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martedì 14 giugno 2022

Alla Mille Miglia l’Heritage di Stellantis protagonista con Alfa Romeo


 

Torino, 14 giugno 2022 - Mancano poche ore alla partenza della 40esima edizione rievocativa della "Mille Miglia", la "corsa più bella del mondo" – secondo la celebre definizione di Enzo Ferrari – che prenderà il via da Brescia il 15 giugno per farvi ritorno il 18 giugno, dopo aver toccato alcune delle località più suggestive d'Italia. Da sempre un po' gara e un po' avventura, la 1000 Miglia coinvolgerà quest'anno oltre 400 vetture d'epoca d'inestimabile valore, di cui ben 118 appartengono ai marchi Abarth, Alfa Romeo, Fiat e Lancia, una compagine simbolo indiscusso del motorismo sportivo italiano. 


Come di consueto all'evento prende ufficialmente parte anche il marchio Alfa Romeo, che si conferma il più rappresentato in gara con ben 50 vetture schierate ai nastri di partenza. Tra queste, tre preziosi esemplari della collezione aziendale, normalmente in mostra presso il Museo Alfa Romeo di Arese: la 6C 1500 Super Sport del 1928, la 1900 Sport Spider del 1954 e la 1900 Super Sprint del 1956. I tre gioielli della collezione storica sono condotti da equipaggi d'eccezione, tra cui la coppia (nello sport, nella vita e nella professione di pediatri) formata dal plurititolato Giovanni Moceri e Silvia Dicembre a bordo della 6C 1500 Super Sport, vettura che trionfò nell'edizione 2019. A loro si affianca l'inedita coppia di dipendenti Stellantis – provenienti rispettivamente dai plant di Pomigliano d'Arco e Cassino – Francesco Pirozzi e Cristina Posta, che condurrà la 1900 Super Sprint, e il Managing Director di Sauber, Alessandro Alunni Bravi, in coppia con la pilota e commentatrice sportiva Vicki Piria, a bordo della 1900 Sport Spider. Tre vetture straordinarie, autentiche opere d'arte in movimento, appartenenti alla collezione di Heritage, il dipartimento di Stellantis dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico costituito da oltre 600 esemplari di auto d'epoca dei brand Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth.


Tutti gli occhi saranno puntati sulla splendida Alfa Romeo 6C 1500 Super Sport del 1928, con carrozzeria degli Stabilimenti Farina, che punta a ripetere il trionfo del 2019 nella stessa gara, senza dimenticare che questa splendida vettura del Museo Storico Alfa Romeo ha vinto anche le edizioni del 2005, 2007 e 2008. Nel 2007 è stata vittoriosa anche nella "1000 Millas Sport" in Argentina, successo ripetuto nel 2008. Questa meravigliosa vettura del 1928 è dotata di un motore 6 cilindri da 1487 cc, che eroga una potenza massima di 76 CV a 4.800 giri/min, raggiungendo una velocità massima di 140 km/h. Solo 31 di questi esemplari furono costruiti tra il 1928 e il 1929. Contrassegnata dal numero "41", la 6C 1500 Super Sport sarà portata in gara da Giovanni Moceri, già Campione Italiano Grandi Eventi ACI Sport e vincitore delle più grandi gare di regolarità storica d'Italia, con al fianco la consorte Silvia Dicembre, anche lei appassionata regolarista. 


