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giovedì 6 giugno 2024

Alfa Romeo e il campione del DTM Nicola Larini di nuovo insieme alla 1000 Miglia 2024



Dall’11 al 15 giugno si svolgerà la 42esima edizione della 1000 Miglia, la rievocazione storica della "corsa più bella del mondo", come amava definirla Enzo Ferrari. Da sempre un po' gara e un po' avventura, la prova di regolarità per auto d’epoca quest’anno coinvolgerà più di 400 vetture, di cui oltre 50 del Marchio Alfa Romeo, facendone di fatto la compagine più numerosa e simbolo indiscusso del motorismo sportivo italiano. Tra queste, due preziosi esemplari della collezione storica Alfa Romeo, normalmente in mostra presso il Museo di Arese: la 1900 Sport Spider del 1954 e la 1900 Super Sprint del 1956.

La prima vettura sarà affidata a Nicola Larini, campione del DTM 1993 con Alfa Romeo 155 V6 TI, e il navigatore di Rally Giacomo Ciucci. Di certo il ritorno di Larini alle corse con Alfa Romeo regalerà forti emozioni a tutti gli appassionati di motorsport e in particolare agli Alfisti, che ne ricordano le sue imprese nella categoria Turismo negli anni ‘90. E con lo stesso entusiasmo sarà accolta la 1900 Super Sprint del 1956, che darà il meglio di sé sotto la guida di Andrea Farina, giornalista ed esperto di auto storiche, e del copilota Davide Cironi, influencer e youtuber appassionato di motori.

Le due rarità d'epoca saranno accompagnate dalle nuove Giulia e Stelvio Quadrifoglio Super Sport, la serie speciale e limitata che il marchio ha dedicato alla prima vittoria dell’Alfa Romeo alla 1000 Miglia del 1928 con la 6C 1500 Super Sport. Inoltre, per la prima volta in dinamica, il pubblico potrà ammirare Alfa Romeo Junior, la nuova compatta che riporta la sportività Alfa Romeo nel segmento di mercato più grande d’Europa. È la migliore dimostrazione del fil rouge che da sempre lega le auto del passato e quelle di attuale produzione del Biscione, all’insegna di quell’attitudine innata alla sportività, intesa come esperienza di guida coinvolgente nella quotidianità, che dal 1910 anima il brand italiano e appassiona la tribe Alfa Romeo in tutto il mondo.

Le due vetture Alfa Romeo in gara

Alla leggendaria 1000 Miglia prendono parte due autentiche opere d’arte in movimento, appartenenti alla collezione di Heritage, il dipartimento di Stellantis dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei marchi italiani del Gruppo. In dettaglio, la 1900 Sport Spider (1954) è una rarissima spider da corsa - prodotta in soli due esemplari - equipaggiata con un motore a 4 cilindri bialbero portato a 138 cv di potenza massima, che le consente di raggiungere i 220 km/h grazie anche a un peso di 880 chili e a un'aerodinamica particolarmente efficiente. Contraddistinta dall'innovativo design ad opera di Franco Scaglione per la carrozzeria Bertone, la 1900 Sport Spider è dotata di cambio a 5 marce e di ponte posteriore “De Dion” mentre prestazioni e guidabilità sono da vettura moderna, reattiva e sincera, con un'elevata tenuta di strada. Questa straordinaria vettura gareggerà col numero “289”. 
Si presenta con il numero di gara “392” la 1900 Super Sprint del 1956, elegante coupé che rappresenta la declinazione "gran turismo" della 1900, "la vettura da famiglia che vince le corse", come recitava il claim negli anni Cinquanta. Basata sul telaio in versione corta della 1900 berlina, è equipaggiata con un motore quattro cilindri da due litri con il doppio albero a camme tipico del brand e potenza di 115 CV a 5500 giri/min. Negli anni Cinquanta era consuetudine, per i grandi designer italiani, acquistare il telaio meccanizzato da Alfa Romeo e completarlo con una carrozzeria progettata e prodotta internamente: così fece l'azienda milanese Touring che, tra il ‘54 e il ‘55, realizzò quasi 300 esemplari basati sull’Alfa Romeo 1900 Super Sprint.

lunedì 22 gennaio 2024

La collezione Alfa Romeo del Museo di Arese



Testo e Immagini ©Massimo Campi


Visitare i luoghi nascosti, scoprire vetture iconiche, storie, aneddoti, passeggiare tra i depositi dove sono conservati auto e materiali della Alfa Romeo normalmente non esposti nel Museo, tutto questo è possibile ad Arese con l’iniziativa delle visite alla Collezione del Museo.

Negli spazi della struttura, non è possibile esporre la grande quantità di mezzi e materiali che ha prodotto il marchio italiano nella sua lunga e gloriosa storia. Molte vetture e prototipi vengono esposte a turno e poi ricoverate negli spazi delle collezione, due piani pieni di importanti testimonianze di una storia che ha fatto del marchio italiano uno di più iconici e conosciuti al mondo.

La visita inizia con una Darracq, la vettura di inizio novecento che lega l’origine del marchio alla futura produzione. La Società Italiana Automobili Darracq nacque a Napoli nel 1906 producendo le automobili su licenza del marchio francese. Poco dopo venne trasferita a Milano con uno stabilimento nella zona del Portello ma ben presto fu posta in liquidazione e venne rilevata da un gruppo di imprenditori lombardi il 24 giugno 1910, facendo nascere la ALFA ovvero l’Anonima Lombarda Fabbrica Automobili

Da quel momento inizia una storia con i suoi alti e bassi, ma tanta gloria e fama. Dopo la prima parentesi bellica l’arrivo di nuove finanze e di Nicola Romeo, la fabbrica del Portello diventa famosa nel mondo con le sue auto sportive e la conquista del primo titolo mondiale nel 1925. 

