mercoledì 5 febbraio 2014

NUOVA ESPERIENZA MONDIALE PER POWER CAR TEAM AL VIA IN SVEZIA CON FABIO FRISIERO

POWER CAR TEAM ritorna nel mondiale rally. La squadra scledense, una delle più attive squadre italiane oltre confine, ribadisce il proprio status portandosi ai nastri di partenza del Rally Sweden, seconda prova del Campionato del Mondo, in programma per questo fine settimana.
La squadra ha predisposto una Peugeot 207 S2000 per il gentleman Fabio Frisiero che sarà affiancato da Simone Scattolin. Per l’imprenditore scledense sarà la prima esperienza con la vettura in una gara che ha già disputato in passato. Frisiero ha una lunga esperienza nel mondiale rally, nel quale si è spesso imposto all’attenzione come uno dei piloti privati più redditizi.
Stasera il via alla gara, con la Super Special Stage di Karlstadt, poi da domani sino a sabato 8 febbraio l’intera sfida fatta di 24 prove speciali su fondo pressoché innevato. Oltre 300 i chilometri di distanza competitiva.
(Foto M. Di Pasquale/Fotosport)

CONFERME E NOVITA’ AL 37° RALLY IL CIOCCO E VALLE DEL SERCHIO




L’appuntamento è di quelli da segnare in agenda ed anche da evidenziare a tratto marcato. La data, intanto, è quella del 14,15 e 16 marzo, l’impegno è quello del 37. Rally Il Ciocco e Valle del Serchio. Con esso si torna a parlare di Campionato Italiano Rally del quale, come è oramai consuetudine, sarà l’evento di apertura, la prima delle otto gare in calendario per la massima espressione tricolore delle corse su strada.
Corse su strada che proprio al Ciocco hanno visto scrivere pagine indimenticabili di storia sportiva e non solo. Storia di persone e di macchine. Storia di una grande passione proposta in concreto da Guelfo Marcucci nel 1976 e proseguita sino ad oggi grazie alla grande passione del figlio Andrea, peraltro anche rallista praticante di buon livello, tant’è che siamo davanti ad una delle gare italiane più conosciute al mondo. L’edizione numero trentasette metterà in strada un evento che coniuga tradizione e rinnovamento insieme, segno che dietro le quinte si lavora tutto l’anno per proporre agli appassionati ed agli addetti ai lavori un rally sempre pronto a proseguire il proprio cammino a vele spiegate.

CONFERMATA LA SINERGIA CON FORTE DEI MARMI
Lo staff di Organization Sport Events, che crea l’evento, fedele al principio consolidato che vuole il Rally Il Ciocco e Valle del Serchio spesso precursore di innovazioni poi diventate consuetudini in tutta Italia, dopo l’importante esperienza del 2013 in cui venne coinvolta la Città di Forte dei Marmi per la partenza della gara, ha lavorato affinché si potesse tornare in Versilia, sviluppando ulteriormente la già forte sinergia con l’Amministrazione Comunale e con l’Associazione dei Commercianti. Il bagno di folla allo sventolare della bandiera di partenza della passata edizione e la grande soddisfazione mostrata dall’intero territorio sono state la classica molla per arrivare ad incontrarsi nuovamente, dando così seguito all’importante percorso ideato insieme denominato “Mare - Monti”, con chiaro riferimento a voler ulteriormente ampliare e valorizzare il sentiment del territorio, partendo proprio dal Rally.
Anzi, l’evento inizierà “una settimana prima”, in quanto sono pronte molte proposte collaterali che andranno ad unire il motorsport con l’educazione stradale, oltre a voler interagire con la realtà locale mediante un ampio ventaglio di proposte fruibili da un pubblico eterogeneo.

IL PERCORSO RIVISTO: TORNA LA CELEBRE “MASSASASSOROSSO”
Sedici Prove Speciali in totale, due giorni di sfide. Dodici per sabato 15 marzo, quattro per domenica 16. I chilometri di distanza competitiva saranno 150 a fronte di untotale di 613. La prima giornata sarà valida anche per il Trofeo Rally Nazionali (TRN) mentre la seconda sarà riservata solamente a coloro che saranno iscritti per la gara del tricolore. Per i partecipanti al TRN sono previste agevolazioni sulla tassa d’iscrizione. In particolare, la prima tappa si prenota per diventare una giornata “dai lunghi coltelli”, tanto tecnica quanto lunga dura, che imporrà costantemente tattica, fermezza e lucidità, visto che vi saranno ben sei differenti “piesse” da correre.
Eccoli, i caratteri del “Ciocco” targato duemilaquattordici, un biglietto da visita interessante, che conferma un rally “vero” e che lo diventa ancor tale venendo a sapere che pur adottando il format della passata stagione, cambierà qualche suo segno distintivo, per proporsi sempre più affascinante a chi corre ed anche a chi sarà a bordo strada per tifare gli equipaggi in corsa.
Il Rally del Ciocco è sempre stato un ottimo veicolo di comunicazione del territorio che lo abbraccia, la Mediavalle e la Garfagnana, per questo si è cercato di dare alternanza all’utilizzo delle strade ed al passaggio nei luoghi, proprio per cercare di dare immagine ai luoghi che attraversa. “ascoltando” le richieste di chi corre ed anche degli appassionati, dopo cinque anni torna la celebre Prova di Massasassorosso, un vero e proprio “must”, tecnica e spettacolo insieme, ed oltre ad essa torna anche la “San Rocco”, altro percorso molto amato dai piloti.

