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martedì 23 maggio 2023

Abarth e Alfa Romeo protagoniste a “FuoriConcorso” e a “Villa d’Este”



Grande successo di pubblico per due tra i più prestigiosi eventi di automobilismo storico a livello nazionale e internazionale, “FuoriConcorso” e il “Concorso d’Eleganza di Villa d’Este”, che hanno animato il fine settimana delle località intorno al Lago di Como.

“FuoriConcorso”, lanciato nel 2019 e già affermatosi come una delle manifestazioni automobilistiche più coinvolgenti al mondo, mira a diffondere la cultura motoristica offrendo al contempo un assaggio del famoso stile di vita italiano. Ospitato negli eleganti giardini di Villa del Grumello e Villa Sucota e declinato quest’anno nell’accezione “Aero”, ha visto la partecipazione della Abarth 1000 Monoposto Record Pininfarina (1960), una delle gemme più preziose della collezione storica di Stellantis. Vero manifesto di aerodinamica, totalmente in linea col tema della manifestazione, questo potente e affusolato prototipo nacque dalla continua e prolifica collaborazione tra Fiat, Abarth e il carrozziere Pinin Farina.

Fiat lancia la Nuova 500 nel 1957 e, con lo scopo di evidenziare le doti del piccolo bicilindrico che la spinge, ne affida l’elaborazione alle Officine Abarth, specializzate nella produzione di vetture con alte prestazioni sportive. L’Abarth costruisce intorno al motore una monoposto da record leggera e filante, utilizzando un telaio tubolare e una scocca affusolata realizzata in collaborazione col carrozziere Pinin Farina. I successi e i record demoliti in pista si susseguono, così come le evoluzioni motoristiche e aerodinamiche fino al 1960, quando si arriva a un’elaborazione estrema: dal punto di vista aerodinamico, la “coda” varia nella forma e nella lunghezza, la nuova carrozzeria da record è priva delle lunghe pinne posteriori utilizzate negli anni precedenti ed è molto più corta per la sensibile riduzione degli sbalzi oltre le ruote.

Inoltre la nuova monoposto viene equipaggiata col nuovo bialbero da un litro di cilindrata: il 1000 eroga in totale ben 108 cavalli, oltre 100 CV/litro senza sovralimentazione, un valore molto elevato per un motore da competizione dell’epoca che deve sopportare i faticosi percorsi sulla lunga distanza.

Inutile a dirsi, il 28 settembre 1960 sul circuito di Monza la Abarth 1000 Monoposto Record Pininfarina frantuma record in serie, da quello della velocità media di oltre 203 km/h a quello sulle 72 ore, conseguito coprendo 12.824,545 km con una velocità media di 186,68 km/h.
L’esemplare esposto a “FuoriConcorso” fa parte della collezione permanente di auto d’epoca dell’Heritage Stellantis, protagonista nell’area “Records and races” dell’Heritage Hub di Via Plava 86 a Torino.

Il “Concorso d’Eleganza Villa d’Este”, evento tra i più prestigiosi del settore (la prima edizione risale ormai al 1929), oltre alla sua tradizionale e aristocratica sede di Cernobbio ha incluso anche l’incantevole Villa Erba, dove si è svolta la celebrazione dedicata ai cent’anni della 24 Ore di Le Mans. Da qui la liaison con Alfa Romeo, che ha deciso di esporre due gemme della sua collezione d’epoca, la 33/2 litri “Daytona” (1968) e la 33 TT 12 (1975), che furono entrambe protagoniste sull’asfalto francese.

L’Alfa Romeo 33/2 litri “Daytona” trae origine dal nobile spirito sportivo del Marchio che, dopo il ritiro dalle competizioni avvenuto nel 1951 al termine del secondo dei due Mondiali di F.1 vinti con l’Alfetta 158-159, si ripresenta sulla scena internazionale con l’Autodelta (1963), reparto corse ufficiale della Casa Milanese, di cui quest’anno si festeggiano i 60 anni.
Dopo i successi iniziali con le vetture turismo, l’Autodelta decide di compiere il salto di qualità nella categoria “prototipi”, cominciando con la “Tipo 33”.
I prototipi Sport sono progettati esclusivamente per le corse, dotati di motori e telai estremamente sofisticati e prodotti nei pochi esemplari necessari per ottenere l’omologazione. Li equipaggia un raffinato e potente motore centrale da due litri 8 cilindri a V, che sprigiona 270 cavalli e raggiunge quasi i 300 km/h.
La prima versione della 33/2 Sport Prototipo (dove 33 è il numero del progetto e 2 la cilindrata espressa in litri) vince la gara in cui debutta nel marzo 1967, la corsa in salita di Fléron nei pressi di Liegi, in Belgio: l’Alfa Romeo si lancia allora nel Campionato Mondiale Sport Prototipi, cogliendo vittorie prestigiose nelle massacranti gare di endurance, in primis alla 24 Ore di Daytona, dove conquista i primi tre posti con gli equipaggi Vaccarella-Schütz, Andretti-Bianchi, Casoni-Biscardi-Zeccoli. L'importante vittoria fa sì che il nome del celebre circuito americano venga aggiunto a quello delle Alfa Romeo 33/2. Le 33 colgono ottimi risultati anche alla 24 Ore di Le Mans - con un’altra una tripletta nella classe, e in alcune competizioni riescono a imporsi nella classifica assoluta anche davanti a vetture molto più potenti: succede anche al Mugello, dove Vaccarella-Bianchi-Galli raggiungono il gradino più alto del podio.

