venerdì 10 gennaio 2014

Chevrolet Corvette in pole position nella 24h di Dubai


Nicky Pastorelli ha dimostrato che non serve una vettura di ultima generazione GT3 per essere velocit sui 5,399 km dell'Autodromo di Dubai e con il modello 2006 della Chevrolet Corvette C6-R V8 che condivide con Lupo Nathan, Danny Werkman, Rick Abresch e Alex van ' t Hoff ha stabilito un crono di 1.57.282 minuti ed ha conquistato la pole position nella Dunlop 24 Ore di Dubai
Nicky Pastorelli: "E 'stato perfetto. L'auto aveva effettuato solo due giri di prove al mattino, ma ha funzionato perfettamente. Soprattutto siamo stati in pista al momento giusto, senza traffico e con le temperature ideali. E, naturalmente, ho fatto un buon giro . Il tempo sul giro ci ha sorpreso: ci aspettavamo 1 minuto 59 secondi o 1 minuto 58 secondi e non di essere così veloci. Certo non avremo questo ritmo in gara: avremo il serbatoio pieno e non è possibile spingere la vettura per 24 ore a questo livello. L'unico vero vantaggio di partire dalla pole in una gara di 24 ore è che le nostre probabilità di essere coinvolti in un incidente alla prima curva o al primo giro sono ridotte rispetto a chi parte dietro". Secondo tempo in prova e prima fila per il Team Abu Dhabi by Black Falcon con la Mercedes SLS AMG GT3 dell'equipaggio Khaled Al Qubaisi, JeroenBleekemolen, Bernd Schneider, Andreas Simonsen, vincitore dell'edizione 2013 della corsa. Segue la Porsche 997 di Fach Auto Tech dell'equipaggio Otto Klohs, Martin Ragginger, Sebastian Asch, Connor de Phillippi.
La Dunlop 24 ore di Dubai parte oggi alle ore 14.00 con diretta di Motors TV e commento, sempre in diretta, su radiolemans.com .

giovedì 9 gennaio 2014

NASCE LA "HILL CLIMB DIVISION" DI WOLF RACING CARS. PARTNER DEL PROGETTO E' RACING EXPERIENCE DI CHRISTIAN HAUSER



A quattro anni dal ritorno in pista di Wolf Racing Cars, avvenuto nel 2010 con il debutto vittorioso della Wolf GB08 al Misano World Circuit, lo storico marchio amplia la propria attività al mondo della velocità in salita creando una apposita divisione, la "Wolf Racing Cars Hill Climb division", che va ad arricchire una struttura tecnica e logistica in continua espansione. 
L'impressionante palmares della Wolf GB08 costituito da 41 vittorie, 36 Pole position, 34 giri veloci, 2 titoli europei e 1 titolo Italiano rappresenta una ottima base di partenza per la nuova divisione, che svilupperà inizialmente quattro diversi modelli specifici per le gare in salita. 
La partnership con Racing Experience, team con base a Wormeldange (Lussemburgo) diretto da Christian Hauser, sarà fondamentale nel fornire supporto ai clienti e si avvarrà della grande esperienze di Hauser, che come pilota in oltre 25 anni di attività ha collezionato una lunga serie di vittorie e titoli sia a livello nazionale che internazionale nelle più svariate categorie. 

Giovanni Bellarosa (Wolf Racing Cars, General Manager): 
"Abbiamo ricevuto numerose richieste per entrare ufficialmente nel mondo della salita sia da piloti che team di primissimo piano nella specialità e dopo aver trovato in Christian Hauser e in Racing Experience il partner ideale per fornire il necessario supporto al progetto abbiamo deciso di dare il via all'operazione. 
Sono in fase avanzata di sviluppo quattro modelli di vettura pensati per le salite, con i quali puntiamo a ripetere la serie di successi che abbiamo conquistato nelle Sport fin dal debutto e che si arricchisce mese dopo mese di vittorie in tutto il mondo". 

