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mercoledì 26 aprile 2023

TCR Italy / Langeveld e MM Motorsport portano subito sul podio la nuova Honda TCR



E' iniziata nel migliore dei modi la stagione 2023 nel TCR Italy per MM Motorsport. Le tre Honda TCR schierate dalla scuderia bergamasca si sono fatte ben notare nella tappa di apertura di Imola, con il Campione in carica Niels Langeveld che ha subito portato sul podio la nuova Civic FL5 e Paolo Rocca che, dopo esser partito in pole in Gara 2, ha centrato una ottima Top6. Interessante la prestazione anche di Horia Chirigut, in costante miglioramento per tutto il weekend.
Niels Langeveld ha portato al debutto italiano la nuova arma di Casa Honda, alla sua seconda apparizione in assoluto. L'olandese ha mostrato subito l'alto potenziale dell'ultima nata nelle officine di JAS Motorsport, firmando il terzo crono in qualifica e confermando poi la prestazione in gara. Nella prima manche, infatti, il Campione in carica ha tenuto il passo dei primi e ha poi chiuso una solida prova sul podio, impreziosendo il debutto tricolore della Civic FL5 con la terza posizione assoluta. Poca fortuna in Gara 2, quando Langeveld è stato invece costretto al ritiro nelle fasi iniziali.

Dopo la fugace apparizione di Vallelunga dello scorso anno, questa di Imola può essere considerata la 'prima' di Paolo Rocca nel TCR Italy. Il giovane pilota di Sedriano, Campione in carica della Coppa Italia Turismo, era al suo debutto sulla pista emiliana. Prese le misure al selettivo circuito che ha scritto importanti pagine della F.1, il pilota della MM Driving Academy ha via via migliorato i suoi crono, fino a conquistare un'ottima ottava posizione in griglia di partenza, staccando così anche il biglietto per scattare in pole position in Gara 2. Nelle due corse in programma, Rocca ha subito dimostrato un ottimo rendimento, conquistando dapprima una solida Top10 nella prima frazione e poi una ancora più convincente Top6 in gara, 2, dopo aver lottato anche per le posizioni da podio. Grazie a questi risultati, il portacolori di Polypiù ha conquistato in entrambe le occasioni anche il podio dedicato ai giovani talenti Under25, dove ora occupa la seconda posizione.

Gentleman driver e deb assoluto nel mondo TCR, Horia Chirigut ha ben impressionato gli addetti ai lavori grazie ad un costante miglioramento sessione dopo sessione. Il pilota rumeno ha sempre più accorciato il divario dalla zona punti, dimostrando di poter dire la sua nel corso della stagione nel trofeo TCR Master.

Il prossimo appuntamento del TCR Italy è in programma a Misano Adriatico il prossimo 7 maggio.

Ph Credit: Maurizio Rigato






venerdì 21 aprile 2023

Per la nuova Honda Civic Type R è record sul giro al Nürburgring



Dopo il successo ottenuto a livello internazionale lo scorso anno in occasione del suo lancio, la Honda Civic Type R 2023 continua a raccogliere premi e riconoscimenti. Il più recente riguarda la riconquista del record sul giro per le vetture di serie a trazione anteriore, sul Circuito del Nürburgring Nordschleife (20,8 km).


Il 24 marzo 2023, i membri del team di sviluppo della Civic Type R hanno completato un giro in 7:44.881 sul circuito tedesco soprannominato "L'inferno verde", rendendo di fatto la nuova Civic Type R il più veloce veicolo di serie a trazione anteriore. Questo tempo è stato ottenuto sul tracciato modificato e ora più lungo (20,8 km), come dichiarato dalla stessa direzione del circuito nel 2019.


Il motore di Type R è un potente quattro cilindri turbo da 2.0 litri che, nella sua ultima versione, sviluppa 329 CV e 420 Nm di coppia. Abbinato a un aggiornato cambio manuale a sei marce, è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in soli 5,4 secondi e di raggiungere una velocità massima di 275 km/h.


Anche il nuovo e più elegante design esterno della Civic Type R 2023 ha contribuito alla realizzazione del record, attraverso soluzioni aerodinamiche evolute, come il particolare angolo di ala posteriore e i complessi elementi del sottofondo, che si combinano alla perfezione per generare una reale ed efficace deportanza.


Inoltre, il passo più lungo di 35 mm rispetto alla precedente Type R e le sospensioni posteriori multilink sono abbinati a una carreggiata posteriore significativamente più larga, per offrire una maggiore stabilità in curva rispetto al modello precedente, affinata grazie a ripetuti test sia sull'Autobahn che sul Nürburgring.


"La Civic Type R è stata sviluppata secondo il concetto di 'Ultimate Sport 2.0', con l'obiettivo di essere il modello sportivo FWD per eccellenza, capace di infondere fiducia ed emozione per arrivare direttamente al cuore di ogni guidatore", spiega Hideki Kakinuma, Civic Type R Large Project Leader. "Dal lancio della Civic Type R nel 2022, abbiamo ricevuto numerosi riscontri positivi a livello globale, superando di gran lunga le nostre aspettative. Ma era rimasta un'altra missione da portare a termine: essere il modello FWD più veloce sul Nürburgring.


"A sei anni dalla precedente generazione, abbiamo raggiunto una nuova dimensione nell'evoluzione di Type R e nella passione profusa in essa. A coloro che sono già proprietari della nostra ultima Civic Type R e a coloro che lo saranno in futuro, auguriamo davvero che la Civic Type R possa piacervi e appassionarvi ".




giovedì 15 dicembre 2022

Da J.A.S. Motorsport la nuova Honda Civic Type R TCR



Jas Motorsport ha presentato la nuova Honda Civic Type R TCR, pronta a scendere in pista nel 2023. La vettura deriva dall'ultimo modello di produzione FL5 Type R, presentato durante l'estate, tenendo conto del successo riscosso dai modelli del marchio Type R nelle competizioni TCR..


Nuovissimo il design e il pacchetto aerodinamico, con un telaio che garantisce stabilità e sicurezza per il pilota, con sistemi di frenata e trasmissione aggiornati. L'abitacolo è realizzato secondo i più recenti standard di sicurezza della FIA e ospita un sofisticato display multicanale a disposizione del pilota. La vettura, disponibile anche in versione "endurance", si unisce al già vasto elenco di modelli offerti per le competizioni TCR e sarà disponibile in consegna a partire da aprile 2023.


Mads Fischer, Responsabile del Progetto TCR di JAS Motorsport: "siamo lieti ed entusiasti di presentare la nuovissima Honda Civic Type R TCR, progettata e costruita da JAS Motorsport presso il nostro stabilimento di Arluno. La nuova vettura presenta miglioramenti importanti a livello di telaio, motore, sospensioni e freni; abbiamo utilizzato le conoscenze acquisite con NSX GT3 e Civic Type R TCR Customer Racing per realizzare un abitacolo più sicuro e più facile da utilizzare."


Credits: J.A.S. Motorsport 

lunedì 7 novembre 2022

Registro storico Honda Classic Italia, le moto d’epoca Honda vanno sul web



> 7 Novembre 2022 - Con l’intento di contribuire alla conservazione del patrimonio motociclistico, Honda Motor Europe Ltd Italia annuncia la nascita del Registro storico Honda Classic Italia. Per accedere al Registro Storico Honda Classic Italia da oggi è in rete il nuovo sito web www.hondaclassic.hondaitalia.com interamente dedicato a tutti gli appassionati di motocicli d’epoca della Casa dell’Ala dorata.
Il Registro storico Honda Classic Italia collabora con la FMI e condivide gli stessi principi di salvaguardia del patrimonio motociclistico italiano.