L’evoluzione del Progetto 33 non si arresta e finalmente nel 1975 l’Alfa Romeo riesce a realizzare il sogno di vincere il Campionato Mondiale Marche. Protagonista della schiacciante superiorità è l’Alfa Romeo 33 TT (Telaio Tubolare) 12, una vettura dotata di motore tre litri 12 cilindri a V di 180° capace di erogare 500 cavalli e raggiungere i 330 km/h. Con grandi piloti, la maggior parte dei quali protagonista anche in Formula 1, come Arturo Merzario, Vittorio Brambilla, Jochen Mass, Jaques Laffite, Henri Pescarolo, Derek Bell, Jacky Ickx e Nino Vaccarella, le 33 TT 12 conquistano sette vittorie su otto gare valide per vincere il Mondiale. Il mitico 12 cilindri che equipaggia la vettura getterà le basi per il ritorno in F.1 di Alfa Romeo, nel 1976, come fornitore di motori per il team Brabham.

credits: Heritage Communications

martedì 31 gennaio 2023

La Fiat-Abarth 850 TC al Salone Rétromobile di Parigi


Torino, 31 gennaio 2023 - Dal primo febbraio Abarth sarà al Salone Rétromobile di Parigi con la Fiat-Abarth 850 TC; il dipartimento Stellantis Heritage, fondato a Torino nel 2015 è essenziale che fosse presente al più antico salone di auto d'epoca in Europa.
La Fiat-Abarth 850 TC – acquistata da Heritage in condizioni “barn find” – è stata riportata al suo antico splendore dai tecnici delle Officine Classiche e dal loro meticoloso e laborioso lavoro di restauro di carrozzeria, meccanica, interni e strumentazione. La vettura sarà esposta come work in progress, a testimoniare la qualità del lavoro dei tecnici.

Rarissimo esemplare di Fiat-Abarth 850 TC su base FIAT 600, è il risultato di lunghe ore e duro lavoro delle Officine Classiche del reparto Heritage: splendida la verniciatura della carrozzeria, anche nell'abitacolo, con i sedili e la tappezzeria rimossi appositamente per fornire un apprezzamento del lavoro di restauro.
Questo modello è una vera auto da corsa, per l'attenzione maniacale che Carlo Abarth ha dedicato alla completa riprogettazione delle sue vetture, sia nella meccanica che nella ciclistica; ne è un esempio il fatto che ogni biella dei quattro pistoni è stata riequilibrata inserendo nel componente in metallo fuso dei microscopici pesi di titanio, su ognuno dei quali sono incise le iniziali dell'operatore che ha completato il lavoro.
La Fiat-Abarth 850 TC è la prima vettura dello Scorpione targata “Turismo Competizione”, una tranquilla vettura familiare trasformata in un'agile, leggera e veloce vettura da corsa che ha vinto numerose competizioni europee. Carlo Abarth ha preso come punto di partenza la Fiat 600 D, equipaggiata con un motore quattro cilindri in linea da 767 cc con cilindrata portata a 847 cc, elevando la potenza del motore a 52 CV a 5800 giri/min. La vettura elaborata poteva raggiungere i 140 km/h, quindi fu necessario intervenire sull'impianto frenante, dove i dischi sostituirono i tamburi nelle ruote anteriori.
La 600 Abarth elaborata sarebbe presto cambiata anche nell'aspetto: sotto – al posto – del paraurti anteriore fu montato il radiatore dell'olio; poi, per raffreddare ulteriormente il motore sempre più potente, il portellone posteriore fu mantenuto in posizione rialzata mediante staffe, prefigurando quello che sarebbe diventato lo spoiler posteriore, altro tratto tipico delle Abarth.
Successivamente sono arrivati numerosi successi in pista, soprattutto nelle gare di durata che hanno messo in risalto sia le prestazioni che l'affidabilità della 850 TC. Un'ultima nota, l'esemplare esposto sullo stand ha una storia particolare: l'auto apparteneva infatti alla Guardia di Finanza, che l'ha utilizzata per le attività di prevenzione e repressione del contrabbando.
La missione di Stellantis Heritage è recuperare, salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico dei marchi, promuovere e diffondere i valori che ancora custodiscono, sia partecipando ad eventi di settore, sia offrendo agli appassionati di auto d'epoca nuovi servizi e opportunità. Tra quest’ultime da segnalare le visite all'Heritage Hub di Torino, Certificati di Origine, Certificazione di Autenticità, restauro e molte altre.

venerdì 18 novembre 2022

L’Heritage Stellantis svela la Abarth Classiche 500 Record Monza ’58 a Milano AutoClassica

 


Torino, 18 novembre 2022 - L’Heritage Stellantis è uno dei protagonisti della dodicesima edizione di Milano AutoClassica (Fiera di Milano, 18-20 novembre), il salone dedicato all’auto classica e sportiva che costituisce un punto di riferimento per appassionati, collezionisti, Musei e Club del settore.