Christian Hauser (Racing Experience): 
"Per Racing Experience lavorare con un costruttore di alto livello come Wolf Racing Cars è un grande risultato e non vediamo l'ora di mettere a disposizione dei clienti la nostra grande esperienza nelle competizioni, ed in particolare nelle gare in salita. I prodotti della Wolf Racing Cars Hill Climb division, oltre che per le prestazioni, si distingueranno anche per un elevatissimo livello di sicurezza con omologazioni fino agli standard previsti per la Formula 1. Il nostro programma prevede inizialmente la partecipazione ad alcuni rounds del FIA Hill Climb European Championship, a cui seguirà l'impegno in altre gare internazionali".

EMILIO RADAELLI: AUDI SPORT ITALIA SCHIERERÀ DUE R8 LMS ULTRA NEL CAMPIONATO ITALIANO GRAN TURISMO

Trentatrè anni di presenza in Italia con i colori di Audi Sport, dapprima nei rally e dal 1994 in circuito. E' questo il fantastico curriculum con i colori della casa di Ingolstadt di Emilio Radaelli, che anche per quest'anno ha confermato l'impegno in pista della sua squadra.
"Sì, saremo presenti nel Campionato Italiano Gran Turismo con due R8 LMS ultra - tiene a precisare il Team Principal di Audi Sport Italia - anche per festeggiare al meglio il nostro ventennale in pista. E' ancora presto per ufficializzare i due equipaggi, ma ci tengo a dire che mi piacerebbe lanciare almeno un giovane che possa continuare la sua carriera internazionale con i colori di Audi Sport, così come avvenuto per Filipe Albuquerque e Marco Bonanomi. Per quanto riguarda i nomi non posso ancora farli, stiamo portando avanti alcune trattative e abbiamo già effettuato un test, ma certamente saranno due equipaggi di primo piano."
Tra i grandi protagonisti della storia di Audi Sport Italia c'è, naturalmente, Dindo Capello. Il pilota astigiano, ha disputato le ultime cinque edizioni del tricolore GT ed è atteso quest'anno ad una nuova partecipazione.
"Dindo è un pensionato di lusso - ammette Radaelli - e per lui una vettura per divertirsi ci sarà sempre. Contiamo che sia al via del tricolore GT anche quest'anno, perchè Dindo è un punto di riferimento importante per tutta la squadra."

LA CINOTTO FAMILY ALLA DAKAR: IL DAY-4 STREGATO. MICHELE SI RITIRA PER ROTTURA DEL MOTORE, PIETRO RALLENTATO DA UN DANNO ALL’ALIMENTAZIONE


Non è stata una giornata fortuna neppure la quarta della “Dakar”, per la Cinotto Family. Il rapportino di giornata parla del ritiro di Michele a causa della rottura del motore alla sua Toyota dopo circa 110 chilometri di impegno. Purtroppo ha ceduto la guarnizione di testa del motore ed a nulla sono valsi gli sforzi dell’equipaggio al fine di mantenere la vettura in gara.
“Non è andata bene commenta sconsolato Michele Cinotto la gara era iniziata in salita ed è finita male. In quattro giorni abbiamo partecipato ad una vera e propria guerra, il dover essere costretti a partire in retrovia per il tempo perso ha messo a dura prova il mezzo ed anche noi come equipaggio, le sollecitazioni sono state ovviamente maggiori che non se dovevamo correre in tranquillità. Purtroppo il motore ci ha abbandonati e non è stato possibile proseguire, il danno era irreversibile. Peccato, perché pensi tutto l’anno ad un impegno e poi dopo quattro giorni devi alzare bandiera bianca. Ma ci riproveremo, vogliamo vedere l’arrivo, per adesso è stata una maledizione, l’anno prossimo la sfateremo. Rimango a seguire Pietro, che sta andando molto bene, nonostante anche lui abbia molta sfortuna. Vogliamo vedere Valparaiso!”.
Giornata nera anche per Pietro Cinotto, rimasto senza carburante a circa 15 chilometri dal termine dell’impegno. Il problema è stato il danneggiamento del condotto che porta il gasolio al motore, leso durante la devastante tappa di ieri, che ha mietuto molte altre vittime. Pietro, insieme al fido Dominella, sino allo stop forzato per molte ore, era riuscito a entrare entro i quaranta dell’assoluta ed anche sopra il podio di categoria, conferma di un notevole livello competitivo. Dopo ore passate a ripristinare il danno, uno dei camion in gara ha prestato parte della propria scorta di carburante per permettere all’equipaggio di vedere l’arrivo, a notte fonda. A notte fonda, ma ancora in gara.
La sabbia sarà la protagonista anche della tappa di oggi: con 384. km di trasferimento e 527 di sezione selettiva, la carovana si muoverà da Chilecito a Tucuman. Il percorso sarà caratterizzato prevalentemente da tratti fuori pista, e le alte temperature della zona renderanno particolarmente critica la gestione meccanica del mezzo: per molti equipaggi sarà molto probabile un'altra notte in bianco.
Il progetto Sportivo “Dakar 2014” è realizzato in collaborazione con i partner: SATA, VALBORMIDA, OVERMACH, VIGEL, IMU, AVEREX.