Un secondo periodo complicato è quello delle Seconda Guerra Mondiale, molti impianti dell’Alfa Romeo vengono riconvertiti alla produzione bellica e varie attrezzature di uso civile, ma anche di cucine, e tutto questo si può vedere nei locali della collezione.

Il marchio italiano si è sempre distinto con molte realizzazioni che hanno creato o cambiato l’immagine dell’automobile e molti prototipi sono stati eseguiti per poi dare inizio alla produzione. Spesso le realizzazione sono state effettuate dai migliori carrozzieri come la Touring fondata da Felice Bianchi Anderloni e Gaetano Ponzoni a Milano, ma anche da Zagato e da Bertone, ed infine dal Centro Stile dell’Alfa Romeo. 

Le corse sono state un capitolo importante nella casa italiana, i primi titoli mondiali di Formula 1 segnano le vittorie di Farina e Fangio con l’Alfetta 158 e 159. L’Alfa Romeo è poi tornata alle corse negli anni ’60 ed è ritornata in Formula 1 con una sua vettura, la 177 che esordì nel Gran Premio del Belgio 1977 con alla guida Bruno GiacomelliL’Alfa Romeo sbarca anche oltre oceano fornendo i motori per correre nelle F.Indy con il V8 realizzato da Claudio Lombardi. Nel settembre 1989 l’Alfa Romeo si lega al team Patrick diretto da Chip Ganassi. La March-Alfa Romeo del team si dimostra veloce ma non dà grandi risultati finché il team divorzia da March e inizia un rapporto con Lola che diventa prioritario. La macchina ottiene dei buoni piazzamenti ma l’avventura nella formula Indy di Alfa Romeo terminerà con un po’ di rimpianto perché il potenziale del propulsore appare ancora oggi più significativo dei risultati concretamente ottenuti.

Infine tra i locali della collezione, oltre al bellissimo prototipo Gr.C che non ha mai corso, ci sono le vetture Turismo più iconiche come la 155 V6 DTM di Alessandro Nannini e la 75 Turbo Evoluzione IMSA che corse il Giro d’Italia 1988 con Biasion, Siviero e Larini. 






















 

martedì 17 gennaio 2023

12 appuntamenti con la storia Alfa Romeo al Museo di Arese


Il Quadrifoglio, Autodelta, la Giulia Sprint GT, Giuseppe Busso, il campionato DTM: sono alcuni temi al centro delle conferenze mensili Backstage 2023, una rassegna avviata quattro anni fa dal Museo di Arese per approfondire la storia Alfa Romeo attraverso gli oggetti della Collezione conservati "dietro le quinte".
Si parte a gennaio con una giornata dedicata alla 8C Competizione, a 20 anni dalla presentazione al Salone di Francoforte, per proseguire a febbraio con un altro anniversario, il 40° della best seller Alfa 33, una tra le Alfa Romeo più vendute di sempre.
La primavera sarà caratterizzata da tre temi molto cari alla Tribe Alfa Romeo: il 60° anniversario di Autodelta - il leggendario reparto corse di Settimo Milanese e la squadra di Carlo Chiti – il 110° della nascita di Giuseppe Busso e il 30° dell’indimenticabile 155 che infranse tutti i record del DTM.
L’appuntamento di giugno ruoterà intorno al Quadrifoglio: dalla Targa Florio 1923 ad oggi, dalla pista alla strada, il simbolo dell’anima sportiva Alfa Romeo compie un secolo.
Le conferenze di luglio e agosto sono incentrate su temi meno esplorati, come i mezzi pesanti e la produzione di Alfa Romeo in Brasile, mentre l’appuntamento di settembre sarà un omaggio a una delle granturismo più amate: la Montreal.
Una puntata, a ottobre, sarà dedicata al sodalizio stilistico fra Alfa Romeo e la Carrozzeria Zagato, mentre a novembre sarà ora di celebrare un altro anniversario, il 60° della Giulia Sprint GT, capostipite di una generazione di leggendarie Alfa Romeo. Chiude l’anno una conferenza sulla storia di Alfa Romeo durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le produzioni furono decentrate dal Portello in altre sedi provvisorie.

Come sempre, ad impreziosire gli incontri in questo viaggio attraverso la storia ultracentenaria del marchio saranno presenti ex dipendenti, storici, giornalisti, piloti, membri di club Alfa Romeo e altre figure chiamate a condividere la propria testimonianza ed esperienza. Sono più di 80 quelli che hanno dato vita alle 44 conferenze dal 2019 ad oggi, così come sono centinaia le auto, i prototipi e gli oggetti esposti, le foto e i video d’archivio del Centro Documentazione Alfa Romeo.

Le conferenze si svolgeranno al Museo Alfa Romeo, nella sala Giulia, e sono ad ingresso gratuito per i visitatori del Museo. Saranno precedute, in diversi casi, da parate e flashmob sulla pista interna di Arese.

Date e calendario completo sul sito www.museoalfaromeo.com

 

venerdì 28 ottobre 2022

Il museo Alfa Romeo “a luci spente”



