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lunedì 28 novembre 2022

Porsche 919 Hybrid: Immagini di una carriera


È uscito il nuovo libro di David Tarallo sulla Porsche 919 Hybrid, il prototipo della casa tedesca che ha conquistato titoli e vittorie nel FIA WEC. Tarallo, che da anni segue il Mondiale Endurance, ci ha spiegato come è nata questa opera e lo scopo del libro

Cosa ha rappresentato la Porsche 919 nel panorama WEC?

Il DNA della Porsche sono da sempre le competizioni, in particolare l’endurance. Dopo tanti anni di assenza, la 919 è stata il modello con cui la Casa di Stoccarda è tornata nella massima categoria; la partecipazione alle classi del GT con le varie versioni della 911 non poteva soddisfare pienamente un marchio che è abituato a lottare per la vittoria assoluta. Il programma ufficiale con la 911 non è stato abbandonato, ma contemporaneamente la Porsche ha progettato e messo in pista una LMP1, tecnicamente interessantissima, a iniziare da un insolito motore V4. La vettura non ha deluso le aspettative, vincendo tre edizioni della 24 Ore di Le Mans consecutive, nel 2015, 2016 e 2017. E con un po’ di fortuna in più avrebbe potuto vincere già nel 2014! La versione Evo, poi, protagonista del Tribute Tour, ha dimostrato una volta di più le capacità tecniche della Porsche. Nel 2017 si parlò anche di una versione “Street” (in realtà per un programma di track days di alto livello), che però non è mai stata realizzata, tranne un manichino in scala 1:1.

Come è nata l’idea di questo libro?

L’idea è nata dall’esigenza di dare visibilità alle foto scattate nei circuiti di tutto il mondo in questi anni, in qualità di giornalista e fotografo accreditato per il FIA-WEC. Sono da sempre un appassionato della storia della Porsche e alla vigilia del debutto della 963, mi è parso giusto celebrare il modello precedente, che tanti risultati ha dato alla casa tedesca. Spero che a questo album seguiranno altri titoli specifici. Ci sto già pensando.

Perché la scelta di un libro completamente fotografico?

Perché la storia tecnica e sportiva è stata già raccontata in dettaglio in altre pubblicazioni molto valide, fra cui i volumi editi da Delius Klasing ufficialmente per la Casa. Anche se siamo nell’era di Internet, ho voluto fare un quaderno di documentazione come quelli che si pubblicavano negli anni settanta, quando le foto scarseggiavano e questo tipo di prodotto era molto richiesto. Oggi le cose sono cambiate, ma ho voluto comunque pubblicare un volume con le foto scattate da me, che saranno necessariamente diverse da tutte quelle che si trovano già in rete. Insomma, ho pensato di lasciare una mia traccia nel mare magno della documentazione disponibile al giorno d’oggi. Il libro si apre comunque con una breve disamina tecnica e si chiude con la lista dei risultati delle gare cui la 919 ha partecipato nel WEC dal 2014 al 2017.

Quali sono i futuri progetti su cui stai lavorando?

Questo libro è uscito sotto il nome del mio sito, pitlaneitalia.com. L’idea è quella di realizzare altri quaderni di documentazione, automobilistici ma anche modellistici. Mi pare che il pubblico abbia reagito bene all’iniziativa, ho già diverse richieste per il volume sulla 919.

Dove si acquista?

Si può trovare il volume al link https://www.geminimodelcars.com/search?q=919. Presto sarà anche in alcune librerie specializzate, italiane ed estere.









mercoledì 22 giugno 2016

18ª vittoria assoluta per Porsche a Le Mans





A partire dalla mezzanotte, il duello tra Porsche e Toyota per la vittoria a Le Mans era diventato acceso, ma nessuno si sarebbe atteso un finale simile. Prima dell'ultimo giro, Toyota era in testa alla gara, ma ha dovuto fermarsi in pista. Al giro successivo, ha tagliato il traguardo per prima la Porsche 919 Hybrid numero 2 di Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb di fronte ad una parte dei 263.000 spettatori che hanno assistito all'evento. Lo stesso trio di piloti, nel 2014 in Brasile conquistò la prima vittoria per il prototipo da 662 kW (900 CV). 

Questo successo rappresenta la 18ª vittoria assoluta per Porsche nella gara automobilistica più impegnativa del mondo. Per il secondo anno consecutivo, uno dei trofei più ambiti al mondo se lo porta a casa Porsche, che ha partecipato alla gara come detentore del record e del titolo. Nel 2015, i piloti Earl Bamber, Nico Hülkenberg e Nick Tandy vinsero con una Porsche 919 Hybrid. La prima vittoria assoluta per Porsche a Le Mans risale al 14 Giugno del 1970, e fu conseguita da Hans Herrmann e Richard Attwood con una 917 KH Coupé. 

La seconda Porsche 919 Hybrid con il numero 1, condivisa daTimo Bernhard, Brendon Hartley e Mark Webber, ha dovuto fermarsi a lungo durante la notte per una riparazione, si è battuta al massimo delle possibilità ed è scivolata in 13a posizione assoluta. Nella classe LMP1 è arrivata quinta. Porsche ha totalizzato a Le Mans ben 71 punti nella classifica costruttori del Campionato Mondiale Endurance (WEC). Alla 24 Ore di Le Mans viene assegnato il doppio dei punti, come nelle altre gare di sei ore del campionato. Porsche guida la classifica costruttori con 127 punti, davanti ad Audi (95) e Toyota (79). Nella classifica piloti, Dumas, Jani e Lieb hanno ora 94 punti e conducono per 39 punti. 




Fritz Enzinger, Vice Presidente LMP1: “Prima di tutto voglio esprimere tutto il mio rispetto per la straordinaria prestazione di Toyota. Quella con loro è stata veramente una grande sfida. Poco prima del traguardo ci eravamo assestati in seconda posizione, poi improvvisamente abbiamo ottenuto la nostra seconda vittoria consecutiva a Le Mans. Desidero ringraziare il nostro straordinario team a Weissach, il nostro team qui a Le Mans e tutti i dipendenti e i fan Porsche che ci hanno sostenuti in questa gara.”