Nella foto: Michele Cinotto in azione nella quarta tappa (foto Maindru)

mercoledì 8 gennaio 2014

EQUIPAGGIO "TOP" PER LA GINETTA NOVA RACE ALLA 24 ORE DI DUBAI CHE APRE LA STAGIONE 2014. VENERDÌ AL VIA IL CLASSICO APPUNTAMENTO DEGLI EMIRATI ARABI


Il team Nova Race si appresta a celebrare il nuovo anno prendendo parte, come di consuetudine, alla classica 24 Ore di Dubai in programma da oggi fino a sabato. Motori accesi per la squadra emiliana, che si presenta al via di questo appuntamento degli Emirati Arabi con una Ginetta G50 affidata ad un inedito equipaggio. A darsi il cambio al volante dell’agile GT4 inglese ci saranno infatti, oltre agli esperti Fabio Ghizzi, Luca Magnoni e Luis Scarpaccio (gli ultimi due assieme protagonisti nella 12 Ore di Abu Dhabi che si è disputata a dicembre), anche le “new-entry” Maurizio Copetti e Roberto Gentili. Per entrambi si tratterà nella circostanza dell’esordio assoluto in una gara endurance, dopo essersi ottimamente comportati lo scorso anno nel monomarca della Ginetta G50 Cup by Yokohama, in cui lo stesso Gentili si era distinto conquistando il titolo Fuchs Over 50 ed il quarto piazzamento nella classifica generale. Grande assente sarà invece Matteo Cressoni, ormai un abitué della gara di Dubai, che ha recentemente avuto la gioia di festeggiare la nascita del figlio Ian.
Sette le vetture presenti nella stessa classe, in cui la Nova Race contribuirà a completare al meglio lo “squadrone” Ginetta dividendo il box con la vettura gemella del team inglese Optimum Motorsport e la GT3 della LNT.
L’edizione 2014 della 24 Ore di Dubai entrerà nel vivo proprio oggi con le prove libere. Domani si svolgeranno invece le qualifiche e le prove ufficiali in notturna. Il via della gara è invece in programma venerdì alle 14 ora locale, con l’arrivo nel pomeriggio di sabato.

LA CINOTTO FAMILY ALLA DAKAR: LA TAPPA-3 FINALMENTE CON IL SORRISO


Notevole prestazione di Pietro Cinotto, che ha chiuso ai vertici della categoria, in quarta posizione, mentre Michele ha ripreso fiducia dopo un avvio decisamente sfortunato. Oggi altra “fatica” da 657 chilometri competitivi