Un museo di automobili non può che avere come colonna sonora il rombo dei motori. Ed è così anche al Museo Alfa Romeo, dove video e installazioni accompagnano normalmente la visita.
Sabato 29 ottobre, però, quei suoni si spegneranno, insieme alle luci che solitamente svelano le leggendarie vetture esposte. E l’atmosfera, quindi, sarà quella da “una notte al Museo”.
A partire dalle 18, orario di chiusura, il Museo sarà visitabile in una modalità decisamente diversa: A luci spente, appunto.
Visitato ogni anno da decine di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, il Museo Alfa Romeo di Arese ospita una straordinaria collezione di vetture che hanno segnato non solo l’evoluzione del marchio, ma la storia stessa dell’automobile.
Solitamente, l’attenzione del pubblico è focalizzata sui dettagli delle singole auto e sui contenuti multimediali che consentono di approfondire la storia centenaria del marchio. Sabato 29 ottobre, il visitatore avrà l’opportunità di vivere un’esperienza completamente diversa, negli ampi spazi disposti su sei piani del Museo di Arese: la penombra che esalta le forme sinuose delle carrozzerie, i volti dei grandi personaggi – da Tazio Nuvolari a Juan Manuel Fangio – che emergono come lampi dall’oscurità, nuovi dettagli svelati dalla luce della propria torcia.
Il Museo Alfa Romeo sarà visitabile sabato 29 ottobre A luci spente fino a mezzanotte (ultimo ingresso alle 23.30) e sarà aperto al pubblico fino alla chiusura anche l’Alfa Romeo Caffè con servizio di caffetteria e ristorazione veloce.
Non è necessaria la prenotazione, informazioni su orari e biglietti sul sito www.museoalfaromeo.com.


venerdì 19 agosto 2022

LA SCUDERIA DEL PORTELLO ALL’HISTORIC MINARDI DAY IN RICORDO DI MASSIMO LARINI

Continuano i festeggiamenti per i 40 anni della Scuderia del Portello che anche quest’anno parteciperà all’Historic Minardi Day (Imola, 27/28 agosto) con un parco macchine eccezionale del suo Museo Dinamico Alfa Romeo storiche da competizione guidate dai Gentlemen Drivers del Team che giungeranno dal Benelux e da diverse Regioni d’Italia.
Sul circuito del Santerno si esibiranno prestigiose Alfa Romeo come la Tipo 33TT3 del 1971, due 75 Super Turismo, una GT Veloce 2000, una 33 CVM e ben cinque monoposto Formula Alfa (una Tatuus Formula Monza, una Formula Alfa Boxer e tre Dallara F3 motorizzate Alfa Romeo), oltre alle Effeffe Cars Berlinetta e Barchetta dei Fratelli Frigerio.

Presso lo stand della Scuderia del Portello, nel paddock principale dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, saranno inoltre esposte la F1 Alfa Romeo 183T e l’Alfa Romeo GTAm, vettura ufficiale Autodelta dal 1970 al 1973 con la quale perse la vita Massimo Larini alla 24 Ore di Spa-Francorchamps nel luglio del ’73.

In occasione di questo importante evento, giunto alla sua sesta edizione, il Portello in chiusura della giornata di sabato 27 (ore 18.00 circa) organizzerà presso il suo stand un momento di ritrovo con ospiti ed ex piloti Alfa Romeo, tra cui Carlo Facetti (allora compagno di squadra di Larini), insieme alla Famiglia Minardi per la consegna del “Trofeo Memorial Massimo Larini” da parte dei suoi familiari alla Scuderia del Portello, proprio accanto alla vettura con cui perse la vita il pilota, oggi nuovamente in pista grazie al restauro effettuato dalla Portello Factory in collaborazione con le Officine Classiche Alfa Romeo di Torino.


Le parole di Susanna Larini, nipote e promotrice dell’iniziativa in ricordo di Massimo Larini: “la nostra famiglia è stata da sempre legata al marchio sportivo Alfa Romeo, per cui i nostri ricordi d’infanzia, le amicizie e le esperienze di allora ruotano intorno al prestigioso marchio del Biscione. Con questo trofeo vogliamo rendere onore alla Scuderia del Portello per aver recuperato e restaurato la macchina con cui ci lasciò Massimo. Dopo 50 anni vogliamo tenere in vita il ricordo speciale dei due gemelli Massimo e Flavio Larini che tanto hanno dato alla storia dell’Alfa Romeo, non solo come piloti di alto livello ma anche come preparatori professionisti. Condividiamo la mission della Scuderia del Portello che porta avanti questa storia con grande passione e dedizione e per questo motivo, in occasione dei suoi 40 anni, abbiamo deciso di donarle questo trofeo per noi molto speciale”.

Il trofeo sarà consegnato al Presidente Marco Cajani da Paolo Larini, figlio di Massimo, e da Enrico Larini, figlio del gemello Flavio, insieme al nipotino Lorenzo Larini. 

martedì 7 giugno 2022

ACI Storico e RIAR firmano il successo di RealAlfa



Grande successo per la seconda edizione del concorso di Conservazione e Restauro RealAlfa, organizzato dal Registro Italiano Alfa Romeo e ACI Storico. La manifestazione, intitolata a Maurizio Tabucchi ha incoronato come Best of Show una splendida Giulia Sprint GTA del 1965.

La suggestiva sfilata finale e la premiazione si sono svolte all'interno del Museo Storico Alfa Romeo – "La macchina del tempo", alla presenza del Presidente dell'Automobile Club d'Italia, Angelo Sticchi Damiani, del Direttore di ACI Storico, Vincenzo Leanza ed il Presidente del RIAR, Sandro Fontecedro.

 

Le 60 vetture ammesse, suddivise in 10 categorie, si sono schierate nella pista antistante il Museo Alfa Romeo di Arese e sono state sottoposte all'accurato esame della giuria dei Commissari Tecnici del Registro Italiano Alfa Romeo, presieduta dal sig. Lorenzo Marzullo.

Le attività si sono poi spostate nella sala Giulia per la conferenza Backstage, dedicata all'Alfetta e sono proseguite con la parte conclusiva della valutazione delle auto.

Al termine del pranzo conviviale ha avuto inizio la sfilata di tutte le auto all'interno della scenografica cornice della sala Giulia, presentata dalla giornalista Savina Confaloni. 