AMMESSE AL VIA ANCHE LE VETTURE STORICHE E CLASSICHE
Il Regolamento Federale prevede che in coda alle gare con vetture “moderne” possano essere previste anche quelle che hanno fatto la storia sportiva. Il Rally il Ciocco e Valle del Serchio, non si sottrarrà a questa particolarità, che potrà portare su strade storiche vetture che le hanno transitate molti anni fa. Quindi, potranno prendere il via alla gara 15 vetture “storiche” (costruite fino al 1985) e 15 vetture “classiche” (1986-1991), un incentivo in più per avere al Ciocco un “amarcord”, che non mancherà di regalare momenti di ricordi importanti, quelli che hanno fatto la storia dello sport e la cultura dell’automobile.

Lo scorso anno il Rally del Ciocco e Valle del Serchio fu vinto dai trevigiani Giandomenico Basso-Mitia Dotta, a bordo di una Peugeot 207 S2000 (nella foto Bettiol).

Pirelli DIABLO™ Superbike PRO rinnova la gamma con nuovi profili, mescole e misure


Pirelli DIABLO™ Superbike PRO  è uno pneumatico slick destinato al solo utilizzo su pista progettato per offrire le massime prestazioni su moto Superbike combinate ad una eccellente durata con caratteristiche di grip, maneggevolezza e stabilità tipiche dei prodotti destinati alle moto con ciclistica di serie, così da poterne sfruttare al massimo le potenzialità e da massimizzare il divertimento per il pilota.
Per migliorare le già ottime caratteristiche del prodotto, gli ingegneri Pirelli hanno agito sia sullo pneumatico anteriore che sul nuovo posteriore da 200/55.

Il nuovo pneumatico anteriore 120/70 R17 è stato aggiornato in base agli ultimi sviluppi apportati al DIABLO™ Supercorsa SC quindi acquisendo tutta l’esperienza maturata nei campionati Superbike, Supersport e Superstock. Rispetto alla versione precedente, il nuovo prodotto ha una mescola aggiornata e un profilo più aggressivo che migliora la maneggevolezza e garantisce una superficie di contatto più ampia in grado di offrire più grip, stabilità e precisione di traiettoria in curva e in piena piega.

Il nuovo pneumatico posteriore 200/55 R17 sostituisce l’attuale misura da 190/55 R17 e coerentemente con le modifiche apportate sull’anteriore adotta tutti gli sviluppi acquisiti in questi anni nelle attività racing. Strutture e profili sono simili a quelli utilizzati nel DIABLO™ Supercorsa SC così da lavorare perfettamente in sincrono con lo pneumatico anteriore per offrire un comportamento equilibrato e un facile set-up. I benefici derivati dalla combinazione della struttura con il profilo sono gli stessi ottenuti sullo pneumatico anteriore con il vantaggio aggiuntivo di sottoporre la mescola ad un livello di stress inferiore grazie ad una maggiore superficie di contatto. Questo ha permesso di lavorare sulle mescole per aumentarne il grip pur mantenendo i vantaggi offerti dal prodotto precedente in termini di durata, consistenza e facilità di set-up. Ora la misura posteriore 200/55 R17 è bimescola con un un rapporto del 35%-30%-35%: la mescola centrale si estende per un 30% del profilo dello pneumatico, mentre la mescola della spalla copre il 35 % del profilo su ciascun lato. La mescola presente nella sezione centrale garantisce caratteristiche di durata e mantenimento della temperatura, mentre la mescola delle spalle deriva da quella del DIABLO™ Supercorsa SC2 e aumenta sensibilmente il grip in piega.

DIABLO™ Superbike PRO si propone pertanto come punto di incontro tra il mondo delle competizioni e il cliente sportivo che si allena in pista anche per partecipare a competizioni e trofei amatoriali oppure semplicemente che ama la guida in circuito e intende sfruttare tutto il potenziale della propria moto a livello di ciclistica. Rispetto al DIABLO™ Superbike, prodotto top di gamma utilizzato da piloti professionisti che richiede però un settaggio avanzato della motocicletta per essere sfruttato a pieno, la peculiarità del DIABLO™ Superbike PRO è quella di offrire una maggiore facilità di set-up del tutto simile a quella garantita da pneumatici supersportivi intagliati unita aprestazioni che durano nel tempo. Una sintesi perfetta tra impostazione agonistica, carcassa sportiva e mescole a lunga durata. Rispetto al fratello maggiore utilizzato nelle competizioni Superbike, DIABLO™ Superbike PRO presenta una carcassa più flessibile, mescole in grado di garantire un chilometraggio ben più elevato e una struttura che è stata progettata per la gamma misure delle più diffuse supersportive con cerchi da 17 pollici. In questo modo lo pneumatico riesce a lavorare in perfetta simbiosi con telai e sospensioni di serie senza dover modificare il set-up, le geometrie della ciclistica o la rapportatura finale: per poterlo sfruttare al 100% è sufficiente impostare il migliore assetto in base al proprio stile di guida.

La struttura di derivazione sportiva è stata sviluppata per assicurare una temperatura uniforme e un’usura regolare durante ripetute sessioni in pista, garantendo stabilità nelle prestazioni e durata dello pneumatico.

I profili direttamente derivati dall’esperienza nel Campionato Mondiale Superbike sono stati ottimizzati per assicurare una larga e uniforme superficie di appoggio a tutti gli angoli di piega e un regolare trasferimento della potenza al suolo anche in corrispondenza di improvvisi cambi di traiettoria.

Le mescole garantiscono un’alta durata unita a ottime proprietà di mantenimento della temperatura di funzionamento, grazie alla facilità nell’entrare in temperatura e nel mantenere le prestazioni giro dopo giro.

Rispetto al DIABLO™ Superbike, dovendo offrire un prodotto di facile utilizzo e destinato a sessioni in pista, è statomigliorato il rendimento alle temperature di esercizio più basse diminuendo anche il tempo necessario allo pneumatico per entrare in temperatura, così da non rendere strettamente necessario l’utilizzo delle termocoperte e poter approfittare del massimo grip già dopo pochi giri di pista. Alle temperature più elevate invece DIABLO™ Superbike PRO riesce a limitare il degrado del battistrada anche in presenza di uno stile di guida più aggressivo, grazie ad un livello di flessibilità e deformabilità più controllata che evita di mettere in crisi le mescole.