E’ arrivato finalmente a splendere il sole, sulla “Dakar” di Michele e Pietro Cinotto. Ieri, con la terza tappa della maratona sudamericana, entrambi gli equipaggi hanno ripreso fiducia, correndo senza particolari problematiche tecniche. Ciò ha consentito a Pietro di rimettersi in forte evidenza nella categoria di appartenenza, finendo la tappa in quarta posizione e 50° assoluto. Un brivido ha attraversato la schiena sua e del navigatore Dominella quando in un tratto veloce si è aperto il cofano motore rischiando di farli uscire di strada. Hanno tenuto la mente fredda ed hanno poi risolto il problema in soli 15 minuti.
Michele, con Zini sul sedile di destra, partendo in posizione molto arretrata per via del ritardo accumulato con la seconda giornata, ha dovuto liberarsi spesso dal “traffico” generato dai camion in gara, rimanendo anche insabbiato nel famoso “fesh-fesh”. Michele ha guidato comunque bene, con estrema attenzione in quanto era necessario seguire i solchi scavati dai camion stessi.
“La Dea Bendata ancora non ci vuole accarezzare scherza Pietro Cinotto ma noi non si molla! Siamo andati bene, abbiamo corso forte e nel frattempo preservato la meccanica della Toyota. Abbiamo comunque visto che ce la possiamo giocare. E’ ancora molto lunga, ma teniamo duro, vogliamo arrivare a Valparaiso, abbiamo un appuntamento con . . . la bandiera a scacchi!”.
“Anche oggi è stata dura commenta Michele Cinotto abbiamo dovuto guidare tra il tanto traffico dei camion, ci doveva fare molta attenzione. Comunque, a parte un insabbiamento direi che siamo andati bene. E’ ancora lunga . . . e le sensazioni sono comunque davvero uniche!”.
Con 657 km di sezione selettiva, la quarta tappa di oggi, da San Juan a Chilecito rappresenta la speciale più lunga degli ultimi anni: infatti, dalla storica tappa del 2005 da Zouerat a Tichit non si correva un tratto competitivo cosi lungo. Di fondamentale importanza sarà la capacità degli equipaggi di tenere sempre la concentrazione alta ed un ritmo costante per tutto il percorso, che sarà caratterizzato da passaggi in canyon stretti, attraversamenti di fiumi e terreni estremamente ampi dove sarà difficile mantenere il contatto visivo con i compagni di squadra. Una volta giunti al bivacco, sarà importante recuperare le energie per la tappa successiva che misurerà una speciale di 527 km con la sabbia come protagonista principale: sono queste le tappe chiave della prima settimana della Dakar 2014
Il progetto Sportivo “Dakar 2014” è realizzato in collaborazione con i partner: SATA, VALBORMIDA, OVERMACH, VIGEL, IMU, AVEREX.

(foto Maindru)

martedì 7 gennaio 2014

Il concept della Nissan Sport Sedan in anteprima mondiale al North American International Auto Show di Detroit


Nissan continua a "sfornare" concept di avanzati veicoli con il debutto mondiale della Sport Sedan Concept al North American International Auto Show 2014. Il bellissimo concept sarà affiancato dai prototipi Nissan IDx Freeflow e IDx NISMO, recentemente presentati al Salone di Tokio.
Il Concept Sport Sedan prefigura una nuova e vigorosa direzione del design, che amplifica l'approccio ormai leggendario con cui Nissan riesce a trasferire i principi della sportività automobilistica a una vettura stradale. Anche i concept IDx Freeflow e IDx NISMO offrono due differenti angoli di interpretazione del design dei veicoli compatti, entrambi con uno stile che attira gli sguardi e che esprime, nel primo caso, una visione di auto casual, focalizzata sullo stile di vita e, nel secondo, la materializzazione del design ultrasportivo delle vetture dei video game.