Durante la sfilata sono state proclamate le bellissime Alfa vincitrici:

 

•       6C 1500 - 6C 1750 - 6C 1900: Alfa Romeo 6C 1500 Normale del 1929 di Sergio Muzi 

•       6C 2300 - 6C 2500: Alfa Romeo 6C 2500 Sport del 1939 di Corrado Lopresto

•       1900 Berlina: Alfa Romeo 1900 del 1953 di Antonio Perfetti

•       Giulietta Sprint - Giulietta Sprint Veloce: Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1960 di Simone Montanari

•       2000 e 2600 Spider: Alfa Romeo 2600 Spider del 1964 di Emanuele Morteo

•       Serie Giulia tutti i modelli GT: Alfa Romeo Giulia Sprint del 1965 di Roberto Sillistrini

•       Alfetta Berlina: Alfetta del 1977 di Marco Betocchi

•       SZ/RZ: Alfa Romeo SZ del 1991 di Christian Cantaluppi

•       Alfasud Berlina: Alfasud TI del 1975 di Andreas Inderbitz

•       Instant Classic: Alfa Romeo 4C Carbon Edition del 2016 di Himara Bottini

 

La passerella finale per la nomina di "Best in show", tra l'entusiasmo generale, è stata tutta per la Giulia Sprint GTA, auto uscita direttamente dall'Autodelta nel 1965 e portata in gara, tra gli altri, da Ignazio Giunti, per poi finire in Sudamerica a disputare alcuni appuntamenti della Panamericana. Questo gioiello è, poi, stato riportata in Europa a metà degli anni settanta dall'attuale proprietario, il sig. Roberto Sillistrini, che l'ha conservato magnificamente sino ad oggi, con tutto il suo prezioso bagaglio di aneddoti e storie.

 

Sulla passerella finale è salita anche la Instant Classic, votata direttamente dal pubblico presente, l'Alfa Romeo 4C Carbon Edition di un impareggiabile giallo fiammante, guidata dalla gentile Himara Bottini.

 

Il prossimo appuntamento con RealAlfa è fissato tra due anni, per la terza edizione che proseguirà sulla linea tracciata da ACI Storico e dal Registro Italiano Alfa Romeo, con un programma che mira a premiare il lavoro di conservazione e cura di tutto il patrimonio Alfa Romeo.

giovedì 3 marzo 2022

RealAlfa 2022: le iscrizioni al Concorso di Conservazione e Restauro del Registro Italiano Alfa Romeo si chiudono il 31 marzo


La macchina organizzativa del Registro Italiano Alfa Romeo è in piena attività per mettere a punto l’evento “RealAlfa”, il Concorso di Conservazione e Restauro che si terrà al Museo Storico Alfa Romeo “La macchina del tempo” di Arese domenica 5 giugno 2022, in collaborazione con ACI Storico. Il Concorso fa parte dei grandi eventi che il RIAR organizza quest’anno per festeggiare i suoi 60 anni.

Il Concorso è dedicato a Maurizio Tabucchi, giornalista, insigne storico dell’automobile e autore di testi fondamentali, che ha dedicato molti anni della sua vita di appassionato e collezionista al Registro Italiano Alfa Romeo, ricoprendo per lungo tempo la Presidenza della Commissione Tecnica. Al Concorso possono partecipare tutti i possessori di vetture Alfa Romeo dei modelli che appartengono alle 10 categorie selezionate dalla Commissione Tecnica del RIAR. La data di chiusura delle iscrizioni è il 31 marzo. Nel mese di aprile la Commissione di valutazione delle candidature selezionerà le auto e informerà dell’accettazione della domanda. La partecipazione a RealAlfa è gratuita (a carico dei partecipanti saranno soltanto le spese di vitto e di eventuale alloggio). Il modulo di iscrizione è presente sul sito ufficiale del Concorso (www.riar.it), e la domanda deve essere inviata all’indirizzo mail realalfaconcorso@riar.it.

La giuria, oltre agli aspetti tecnici e storici, terrà particolarmente in considerazione lo stato di originalità e/o la correttezza e la qualità del lavoro di restauro, la congruità degli equipaggiamenti accessori.

Queste le 10 Categorie previste nell’edizione 2022:
• 6C 1500 - 6C 1750 - 6C 1900;
• 6C 2300 - 6C 2500;
• 1900 - 1900 Super, TI, TI Super e tutte le versioni berlina
e autotelai del tipo "L";
• Giulietta Sprint - Giulietta Sprint Veloce;
• 2000 e 2600 Spider;
• Serie Giulia tutti i modelli GT nelle varie versioni (comprese 1750
GT Veloce e 2000 GT Veloce);
• Alfetta, tutte le versioni berlina con alimentazione a benzina;
• SZ/RZ;
• Alfasud (versioni berlina);
• Instant Classic: “Limited Edition”: Vetture Alfa Romeo prodotte in serie limitata o numerata dopo l'anno 2000

Durante il Concorso RealAlfa saranno premiate le prime due auto di ogni classe; tra le vincitrici di classe verrà eletta dalla giuria la vincitrice assoluta del Premio Tabucchi, corrispondente al Best in Show. Le vetture della categoria Instant Classic non concorreranno al concorso di conservazione e restauro ma saranno giudicate e votate dal pubblico tramite apposita scheda. Alla vettura più votata verrà attribuito il Trofeo RealAlfa Public.

mercoledì 8 dicembre 2021

ACI Storico e Registro Italiano Alfa Romeo presentano la seconda edizione del Concorso RealAlfa.


Archiviata la prima edizione con un lusinghiero successo di pubblico e una qualità delle auto partecipanti di alto livello, il Consiglio Direttivo del Registro Italiano Alfa Romeo ha deciso di indire la seconda edizione del concorso che si terrà, in collaborazione con ACI Storico, presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese il 5 giugno 2022.


