lunedì 24 febbraio 2014

LA FORMULA JUNIOR CELEBRA 50 ANNI IN PISTA E IL SITO FORMULAJUNIOR.IT SI RINNOVA


Il 4° TROFEO FORMULA JUNIOR – TROFEO SANDRO CORSINI è alle porte, è stato diramato il calendario delle gare ed il 30 marzo si svolgerà la giornata di test collettivi in preparazione della stagione. La Formula Junior, nata come Formula 875 Monza nel 1965 è giunta alla sua 50a stagione, un risultato che poche categorie al mondo possono vantare.
Per celebrare degnamente un simile evento il sito www.formulajunior.it è stato completamente rinnovato, pur conservando tutti i contenuti presenti nella versione precedente. Nelle prossime ore il sito nella sua nuova veste sarà in linea.
Marco Manieri della società JOOMEDIA (http://www.joomedia.it) ha fornito un fondamentale contributo nella realizzazione della nuova versione del sito che intende continuare a seguire nel modo più completo possibile questa splendida categoria che, quasi unica nel panorama motoristico mondiale, consente la competizione ed il confronto non solo a giovani in cerca di un mezzo impegnativo assieme a “gentlemen drivers” che desiderano divertirsi alla guida di una monoposto ma anche a chi intende cimentarsi nella realizzazione di una vettura da corsa oppure gestirne una realizzata da altri, nonché chi intende cimentarsi nella preparazione del propulsore, il tutto nell’ambito di un regolamento tecnico che lascia ampie libertà pur avendo il contenimento dei costi come scopo primario.
Come in precedenza il sito è gestito in totale autonomia dall’Associazione Formula Junior che opera con il solo interesse di promuovere una delle più belle categorie del motorsport.
(da Gianluca Mazzullo - Associazione Formula Junior)




FORMULA RENAULT 2.0 ALPS: LA TS CORSE RADDOPPIA CONFERMANDO L’ACCORDO CON IL ROOKIE MATTEO GONFIANTINI

Non una ma due monoposto per la TS Corse. Dopo avere annunciato la presenza di Pietro Peccenini, alla sua seconda stagione nella Formula Renault 2.0 ALPS, la squadra che fa capo a Stefano Turchetto ha confermato anche Matteo Gonfiantini, che scenderà in pista con la seconda vettura gestita dal team lombardo.
Il giovane toscano di Pistoia, classe ’97, aveva fatto la sua prima apparizione in occasione dei test che si sono svolti sul circuito di Vallelunga due settimane fa e, in quella circostanza, Gonfiantini era riuscito subito a impressionare positivamente.
Questa sarà per lui, la prima stagione in assoluto in monoposto; una stagione che gli servirà senz’altro per acquisire esperienza, cercando allo stesso tempo di mettersi in luce in un contesto internazionale come quello che è in grado di offrire la serie “giovane” della Fast Lane Promotion.

«Dopo il kart, l’ALPS rappresenta per me la “prima volta”. - ha detto Gonfiantini - Il team TS Corse è sicuramente la scelta più giusta che potevo fare. Ho trovato subito una squadra molto professionale, che potrà darmi una vettura competitiva. Nei test di Vallelunga, dopo pochi giri ho sentito che potevo instaurare un feeling ideale con la monoposto, ma non ho voluto azzardare. Con il passare delle tornate ho acquisito sicurezza, pur facendo qualche piccolo errore. Ma penso sia normale... Il livello del campionato è molto alto. Dovrò rimanere concentrato per essere competitivo».
«A Vallelunga, Matteo ci ha fatto subito capire che il potenziale c’è. Fin dal primo momento si è mostrato molto attento a seguire i consigli che gli davamo. Sono veramente felice di averlo in squadra. Assieme a Peccenini formerà una bella coppia: un pilota esperto ed uno alle prime armi, di più non potevamo chiedere». - sono state le parole di Turchetto.

Il prossimo impegno in pista è programmato per l’11 e 12 marzo, in occasione di altre due sessioni di test che si svolgeranno a Imola, lo stesso tracciato che il primo weekend di aprile ospiterà l’appuntamento inaugurale del calendario 2014.

