenti e con un risultato straordinario dal punto di vista dell'affidabilità. In particolare, al sesto posto si è piazzata la “6C 1500 Super Sport” del 1928 (carrozzeria Stabilimenti Farina), il primo modello da turismo dell’era “Jano” che fa il suo esordio vincendo il Circuito di Modena del 1927 con l’equipaggio Enzo Ferrari-Giulio Ramponi, e l’anno successivo conquista il primo degli undici successi dell’Alfa alla Mille Miglia, con Giuseppe Campari e Giulio Ramponi che conquistano la vittoria con una vettura analoga a quella del Museo Storico Alfa Romeo.
Nell’impegnativa edizione 2014 della Mille Miglia che ha visto la partecipazione di 430 vetture in gara - cifra record di tutte le edizioni – si è messa in luce anche l’Alfa Romeo 2000 Sportiva (1954), un’esclusiva gran turismo dalle linee affascinanti e dinamiche, giunta al 135esimo posto tra le 358 vetture classificate.
Al traguardo anche l’affascinante Lancia Aurelia B24 Spider (1955) della Collezione Lancia che ha concluso la rievocazione storica al 125esimo posto. Sempre del marchio italiano la vincitrice della Mille Miglia 2014: una Lancia Lambda tipo 221 spider Ca.Sa.Ro. del 1928 appartenente a un collezionista privato.

martedì 20 maggio 2014

F1, La Scuderia Ferrari a Monaco

Quello che si corre domenica è il 61° Gran Premio di Monaco valido per il Mondiale di Formula 1 (in assoluto è l’edizione numero 72): la gara si è sempre disputata sulle stesse vie del Principato, anche se nel corso degli anni per dieci volte è leggermente cambiata la lunghezza del circuito fino ad arrivare ai 3.340 metri attuali. La Ferrari a Monte Carlo ha vinto otto volte (in percentuale nel 13% delle occasioni).


La prima edizione del Gran Premio di F1 risale al 1950, fu il secondo della storia nonché quello che vide il debutto nella massima categoria della Scuderia Ferrari. Alla corsa presero parte 19 vetture ma per dieci di queste tutto terminò al primo giro, quando alla curva del Tabaccaio Giuseppe Farina, con l’Alfa Romeo, andò a sbattere venendo centrato dalla Maserati di José Froilan Gonzalez. I due occuparono l’intera carreggiata e il resto del gruppo non riuscì ad evitarli: fu carambola. Vinse Juan Manuel Fangio con l’Alfa Romeo ma la Ferrari ottenne il secondo posto con Alberto Ascari.

Dopo quell’edizione fu necessario attendere il 1955 per rivedere la gara in calendario: a vincere fu proprio una Ferrari, quella di Maurice Trintignant. Il francese si distinse per la pulizia di guida e approfittò delle disgrazie altrui trionfando dopo essere partito dalla nona posizione, ancora oggi la seconda più arretrata per un vincitore a Monaco.

Per la Scuderia nelle stagioni seguenti, benché vincenti, iniziò un digiuno di vittorie nel Principato che venne interrotto solo venti anni dopo da Niki Lauda che nel 1975 si impose con la 312 T concedendo il bis l’anno dopo.

Nel 1979 la prima fila fu tutta Ferrari con Jody Scheckter davanti a Gilles Villeneuve, ma solo il sudafricano riuscì a mantenere la posizione di partenza. Il canadese si prese la rivincita due anni dopo quando con la 126 CK fu protagonista di una gara senza errori che gli permise di sopravanzare la Williams di Alan Jones a soli quattro giri dal termine. Quello spettacolare successo fu celebrato anche dal settimanale americano “Time”, che a Gilles e alla Ferrari numero 27 dedicò addirittura la copertina.


Dopo quel trionfo per la Scuderia iniziò un altro lungo digiuno a Monaco. Fu necessario attendere l’arrivo in rosso di Michael Schumacher per tornare a gioire. Dopo che nel 1996 aveva ottenuto la pole position ma non aveva terminato la gara (quella pazza edizione, chiusa da sole quattro vetture, venne vinta dalla Ligier di Olivier Panis, partito 14°), nel 1997 il tedesco con la F310B, sotto la pioggia surclassò gli avversari imponendosi con 53” sulla Stewart di Rubens Barrichello e oltre un minuto sul compagno Eddie Irvine.