Sul sito si potranno trovare e scaricare gratuitamente le informazioni tecniche e i materiali indispensabili per restaurare o prendersi cura della propria Honda d’epoca e naturalmente ci si potrà iscrivere al neonato Registro Storico. Una preziosa fonte per reperire manuali d’officina, parts list e dati per effettuare un restauro a regola d’arte.
I modelli sono divisi per decenni e ogni moto pubblicata sarà corredata, oltre che dei materiali tecnici, anche della sua storia, di aneddoti legati alla sua nascita, interviste ai progettisti ecc. A questo si aggiunge un ricco menu con aree dedicate alle competizioni, con video, storia e curiosità che testimoniano gli oltre 70 anni di storia della Honda Motor Co.

All’interno del sito sarà possibile anche effettuare uno spettacolare tour virtuale del Museo Honda Collection Hall di Motegi, che con le sue oltre 350 moto ed auto esposte, è uno dei più famosi musei del mondo a tema motoristico.

In un’area dedicata è possibile anche richiedere il certificato tecnico con le caratteristiche complete della propria moto: questo documento è strettamente collegato al numero di telaio/motore e può essere richiesto sia da chi vuole avere il piacere di una certificazione Honda con le caratteristiche della propria moto sia da chi deve re-immatricolare una moto radiata o proveniente dall’estero.
A breve si potrà poi richiedere anche il certificato storico Honda Classic Italia, una sorta di certificato di nascita stampato in originale su carta pergamenata che conterrà i dati tecnici, il colore, la data esatta di produzione e in quale stabilimento è stata costruita la moto.
Il sito nasce oggi con le schede di circa 30 motocicli ma la lista verrà aggiornata continuamente con l’obiettivo di documentare l’intera gamma dei motocicli Honda prodotti nei primi 50 anni di produzione.

Inoltre, per agevolare l’iscrizione al Registro storico FMI a chi intende avvalersi delle facilitazioni offerte in tema di assicurazione e re-immatricolazione, sul sito è stato inserito un accesso facilitato alle pagine del Registro storico FMI.

William Armuzzi, General Manager Motorcycle Division, Honda Motor Europe Ltd. Italia: "Da appassionati delle due ruote di tutte le età progettavamo da tempo la costituzione di un Registro Storico Honda e la costruzione di un archivio tecnico dedicato agli appassionati delle motociclette Honda d’epoca. Crediamo che la conservazione e la divulgazione dei materiali tecnici contribuisca in modo decisivo alla salvaguardia del patrimonio motociclistico e questa nuova iniziativa vuole essere anche un gesto di responsabilità verso le generazioni future. Ringrazio la Federazione Motociclistica Italiana e il suo Presidente Giovanni Copioli per averci supportato e incoraggiato in questo progetto".

Giovanni Copioli, Presidente della Federazione Motociclistica Italiana: "La nascita del Registro Storico Honda è un segnale di grande significato sia tecnico che culturale. Un progetto che abbiamo supportato fin dall’inizio perché segue la direzione di valorizzazione del patrimonio storico che è la base del nostro Registro Storico FMI. La collaborazione e le sinergie che potremmo attuare con un marchio di primaria importanza come Honda, si tradurrà in pratici vantaggi per tutti gli appassionati e sono certo che arriveremo ad iniziative e sinergie di grande valore. Il mio ringraziamento quindi a William Armuzzi, General Manager di Honda Motor Europe, per questa iniziativa che ci vede impegnati sul prezioso e comune terreno del patrimonio storico".

Il Registro Storico Honda Classic Italia è all’indirizzo: www.hondaclassic.hondaitalia.com

mercoledì 28 aprile 2021

Campionato Italiano GT / Arrivano da JAS Motorsport Driver Development Programme due dei tre piloti Nova Race


Jerago con Orago (VA), 28 aprile 2021 - Nova Race fin dal termine della stagione 2020 aveva definito con JAS Motorsport una attiva collaborazione resa possibile dall’aver portato nel campionato tricolore le Honda NSX GT3 Evo: l’accordo aveva prodotto subito l’ingresso della giovane promessa Jacopo Guidetti nell’organico varesino. Ora Nova Race è lieta di comunicare che nella stagione 2021 del Campionato Italiano GT3 Sprint saranno due i piloti provenienti dal JAS Motorsport Driver Development Programme. Anche il secondo driver sarà un giovane lombardo: Erwin Zanotti. Zanotti, come Guidetti prima di lui, è da alcuni mesi inserito nel programma lanciato nel 2020 per preparare i nuovi piloti alle sfide della vita da professionista. Zanotti correrà da solo le otto gare previste dal GT Sprint tricolore, mentre per Guidetti il compagno di avventure designato è il romano Francesco Massimo De Luca, che fino all’ultimo giro della passata stagione è stato in lotta per lo scudetto del GT4 Sprint ProAm, sempre coi colori di Nova Race.

Il team manager Nova Race Nicola Sinigaglia ha così commentato le prospettive del duo Honda nel tricolore 2021 che inizierà a Monza il prossimo 1 maggio: "ci presentiamo all’esordio GT Sprint con alle spalle un programma ampio e produttivo di test invernali, e con la possibilità di poter disporre di due giovani scelti dal programma JAS Motorsport. L’arrivo di Erwin Zanotti, dopo aver già dato il benvenuto a Jacopo Guidetti, dimostra quanto attiva sia la collaborazione con la struttura di riferimento Honda. Guardiamo fiduciosi alle possibilità loro, a quelle di De Luca che resta con Nova Race per il secondo anno e a quelle delle vetture giapponesi alla loro prima stagione completa nel Campionato Italiano GT Sprint ".

Il ventenne pilota originario di Calcinate (BG) è entusiasta dell'ingresso nello JAS Motorsport Development Driver e delle opportunità di mettersi in evidenza sulla vettura di Nova Race: “innanzitutto sono molto contento di essere parte di questo programma e di avere la possibilità di correre con Nova Race nel campionato italiano GT a bordo della Honda NSX GT3. Mi trovo molto a mio agio con il team e sono sicuro che assieme potremo fare grandi cose. Per questo mio primo anno a bordo di una vettura a ruote coperte, il mio primo obiettivo insieme al team è quello di lottare per le prime posizioni e di essere costanti durante il campionato. Il secondo obiettivo invece è quello di crescere il più possibile come pilota e di sfruttare al meglio questa opportunità”. 

(Nova Race - Ufficio Stampa)

lunedì 7 dicembre 2020

A Vallelunga il rientro nel tricolore GT3 per Marco Bonanomi e Luca Magnoni con la nuova Honda NSX GT3 Evo finisce con due quarti posti in GT3 ProAm


> Jerago con Orago (VA), 7 dicembre 2020 - Nell’automobilismo italiano non capita spesso di affrontare un fine settimana così insolito come quello terminato ieri a Vallelunga, sballottato tra meteo instabile e ben cinque safety car (due il sabato e tre la domenica). Per capire il potenziale di un’auto, specie se nuova, come si può immaginare quello di sabato e domenica non era lo sfondo ideale, invece questo ha trovato Nova Race nella prima presa di contatto con la nuova Honda NSX GT3 Evo, che non aveva mai corso nella serie tricolore. Non del tutto una sorpresa visto che la crisi sanitaria ha spostato il finale del GT Italiano dalla data abituale di metà autunno alle soglie dell’inverno. Con tutti gli imprevisti del caso, che la squadra varesina ed i suoi piloti hanno dovuto affrontare per il rientro nel tricolore. Il general manager Nova Race Nicola Sinigaglia ha detto: “abbiamo passato una settimana veramente frenetica prima di Vallelunga per poter essere della partita con al volante Marco Bonanomi e Luca Magnoni. Entrando all’ultima giornata in una GT3 ProAm che aveva ancora uno scudetto in ballo volevamo anche evitare di inserirci in modo troppo pesante in un confronto che per team e piloti coinvolti era invece decisivo. Il contorno non era quello ideale per metterci in condizione di andare in quelle posizioni a cui questo programma punterà. La macchina ha un potenziale incredibile che si è visto solo a sprazzi, nel fine settimana la maggiore soddisfazione è stata averla al box e scoprirne tutti i dettagli un po’ per volta. Anche chi è venuto a vederla da vicino poi se ne andava molto colpito dalla qualità di questa vettura costruita da JAS Motorsport”.