Audi: inaugurata la pista Tulot Audi quattro®. Momenti di grande spettacolo in alta quota con protagonista la RS 4 Avant che domina la pista

Dopo la consegna della flotta di Audi A4 allroad agli atleti della Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) avvenuta all’inizio della stagione, Madonna di Campiglio conferma ancora una volta il suo ruolo di “Home of quattro”. 
Audi, infatti, si è inserita nel tessuto territoriale con numerose attività a sottolineare, come afferma Fabrizio Longo, Direttore Audi Italia, che “La nostra presenza sul territorio è frutto di una comune intuizione e di una forte sintonia con le realtà locali. Non si tratta di eventi fini a se stessi, ma che fanno parte di un percorso di comunicazione che ci offre l’opportunità di entrare in contatto con i nostri Clienti e con gli appassionati nella Marca, facendo vivere loro il Brand nelle sue più diverse sfaccettature”.
Proprio per evidenziare l’importanza di questa località, sabato sera il pubblico ha potuto assistere a un inconsueto spettacolo in alta quota, l’inaugurazione della pista Tulot Audi quattro®.

Audi, da sempre alla ricerca della migliore performance, in ogni situazione, ha riconosciuto un legame naturale con questa pista, considerata una delle più appassionanti delle Alpi per la sua pendenza – che raggiunge il 69% - e per la bellezza del paesaggio che la circonda: elevate caratteristiche tecniche, dinamismo e sportività in assoluta sicurezza.
L’iniziativa, che ha avuto il sostegno della locale Azienda per il Turismo, fa parte di quelle attività previste nei luoghi di eccellenza in cui prendono forma eventi all’insegna della sportività, dell’eleganza e del dinamismo. Il nome ufficiale Audi Tulot quattro® è stato scelto dagli appassionati del Marchio dei quattro anelli che hanno dato le loro preferenze sul sito www.audi-experience.it, dedicato al mondo Audi e alla Brand experience.
Grazie all’apertura straordinaria in notturna, dopo il momento istituzionale di inaugurazione della pista alla presenza del Management di Audi Italia e delle autorità di Madonna di Campiglio- Pinzolo-Val Rendena, i numerosi ospiti presenti hanno potuto assistere a momenti di grande spettacolo.


Dopo la suggestiva fiaccolata degli oltre 100 maestri di sci, la Audi RS 4 Avant ha dominato la pista creando uno show mozzafiato sulla neve, testimoniando così le potenzialità delle trazione quattro, parte integrante del DNA della Marca, in grado di rendere ogni situazione una condizione perfetta.
La serata si è conclusa con i fuochi d’artificio che hanno illuminato il cielo creando suggestivi giochi di luce.


LA NUOVA LEXUS CT HYBRID, UN MODELLO CHIAVE PER IL MERCATO EUROPEO






La CT HYBRID recita un ruolo di fondamentale importanza per Lexus. Posizionata nel cuore del segmento C, il principale in Europa per dimensioni e competitività, è il modello di ingresso al brand Lexus, con una storia relativamente breve, ma questo non le ha impedito di imporsi rapidamente come un modello chiave per la gamma europea di Lexus. Dal 2011 la CT HYBRID ha venduto oltre 42.000 unità in Europa, coprendo circa il 25% delle vendite globali del brand.

La CT HYBRID è il modello Lexus più venduto in diversi paesi europei, tra cui la l’Italia, Francia, il Regno Unito, la Spagna, la Norvegia e l’Olanda. Le risorse investite in questo progetto sono imponenti, con uno staff di oltre 1.400 persone impegnate nello sviluppo della vettura, puntando al raggiungimento di due obiettivi principali:
  • consolidare l’immagine del modello, affidandosi a un design più audace, in linea con la nuova linea stilistica del brand.
  • arricchire l’esperienza di guida, attraverso il miglioramento delle dinamiche di guida e dei livelli di comfort, eleganza e tecnologia propri del brand Lexus.
Gli esterni della nuova CT HYBRID si presentano più dinamici ed eleganti, con forme studiate per attirare l’attenzione dei clienti più giovani. Il frontale introduce un’ulteriore evoluzione della ‘Spindle Grille’ di Lexus. La parte centrale della griglia si spinge verso l’esterno per creare una forma tridimensionale che evidenzia le linee aerodinamiche del cofano e del paraurti. Gli angoli inferiori della nuova griglia sono più lontani l’uno dall’altro di 10 centimetri rispetto a quelli del modello precedente, conferendo alla CT HYBRID un aspetto ribassato e un profilo più sportivo.