Andreas Seidl, Direttore del Team: "Prima di tutto siamo sinceramente solidali con i nostri colleghi e amici di Colonia. Perdere una gara del genere in questo modo, all'ultimo giro, è una cosa che non augureresti al tuo peggior nemico. Ma questo è lo sport, con le sue luci ed ombre, ed è per questo che lo amiamo. È stata una vittoria combattuta duramente. Abbiamo dovuto mettere Toyota sotto pressione e spingere al massimo per tutta la corsa. Anche i nostri piloti erano al limite. La frequenza di avvicendamento alla testa della gara è stata elevatissima. Da quando abbiamo iniziato lo sviluppo e la preparazione per la 919 Hybrid, abbiamo sempre raggiunto ottime prestazioni. E questo vale sia per i nostri colleghi a Weissach sia per la squadra corse. Tanto sono soddisfatto per l'equipaggio della vettura numero due, quanto dispiaciuto per i ragazzi della vettura numero 1. Senza il guasto e la lunga riparazione, anche loro avrebbero potuto combattere per la vittoria. Vincere a Le Mans è il fiore all'occhiello della stagione ed è difficile credere che al nostro terzo anno abbiamo già vinto due volte. Adesso guardiamo avanti. Questa gara ci fa guadagnare molti punti, ed ora vogliamo difendere anche entrambi i titoli mondiali.”

I piloti della Porsche 919 Hybrid numero 1: 
Timo Bernhard: 
“Congratulazioni alla nostra vettura gemella e al Team Porsche, è una vittoria decisamente meritata. Hanno combattuto per la vittoria per 24 ore e alla fine eravamo molto vicini. Ovviamente, sono molto dispiaciuto per tutto il Team Toyota. Perdere una gara in questo modo è crudele. Nemmeno noi siamo stati fortunati, e mi spiace anche per Mark, Brendon e la nostra squadra. I ragazzi si sono impegnati molto e hanno fatto un ottimo lavoro per riparare la 919 Hybrid e rimetterla nuovamente in pista. Quest'anno siamo stati abbastanza sfortunati, ma siamo in grado di gestire la situazione. La nostra vettura era davvero veloce, potevamo correre agevolmente alla velocità di chi conduceva e almeno abbiamo guadagnato più punti per Porsche nel campionato costruttori. L'anno prossimo torneremo. Io non mi arrendo, voglio vincere qui con Porsche.”

Brendon Hartley: 
“Durante i turni di guida finali era importante che tutti i piloti rispettassero i tempi di guida al volante per guadagnare un po' di punti. La nostra Porsche era in perfetta forma. Siamo tutti contrariati per i problemi che abbiamo avuto, ma tutti i membri del team hanno mostrato spirito combattivo e abbiamo tenuto le dita incrociate per la vettura gemella.” 

Mark Webber (39, Australia): 
“Sono molto orgoglioso del team e fiero dei meccanici che hanno lavorato così duramente. È un onore guidare di nuovo per Porsche a Le Mans. Non è stata la nostra giornata, siamo stati sfortunati con la pompa dell'acqua. È stato il nostro grande problema e abbiamo perso molto tempo. Ma Timo e Brendon hanno guidato in modo incredibile. Alla fine abbiamo pregato tutti per la vettura 2 e, ovviamente, sono felice per i nostri compagni di team e per Porsche. Ma quello che è successo oggi a Toyota è veramente difficile da accettare e dobbiamo essere solidali con loro.”

I piloti della Porsche 919 Hybrid numero 2: 
Romain Dumas: 
“Siamo sinceramente dispiaciuti per Toyota. È stata un grande corsa. Ma, ovviamente, se si presenta la possibilità di vincere a Le Mans, non dici: no, grazie. In questo momento è impossibile rendersi conto di quello che è successo. Quest'anno i tempi sul giro erano leggermente più lenti a causa delle modifiche al regolamento.”

Neel Jani: 
“Mi si spezza il cuore per i piloti Toyota. Penso che qualsiasi pilota sappia come ci si sente. Non trovo le parole per descrivere quello che si prova a vincere a Le Mans. È una sensazione surreale. Abbiamo corso un'ottima gara, commettendo pochi errori, e abbiamo spinto la vettura al massimo. Questa vittoria è veramente, veramente speciale.”

Marc Lieb: 
“Non è stata una gara facile dal punto di vista del traffico e delle zone di rallentamento. Durante l'ultimo quadruplo turno di guida ero veramente al limite. Anche i primi tre giri sono stati piuttosto impegnativi, con sorpassi nel traffico e diverse situazioni rischiose. Nell'ultimo turno dovevo anche risparmiare carburante e soprattutto salvaguardare gli pneumatici anteriori, che iniziavano a perdere aderenza. Ho dato tutto ciò che potevo, adesso è il momento di metabolizzare tutto quello che è successo oggi.”

giovedì 31 marzo 2016

FIA WEC: Ottimo inizio di stagione per la Porsche 919 Hybrid





La stagione 2016 del Campionato Mondiale Endurance (WEC) ha preso il via con il Prologo ufficiale. La due giorni di test al Circuito Paul Ricard è stato il primo incontro di una parte importante della griglia di partenza del WEC. Per la Porsche 919 Hybrid 2016, la vettura che difenderà il titolo e che è stata presentata poco prima del Prologo, è stata la prima apparizione nell'ambito del campionato del mondo. Il team Porsche si è presentato schierando due vetture. Il venerdì è stato il turno della vettura numero 2 con i piloti Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb. Sabato, i campioni del mondo in carica, Timo Bernhard, Brendon Hartley e Mark Webber sono subentrati con la loro vettura numero 1. 

Durante la due giorni, i prototipi del team Porsche, modificati in modo rilevante a partire dal 2015, hanno coperto una distanza complessiva di 863 km. Al termine di ogni sessione, la vettura più veloce era sempre una Porsche 919 Hybrid. Il tempo sul giro complessivamente più veloce del Prologo è stato realizzato il sabato da Brendon Hartley con 1:37.44 minuti.


“È stata una corsa fondamentalmente senza problemi per entrambe le nostre vetture”, ha dichiarato Fritz Enzinger, Vice Presidente LMP1, “e abbiamo ricevuto feedback positivi dai nostri piloti. Quindi, siamo fiduciosi per la gara di apertura a Silverstone il 17 Aprile: solo lì sarà possibile valutare correttamente la concorrenza e attendiamo questo momento con enorme entusiasmo. Il Prologo è come un primo esame della griglia e rappresenta un grande evento organizzato dal WEC, molto utile per i team e i media, e piacevole per gli spettatori che oggi hanno avuto libero accesso alla pista e ai paddock.”