DIABLO™ Superbike PRO, riconoscibile per la linea rossa longitudinale sul battistrada e per il logo “PRO” in colore rosso sul fianco dello pneumatico, è disponibile all’anteriore nella misura 120/70 R17 e al posteriore nelle misure 180/55 R17 e nella nuova 200/55 R17.

martedì 4 febbraio 2014

Peugeot 508 RXH Castagna




Peugeot 508 RXH Castagna è l’originale interpretazione proposta dall’Atelier Milanese del modello alto di gamma del Leone. La realizzazione di questo esemplare unico è la sintesi concreta derivante dall’incrocio dei percorsi dei due Marchi.

Eugenio Franzetti, Direttore Relazioni Esterne di Peugeot Italia, lo racconta così: “Sono talmente tanti i valori in comune tra Peugeot e Castagna che era inevitabile che prima o poi le nostre strade si incontrassero.
Prima di tutto la tradizione: Castagna è stata fondata nel 1849, Peugeot vanta più di 200 anni di attività… non a caso ci siamo conosciuti a una manifestazione di auto storiche...”
In effetti, entrambi i Marchi hanno un vero e proprio culto della tradizione. Peugeot colleziona tutte le sue creazioni nel Museo di Sochaux (Francia) e vanta un’organizzazione come l’Adventure Peugeot che raccoglie tutti i Club Storici del Leone esistenti nel mondo, fra cui quello di Peugeot Italia.

Il passato è costante fonte d’ispirazione per il futuro;” continua Eugenio Franzetti “studiando la storia dei nostri modelli, è evidente come Peugeot abbia intrapreso sempre un percorso di crescita all’interno della propria gamma, anche attraverso la realizzazione di esemplari unici o facendo ricorso a carrozzieri esterni, sia per interpretazioni sportive, come le Dar’l Mat, sia per produzioni di serie, il cui esempio più famoso è la collaborazione con Pininfarina. E’ stato quindi quasi naturale decidere di sublimare i valori già insiti nei modelli Peugeot - ricchezza di allestimenti, ricerca dei particolari, reale piacere di guida - con la realizzazione di un esemplare unico che unisse i valori tipici delle interpretazioni Castagna: la ricerca di nuovi materiali e il loro inedito accostamento, il calore, la raffinatezza e l’originalità delle sue creazioni, l’accuratezza della qualità realizzativa.
La scelta di Castagna è caduta sulla 508 RXH, che rappresenta l’alto di gamma Peugeot per ricchezza degli
equipaggiamenti, sulle cui forme da “Allroad” il carrozziere milanese si è sentito maggiormente coinvolto per
manifestare la propria creatività ed esaltare le caratteristiche “Premium” di questo modello. 508 RXH è contemporaneamente anche la massima espressione tecnologica del Marchio. La sua tecnologia innovativa HYbrid4 permette di utilizzare anteriormente un motore HDi 2.0 da 163 cavalli e uno posteriore elettrico da
37 cavalli, per un totale di 200 cavalli che possono essere sfruttati al meglio, a seconda delle situazioni, selezionando una delle modalità previste dal selettore posto sul tunnel centrale.
Si può quindi scegliere la modalità auto in modo da privilegiare il comfort di marcia e la mobilità sostenibile, oppure quella Sport per utilizzare tutta la potenza disponibile; ma è possibile anche viaggiare in modalità ZEV con il solo motore elettrico, oppure utilizzare insieme i due propulsori per un funzionamento 4x4.
Conclude Eugenio Franzetti: “Insiema a Castagna, siamo partiti dalle caratteristiche di 508 RXH e dalla sua tecnologia HYbrid4 per immaginare un viaggio, il viaggio di un uomo affermato, che vive in città, ma che ama anche poterne evadere per una gita in campagna o per un’escursione in montagna, sulla neve, muovendosi in questi contesti con tutto il rispetto per l’ambiente che l’auto ibrida gli consente.