La forma affusolata messa in risalto dalle tonalità scure, il contrasto tra il rivestimento cromato superiore e quello metallizzato della parte inferiore, accentuano la struttura tridimensionale della nuova griglia.
Come per gli altri modelli della gamma, la griglia si trova in una posizione più bassa rispetto ai gruppi ottici, creando così quell’aspetto determinato che negli anni è diventato il marchio di fabbrica del brand. I fari dispongono invece di proiettori a LED e di un nuovo rivestimento interno fumé ad effetto metallizzato.

Gli alloggiamenti dei fendinebbia, collocati sui bordi inferiori del paraurti, sono caratterizzati dallo stesso colore della griglia e dispongono di piccole fessure aerodinamiche che migliorano la gestione del flusso dell’aria attorno al frontale, contribuendo ad una maggiore stabilità alle velocità più sostenute.
Di profilo, la nuova CT HYBRID è riconoscibile dai nuovi cerchi in lega a 10 razze, disponibili sia da 16” che da 17”, che si aggiungono a quelli da 15”, e dalla nuova antenna a pinna di squalo.


World Superbike: Bilancio positivo per Pirelli a Phillip Island



Positivo per Pirelli il bilancio del primo round del Campionato Mondiale eni FIM Superbike disputatosi nella giornata di oggisull’impegnativo circuito di Phillip Island. La casa milanese di pneumatici ha confermato ancora una volta, dopo la già buona prestazione ottenuta lo scorso anno, di non temere le insidie del tracciato australiano, da sempre incubo dei costruttori di pneumatici di tutto il mondo per via del suo layout molto particolare con molte curve a sinistra che stressano gli pneumatici soprattutto su un lato e per le elevate temperature che l’asfalto può raggiungere. 
La gamma DIABLO™ di Pirelli con gli pneumatici DIABLO™ Superbike e DIABLO™ Supercorsa utilizzati rispettivamente nelle classi Superbike e Supersport hanno messo tutti i piloti nelle migliori condizioni per lavorare sulla moto e per trovare il miglior set-up di gara. Nella classe regina Eugene Laverty (Voltcom Crescet Suzuki), Sylvain Guintoli e Marco Melandri (Aprilia Racing Team) insieme al pilota EVO David Salom (Kawasaki Racing Team) sono stati i piloti più bravi a sfruttare gli pneumatici preservandoli al meglio grazie anche all’ottimo set-up delle moto fatto dai rispettivi team.
I piloti del Ducati Superbike Team, maggiormente in difficoltà in Gara 1, hanno comunque ottenuto in entrambe le gare un ottimo quarto piazzamento con Davide Giugliano e in Gara 2, grazie ad un set-up differente della moto e ad utilizzo più accorto degli pneumatici, anche Chaz Davies, vincitore del Pirelli Best Lap Award per aver realizzato il giro più veloce in Gara 1, ha migliorato la propria prestazione terminando al settimo posto.
Notevole la prestazione delle Superbike EVO del pilota David Salom, 9° e 10° e migliore tra i piloti Superbike EVO, e di Niccolò Canepa (Althea Racing) che con la sua Ducati 1199 Panigale R EVO ha ottenuto un 10° e 11° piazzamento in griglia dopo un ottimo weekend di prove libere cronometrate.
Nella classe Supersport storica vittoria della MV Agusta con Jules Cluzel (MV AGUSTA RC-Yakhnich Motorsport) che sale sul gradino più alto del podio dopo 38 anni: l’ultimo successo è infatti datato 1976 quando Giacomo Agostini con la sua MV Agusta 350 4 cilindri vinse sul circuito del Nürburgring.