Il Direttore del Team, Andreas Seidl, ha precisato: “Dopo essere stati qui la scorsa settimana con la nostra vettura di prova, ora è il momento di testare i primi due nuovi telai della generazione 2016. Far correre di nuovo le due vetture è stata una buona prova generale per la squadra prima della gara iniziale. Le norme stabiliscono anche delle modifiche alle procedure del pit stop, che dobbiamo provare. I piloti hanno eseguito molti test durante le ultime settimane, ma al Prologo si sono trovati ad affrontare il traffico in pista per la prima volta dopo la finale in Bahrain. Alla fine del Prologo abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati in termini di preparazione per la stagione. Team e tecnologia sono pronti per Silverstone.”




mercoledì 25 novembre 2015

Mondiale Endurance: la stagione perfetta della Porsche


Nell'ultimo round del Campionato Mondiale Endurance FIA di sabato nel Bahrain, Porsche ha conquistato altri quattro titoli. L'ex pilota di F1 Mark Webber, Timo Bernhard e Brendon Hartley sono i nuovi Campioni del Mondo con la Porsche 919 Hybrid. Porsche ha ottenuto la sesta vittoria grazie ai compagni di squadra Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb. Per Porsche questa gara segna la conclusione di una stagione perfetta ricca di vittorie: la vittoria assoluta alla 24 Ore di Le Mans, il titolo mondiale Costruttori al penultimo appuntamento di Shanghai e, per finire, il titolo mondiale Piloti.

Nella classe GTE per vetture derivate dalla produzione di serie, in cui gareggia con la 911 RSR, la Casa di Stoccarda ha vinto tre titoli: quello per i costruttori, quello per piloti con Richard Lietz mentre il Team Porsche Manthey ha vinto la classifica a squadre.

Matthias Müller, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Volkswagen AG: "Sono molto soddisfatto del grande successo sportivo del team Porsche qui nel Bahrain e desidero congratularmi con Timo Bernhard, Brendon Hartley e Mark Weber per il titolo piloti. Gli innovativi regolamenti introdotti dal Campionato Mondiale Endurance permettono ad entrambi i gruppi, Audi e Porsche, di testare e sviluppare le tecnologie del futuro per le vetture da strada. Il Motorsport è stato, e rimane, uno strumento importante all'interno del Gruppo Volkswagen. Mi congratulo anche con Richard Lietz e il Team Porsche Manthey per i tre titoli GT conseguiti”.

Oliver Blume, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Porsche AG: "Oggi è un gran giorno per Porsche. Vincere il titolo piloti e i tre titoli GT, è il giusto coronamento di questo anno entusiasmante e di successo nel Campionato Mondiale Endurance. La diciassettesima vittoria assoluta a Le Mans, la prima vittoria del titolo costruttori e ora il titolo piloti per i tre piloti alla guida della Porsche 919 Hybrid dimostrano la forza di questa giovane squadra. Ritornando al massimo livello del Motorsport, Porsche continua la sua storia ricca di successi: un'ottima posizione dalla quale iniziare la stagione 2016”.



martedì 24 novembre 2015

Montoya e Evans testano la Porsche 919 Hybrid vincitrice del Mondiale Endurance




Il giorno dopo il gran finale sul Bahrain International Circuit, Porsche, Campione del Mondo Endurance, ha offerto a due piloti l'opportunità di testare la 919 Hybrid. Accanto al pilota di GP2 Mitch Evans, a provare la vettura c'era anche l'ex star della F1 e due volte vincitore della Indy 500, Juan Pablo Montoya. Evans, che domenica ha vinto la gara di GP2 sul tracciato di 5,421 km, ha suscitato grande impressione, così come Montoya che, tra l'altro, ha vinto sette Gran Premi di F1. 

Evans ha corso il più veloce dei suoi 54 giri nel corso di una simulazione di gara in 1:43.60 minuti, solo 1,71 secondi in più del giro più veloce in gara di Neel Jani che sabato, alla sei Ore del Bahrain, ha impiegato 1:41,89 minuti. Montoya ha percorso 55 giri con la vettura dei campioni del mondo Timo Bernhard, Brendon Hartley e Mark Webber. Durante la simulazione di gara, il miglior giro sul tempo di Montoya è stato 1:44,46 minuti e, durante le qualificazioni, ha stabilito il giro più veloce della giornata in 1:40,86 minuti. A titolo di confronto, il tempo sul giro di Timo Bernhard, che ha assicurato alla squadra l'ottava pole position nell'ottava gara, è stato di 1: 39,67 minuti.

Il Direttore del Team, Andreas Seidl: "Dopo il momento clou di ieri, abbiamo usato la Porsche 919 Hybrid con le specifiche 2015 per dare a Mitch e Juan Pablo una buona occasione di prova con un chilometraggio elevato. La giornata è andata bene, con un programma misto di corse brevi alla mattina e corse più lunghe per entrambi i piloti nel pomeriggio. Mitch aveva già vissuto l'esperienza del test di Barcellona, mentre Juan Pablo aveva alle spalle solo una precedente sessione come simulatore e guidava la vettura per la prima volta. Siamo molto interessati alle impressioni dei piloti, soprattutto se si tratta di un pilota come Juan Pablo che ha guidato con successo così tanti tipi di auto da corsa nella sua carriera. Entrambi hanno raggiunto rapidamente la velocità di crociera e hanno fatto un buon lavoro”.

Juan Pablo Montoya: "La vettura è incredibile, attualmente è la vettura da corsa più avanzata del pianeta ed è proprio un gran bel giocattolo. Ho guidato tutti i tipi di vetture e questa è davvero molto divertente. Ha una potenza elevata, è veramente molto stabile e grazie alla sua affidabilità invita a spingersi ai limiti. Questo è l'aspetto che ho trovato più impressionante. La vettura infatti è talmente valida che non ti rendi conto della velocità alla quale stai correndo. All'inizio è stato un po' scioccante quando mi è stato consegnato un manuale di 30 pagine sul funzionamento della vettura, ma non è stato poi così difficile. La pista qui è buona e ho apprezzato molto il tempo trascorso qui in Bahrain. Sono venuto presto per avere un'idea di come lavora la squadra. Conoscevo Fritz Enzinger e Andreas Seidl dai giorni della Formula Uno ed è stato fantastico quando mi hanno invitato a guidare la 919 Hybrid. Non abbiamo piani per il futuro, non ne abbiamo nemmeno parlato. Sono venuto in Bahrain per divertirmi e spingere al massimo la vettura ed è stato fantastico”.

