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venerdì 1 novembre 2024

Correvamo con i Formulini”, Massimo Campi racconta la Formula 875 Monza, i protagonisti e le loro storie


Sera di giovedì 10 maggio 1965: inizia ufficialmente la storia della Formula 875 Monza, la piccola formula addestrativa voluta da Luigi Bertett, presidente dell’ACI Milano e da Romolo Tavoni, direttore sportivo dell’Autodromo di Monza ed ex segretario personale di Enzo Ferrari.
Il Trofeo Cadetti, il campionato della Formula 875 Monza, ha una storia lunga per il panorama italiano ed è durato fino ai primi anni del terzo millennio; è iniziato nel 1965 con la F.875, per proseguire dal 1982 con le successive Formula Panda, Formula Fire, Formula Junior Monza.
Nelle 18 stagioni, la Formula 875 Monza ha avuto un successo importante, gare con una media di 80 vetture con punte di oltre 100-110 partecipanti, quattro batterie per accedere alla finale dove riuscivano ad emergere i migliori del lotto. Questa piccola monoposto addestrativa, che aveva inizialmente un costo di sole 875.000 lire, è stata creata attorno al bicilindrico della Fiat 500 Giardiniera.

“Correvamo con i Formulini…”, quante volte abbiamo sentito queste parole nei ricordi di tanti personaggi del motorsport. La Formula Monza ha avuto il pregio di gettare le basi per creare una piccola ma importante scuola di piloti, costruttori, preparatori, meccanici, team manager, scuderie sportive e addetti ai vari servizi della pista. Alcuni di loro, crescendo, hanno dimostrato negli anni il valore formativo della categoria. Michele Alboreto, Arnaldo Bernacchini, Piercarlo Ghinzani, Alberto Colombo, Giovanni Salvati, Giorgio Francia, Luciano Pavesi, Franco Fraquelli, Artico “Tato” Sandonà, Guido Forti, Paolo Guerci, Massimo Pollini, Lucio Vergani, sono alcuni esempi.

Il libro racconta l’epoca della Formula Monza e dell’automobilismo da corsa, attraverso le storie e le interviste di alcuni personaggi. Molti di questi hanno iniziato la loro carriera sportiva da semplici appassionati,partendo dalla piccola monoposto per poi diventare dei professionisti nel mondo del motorsport; altri hanno preso strade diverse nella vita, ma le esperienze passate nell’abitacolo della Formula Monza sono state fondamentali per la loro formazione.

Attraverso i loro racconti si ha uno spaccato di come era il mondo dell’automobilismo minore dalla metà degli anni ’60 ai primi anni ’80. Un piccolo universo dove la passione per le corse, la meccanica e le realizzazioni artigianali, erano la linfa vitale di questa categoria e si confrontavano, sulla pista Junior di Monza, i futuri campioni, i meccanici, preparatori ed i piccoli costruttori.
Il libro di Massimo Campi raccogli storie
, aneddoti, racconti di chi ha vinto o solamente iniziato ad occuparsi di motorsport, con la Formula 875 Monza: Romolo Tavoni, Michele Alboreto, Arnaldo Bernacchini, Giovanni Salvati, Pippo Bianchi, Leo Bartoli, Alberto Colombo, Riccardo Calegari, Meo Maestri, Lucio Calegari, Egidio Vergani, Sergio Melesi, Renzo Santandrea, Paolo Guerci, Artico Sandonà, Alberto Angeletti, I piloti di Casale Monferrato, Franco Fraquelli, Peo Consonni, Lino Notarnicola, Claudio Ciantia, Loris Papa, Salvatore Geraci, Guido Cappellotto, Fulvio Ballabio, Eugenio Mosca, Angelo Sonvico, Luigi e Sandro Corsini, Lucio Vergani, Massimo Pollini.

CORREVAMO CON I FORMULINI di Massimo Campi, Edizioni Motor Emotion 
in vendita nelle librerie specializzate ed on line QUI







mercoledì 16 ottobre 2024

“Blu Stratos”, un libro per raccontare la straordinaria avventura di Piero Stratos


Un’affollatissima Sala Convegni del Castello di Verrone ha ospitato la presentazione del libro “Blu Stratos”, scritto dal giornalista Massimo Condolo ed edito dalla Fondazione Negri per iniziativa del portale Internet Portobellocar.