La manifestazione è infatti l’occasione per mostrare al pubblico per la prima volta la più recente realizzazione del team Heritage, la Abarth Classiche 500 Record Monza '58, una vettura celebrativa dedicata al centenario dell’Autodromo di Monza, il “tempio della velocità” italiano in cui il marchio Abarth ha collezionato innumerevoli successi. Tra i più significativi, proprio i sei record di velocità e durata ottenuti in una settimana nel febbraio 1958 a bordo della prima Fiat 500 elaborata dalla Casa dello Scorpione, sotto l'attenta supervisione di Carlo Abarth in persona.
Da qui il nome di questo esemplare unico, creato intervenendo su una Fiat 500 del 1970 con specifici trattamenti estetici e meccanici e presentato al salone milanese proprio in virtù della vicinanza con il leggendario autodromo. Il colore esterno "Monza '58" riecheggia il tono di verde che caratterizzava la vettura che si cimentò nei record a Monza ed è lo stesso che Abarth ha utilizzato nel 2019 per la moderna Abarth 695 70° Anniversario: una scelta che testimonia quanto sia ancora attuale la liaison tra la 500 Abarth e Monza.
La Nuova 500 elaborata da Carlo Abarth per i record del 1958 è di ispirazione non solo per le livree esterne della vettura tributo, ma anche per gli interni, che riprendono lo stesso tessuto e i cadenini a contrasto della prima serie di 500 prodotte dal 1957. Lo stesso contrasto cromatico caratterizza anche i pannelli e i fianchi del singolo sedile racing (un ulteriore omaggio alla 500 del record che, per essere più leggera, adottava un singolo sedile).

La strumentazione è completissima e propone, oltre al volante in legno e al cruscotto Jaeger tipico delle Abarth storiche, anche un prezioso orologio con carica di otto giorni della stessa marca, che ricorda proprio quella impegnativa settimana passata a Monza a inanellare record incredibili.
Di chiara evocazione corsaiola anche il trattamento a nudo dei pavimenti e l’aereodinamico tettino rigido al posto della consueta capote, oltre alla coppia di proiettori supplementari.
Anche la meccanica è speciale: l'auto è caratterizzata da un assetto particolarmente sportivo ed è equipaggiata con il motore bicilindrico della Fiat 500 portato a una cilindrata di 595 cc utilizzando la Cassetta di trasformazione Abarth Classiche 595, riprodotta con le più moderne tecnologie ispirandosi a quella realizzata dalla Casa dello Scorpione nel 1963. In particolare, il propulsore è proprio quello utilizzato dal team Heritage per testare i componenti della moderna Cassetta di trasformazione.
I badge - compreso quello ‘Record Monza’ montato in esclusiva su questo esemplare unico - completano, come una vera e propria parure, una vettura davvero speciale, degno tributo a un'istituzione come l’Autodromo Nazionale Monza.
Questa Abarth one-off fa parte del progetto Heritage denominato “Reloaded by Creators”, ed è in vendita come un altro limitato numero di vetture classiche dall'autenticità certificata e riportate alla bellezza originaria grazie alla cura e al know-how del team d'esperti all'interno delle Officine Classiche. Per tutte le informazioni sull’acquisto, è possibile scrivere all’indirizzo: heritage@stellantis.com.

A fianco dell’ultima nata, sullo stand fa bella mostra di sé la sua progenitrice, la Fiat Nuova 500 elaborata Abarth "Record" del 1958. Al suo lancio, nel 1957, la Fiat Nuova 500 si configura come vettura utilitaria dotata di prestazioni non certo da auto da corsa: il suo "motorino" con due soli cilindri era infatti troppo piccolo e non abbastanza potente per ambire a grandi risultati sportivi. Ma Carlo Abarth è convinto della qualità e della potenzialità della vettura e decide di trasformarla in un'auto da record. La 500 da lui elaborata, con un motore che sviluppa 26 CV e capace di spingerla alla velocità massima di 118 km, corre nell'autodromo di Monza per 168 ore consecutive collezionando 6 record internazionali. Anche la conquista di questi importanti risultati contribuirà al successo della Nuova 500 facendone una delle più famose vetture mai prodotte.
La vettura in esposizione - che è proprio quella utilizzata a Monza - è anche il primo esemplare in assoluto di Fiat 500 elaborata da Abarth ed è stata riportata alla sua configurazione originale dopo un accurato intervento di restauro conservativo. Si tratta di una vettura dal valore storico inestimabile e rappresenta una vera pietra miliare nella storia del marchio Abarth e dell'automobile.

L’esposizione sullo stand che, per questa occasione speciale, abbandona la tradizionale livrea Heritage per “vestirsi” solo dei colori Abarth Classiche, viene completata da un altro gioiello contemporaneo, la Abarth Classiche 1000 SP del 2022. Questa vettura rappresenta la reinterpretazione contemporanea della Sport Prototipo del 1966, una delle pietre miliari nella storia agonistica dell’Abarth. Lo stile, le prestazioni e le vittorie conquistate in tutta Europa fecero di questa icona della sportività uno dei modelli più amati della Casa dello Scorpione. Una vettura leggendaria che ha continuato a ispirare i designer del Centro Stile Fiat e Abarth tanto che nel 2009 viene concepita la sua erede. Nel 2021, a 55 anni esatti dal debutto dello storico modello, il progetto viene rielaborato e perfezionato da Abarth Classiche, dando vita a un’auto che conserva e attualizza tutto il carattere della sua gloriosa antesignana.

Nell’Abarth Classiche 1000 SP riecheggiano linee ed elementi estetici caratteristici dell’omonima sportiva degli Anni Sessanta. Il corpo vettura sinuoso – con le superfici morbide dei parafanghi che evidenziano la posizione delle ruote – riprende lo schema della spider a motore centrale. Le geometrie del posteriore della Abarth Classiche 1000 SP sottolineano un’armonia perfetta tra i gruppi ottici e gli scarichi. La livrea è rigorosamente rossa e su tutto il corpo vettura compaiono le caratteristiche prese d’aria, dal cofano anteriore fino agli slot di raffreddamento su quello posteriore. Anche la fanaleria rispetta lo schema minimalista della 1000 SP storica, con proiettori puntiformi sul muso e una sola coppia di fanali posteriori rotondi a sottolineare la notevole larghezza dell’auto dalla vista posteriore. La vettura è equipaggiata con un grintoso motore da 1742 cc, in grado di erogare 240 cv a 6000 giri al minuto.