Due anni più tardi per Schumacher e Irvine fu doppietta mentre nel 2001 Michael ottenne il suo quinto successo nel Principato, eguagliando Graham Hill e portandosi ad una sola lunghezza dal recordman di Monaco, Ayrton Senna.

15^ COPPA DELLA COLLINA STORICA: In Toscana il quinto appuntamento del Campionato Italiano Regolarità Autostoriche

Il Campionato Italiano Regolarità Autostoriche giunge al suo quinto appuntamento in programma questo fine settimana a Pistoia con la Coppa della Collina Storica, gara giunta alla sua 15^ edizione ed organizzata dal Veteran Car Club di Pistoia presieduto da Alfredo Lippi con il sostegno dell'Automobil Club locale ed il patrocinio del Comune di Pistoia. 
La manifestazione in programma il 24 ed il 25 Maggio, vede abbinati anche il Trofeo Ing. Carlo Chiti ed il Memorial Paolo Spinelli e rievoca la mitica gara in salita, nata nel 1923 a Pistoia, che vide vincitore il conte Gastone Brilli Peri su una Diatto. Quando mancano poche ore alla chiusura delle iscrizioni, già al top il parterre dei partecipanti (al momento 96) all'importante appuntamento toscano, con nomi e numeri da record.
Il percorso di gara si snoderà su 192.64 km e sarà composto da 45 PC e 4 CO sulle colline che circondano Pistoia. L'appuntamento entrerà nel vivo Sabato 24 alle 16.00 con le operazioni di verifica. Dalle ore 9.00 di Domenica 25 dal Viale Italia scatterà la gara. L'arrivo è previsto sempre sul Viale Italia per le 15,40. 

SEAT LEON EUROCUP: IL TEAM DINAMIC AL SALZBURGRING IN CERCA DI RISCATTO



Sarà il veloce tracciato austriaco del Salzburgring ad ospitare, questo fine settimana, il secondo dei sei doppi appuntamenti del campionato della Seat León Eurocup. Dopo l’esordio travagliato del Nürburgring a inizio mese, il Team Dinamic si presenterà al via con due vetture e la ferma intenzione di puntare ad un riscatto. Con i colori della squadra emiliana scenderanno in pista per l’occasione Marco Pellegrini e Stefano Zanini, già protagonisti in Germania.
Reduci entrambi da una generosa prestazione in Gara 1 sul circuito tedesco, dove avevano concluso a ridosso della top-10, ma costretti al ritiro in Gara 2 entrambi per un medesimo problema al motore causato dalla tanta ghiaia raccolta in pista, il loro obiettivo sarà adesso quello di trovare il giusto riscatto per potersi definitivamente rilanciare nella classifica del monomarca riservato alle nuovissime Cup Racer.
Il prossimo weekend sarà dunque importante per i piloti del Team Dinamic, che rinnovano la sfida internazionale nella serie della Casa iberica. Una sfida che entrerà nel vivo venerdì 23 maggio con i due turni di prove libere e le qualifiche, proseguendo con la prima gara di sabato pomeriggio che vedrà accendersi la luce verde alle 13.45. Domenica si svolgerà infine Gara 2, il cui via è in programma alle ore 12 in punto.

F1, PIRELLI: ANTEPRIMA GRAN PREMIO DI MONACO






Pirelli affronta il Gran Premio di Monaco facendo debuttare nel campionato 2014 lo pneumatico P Zero Rosso supersoft, che affiancherà il P Zero Giallo soft già visto in gara in tre dei cinque GP già disputati. Il circuito di Montecarlo ha la più bassa velocità media e le curve più lente della stagione: condizioni in cui l’assetto delle monoposto previlegia il grip meccanico piuttosto che quello aerodinamico. Aderenza meccanica garantita esclusivamente dagli pneumatici. In questa situazione, è essenziale la capacità di portare rapidamente in temperatura gli pneumatici, così da trovare al più presto la massima aderenza. Superficie scivolosa, tipica dei circuiti stradali e quest’anno in parte riasfaltata (ad esempio all’uscita del tunnel), oltre a tombini, strisce verniciate a terra e asperità del fondo rendono ancora più estrema la sfida per le gomme.

Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Monaco è l’evento vetrina per la Formula 1, con un’atmosfera unica e fonte di una sfida irripetibile nel campionato. In questo contesto, la nostra Rossa supersoft debutta in gara per quest’anno, presentando – così come tutta la gamma 2014 – novità di mescola e di costruzione orientate ad aumentare la durata. Tradizionalmente consumo e degrado presentano a Montecarlo valori modesti, così che sarebbe possibile disputare tutto il GP anche con una sola sosta. Questa non è però sempre la strategia migliore, soprattutto per la grande difficoltà di sorpasso in gara: aspetto che rende particolarmente importante la qualifica. Data anche l’elevata possibilità di safety car in gara, le strategie di gara devono quindi essere flessibili, e la lettura della gara nei tempi più brevi possibili diventa quasi sempre la chiave per la vittoria.”