Mitch Evans: "È stato fantastico guidare di nuovo la Porsche 919 Hybrid e godersi questo prodigio tecnologico. La vettura è davvero bella da guidare e si familiarizza molto rapidamente. Sto imparando un po’ alla volta piccole cose ad ogni giro. La vettura trae grande vantaggio dalla trazione integrale in frenata e, ovviamente, in accelerazione. Ha una deportanza elevata e il modo in cui gestisce gli pneumatici è sicuramente migliore rispetto ad una vettura GP2. La 919 Hybrid è una vettura molto raffinata e la squadra ha svolto un ottimo lavoro. Ringrazio Porsche e la FIA che mi hanno permesso di effettuare questo test da debuttante”.


martedì 3 novembre 2015

WEC, In meno di due anni, la Porsche 919 Hybrid prende tutto




Vincendo a Shanghai (Cina) la quinta gara consecutiva di questa stagione, Porsche si è aggiudicata il titolo costruttori nel Campionato Mondiale Endurance con l'innovativa 919 Hybrid. Con 308 punti, il costruttore di vetture sportive di Stoccarda non può più essere battuto, nonostante resti ancora da disputare una gara del campionato. Audi ha 238 punti e Toyota 137. Per Porsche è il 13° titolo mondiale costruttori nelle gare di durata e il primo dal 1986. Tra il 1964 e il 1986 Porsche ha conseguito per 12 volte il titolo costruttori in quello che allora si chiamava Sports Car World Championship.

La settima delle otto gare del FIA World Endurance Championship (WEC) era la sei ore di Shanghai. Alla guida del prototipo Porsche si sono alternati i piloti vincenti Timo Bernhard, Brendon Hartley e l'ex pilota di Formula Uno, Mark Webber. La Porsche 919 Hybrid gemella condotta da Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb ha tagliato il traguardo subito dietro, realizzando la quarta doppietta in questa stagione per Porsche.

Le due vittorie (24 Ore di Le Mans e titolo mondiale) sono arrivati molto prima del previsto. Porsche è tornata a gareggiare nella massima categoria del Motorsport solo nel 2014, quando era l'unica casa automobilistica tedesca e l'unico costruttore di vetture sportive al mondo ad avere tre vetture plug-in ibride premium sul mercato (918 Spyder, Cayenne, Panamera), attirata dalle rivoluzionarie norme di efficienza del WEC, che richiedono ai costruttori tecnologia ibrida ad elevate prestazioni e limitano in maniera significativa i consumi. In breve tempo, è stata realizzata un'infrastruttura completamente nuova presso il centro Ricerca & Sviluppo Porsche di Weissach ed è stato creato un team di 230 esperti.

Nella classe GTE-Pro per vetture GT derivate dalle vetture di serie, in cui Porsche compete contro Aston Martin e Ferrari, ha vinto la Porsche 911 RSR di Richard Lietz e Michael Christensen, che correranno nella prossima gara con una versione dell'icona sportiva di produzione 911). I loro compagni di squadra francesi Frédéric Makowiecki e Patrick Pilet hanno concluso al terzo posto. In questa categoria, il titolo sarà deciso nel finale di stagione.

venerdì 2 ottobre 2015

WEC: Porsche, laboratorio viaggiante e icona sportiva in gara in Giappone




Il FIA World Endurance Championship (WEC), uno dei più importanti campionati mondiali di corse automobilistiche, si prepara a vivere la sesta delle otto gare, questa volta in Giappone. La nazione è un mercato consolidato per le auto sportive con un pubblico preparato e appassionato di Motorsport. La sei ore prenderà il via al Fuji International Speedway l'11 Ottobre alle 11,00 ora locale dove, sullo sfondo del sacro Monte Fuji, un pilota Porsche ha scritto la storia delle auto sportive: nel 1983, Stefan Bellof ha corso il giro più veloce (1.10.02 minuti) al volante di una Porsche 956 sulla pista, all'epoca lunga 4.360 chilometri, ai piedi della montagna più alta del Giappone. Un record ancora oggi imbattuto. 


Il tracciato del Fuji rappresenta una sfida particolare per i team in gara: mentre il lunghissimo rettilineo va percorso ad alta velocità, per superare le 16 curve successive, alcune delle quali estremamente strette, le vetture richiedono un assetto diverso. Porsche affronta questa sfida con due tipi di vetture: nella massima serie LMP1 (Le Mans Prototype Class 1), la Porsche 919 Hybrid intende proseguire la sua serie vincente. Fino a questo punto della stagione, la leggera vettura da corsa ibrida a benzina da 870 chilogrammi, con una potenza di circa 1.000 CV, ha vinto la 24 Ore di Le Mans e tutte le successive gare di sei ore sul Nürburgring e negli Stati Uniti. Porsche conduce la classifica costruttori davanti ad Audi e Toyota ed è ad un passo dal vertice della classifica piloti. 
Nella stessa gara del WEC, Porsche schiera anche la Porsche 911 RSR nella classe GT specifica per vetture da corsa derivate dalle vetture di serie. In questa categoria, la 911 RSR del team ufficiale è a soli due punti dalla Ferrari, con il pilota Porsche Richard Lietz che conduce la classifica piloti. 


Nonostante le differenze tra la 919 e la 911, entrambe le vetture da corsa godono di grande popolarità tra i fan Porsche in Giappone. Grazie alle tecnologie evolute e all'avanguardia di cui è dotato, il prototipo Le Mans cattura l'occhio attento dei giapponesi, in particolare quando si tratta di auto ibride. Soprattutto il suo concetto di propulsione la rende la vettura più innovativa fra le 31 forti vetture concorrenti. La 919 è spinta da un piccolo motore a combustione a 4 cilindri a benzina da 2 litri con sovralimentazione turbo che eroga una potenza di oltre 500 CV, considerato il motore più efficiente che Porsche abbia mai costruito. 
Ma non è tutto: la 919 Hybrid è dotata di due diversi sistemi di recupero dell'energia sui quali Porsche sta lavorando anche per migliorare il futuro della guida su strada. L'energia proveniente dal flusso dei gas di scarico nella parte posteriore viene convertita in energia elettrica nello scarico tramite una seconda turbina. Sull'asse anteriore, un generatore converte l'energia cinetica in energia elettrica in fase di frenata. I sistemi, combinati, alimentano una batteria agli ioni di litio, dalla quale il guidatore può richiamare l'energia accumulata premendo semplicemente un tasto. Ora, il motore elettrico da oltre 400 CV aziona l'asse anteriore, trasformando la 919 in un'auto a trazione integrale. 

La potenza pura, tuttavia, non è l'unico obiettivo in questo speciale campionato del mondo. Le severe norme sui consumi costringono gli ingegneri a pensare fuori dagli schemi. Ed è proprio per questo motivo che Porsche ha partecipato al campionato. 