Con questa collaborazione, il Club ACI Storico intende affiancare il RIAR – suo partner privilegiato – e affermare il proprio ruolo di casa comune degli appassionati che condividono l'amore per l'auto d'epoca come valore d'arte, tecnologia, design, ingegno e creatività. Attraverso la condivisione e la redazione della Lista di Salvaguardia, il RIAR e ACI Storico, coerentemente con le proprie mission, hanno unito le forze proseguendo insieme con decisione la strada dell'impegno a favore della salvaguardia del patrimonio storico automobilistico e dei veri collezionisti di auto d'epoca.


Il comitato organizzatore ha ritenuto di non apportare alcuna variazione al regolamento e allo spirito della manifestazione che tende a valorizzare le Alfa Romeo, meglio conservate o più correttamente restaurate, secondo lo spirito e le linee guida che il compianto Maurizio Tabucchi ha diffuso e difeso durante tutta la sua vita di tecnico, storico e giornalista, presiedendo, oltre alla Commissione Tecnica RIAR, le più importanti Commissioni italiane e internazionali di auto d'epoca.


In questa seconda edizione del concorso saranno valutate, dalla giuria presieduta dal Presidente della Commissione Tecnica del Registro Italiano Alfa Romeo, le seguenti classi omogenee per modello:


•    6C 1500 - 6C 1750 - 6C 1900;

•    6C 2300 - 6C 2500;

•    1900 - 1900 Super, TI, TI Super e tutte le versioni berlina e autotelai  del tipo "L";

•    Giulietta Sprint - Giulietta Sprint Veloce;

•    2000 e 2600 Spider;

•    Serie Giulia tutti i modelli GT  nelle varie versioni (comprese 1750 GT Veloce e 2000 GT Veloce);

•    Alfetta, tutte le versioni berlina con alimentazione a benzina;

•    SZ/RZ;

•    Alfasud (versioni berlina);

•    Instant Classic: 8C Competizione - 8C Spider - tutti i modelli costruiti dopo il 2000 in "Limited Edition".


Come nella scorsa edizione, la richiesta di partecipazione è aperta a chiunque possieda una Alfa Romeo, indipendentemente dal fatto di essere socio del RIAR o ACI Storico o che la sua vettura sia omologata da un ente certificatore.

La manifestazione è aperta al pubblico che potrà vivere un'esperienza fuori dall'ordinario, ammirando le vetture del concorso, schierate lungo la pista adiacente il Museo Storico Alfa Romeo di Arese e visitando il museo stesso.


Il Museo Storico Alfa Romeo "La Macchina del Tempo", partner attivo di RealAlfa, organizza nella mattina del concorso, all'interno della sala Giulia, una conferenza facente parte della rassegna Backstage, dedicata all'Alfetta, modello a cui è dedicata una delle categorie del concorso, che proprio nel 2022 compie 50 anni.

La manifestazione si concluderà con  la premiazione delle auto vincitrici, che sfileranno e saranno premiate nella sala Giulia del complesso del Museo Alfa dai familiari di Maurizio Tabucchi, oltre che dai dirigenti del Registro Italiano Alfa Romeo e di ACI Storico.


Hanno detto:

Sandro Fontecedro – Presidente RIAR: "Realizzare con ACI Storico un prestigioso evento come RealAlfa rafforza la visione condivisa della importanza del rigoroso mantenimento dei veicoli storici nelle loro caratteristiche di origine. La collaborazione tra le due Associazioni contribuirà alla diffusione della cultura della conservazione e del corretto restauro, indispensabile per la crescita di qualità del motorismo storico e ne consentirà non solo la sopravvivenza ma anche lo sviluppo in un mondo in rapida evoluzione. La messa in comune delle risorse e delle competenze per la realizzazione del Concorso eleverà il livello della manifestazione e testimonierà il rapporto di collaborazione già da anni in essere".


Angelo Sticchi Damiani – Presidente ACI Storico: "La collaborazione con il RIAR rappresenta per ACI Storico la piena dimostrazione di come bisogna operare e creare sinergie per tutelare, promuovere e supportare il mondo del motorismo storico. ACI Storico non può che passare attraverso iniziative importanti per la crescita della cultura e della passione per i veicoli storici in cui le Associazioni che condividono lo stesso modo di vedere il presente e il futuro del motorismo storico uniscono le forze per difendere gli interessi e l'impegno dei veri appassionati. È quindi un grande onore per ACI Storico, oltre che un vero piacere, poter partecipare a fianco del RIAR alla realizzazione del Concorso di Conservazione e Restauro dedicato a Maurizio Tabucchi".


AGENDA

fine marzo 2022 chiusura delle iscrizioni;

fine aprile comunicazione delle vetture accettate; 

5 giugno 2022 Concorso RealAlfa.


Per iscrizioni, informazioni e visione del regolamento: www.riar.it - segreteria@riar.it - realalfaconcorso@riar.it

giovedì 22 ottobre 2020

“Cavalli marini”, la motonautica Alfa Romeo in mostra al Museo di Arese


Cinque titoli mondiali, i primi due campionati di Formula 1 della storia, 11 Mille Miglia, 10 Targa Florio, centinaia di altri trionfi nelle categorie Sport e Turismo: la storia sportiva di Alfa Romeo su strada e su pista è nota. Meno conosciuta è invece un’altra pagina di storia, quella scritta sull’acqua. Tecnologie e innovazioni sviluppate da Alfa Romeo, infatti, sono state impiegate anche nella motonautica, sport avvincente quanto l’automobilismo e capace di calamitare gli entusiasmi del pubblico. Dagli anni Trenta agli anni Ottanta, Alfa Romeo è stata tra i protagonisti assoluti anche in questo campo. Sono stati adattati all’uso marino motori aeronautici e automobilistici, di serie e da competizione, derivati non solo dalle leggendarie Alfette durante e dopo la loro carriera automobilistica, ma anche da Giulietta, Giulia GTA, Montreal, 2600 e altri. Fra record e titoli mondiali, europei e italiani nelle diverse classi, Alfa Romeo ha vinto sull’acqua quasi quanto in pista e su strada. Nell’anno del 110° anniversario Alfa Romeo, il Museo di Arese rende omaggio a questo capitolo affascinante e non ancora pienamente esplorato con una esposizione dal titolo «Cavalli marini», citazione di un articolo pubblicato sulla rivista Quadrifoglio nel 1973. In mostra, dal 17 ottobre 2020 al 21 febbraio 2021, imbarcazioni e oggetti che raccontano l’«altra vita» dei motori del Biscione, dalle competizioni al trasporto pubblico, dai mezzi militari alle barche da diporto, fino ai motopescherecci utilizzati a cavallo della II° guerra mondiale per rifornire le mense aziendali. 