Dedicato alla vita sportiva del verronese Piero Spriano, conosciuto nell’ambiente motoristico anche col significativo soprannome di “Piero Stratos”, il libro racconta la storia di un ragazzo di campagna che un giorno, giovane dipendente dell’Autorimessa Oropa, “prese al volo un treno che ti passa davanti una volta soltanto nella vita”.

Quel treno era il pilota e preparatore biellese Claudio Maglioli, di cui Spriano divenne presto l’uomo di fiducia e il meccanico che, a metà anni ’60, lo accompagnava nelle gare di kart e di auto in giro per tutta Italia. Poi arrivò l’avventura Lancia F&M Special, che Spriano costruì materialmente con Maglioli e l’amico Luigino Foradini; con cui poi fondarono l’Officina Biellese M.F.S. (dalle iniziali di Maglioli, Foradini e Spriano).

Ben presto la scritta “Preparazione MFS Maglioli, Biella, Italy” iniziò a comparire sui parafanghi di molte Fulvia HF private, come quelle dei novaresi Gianni Besozzi e Sandro Brusati, vincitori fra l’altro dei Rally della Lana 1974 (su Lancia Fulvia), 1975 e 1976 (su Lancia Stratos) e poi del marchigiano Arnaldo Gianmarini e del biellese Giampiero Bagna.

Poi iniziò l’altra avventura, quella legata soprattutto al pilota francese Bernard Darniche e alla Lancia Stratos Chardonnet, “molto probabilmente” spiega l’autore del libro “la vettura da rally più titolata al mondo”.

“A ogni rally averlo come meccanico di fiducia era cosa che faceva la differenza” ha commentato, in diretta video dalla Francia, il campionissimo Bernard Darniche; “io gli lasciavo carta bianca, perché non c’erano figure equivalenti a lui!”

Giusto un attimo di emozione e poi Piero Spriano, pungolato da Massimo Gioggia, conduttore della serata, riprende a raccontare, con la “verve” di sempre, storie, aneddoti ed episodi di un percorso professionale davvero tutto da gustare. Intervengono anche l’ingegner Giovanni Tonti, per anni Direttore Tecnico del Reparto Corse Lancia e braccio destro del Direttore Sportivo Lancia, Cesare Fiorio; che nel libro ricorda che “in Lancia individuavamo sempre le eccellenze quando si trattava di scegliere un collaboratore e Claudio Maglioli e Piero Spriano erano fra queste” E poi ancora “Piero era essenziale per il risultato perché sapeva che per vincere bisogna fare le cose meglio dei concorrenti. Senza il suo contributo molte vittorie non sarebbero arrivate!”

All’evento hanno preso parte molte autorità sportive (dal vicepresidente di ACI Biella, Mauro Bocchio al presidente e al segretario di AMSAP, Carlo Tarello e Lucio Ferrigo), autorità locali (la vicesindaco di Verrone, Cinzia Bossi, il presidente della Pro Loco, Davide Vermi, e il segretario della locale associazione alpini, Daniele Savazzi) e poi ancora ex piloti come Federico Ormezzano, Giampiero Bagna, Gianni Besozzi, Sandro Brusati, Beppe Lampo e altri ancora.

Fuori, nel piazzale del Castello, hanno fatto da cornice all’evento le auto su cui Piero Spriano ha lavorato tutta la vita: la Stratos azzurra di Darniche, la F&M Special 2 di Munari e ancora una Lancia Fulvia gruppo 3 preparata dalla biellese M.F.S. e una rara Lancia Stratos stradale.

L’evento e la pubblicazione del libro sono stati curati dal portale Internet Portobellocar, nato alcuni anni or sono per iniziativa del biellese Maurizio Ribaldone e del vicentino Frank Molinari. “Il nostro sito” hanno spiegato “è una community al servizio di tutti coloro che condividono la nostra passione per i motori, un mondo a cui offriamo tutta una serie di servizi. Da oggi Portobellocar ha anche un’attività in campo editoriale, di cui questo libro è il primo capitolo”.
 
“Blu Stratos” può essere acquistato sul sito www.portobellocar.com.