La vettura è prodotta in un lotto limitato di sole 5 unità, e dopo la presentazione al recente salone di Padova si è scatenata la corsa all’acquisto da parte di appassionati e collezionisti, tanto che è rimasto disponibile un solo esemplare.

giovedì 17 marzo 2022

Debutta in Brasile la nuova Abarth Pulse


Torino, 17 marzo 2022 - Il marchio dello Scorpione torna sulle strade del Brasile, presentando la nuova Abarth Pulse, il primo SUV dello storico marchio italiano. Dopo la Stilo Abarth nel 2002 e l'iconica Abarth 500 nel 2014, la nuova Abarth Pulse segna una svolta importante nei piani di sviluppo globale del marchio, oltrepassando così i confini europei e asiatici diffondendosi nel mondo, offrendo ai propri appassionati un modello specifico dedicato al Sudamerica. L'Abarth Pulse è infatti la prima vettura Abarth ad essere sviluppata e prodotta interamente in Brasile.


"Il ritorno di Abarth nel mercato dell'America Latina è per noi motivo di grande orgoglio – ha dichiarato Olivier Francois, Amministratore Delegato FIAT & Abarth e Global Chief Marketing Officer di Stellantis -. Le caratteristiche di performance e di stile, che da sempre contraddistinguono Abarth, restano intatte e offriranno ai nostri fan d'oltreoceano una vera esperienza Abarth. L'Abarth Pulse è solo l'inizio e vogliamo continuare a completare la famiglia. Non potremmo essere più felici dello slancio positivo creato in America Latina prima dalla Fiat Pulse e ora dall'Abarth Pulse".


Il brand ha pianificato una serie di iniziative per consolidare il rapporto con i tanti estimatori d'oltreoceano dello Scorpione, a partire da una piattaforma digitale attraverso la quale scoprire le novità legate al modello e al marchio, fino alla creazione di spazi dedicati nelle concessionarie Fiat del paese, dove i clienti possono conoscere meglio le modalità d'acquisto dei modelli Abarth grazie a venditori specializzati.

lunedì 27 dicembre 2021

Abarth F595: la “Speciale“ è solo online

  

Torino, 27 Dicembre 2022 - Con Abarth ogni modello di produzione riprende gli originali valori, che da oltre 70 anni rispondono a criteri di sportività in declinazione racing, con uno stile dal carattere estroverso. L'emblema dello Scorpione sottolinea la continua ricerca della performance, con quell'esclusivo piacere di guida dalle prestazioni adrenaliniche, che viene certificato dall'inconfondibile sound dello scarico.


La grande community che segue con passione ogni creazione Abarth, considera le edizioni speciali al pari di un gioiello da collezionare e infatti saranno solo 165 gli esemplari a disposizione, tanti quanti i CV del suo motore turbo 1.4 T-jet.

L'edizione F595 "Speciale" diventa ancora più ricca e consistente, come dimostrano esternamente i cerchi in lega da 17" Formula nero opaco, la vernice metallizzata nel colore Grigio Record, e dettagli in colore giallo per calotte, DAM e pinze freno.


Nell'abitacolo dell'edizione F595 "Speciale", il clima diventa automatico, il sistema di infotainment si completa con Uconnect 7" NAV, mentre il Pack Urban (sensori di parcheggio, sensore pioggia e sensore crepuscolare) chiude il cerchio di opzioni da vettura di categoria superiore.


Equipaggiamenti che si aggiungono alla componentistica già presente su Abarth F595:


Scarico Record Monza Sovrapposto

Motore da 165 CV

Turbina Garrett

Dischi freno forati

Sospensioni Koni FSD

Interni 'Total Black' con fascia plancia nero opaco


Cuore pulsante di questa preziosa edizione, continua ad essere il motore 1.4 T-jet Euro 6D Final da 165 CV, equipaggiato con il turbocompressore maggiorato Garrett con rapporto di compressione geometrico a 9:1. Un mix prestazionale che si traduce nella velocità massima di 218 km/h, ed una ripresa in quinta marcia da 80 a 120 km/h in soli 7,8 secondi. Lo stesso motore da cui è derivato il propulsore delle monoposto Tatuus impegnate nei campionati italiano e tedesco di Formula 4 - "F.4 Championship Powered by Abarth Certified by FIA". Nella "F" del nome il tributo alla Formula 4 di cui Abarth è fornitore esclusivo dei motori.


L'esperienza di acquisto di Abarth F595 "Speciale" parla il linguaggio contemporaneo degli acquisti on line, con tutte le comodità e le garanzie degli acquisti online.

Dal sito web www.abarth.it è sufficiente salvare i propri dati personali, la configurazione del veicolo, e versare una caparra di 500 euro in caso di acquisto senza finanziamento. Il passo successivo, dopo il completamento dell'acquisto, diventa il ritiro della vettura in concessionaria.

Tra le opzioni, la possibilità di finanziare l'acquisto, scegliendo la rata mensile in base a durata del finanziamento e valore dell'anticipo.


 



mercoledì 15 dicembre 2021

Stagione da record per Abarth


I numeri di Abarth, nella stagione 2021 sono numeri da record. L’anima racing dello Scorpione continua a raccogliere successi sia nei rally che su pista, grazie all’Abarth 124 rally, ormai colonna portante tra le vetture RGT nel panorama rallystico internazionale e grazie al motore Abarth T-Jet 1.4 da 160 Cv, cuore pulsante delle monoposto di Formula 4 che stanno facendo crescere i migliori talenti del motorsport a ruote scoperte.