Record e altro Marchio storicamente legato al mondo delle competizioni, Alfa Romeo ha un ricco palmarès anche nella motonautica. Da sole, 9 delle 10 imbarcazioni esposte in mostra (la decima è un esemplare da diporto) hanno collezionato nelle varie categorie qualcosa come 11 record del mondo, 6 campionati mondiali, 7 europei e 9 italiani, oltre a 5 medaglie d’oro del Coni. L’esposizione ripercorre tutti i tipi di motorizzazione che hanno dominato la motonautica: dalle leggendarie Alfetta alle varie declinazioni del bialbero, fino alla Montreal e al Tipo 33. 


Le “tre vite” dell’Alfetta In campo motonautico i motori, modificati in versione marina, erano spesso dati in esclusiva solo in uso temporaneo e gestiti sui campi di gara direttamente dal reparto corse Alfa Romeo. E’ il caso, ad esempio, dei motori delle Alfetta. Così la mostra è l’occasione per una storica rentrée: l’incontro tra Arno II° - un filante monoscafo costruito dai cantieri Picchiotti di Viareggio nel 1946, appositamente restaurato, dopo 70 anni, per questa esposizione - e il motore che all’epoca montava, quello della Alfetta 158. Un propulsore che, quando nel 1950 regalò ad Alfa Romeo il primo titolo di Formula 1 della storia, sull’acqua aveva già vinto tre campionati del mondo, un titolo italiano, aveva battuto il record mondiale di velocità e molto altro, con Achille Castoldi come pilota. Proprio Castoldi aveva ottenuto sin dal 1938 l’uso in esclusiva in competizioni motonautiche del motore 158. E fu sempre lui nel 1943 a mettere in salvo alcune delle Alfette nascondendole nella sua fattoria di Abbategrasso, al riparo da bombardamenti e requisizioni. Arno II° fu pilotato persino da Achille Varzi, che salì sul podio della Luino Cup nel 1948. Alla fine del 1949, con l’arrivo dei rivoluzionari «tre punti», fu messo a riposo, senza motore, e mai più utilizzato. Ma il propulsore non andò in pensione: nella sua versione stradale vinse i primi due titoli nella storia della Formula 1, nel 1950 con Nino Farina e nel 1951 con Juan Manuel Fangio. Quando, l’anno successivo, Alfa Romeo si ritirò dalla F1, per il motore delle Alfette iniziò una nuova, straordinaria avventura. E a testimoniarla, in mostra è presente il Laura 1°, che insieme a Moschettiere, Tamiri e Laura 3° - quest’ultimo addirittura spinto da due propulsori Alfetta in linea - ha scritto pagine memorabili di sport, con assi del calibro di Mario Verga, Ezio Selva e lo stesso Castoldi, accumulando vittorie in gara e record di velocità. 


Parata di campioni del mondo In esposizione anche altri esemplari dal palmarès impressionante: il Loustic 2, un entrobordo-racer della classe LV1300 costruito dal cantiere Celli di Venezia e motorizzato con il motore 1300 della Giulietta AR530. Nel 1964 si aggiudicò 3 record mondiali di fondo delle 5, 10 e 15 miglia della sua classe. C’è poi il Molinari-Alfa Romeo 2500, unico esemplare esistente, che nel 1966 vinse il titolo mondiale. Costruito per il motonauta del team Agusta Fortunato Libanori, ha la carrozzeria in lega d’alluminio aeronautico fatta dal reparto Elicotteri Agusta. In onore alla collaborazione nel settore, la coda riporta la colorazione degli aerei di linea Alitalia. 


E ancora: lo scafo «Dalla Pietà – Alfa Romeo» che nella categoria Runabouts europei / Entrobordo sport vinse, tra il 1968 e il 1970, 3 titoli europei e due italiani. Esemplare unico, era stato costruito per Luigi Raineri, famoso preparatore di motori da corsa Alfa Romeo marini. In esposizione anche «Molivio – Alfa Romeo GTA» su cui correva Leopoldo Casanova, pilota e recordman degli entrobordo motorizzati Alfa Romeo Autodelta: dal 1968 al 1972 vinse un titolo europeo, 4 titoli italiani, e segnò per 4 volte il record del mondo di velocità in 3 classi. 


Il «Celli» del 1970 è il primo dei 4 racers 2500 motorizzati con il Montreal-Autodelta marino ed era pilotato da Antonio Pietrobelli, famoso pilota vincitore per oltre 10 anni di titoli italiani, europei e mondiali di gare in circuito. Completa la serie di motoscafi da corsa un racer costruito dai cantieri Lucini di Como per Franco Cantando, il Lucini Alfa Romeo 2000 vincitore del record mondiale R3 nel 1974 e, l’anno successivo, campione del mondo. C’è infine il «Popoli-Alfa Romeo» della Collezione del Museo Alfa Romeo. Con questo scafo e motore Tipo 33 portato a due litri e mezzo da Autodelta, Leopoldo Casanova ha fatto registrare il record mondiale di velocità in classe KC 500 KG, tuttora imbattuto, alla media oraria di 225.145 Km/h. 