[ Massimo Gioggia ]

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venerdì 12 aprile 2024

LO STRANO INCONTRO



di Luciano Passoni – immagini di Rosanna Galli

E’ un giorno come tanti altri a Barbaiana di Lainate, i rumori e i colori sono quelli di un borgo di gente laboriosa, la campagna intorno è rigogliosa, i venti della guerra che pure hanno appena cessato di spirare, sono solo brutti ricordi da dimenticare, si respira la normalità non certo noiosa e banale della pace, con i “grandi” al lavoro mentre i più “piccoli” frequentano la scuola. La vettura rossa è lì ferma, elegante e composta, come la persona che le si sta avvicinando per salirvi. I ragazzi sono più incuriositi che sfrontati, riconoscono il grande campione che è venuto in visita ai familiari. Carletto è il più vivace, lo hanno eletto capo di quella che si definisce come una tribù: gli Apache. Si tengono a distanza con rispettosa deferenza ma gli sguardi di tutti si incrociano e si guardano abbozzando anche qualche sorriso. Non parte, proprio non ne vuole sapere di accendersi, un inconveniente, una disavventura che diventa occasione di un incontro, uno strano incontro. Il campione è Gigi Villoresi, il bambino è Carlo Franchi, si guardano e si parlano, parole brevi che non sono di circostanza: il primo ha bisogno di una spinta che lo riporti verso gli impegni che lo attendono, il secondo è ben lieto di ordinare a tutta la “banda” di prestare l’aiuto richiesto. Il premio di un passaggio per un giro intorno alla casa che il campione concede al bambino diventa la sede di una promessa: ”Un giorno guiderò un’auto veloce come questa”, è il primo segnale di una staffetta, la rincorsa di un sogno che Gigi ha realizzato e che Carlo raggiungerà diventando “l’inarrestabile Gimax”. Si incontreranno di nuovo, a Milano, nell’officina di Alberto Ascari, dove Carlo imparerà i primi rudimenti del mestiere che lo vedrà realizzato come imprenditore. E poi sempre nel capoluogo lombardo, parecchi anni dopo, alla premiazione di un campionato conquistato, Gimax ridiventa per un attimo “Barbaiana”, così ha continuato a chiamarlo Gigi da quel lontano giorno mai dimenticato. Oggi è un giorno speciale a Barbaiana di Lainate, il Palazzo Meraviglia Villoresi Oscurati ci ospita come testimoni muti e ammirati nel silenzio rotto solo da una vettura rossa che porta nel suo essere le gesta del campione. La forza della fantasia ci soccorre nel vederli ancora qui mentre sfogliamo le pagine che raccontano le imprese sportive ed umane di due uomini diventati piloti e campioni. “A tutto gas e senza freni, gli amori e i dolori di un mito tra Maserati, Ferrari e Lancia”, è il volume che Valerio Villoresi ha dedicato al suo illustre antenato, un racconto dove le parole illuminano la nostra immaginazione e disegnano i tratti epici di avventure sportive indimenticabili che si intrecciano con “La vita e le gesta dell’inarrestabile Gimax”, scritto da Vittorio Piaggi, abbracciando il tempo e lo spazio che ha unito per sempre le loro storie.
















foto Rosanna Galli / riproduzione riservata



giovedì 21 settembre 2023

“Monza 1922 - 2022”, Massimo Campi racconta 100 anni di Autodromo Nazionale



Monza, "Il tempio della velocità", cioè l’Autodromo Nazionale con il suo tracciato di veloci rettilinei e poche curve, tutte molto tecniche. 

L'Autodromo ha compiuto un secolo di storia ed è conosciuto in tutto il mondo per le imprese sportive che hanno visto come protagonisti i migliori campioni di auto e moto. E per i suoi drammi. Sfogliando gli albi d'oro dei Gran Premi, appare subito evidente che a Monza sono sempre emersi i migliori: Nuvolari, Fangio, Ascari, Prost, Lauda, Clark, Vettel, Caracciola, Alonso, Peterson, Surtees, Stewart, Andretti, Mansell, Piquet e per finire Ayrton Senna, Schumacher ed Hamilton. Vincere in terra di Brianza è sempre stato motivo di vanto per tutti i grandi campioni ma anche per tutti i piloti delle categorie minori. 