Fritz Enzinger, responsabile del programma LMP1, spiega: "Vincere è importante per Porsche, ma nel lungo termine queste vittorie diventano solo istantanee limitate nel tempo. Fin dall'inizio, la funzione più importante della 919 Hybrid è stata quella di fungere da laboratorio per le vetture della produzione di domani”.

Lo scambio tecnologico tra la pista e la strada è ancora più diretto con la Porsche 911 RSR, nella classe riservata alle vetture da corsa GT. Esso si basa sulla settima generazione dell'icona sportiva 9111), la vettura più venduta e di maggiore successo al mondo. Come per tutte le 911, la carrozzeria della 911 RSR esce dalla catena di montaggio dello stabilimento di Stoccarda-Zuffenhausen. Soprattutto nei settori dell'efficienza energetica, quali il design leggero e l'aerodinamica, le corse automobilistiche portano ad intuizioni importanti, che convogliano regolarmente e continuamente nello sviluppo delle vetture di serie. Moltissimi fan appassionati attendono la 911 in Giappone. 



Il Direttore di Porsche Motorsport, Frank Steffen Walliser spiega: "Abbiamo molto successo nel mercato giapponese, soprattutto con le nostre vetture sportive a due porte e l'ammiraglia 911." 


Dopo un incremento del 19 per cento delle consegne, nel 2014 Porsche Japan ha superato per la prima volta le 5.000 unità. E dopo il 2013, il numero delle vetture sportive a motore posteriore e centrale ha raggiunto ancora una volta valori storici (3.169 vetture), contribuendo in modo significativo al raggiungimento di un risultato d'esercizio di successo. Solo nella prima metà del 2015, in Giappone sono state consegnate 1.384 vetture sportive a due porte. 
Walliser afferma: "Per la Porsche 911 non c'è modo più autentico per sottolineare questo successo se non quello di affrontare in pista la forte concorrenza”.



lunedì 21 settembre 2015

Porsche trionfa nel Campionato mondiale Endurance. In Texas prosegue la serie di vittorie della 919 Hybrid




La Porsche 919 Hybrid continua a lasciare il segno sui circuiti di tutto il mondo. Dopo la doppia vittoria alla 24 Ore di Le Mans e sul Nürburgring, lo scorso sabato la rivoluzionaria vettura ibrida ha vinto anche ad Austin (USA). Il marchio tedesco si è anche assicurato la vittoria di classe con la vettura sportiva GT basata sulla produzione di serie, la Porsche 911 RSR. Il quinto round di questa edizione del Campionato mondiale Endurance (WEC) nella capitale texana si è svolto con temperature di 35°C. 


La tecnologia ibrida Porsche 

sulla strada del titolo mondiale

Con la vittoria al quinto degli otto turni di Campionato, Porsche ha ormai vinto la sua terza gara consecutiva con la Porsche 919 Hybrid. Il prototipo da corsa ottiene fino a 1.000 CV dal motore a combustione ed elettrico. Nel corso della gara durata sei ore, lo scorso sabato, si sono alternati al volante della vettura vincitrice Timo Bernhard, Brendon Hartley e Mark Webber. 
Porsche è attualmente in testa al Campionato del Mondo davanti ad Audi e Toyota e quest'anno ha vinto anche la più importante gara di durata, la 24 Ore di Le Mans.


Dalla pista alla strada

Ad Austin, il team Porsche ha anche celebrato la vittoria nella categoria GT basate sulla produzione di serie. In questa categoria si assiste ad una forte concorrenza tra famosi Marchi come Aston Martin, Ferrari e Porsche. Richard Lietz e Michael Christensen hanno conquistato la vittoria con la Porsche 911 RSR, 
la versione da corsa dell'icona sportiva di produzione 911. 



sabato 5 settembre 2015

WEC e 24 Ore di Le Mans: Porsche conferma il programma LMP1 fino al 2018



Porsche continua a correre verso il futuro con la 919 Hybrid: il Consiglio di Amministrazione di Porsche AG, infatti, ha deciso di estendere il programma del prototipo Le Mans fino alla fine della stagione 2018. Con il concept innovativo, un motore turbocompresso ridimensionato e potenti sistemi di recupero dell'energia, associati ad un design estremamente leggero, la vettura da corsa, con una performance di circa 1.000 CV, funge da laboratorio di ricerca per il futuro della tecnologia delle vetture sportive. 

Matthias Müller, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Porsche AG, ha dichiarato: "Il Motorsport è una parte importante della brand identity di Porsche, ma non è fine a se stesso. Le corse devono aiutare la tecnologia delle vetture sportive del futuro omologate per l'uso su strada. Ciò che ci ha convinti a tornare ai massimi livelli del Motorsport nella stagione 2014 è stata la rivoluzionaria normativa, recentemente introdotta, relativa all'efficienza. Un risultato come questo, ottenuto solo al nostro secondo anno con una doppietta a Le Mans 2015 grazie al coraggioso concept 919 Hybrid, è uno straordinario riconoscimento ai nostri tecnici del Centro ricerca e sviluppo di Weissach. La competizione porta sempre i suoi frutti e noi vediamo un ulteriore potenziale per una futura sinergia tra i programmi delle vetture da corsa e stradali. Per questo motivo abbiamo esteso il programma”. 

Per i prototipi Le Mans di classe uno (LMP1) presentati dai costruttori, i regolamenti del FIA World Endurance Championship (WEC) stabiliscono sistemi ibridi e limitano la quantità di energia (combustibile ed energia elettrica) disponibile per ogni giro. 

Wolfgang Hatz, membro del Consiglio di Amministrazione e Responsabile Ricerca e Sviluppo di Porsche AG, ha dichiarato: "Porsche stabilisce i valori di riferimento nel WEC. Il motore turbo V4 a benzina da 2 litri, con una potenza di oltre 500 CV, è il motore a combustione più efficiente che Porsche abbia mai costruito. I nostri sistemi di recupero dell'energia sono i più potenti fra tutti quelli presenti sulla griglia di partenza. Fino ad ora, nessun altro costruttore è stato in grado di fornire otto megajoule di energia elettrica per la lunghezza di un giro a Le Mans. È facile notare come la sfida lanciata dallo sport spinga i nostri ingegneri ad ottenere prestazioni sempre più estreme”.