Iscritta nella categoria GT3 ProAm come consentiva il curriculum di Magnoni. fresco campione italiano GT4 Am Endurance, che sabato pomeriggio nella settima gara del GT3 Sprint 2020 si è schierato in ottava fila col sesto tempo della sua agguerrita classe. Su una pista che ha consentito di usare gomme slick, il pilota imprenditore varesino si è insediato alle spalle della Mercedes AMG di Moiseev, poi terza di classe a fine giornata. Quando Magnoni è rientrato per il pit-stop è scattata una delle tanti fasi di safety car del fine settimana, e Bonanomi ha ripreso il volante in lizza per il quarto posto di classe, a cui puntava anche la Ferrari 488 di Vezzoni/Di Amato. Quest’ultimo è passato urtando alla curva dei Cimini la Honda del campione italiano GT 2011, ma la direzione gara ha inflitto una penalità al pilota del Cavallino restituendo il quarto posto a Bonanomi. Per la statistica ha anche concluso decimo assoluto, la prima volta di una Honda in una Top10 italiana, in attesa di Top3 in futuro… Il pilota lecchese che in griglia si schierava in sesta fila ieri ha potuto guidare pochi giri con pista libera, perché il maltempo ha costretto a una partenza dietro safety car e ben cinque giri al passo prima della bandiera verde. Quando si avvicinava l’apertura della finestra di cambio pilota Bonanomi ha atteso fino al dodicesimo passaggio prima di cedere il volante a Magnoni, risalendo temporaneamente fino al secondo posto di classe grazie al balletto delle soste. Al rientro in pista Magnoni riprendeva quinto, posizione che a dieci giri dalla fine diventava un quarto posto che metteva la parola fine a una giornata all’insegna del diluvio e al primo weekend Nova Race a contatto con la GT3 costruita ad Arluno dal partner ufficiale Honda JAS Motorsport.



LUCA MAGNONI: “Anzitutto: pur non essendo ancora a posto la macchina, io mi sono divertito moltissimo. Sapevamo già di non essere prontissimi sulla vettura per mancanza di test per me, ma abbiamo voluto far vedere che l’annuncio che è stato fatto corrispondeva a un programma di cui il fine settimana di Vallelunga è stato la premessa. Per quanto mi riguarda siamo stati abbastanza conservativi comunque, per portarci a casa la macchina integra in queste condizioni. Nel 2021 saremo presenti con un programma GT3 completo e adesso stiamo già discutendo con diversi piloti per capire in che classe correre l’anno prossimo”.

MARCO BONANOMI: “Per noi è stato un weekend molto duro: tutto è avvenuto un po’ last minute nella preparazione per questa gara e speravamo di far bene. Da una parte siamo molto contenti: io personalmente mi sono trovato molto bene sia con la squadra che con il mio team mate Luca e con tutti i ragazzi dello staff. Abbiamo lavorato il più possibile in queste condizioni sulla vettura per preparare al meglio l’anno prossimo. A livello performance onestamente abbiamo fatto più fatica del previsto, perché gli altri avevano corso qui a Vallelunga e avevano quindi riferimenti più recenti. Noi rispetto a loro siamo partiti un po’ da zero. Però lo sapevamo già in partenza e sicuramente le condizioni di pista non hanno aiutato. In condizioni di pista asciutta, col bagnato abbiamo tanto lavoro da fare e dati da analizzare per poter essere al top al 100% per la prossima stagione”.

Credits: Nova Race Events - Ufficio stampa


lunedì 9 novembre 2020

TCR Italy, Jonathan Giacon (Honda Civic) domina le due gare di Monza


Veni, vidi, vici. Il ritorno di Jonathan Giacon è nel TCR Italy è stato trionfale, con il pilota padovano, al volante per la prima volta della Honda Civic TCR Fk7, che ha conquistato la vittoria in entrambe le gare riportando al trionfo la MM Motorsport nella serie tricolore. Veloci ma sfortunati Alessandro Giardielli e Jacopo Guidetti, decisamente incisivi in qualifica quanto sfortunati nelle due gare.
L'ottimo stato di forma della Honda TCR della MM Motorsport si era già percecipito nelle prime prove libere, quando Giardelli aveva chiuso la sessione firmando il miglior tempo. Terzo nelle Libere 2, Guidetti ha comandato la carica delle Honda in qualifica conquistando la prima fila a soli 2 decimi dalla pole. Con Giardelli terzo e Giacon quarto, sono state ben tre le Honda TCR nelle prime quattro posizioni nelle prove cronometrate.

La prima corsa ha visto le Honda scattare al meglio e guidare anche le prime fasi di una gara intensa. Giacon è stato abile a sfruttare al meglio la sua esperienza e, con una gara decisa quanto intelligente e un ritmo indiavolato, si è ben presto portato al comando, scavando un solco tra se e gli avversari. Alessandro Giardelli avrebbe sicuramente meritato un piazzamento a podio, ma due contatti di gara, che l'hanno visto incolpevole protagonista, hanno costretto il giovane pilota a due rimonte dal fondo. Giardelli è stato comunque bravo a conquistare l'ottava piazza sotto la bandiera a scacchi. Un contatto con Tavano ha fatto invece finire violentemente a muro Guidetti, costringendo il giovanissimo talento dell'academy JAS Motorsport a concludere anzitempo il suo weekend, a causa degli ingenti danni riportati dalla sua vettura, non riparabili in pista. 

Non pago dell'ottimo risultato di Gara 1, Giacon ha bissato il successo anche in Gara 2, in cui partiva dalla quinta posizione per via delle griglia invertita. Il padovano ha preso il comando delle operazioni al quinto giro, involandosi indisturbato da dominatore sotto la bandiera a scacchi. Ancora una volta poca fortuna per Alessandro Giardelli, rallentato da un contatto in gara.

Il gran finale del TCR Italy è in programma sul tracciato di Imola fra due settimane, nel weekend del 21-22 novembre.





lunedì 7 settembre 2020

Pierre Gasly vince la sua prima gara in F1 nel Gran Premio d'Italia a Monza


> 7 Settembre 2020 - Il pilota della Scuderia AlphaTauri Pierre Gasly ha sorpreso tutti ottenendo la sua prima vittoria in F1 in una delle edizioni più rocambolesche del Gran Premio d'Italia, riuscendo a controllare la seconda parte della gara e resistendo ad una pressione incredibile. La ciliegina sulla torta è che la Scuderia italiana AlphaTauri ha centrato la vittoria proprio sul circuito di casa, a Monza, e nel suo cinquantesimo Gran Premio in collaborazione con Honda. Una vittoria resa ancora più dolce dal fatto che, per la prima volta dall’avvento dell’era ibrida nel 2014, il gradino più alto del podio va per la prima volta ad una Scuderia non appartenente alla “top three”.

Un’altra interessante considerazione statistica è che Honda, grazie alle quattro vittorie conquistate finora nelle ultime due stagioni, sia con Aston Martin Red Bull Racing che con AlphaTauri (ex Toro Rosso), è anche l’unico fornitore di Power Unit in F1 ad aver portato le monoposto di due diverse Scuderie alla vittoria.