Il commento di Giorgio Barbier, Racing Director Pirelli Moto: “Sappiamo che questo è un circuito difficile ed impegnativo per gli pneumatici, lo è da sempre e anche dopo la riasfaltatura del dicembre 2012 altri costruttori di pneumatici hanno avuto dei problemi su questo tracciato. Viste le premesse non possiamo quindi che ritenerci soddisfatti del lavoro svolto durante l’inverno e dei risultati ottenuti qui a Phillip Island. Siamo riusciti, grazie agli pneumatici sviluppati, a mettere tutti i piloti, sia Superbike che Supersport in grado di portare a termine le gare su quello che forse è il più temuto circuito per tutti i costruttori di pneumatici. Non solo, Chaz Davies ha fatto registrare un ottimo giro veloce migliorando di ben 2 decimi il già ottimo risultato ottenuto lo scorso anno da Eugene Laverty, a dimostrazione che le prestazioni degli pneumatici sono state comunque molto buone. E’ naturale poi che, in situazioni limite come quelle di Phillip
Island, l’abilità dei team nel settare le moto e quella del pilota nel preservare lo pneumatico possono fare un grandissima differenza, anche questo fa parte dei giochi. Sono stato piacevolmente sorpresa nel vedere gli pneumatici posteriori dei primi tre piloti, le loro gomme posteriori erano in condizioni molto buone nonostante le particolarità del tracciato che conosciamo. Suzuki torna sul gradino alto del podio da cui mancava dal 2010 e di fatto insieme ad Aprilia e Kawasaki ha dimostrato di avere le carte in regola per fare un bel
Campionato. Ottimo anche il risultato delle EVO: utilizzando le stesse gomme dei piloti Superbike Salom e Canepa hanno fatto un ottimo risultato, sono curioso di vedere le prestazioni quando in Europa i piloti EVO avranno a disposizione una gomma posteriore per la gara a loro dedicata che dovrebbe ridurre di qualche decimo il gap rispetto ai piloti Superbike”.


Le soluzioni Pirelli scelte dai piloti:
Per il primo round del Campionato Mondiale eni FIM Superbike 2014 Pirelli, vista la particolarità del tracciato, ha portato per la classe Superbike 5 soluzioni posteriori di sviluppo in mescola medio-morbida e 2 soluzioni anteriori di gamma, la SC1 e la SC2, dei propri pneumatici slick DIABLO™ Superbike.
Per l’anteriore i piloti, come spesso accade, hanno suddiviso più o meno equamente le loro preferenze tra le due soluzioni di gamma, con una leggera preferenza per la SC2 scelta da 13 e 14 piloti rispettivamente in Gara 1 e Gara 2. Al posteriore lo pneumatico di gara, scelto all’unanimità dai piloti, è stata la soluzione SC1
di sviluppo S1633, già soluzione di riferimento nel round del 2013, in mescola medio-morbida e progettata con struttura e materiali interni differenti per mantenerne le temperature d'esercizio particolarmente basse.
In Supersport, Campionato in cui vengono utilizzati pneumatici intagliati DIABLO™ Supercorsa SC, le preferenze sono ricadute per il posteriore sulla SC1 di sviluppo (S1664), scelta da circa l’80% dei piloti, soluzione in mescola medio-morbida che adotta il profilo utilizzato nel 2013 nelle gare di Istanbul e Jerez de la Frontera. All’anteriore praticamente tutti i piloti hanno optato per la SC1 di gamma, ideale per circuiti mediamente severi.