Fritz Enzinger, Vice Presidente LMP1, ha aggiunto: "Nel 2012 abbiamo iniziato a Weissach con un piccolo gruppo di persone, letteralmente un foglio di carta bianco, grandi aspettative e una forte dose di coraggio. Sono molto orgoglioso di questa squadra di 230 persone e sono contento che ciascuno sappia che, anche per merito suo, da adesso in poi possiamo pianificare con sicurezza altre tre stagioni del campionato mondiale e di Le Mans”.

venerdì 31 luglio 2015

Prove al Nürburgring per la Porsche 919 Hybrid vincitrice a Le Mans



Due giorni di test al Nürburgring come anticipo del quarto appuntamento del FIA World Endurance Championship (WEC) che si svolgerà il 30 Agosto. Lunedì e martedì. Il team Porsche ha messo in pista una Porsche 919 Hybrid, condividendo i 5,137 chilometri di circuito con uno schieramento impressionante di altre 19 vetture WEC. Per il prototipo, è stata la prima volta in pista dalla vittoria assoluta alla 24 Ore di Le Mans del 14 Giugno scorso. I piloti al volante della vettura di prova erano Timo Bernhard/Brendon Hartley  il lunedì e Romain Dumas/Marc Lieb il martedì, che hanno percorso 1.275 chilometri.

Il Direttore del team Andreas Seidl ha così riassunto: 

"Per noi è stato un buon test. Abbiamo sistemato alcuni nuovi aspetti e ci siamo preparati per la sei ore di fine Agosto. Non abbiamo dati storici su cui basarci, perché il Nürburgring è un nuovo appuntamento nel calendario WEC. Essere qui con la 919 Hybrid è stata un’esperienza molto importante anche per i piloti. Abbiamo lavorato alla messa a punto della vettura e alla gestione ibrida per questo particolare tracciato. Anche correre sul bagnato il lunedì è stata un’esperienza utile a tutti. Aspettiamo con impazienza questa prima gara del WEC in Germania. È il terreno di casa per le più veloci vetture WEC e Porsche ha legami molto stretti con il Nürburgring. È un appuntamento storico per i grandi successi sportivi del marchio oltre che per i test effettuati e il lavoro di sviluppo destinato alle attuali vetture stradali".

Dopo i primi tre degli otto appuntamenti del Campionato Mondiale, Porsche conduce la classifica co-struttori con 140 punti, davanti ad Audi (124) e Toyota (71).

martedì 21 luglio 2015

Le Porsche 919 Hybrid e 911 RSR preparano al Nürburgring la seconda parte della stagione

Lunedì e martedì della prossima settimana (27 e 28 Luglio), Porsche affronterà la preparazione per il quarto appuntamento del Campionato Mondiale di Endurance FIA (WEC). La Porsche 919 Hybrid, dopo la vittoria alla 24 Ore di Le Mans, correrà per la prima volta sul Nürburgring. Sul tradizionale tracciato tedesco entrerà in azione l'esemplare altamente tecnologico che, grazie alla combinazione di un motore turbo a quattro cilindri da 2 litri con sistemi di recupero dell’energia in frenata e dei gas di scarico, raggiunge una potenza complessiva di circa 1.000 CV. Il lunedì si alterneranno al volante del prototipo Le Mans i piloti Timo Bernhard e Romain Dumas, mentre il martedì saranno impegnati Dumas e Marc Lieb. L’obiettivo principale delle sessioni di test è la messa a punto della 919 Hybrid per la sei ore del Nürburgring in programma il 30 Agosto e, più in generale, la preparazione in vista delle gare oltreoceano di Austin (Texas), Fuji (Giappone), Shanghai (Cina) e Sakhir (Bahrain) nella seconda metà di stagione.

Anche il team di casa, Porsche Manthey, approfitterà dei test drive sul circuito tedesco e farà correre la 911 RSR della categoria GTE-Pro. Inoltre, il team Dempsey Proton Racing testerà la RSR, guidata dal pilota e attore Patrick Dempsey. Alla Le Mans, assieme al pilota ufficiale Porsche Patrick Long e a Marco Seefried, Dempsey ha festeggiato il secondo posto nella categoria GTE-Am, ottenendo il suo più grande successo in carriera.
Le giornate di test, alle quali parteciperanno molti altri team WEC, sono di estremo interesse anche per gli appassionati e i giornalisti. In entrambe le giornate, gli spettatori potranno accedere liberamente alla tribuna principale T3. Il martedì, previo accredito, i membri della stampa avranno accesso anche al paddock. Alla conferenza stampa del WEC, prevista martedì alle 12.00 presso la business lounge (segmento 1) nell'edifico della tribuna principale, oltre a Patrick Dempsey e Timo Bernhard parteciperà anche il responsabile del team Porsche LMP1, Andreas Seidl. 


"Finalmente, dopo il travolgente doppio successo ottenuto a Le Mans, siamo molto contenti di mandare in pista la Porsche 919 Hybrid anche davanti al pubblico di casa", sottolinea Fritz Enzinger, responsabile LMP1. "Ovviamente, il nostro obiettivo principale, qui al Nürburgring, sarà la preparazione per la prossima sei ore. L’ultimo appuntamento europeo di questa stagione promette, ancora una volta, una gara entusiasmante e un finale sul filo dei secondi. E, dal momento che ci stiamo concentrando per affrontare il campionato del mondo, il supporto dei fan è particolarmente gradito”.

martedì 30 giugno 2015

Porsche 919 Hybrid, dal trionfo di Le Mans al Goodwood Festival of Speed

La leggenda Porsche è strettamente legata alla non meno leggendaria 24 Ore di Le Mans fin dall'inizio della storia dell'azienda. Vetture sportive iconiche come la Porsche 917 e le 956/962, i "razzi" del Gruppo C, hanno plasmato allo stesso modo l'immagine del marchio e del Motorsport. Dal 14 Giugno, anche la Porsche 919 Hybrid è entrata nelle fila delle prestigiose vetture che hanno vinto a Le Mans.


C'era quindi una valida ragione per far correre la Porsche LMP1, trionfatrice a Le Mans con il numero 19, al Goodwood Festival of Speed (25 – 28 Giugno 2015). Il pilota ufficiale Porsche, Brendon Hartley ha condotto il prototipo ibrido da quasi 1.000 CV sul tortuoso e stretto circuito. 