Farà la sua parte anche l'affascinante 1900 Super Sprint del 1956, elegante coupé carrozzata da Touring che rappresenta la declinazione "gran turismo" della 1900, "la vettura da famiglia che vince le corse", come recitava il claim che la rese celebre negli anni Cinquanta. In particolare, l'Alfa Romeo 1900 Super Sprint, basata sul telaio in versione corta della 1900 berlina, è equipaggiata con un motore quattro cilindri da due litri con il doppio albero a camme tipico del brand e potenza di 115 CV a 5500 giri/min, per prestazioni sportive che restano di rilievo ancora oggi. Negli anni Cinquanta era consuetudine, per i grandi designer italiani, acquistare il telaio meccanizzato da Alfa Romeo e completarlo con una carrozzeria progettata e prodotta internamente. Il modello di maggior successo fu proprio quello dell'azienda milanese Touring, la cui versione dell'Alfa Romeo 1900C Super Sprint è tuttora considerata una delle coupé più equilibrate e raffinate tra quelle prodotte per la Casa del Biscione. Tra il 1954 e il 1955 ne furono realizzati quasi 300 esemplari. Questa elegante vettura, iscritta col numero "399", sarà condotta in gara dalla coppia di dipendenti Stellantis Francesco Pirozzi – Cristina Nota. Lui Ingegnere Meccanico, lavora nello stabilimento di Pomigliano dal 2005, si è dedicato alle Alfa Romeo 147 e 159, poi alla Panda, per concentrarsi attualmente sulla lastratura di Tonale. Cristina invece, figlia di un ex Dipendente e con una laurea in Scienze Politiche, ha scoperto la passione per l'auto, lavora nel plant di Cassino e dimostra un grande attaccamento ai "colori" dell'Azienda. Un esperimento inedito che ha dato origine a un team Alfa Romeo allargato, caratterizzato dallo spirito di squadra e di appartenenza che incarnano il DNA di nobile sportività italiana del Marchio.


Spazio anche per la 1900 Sport Spider del 1954, una rarissima spider da corsa - prodotta in soli due esemplari - equipaggiata col motore a 4 cilindri bialbero della "1900" a carter secco, portato a 138 cv di potenza massima, che le consente di raggiungere i 220 km/h grazie anche a un peso di 880 chili e a un'aerodinamica particolarmente efficiente. Contraddistinta dall'innovativo design ad opera di Franco Scaglione per la carrozzeria Bertone, la 1900 Sport Spider è dotata di cambio a 5 marce e di ponte posteriore De Dion: prestazioni e guidabilità sono da vettura moderna, reattiva e sincera, con un'elevata tenuta di strada. Questa straordinaria vettura, con il numero "342", sarà condotta da Alessandro Alunni Bravi, Managing Director di Sauber, partner di Alfa Romeo nel "circus" della Formula 1, in coppia con la giovane pilota e commentatrice sportiva Vicki Piria che, pur non ancora trentenne, vanta un sostanzioso curriculum professionale nel mondo delle corse.


Al di là del valore storico, questo tipo di manifestazioni rappresenta un autentico ponte tra passato e futuro: e non a caso Alfa Romeo, che tra pochi giorni festeggerà i suoi 112 anni, metterà a supporto delle sue meravigliose auto d'epoca alcune unità di Alfa Romeo Tonale, la prima C-SUV elettrificata del marchio appena arrivata nelle concessionarie europee, il modello che segna la metamorfosi del Marchio del Biscione e la sua evoluzione verso forme alternative di propulsione, nel rispetto dei valori e del DNA che accomunano gli appassionati Alfisti di ieri e di oggi.


giovedì 21 settembre 2017

Visite illustri e storie eccezionali al Museo Mille Miglia


L’esposizione “90 Anni.1000 Miglia” - in corso al Museo Mille Miglia di Brescia sino al prossimo 7 Gennaio 2018 – continua a sorprendere con auto sempre nuove e dal passato affascinante. 
Nei giorni scorsi le orme del celebre padre hanno condotto al Museo anche i figli del grande pilota Juan Manuel Fangio, che, documentandosi sulla carriera sportiva del campionissimo nelle varie edizioni della Mille Miglia, hanno potuto così visitare la mostra in un periodo di grande rinnovo. 
Ad oggi sono oltre 50, infatti, le vetture che si sono passate il testimone per rappresentare la grande corsa bresciana, capolavori di grande fascino, che complessivamente hanno corso più di 70 edizioni della gara di velocità più̀ bella d’Italia. 