La partenza della gara è stata relativamente normale, con Max Verstappen che si è piazzato al settimo posto dopo una lotta con Lance Stroll nei primi giri e ha messo sotto pressione Valtteri Bottas. Più indietro, Pierre Gasly ha dato filo da torcere in decima posizione affiancato in undicesima da Daniil Kvyat, mentre Alex Albon è stato sfortunato dopo un leggero contatto con Gasly in curva 1, che lo ha visto andare lungo per poi rientrare in pista perdendo secondi preziosi.
Daniil era partito con gomme dure, a differenza delle morbide montate sulle altre monoposto, ed è riuscito a piazzarsi undicesimo dopo la partenza. Durante i primi giri anche la monoposto di Albon ha mostrato grande verve, centrando un notevole sorpasso ai danni della Ferrari di Leclerc.




La Scuderia AlphaTauri ha messo a segno un'eccellente strategia di gara, anticipando tutti e montando le gomme dure sulla monoposto di Pierre rientrata ai box pochi attimi prima dell’incidente di Magnussen e l’entrata della Safety Car. Questa mossa ha permesso a Gasly di ottenere un vantaggio fondamentale, anticipando il cambio gomme ai box di gran parte degli altri piloti, compresi Verstappen, Kvyat e Albon.
A metà gara, Leclerc ha avuto un grosso incidente con la Ferrari, uscendo fortunatamente illeso dalla monoposto. L'incidente ha causato l’esposizione della bandiera rossa per i danni provocati alle barriere di protezione. Le scuderie sono state autorizzate a cambiare le gomme con Pierre in terza posizione, passando poi al 26° giro alle gomme nuove medie, mentre Max e Daniil hanno montato le gomme medie usate.
Dopo le penalità inflitte ad Hamilton e Giovinazzi per essere rientrati ai box con la pit lane chiusa, la gara è ripartita dalla griglia di partenza. Di fatto una seconda partenza. Pierre, partito in terza posizione, ha fatto una partenza bruciante ottenendo subito il secondo posto, diventando leader della gara quando Hamilton ha dovuto scontare la penalità rientrando ai box.
Pierre ha condotto una gara brillante, riuscendo a gestire la pressione di Sainz, e ottenendo la prima vittoria in carriera, con mezzo secondo di distacco al traguardo dalla McLaren dello spagnolo, e mandando in visibilio il team italiano di AlphaTauri.

Toyoharu Tanabe, Direttore Tecnico, Honda Racing F1:
"Una fantastica vittoria oggi per Pierre Gasly e la Scuderia AlphaTauri ed è particolarmente speciale poter festeggiare insieme questo momento dopo quella che è stata la 50esima gara della nostra partnership. È stata la perfetta ciliegina sulla torta, nella gara di casa della Scuderia italiana AlphaTauri. La guida di Pierre è stata veloce e senza errori, e la strategia di squadra ha funzionato perfettamente, così come la nostra Power Unit. In combinazione con gli sforzi di tutti, questo ha portato a un risultato davvero eccezionale. Congratulazioni a Pierre soprattutto per la sua prima vittoria in F1, ma anche a tutti i membri del Team. Honda è orgogliosa di questa partnership, che si è rafforzata passo dopo passo nei due anni e mezzo in cui siamo stati insieme. Speriamo che i nostri tifosi di tutto il mondo abbiano apprezzato il risultato di questo pomeriggio, e li ringraziamo per il loro costante sostegno. Questa è stata anche la prima gara con le nuove restrizioni della modalità PU e abbiamo imparato molto durante i tre giorni in pista. Ora abbiamo un sacco di dati per prepararci alla gara del Mugello della prossima settimana. Veniamo da un week end non facile, soprattutto perché abbiamo avuto un problema di PU in gara sulla vettura di Max. Indagheremo subito sulla causa di questo problema e speriamo di poter disputare un'altra gara veloce già nel prossimo week end di gara con tutte e quattro le nostre monoposto".




Pierre Gasly, Scuderia AlphaTauri Honda:
"È incredibile! Non trovo le parole! È incredibile! Ne ho passate tante negli ultimi 18 mesi, ma ora mi assaporo questo momento fantastico. Quando sono rientrato nella Scuderia AlphaTauri ho deciso di dare tutto me stesso per vincere questa sfida. Giorno dopo giorno, gara dopo gara, ci siamo migliorati e siamo diventati sempre più forti. Questo Team mi ha regalato il primo podio in F1 l'anno scorso in Brasile e oggi, questi ragazzi, mi hanno regalato la prima vittoria in Formula 1, in Italia, a Monza, con una squadra italiana. Sono uno che non si arrende mai, ho sempre lottato per tutto nella mia vita fino ad arrivare in F1. Oggi è stata una grande giornata! Quando ho lottato gli ultimi giri per mantenere la P1, sapevo quanto sarei stato dilaniato se l'avessi persa, non sarei stato contento della P2. Ho dato tutto quello che avevo - è stato difficile - ho spinto forte all'inizio per non dare la scia a nessuno dietro, poi gli ultimi cinque giri sono stati così intensi. Ho spinto così tanto! Le mie gomme non c'erano più, ma volevo così tanto questa vittoria, che mi sembra ancora strano dire che sono un vincitore di una gara di F1. Un grande ringraziamento a tutti questi ragazzi, sia quelli che sono ai box che quelli che lavorano a Faenza e Bicester, è un grande giorno anche per loro. La maggior parte di loro sono italiani e il quartier generale è a Faenza, quindi vincere il Gran Premio d'Italia è stato assolutamente fantastico. Grazie a tutti".

(Ufficio Stampa Honda Motor Europe Italia)

martedì 30 giugno 2020

Honda Civic Type R Limited Edition sarà la Safety Car ufficiale del Campionato WTCR 2020



Quando avrà inizio il FIA World Touring Car Cup, Honda si farà trovare ai blocchi di partenza con la nuova Civic Type R Limited Edition, nominata Safety Car ufficiale per la stagione 2020.

Presentata lo scorso febbraio nella sede milanese di JAS Motorsport, storico partner ufficiale di Honda per gli sport motoristici, Honda Civic Type R Limited Edition è una delle due nuove versioni che si aggiungono alla gamma Type R 2020; è di fatto la versione più estrema mai sviluppata finora della berlina sportiva a trazione anteriore di Tokyo.
Progettata per esaltare lo spirito Racing nel rispetto della tradizione Type R, regala prestazioni esaltanti in pista pur offrendo le medesime ed elevate dotazioni di sicurezza attiva e assistenza alla guida che hanno permesso alla gamma Civic – compresa la versione Type R GT da cui è stata sviluppata la Type R TCR da corsa – di ottenere eccellenti risultati nei test Euro NCAP.

La Type R Limited Edition Safety Car avrà la livrea "Sunlight Yellow", lo stesso colore disponibile per i clienti di questa esclusiva versione.

Oltre alle caratteristiche sviluppate per ottimizzare le prestazioni in pista, tra cui cerchi in lega BBS fucinati da 20" che montano pneumatici Michelin Pilot Sport Cup-2, dischi dei freni flottanti a due componenti ed ammortizzatori modificati, gli interni essenziali della Limited Edition contribuiscono a ridurre il peso complessivo di ben 47 kg rispetto alla versione GT.

La Limited Edition mantiene il potente motore Turbo VTEC da 2.0 litri della gamma Civic Type R, che offre una potenza di 320 CV a 6.500 giri/min. e una coppia che raggiunge i 400 Nm. L'auto è in grado di raggiungere i 100 km/h in appena 5,7 secondi.
La customizzazione della livrea della Civic Type R Safety Car, ispirata al design del modello di serie, è opera dell'artista belga Vanuf, autore di numerose livree ufficiali Honda per le competizioni Touring.

La stagione 2020 del WTCR prevede sei gare in Europa, a partire dal Salzburgring in Austria nel week end del 12-13 settembre. Alla competizione, prenderanno parte quattro Honda Civic Type R TCR - due con il team ALL-INKL.COM Münnich Motorsport e altre due con il team ALL-INKL.DE Münnich Motorsport.