Salire sul gradino più alto del podio quando si vince una gara importante e vedere sotto il pubblico che ha invaso la pista per far festa con i vincitori è come ricevere una laurea. «Monza 1922-2022» non vuole essere un elenco di risultati, ma una serie di racconti con un comune denominatore: la passione per i motori, l'autodromo, gli uomini e le imprese sportive che lo hanno reso famoso.

Monza 1922 - 2022  

100 anni di passione, un secolo di storie

 

autore: Massimo Campi

 

formato 15x21 - pagine 272 – costo copertina 20 Euro

lunedì 15 maggio 2023

Moto MAS, la storia di un italiano che costruiva motociclette


> di Luciano Passoni

“La moto MAS - Alberico Seiling. Storia di un italiano che costruiva motociclette”: il titolo e il sottotitolo sono già un racconto che traccia il percorso del contenuto; il nome di una azienda, una fabbrica ormai scomparsa da mezzo secolo, e quello del suo fondatore, nato a Monaco nel 1895, ma che diventerà, attraverso varie vicissitudini ed una guerra mondiale (1915-18) italiano. 
Se diciamo che è un libro che non può mancare nella biblioteca degli appassionati motociclisti esprimiamo un concetto riduttivo, questa è una pubblicazione, presentata dalla Libreria Automotoclub Storico Italiano nel corso dell’ASI MotoShow 2023 a Varano de’ Melegari, che può interessare veramente un pubblico ben più vasto. 

E’ un romanzo storico, dove la moto è sì protagonista, molto meno però del personaggio Seiling, delle sue vicende personali, del suo peregrinare, nei primi venti anni della sua esistenza, tra l’Italia e la Germania, sino all’affermazione definitiva, come costruttore, nella Milano degli anni ‘20/30, che insieme a Torino è centro d’’interesse nazionale per il nascente mondo motoristico. 
L’amore per la moto e l’amore per Enrica De Angelis, conosciuta da adolescente a Terni, negli anni del suo primo periodo italiano, che diventerà sua moglie nel 1922. Contemporaneamente nasce la M.A.S. (Motori Ausiliari Seiling) che produrrà, con progetti suoi, motori per biciclette. Le dinamiche industriali vogliono che le prime produzioni siano destinate alla ditta tedesca dove lavora il fratello Ernst (1898), almeno sino al 1925. Nel 1930 Alberico rinunzia alla cittadinanza tedesca e diventa italiano. 

La sua produzione ora è concentrata non solo sulle biciclette a motore ma si amplia a motocicli, sidecar, motocarri e motofurgoni, da 175, 250, 350 e 500 cc. La filosofia aziendale lo vuole partecipe di un gran numero di competizioni di regolarità e durata, più che di velocità, dell’epoca; dalla Milano-Taranto, alla 6 giorni internazionale, Parigi-Nizza, 2000 km in Germania e via dicendo. Prende il via anche lui per dare esempio di una moto che, se pur fatta per “tutti i giorni”, ha caratteristiche tali di affidabilità che può partecipare anche alle gare. Alcune vicissitudini del secondo dopoguerra lo vedono cedere l’attività della MAS per altre strade, anche fuori dai confini nazionali, sino alla sua morte a Milano nel 1961. 
Il gusto della lettura si somma al piacere di sfogliare un libro pieno di vicende, episodi, aneddoti, immagini e documenti significativi di un’epopea abilmente disegnata dal pronipote Andreas, insieme alla moglie Klaudia, per una storia familiare che meritava di essere raccontata e conosciuta.

(“La moto MAS - Alberico Seiling. Storia di un italiano che costruiva motociclette” – Andreas e Klaudia Seiling – Libreria A.S.I. – ISBN 9788898344918)







mercoledì 26 aprile 2023

Presentato il libro “Porto Cervo Racing la storia, la passione, i successi 1999-2021”



Nei giorni scorsi, presso la Tenuta Pilastru ad Arzachena, il Team presieduto da Mauro Atzei, ha presentato il libro “Porto Cervo Racing la storia, la passione, i successi 1999-2021”, l'opera editoriale che racchiude i primi ventidue anni di attività della blasonata Scuderia.