Dai barchini esplosivi ai battelli alle barche da diporto La storia scritta da Alfa Romeo sull’acqua non è fatta solo di corse e record, ma anche di molto altro. A testimoniare l’impiego dei motori del Biscione in campo turistico c’è “Glauco”, un rarissimo monoscafo tradizionale da diporto Vidoli del 1932, eccezionalmente motorizzato da un altrettanto raro motore 6C 1750, classico tipo di barca da turismo delle famiglie agiate dell'epoca, proveniente dalla Collezione del Museo Barca Lariana di Como. Le vittorie, le sfide ma anche la storia dei vaporetti di Venezia motorizzati Alfa Romeo o dei famigerati “barchini esplosivi” della Seconda guerra mondiale sono infine raccontati attraverso esemplari unici di modellini in scala, immagini storiche e una ricca raccolta di oggetti e documenti. La mostra, che si avvale della generosa partecipazione di alcune fra le più importanti collezioni a livello internazionale e del Museo Barca Lariana – Lake Como International Museum of Vintage Boats, con il patrocinio della Federazione Italiana Motonautica-Coni, sarà visitabile nei giorni e orari di apertura del Museo (sabato e domenica dalle 10 alle 18), ed è inclusa nel biglietto di ingresso.

domenica 19 maggio 2019

L’Alfa Romeo trionfa alla 1000 Miglia 2019


Dopo 1.794,07 chilometri, la 1000 Miglia 2019 va in archivio come un’edizione capace di consolidare ulteriormente il legame tra Alfa Romeo e la “Freccia Rossa”: sul gradino più alto del podio di Brescia sale infatti l’Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928 condotta da Giovanni Moceri e Daniele Bonetti, seguita dall’Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del duo Vesco-Guerini. 
Giovanni Moceri, già detentore del titolo di Campione Italiano Grandi Eventi ACI Sport, negli ultimi anni ha vinto le principali competizioni italiane di regolarità storica: dalla Mille Miglia alla Targa Florio, dal Gran Premio Nuvolari alla Coppa d’Oro delle Dolomiti. La vettura che ha condotto, carrozzata dagli Stabilimenti Farina, proviene dalla collezione FCA Heritage, è normalmente in mostra presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese e ha già vinto la rievocazione nel 2005, 2007 e 2008. Alfa Romeo conquista anche il Trofeo Sponsor Team in virtù del successo di Moceri e Bonetti e del quinto posto della 6C 1750 SS Young di Cavalli e Gamberini.
Piazzamenti onorevoli per le altre vetture Alfa Romeo iscritte da FCA Heritage, che hanno tutte concluso la 37esima ri vocazione storica completando il tradizionale percorso Brescia-Roma-Brescia.
Il folto pubblico ha applaudito l’Alfa Romeo 1900 Sport Spider numero 1000 condotta da Alberto Cavaggioni, responsabile Alfa Romeo per la regione EMEA, con Federica Masolin, il più celebre volto femminile della Formula 1, e la 1900 Super Sprint con l’equipaggio Prisca Taruffi-Savina Confaloni.

L’ultima tratta della 1000 Miglia ha toccato Modena, Reggio Emilia, Langhirano, Parma e Busseto. Dopo le atmosfere verdiane percorse sotto una pioggia torrenziale che ha reso, se possibile, la gara ancora più epica, la 1000 Miglia rientra in Lombardia, la regione dove è stata concepita e realizzata. Il primo passaggio è a Cremona, poi il ritorno in provincia di Brescia, a Carpenedolo, e via via Montichiari e Travagliato. Conclusione con l’ingresso trionfale a Brescia, per la tradizionale passerella in Viale Venezia. 
Tanti flash e apprezzamenti per le Alfa Romeo del convoglio a supporto della competizione: non capita spesso di poter ammirare dal vivo serie speciali come Giulia e Stelvio Quadrifoglio “Alfa Romeo Racing” a tiratura limitata. Concepite in omaggio alla monoposto C38 che gareggia in Formula 1, si sono trovate a proprio agio anche tra le ali di folla festante nei centri della Val Padana e della Lombardia che hanno vissuto un sabato mattina fuori dall’ordinario. 


- Credits: Press FCA Heritage                                    

lunedì 12 marzo 2018

Alla Mille Miglia 2018 Alfa Romeo celebra il 90esimo anniversario della sua prima vittoria


Dal 16 maggio al 19 maggio, sul tradizionale percorso Brescia-Roma-Brescia, si svolgerà la 36esima rievocazione storica della "corsa più bella del mondo", così amava definirla Enzo Ferrari. Un appuntamento imperdibile che vedrà la partecipazione di Alfa Romeo sia in qualità di Automotive Sponsor, sia di "festeggiata" in quanto l'edizione 2018 coincide con il 90esimo anniversario della sua prima vittoria nella leggendaria gara che si svolse dal 1927 al 1957.
Alla kermesse bresciana inoltre saranno presenti alcune preziose vetture Alfa Romeo d'epoca - modelli 6C 1500 SS, 6C 1750 GS, 1900 SS e 1900 Sport Spider - appartenenti alla collezione di FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei brand italiani di FCA. E al fianco di queste quattro rarità sfileranno anche 30 esemplari, tra Giulia e Stelvio, in veste di vetture ufficiali della Mille Miglia 2018.