Nella terza stagione dell’Abarth Rally Cup, inserita nel calendario del FIA European Rally Championship (FIA ERC) la vettura dello Scorpione è stata messa a dura prova dai protagonisti della serie targata Abarth, con Dariusz Poloński che si è laureato campione grazie alle 5 vittorie su 6 rally disputati e con un dominio dimostrato dalla vittoria in 72 prove speciali su 84. Il pilota polacco, terzo assoluto in ERC2, ha conquistato anche 2 podi proprio in ERC2 negli appuntamenti del Rally di Roma Capitale e del Barum Czech Rally Zlín. Le Abarth 124 Rally, nel corso della stagione 2021, hanno portato a termine 24 prove speciali su terra, percorrendo 381,78 km, e 60 su asfalto con 780,29 km, nei sei appuntamenti della serie continentale, per un totale di 1162,07 km percorsi in prova speciale. Chilometri che diventano 4600,39 sommati ai trasferimenti tra le varie prove che hanno toccato Polonia, Lettonia, Italia, Repubblica Ceca, Ungheria e Spagna.

Numeri da record anche nell’Italian F.4 Championship powered by Abarth certified by FIA con 44 piloti che hanno preso parte almeno ad una gara della serie tricolore promossa da ACI Sport e 32 piloti di media in griglia di partenza. 19 le nazionalità rappresentate con piloti provenienti da tutti e 5 i continenti. Nel corso della stagione 2021, nelle 21 gare divise su 7 appuntamenti, ben 12 piloti sono saliti sul podio, mentre in 7 hanno centrato almeno una vittoria. Affidabilità e prestazioni hanno accompagnato i giovani talenti del motorsport grazie al supporto del motore Abarth T-Jet 1.4 da 160 Cv. che, ancora una volta, ha confermato di essere al vertice nelle performance alla sua ottava stagione al fianco della serie tricolore percorrendo 348 giri in gara per 1686,138 km.

Settima stagione, invece, per l’ADAC F4 Championship powered by Abarth dove, nelle 18 gare su sei round disputati, sono stati percorsi 1346,400 km in 325 giri. 5 i circuiti che hanno ospitato la serie tedesca con 29 piloti di 16 diverse nazionalità che hanno preso il via almeno ad una gara. Anche nella serie promossa da ADAC sono stati 12 i piloti saliti sul podio nel corso della stagione con 7 di loro che hanno conquistato almeno una vittoria. Così come nella serie italiana, anche in quella tedesca è stato Oliver Bearman a laurearsi campione. L’inglese di Van Amersfoort Racing, neo pilota Ferrari Driver Academy, ha così chiuso la sua stagione con 17 vittorie (11 nell’Italian F.4, 6 nell’ADAC F4), 6 secondi posti (2 in Italia e 4 in Germania) e 3 terzi posti (2 in Italia e 1 in Germania), salendo sul podio in 26 gare su 39 disputate. Ruolino di marcia molto simile, tra i rookie, per il russo Nikita Bedrin, vincitore del titolo riservato agli esordienti sia in Italia che in Germania, sempre con la vettura del team Van Amersfoort Racing che si è laureato campione in entrambe le serie.

Crediti: Abarth Communications; Claudio Pezzoli/New Reporter Press

sabato 12 giugno 2021

Turismo Competizione, un nome mitico alle origini dello Scorpione


Quest’anno si celebra il 60esimo anniversario della Fiat-Abarth 850 TC, la prima vettura dello Scorpione contrassegnata dalla sigla “Turismo Competizione” che svelava fin dal nome la sua doppia anima. E oggi le stesse denominazioni storiche - Turismo e Competizione - contraddistinguono le due versioni della nuova Abarth 595, l’icona dello Scorpione che incarna perfettamente le due anime del marchio: stile e performance.

Abarth continua a crescere: dopo un 2020 estremamente positivo con un incremento della quota di mercato di quasi il 50% rispetto al 2019; anche nei primi 4 mesi del 2021 in Europa si conferma il trend positivo, grazie alla nuova gamma 2021 dell’Abarth 595 e le rinnovate 595 Turismo e 595 Competizione.

Le prestazioni “adrenaliniche”, il sound dello scarico, il design distintivo e il piacere di guida rimangono il segreto del successo delle piccole supercar Abarth che continuano a regalare grandi emozioni, in strada e in pista, proprio come la Fiat-Abarth 850 TC del 1961, un’autentica fuoriserie perfetta per l’uso quotidiano quanto nelle gare in circuito, che celebra i suoi “primi 60 anni”.

Le 595 Turismo e 595 Competizione evocano quindi, nel nome e nello spirito, una delle creazioni più famose di Carlo Abarth che, nel 1961, trasformò una tranquilla vettura di famiglia in una maneggevole, leggera e scattante belva da corsa che vinse numerose competizioni europee.

