Reggio Emilia, 14 febbraio 2023 - In una atmosfera di grande passione ed entusiasmo è andato in scena oggi presso l’atelier motoristico Ruote da Sogno, il SF23 Valentine’s Day che ha calamitato piloti, stampa, personalità dell’automobile, riunite per seguire e commentare il lancio della nuova monoposto Ferrari, che tenterà la conquista dei titoli Costruttori e Piloti F1 2023.
Sono intervenuti, Arturo Merzario, il più grande pilota italiano di F1 in attività con 85 GP disputati, pilota ufficiale Ferrari in F1 e nei prototipi, vincitore della Targa Florio, della 1000 Km di Spa e di altre decine di gare in tutto il mondo. Con lui Andrea Montermini, il pilota che ha trascorso più ore col sedere appoggiato su una Ferrari di F1, con oltre 14.000 Km di test percorsi, pilota con Scuderia Italia, Benetton, Pacific Lotus, Forti e altri team, oggi impegnato nel GT Open, Tonino Lamborghini, figlio del fondatore e presidente della Tonino Lamborghini SpA e Armando Laschi, presidente dello Scuderia Ferrari Club Modena.
Durante il talk show condotto da Stefano Bergonzini e Veronique Blasi, Merzario ha dichiarato «La Ferrari ha costruito il suo mito con le macchine Sport e coi Prototipi, perché l’essenza della competizione automobilistica sono le corse di durata, poi sono arrivate F1, F2, GT, Can Am e altro. Il fiore all’occhiello per ogni Casa costruttrice è progettare Prototipi e correre a Le Mans, per questo vorrei rimarcare la scelta della Ferrari di tornare in questa serie e di debuttare con la 499P a Sebring il 17 marzo prossimo. Tutti noi dell’ambiente stiamo aspettando questo debutto con grande trepidazione. Parlando di F1 vedo una Ferrari più forte dell’anno scorso che potrà avvalersi anche del trasferimento di esperienze e tecnologie provenienti dal World Endurance. Se la Ferrari vincerà sarà merito soprattutto del gruppo che aveva portato la macchina a vincere alcune gare l’anno scorso. A Vasseur tocca il compito di ottimizzare questo lavoro».
Andrea Montermini ha spiegato che «Il Campionato F1 2023 è completamente aperto, perché non solo la Ferrari è migliorata ma anche le altre Case da quanto si apprende hanno fatto step evolutivi importanti. Credo che il cambio di leadership a Maranello sia stato importante per evitare di non incorrere in vecchi errori. Parlando di WEC, dalla mia esperienza posso dire che c’è una grossa differenza tra correre a Le Mans e partecipare al resto del Campionato Endurance dove ha un ruolo molto importante in famoso BOP il balance of performance, come abbiamo visto poche settimane fa a Daytona. Sarà un anno bello, divertente, molto importante per il mondo delle corse».
Dopo il talk show gli ospiti hanno potuto ammirare le straordinarie Ferrari Classiche esposte, tra di esse una 250 Gran Turismo Coupè Boano Low Roof “Alluminio” del 1956, la 195 Inter Ghia Coupè del 1951, la 308 GTSi del 1981 Blu Sera, la 208 GTS Turbo del 1984 e la 599 GTB Fiorano.
(Studio Bergonzini Comunicazione)