Il 1° aprile del 1928 Giuseppe Campari e Giulio Ramponi conquistarono il gradino più alto del podio con la 6C 1500 Super Sport, uno dei capolavori assoluti di Vittorio Jano, che s'impose per la sua architettura meccanica rivoluzionaria, con testa fissa e sovralimentata. La straordinaria vettura percorse i 1.618 km del tracciato alla ragguardevole media di 84 km/h, centrando così il primo degli 11 successi dell'Alfa Romeo, di cui 7 consecutivi, dal 1932 al 1938: un record che non potrà mai essere battuto. 
Lo straordinario anniversario sarà celebrato dal marchio con una serie di iniziative speciali. Tra le più significative, sabato 19 maggio, la tappa presso il Museo Storico Alfa Romeo, denominato "La macchina del tempo", dove le vetture in gara si cimenteranno in prove cronometrate sulla pista interna del polo di Arese. È un modo originale per celebrare la leggenda Alfa Romeo e al tempo stesso rendere omaggio ai 69 modelli esposti all'interno del museo che hanno firmato alcune delle più belle pagine dell'automobilismo mondiale: dal primo modello A.L.F.A. (24 CV) alla famosa 6C 1750 Gran Sport vincitrice della Mille Miglia condotta da Tazio Nuvolari, dalla Gran Premio 159 "Alfetta 159" - Campione del Mondo di Formula 1 con Juán Manuel Fangio - alla gloriosa 33 TT 12.

Alla kermesse bresciana saranno presenti alcune preziose vetture Alfa Romeo d'epoca appartenenti alla collezione di FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei brand italiani di FCA. In particolare, gli occhi di tutti gli appassionati saranno puntati sulla 6C 1750 Gran Sport, il modello leggendario con cui Tazio Nuvolari e Giovanni Battista Guidotti vinsero la gara bresciana nel 1930. Oltre al mito del "sorpasso a fari spenti", quella gara vide il pilota mantovano conquistare il record dei 100 km/h di velocità media su tutto il percorso. La carrozzeria venne realizzata dall'atelier milanese Zagato e tuttora suscita l'ammirazione di quanti hanno la fortuna di vederla. E grande interesse susciterà anche la seconda vettura in gara: una stupenda 6C 1500 Super Sport del 1928, carrozzata dagli Stabilimenti Farina, che si è già aggiudicata la rievocazione storica della Mille Miglia nel 2005, nel 2007 - nello stesso anno ha conquistato il gradino più alto del podio anche oltreoceano, alla "Mille Millas Sport" in Argentina - e nel 2008. La vettura è equipaggiata con un motore 6 cilindri da 1487 cc che sviluppa una potenza massima di 76 CV a 4.800 giri/min e raggiunge la velocità massima di 140 km/h. Tra il 1928 e 1929 è stata prodotta in 31 esemplari.
Sulle strade della Mille Miglia 2018 anche la 1900 Super Sprint del 1956 e la 1900 Sport Spider del 1954. La prima vettura è l'elegante coupé carrozzata da Touring che rappresenta la declinazione "gran turismo" della 1900, vettura che divenne celebre negli anni Cinquanta con il claim "la berlina da famiglia che vince le corse". La 1900 SS non è certo nuova all'impresa bresciana, tanto che negli anni Cinquanta, quando si correva ancora la Mille Miglia agonistica, era la vettura preferita da molti piloti privati perché garantiva prestazioni e affidabilità. Al suo fianco la 1900 Sport Spider del 1954, una rarissima spider da corsa - prodotta in soli due esemplari - equipaggiata col motore a 4 cilindri bialbero della "1900" a carter secco, portato a 138 cv di potenza massima, che le consente di raggiungere i 220 km/h grazie anche a un peso di 880 chili e a un'aerodinamica particolarmente efficiente. Contraddistinta dal design realizzato da Bertone, la 1900 Sport Spider è dotata di cambio a 5 marce e di ponte posteriore De Dion: prestazioni e guidabilità sono da vettura moderna, reattiva e sincera, con un'elevata tenuta di strada.

Alla Mille Miglia 2018 parteciperanno anche 30 esemplari, tra Giulia e Stelvio, che il marchio metterà a disposizione dell'organizzazione come vetture ufficiali della Mille Miglia 2018. È la migliore dimostrazione di quanto sia ancora forte quel fil rouge che lega le auto del passato e quelle di attuale produzione. Ammirare le vetture d'epoca che hanno creato la leggenda sportiva Alfa Romeo, infatti, può aiutare a capire come si è formato, negli anni e sull'impegnativo banco di prova delle corse, quell'inestimabile patrimonio di stile e tecnica che ha portato alle auto di oggi. Tra queste, Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio che lo scorso ottobre, sul famoso circuito del Nürburgring, è stata incoronata "SUV più veloce del mondo" stabilendo il record di categoria: 7 minuti, 51 secondi e 7 decimi, migliorando di otto secondi il precedente primato della classe SUV. Sulla stessa pista, nel 2016, la Giulia Quadrifoglio ha realizzato il record sul giro, nella categoria berline quattro porte, con il tempo di 7 minuti e 32 secondi.
Senza dimenticare che quest'anno il leggendario "Quadrifoglio" spiccherà sulla C37 dell'Alfa Romeo Sauber F1 Team nel campionato di Formula 1. Il noto portafortuna vanta una storia che affonda le proprie radici nel mondo delle corse. La prima vettura Alfa Romeo con il Quadrifoglio fu la "RL" di Ugo Sivocci che vinse la XIV edizione della Targa Florio nel 1923. Lo stesso emblema appare nel 1925 sulla "P2" di Brilli Peri che trionfa nel primo "Campionato Mondiale di corse automobilistiche", il primo dei cinque Titoli Mondiali vinti dall'Alfa Romeo, e nel 1950 e nel 1951 quando Giuseppe "Nino" Farina e Juan Manuel Fangio portano le Alfa Romeo 158 e 159, le celebri "Alfetta", al successo nei primi due Campionati Mondiali di Formula 1.

- Credit: www.fcaheritage.com, www.museoalfaromeo.com