Le auto arrivano da tutto il mondo, pronte a far conoscere il loro passato glorioso attraverso i totem touch screen e i beacon installati sulle auto che, inviando un feed, attivano il mini sito dedicato attraverso l’app di Automotive Masterpieces, la società di Sandro Binelli, ideatore e curatore della mostra. 

Innovativa e 2.0 l’esposizione merita certamente di essere vista più̀ volte: tra le vetture recentemente esposte, che hanno dato il cambio alle precedenti, troviamo la Fiat 508 CS Berlinetta Aerodinamica Tipo M.M. del 1935 telaio 508S076019 appartenente a una collezione svizzera che si aggiudicò il 14° posto alla Mille Miglia del 1936 guidata da Alberto Comirato e sua moglie Lia Dumas come co-pilota, la Giaur 750 Sport del 1950 telaio BT006 che corse la Mille Miglia del 1952 con Luigi Musso e la Parisotto Fiat 750 Sport Siata del 1952 che corse la Mille Miglia nel 1952 di proprietà di un collezionista americano.

- nella foto, Sandro Binelli e Cacho Fangio

mercoledì 26 luglio 2017

“90 Anni. 1000 Miglia”: la mostra dinamica che merita più di una visita


Visitare l'esposizione “90 Anni.1000 Miglia” - in corso al Museo Mille Miglia di Brescia sino al prossimo 7 gennaio 2018 - sorprende sempre. Una mostra innovativa e 2.0 che merita certamente di essere vista più volte, dal momento che le vetture esposte si alternano per tutto il periodo per fare spazio a nuove macchine provenienti da tutto il mondo, USA e Australia comprese.

Ad oggi sono oltre 50, infatti, le vetture che si sono passate il testimone per rappresentare la grande corsa bresciana, capolavori di grande fascino, che complessivamente hanno corso più di 70 edizioni della gara di velocità più bella d’Italia.

Alcune delle vetture esposte corsero ben dieci edizioni anteguerra, tre di esse la prima edizione del Gran Premio delle Mille Miglia del 1940. Altre tra il 1947 e il 1950 corsero diciassette edizioni, sei vetture la sola edizione del 1949. Tra il 1951 e il 1957 le vetture esposte al Museo Mille Miglia hanno corso ben 44 edizioni, 8 di queste corsero insieme nel 1952 e 10 in quella del 1955.

Tra le vetture recentemente esposte che hanno dato il cambio alle precedenti, troviamo la Fiat 508 CS Berlinetta Aerodinamica Tipo M.M. del 1935 telaio 508S076019 appartenente a una collezione svizzera che si aggiudicò il 14° posto alla Mille Miglia del 1936 guidata da Alberto Comirato e sua moglie Lia Dumas come co-pilota nonché la Giaur 750 Sport del 1950 telaio BT006 che corse la Mille Miglia del 1952 con Luigi Musso. Tra le eccezionali vetture esposte vi è inoltre la Fiat 8V del 1952 telaio 106.000004 che corse ben quattro Mille Miglia dal 1952 al 1955 piazzandosi al 23° posto nell'edizione del 1953 con Supremo Montanari alla guida.

Un’auto invece ancora attesa dall'Olanda e che presto troverà posto tra le sale del museo, è la Cisitalia 202 Spyder Sport Speciale del 1947 (Carrozzeria Garella) telaio 002S che corse la Mille Miglia nel 1947 con Eugenio Minetti e Pietro Facetti con il numero 172 piazzandosi al quarto posto assoluto. Si tratta della vettura prototipo “sorella” di quella affidata al grande Tazio Nuvolari nella stessa gara che giunse al secondo posto e che portò i modelli successivi a essere conosciuti come "Spyder Nuvolari". Arriverà invece a settembre direttamente dall’Australia la Fiat 8V (Zagato) telaio 106.000059 che corse la Mille Miglia del 1955 e del 1956 dove giunse 37ma con Aurelio Pellegrini alla guida. Si tratta del terzo esemplare di sole tre vetture di pre-produzione Zagato e che vanta un’impressionante carriera sportiva.