Pirelli Best Lap Award:
Il “Pirelli Best Lap Award” è il premio che Pirelli assegna al pilota che ha realizzato il giro più veloce in gara. Il riconoscimento viene consegnato da un rappresentante Pirelli nel Paddock Show durante la conferenza stampa che segue il podio al termine delle gare, per un totale di tre premi assegnati ogni weekend. Il tempo fatto registrare e il nome dal pilota più veloce vengono visualizzati sul premio che quest’anno vede incastonato al proprio interno un anello con inciso il layout del tracciato che il pilota può indossare.Il pilota di Superbike e Supersport che al termine della stagione avrà totalizzato il maggior numero di “Pirelli Best Lap Award” sarà eletto “Best Lap Winner: pilota più veloce dell’anno” e premiato nella consueta cerimonia di fine anno.
Questi i piloti che si sono aggiudicati i Pirelli Best Lap Award nel primo round stagionale:
WSB Gara 1 – Chaz Davies (Ducati Superbike Team), 1'30.949 (2° giro)
WSB Gara 2 – Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), 1'31.421 (12° giro)
WSS – Roberto Tamburini (San Carlo Puccetti Racing), 1’33.883 (4° giro)


Le statistiche 2014 Pirelli del round di Phillip Island:
• Numero totale di pneumatici portati da Pirelli: 3580
• Numero di soluzioni (asciutto, intermedio e bagnato) per la classe Superbike: 4 anteriori e 7 posteriori
• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota Superbike: 30 anteriori e 48 posteriori
• Numero di soluzioni (asciutto, intermedio e bagnato) per la classe Supersport: 4 anteriori e 4 posteriori
• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota Supersport: 23 anteriori e 25 posteriori
• Temperatura in Gara 1: aria 21° C, asfalto 32° C
• Temperatura in Gara 2: aria 22° C, asfalto 48° C
• Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli Diablo Superbike in gara: 321,4 km/h, realizzata in Gara 2 da Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) al 2° giro
• Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa nella gara Supersport: 280,5 km/h, Jules Cluzel (MV AGUSTA RC-Yakhnich Motorsport) al 5° giro.

World Superbike: Aprilia riparte con una vittoria e due podi. Guintoli trionfa in Gara 2 a Phillip Island e sale in testa al Mondiale. Aprilia, Campione in carica, é prima tra i Costruttori



Sul circuito australiano di Phillip Island, all’esordio del Mondiale Superbike 2014, Aprilia vince con Sylvain Guintoli in Gara 2, ottiene altri due podi in Gara 1 e riprende subito il primato iridato sia nella classifica Piloti, sia tra i Costruttori. E’ stato un weekend straordinario per le RSV4 di Aprilia Racing, protagoniste in entrambe le gare. 
La prima frazione è vissuta sul duello tra i due alfieri Aprilia, Melandri e Guintoli, e l’irlandese Laverty che, dopo aver rimontato sul gruppetto di testa del quale ha fatto a lungo parte anche Giugliano, ha regolato gli avversari negli ultimi giri. Marco Melandri ha chiuso con un ottimo secondo posto precedendo in volata il compagno Guintoli (terzo) che, nella parte iniziale della gara, aveva a lungo condotto il plotone, forzando però troppo le gomme e trovandosi, nei giri finali, con la copertura posteriore finita, tanto da impedirgli di contrastare l’attacco di Laverty. 
In Gara 2 la pattuglia dei protagonisti si è allargata anche a Rea, Baz e a Sykes, in rimonta dalle posizioni di rincalzo. Guintoli ha condotto la prima parte di gara e, una volta superato dai compagni di fuga Baz e Laverty, è tornato in testa al 12esimo giro. Due giri dopo un guasto al motore di Laverty - in quel momento secondo dietro il francese di Aprilia - e conseguente perdita di olio in pista, ha costretto Laverty al ritiro e i commissari a sospendere la corsa. L’ordine di arrivo è stato così deciso dall’ultimo passaggio sul traguardo con Guintoli vincitore davanti a Baz e Sykes. Il francese bissa così il successo dello scorso anno (sempre con Aprilia RSV4) e, grazie anche al terzo posto in Gara 1, prende il comando del Mondiale Piloti. La vittoria di Sylvain e il secondo posto di Melandri in Gara 1 valgono ad Aprilia il primato tra i Costruttori, un ottimo viatico per la stagione appena iniziata. Dopo il bel secondo posto nella prima frazione Melandri ha avuto una incertezza nel corso dell’ottavo giro della seconda gara: arrivato lungo in frenata è dovuto rientrare in 14esima posizione. Da lì ha iniziato una coraggiosa rimonta che lo ha portato fino alla ottava piazza finale, guadagnando così 8 punti che gli valgono il terzo posto nella classifica piloti. 