Spetta a Gioacchino Acampora, chief designer dell’Atelier Castagna, il compito di raccontare le sue fonti d’ispirazione per la sua realizzazione: “Non è un mistero: negli ultimi anni, l’ho scritto in tempi “non sospetti”, ammiro molto il design dei francesi ed il loro modo di fare prodotto. Ma quando ho avuto occasione di provare alcune vetture del Leone le mie sensazioni al riguardo sono andate ben oltre le mie convinzioni. Recenti prototipi sviluppati dalla casa come Onyx lasciano lo stupore di materiali caldi e naturali che ben contrastano con l’aspetto “logico” delle forme matematiche. L’idea di base è semplicemente quella di far emergere tramite un unico colore lo spirito della vettura. Ho provato spesso la magica sensazione che ti offre questa vettura dello scorrere silenziosamente e a volte è stato ancora più bello perdersi in passeggiate cercate per sentire il rumore del silenzio: tanta è stata la voglia di “mimesi” ad un certo punto. Da tutto ciò abbiamo tratto ispirazione per creare una livrea che da esterna divenisse interna in un‘unica soluzione cromatica che grazie a Lechler ed Alcantara è divenuta possibile.
Ora la carrozzeria veste un nuovo colore materico, espressione di una esterna naturalità fredda che diviene calda all’interno della vettura: la speciale Alcantara grigio-verde ad effetto “lanoso” è stata il materiale ideale su cui installare imbottiture in autentico tweed inglese, tarsie in cuoietto senape naturale venate con un “gilettino” in pelle bordeaux e ricercate lavorazioni ottenibili solo manualmente.
La scelta di Alcantara per gli interni è coerente anche con il contenuto ecologico della 508 RXH HYbrid4: grazie alla certificazione di Carbon Neutrality, Alcantara ha infatti un impatto nullo in termini di emissioni.
Il colore bordeaux in contrasto (ma è stata studiata tutta una gamma di colori di gusto francese) su un gioco di opachi e lucidi, di lisci e ruvidi,” - prosegue Gioacchino Acampora – “trasforma la parte di fiancata delimitata dagli altri componenti di carrozzeria in un elemento quadrilatero capace di dar forza all’insieme. Il “core” opaco è ripieno del colore a noi più affine supportato da un colore “incolore”, un grigio in “misticanze” verdi che riflettendo l’esterno che sia città, campagna, mare o dolomitico, si carica del paesaggio fondendo l’auto nel contesto. La sottile cornice in blu profondo della calandra stigmatizza i contenuti ecologici espressi dal propulsore, è presente attorno allo strumento che misura il percentile ECO del movimento ed in generale riveste, in una sfumatura più scura, la piattaforma del veicolo sino a divenirne colore dell’impuntura utilizzata per le necessarie cuciture degli interni. Gli occhi del felino, i fari, appaiono serrati, più piccoli, verniciati ora all’interno e arricchiti con dettagli in cromo nero: identica tonalità adottata dai profili delle guarnizioni dei vetri e per le barre portatutto sul tetto ora meno visibili ma presenti, fuse nel nero del vetro panoramico. La stessa forza è nella forma dinamica provocata dallo sbilanciamento dei volumi “in avanti” del nuovo sottoporta che “felino” collega i passaruota ridisegnati a contenere i cerchi da 19” e l’inedita gommatura.

L’uso del legno è una componente spesso utilizzata da Castagna: “Le modanature esterne in rovere affumicato valorizzano lo spigolo che caratterizza fortemente la linea di cintura sino al faro ed insieme ai profili in gomma presenti sulle porte chiude il colore a contrasto. L’uso del legno è esteso anche al vano bagagli, le cui fiancate sono rivestite come il piano di appoggio, con mensole in rovere, rigato dalla stessa linea grafica “energetica” che caratterizza tutto il design d’origine dell’attuale gamma Peugeot. Accessori “indispensabili” presenti in questo inedito quanto rifinito vano di carico, per una vettura da vivere en plein air, sono la torcia e le prese di corrente da 220 volt a cui poter collegare fornelli ad induzione per pic-nic dove nulla deve essere freddo se non per scelta o per ricaricare bici dalla pedalata servoassistita elettricamente per muoversi in totale libertà.


lunedì 3 febbraio 2014

NASCE LA FORMULA RENAULT 1.6 ALPS JUNIOR, NUOVA SERIE LOW-COST PER PUNTARE AL FUTURO

Una serie dai costi contenuti rivolta ai giovanissimi e non solo, in perfetta sinergia con la Formula Renault 2.0 ALPS. Una vettura formativa. Un calendario internazionale che include cinque doppi appuntamenti su circuiti blasonati. Un montepremi importante e tanto altro ancora. Tutto questo è la Formula Renault 1.6 ALPS Junior, la nuova serie lanciata da Renault Sport che prenderà il via quest’anno sotto l’egida della Fast Lane P romotion.
L’obiettivo della Formula Renault 1.6 ALPS Junior è da subito quello di dare la possibilità a tutti i piloti dai 16 anni in su di acquisire le prime esperienze per guardare al futuro, offrendo un contesto ideale per iniziare un cammino verso le categorie superiori che soltanto il Costruttore francese può garantire attraverso la filiera della Formula Renault 2.0, F.Renault 3.5 e la presenza motoristica sia in Formula 3 che in Formula 1.
La Formula Renault 1.6 ALPS Junior si presenta come una serie low-cost, che nasce dall’esperienza già maturata nei campionati nordeuropei (quali la Formula Renault 1.6 North European Cup Junior e la Formula Renault 1.6 Nordic Championship), impiegando la monoposto Signatech, garanzia di affidabilità e dai costi estremamente contenuti: 42 mila euro “chiavi in mano”, con la possibilità di effettuare l’acquisto in quattro rate.
Importante, come già detto, anche la sinergia con le serie maggiori, nel contesto di un calendario che vedrà due eventi (Motorland Aragon e Paul Ricard) svolgersi negli stessi weekend della World Series by Renault e gli altri appuntamenti in abbinamento con tre delle sette tappe della Formula Renault 2.0 ALPS(Red Bull Ring, Monza e Mugello), con un format che comprende per ciascun fine settimana due sessioni di prove libere, una di qualifica e le due gare.
Di rilievo il montepremi, quantificabile in 120 mila euro. Al vincitore della stagione verrà offerta l’iscrizione completa alla Formula Renault 2.0 ALPS 2015, mentre al secondo classificato andrà l’iscrizione al campionato della stessa serie ALPS. Previsti anche un premio per il team primo classificato e vari premi in pneumatici e carburante per i singoli appuntamenti.
Ai primi due piloti di tutte le serie europee, al termine della stagione verrà anche data un’opportunità straordinaria: quella di partecipare a una speciale selezione di Renault Sport per potersi aggiudicare una monoposto di Formula Renault 2.0 per prendere parte alla serie 2 litri l’anno successivo.
La filosofia della Formula Renault 1.6 ALPS Junior è “un futuro concreto a basso costo”.