Curiosità e cultura per delle auto che hanno una storia da raccontare. Particolari che vengono alla luce grazie ai totem touch screen posizionati all’interno del museo, che con immagini storiche, documenti e articoli originali, offrono ai visitatori un tuffo nel passato glorioso di questi capolavori, reso fruibile in chiave digitale grazie al lavoro di Sandro Binelli, coordinatore generale di Automotive Masterpieces, ex segretario generale della Mille Miglia dal 2008 al 2012 e curatore della mostra. 

“La vera sfida è il censimento globale delle auto che negli anni hanno corso la Mille Miglia, un lavoro immenso che a oggi è ancora in corso. Abbiamo cercato di mettere in comunicazione passato e futuro, la tecnologia che è parte integrante della mostra ci aiuta a coinvolgere un pubblico più ampio e a promuovere la storia della corsa più bella del mondo - ha dichiarato Binelli –. La mission di Automotive Masterpieces exibitions lab è quella di rendere accessibile il patrimonio motoristico in modalità digitale, sia al fine di promuovere lo scambio di idee e conoscenza, sia per approfondire le ricerche storiche”.

“È per noi un privilegio vedere tanti capolavori riuniti tutti insieme nei nostri spazi museali - ha commentato Vittorio Palazzani, Presidente del Museo Mille Miglia –. Sono tanti i visitatori che ogni giorno visitano la mostra, è bello vedere come questa modalità digitale attiri anche tanti giovani, che possono così conoscere la storia della mitica Freccia Rossa in modo tecnologico e assolutamente innovativo. Con questa esposizione stiamo tessendo nuovi rapporti con i collezionisti internazionali, grazie alla loro fiducia e alle loro vetture, la visita al museo sarà sempre nuova e interessante”.

L’organizzazione dell’esposizione è stata possibile grazie agli special partner Chopard e Zagato, al main sponsor OMR Automotive e agli sponsor AGI, Ambrosi, Camozzi Group, Cembre - Press Fit, Finarte, Ivar, Streparava, Zurich. Il progetto nel suo insieme, prevede a breve anche l'uscita di un libro ed una 3D virtual exhibition.

La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.

mercoledì 31 maggio 2017

"90 Anni 1000 Miglia", la terza vettura classificata della Corsa è ritornata al Museo Mille Miglia


Con ancora tangibile il fango della corsa ma con il podio in pugno, la vettura N. 94, vero gioiello dell'automobilismo italiano, l'Alfa Romeo 6C 1500 Gran Sport Testa Fissa (Zagato) chassis del 1933, torna al Museo Mille Miglia. La coppia Mozzi - Biacca della Scuderia Sports, supportata da Zagato e Chopard, ha conquistato un terzo posto assoluto grazie ad una significativa rimonta. L'esposizione 90 Anni 1000 Miglia si arricchisce così di un ulteriore valore aggiunto esponendo la vettura che ancora porta "sulla pelle" i segni della corsa.
Inaugurata il 4 maggio scorso, la mostra promossa da Automotive Masterpieces e dal Museo Mille Miglia con il patrocinio dell'Automobile Club di Brescia occuperà le sale del Museo fino al 7 gennaio 2018.

Non una semplice esposizione: il percorso è una sorta di viaggio nel tempo di questi fantastici gioielli. Grazie alla sua forte connotazione tecnologica, infatti l’allestimento, grazie a pannelli interattivi, racconta la storia di ogni vettura, le gare a cui ha partecipato, le foto storiche. Una mostra 2.0 in grado di emozionare visitatori di ogni età, dai bambini alle prese con vetture straordinarie (quasi da cartoon, immaginarie ai nostri giorni) agli appassionati di tutto il bello che auto come queste riescono a riassumere. Genio di design, abilità tecnica, gioielli di meccanica a volte eccentriche, tra cui spiccano eccellenze del Made in Italy. Un racconto reale e interattivo, che, alle automobili in esposizione, affianca totem touch screen, siti web dedicati, foto, video, rassegna stampa e molto altro ancora, portando il visitatore attraverso un percorso fatto di storia ed emozioni autentiche, raccolte con pazienza certosina da Automotive Masterpieces in collaborazione con il Museo Mille Miglia.