Sylvain Guintoli: “In Gara 1 forse mi sono fidato un po’ troppo, sono partito forte e verso la fine non avevo più il feeling giusto con la gomma posteriore. Le condizioni erano molto diverse da quelle trovate nei giorni scorsi, comunque abbiamo fatto un buon lavoro. Nella seconda gara ho provato a stare coperto ed ha funzionato, se penso a quello che è successo durante l’inverno non posso che essere contento del nostro weekend, sono tornato finalmente sul gradino più alto del podio. Voglio ringraziare i ragazzi che mi hanno seguito durante la riabilitazione, ora sono piuttosto stanco ma avrò un mese a disposizione prima della prossima gara per recuperare.”.


Marco Melandri: “Gara 1 è andata bene, ho fatto una buona partenza poi stato tranquillo nei primi giri per preservare le gomme in vista del finale. Purtroppo dopo metà gara la moto scivolava tanto, non riuscivo ad essere incisivo, quindi quando è andato in testa Eugene ho preferito conservare il secondo posto. Anche in Gara 2 volevo attuare la stessa tattica, ma per sorpassare Rea ho frenato più forte del solito, la ruota posteriore si è alzata e sono stato costretto a un dritto. Sono deluso perché ho buttato via punti importanti, sicuramente mi manca ancora esperienza nell’adattarmi alle reazioni della moto e adattare il setting alle mie caratteristiche di guida. Anche le condizioni della pista hanno fatto emergere dei problemi che non avevamo mai avuto. Ora devo inquadrare la situazione per essere pronto alla prossima gara”.

domenica 23 febbraio 2014

CAMPIONATO ITALIANO REGOLARITÀ AUTO STORICHE: MAURIZIO AIOLFI VINCE LA "COPPA DEI LUPI" 2014

Maurizio Aiolfi ha conquistato la terza edizione della Coppa dei Lupi, gara di regolarità autostoriche, valida per il campionato italiano CSAI, organizzata dalla Scuderia de Tempo Perso di Sora. Il top driver di Piacenza dopo essersi aggiudicato le edizioni del 2012 e del 2013 meritatamente si è piazzato al primo posto della classifica assoluta anche nell'edizione 2014, rispettando i pronostici e confermando il proverbio " non c'è due senza tre", nonostante la presenza dei migliori piloti della categoria richiamati dal fascino della gara e dalla validità della stessa per il campionato italiano CSAI. Maurizio Aiolfi ha utilizzato la stessa vettura dell'edizione precedente, una Autobianchi A 112 Abarth del 1980, navigato da Giacinto Mozzi, altro top driver vincitore della Mille Miglia 2012. Al secondo posto Pier Luigi Fortin e Laura Pilè su Fiat 600 del 1957. Terza piazza per Roberto Ricci e Valeria Gallotta su Autobianchi A112 Abarth. Cinquantasei gli iscritti alla competizione di cui quarantotto i partenti da Sora e trentotto gli equipaggi giunti al traguardo di Celano, dopo un articolato e impegnativo percorso di 346 chilometri in gran parte lungo le strade del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. (foto Viola)

World Superbike: Laverty (Suzuki) e Guintoli (Aprilia) vincono le gare di Phillip Island