Abarth 850 TC del 1961, alle origini del mito dello Scorpione

Erano gli anni Sessanta del boom economico, l’Italia veniva “motorizzata” da Fiat con le 500 e le 600. Da entrambe Carlo Abarth riesce a ricavare delle maneggevoli auto prestazionali che strapazzano le concorrenti nei circuiti europei creando il mito dello Scorpione. Nel febbraio del 1961 il fondatore del marchio produce una delle più fortunate trasformazioni della sua carriera: la Fiat-Abarth 850 TC. Partendo dalla Fiat 600 D, dotata di un quattro cilindri in linea di 767 cm3 e portandone l’alesaggio a 62,5 e la corsa a 69 mm, ne incrementa la cilindrata fino a 847 cm3. Coi nuovi pistoni il rapporto di compressione sale a 9,2:1 e, grazie all’adozione di un nuovo asse a camme più spinto, un carburatore Solex da 32, un nuovo filtro dell’aria, un diverso albero motore e uno scarico adeguato all’impiego sportivo, il motore raggiunge i 52 cavalli a 5800 giri/minuto. La vettura così trasformata raggiunge i 140 km/h, e si rende necessario intervenire sull’impianto frenante nel quale i dischi prendono il posto dei tamburi alle ruote anteriori. Inoltre, ben presto le 600 elaborate da Abarth cambiano aspetto: sotto - e poi al posto - del paraurti anteriore compaiono i radiatori dell'olio e per raffreddare ulteriormente il motore sempre più potente il cofano posteriore viene mantenuto in posizione sollevata grazie a delle staffe, prefigurazione di quello che diventerà lo spoiler posteriore, altra firma del vulcanico Abarth.
I successi in pista non tardano ad arrivare, in particolare nelle massacranti gare di durata che mettono in risalto le prestazioni dell’850 TC e delle sue ulteriori evoluzioni, come le 1000 fino alla Radiale, ma anche l’affidabilità del sapiente lavoro svolto dall’Abarth. Per avere un’idea basta menzionare la 500 chilometri del 1961, corsa sulla mitica Nordschleife del circuito del Nürburgring in Germania. Per celebrarne l’impresa viene realizzata una serie speciale denominata Fiat Abarth 850 TC Nürburgring, seguita poco dopo da una nuova versione 850 TC Corsa/65 ancora più prestazionale. Oltre che per il palmares sportivo, l’Abarth 850 TC si fece apprezzare anche per l'eleganza degli interni dove trovò posto il cruscotto della Jaeger e il volante a tre razze in alluminio.
Dal punto di vista industriale, la realizzazione della 850 TC fu resa possibile grazie all'accordo con Fiat che prevedeva la produzione di alcuni esemplari di 600 D destinati espressamente alle officine Abarth di corso Marche a Torino, dove venivano elaborati.
La sigla "TC", ha una sua storia infatti, non solo fu evocativa della capostipite 850 TC, ma in un secondo momento assunse un significato tecnico, come ad esempio sulla Abarth Ritmo TC 125: infatti, l’acronimo TC (che in questo caso voleva dire “Twin Cam”) indicava la distribuzione a doppio albero a camme in testa del motore.

Abarth 595 Turismo e Abarth 595 Competizione
grintose nelle prestazioni e raffinate nello stile

Le Abarth 595 Turismo e Abarth 595 Competizione, disponibili in versione berlina e cabriolet con capote elettrica, sono state pensate per due target diversi. I due modelli, grazie alle specificità degli allestimenti, hanno una forte personalità che le rende uniche.
La 595 Turismo è un omaggio allo stile e al comfort tipico delle granturismo italiane, dedicata a coloro che amano distinguersi, che amano la città e vogliono viverla con stile.
La 595 Competizione si rivolge ai puristi, coloro che amano le prestazioni e la sportività senza compromessi, che vogliono divertirsi in strada come in pista e che non rinunciano mai a trasformare un viaggio in un’esperienza straordinaria.
La dotazione di serie è straordinaria e ricca, include la rinnovata radio 7” touchscreen, i fari poliellittici e luci diurne a LED, l’impianto frenante specifico Abarth e un pulsante che consente di selezionare la modalità di guida “Scorpion” che interviene sulla coppia massima, sulla taratura del servosterzo e sulla risposta del motore al pedale dell'acceleratore.
Inoltre la 595 Competizione per omaggiare la storia sportiva di Abarth riprende alcuni dettagli storici: il nuovo colore opaco Blu Rally della Fiat 131 Abarth Rally degli anni Settanta e i nuovi cerchi in lega da 17” che strizzano l’occhio a quelli della Lancia Delta Rally Integrale degli anni Novanta.
Sotto il cofano di entrambe scalpita il potente 1.4 T-jet Euro 6D Final, con due livelli di potenza, 165 CV per la Turismo e 180 CV per la Competizione, lo stesso propulsore da cui sono derivati i motori delle Formula 4 dei Campionati italiano e tedesco.

venerdì 14 maggio 2021

L’Abarth 1000 SP degli anni Sessanta ispira una one-off evocativa


Nella seconda metà degli anni Cinquanta, Alfa Romeo e Abarth collaborarono per realizzare una vettura sportiva di cilindrata contenuta. Il progetto, affidato a Mario Colucci, ingegnere milanese e dipendente Alfa Romeo, si concretizzò nel 1958 con la produzione di un’ Alfa Romeo di derivazione Abarth 1000, una coupè compatta – spinta da un motore realizzato a partire dal quattro cilindri della Giulietta Sprint Veloce, ma ridotto nella cilindrata – e caratterizzata dal telaio a traliccio di tubi. La vettura, “vestita” da una carrozzeria realizzata da Bertone su disegno di Franco Scaglione, resta un esemplare unico.
Al termine di questa collaborazione, Colucci venne assunto come Direttore Tecnico da Carlo Abarth e, nel 1966, gli venne affidato l’ambizioso progetto della Abarth 1000 SP: il nome della vettura indica la cilindrata del motore – derivato da quello della Fiat 600 – e la categoria Sport Prototipo, la tipologia di vetture a ruote coperte realizzate solo per partecipare alle competizioni e costruite in piccola serie. Concepita per eccellere sia nelle brevi corse di salita sia nelle gare di durata, la 1000 SP è caratterizzata da linee semplici, basse e filanti. Leggera e potente, conquistò un’importante serie di vittorie internazionali – prima fra tutte quella ottenuta nella sua classe alla 500 km del Nürburgring, nel settembre 1966 – che contribuirono a consolidare il prestigio sportivo del marchio Abarth. L’ingegner Colucci portava così a compimento la sua concezione di vettura da competizione a telaio tubolare, iniziata qualche anno prima con l’Alfa Romeo Abarth 1000.