Jean Alesi, consulente Pirelli: “Ho gareggiato a Montecarlo 12 volte e ho subito capito la differenza che il pilota può fare su questo circuito. Non dimenticherò mai il mio debutto nel Principato: era il 1990, guidavo la Tyrrell-Ford gommata Pirelli e riuscii presto a essere molto veloce in qualifica, fino a concludere il GP solo un secondo alle spalle del vincitore Ayrton Senna. L’anno successivo, nuovo podio: terzo con la Ferrari, dietro la McLaren di Senna e la Williams di Mansell. Montecarlo premia un ottimale assetto della monoposto e la prestazione del pilota piuttosto che la potenza del motore. Si gareggia con il maggiore carico aerodinamico possibile, così da essere veloci al masismo nelle curve che costituiscono quasi il totale dei 3,3 km della pista. Gli pneumatici sono ovviamente un elemento chiave, spingendo per la scelta verso le mescole più tenere. Il fondo cambia moltissimo nel corso del weekend: si va da un asfalto sporco il giovedì a una superficie più gommata il sabato, giornata in cui si vedono i tempi ‘veri’. La strategia è particolarmente importante: credo che chi riuscirà a montare gomme supersoft nuove nell’ultima parte del GP ne ricaverà un vantaggio molto rilevante.”

Il circuito dal punto di vista degli pneumatici
Montecarlo offre un formato di gara unico per la F1. Le prove libere sono il giovedì; venerdì mattina gareggia soltanto la GP2 e nel pomeriggio il circuito è aperto al traffico. Le F1 tornano in azione il sabato, su un asfalto che il pomeriggio precedente ha perduto parte della sua gommatura e si è nuovamente sporcato.
In uscita da tutte le curve lente del circuito, il rischio della perdita di aderenza in accelerazione è molto alto. Rischio aumentato quest’anno dalla elevata coppia dei motori turbo, così che la cura e la gestione delle gomme saranno ancora più rilevanti.
Con il grip meccanico a recitare un ruolo più importante di quello aerodinamico, sarà essenziale mantenere gli pneumatici all’interno del range ottimale di prestazione. Per ottenere questo obiettivo, uno stile di guida costante e non aggressivo sarà elemento della massima importanza, così come un riscaldamento perfetto delle gomme.
Quella del P Zero Red supersoft è una mescola low working range, in grado quindi di assicurare una prestazione ottimale anche a basse temperature del battistrada. La copertura P Zero Yellow soft presenta mescola high working range, capace del massimo rendimento a temperature più elevate. Una combinazione di situazioni, questa, molto importante dato che a Montecarlo il meteo e le condizioni ambientali possono essere piuttosto variabili.
A Montecarlo si vince quasi sempre partendo dalla prima fila, il che rende le qualifiche ancora più importanti del solito. Ma anche la monoposto più veloce nel giro singolo può incappare nel traffico, e trovare la finestra giusta in pista diventa quindi spesso il fattore chiave.
Un anno fa Nico Rosberg vinse con la sua Mercedes partendo dalla pole position e con una strategia a due pit-stop (supersoft-soft-supersoft) al termine di un GP caratterizzato da due ingressi della safety car, uno dei quali garantì alla maggioranza dei piloti un pit-stop ‘regalato’.

lunedì 19 maggio 2014

Campionato Mondiale eni FIM Superbike: A Donington Park un nuovo pneumatico Pirelli da Superpole

Il prossimo weekend il circuito di Donington Park, in Gran Bretagna, ospiterà il Campionato Mondiale eni FIM Superbike e Pirelli per la ventunesima volta. Al quinto round il Mondiale arriva con due piloti britannici, Jonathan Rea e Tom Sykes, in testa alla classifica rispettivamente con 139 e 135 punti e con Kawasaki leader nella classifica costruttori con 4 punti di vantaggio su Honda. L’appuntamento britannico ospiterà le sole classi Superbike e Supersport e la European Junior Cup, le categorie stock torneranno in scena il 22 giugno sul circuito di Misano Adriatico.