Oltre a questa velocissima vettura, Porsche ha schierato anche la Porsche 936/81 e la 962 C, le vetture che hanno vinto a Le Mans nel 1981 e nel 1987. Anche la WSC Spyder, che ha corso a Le Mans nel 1998, era presente a Goodwood. Le vetture Porsche omologate per circolazione su strada sono state invece rappresentate da diversi modelli a trazione ibrida plug-in. Oltre alla Panamera S E Hybrid1) e alla Cayenne S E-Hybrid2), è scesa in pista anche la vettura sportiva ad elevate prestazioni 918 Spyder3). Nel 2014, la vettura ha stabilito un nuovo record in pista per le vetture a trazione elettrica. Al Goodwood Festival of Speed britannico ha debuttatoanche la RS4 911 GT3). Infine, ma non meno importante, Porsche ha portato sul famoso circuito collinare anche la Cayman GT45e la nuova Boxster Spyder6.


giovedì 25 giugno 2015

La 17a vittoria assoluta di Porsche alla 24 Ore di Le Mans: 395 giri per la vittoria






Domenica 14 giugno 2015, a Le Mans, il trio composto da Earl Bamber (NZ), Nico Hülkenberg (DE) e Nick Tandy (GB) con la Porsche 919 Hybrid ha ottenuto la 17a vittoria assoluta per Porsche. L’auto gemella si è aggiudicata il secondo posto con Timo Bernhard (DE), Brendon Hartley (NZ) e Mark Webber (AUS). Per la quarta volta Porsche conquista una doppia vittoria dopo quelle del 1971, 1987 e 1998. Riportiamo cifre e informazioni molto interessanti sulla gara.

• Il team vincitore ha coperto 395 giri (5382,82 km). Solo due giri in meno rispetto al record del 2010, tuttora imbattuto.
• La velocità media della Porsche 919 Hybrid vincente è stata di 224,2 km/h.
• La velocità massima ottenuta in gara con una Porsche 919 Hybrid è stata quella di 340,2 km/h raggiunta Mark Webber alle 16:40 di sabato.
• La Porsche 919 Hybrid ha prodotto e utilizzato 2,22 Kilowattora/giro (8 megajoule) di energia elettrica. Se fosse stata una centrale elettrica, avrebbe alimentato per tre mesi un’abitazione unifamiliare.
• Il team Porsche al completo era composto da 120 persone.
• Il team Porsche ha effettuato 120 rifornimenti, 30 per vettura.
• Durante i pit stop, per 26 volte sono state cambiate le gomme e si sono alternati i piloti.



• Le distanze più lunghe percorse con un treno di gomme sono state di 54 giri. Al volante dei tre prototipi sedevano Mark Webber (N. 17), Neel Jani (N. 18) und Nico Hülkenberg (N. 19).
• Per coprire l’intera distanza di gara, le tre Porsche 919 Hybrid hanno utilizzato 116 pneumatici.
• Un cerchio con pneumatico pesa 19,9 chilogrammi. I meccanici hanno quindi sollevato 2.308,4 chilogrammi di sole ruote.
• Nel team Porsche, il pit stop più rapido con cambio di pilota/gomme è stato di 1:13,9 minuti.
• La squadra ha effettuato il migliore pit stop per rifornimento in soli 51,3 secondi.
• La somma di tutti i tempi trascorsi ai box dalle tre Porsche 919 Hybrid nell’intera durata della gara è stata di soli 95 minuti e 36 secondi. Quella del secondo miglior team con tre vetture è arrivata a ben 130 minuti.
• La vettura vincitrice è stata rifornita con 1.896 litri di benzina.
• Nel corso delle 24 ore, il cambio della Porsche 919 Hybrid vincente ha compiuto 25.293 cambiate (in salita e in scalata).
• La sessione di guida più lunga tra i nove piloti Porsche LMP1 è stata quella di Neel Jani, con dieci ore e dieci minuti. Nella vettura vincente ha seduto più a lungo Nico Hülkenberg: otto ore e 52 minuti.
• Mark Webber è il pilota che ha perso più peso durante la gara. A inizio gara, con tuta e casco, pesava 81,2 chilogrammi; dopo il suo ultimo turno, la bilancia segnava 78,2 chilogrammi.
• Per ogni turno, i piloti avevano a disposizione nella vettura una bevanda da 0,85 litri. Le borracce venivano sostituite ad ogni rifornimento.


• Nel corso della gara sono stati impiegati pochi ricambi. La vettura N. 18, durante la maratona, ha sostituito due volte il muso. Sulla N. 19, a puro titolo precauzionale, alle 8 di mattina il team ha deciso di sostituire cofano motore e spoiler posteriore poiché, in una fase con Safety Car, non era possibile farlo senza perdere tempo.
• Durante le 24 ore è stato rabboccato un litro di olio per vettura.
• Per una visuale sempre nitida, al parabrezza di ciascuno dei tre prototipi sono state applicate quattro pellicole, che venivano rimosse all’occorrenza.
• La temperatura esterna più elevata di 25 gradi è stata raggiunta alle 16 di sabato. Quella più bassa di 16 gradi, durante la notte, tra le 3 e le 7.
• La temperatura più alta all’interno dell’abitacolo ha raggiunto i 27 gradi.
• La notte è durata esattamente otto ore, dal tramonto (ore 21:59) all'alba (ore 05:59).
• Durante le 24 ore di gara sono stati trasmessi ai box 13,5 Gigabyte di dati per vettura.
• Durante la gara sono state effettuate quattro fasi con Safety Car. In totale, comprese le cosiddette "Slow Zone", limitazioni di velocità in singoli tratti di pista, la gara è stata neutralizzata per oltre 195 minuti.
• A questo punto della stagione, dopo i primi tre appuntamenti del Campionato Mondiale FIA di Endurance e il punteggio doppio ottenuto a Le Mans, Porsche conduce il campionato con 140 punti, davanti a Audi (124) e Toyota (71).

venerdì 12 giugno 2015

Le Porsche 919 Hybrid dominano le prove della 24h di Le Mans



Le prove di qualificazione della 24h di Le Mans si sono concluse con le bandiere gialle esposte dagli ufficiali di gara per l'uscita di pista alle curve Porsche dell'Aston Martin #95. 
La Porsche #18 (Jani), l'Oreca-Nissan #47 (Bradley), l'Aston Martin #99 (Stanaway) e l'Aston Martin #98 (Lamy) partiranno in pole position rispettivamente nelle categorie LM P1, LM P2, LM GTE Pro e Am.
Classifica assoluta delle prove LM P1 con tre Porsche davanti a tre Audi e due Toyota.

lunedì 8 giugno 2015

Le tre Porsche 919 Hybrid pronte per la 24h di Le Mans


Il pre-test ufficiale di Domenica 31 maggio a Le Mans è stato impegnativo e positivo per il Team Porsche e le tre 919 Hybrid. Questa giornata rappresentava l'unica possibilità di provare il circuito de la Sarthe lungo 13,629 km. Più di nove chilometri di pista sono costituiti da quelle che, normalmente, sono strade pubbliche. I nove piloti che condividono le tre vetture, dotate di tecnologia avveniristica e di un sistema di alimentazione di oltre 1000 CV, hanno completato 124 giri. 
Il pilota professionista Porsche Brendon Hartley ha percorso il giro più veloce tra le 67 vetture che prendevano parte al pre-test in 3'21.061 con pista asciutta nel pomeriggio. A titolo di confronto: nel 2014, il pilota più veloce nelle qualificazioni è stato Romain Dumas, che ha ottenuto un tempo di 3'22.146, allora abbastanza buono per la seconda posizione sulla griglia (pole position dell'anno scorso: 3'21.789 Toyota). Le mutevoli condizioni meteorologiche nell'ovest della Francia Modifica hanno impegnato le squadre a continue sfide per il lavoro di set-up delle vetture, ma anche offerto loro l'opportunità di correre sul circuito asciutto, umido e completamente bagnato. 