Considerata una pietra miliare nella storia agonistica dell’Abarth, la 1000 SP continua a ispirare i designer del Centro Stile Fiat e Abarth che immaginano una reinterpretazione contemporanea dell’iconica Sport Prototipo degli anni Sessanta: un’auto sportiva di taglia media, dalla silhouette accattivante e dalle linee essenziali. Quest’idea di vettura, leggera e dall’eccellente rapporto peso/potenza, diventa la base di un progetto realizzato nel 2021, in piena coerenza con l’antesignana: punti e linee del design della vettura originale vengono rispettati per garantire la continuità tra la sportiva degli anni Sessanta e la concept car del nuovo millennio.

Nell’Abarth 1000 SP riecheggiano linee ed elementi estetici che caratterizzavano la sua progenitrice. Il corpo vettura sinuoso, con le superfici morbide dei parafanghi che evidenziano la posizione delle ruote, riprende lo schema della spider a motore centrale. La vetratura del cockpit è caratterizzata da deflettori laterali sagomati, con il profilo ribassato verso il roll-bar, quest’ultimo rigorosamente “a vista” per sottolineare ulteriormente che siamo davanti a una spider “senza compromessi”.
Le geometrie del posteriore della Abarth 1000 SP sottolineano un’armonia perfetta tra i gruppi ottici e gli scarichi. La livrea è rigorosamente rossa e su tutto il corpo vettura compaiono le caratteristiche prese d’aria, dal cofano anteriore fino agli slot di raffreddamento su quello posteriore. Anche la fanaleria rispetta lo schema minimalista della 1000 SP storica, con proiettori puntiformi sul muso e una sola coppia di fanali rotondi a sottolineare la notevole larghezza dell’auto dalla vista posteriore. L’ Abarth 1000 SP mantiene quindi un’identità del tutto simile all’antesignana. Merito dell’attento lavoro di attualizzazione della Abarth 1000 SP storica che non ha lasciato spazio a compromessi.

Il telaio tubolare della storica Sport Prototipo lascia il posto a un telaio ibrido, con la cellula centrale in fibra di carbonio e l’avantreno in alluminio. L’ Abarth 1000 SP dispone di un potente motore centrale 4 cilindri sovralimentato in alluminio, da 1742 cc, capace di erogare fino a 240 CV di potenza. La raffinata meccanica della concept vanta sospensioni a triangoli sovrapposti all’anteriore, mentre al posteriore sono presenti sospensioni con schema Macpherson evoluto.

A 55 anni esatti dal debutto della sua progenitrice, l’Abarth 1000 SP, attualmente prodotta in un unico esemplare, è pronta a mettersi di nuovo in mostra e, in autunno, prenderà parte a importanti manifestazioni dedicate alle auto storiche.

martedì 27 aprile 2021

La F.4 prepara la stagione 2021 in Italia e in Germania



Sarà l’Italian F.4 Championship Powered by Abarth ad aprire la stagione 2021 delle monoposto motorizzate dallo Scorpione con il propulsore 414TF 1400 cc. T-Jet da 160 Cv, un motore che da diversi anni rappresenta un punto di riferimento nell’ambito del motorsport. Il prossimo 16 maggio, sul circuito francese del Paul Ricard, si alzerà il sipario sull’ottava stagione della serie tricolore. Una griglia di partenza con 35 vetture conferma la bontà di un progetto voluto 8 anni fa da FIA, subito accolto dalla Federazione Italiana ACI Sport e sposato da Tatuus, Abarth e Pirelli che hanno creato un prodotto completamente “Made in Italy”, esportato in tutto il mondo. Un prodotto che prosegue a vele spiegate anche in Germania dove, dopo alcune modifiche al calendario, l’ADAC F4 Championship Powered by Abarth scatterà un mese dopo la serie italiana, il 13 giugno sul tracciato austriaco del Red Bull Ring. Anche per la serie teutonica una griglia di partenza di altissimo livello con 14 piloti già confermati e molti team che cercheranno di sfruttare un calendario che solamente in un’occasione metterà in concomitanza le due serie. In questo modo i team potranno schierare le loro monoposto sia nella serie ADAC che in quella organizzata da ACI Sport.

A tempo pieno nella serie italiana e atteso in alcune tappe di quella tedesca Sebastian Montoya (Prema Powerteam), figlio dell’ex pilota di F1 Juan Pablo. Al via, come già avvenuto in alcuni appuntamenti del 2020, anche Lorenzo Patrese (AKM Motorsport), anche lui figlio d’arte e pronto a seguire le orme di papà Riccardo. 
Sfida al femminile, invece, quella tra Hamda Al Qubaisi (Prema Powerteam) alla sua seconda stagione completa nella F.4 Italiana e Maya Weug (Iron Lynx) prima donna ad approdare in Ferrari Driver Academy dopo aver conquistato la vittoria nel progetto lanciato da FIA: “Girls On Track – Rising Stars”. Ma non mancheranno di certo le sorprese con tanti rookie sia nella serie tedesca che in quella italiana pronti a giocarsi le proprie carte affrontando i giovani più esperti, già alla seconda stagione in monoposto.