Alla presentazione, oltre al direttivo del Team composto dal presidente Mauro Atzei, dal vice presidente Dino Caragliu (fondatore e primo presidente della Porto Cervo Racing), dai soci Gian Luigi Coda, Vanni Pileri e Vittorio Musselli, era presente l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della regione Sardegna Andrea Biancareddu, il Sindaco del Comune di Tempio Pausania Gianni Addis, il sindaco, il vice sindaco e l'Assessore al turismo del Comune di Santa Maria Coghinas, nell'ordine Pietro Carbini, Marco Demontis e Antonio Masia, l’Assessore ai lavori pubblici del Comune di Aglientu Marco Addis e, a fare gli onori di casa, il consigliere alle politiche giovanili del Comune di Arzachena Giovanni Carta e il consigliere alla viabilità e polizia locale del Comune di Arzachena Salvatore Mendula.

Le congratulazioni per l'opera editoriale sono arrivate anche dal Sindaco di Luogosanto Agostino Pirredda, tramite il fratello, nonché co-pilota Marco Pirredda presente all'evento, così come non è voluta mancare alla presentazione del libro, la Pro Loco di Tempio Pausania che, insieme alla Pro Loco di Aglientu, ha sempre sostenuto il Rally Terra Sarda organizzato dal Team.

“Il libro racconta oltre due decenni di lavoro ininterrotto con grande pregio della scuderia”, ha commentato Andrea Biancareddu, Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della regione Sardegna, “un libro che ha la capacità di mostrarci i valori dello sport motoristico e di raccontare i suoi protagonisti. Sono orgoglioso di aver sostenuto le loro iniziative, con le quali abbiamo voluto dare una risposta concreta agli obbiettivi di unire le attività motoristiche allo spettacolo e alla cultura della nostra isola. Ringrazio gli ideatori e gli autori del libro che hanno voluto raccontare chi sono le donne e gli uomini che costituiscono il Team e, in particolare, il presidente Mauro Atzei, il direttivo e tutti gli associati del Team per aver anche loro creduto insieme a noi nel progetto di fare crescere lo sport isolano oltre i confini”.

Presente all'evento anche il Fiduciario/Delegato Sardegna ACI Sport Giuseppe Pirisinu, il Direttore di gara Mauro Furlanetto - che si occuperà dell'11° Rally Terra Sarda e 3° Rally Terra Sarda Storico in programma dal 6 all'8 ottobre 2023 - il presidente dell'Automobile Club Cagliari Antonello Fiori, mentre il presidente dell'Automobile Club Sassari Giulio Pes di San Vittorio ha inviato un messaggio congratulandosi con la Porto Cervo Racing per l'importante iniziativa editoriale e per il lustro che sta dando al motorsport in Sardegna, facendo conoscere la Sardegna in Italia e all’estero.

Il libro, edito dalla casa editrice Serra, racconta oltre vent'anni di sport, passione, sacrifici, vittorie, soddisfazioni, ma soprattutto i tanti legami d'amicizia come hanno dimostrato gli attuali portacolori del Team, i tanti sportivi, ex piloti e co-piloti della Scuderia, i soci fondatori e semplici appassionati che non sono voluti mancare alla presentazione del libro.

Simpatici ricordi sono stati rivissuti dai tanti piloti e co-piloti intervenuti nonché dagli ospiti e partner, Elena Bilardi per la “Grimaldi Lines”, Nicola Mancini “Mirtò” con alcuni aneddoti sulla storia dei Rally in Sardegna. Non sono mancati i ricordi di Gian Luigi Coda sui primi passi del Team come organizzatore di eventi iniziati con il Rally d'Ogliastra e ora con il Rally Terra Sarda, e di Sandra Medda sulle innumerevoli iniziative dedicate al sociale svolte dall’Associazione.

Inoltre, due emozionanti video hanno ripercorso gli oltre vent'anni di attività del Team, dalle prime gare, ai primi successi, ai tanti piloti e co-piloti che hanno scritto la storia della scuderia, una storia intensa raccolta nelle oltre 1700 fotografie pubblicate nelle trecentotrenta pagine patinate del libro.