Andreas Seidl, Direttore del Team: 
"Certamente il programma di test è stato in qualche modo condizionato dall'instabilità meteorologica. Per una valutazione affidabile degli pneumatici, sono sicuro che tutte le squadre avrebbero preferito la pista costantemente asciutta, poiché l'usura delle gomme sarà un fattore decisivo in gara. È stato importante che tutte e tre le Porsche 919 Hybrid abbiano corso per tutto il giorno. I nostri nuovi piloti, incluso Frédéric Makowiecki con la 919 Hybrid, hanno completato i dieci giri obbligatori per ottenere l'autorizzazione a partecipare alla gara. Per quanto si può giudicare dai tempi sul giro, vedremo una competizione molto accesa tra i piloti in testa. Come previsto, tutti sono stati più veloci rispetto al 2014. Ora è importante esaminare con attenzione l'enorme quantità di dati raccolti oggi. Preparare così bene questa giornata di test e trarne il massimo vantaggio, ha richiesto un grande lavoro di squadra. Inoltre, per noi c'era l'ulteriore impegno di gestire tre vetture”.

Piloti della Porsche 919 Hybrid N. 17
Timo Bernhard: "Abbiamo cercato di avanzare il più possibile con il lavoro di set-up nel breve tempo in cui la pista era asciutta. In generale, il bilanciamento della vettura è notevolmente mi-gliorato rispetto alla Porsche 919 Hybrid dell'anno scorso. E si nota chiaramente quanto sia incredibil-mente accesa la competizione nel gruppo dei prototipi più veloci”.

Brendon Hartley: "È fantastico essere di nuovo a Le Mans e per la prima volta in pista con la nostra vettura N. 17 rossa. I test condotti al mattino sull'asciutto sono stati un inizio produttivo, ma è stato positivo accumulare esperienza anche sul bagnato. Nella sessione pomeridiana abbiamo fatto un grande passo avanti e l'andatura sulla pista asciutta era davvero buona”.

Mark Webber: "È stata una giornata di test molto impegnativa ed è incredibile quanto stiamo ancora imparando nella nostra seconda partecipazione a Le Mans. Sapevamo che oggi ci sa-rebbe stato qualche piovasco, ma ciascuno dei tre ha avuto a disposizione del tempo in auto anche sull'asciutto. In ogni caso, per me è stato molto utile anche guidare sotto la pioggia, perché finora non avevo accumulato una grande esperienza sulla pista bagnata”.

Piloti della Porsche 919 Hybrid N. 18
Romain Dumas: "È stata una giornata positiva, perché siamo riusciti a guidare in qualsiasi condizione. Ovviamente, il continuo cambiamento delle condizioni della pista rende difficile il lavoro per la corretta messa a punto della vettura, ma per la guida è veramente un buon esercizio. Possiamo ren-derci conto che siamo competitivi e in una stretta concorrenza con gli altri. La nostra Porsche 919 Hy-brid è molto più agile dello scorso anno. Abbiamo compiuto buoni progressi per quanto riguarda il cambio di direzione”.

Neel Jani: "Come sempre, all'inizio il circuito era molto sporco e polveroso, una cosa normale per una pista non utilizzata continuamente. È stata una piacevole sorpresa che al mattino sia rimasto asciutto per due ore, perché era più di quanto ci saremmo potuti aspettare e ci ha permesso di svolgere subito parecchio lavoro. Anche se si è trattato solo di un test, siamo stati più veloci rispetto alle qualificazioni del 2014. Comunque, è stato lo stesso anche per la nostra concorrenza”.

Marc Lieb: "È stato un buon test. Sulla pista asciutta siamo riusciti a fare tante verifiche di diverso tipo. Anche la sensazione della vettura era buona con gli pneumatici intermedi, ma in condi-zioni mutevoli è sempre difficile valutare i dettagli. Sessantasette vetture in pista creano un gran traffico, ma in gara ce ne saranno 11 in meno”.

Piloti della Porsche 919 Hybrid N. 19
Earl Bamber: "È stato fantastico guidare la Porsche 919 Hybrid per la prima volta a Le Mans. La pista è bellissima, una delle migliori al mondo. La velocità della vettura è incredibile e il sistema ibrido è stupefacente. Con il sistema di trazione integrale è un piacere guidare sotto la pioggia, è come guidare sull'asciutto. È stato meraviglioso affrontare le curve Porsche per la prima volta a circa 230 km/h. Per il nostro team della vettura N. 19 è la prima volta su questa pista. Abbiamo coperto una buona distanza e acquisito nuove informazioni”.

Nico Hülkenberg: "I miei primi giri a Le Mans sono stati molto divertenti ed è stata un'esperienza veramente fantastica. Il circuito è straordinario con i suoi lunghissimi rettilinei e scorrevole. Si può raggiungere un buon ritmo e le diverse combinazioni di curve sono composte in grande armonia. La sezione dopo il Ponte Dunlop è favolosa e anche le veloci curve Porsche sono sensazionali. Difficilmente, però, ci si trova ad affrontarle da soli, perché si incontrano vetture più lente per la maggior parte del tempo. Su questa pista posso imparare ancora molto, ma i primi passi sono stati molto entusiasmanti”.

Nick Tandy: "Dopo la sessione del mattino condotta sul bagnato, mi sono divertito molto a sperimentare direttamente tutto il potenziale e la potenza della 919 Hybrid sull'asciutto. È asso-lutamente sorprendente il livello di aderenza della vettura nella zona di frenata alla fine del rettilineo percorso ad alta velocità. Comunque, anche sul bagnato mi ha colpito il grip che avevamo”.