Un’esposizione in continua trasformazione perchè durante la gara alcune delle vetture esposte, proprio come l'Alfa Romeo 6C 1500 Gran Sport Testa Fissa, hanno lasciato le sale del museo per partecipare alla mitica corsa, lasciando così spazio ad un ampio ricambio di cimeli a quattro ruote.
Le oltre 30 vetture presenti sono esposte in ordine cronologico, i visitatori possono approfondire la storia e le caratteristiche di ogni automobile esposta visitando il sito web della stessa attraverso i diversi tool che danno accesso ai contenuti extra di ogni vettura: per esempio utilizzando i totem dislocati lungo il percorso di mostra o attraverso i feed ricevuti dai beacons posizionati sulle vetture e alla tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy).
Un vero e proprio viaggio esperienziale attraverso le automobili che diventano storie da raccontare, una modalità che in gergo viene comunemente definita“Internet delle Cose”: è il passato che incontra il futuro.

“La vera sfida è il censimento globale delle auto che negli anni hanno corso la Mille Miglia, un lavoro immenso che ad oggi è ancora in corso. Abbiamo cercato di mettere in comunicazione passato e futuro, la tecnologia che sarà parte integrante della mostra ci aiuterà a coinvolgere un pubblico più ampio e a promuovere la storia della corsa più bella del mondo - ha dichiarato Sandro Binelli, coordinatore generale Automotive Masterpieces, ex segretario generale della Mille Miglia dal 2008 al 2012 e curatore della mostra –. La mission diAutomotive Masterpieces exibitions lab è quella di rendere accessibile il patrimonio motoristico in modalità digitale, sia al fine di promuovere lo scambio di idee e conoscenza, sia per approfondire le ricerche storiche”.

“È per noi un privilegio vedere tanti capolavori riuniti tutti insieme nei nostri spazi museali - ha commentato Vittorio Palazzani, Presidente del Museo Mille Miglia –. Speriamo che la mostra sia l’occasione per avvicinare anche il pubblico più giovane, che potrà così conoscere la storia della freccia rossa. Con questa esposizionestiamo tessendo nuovi rapporti con i collezionisti internazionali, grazie alla loro fiducia e alle loro vetture, la visita al museo sarà sempre nuova einteressante”.

L’organizzazione dell’esposizione è stata possibile grazie agli special partner Chopard e Zagato, al main sponsor OMR Automotive e agli sponsor AGI, Ambrosi, Camozzi Group, Finarte, Ivar, Streparava, Zurich. Il progetto nel suo insieme, prevede a breve anche l'uscita di un libro ed una 3D virtual exhibition.


Alfa Romeo 6C 1500 GS Gran Sport Testa Fissa (Zagato)
alla 1000 Miglia 2017 con Giordano Mozzi e Stefania Biacca (3° posto assoluto)

Nei primi Anni 20 Ugo Zagato conobbe il geniale progettista dell’Alfa Romeo Vittorio Jano con il quale trovò un’intesa fondamentale: Jano voleva costruire Alfa vincenti e aveva bisogno dei migliori fornitori. Era lo stesso periodo in cui il giovane Enzo Ferrari iniziava la sua carriera di pilota proprio con le vetture milanesi. Nel 1926 con la nascita dell’Alfa Romeo 6C (progettata da Jano) avvenne la consacrazione come marchio di carrozzeria preferito per vestire telai da competizione: erano carrozzate Zagato l’Alfa Romeo 6C 1500 Mille Miglia Speciale che vinse la 1000 Miglia del ’28, la 6C 1750 SS che trionfò all’edizione del ’29 e la 6C 1750 GS che, con Nuvolari, dominò nel ’30. Il Drake, nel frattempo, smise progressivamente i panni di pilota per dedicarsi all’aspetto gestionale e organizzativo. Nel 1929 fondò a Modena la Scuderia Ferrari, il team privato delle Alfa Romeo ufficiali e scelse Zagato come partner per la fornitura di carrozzerie. Grazie al trinomio Alfa – Ferrari – Zagato furono scritte pagine indimenticabili della storia sportiva automobilistica del periodo. L’Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport, massimo sviluppo sportivo della 6C in quel periodo, veniva proposta anche con motore ridotto a 1,5 litri per gareggiare nelle classi inferiori.