François Ribeiro, Responsabile Eurosport Events e promotore del WTCR, ha dichiarato: "Honda vanta una ricca storia nel FIA World Touring Car Cup e il suo impegno di lunga data nella categoria non è secondo a nessuno: siamo quindi molto lieti di dare il benvenuto a Honda nel WTCR quale partner ufficiale per la Safety Car, con la Civic Type R Limited Edition. Un'auto iconica come Civic Type R – eccezionale per sicurezza, affidabilità e prestazioni sportive – sposa perfettamente la filosofia Racing che contraddistingue da sempre il WTCR.

giovedì 14 maggio 2020

Sulla nuova Honda Jazz l’esperienza ibrida della F1


La nuova generazione di Jazz debutterà ufficialmente entro il 2020, pronta a trasferire su strada l’importante esperienza ibrida accumulata da Honda in pista. La Casa di Tokyo, infatti, sfrutta le conoscenze sviluppate dal suo team di ingegneri della Formula 1™, impegnati nel programma Hybrid Power Unit, per migliorare l'efficienza energetica del suo sistema ibrido e:HEV.

L’ultimo powertrain ibrido sviluppato da Honda per la Formula 1, RA620H, utilizza un motore a combustione interna a sei cilindri da 1.600cc ad alta efficienza, combinato con un sistema di recupero dell'energia. Questo sistema ibrido tecnologicamente avanzato recupera l'energia prodotta dai freni e dai gas di scarico per generare una spinta straordinaria in fase di accelerazione e limitare il ritardo del turbo. Non a caso, nella scorsa stagione, il propulsore ibrido di Honda ha aiutato le Scuderie partner, Aston Martin Red Bull Racing e Scuderia Toro Rosso (ora conosciuta come Scuderia AlphaTauri), ad ottenere ben tre vittorie e sei podi.
Durante le corse, gli ingegneri Honda di Formula 1 valutano e cambiano costantemente il rapporto tra energia recuperata e quella impiegata dal sistema ibrido, per offrire le migliori prestazioni possibili in ogni condizione di gara. Questa grande esperienza accumulata, capace di portare i propulsori ibridi al picco delle prestazioni in termini di efficienza e potenza, costituisce la principale fonte d'ispirazione nello sviluppo degli avanzati propulsori e:HEV, cuore pulsante della nuova gamma di modelli ibridi Honda.

L'ultima in ordine di tempo ad avvantaggiarsi di questa tecnologia è la nuova gamma Jazz. Il suo sistema ibrido e:HEV recupera l'energia per ricaricare la batteria e sostenere la potenza del motore, regalando un’esperienza di guida sempre piacevole ed efficiente, con un passaggio fluido ed impercettibile tra una modalità di guida e l'altra.


Yasuaki Asaki, Responsabile dello sviluppo del propulsore, spiega: "Durante un weekend di gara, i Team devono gestire con molta attenzione la quantità di carburante da utilizzare, per rispettare i rigidi regolamenti di F1. Nel corso della gara, possiamo ovviamente suddividere la quantità di carburante consentita per il numero di giri previsto ma questo non basta, perché ci sono situazioni in cui un Team può volerne usare di più per ottenere prestazioni migliori e altre in cui, invece, vorrà risparmiarne, come quando ad esempio scende in pista la Safety Car. Ecco perché è nella comunicazione tra ingegnere e pilota che risiede il segreto per ottenere la migliore prestazione possibile. Nei sistemi ibridi e:HEV della gamma Honda, applichiamo l’esperienza maturata in pista per garantire che le unità di controllo del motore forniscano sempre il miglior rapporto possibile tra potenza ed efficienza, qualunque sia la modalità di guida dell’auto".

Il sistema e:HEV è stato sviluppato ad hoc per la nuova Jazz, con l’obiettivo di regalare un’esperienza di guida particolarmente piacevole. Tale sistema prevede due potenti motori elettrici compatti collegati ad un motore a benzina i-VTEC DOHC da 1.5 litri, una batteria agli ioni di litio e un'innovativa trasmissione a rapporto fisso che si attiva tramite un'unità intelligente di controllo della potenza (PCU). Tutti questi elementi lavorano perfettamente in armonia garantendo una risposta diretta e una guida incredibilmente fluida.

Per offrire un'esperienza di guida sempre efficiente e confortevole, l'avanzato sistema e:HEV aziona in modo semplice e intuitivo le tre diverse modalità di guida previste:
- Modalità EV Drive: la batteria agli ioni di litio alimenta direttamente il propulsore elettrico;
- Modalità Hybrid Drive: il motore endotermico alimenta il generatore elettrico, che a sua volta alimenta il motore a propulsione elettrica;
- Modalità Engine Drive: il motore a benzina è collegato direttamente alle ruote tramite una frizione lock-up (di blocco);

Nella maggior parte delle condizioni di guida in città, la nuova Honda Jazz passerà in modo fluido dalla modalità EV Drive a quella Hybrid Drive, e viceversa. In caso di guida a velocità di crociera in autostrada, invece, verrà utilizzata la modalità Engine Drive, che potrà essere integrata dalla funzione “boost on-demand” offerta dal propulsore elettrico, per una maggiore accelerazione. Nella modalità Hybrid Drive, l’energia in eccesso prodotta dal motore a benzina può anche essere sfruttata per ricaricare le batterie attraverso il generatore. La modalità EV Drive si attiva anche quando l'auto è in fase di decelerazione, accumulando l’energia attraverso la frenata rigenerativa, andando così a ricaricare la batteria.
Anziché usare una trasmissione di tipo tradizionale, le parti in movimento sono connesse direttamente tra loro grazie a un singolo rapporto fisso che distribuisce la coppia in modo più fluido erogando un’accelerazione lineare e progressiva. Questo meccanismo rende il sistema messo a punto da Honda più compatto rispetto ad un normale cambio e-CVT, generalmente usato su altri veicoli ibridi, oltre a offrire una risposta più elevata in tutte le condizioni di guida.

La gloriosa tradizione di Honda nelle corse automobilistiche risale al 1958, mentre il 1965 è l'anno che segna la prima vittoria in Formula 1. Nel corso della sua partecipazione in F1, Honda ha conquistato un palmares fatto di 74 vittorie e sei titoli costruttori. La partecipazione, da protagonista, ai più alti livelli dello sport motoristico mondiale ha permesso a Honda di sviluppare le sue note capacità ingegneristiche estremamente avanzate e di trasferire questa esperienza dalla pista alla strada.

martedì 5 maggio 2020

Honda alla 8 Ore di Suzuka: una storia di successo


La 8 Ore di Suzuka – uno dei più importanti eventi del Motociclismo Mondiale – fu ideata da Honda nel 1978, al suo rientro, dopo 11 anni di assenza, nel Mondiale GP. La gara si corre sul Circuito Internazionale di Suzuka, costruito nel 1962 da Soichiro Honda, fondatore della Casa dell'Ala. E alla 8 Ore di Suzuka Honda ha ottenuto più vittorie di qualsiasi altro costruttore

1978-1983: IL PERIODO DELLE CLASSE TT F1 CON MOTORI 4 CILINDRI IN LINEA 

I vincitori del 1979: Tony Hatton/Mike Cole - Team Honda Australia - RS1000

Nei primi mesi del 1979 Honda lanciò la straordinaria CB900F per consolidare la propria reputazione di costruttore di moto sportive estremamente performanti. Il motore bialbero da 901 cc della CB900F era perfetto per le gare di durata e portò la nuova RS1000 Endurance a far piazza pulita sul podio della 8 Ore di Suzuka 1979.
Due team di importatori ufficialmente supportati dalla casa madre si giocarono la vittoria in sella alle RS1000 equipaggiate con il motore della CB900F: Tony Hatton e Mike Cole correvano per Honda Australia mentre Ron Haslam e Alex George per Honda Britain. Conclusero la gara effettuando lo stesso numero di giri, infrangendo l’allora record di distanza percorsa di ben tre giri in più. Al terzo posto, Shinji Sumitani e Toshio Asami in sella alla CB900F del team Blue Helmets MSC.
Le moto Honda occuparono le prime otto posizioni rivendicando il lavoro svolto dallo RSC (Honda Racing Service Centre), creato per supportare i team privati che partecipavano alle gare di Endurance e a quelle della classe TT Formula 1. Nel 1982 RSC mutò la sua denominazione in HRC.