“Un evento emozionante”, ha commentato il vice presidente Dino Caragliu al termine della presentazione del libro, “non solo per me, ma per le tante persone presenti. Agli inizi, la nostra Scuderia è stata un'avventura, che si è trasformata in una gioia come quella che abbiamo avuto modo di vivere oggi in occasione di questo bellissimo evento, con le persone entusiaste, felici di essere partecipi dei risultati della Porto Cervo Racing. Nel libro, sono stati messi in evidenza tanti particolari, numerose fotografie inedite e tutte le classifiche delle gare nelle quali hanno corso i nostri portacolori. Il libro è stata l'occasione per continuare a festeggiare tutti i momenti del Team, la nostra mission è sempre stata quella e tuttora è quella di sostenere i piloti e co-piloti, organizzare gli eventi, divertirci e mantenere unito questo bellissimo gruppo. Un plauso a tutti per quello che abbiamo avuto l'opportunità di vivere in questi oltre vent'anni di successi, sacrifici e passione, una passione incommensurabile, infatti l'unico carburante per il motore della Porto Cervo Racing è la passione. Grazie a tutti”.

In occasione dell'evento, presentato da Tommy Rossi, è stato possibile acquistare il libro e donare una parte del ricavato al progetto “Non mollare mai” ideato dallo stesso presentatore, destinato al reparto di Oncologia dell'Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia.

“Abbiamo voluto dedicare questo libro a tutti quelli che hanno fatto parte e fanno parte della Porto Cervo Racing”, ha commentato il presidente della Porto Cervo Racing Mauro Atzei, “un libro che racconta ventidue anni di storia, un'opera editoriale che fa rivivere tante emozioni, ogni pagina che si sfoglia è un’emozione. Il libro è dedicato a tutti coloro che hanno vinto, partecipato, che sono arrivati ultimi e, inoltre, a tutte quelle persone che hanno dedicato il loro tempo al Team Porto Cervo Racing. È un ringraziamento che noi abbiamo voluto fare nei confronti di tutte queste persone, per noi veramente speciali”. 

(Ufficio Stampa Porto Cervo Racing Team)

Ufficio Stampa Porto Cervo Racing Team

lunedì 28 novembre 2022

Porsche 919 Hybrid: Immagini di una carriera


È uscito il nuovo libro di David Tarallo sulla Porsche 919 Hybrid, il prototipo della casa tedesca che ha conquistato titoli e vittorie nel FIA WEC. Tarallo, che da anni segue il Mondiale Endurance, ci ha spiegato come è nata questa opera e lo scopo del libro

Cosa ha rappresentato la Porsche 919 nel panorama WEC?

Il DNA della Porsche sono da sempre le competizioni, in particolare l’endurance. Dopo tanti anni di assenza, la 919 è stata il modello con cui la Casa di Stoccarda è tornata nella massima categoria; la partecipazione alle classi del GT con le varie versioni della 911 non poteva soddisfare pienamente un marchio che è abituato a lottare per la vittoria assoluta. Il programma ufficiale con la 911 non è stato abbandonato, ma contemporaneamente la Porsche ha progettato e messo in pista una LMP1, tecnicamente interessantissima, a iniziare da un insolito motore V4. La vettura non ha deluso le aspettative, vincendo tre edizioni della 24 Ore di Le Mans consecutive, nel 2015, 2016 e 2017. E con un po’ di fortuna in più avrebbe potuto vincere già nel 2014! La versione Evo, poi, protagonista del Tribute Tour, ha dimostrato una volta di più le capacità tecniche della Porsche. Nel 2017 si parlò anche di una versione “Street” (in realtà per un programma di track days di alto livello), che però non è mai stata realizzata, tranne un manichino in scala 1:1.

Come è nata l’idea di questo libro?

L’idea è nata dall’esigenza di dare visibilità alle foto scattate nei circuiti di tutto il mondo in questi anni, in qualità di giornalista e fotografo accreditato per il FIA-WEC. Sono da sempre un appassionato della storia della Porsche e alla vigilia del debutto della 963, mi è parso giusto celebrare il modello precedente, che tanti risultati ha dato alla casa tedesca. Spero che a questo album seguiranno altri titoli specifici. Ci sto già pensando.

Perché la scelta di un libro completamente fotografico?

Perché la storia tecnica e sportiva è stata già raccontata in dettaglio in altre pubblicazioni molto valide, fra cui i volumi editi da Delius Klasing ufficialmente per la Casa. Anche se siamo nell’era di Internet, ho voluto fare un quaderno di documentazione come quelli che si pubblicavano negli anni settanta, quando le foto scarseggiavano e questo tipo di prodotto era molto richiesto. Oggi le cose sono cambiate, ma ho voluto comunque pubblicare un volume con le foto scattate da me, che saranno necessariamente diverse da tutte quelle che si trovano già in rete. Insomma, ho pensato di lasciare una mia traccia nel mare magno della documentazione disponibile al giorno d’oggi. Il libro si apre comunque con una breve disamina tecnica e si chiude con la lista dei risultati delle gare cui la 919 ha partecipato nel WEC dal 2014 al 2017.