Il telaio 10814406, nato nel 1933, è uno dei 18 costruiti dotati di un motore Testa Fissa, ovvero con testa e corpo cilindri solidali per scongiurare danni alla guarnizione della testata dovuti all’uso intenso. Acquistata dalla una nota pilotessa Anna Maria Peduzzi (conosciuta come "Marocchina"), corse ampiamente negli anni Trenta. Prese parte alla 1000 Miglia del 1934 per la Scuderia Ferrari con al volante Anna Maria “Marocchina” Peduzzi e Gianfranco Comotti. Giunsero tredicesimi assoluti e vinsero la classe per vetture Sport fino a 1,5 litri. Ritornò nel 1936 guidata dallo svizzero Emmanuel de Graffenried ma non si classificò. Nel 1953 fu importata negli USA da Luigi Chinetti (il famoso importatore Ferrari e proprietario del NART - North American Racing Team).

domenica 21 maggio 2017

Mille Miglia 2017, vittoria di Vesco e Guerini su Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport

Andrea Vesco e Andrea Guerini su un’Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport del 1931 hanno vinto per il secondo anno consecutivo la rievocazione storica della Mille Miglia, conclusasi nel pomeriggio a Brescia. L’Alfa Romeo che li ha portati alla vittoria ha preso parte alla Mille Miglia del 1933. Al secondo posto Luca Patron e Massimo Casale su O.M. 665 Sport Superba 2000 del 1925, che, dopo essere stati a lungo al comando della corsa, sono stati protagonisti di un bel duello con i vincitori. Anche nel 2016 Luca Patron ha concluso in seconda posizione. Terzo gradino del podio per Giordano Mozzi e Stefania Biacca a bordo di una Alfa Romeo 6C 1500 GS Zagato. 
Ai piedi del podio hanno concluso Juan Tononology e Guillermo Berisso (vincitori nel 2015) su Bugatti Type 40 del 1927. 
A Maria e Luigia Gaburri è andata la Coppe delle Dame riservata al primo equipaggio femminile della classifica finale (133° posto assoluto). Sono rispettivamente figlia e moglie di Roberto Gaburri, fondatore e primo presidente di 1000 Miglia srl (società organizzatrice della gara) scomparso lo scorso anno. Le vincitrici guidavano una Abarth 750 GT Zagato del 1957.

venerdì 19 maggio 2017

Mille Miglia: in corso la seconda tappa da Padova a Roma. Al comando Patron e Casale su O.M. 665 S Superba 2000


> 19 Maggio 2017 - Seconda tappa della Mille Miglia. Le vetture in gara nel 90esimo anniversario della “corsa più bella del mondo”, partite in mattinata da Padova dopo il bagno di folla di ieri sera, stanno procedendo verso Roma, dove sono attese per l’immancabile passerella in via Veneto, uno dei momenti più significativi ed emozionanti della gara. 