I vincitori del 1981: Mike Baldwin/David Aldana - Team Honda France - RS1000

I piloti statunitensi Mike Baldwin e David Aldana erano “La strana coppia” del team Honda France, tuttavia erano velocissimi in sella alla loro RS1000 e vinsero la gara con più di due giri di vantaggio.
Il giro più veloce fu fatto registrare dalla RS1000 guidata dai britannici Ron Haslam e Joey Dunlop, che furono relegati ai margini della classifica da un incidente e da problemi al motore. Fu la seconda edizione della 8 Ore di Suzuka nell'ambito del mondiale di categoria: archiviata la Coupe d'Endurance FIM, nel 1980 fu infatti istituito il Campionato del Mondo di Endurance.

I vincitori del 1982: Shigeo Iijima/Shinji Hagiwara - Team Blue Helmets MSC - Honda RS1000

Fu la prima 8 Ore corsa sotto la pioggia battente, a causa del tifone che aveva colpito Suzuka. Le condizioni erano così pessime che la gara fu interrotta per motivi di sicurezza dopo sei ore. I piloti giapponesi si distinsero sotto la pioggia, e per le RS1000 del team Blue Helmets MSC fu facile mettere a segno una doppietta.
Al primo posto si classificarono Shigeo Iijima e Shinji Hagiwara, con appena 28 secondi di vantaggio su Hiroyuki Ito e Toshihito Yoshimura.

1984-1993: IL PERIODO DELLE TT F1 CON MOTORI V4

I vincitori del 1984: Mike Baldwin/Fred Merkel - Team America Honda - RS750R

Nel 1984 il Campionato del Mondo di Endurance ridusse la cilindrata massima ammessa alle gare della TT-F1, portandola da 1000 a 750 cc. La nuovissima Honda RS750R – costruita attorno al motore V4 della VF750 stradale – consentì ad HRC non solo di conseguire la prima vittoria alla 8 Ore ma anche di occupare tutti i gradini del podio.
I piloti del Team America Honda Mike Baldwin e Fred Merkel sconfissero gli alfieri di Honda France, Guy Bertin e Dominique Sarron, effettuando un giro in più dei transalpini. Il secondo equipaggio del team Honda France composto da Gerard Coudray e Patrick Igoa concluse la gara con due giri di distacco.

I vincitori del 1985: Wayne Gardner/Masaki Tokuno - Team HRC - RVF750

Nel 1985 Honda omologò la leggendaria RVF750. La RVF rappresentava l'apice della tecnologia EWC/TT F1: un motore VF750 avvolto da un telaio mutuato dall'esperienza acquisita da Honda nel Motomondiale.
Wayne Gardner, futuro Campione del mondo della classe 500, e il compagno di equipaggio Masaki Tokuno non ebbero vita facile contro i loro avversari. Grazie alle ultime due ore di guida, l’asso australiano assicurò ad Honda la vittoria dell’edizione 1985.
All'arrivo il pilota australiano aveva 1 minuto e 17 secondi di vantaggio sulla coppia statunitense Mike Baldwin e Dominique Sarron, la cui RVF750 aveva un forcellone monobraccio per velocizzare le operazioni di cambio dello pneumatico posteriore.

I vincitori del 1986: Wayne Gardner/Dominique Sarron - Team HRC Honda - RVF750

Sotto gli occhi di 270.000 spettatori, Gardner conquistò la pole position e in gara nessuno riuscì ad avvicinare il suo passo in sella alla nuova RVF750 a sei marce. Dopo sei ore solo un team aveva effettuato lo stesso numero di giri di Gardner e Sarron, che tagliarono il traguardo e vinsero la gara con due giri di vantaggio. Il secondo piazzamento conquistato da Honda fu grazie a Shunji Yatsushiro e Hikaru Miyagi in sella a una CBX750 del team Moriwaki che conclusero la gara in quinta posizione.

I vincitori del 1989: Dominique Sarron/Alex Vieira - Team Beams Honda Ikuzawa - RVF750

L’ultima Honda RVF750 dominò la corsa: conquistò la pole position, registrò il giro più veloce e occupò i due gradini più alti del podio. La gara fu comunque ricca di colpi di scena.
I piloti del motomondiale Wayne Gardner e Mick Doohan erano i favoriti della vigilia in sella alla loro RVF preparate dal team Honda HRC. Gardner conquistò la pole, Doohan stabilì un nuovo record sul giro, impostando un ritmo impressionante. A tre ore dalla fine il duo australiano era saldamente in testa, quando Doohan toccò uno dei doppiati e cadde violentemente a terra.
Fu così che Dominique Sarron e Alex Vieira si trovarono al comando e l'equipaggio del team Beams Honda Ikuzawa tagliò il traguardo con un giro di vantaggio su Shoji Miyazaki e Tadashi Ohshima in sella alla RVF750 del team Blue Fox.

I vincitori del 1991: Wayne Gardner/Mick Doohan - Team HRC Honda - RVF750

Finalmente, dopo gli errori commessi nel 1989 e nel 1990, Wayne Gardner e Mick Doohan conquistarono la loro prima vittoria insieme, supportati nei pit stop dai mitici meccanici del team Honda France.
Ancora una volta gli australiani adottarono un ritmo velocissimo, duellando per le posizioni di testa con Kevin Magee e Doug Chandler. Nelle battute finali Magee fu vittima di una scivolata a causa delle difficili condizioni del tracciato, spianando la strada della vittoria a Gardner e Doohan. A fine gara Magee e il suo compagno di equipaggio statunitense accusarono un ritardo di circa tre giri. Al terzo posto si classificarono i britannici Carl Fogarty e Steve Hislop in sella alla RVF750 del team Knorr Cup Soup.

I vincitori del 1992: Wayne Gardner/Daryl Beattie - Team OKI Honda - RVF750

Quarta e ultima vittoria di Wayne Gardner alla 8 Ore, pochi mesi prima del suo ritiro dalle corse motociclistiche. Questa volta il suo compagno di equipaggio era un esordiente, l'australiano Daryl Beattie.
La coppia di piloti australiani dovette lottare duramente per vincere, sotto la pressione dai piloti del Team HRC Shinichi Ito e Satoshi Tsujimoto in sella ad un'altra RVF750. Negli ultimi 30 minuti, Beattie effettuò un pit stop non programmato, consentendo a Ito di ricucire il gap fino a circa due secondi. Ciononostante il pilota giapponese fu costretto al ritiro da una caduta per olio in pista, perso da un'altra moto.
Sul terzo gradino del podio salirono Shinya Takeishi e Kenichiro Iwahashi con la RVF750 del Team Blue Fox davanti a Freddie Spencer, già Campione del Mondo della 500 e della 250, e Ryuji Tsuruta in sella alla RVF750 del team Mister Donuts Okumura.