CALENDARIO

27 aprile - Motorland Aragon SPA (World Series by Renault)
25 maggio - Red Bull Ring AUT (Formula Renault 2.0 ALPS)
6 luglio - Monza ITA (Formula Renault 2.0 ALPS)
7 settembre - Mugello ITA (Formula Renault 2.0 ALPS)
28 settembre - Paul Ricard FRA (World Series by Renault)
* soggetto ad approvazione FIA

Maserati Ghibli al Superbowl 2014




Per la prima volta un’automobile disegnata, progettata e costruita in Italia è stata vista contemporaneamente da oltre 110 milioni di spettatori. Si tratta della nuova Maserati Ghibli presentata ieri sera al grande pubblico americano con uno spot televisivo di 90’’ trasmesso durante la 48a edizione del Super Bowl al MetLife Stadium di East Rutherford in New Jersey. La finale del campionato della National Football League tra i Denver Broncos e i Seattle Seahawks è stata vinta dalla squadra di Seattle.
E’ motivo di orgoglio per tutti i lavoratori italiani di Fiat Chrysler Automobiles, e in particolare della Maserati, che la Ghibli, un’automobile di lusso al top della categoria, commercializzata in tutto il mondo, sia presentata ad un pubblico così vasto, proprio nell’anno del suo centenario. Il Super Bowl negli USA viene considerato come l'incontro che assegna il titolo di campione del mondo di football americano e, preso singolarmente, è l'evento sportivo più importante dell'anno, in grado di incollare l'intera nazione davanti al teleschermo, quasi come un giorno di festa nazionale. 
Lo spot proiettato durante il primo quarto della finale si intitola “Strike” e parla di duro lavoro, svolto con abilità, dedizione e impegno. E’ una storia di passione e tenacia interpretata da Quvenzhane Wallis, una giovanissima attrice americana che, nel gennaio 2013, all'età di nove anni, ha ottenuto una candidatura all'Oscar quale miglior attrice [protagonista], entrando nella storia del cinema come la più giovane candidata al prestigioso premio. 

CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERE LO SPOT

Diretto dal regista americano David Gordon Green e girato a Los Angeles, lo spot è l’omaggio al marchio Maserati e a tutte le persone che hanno lavorato duramente per progettare e realizzare un’auto potente e con una forte personalità in grado di sferrare la sua offensiva contro i giganti del mondo dell’automobile. Lo spot parla dritto al cuore di tutti noi che ogni giorno lottiamo contro i problemi e gli ostacoli che incontriamo. Ciascuno contro i propri giganti. Maserati ci ricorda che lavorando con impegno, costanza, passione e dedizione non esistono ostacoli insormontabili e che tutti possiamo vincere e raggiungere i nostri obiettivi.
Disegnata e progettata a Modena, sede storica della Maserati, la Ghibli segna un punto di svolta nella vita del brand. E’ fabbricata nel nuovissimo stabilimento Avv.Giovanni Agnelli di Grugliasco nei pressi di Torino, dove la tradizionale cura artigianale di Maserati è affiancata all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia in grado di garantire una qualità eccellente grazie al controllo anche dei minimi dettagli.
Il team di progettazione della Ghibli ha saputo dar vita ad una berlina con caratteristiche di guida dinamiche, con una personalità dall’aspetto aggressivo che conserva allo stesso tempo collegamenti visivi con la Quattroporte, l’ammiraglia del marchio che sta riscuotendo un grande successo. 
Più corta, più leggera, più dinamica e meno costosa della Quattroporte, la Ghibli, che entra nel mercato delle auto sportive premium del segmento E, rappresenta una pietra miliare nei programmi di Maserati. Si basa su una filosofia più sportiva dell’ammiraglia e il suo modello più potente è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 5,0 secondi e raggiugere una velocità massima di 284 km/h. 
La Ghibli coniuga un design sportivo con la spaziosità prevista da una berlina executive e impone anche nuovi standard qualitativi: dal design allo sviluppo, dalla produzione fino ai controlli di processo. Motorizzata con un V6 turbo Ferrari, è la prima Maserati della storia ad essere proposta anche con un motore diesel oltre ad offrire la trazione integrale.
Lo spot televisivo è stato prodotto in partnership con Wieden+Kennedy, un’agenzia pubblicitaria indipendente con sede a Portland, Oregon, che ha già lavorato con Chrysler per la preparazione di spot trasmessi in edizioni passate del Super Bowl.


ACI: dal mercato dell'auto finalmente segnali incoraggianti

“Il mercato dell’auto mostra finalmente segnali incoraggianti che vanno colti al volo”. Lo dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, commentando i dati sull’andamento delle immatricolazioni a gennaio che segnano +3,2% rispetto al 2013.
“Se non si ridurrà la pressione fiscale che spinge la spesa complessiva annua per l’auto oltre 3.500 euro – aggiunge Sticchi Damiani – gli sforzi e i sacrifici finora compiuti saranno vani: l’eliminazione del superbollo e la defiscalizzazione, anche parziale, dell’IVA per le auto aziendali possono rappresentare i primi passi per rafforzare la fiducia degli italiani verso le quattro ruote”.

Fiat Professional al fianco del Team Yamaha Factory Racing


In occasione dei test MotoGP 2014 in via di svolgimento a Sepang (Malesia), è stata presentata
ufficialmente lapartnership tra il Team Yamaha Factory Racing e Fiat Professional. . In particolare, sul
cupolino delle due Yamaha YZR-M1 di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi spicca il logo di Fiat Professional, il marchio del Gruppo Fiat dedicato ai veicoli commerciali, che sarà Official Sponsor e Official Supplier della squadra giapponese impegnata nel Campionato Mondiale MotoGP 2014.
Inoltre, per suggellare la partnership il logo sarà presente anche nella comunicazione ufficiale del Team e sui backdrop per le interviste, oltre che sulle poltrone poste nei box. Non solo. Alcune vetture del Gruppo Fiat saranno a disposizione del Team Yamaha Factory Racing in occasione delle gare MotoGP 2014 mentre altri mezzi – tra veicoli commerciali e vetture – accompagneranno il management Yamaha Motor Racing nei loro trasferimenti in Italia nel corso del 2014.
Con un palmares di 6 titoli vinti dal 2004, Yamaha Factory Racing è uno dei Team di maggiore successo al mondo. Allo stesso modo, il marchio Fiat Professional si dimostra una delle ʻsquadre' più forti e determinate in Europa. Merito dell'ampia gamma di veicoli che rispondono puntualmente alle necessità nel trasporto professionale delle piccole e medie imprese. Tra le caratteristiche vincenti di tutti i modelli Fiat Professional ci sono ridotti costi di gestione, consumi ed emissioni contenuti, affidabilità e robustezza, prestazioni, comportamento dinamico ed ergonomia di guida.