Per quanto riguarda gli pneumatici, Pirelli propone un nuovo pneumatico supersoft da qualifica che dovrebbe garantire un elevato livello di grip permettendo, come sempre, un massimo di due giri lanciati alla ricerca del tempo da pole position. Confermate le soluzioni di gara, anteriori e posteriori, già viste in azione negli scorsi appuntamenti; i piloti EVO inoltre torneranno ad avere come soluzione dedicata la R1120, che rispetto alla R1368 che avevano a disposizione ad Imola e pur essendo sempre una mescola morbida, è più protetta in caso di temperature più basse e quindi più indicata ad essere utilizzata su un circuito come quello di Donington Park dove solitamente non si incontrano temperature elevate.

Le soluzioni Pirelli per le classi Superbike e Supersport
Pirelli porta in Gran Bretagna un totale di 3634 pneumatici che serviranno a coprire le necessità dei piloti delle classi Superbike e Supersport e della European Junior Cup. Di questi 2044 sono quelli dedicati alla classe regina, 1410 quelli per la Supersport e 180 quelli per la European Junior Cup.

In Superbike a disposizione dei piloti ci sono ad ogni round pneumatici slick DIABLO™ Superbike e pneumatici intagliati da bagnato DIABLO™ Rain e intermedi DIABLO™ Wet. Ogni pilota per l’intero weekend di gara può contare su un pacchetto di 70 pneumatici, 35 anteriori e 35 posteriori, con 3 soluzioni differenti all’anteriore e 3 al posteriore.
Per l’anteriore i piloti avranno a disposizione soluzioni già conosciute ed apprezzate, ovvero la SC1 e SC2 di gamma e la SC1 di sviluppo S1699, che negli ultimi tre appuntamenti è stata la soluzione più utilizzata dai piloti schierati in griglia perchè offre un maggior sostegno nell’approccio alle curve a favore di una migliore precisione di guida.

In totale sono 4 le soluzioni al posteriore, due in comune per tutti i piloti e la terza diversa per Superbike ed EVO. A disposizione di tutti i piloti i due prodotti di gamma già presenti nei precedenti round: la SC0, soluzione morbida ideale per affrontare asfalti lisci e temperature elevate, e la SC1, in mescola di durezza media, che si posiziona a metà strada tra la soluzione morbida e quella dura e che offre migliori performance quando le temperature non sono particolarmente elevate.
Confermata poi, per i soli i piloti Superbike, la SC1 di sviluppo S1185, già ampiamente utilizzata ad Aragón e ad Assen come alternativa della SC1 di gamma rispetto alla quale garantisce un'usura più omogenea e una migliore performance e che a Donington potrebbe rivelarsi una scelta su cui puntare.
Dopo la parentesi di Imola, ritorna per i soli piloti EVO la soluzione SC0 di sviluppo R1120, già vista in azione ad Aragón ed Assen come alternativa della SC0 di gamma in grado di offrire una maggiore resistenza all'usura. Rispetto alla R1368 che era presente ad Imola, la R1120 può essere utilizzata anche in caso di temperature non particolarmente elevate, per questo motivo sarà presente a Donington.Debutto invece per il nuovo pneumatico da qualifica in mescola molto morbida T0223 che permetterà ai piloti di fare 1-2 giri alla massima prestazione alla ricerca del miglior tempo per qualificarsi grazie all’ottimo livello di grip che questa copertura è in grado di offrire.

In Supersport, pneumatici intagliati DIABLO™ Supercorsa SC, pneumatici intermedi DIABLO™ Wet e pneumatici da bagnato DIABLO™ Rain, 23 anteriori e 24 posteriori per un totale di 47 pneumatici a pilota. SC1 e SC2 di gamma per l’anteriore, al posteriore SC1 di gamma e la specifica di sviluppo S0624, alternativa della SC1 di gamma già vista in azione ad Aragón, Assen e Imola.

La European Junior Cup utilizzerà come sempre pneumatici di gamma DIABLO Supercorsa SC1 all’anteriore e SC2 al posteriore.

MotoGP- Il Team Ducati a Le Mans: ottavo posto per Andrea Dovizioso, undicesimo per Cal Crutchlow








I due piloti del Ducati Team, Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, hanno terminato il Gran Premio di Francia, quinto appuntamento del Campionato Mondiale MotoGP 2014, rispettivamente allʼottavo e allʼundicesimo posto.