1994-1999: IL PERIODO DELLE SUPERBIKE CON MOTORI V4: 

I vincitori del 1994: Doug Polen/Aaron Slight - Team HRC Honda - RC45

Nel 1994 il Campionato del Mondo Endurance adottò il regolamento della classe Superbike, che prevedeva l'impiego di telai e di motori di derivazione stradale, al posto di quello della classe TT F1.
Questa gara fu la 8 Ore per antonomasia, in cui il duello per la vittoria finale durò fino allo sventolare della bandiera a scacchi. Lo statunitense Doug Polen ed il neozelandese Aaron Slight in sella alla RC45 del Team HRC furono protagonisti di un avvincente duello con Scott Russell e Terry Rymer. All'ultima ora Slight e Russell erano affiancati ed il neozelandese trionfò per appena 0,288 secondi. Al terzo posto Shinichi Ito e Shinya Takeishi in sella alla RC45 del team AM/PM Honda, distaccati di un giro.

I vincitori del 1995: Aaron Slight/Tadayuki Okada - Team HRC Honda - RC45

Aaron Slight vinse per la seconda volta consecutiva la 8 Ore in sella alla RC45, stavolta in coppia con Tadayuki Okada, pilota che correva nella classe 250 del Motomondiale. Ancora una volta, si trattò di una edizione agguerrita: a metà gara l'equipaggio del Team HRC aveva un vantaggio di soli cinque secondi sugli avversari. Nonostante all'arrivo avessero aumentato il distacco a 46,8 secondi, i primi quattro equipaggi conclusero la gara con lo stesso numero di giri all'attivo.
Shinichi Ito e Satoshi Tsujimoto compensarono la delusione del 1992 concludendo la gara in seconda posizione in sella alla sedonda RC45 del Team HRC.

I vincitori del 1997: Shinichi Ito/Tohru Ukawa -Team Hori-Pro Honda with HART - RC45

Ancora una volta la 8 Ore dovette fare i conti con un tifone, che rese insidiosa la pista per gran parte della corsa. I piloti del motomondiale John Kocinski e Alex Barros erano in testa in sella alla Honda RC45 del team Castrol, ma persero il comando a causa di due pit-stop non programmati.
Shinichi Ito e Tohru Ukawa conquistarono quindi la prima posizione in sella alla propria RC45. I due giapponesi corsero una gara perfetta in condizioni estreme distaccando Kocinski e Barros di 2 minuti e 4 secondi. Fu la prima vittoria completamente giapponese dal 1982.

I vincitori del 1998: Shinichi Ito/Tohru Ukawa - Team Lucky Strike Honda - RC45

Shinichi Ito e Tohru Ukawa ottennero la seconda vittoria consecutiva in occasione della 22esima edizione della 8 Ore e Honda festeggiò il suo 50esimo anniversario occupando tutti i gradini del podio. Ito e Ukawa assunsero il comando della corsa alla seconda ora ma non riuscirono mai a rilassarsi a causa del ridotto vantaggio che avevano sulla RC45 del team Castrol guidata da Sete Gibernau e Alex Barros, che conclusero la gara con un distacco di soli 43 secondi. Colin Edwards, la nuova star del Campionato Mondiale Superbike, conquistò il terzo posto in coppia con Tadayuki Okada in sella alla loro RVF Castrol Honda, con lo stesso numero di giri al traguardo.

I vincitori del 1999: Tadayuki Okada/Alex Barros - Team Lucky Strike Honda - RC45

Okada e Barros misero a segno la seconda tripletta di Honda alla 8 Ore; i due piloti del Motomondiale riuscirono a fare meglio dei due piloti del Mondiale Superbike Aaron Slight e Colin Edwards in sella alla RC45 Castrol percorrendo un giro in più.

2000-2003: IL PERIODO DELLE SUPERBIKE CON MOTORE V2: 

I vincitori del 2000: Tohru Ukawa/Daijiro Kato - Team Cabin Honda - VTR1000SPW

Nella stagione 2000 Honda presentò una moto nuova di zecca, la VTR1000SPW con motore V2, la sesta moto diversa che consentì alla Casa dell’Ala di vincere la 8 Ore dopo le precedenti RCB1000, RS1000, RS750R, RVF750 e RC45.
La star di questa edizione fu il pilota MotoGP Valentino Rossi insieme al suo compagno di equipaggio, la stella del Mondiale Superbike Colin Edwards, in sella alla nuova Honda VTR1000SPW Castrol. Rossi prese il comando della gara nella prima ora, ma cadde. Edwards provò il contrattacco forzando il ritmo ma cadde a sua volta dopo quattro ore, mettendo fine alla sua gara e a quella di Valentino. A quel punto Ukawa e Kato si piazzarono saldamente in testa e vi restarono fino al traguardo, distaccando di un giro i loro diretti avversari.

I vincitori del 2001: Valentino Rossi/Colin Edward - Team Cabin Honda - VTR1000SPW

Rossi imparò la lezione dell'anno precedente e questa volta guidò in maniera impeccabile, ancora una volta alternandosi con Edwards. L'equipaggio vincente duellò per tutta la gara con la seconda VTR1000SPW del team Cabin Honda guidata da Tadayuki Okada e Alex Barros. Il risultato fu incerto fino agli ultimi istanti: Edwards tagliò il traguardo con un vantaggio di 14,2 secondi.
La terza moto del team Cabin Honda guidata da Tohru Ukawa e Daijiro Kato concluse la corsa in quarta posizione, con un ritardo di appena 10 secondi sull’equipaggio terzo classificato, che impedì ad Honda di ottenere una tripletta sul podio.

I vincitori del 2002: Daijiro Kato/Colin Edwards - Team Cabin Honda - VTR1000SPW

Il motore V2 della VTR vinse la 8 Ore per la terza volta consecutiva e questa volta occupò tutti i gradini del podio, un importante risultato conseguito in occasione della 25esima edizione della gara. Kato e Edwards vinsero dopo un lungo duello con la seconda VTR del team Cabin Honda guidata da Makoto Tamada e Tadayuki Okada.
Kato guidò lo stint finale, il suo debutto in notturna, complicato da un forte acquazzone. Il Campione del Mondo in carica della classe 250 cc mantenne i nervi saldi e tagliò il traguardo con 25 secondi di vantaggio sugli avversari. Terzo gradino del podio per la VTR1000SPW del team Sakurai Honda guidata da Alex Barros e Yuichi Takeda che percorsero nelle fasi iniziali un giro in meno per via di alcuni problemi riscontrati, rimontando poi brillantemente fino al terzo posto con un distacco di soli 48 secondi dai vincitori.

I vincitori del 2003: Yukio Nukumi/Manabu Kamada - Team Sakurai Honda - VTR1000SPW

In questa edizione la VTR1000 portò a casa un risultato storico: 4 vittorie consecutive alla 8 Ore di Suzuka.
Nukumi e Kamada furono protagonisti di un entusiasmante duello per la vittoria, riuscendo a strappare la prima posizione nell'ultima ora quando i loro avversari ebbero dei problemi di natura tecnica. Il duo giapponese completò la corsa con un giro di vantaggio sui secondi classificati e con due giri di distacco su Takeshi Tsujimura e Shinichi Ito in sella ad una CBR1000RR Fireblade con motore quattro cilindri del team F.C.C TSR ZIP-FM. Era solo un assaggio di quello che sarebbe stato il futuro di Honda alla 8 Ore.