PEUGEOT CON HANSEN MOTORSPORT NEL CAMPIONATO DEL MONDO RALLYCROSS FIA

Disciplina popolare e spettacolare, negli ultimi anni il Rallycross è stato oggetto di un forte interesse, amplificato nel 2014 dalla creazione di un campionato del Mondo FIA. C’erano tutte le condizioni per sedurre Peugeot, che ha deciso di associarsi alla famosa squadra Hansen Motorsport.








Il Rallycross

La storia di Peugeot nelle competizioni automobilistiche è certo una delle più complete e polivalenti. Campione del Mondo Rally, campione del mondo delle vetture sport, vincitore di corse emblematiche come la Dakar, Pikes Peak, la 24 Ore di Le Mans o Indianapolis: tutte discipline esplorate dal Leone e coronate da successo.
Il lancio del nuovo campionato del Mondo nel 2014 permetterà a questa a disciplina di crescere fuori dalle frontiere europee conquistando nuovi appassionatati in tutto il mondo: Peugeot ha scelto di essere presente associandosi ad una squadra esperta nel settore: Hansen Motorsport.

Il Team Peugeot-Hansen

Con questo nome e, come sempre, con il sostegno di Total, il team parteciperà con alcune 208 dalle forme riconducibili alla 208 T16 alle 12 manche del calendario 2014 che partirà in maggio. Lo svedese Kenneth Hansen ha uno degli albi d’oro più ricchi del Rallycross sia come pilota sia da team manager, da qui la scelta di associarsi ai migliori per questa nuova sfida.

Bruno FAMIN, Direttore di Peugeot Sport : « In Peugeot Sport cerchiamo costantemente di esplorare nuovi territori nelle competizioni automobilistiche. Il Rallycross è una disciplina in pieno sviluppo e quest’anno lo sarà ancora maggiormente con il lancio del campionato del Mondo FIA. Spettacolo, pubblico numeroso, vetture molto vicine al nostro target, sono le ragioni che ci hanno spinto verso il Rallycross. Lo abbiamo fatto affiancandoci ad una delle migliori squadre del mondo: Hansen Motorsport. In questo nuovo campionato per il team Peugeot-Hansen è tutto da costruire. Sarà una bellissima sfida nell’arco delle 12 prove del calendario che si disputeranno in paesi strategici per il Marchio ».

Kenneth HANSEN : « Siamo fieri e onorati di lavorare con Peugeot Sport nel Campionato del Mondo Rallycross FIA. Siamo fortemente motivati. E’ una grande responsabilità e faremo tutto il possibile perché Peugeot sia soddisfatta nell’averci scelto come partner. Adesso ho in mente un solo pensiero: cominciare tutto il lavoro che ci aspetta, dall’identità del team fino alla più piccola vite montata sulla vettura. La storia di Hansen Motorsport è fatta di successi e il nostro sogno più grande è lottare per le prime posizioni. Dobbiamo ricordare che si tratta di un progetto completamente nuovo e che comincia adesso. Dobbiamo lavorare più duramente che mai e speriamo di potere ottenere dei successi già nel 2014».

Peugeot e il Rallycross

Campionato francese
1988 : 1°, Guy Fréquelin, Peugeot 205 Turbo 16 Evolution 2
1989 : 1°, Philippe Wambergue, Peugeot 205 Turbo 16 Evolution 2
1990 : 1°, Jean-Manuel Beuzelin, Peugeot 205 Turbo 16 Evolution 2
2001 : 1°, Jean-Luc Pailler, Peugeot 206 WRC
2002 : 1°, Jean-Luc Pailler, Peugeot 206 WRC
2007 : 1°, Jean-Luc Pailler, Peugeot 207 WRC
2011 : 1°, Samuel Peu, Peugeot 207 WRC
2012 : 1°, Gaetan Serazin, Peugeot 207 WRC

Campionato europeo
Divisione 1.
2000 : 2°, Jean-Luc Pailler, Peugeot 206 WRC
2003 : 3°, Jean-Luc Pailler, Peugeot 206 T16 4x4

Divisione 1A.
2003 : 1°, Jaroslav Kalný, Peugeot 206 XS

Divisione 2.
1987 : 1°, Seppo Niittymäki, Peugeot 205 T16 E2
1988 : 1°, Matti Alamäki, Peugeot 205 T16 E2
1989 : 1°, Matti Alamäki, Peugeot 205 T16 E2
1990 : 1°, Matti Alamäki, Peugeot 205 T16 E2
2000 : 1°, Eddy Bénézet, Peugeot 306 S16

1400 Cup (Div. 2A)
1997 : 1°, Jaroslav Kalný, Peugeot 106 Rallye
1998 : 1°, Jaroslav Kalný, Peugeot 106 Rallye

Calendario 2014 del campionato del mondo Rallycross FIA

4 maggio : Montalegre (Portogallo)
25 maggio : Lydden Hill (Regno Unito)
14 giugno : Hell (Norvegia)
29 giugno : Kouvola (Finlandia)
6 luglio : Holjes (Svezia)
13 luglio: Mettet (Belgio)
8 agosto : Trois-Rivières (Canada)
7 settembre : Lohéac (Francia)
21 settembre : Estering (Germania)
28 settembre : Franciacorta (Italia)
12 ottobre : Istanbul (Turchia)
23 novembre: Cordoba/Misiones (Argentina)