A metà della tappa di oggi, la classifica vede al primo posto il vicentino Luca Patron insieme a Massimo Casale a bordo di una O.M. 665 S Superba 2000 del 1925 con 16.340 punti. Inseguono i bresciani Andrea Vesco e Andrea Guerini su Alfa Romeo 6C 1750 GS del 1931 e il palermitano Giovanni Moceri con il co-pilota Daniele Bonetti sempre su Alfa Romeo 6C 1750 GS del 1930, entrambi gli equipaggi sono tra i favoriti della competizione. Giuliano Canè e la moglie Lucia Galliani, vincitori di dieci edizioni della Mille Miglia, sono al dodicesimo posto con 14.468 punti. Nei primi dieci anche 2 equipaggi argentini. Al quarto posto il vincitore di due edizioni della Mille Miglia, Juan Tonconogy in coppia con il connazionale Guillermo Berisso su Bugatti Type 40 del 1927. 

“Il corteo in via Veneto – afferma l’amministratore delegato di 1000 Miglia Srl Alberto Piantoni – è uno spot spettacolare della ‘dolce vita’ di felliniana memoria e del Made in Italy più in generale. Dopo una tappa lunga e faticosa tra mare e montagna, per i 450 equipaggi si tratta di un momento chiave, che coincide con il giro di boa della Mille Miglia. Intanto l’intero staff organizzatore merita un plauso particolare sia per l’impegno profuso che per l’efficienza dimostrata”.

Mille Miglia 2017, foto di Sebastiano Valenti

Mille Miglia
Brescia 16-17 Maggio
foto ©Sebastiano Valenti
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giovedì 18 maggio 2017

LANCIA CON HELIO ASCARI ALLA MILLE MIGLIA 2017

Alcune importanti vetture storiche del marchio Lancia, appartenenti alla collezione di FCA Heritage sono in gara alla rievocazione storica della Mille Miglia partita nel pomeriggio da Brescia. Si tratta di un’esemplare del 1937 dell’Aprilia e di una Aurelia B24 Spider del 1955, a bordo della quale ci sarà Helio Ascari, discendente del mitico Alberto che trionfò alla Mille Miglia del 1954 su Lancia D24. 

Al seguito di Ascari, una “fan” molto speciale: la nuova Ypsilon Unyca, glamour e accessibile, che sintetizza un perfetto equilibrio tra raffinatezza casual e dinamismo. Non passerà inosservato il suo stile ancora più personale, con finiture estetiche dedicate, all’esterno e all’interno dell’abitacolo, e l’inedito colore di carrozzeria Blu Velvet. La vettura che partecipa alla gara è impreziosita da una speciale personalizzazione: un wrapping ad hoc riporterà l’hashtag #YpsilonSupportsHelioAscari.

Helio Ascari, ex modello e oggi imprenditore, disegna e produce artigianalmente biciclette di grande prestigio presso il suo atelier di Williamsburg, a New York. La sua collezione esprime una raffinata eleganza e un gusto innato per la cura dei dettagli, e ogni bicicletta, sia quelle pensate per la città, sia quelle pensate per la velocità, consente di vivere con grande classe l’esperienza delle due ruote a bordo di un mezzo d’eccellenza tecnica. 

Tutte queste caratteristiche accomunano le biciclette Ascari alle vetture Lancia che partecipano alla competizione: Aprilia e Aurelia, infatti, hanno segnato un’epoca introducendo importanti innovazioni e rivoluzionando convenzioni estetiche radicate. La prima era dotata di una carrozzeria autoportante priva di montante centrale e integrata con il telaio e aveva un aspetto decisamente innovativo rispetto al design automobilistico delle berline dell’epoca. La sua linea aerodinamica e la leggerezza la spingevano a 130 km/h circa a fronte d consumi ridotti. 
La Lancia Aurelia B24 Spider del 1955, disegnata da Pinin Farina, è considerata da molti la più bella spider al mondo grazie a stilemi estetici caratteristici come i paraurti “ad ala”, le portiere prive di maniglie e vetri e il parabrezza panoramico con i montanti arretrati in stile americano. Sotto il cofano, un leggendario 6 cilindri a V da 118 CV, che permettevano alla vettura di toccare i 180 km/h.

Mille Miglia, foto del 18 maggio 2017

18 Maggio 2017
Rievocazione storica della Mille Miglia
Foto Giovanni Olmo