Il Campionato Mondiale eni FIM Superbike ha preso da Phillip Island con Eugene Laverty (Voltcom Crescent Suzuki) che ha regalato la prima vittoria al team capitanato da Paul Denning, riportando dopo lunga assenza la Suzuki sul gradino più alto del podio. Alle sue spalle, Marco Melandri ha preceduto il compagno di squadra Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), e Davide Giugliano (Ducati Superbike Team).
Tra i piloti EVO, David Salom (Kawasaki Racing Team) ha preceduto Niccolò Canepa (Althea Racing Team) e Glenn Allerton (sostituto di Sylvain Barrier per il Team BMW Motorrad Italia Superbike).
Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) si è poi aggiudicato la seconda gara, ottenendo la quinta vittoria della sua carriera nel Campionato Mondiale eni FIM Superbike. Guintoli si trovava in testa nel corso del quindicesimo giro, quando la gara è stata fermata per il problema tecnico occorso al vincitore di gara 1 Eugene Laverty (Voltcom Crescent Suzuki): l'irlandese era in seconda posizione al momento della rottura del motore della sua GSX-R 1000. I due piloti Kawasaki ufficiali Loriz Baz e Tom Sykes, alle spalle di Laverty prima della bandiera a scacchi, hanno completato il podio.
Davide Giugliano (Ducati Superbike Team) ha chiuso in quarta posizione, seguito dai piloti Pata Honda Jonathan Rea e Leon Haslam. Settima posizione per Chaz Davies, compagno di squadra di Giugliano, davanti a Marco Melandri (Aprilia Racing Team) e a Toni Elias (Red Devils Roma Aprilia).
Tra i piloti EVO ancora David Salom (Kawasaki Racing Team) davanti a Niccolò Canepa (Althea Racing Ducati). 
La classifica del Mondiale Superbike vede Guintoli (Aprilia) con 41 punti seguito da Baz (Kawasaki) con 31 punti, Melandri (Aprilia) con 28 punti, Giugliano (Ducati) con 26 punti, Sykes (Kawasaki) 25 punti, Laverty (Suzuki) 25 punti, Rea (Honda) 21 punti.

sabato 22 febbraio 2014

Kimi Raikkonen dopo i test in Bahrain: “Concentrati sul nostro lavoro”






Anche il secondo test della stagione è concluso. Kimi Raikkonen traccia un bilancio dei suoi due giorni al volante della Ferrari F14 T: “Non riesco ancora a dire quanto siamo veloci, è solo il secondo test della stagione ed è difficile capire quali sono i valori in campo. Una cosa è certa, via via che prenderemo confidenza con la vettura diventeremo sempre più veloci. Non credo che neanche il prossimo test in Bahrain sarà rivelatorio, per capirne di più bisognerà arrivare in Australia. La macchina è ancora un laboratorio, ci sono ancora diverse cose che dobbiamo finire di conoscere e di provare. Devo dire che prima di poterci dire al cento per cento pronti abbiamo ancora molto lavoro da fare”.
Degli avversari il finlandese non si preoccupa più di tanto: “Certamente i team motorizzati Mercedes sono andati bene qui ma noi avevamo un programma e non è detto che quelli che hanno fatto i tempi migliori ne avessero uno uguale. Come detto questo è un test e nei test si provano cose, si farà sul serio da Melbourne in poi. A noi in questo momento non interessa perfezionare la velocità ma l’affidabilità per portare a termine senza problemi le prime gare. Anche i giri fatti con le gomme più morbide non erano finalizzati alla ricerca della prestazione ma
a valutare quali assetti preparare in funzione di quel tipo di gomma. I long run fatti dagli altri non mi preoccupano, noi abbiamo i nostri programmi. I long run per noi sono previsti la settimana prossima”.
Il test si è concluso con un incidente, a cinque minuti dalla fine della sessione: “A fine turno non si è trattato di un problema tecnico, sono semplicemente finito in testacoda alla curva 4, ho danneggiato la vettura ma non credo sarà un problema rimetterla a posto per la settimana prossima. Forse sono finito troppo largo su un cordolo, poi si è innescato un pattinamento che mi ha fatto perdere il controllo della vettura e ho sbattuto”.