RALLYE MONTE CARLO DIFFICILE MA POSITIVO PER LA SCUDERIA MILANO AUTOSTORICHE

Fabio Babini e Maurizio Torlasco
Con tre equipaggi nelle posizioni alte di classifica, era partito alla grande il XVII Rallye di MonteCarlo Historique per la Scuderia Milano Autostoriche: dopo i 1000 chilometri della tappa di concentrazione e la prima vera prova di classificazione due concorrenti del sodalizio milanese erano addirittura nelle prime tre posizioni assolute su 308 equipaggi partiti. Si tratta di Fabio Babini con Maurizio Torlasco su Porsche 911, secondi, e Alberto Bergamaschi con Danilo Scarcella su Volkswagen Maggiolone 1303S, terzi, a proprio agio sul difficile terreno completamente innevato che premia chi è più veloce a discapito dei regolaristi esperti nella guida a media.
L’assenza di neve della seconda tappa livella i valori sugli standard del “Monte” storico, con Babini-Torlasco che si mantengono nelle prime 10 piazze assolute (quinti a fine giornata) e Bergamaschi-Scarcella che invece scivolano prima al settimo posto, poi, a fine tappa, chiudono trentatreesimi. Giorgio ed Edouardo Schon su Lancia Beta Montecarlo, lo scorso anno primi tra gli equipaggi milanesi, sono quarantunesimi, e precedono Peter Zanchi e Giovanni Agnese su Volkswagen Golf GTI (sessantottesimi) che perdono una trentina di posizioni a causa di penalizzazione rimediata a seguito di eccesso di velocità in paese. Intorno alla centesima piazza si trovano Roberto Gorni con Angela Grasso su Ford Escort Mexico, poi Massimo Dall’Acqua con Mary Vicari su Alfa Romeo 2000 GTV e più in là Sisti-Gregori su Golf GTI. Fortemente penalizzati rispettivamente da innevamenti e problemi alla strumentazione chiudono il gruppo dei piloti del team intorno al 250° posto Antonio Bertini con Julia Hruska su Volvo 122S e Giovanni Recordati con Marco Verdelli su Lancia Fulvia 1.6 HF.



Peter Zanchi e Giovanni Agnese
La terza tappa inizia con due prove dal fondo reso insidiosissimo dalla neve molle e sciolta che avvantaggia soprattutto i concorrenti che partono da metà classifica in giù, con l’exploit di Bertini-Hruska nella prima sezione a sole cinque posizioni dal 34° crono della Porsche di Babini-Torlasco. Scivolano in classifica a fine giornata Bergamaschi e Scarcella (59°), scavalcati da Zanchi e Agnese (54°). Schon-Schon sono 65°, Dall’Acqua-Vicari 107°, Gorni-Grasso 122° e Sisti-Gregori 177°. Bertini-Hruska recuperano posizioni, ma sono sempre attardati per l’uscita di strada che è costata loro 17.000 penalità, mentre Recordati-Verdelli si ritirano per la rottura definitiva della strumentazione.
La quarta tappa è un incubo per Scon-Schon, alle prese con problemi di navigazione e taratura degli strumenti, che rimediano 3.000 penalità in prova piombando al 142° posto. Tra i primi sono sempre Babini-Torlasco a tenere alte le azioni della scuderia. Zanchi-Agnese e Bergamaschi-Scarcella recuperano alcune posizioni, sono rispettivamente 47° e 50° a fine tappa all’arrivo a Monaco. Dell’Acqua-Vicari risalgono al 97° posto e Gorni-Grasso sono 116°.

 Alberto Bergamaschi e Danilo Scarcella


Cinque ore di sosta nel Principato prima del rush finale Monaco-Monaco, la terribile “ultima notte”, con due micidiali prove speciali, il col de Turini (57 chilometri di strade rese insidiosissime dal ghiaccio nascosto dietro ad ogni curva) ed i 46 chilometri del tratto cronometrato di Loda. Qui gli equipaggi superstiti si giocano il tutto per tutto: un minimo errore vuol dire buttare alle ortiche 5 giorni e 2500 chilometri di gara. La rincorsa al podio dei piloti della Scuderia Milano Autostoriche si conclude con l’ottimo 7° assoluto (su 257 vetture al traguardo) della Porsche di Babini-Torlasco. La Golf di Zanchi-Agnese, con una prestazione maiuscola che la vede addirittura 2° sull’ultimo crono, risale fino alla 31° posizione assoluta davanti al Maggiolone di Bergamaschi-Scarcella, 35° in piena rimonta. Al 101° posto chiude con una gara regolare la Ford Escort di Gorni-Grasso mentre uno dopo l’altro, rispettivamente in 106° e 107° piazza, si classificano la Beta Montecarlo di Schon-Schon, che recupera 40 posizioni, e l’Alfa GTV di Dall’Acqua-Vicari (106°). Più attardata l’altra Golf di Sisti-Gregori (132°), mentre la Volvo di Bertini-Hruska riduce un po’ il ritardo classificandosi al 181° posto. Un solo ritiro per il team, la Fulvia di Recordati-Verzelli.
Complessivamente positivo il risultato nella classifica speciale a squadre, che assegna la 6° posizione assoluta alla Scuderia Milano Autostoriche.