Dakar: tra le auto ancora la Mini, ma con Nani Roma; Peterhansel in ritardo dopo il successo di ieri. Tra le moto ancora una vittoria della Honda con Joan Barreda Bort sempre più leader della corsa


Ancora una vittoria della Mini alla Dakar. Dopo Peterhansel, è arrivato l'acuto di 
Nani Roma nella terza tappa, da San Rafael a San Juan, in Argentina. Roma 
ha preceduto Holowczyc, Poulter, Chicherit. 
Giornata da dimenticare per Stephan Peterhansel (Mini) che ha tagliato il traguardo 
con 28 minuti di ritardo ed è stato costretto a cedere il primo posto della classifica
a Nani Roma. 
Tra le moto ancora la Honda con Joan Barreda Bort, vincitore della prima tappa, 
che consolida il primato in classifica davanti a Cyril Despres (Yamaha) e Marc 
Coma (Ktm).




Dakar: Verzeletti e Cabini con la PanDakar superano le insidie delle dune di Nihuil


Superata alla grande la prima tappa della Dakar con un 99° posto assoluto, Giulio Verzeletti e Antonio Cabini con la PanDakar anno avuto la meglio anche sulle dune di Nihuil, un tratto particolarmente duro lungo il percorso della seconda tappa. Le ricognizioni effettuate tre giorni prima della corsa dalle auto degli organizzatori prevedevano sabbia dura per le piogge ma con tre giorni di sole la sabbia è invece asciugata ed ha rappresentato una vera e propria trappola per numerosi concorrenti che hanno raggiunto il bivacco con grave ritardo.

LA CINOTTO FAMILY ALLA DAKAR: ANCHE LA SECONDA TAPPA CONDIZIONATA DALLA SFORTUNA


Prosegue con i tradimenti della Dea Bendata, la Dakar 2014 per Michele e Pietro Cinotto. Hanno portato a termine anche la seconda tappa di con grosse difficoltà ma anche con forte determinazione, quella che li vuole portare sino alla bandiera a scacchi tra due settimane a Valparaiso. La seconda tappa di ieri é stata ostica a moltissimi equipaggi, molti dei quali hanno dovuto alzare bandiera bianca.
Ha rischiato il fuori tempo massimo Michele Cinotto, nella tappa di ieri, prima per problemi alle sospensioni anteriori, poi risolti dall’assistenza veloce, successivamente si è rotto il ponte posteriore, costringendo lui e Fulvio Zini a dover terminare la frazione di gara con la sola trazione anteriore. Proprio l’avere solo un assale di trazione si è rivelato un nemico in più da battere nel tratto di sabbia, ove la Toyota non riusciva a fare strada. L’equipaggio è arrivato a notte fonda, con pesante ritardo ed estremamente provato, ma comunque ancora in gara, grazie alla decisione dei Commissari Sportivi.
“Una giornata durissima commenta Michele Cinotto avevamo perso tutte le speranze, sulla sabbia la vettura non ce la faceva, ma con Fulvio ci siamo detti che non potevamo fermarci, siamo arrivati al bivacco che era quasi mattina, esausti, ma pronti a dare di nuovo battaglia”.
Anche Pietro Cinotto, insieme all’esperto Maurizio Dominella non è stato esente dai tradimenti della Dea Bendata. Dopo un avvio competitivo in grande stile, sempre nelle posizioni di vertice della categoria, nel tratto di sabbia ha sofferto ben quattro stallonamenti di pneumatici che lo hanno anche in questo caso rallentato facendolo finire 86°.
“Ancora sfortuna, il tratto di sabbia è stato decisamente ostico non solo a noi - commenta Pietro Cinotto - purtroppo non abbiamo potuto fare altro che avere pazienza e rimetterci in gara. Ci conforta il fatto che quando non abbiamo avuti problemi, stavamo facendo una bella prestazione. Non si molla!”.
Oggi gli equipaggi troveranno i primi percorsi di alta montagna attraverso le “pre-Ande” ad altezze fino a 4000 metri; dopo 295 km di trasferimento, 301 km di sezione selettiva di terreno compatto con partenza a San Rafael ed arrivo a San Juan. Dopo tre sole tappe saranno stati percorsi già più di 2200 chilometri, e sarà fondamentale preservare la meccanica delle vetture e le energie per il "tappone" della quarta giornata.
Il progetto Sportivo “Dakar 2014” è realizzato in collaborazione con i partner: SATA, VALBORMIDA, OVERMACH, VIGEL, IMU, AVEREX.