F1, test in Bahrain: per Kimi Raikkonen e la Ferrari giornata produttiva. Completate tutte le prove previste dal programma tecnico


Si è conclusa oggi sul Circuito di Sakhir la seconda sessione di prove precampionato della Scuderia Ferrari, con Kimi Raikkonen nuovamente alla guida della F14 T. La giornata è stata produttiva e la squadra è riuscita a completare tutte le prove previste dal programma tecnico, nonostante l’urto della F14 T contro le barriere a cinque minuti dalla fine abbia causato la chiusura anticipata del test.Durante la mattina il lavoro della squadra è stato incentrato sulle prove di assetto, sulla valutazione degli pneumatici Medium e Soft e sulla messa a punto delle procedure di partenza. Il pomeriggio è proseguito effettuando alcune prove aerodinamiche con giri sulla lunga distanza. In totale, i giri percorsi da Kimi sono stati 82, il più veloce nel tempo di 1:36.718. Nell’arco delle quattro giornate di Sakhir, la F14 T ha completato 287 tornate, pari a 1,553 km.

“Siamo riusciti a migliorare alcune cose da Jerez e continuiamo a capire cose nuove sul comportamento della vettura” – ha detto Kimi a www.ferrari.com – “Abbiamo provato diverse soluzioni per cercare di prepararci al meglio per i test della prossima settimana e per l’inizio della stagione. L’urto contro le barriere? Mi sono girato sul cordolo all’uscita della curva 4, può succedere! Fortunatamente è avvenuto nel finale, mi dispiace solamente che costringerà la squadra a fare del lavoro extra.”

Il prossimo appuntamento in pista è per il 27 febbraio, quando la Scuderia Ferrari e le dieci squadre di Formula 1 torneranno sul Circuito di Sakhir per il terzo e conclusivo test prima dell’inizio del Campionato.

Il calendario 2014 dell'Autodromo di Monza

E' stato pubblicato il calendario delle attività 2014 dell'Autodromo Nazionale Monza, che inaugurerà la stagione agonistica nel fine settimana del 6 aprile, con prove e gare di Ferrari Challenge, Euro GT Sprint e Euro V8 Series, per concluderla nell'ultimo fine settimana di novembre con il Monza Rally Show. Il clou dell'attività sarà, come tradizione, il Gran Premio d'Italia F1, in programma il 7 settembre. Un altro appuntamento internazionale è previsto il 13 aprile con Blancpain GT Endurance Series.
Non sono previste gare in moto ma c'è una novità: l'Autodromo di Monza potrebbe rientrare nel Mondiale FIA per vetture Turismo (WTCC) nel mese di giugno in sostituzione di Spa, se la FIA non confermerà prove e gare previste, ma con riserva, sul circuito belga.


F1: Nico Rosberg e Mercedes i più rapidi nei test in Bahrain

Nico Rosberg e la Mercedes chiudono al primo posto la quattro giorni di prove in Bahrain, realizzando nel quarto e ultimo giorno il miglior tempo sul giro (1'33.283), probabilmente in una simulazione di qualifica. Alle spalle di Rosberg la McLaren di Jenson Button e la Ferrari di Kimi Raikkonen.
Debutto decisamente positivo per Felipe Nasr sulla Williams. Il nuovo terzo pilota della Scuderia inglese ha completato senza problemi 90 giri realizzando il quarto crono della giornata alle spalle di Raikkonen.
Ancora problemi per la Red Bull Racing, in pista con Daniel Ricciardo, che ha effettuato 15 giri trascorrendo quindi gran parte del tempo ai box per problemi, secondo indiscrezioni, alla Power Unit Renault. Incidente verso la fine delle prove per Raikkonen che ha danneggiato musetto e sospensione della sua F14 T.



Test F1 Bahrain - giorno 4

1 Nico Rosberg - Mercedes 1'33.283
2. Jenson Button - McLaren-Mercedes 1'34.957
3. Kimi Raikkonen - Ferrari 1'36.718
4. Felipe Nasr - Williams-Mercedes 1'37.569
5. Pastor Maldonado - Lotus-Renault 1'38.707
6. Sergio Perez - Force India-Mercedes 1'39.258'
7. Daniel Ricciardo - Red Bull-Renault 1'39.837'
8. Jean-Eric Vergne - Toro Rosso-Renault 1'40.472
9. Kamui Kobayashi - Caterham-Renault 1'43.027
10. Marcus Ericsson - Caterham-Renault 1'45.094