Quali sono i futuri progetti su cui stai lavorando?

Questo libro è uscito sotto il nome del mio sito, pitlaneitalia.com. L’idea è quella di realizzare altri quaderni di documentazione, automobilistici ma anche modellistici. Mi pare che il pubblico abbia reagito bene all’iniziativa, ho già diverse richieste per il volume sulla 919.

Dove si acquista?

Si può trovare il volume al link https://www.geminimodelcars.com/search?q=919. Presto sarà anche in alcune librerie specializzate, italiane ed estere.









martedì 18 ottobre 2022

“Vita e gesta dell’inarrestabile GIMAX”: un libro di Vittorio Piaggi per raccontare il campione di Lainate.


di Luciano Passoni - foto Rosanna Galli

Una griglia di partenza degna dell’occasione, campioni e personaggi del mondo dell’automobilismo sportivo hanno presenziato alla presentazione a Lainate del volume scritto da Vittorio Piaggi sulla” Vita e gesta dell’inarrestabile GIMAX”. Le strade circostanti diventano un circuito occasionale e provvisorio che ospita auto che rendono onore allo scrittore e al campione che viene ricordato. L’autore ha raccolto 50 racconti che si trasformano in capitoli su trent’anni di carriera di un personaggio che ha recitato una parte importante nella storia dello sport auto italiano. Un racconto biografico che parte dal bambino Carlo Franchi che diventa imprenditore e si trasforma nel campione GIMAX, non a caso un acronimo creato con il nome dei due figli. 

Vittorio Piaggi è un appassionato che raccoglie aneddoti e immagini per immagazzinarle nella memoria, sino a quando prevale poi il desiderio di condividere la propria “collezione”, umana e sportiva, con altri come lui. Così è nata l’idea del volume sul campione di Lainate, un gentleman driver che non aveva niente da invidiare ai cosiddetti professionisti del volante. Vittorio diventa Carlo e sviluppa il libro come una biografia raccontandosi in prima persona, i capitoli sono le tappe umane e sportive di una vita e di una carriera. Trofei, coppe, podi e campionati conquistati in virtù di una passione nata a cospetto di un campione: Gigi Villoresi. Un incontro quasi casuale che aveva lasciato un ricordo e una traccia indelebile nel suo immaginario di bambino. Una potente vettura rossa come una leva per sollevare il mondo. Più veloce, più lontano e più in alto, un gradino alla volta con volontà, tenacia e passione e Carletto diventa “l’inarrestabile Gimax”. I racconti che formano la storia sono pieni di nomi che anche il più sprovveduto tifoso di questo sport non stenterà a riconoscere: piloti, piste, gare e auto, dalle categorie minori, con ogni tipo di auto, turismo, sport e formule. La vetta più alta è stata la Formula 1, una esperienza che non poteva mancare. 

Caparbio, coraggioso, determinato e competente, un vero campione, lo confermano titoli nazionali ed europei, ma soprattutto un uomo che ha saputo mantenere quell’umiltà necessaria ad essere apprezzato come grande persona, un ricordo che è nella memoria di quanti lo hanno conosciuto e che l’autore ha contribuito magistralmente con il libro a rinverdire. Ottima l’idea di aprire tra i racconti le finestre per dare qualche ragguaglio tecnico o rassegna stampa dell’epoca, così il libro attraverso la storia di un personaggio diventa lo spaccato di costume di uno sport, di una società e di un ambiente indimenticabile ed irripetibile. La presentazione ha visto il saluto delle autorità locali e di personaggi che hanno condiviso con il protagonista episodi ed aneddoti, così ancora una volta attraverso le loro parole abbiamo rivisto lo sfrecciare di quelle auto, risentito il rombo di quei motori e lo sventolio della bandiera a scacchi che non segna la fine di una gara ma l’inizio di una lettura che vale la pena cominciare.

(Richiedere il libro all’autore attraverso il sito soulcarsrace.com)