ROBERT KUBICA VINCE L'ICE MASTER ERC

Robert Kubica ha vinto la prima edizione dell'Ice Master ERC, grazie alla vittoria nel 31° International Jännerrallye-Oberösterreich. L'Ice Master ERC è uno dei tre nuovi premi che vengono assegnati agli specialisti di ogni superficie. I primi cinque piloti di ogni Speciale prendono, nell'ordine, 10-6-4-2-1 punti. Kubica, al volante di una Ford Fiesta RRC, ne ha ottenuti 122 durante le 18 Prove austriache. Al Rally Liepāja, costituito da 12 percorsi, Esapekka Lappi, con la ŠKODA Fabia Super 2000, non è riuscito a batterlo, fermandosi a quota 93. Václav Pech chiude al secondo posto con 110, seguito da Lappi, Raimund Baumschlager, Kajetan Kajetanowicz e Vasily Gryazin. Il Rally dell'Acropoli sarà invece la prima occasione per concorrere nella classifica del Gravel Master ERC (per gli sterrati), mentre il Circuit Of Ireland di Aprile aprirà la lotta per l'Asphalt Master. (foto da www.fiaerc.com)

domenica 2 febbraio 2014

COPPA LIBURNA RONDE ASFALTO: VITTORIA PER PEDERSOLI-ROMANO (PEUGEOT 206 WRC)


Vittoria annunciata, quella del bresciano Luca Pedersoli, alla Coppa Liburna Ronde Asfalto, corsa tra il tardo pomeriggio di ieri e la mattina odierna sulla celebre prova speciale della “Traversa Livornese”.
In coppia con Matteo Romano, sulla datata ma efficace Peugeot 206 WRC della Vieffecorse, Pedersoli ha preso il comando della classifica già dal primo dei quattro passaggi previsti della prova, riuscendo a contenere le incursioni del massese Gabriele Ciavarella, al via con una Ford Fiesta R5, vettura dell’ultima generazione, sulla quale è stato affiancato da Perna. 
Le prime due “piesse” si sono corse in notturna e con le difficoltà della pioggia, che comunque non ha piegato le velleità dei 54 equipaggi partiti dalla Rotonda dell’Ardenza, protagonisti di un notevole confronto sportivo. 
Per Pedersoli solo un brivido sulla seconda prova di ieri sera, causa il guasto all’impianto interfonico dei caschi, poi la gara ha assunto il tono di una cavalcata trionfale, suggellato dalla riconfermata competitività della vettura francese “del Leone” oltre che della forma smagliante dell’equipaggio. 
Ciavarella, alla sua seconda gara con la Fiesta R5, ha firmato un meritevole secondo posto assoluto. Con la vettura inglese “dell’ovale blu” ha cercato soprattutto di trovare il feeling ottimale in vista di impegni futuri. Il driver di Massa ha anche calzato per la prima volta gommature Michelin, cercando di capirne le reazioni e sensazioni, ed anche per lui l’unico brivido è arrivato durante la seconda prova, con una “toccata” posteriore con il solo danneggiamento del paraurti, mentre nella quarta ha nuovamente sofferto nell’interpretare l’accoppiamento pneumatici-assetto.
Il gradino più basso del podio è stato appannaggio del pistoiese di Lamporecchio Luca Artino, affiancato da Tricoli, alla sua seconda gara al volante della Skoda Fabria S2000. Artino ha corso con l’ottica di migliorare il dialogo con la vettura boema senza prendere rischi, viste le condizioni iniziali di pioggia mentre oggi ha dovuto certamente affrontare una strada comunque difficile da decifrare.
Notevole la bagarre che si è creata per le posizioni ai piedi del podio, con protagonisti il pavese Giacomo Scattolon (Peugeot 208), il friulano Dimitri Tomasso (Renault Clio S1600) ed anche il locale Massimiliano Restano (Renault Clio RS). Scattolon ha sfruttato al meglio la 208 di soli 1600 cc. arrivando sin dai primi metri di gara ai vertici della classifica non troppo lontano dalle vetture di categoria superiore, ingaggiando ieri sera un acceso duello con Tomasso mentre restano ha preso subito in mano le redini del Gruppo N. Stamani la terza prova ha visto l’uscita di scena, per incidente, di Tomasso cosicché Scattolon ha potuto veleggiare verso una meritatissima quarta piazza assoluta, precedendo Restano, vincitore quindi tra le vetture derivate dalla serie, ennesima prestazione di spessore davanti al pubblico amico. 
Notevole anche la prestazione del versiliese di Camaiore Lorenzo Bonuccelli, anche lui andato subito ai vertici della classifica con la piccola e datata Peugeot 106 Rally, con la quale ha conquistato una brillante sesta piazza finale. La gara, già pochi metri dopo il via del primo impegno cronometrato aveva perso il vincitore del 2013, il pisano Senigagliesi (Peugeot 207 S2000), uscito di strada.
La gara è stata conclusa da 37 equipaggi, conferma della selettività della “Traversa Livornese”, che anche in versione “rovesciata” rispetto allo sviluppo classico ha saputo regalare sensazioni forti sia a coloro che hanno corso come anche al tanto pubblico che ha risposto con entusiasmo alla chiamata di Aci Livorno Sport, per onorare un evento proprio di un intero territorio.

Foto: Pedersoli in azione (foto V. Incerpi)

CLASSIFICA FINALE (top ten): 1. Pedersoli-Romano (Peugeot 206 Wrc) in 23'48.6; 2. Ciavarella-Perna (Ford Fiesta R5) a 21.3; 3. Artino-Tricoli (Skoda Fabia S2000) a 1'32.6; 4. Scattolon-Grimaldi (Peugeot 208 R2) a 2'03.7; 5. Restano-Scalabrini (Renault Clio Rs) a 2'40.1; 6. Bonuccelli-Marchetti (Peugeot 106) a 2'45.0; 7. Bertini-Campilli (Renault Clio W.) a 2'46.5; 8. Morelli-Guazzini (Renault Clio Light) a 2'59.8; 9. Casipoli-Ciardi (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 3'06.1; 10. Galliani-Galeotti (Renault Clio S1600) a 3'15.2.