DAL 2004 AD OGGI: IL PERIODO DELLE SUPERBIKE CON MOTORE 4 CILINDRI

I vincitori del 2004: Tohru Ukawa/Hyasu Izutsu - Team Seven Stars Honda - CBR1000RRW

Un'altra prova impressionante del pilota MotoGP Tohru Ukawa. Il pilota giapponese vinse la sua quarta 8 ore con tre differenti moto: RC45, VTR1000 e CBR1000RR Fireblade. Per Honda, questa edizione rappresentò il primo successo con un motore quattro cilindri in linea con cubatura superiore a 750cc dopo l’ultima vittoria, datata 1982, della RS1000.
Ukawa prese il comando della corsa nella prima ora e insieme al compagno di equipaggio Izutsu impose fin da subito un ritmo indiavolato, Concludendo la gara con un giro di vantaggio sui loro diretti avversari. Il terzo gradino del podio andò a Toshiyuki Hamaguchi e Shogo Moriwakiin in sella alla CBR1000RR del team Weider Honda Gakuen.
La CBR1000RR dominò la gara: ben otto delle prime dieci posizioni della classifica finale erano occupate da una Fireblade.

I vincitori del 2005: Ryuichi Kiyonari/Tohru Ukawa - Team Seven Stars Honda - CBR1000RRW

Un'altra vittoria storica per Honda nonché il ventesimo successo della casa dell'Ala alla 8 Ore che sancì il record di 5 presenze sul gradino più alto del podio per Ukawa e in cui la CBR1000RR Fireblade occupò le prime sei posizioni della classifica finale.
Il predominio di Kiyonari e Ukawa fu indiscutibile: vinsero infatti con un margine di tre giri sui loro diretti avversari. Chris Vermeulen e Katsuaki Fujiwara completarono la splendida doppietta del team Seven Stars Honda.

I vincitori del 2006: Takeshi Tsujimura/Shinichi Ito - Team F.C.C. TSR ZIP-FM Honda - CBR1000RR

Decima vittoria consecutiva di Honda alla 8 Ore, un'altra doppietta per la Fireblade. Tsujimura e Ito, in testa alla prima ora, successivamente scivolarono alle spalle della CBR1000RR del team Toy Story RT Run’A & HARC-PRO guidata da Yoshiteru Konishi e Takashi Yasuda. Superata metà della gara, Tsujimura e Ito ripresero il comando della corsa e mantennero il loro vantaggio fino alla bandiera a scacchi. La CBR1000RR occupava sette delle prime nove posizioni in classifica.

I vincitori del 2008: Ryuichi Kiyonari/Carlos Checa - Team Dream Honda - CBR1000RR

Carlos Checa, vincitore di due gare nella 500 e nel Campionato Mondiale Superbike, fece coppia con Kiyonari consentendo al celebre pilota giapponese di vincere per la seconda volta in quattro anni. Fu una corsa ricca di colpi di scena: Kiyonari passò in testa al secondo giro, per poi perdere il comando quando Shinichi Ito, vincitore nel 2006, lo sorpassò in sella alla CBR1000RR del team F.C.C TSR che condivideva con Takeshi Tsujimura. Ito però ebbe un incidente, ma non fu il solo: i piloti, infatti, furono sorpresi da un forte acquazzone che provocò altre cadute. Kyonari e Checa riguadagnarono così l leadership della gara, nonostante le difficili condizioni del tracciato.
Cal Crutchlow, che presto avrebbe corso e vinto con Honda in MotoGP, concluse la gara al sesto posto, condividendo con Tatsua Yamaguchi la CBR1000RR del team Moriwaki Motul Racing.

I vincitori del 2010: Ryuichi Kiyonari/Takumi Takahashi - Team Musashi RT HARC-PRO Honda - CBR1000RR

Ancora una volta la CBR1000RR impose la propria supremazia, conquistando i tre gradini del podio al termine di un'altra avvincente gara. Kiyonari e Takahashi dovettero lottare duramente per le posizioni di testa, adottando un ritmo forsennato che consentì a Kiyonari di vincere la 8 Ore per la terza volta. Verso la fine della gara, i vincitori erano in testa con un giro di vantaggio su Shinichi Ito e Makoto Tamada, in sella alla CBR1000RR del Keihin Kohara Racing Team.
Al terzo posto si classificarono Kousuke Akiyoshi e Jonathan Rea dopo una splendida rimonta dalla 42esima posizione. 

I vincitori del 2011: Kousuke Akiyoshi/Shinichi Ito/Ryuichi Kiyonari - Team F.C.C. TSR Honda - CBR1000RR

Akiyoshi e Kiyonari misero a segno una splendida vittoria, rimontando in maniera straordinaria lo svantaggio derivante dal lieve incidente occorso nelle fasi iniziali e tagliando il traguardo con 38 secondi di vantaggio sui loro diretti avversari. Il risultato suggellò il quarto successo di Ito e Kiyonari alla 8 Ore, che raggiunsero così Wayne Gardner ma non riuscirono a battere il record detenuto da Tohru Ukawa con 5 vittorie. Fu un successo particolarmente significativo per Ito, che corse quella che sarebbe stata l'ultima stagione della sua gloriosa carriera.
Sul terzo gradino del podio il giovane Takumi Takahashi e i rodati compagni di equipaggio Makoto Tamada e Tadayuki Okada, che conclusero la gara percorrendo lo stesso numero di giri dei vincitori.

I vincitori del 2012: Johnathan Rea/Kousuke Akiyoshi/Tadayuki Okada - Team F.C.C. TSR Honda - CBR1000RR

Una gara davvero storica per Honda: la casa dell’Ala conquistò infatti la sua 25esima vittoria alla 8 Ore di Suzuka in 35 edizioni della competizione. Il successo di Rea fu la prima affermazione di un pilota britannico alla 8 Ore, la terza invece per il già campione dell'All-Japan Superbike Championship Akiyoshi e per il veterano Okada, giunta a distanza di 17 anni dalla sua prima vittoria nel 1995 in sella a una RVF750!
Rea e i suoi compagni di equipaggio conclusero la gara con ben quattro giri di vantaggio sui secondi classificati, Tatsuya Yamaguchi, Yuki Takahashi e Yusuke Teshima, in sella alla Honda CBR1000RR del team Toho Racing-Moriwaki.

I vincitori del 2013: Takumi Takahashi/Leon Haslam/Michael van der Mark - Team Musashi RT HARC-PRO Honda - CBR1000RR

Takahashi, Haslam e Michael van der Mark furono il primo equipaggio composto da piloti di tre nazionalità diverse a vincere la 8 Ore, portando a casa il quinto successo consecutivo per la CBR1000RR al termine di una gara nervosa. All'inizio dell'ultima ora il terzetto anglo/nipponico/olandese aveva un margine di vantaggio ridotto sui loro avversari diretti: appena sette secondi. In sella per l'ultimo stint di gara salì il già campione nazionale della classe 250 Takahashi, su un tracciato reso insidioso dalla pioggia. Guidando magnificamente consentì al suo equipaggio di tagliare il traguardo con un vantaggio di 1 minuto e 51 secondi.

I vincitori del 2014: Takumi Takahashi/Leon Haslam/Michael van der Mark - Team Musashi RT HARC-PRO Honda - CBR1000RR

A un anno di distanza, sul gradino più alto del podio salirono ancora Takahashi, Haslam e van der Mark consentendo alla CBR1000RR di vincere la 8 Ore per la quinta volta consecutiva.
Il successo del team Musashi RT HARC-PRO fu incredibile, viste le pessime condizioni meteo per gran parte della gara, iniziata con un'ora di ritardo per via della violenta tempesta che si era abbattuta su Suzuka al mattino. La pioggia intermittente provocò numerose cadute, costringendo la safety car a scendere in pista per ben quattro volte. I piloti del team F.C.C. TSR Honda (Kousuke Akiyoshi/Jonathan Rea/Lorenzo Zanetti) furono i più sfortunati: Akiyoshi cadde rovinosamente dopo quattro ore di gara, quando erano al comando con un giro di vantaggio.

Con l'uscita della nuova CBR1000RR-R Fireblade, Honda punta a incrementare le 27 vittorie già all'attivo alla 8 Ore di Suzuka. La prossima edizione, la 43esima, è stata spostata all'1 Novembre 2020.