Dovizioso, partito dalla prima fila con il terzo tempo, ha dato spettacolo conducendo la gara per i primi tre giri, prima di cedere la posizione nel corso del quarto giro. Nelle tornate successive, Andrea ha poi perso alcune posizioni fino a scivolare al nono posto, ma a sei giri dalla fine ha riguadagnato una posizione, vincendo il duello per lʼottavo posto con Aleix Espargarò. Dopo la gara di Le Mans, il pilota forlivese conserva comunque il quarto posto nella classifica generale del campionato. 
Cal Crutchlow è riuscito finalmente a vedere la bandiera a scacchi per la seconda volta in questa stagione. Dopo essersi qualificato al dodicesimo posto, il pilota britannico ha perso alcune posizioni nella bagarre iniziale e non è stato in grado di risalire più di tanto in classifica, concludendo la gara allʼundicesimo posto.

Andrea Dovizioso (Ducati Team #04) – 8°

“Almeno ci ho provato! Ho fatto una bellissima partenza e ho cercato di portarmi più avanti possibile, ma dopo qualche giro ho capito che non avrei avuto la possibilità di combattere con i primi. Peccato, ma il nostro gap per il momento purtroppo è ancora troppo grande e, anche stringendo i denti, non cʼè modo di fare troppe strategie o di poter spingere più di tanto in certi momenti della gara. Anche dopo il mio terzo tempo nelle qualifiche di ieri sapevo che oggi sarebbe stata una gara difficile. Adesso però pensiamo alla gara di casa al Mugello, dove cercheremo di fare un buon risultato.”







Cal Crutchlow (Ducati Team #35) – 11°

“Finalmente oggi sono riuscito a terminare la gara e per me, visto come era iniziato il mio campionato 2014, è una cosa positiva. Ho fatto una buona partenza e il mio feeling con la GP14 non era male, ma cʼè stato un incidente al primo giro e sono stato colpito involontariamente da Hernandez, che mi ha fatto perdere qualche posizione. Ho anche commesso qualche errore nel corso della gara, ma è chiaro che per il momento è difficile per noi potere puntare alle zone alte della classifica. Ringrazio il mio team, che ce la sta mettendo tutta, anche se il risultato non è sicuramente quello che ci aspettavamo.”

Luigi DallʼIgna (Direttore Generale Ducati Corse)

“Sia la qualifica in prima fila di Dovizioso, con il terzo tempo di ieri, che la sua bellissima partenza e i primi giri percorsi in testa sono un fatto positivo. Sicuramente però la parte centrale della gara è stata più critica, e questo ci conferma che cʼè ancora molto lavoro da fare. Adesso andiamo al Mugello, gara di casa per la Ducati, dove cercheremo di regalare un bel risultato a tutti i nostri appassionati.”

Maserati: un secolo di vittorie in 100 litografie


Debutta un grande progetto artistico, nato per celebrare un secolo di vittorie targate Maserati: 100 speciali litografie, ispirate alle locandine d’epoca, ripercorrono le tappe più importanti della storia sportiva del Tridente.
Ogni singola litografia è proposta in 100 copie numerate e firmate dall’autore, Enzo Naso: le esclusive stampe sono realizzate con tecniche e materiali di alta qualità e riproducono l’originale storico, abbinato al modello Maserati protagonista della specifica competizione.
Le 100 litografie saranno rese disponibili secondo un calendario di cinque uscite nel corso del 2014, anno del centenario del Tridente. I primi 20 soggetti della collezione sono online sul sito Maserati.

MotoGP, Francia: Aleix Espargaro leader tra le Open a Le Mans



Si chiude con un’altra vittoria del pilota spagnolo del team NGM Forward Racing nella categoria Open il weekend del Gran Premio di Francia a Le Mans.
Aleix Espargaro, ottavo sulla griglia di partenza, dopo un avvio difficile che gli è costato diverse posizioni, ha tagliato il traguardo in nona posizione, primo tra le Open. Lo spagnolo ha sofferto problemi di elettronica per tutto il weekend, ma con i punti raccolti con questo risultato si garantisce l’ottava posizione in Campionato.
Gara sfortunata per il suo compagno Colin Edwards che ha accusato per la terza volta quest’anno problemi con l’impianto della benzina che l’hanno costretto a cedere il passo a chi gli stava alle spalle nell’ultimo giro. Il texano ha comunque tagliato il traguardo di una gara difficile in 17esima posizione. Il team, assumendosi la responsabilità di quanto accaduto, conferma l’impegno nello sviluppo di nuove soluzioni che saranno in pista già dalla prossima gara al Mugello.