(foto Maindru)

TS Corse raddoppia con due monoposto in Formula Renault 2.0 Alps. Al confermato Pietro Peccenini verrà affiancato un giovane


Dopo avere fatto lo scorso anno il proprio ingresso nella Formula Renault 2.0 ALPS, il team TS Corse è pronto a raddoppiare. 
La squadra lombarda che fa capo al dinamico team manager Stefano Turchetto (nella foto con Pietro Peccenini), ha confermato che nel 2014 schiererà non una, ma due monoposto nella serie targata Fast Lane Promotion.
La prima di queste verrà di nuovo affidata a Pietro Peccenini, classe ’73, che è un po’ da considerare il “pilota senior” per eccellenza della categoria. L’esperto driver milanese rinnova dunque la sfida ai giovanissimi, dopo essersi messo in luce nel corso del 2013 in più di un’occasione.
Ma quest’anno Peccenini non sarà più solo… «Assieme a lui, punteremo contemporaneamente ad avere in squadra un giovane. - ha dichiarato Turchetto - La Formula Renault 2.0 ALPS è il miglior campionato per crescere. Attualmente ci sono diversi nomi in ballo e a breve potremo annunciare chi guiderà la seconda vettura».
«I miei obiettivi sono “ambiziosissimi”. L’anno scorso è stato per me tutto nuovo, per di più in un campionato di altissimo livello. Quest’anno ritengo di essere preparato, anche psicologicamente, e poter quindi fare meglio del 2013 puntando, perché no, alle prime dieci posizioni. Ho iniziato da grande, ma ho l’esperienza di un rookie. Però so di potere “tirare” ancora qualcosa da me stesso. La Formula Renault 2.0 ALPS è una delle scuole più “severe” per potere imparare ed è una sfida che accetto, una volta di più, ben volentieri». - è stato invece il commento di Pietro Peccenini.
Il conto alla rovescia per il primo dei sette appuntamenti della stagione è giunto intanto a tre mesi esatti. Il “via” da Imola nel fine settimana del 6 aprile, per poi affrontare nell’ordine le successive trasferte di Pau e Red Bull Ring (11 e 25 maggio), Spa-Francorchamps (8 giugno),Monza (6 luglio), Mugello (7 settembre) e in conclusione Jerez (5 ottobre).

FIA WTCC: le nuove auto da 380CV

Uno dei cambiamenti principali del prossimo FIA WTCC riguarderà le specifiche tecniche. Anche se resta invariata la norma che prevede la partecipazione di auto che hanno una produzione di serie, gli ingegneri e i progettisti avranno maggior libertà per intervenire. Il motore sarà sempre lo stesso, introdotto tre anni fa, da 1.6 litri, ma con potenza massima aumentata del 15%, grazie ad un restrittore da 36mm. 
L'evoluzione più significativa riguarda telaio e carrozzeria. Lo schema delle sospensioni non sarà più lo stesso delle auto prodotte in serie, ma verrà progettato appositamente per quelle da gara, mentre il pacchetto aerodinamico comprenderà parafanghi più larghi, uno splitter anteriore, il fondo piatto e un'ala posteriore regolabile molto più ampia. I cerchi passano da 17" a 18". Le auto risulteranno quindi molto più aggressive e "racing", con un significativo aumento di prestazioni in pista, stimate a circa 1"5 per km percorso.


Un enorme sviluppo rispetto alle auto Super 2000 originali da 2.0 litri Turbo, che hanno corso dal 2002 al 2010. Si passerà da 300CV ai 380CV attuali delle vetture di nuova generazione. 
Le macchine conformi al nuovo regolamento tecnico 2014 sono state classificate come TC1, mentre quelle da 1.6 litri in configurazione precedente (in gara dal 2011 al 2013) saranno della Classe TC2. 
Non verranno più ammesse le vetture con motore da 2.0 litri aspirato.