Il calendario dell’Italian F4 Championship Powered by Abarth, dopo l’esordio del 16 maggio a Le Castellet, si sposterà a Misano il 6 giugno. Una settimana dopo scatterà anche la serie tedesca con la prima gara del Red Bull Ring. Impegno in concomitanza il 27 giugno con Vallelunga e Oschersleben che si divideranno i giovani piloti della Formula 4. La stagione continuerà con la trasferta olandese per la serie tedesca il’11 luglio sul tracciato di Zandvoort. Mentre la serie italiana arriverà a Imola il 25 luglio prima della pausa estiva. Agosto che, invece, significa Nurburgring per l’ADAC F4 Championship Powered by Abarth. Prima del Gran Finale che, tra settembre e ottobre, vedrà ben sei appuntamenti. La serie italiana chiuderà la stagione con le tappe di Red Bull Ring (12 settembre), Mugello (10 ottobre) e Monza (30 ottobre), mentre quella tedesca scenderà in pista a Hockenheim (19 settembre), Sachsenring (3 ottobre) e nuovamente Hockenheim il 24 ottobre.

Foto di Abarth Press Office e Claudio Pezzoli-New Reporter Press

martedì 30 marzo 2021

Buon compleanno Abarth!

Il 31 marzo 1949 l’ingegnere italo austriaco Carlo Abarth fondava la Abarth & C., un marchio che avrebbe dato vita a un'autentica leggenda di stile e prestazioni declinata in auto da record, kit di elaborazione rivoluzionari e gare memorabili e il cui logo, il famoso “Scorpione” oggi conosciuto in tutto il mondo, era il segno zodiacale del fondatore. Lo Scorpione peraltro incarnava perfettamente la filosofia della neonata scuderia specializzata in automobili “piccole ma cattive”.

La storia di Abarth e del suo logo si snoda attraverso le vittorie sportive, e queste cominciarono subito. Prima fra tutte, nel 1950, la vittoria di categoria nella celebre cronoscalata “Palermo-Monte Pellegrino” con alla guida della Abarth 204A un “certo” Tazio Nuvolari, il “mantovano volante”. E’ proprio sulla scorta delle prime vittorie che, nel 1954, Carlo Abarth decise di arricchire il logo con l’introduzione di uno scudo bicolore, emblema delle vittorie nelle “battaglie sportive”, che faceva da sfondo allo Scorpione.
Nel 1962 la Abarth 1000 Bialbero si aggiudica il primo di sei Campionati Mondiali Marche consecutivi, e per celebrare questo importante titolo nel logo vennero inseriti tre nuovi elementi: una bandiera a scacchi bianca e nera, il testo in stampatello rosso su fondo giallo “Campione del mondo” e una corona d’alloro stilizzata.

Nel 1969 viene deciso di lanciare una versione aggiornata del logo, dove a cambiare in modo significativo è proprio il simbolo della Casa torinese, lo Scorpione, che infatti diventa ancora più stilizzato, completamente nero e, per la prima volta, con entrambe le chele rivolte verso l'alto. Anche la scritta subisce una variazione: ora è bianca su sfondo azzurro e presenta solo la dicitura "Abarth".

Nel 1971 Abarth viene acquisita da Fiat e, per sottolinearne l'italianità, nel logo compare il tricolore nello sfondo della scritta Abarth.
Oggi il logo, ridisegnato completamente nel 2007, accoglie tutti i tratti distintivi dello Scorpione proponendolo però in chiave decisamente più attualizzata e moderna, con la silhouette nera che appoggia le chele sulla diagonale dello scudo.

E siamo al 2019. In occasione del 70° anniversario di Abarth, il logo viene elaborato con una versione celebrativa dello scudo, caratterizzata da una bandiera a scacchi. Un logo che, orgogliosamente, è stato sfoggiato esclusivamente dalle vetture prodotte nell’anno del 70° compleanno. Nello stesso anno nasce anche una versione celebrativa a colori, sviluppata ad hoc solo per la 695 70° Anniversario, una Limited Edition prodotta in soli 1949 esemplari, come l’anno di nascita del Brand.

Ma c’è un logo che accompagna tutte le vetture Abarth, presente sulla parte posteriore delle due fiancate laterali, un simbolo importante che riprende quello che le vetture Abarth da gara hanno “portato” con orgoglio a partire dagli anni’60. Il logo riprende lo scudo tipico di Abarth giallo e rosso che ospita lo scorpione, arricchito da una saetta tricolore. Un vero e proprio tributo all’impegno di Abarth nelle gare, che sono storicamente il banco di prova dove testare le soluzioni tecniche e tecnologiche innovative mirate ad incrementare performance e affidabilità delle Abarth da gara e di cui, in un secondo momento, avrebbero beneficiato le vetture di produzione.

Un impegno nel racing che continua tutt’oggi, sia in pista che sulle strade sterrate. In pista quale fornitore di motori dei Campionati Italiano e Tedesco di F4, la palestra dei campioni di F1 di domani. E nei rally, dove l’Abarth 124 rally sarà protagonista, per il terzo anno consecutivo, del FIA-ERC, il Campionato Europeo Rally.
E sicuramente sono proprio i valori del racing, il confronto sportivo, la competizione e la ricerca continua della performance che i clienti Abarth vogliono e ritrovano nei modelli di produzione come testimoniato dal successo commerciale, che ha visto nel 2020 una crescita di quasi il 50% della quota di mercato dello Scorpione rispetto all’anno precedente.

Un successo che continua nonostante gli anni che passano, e per il suo 72° compleanno Abarth ha appena lanciato la nuova gamma 2021 declinata nelle versioni 595, Turismo, Competizione ed Esseesse. Quattro proposte distinte, ma accomunate dalle peculiarità tipiche di questo brand, icona della sportività: il piacere di guida, le prestazioni “adrenaliniche” e il sound dello scarico. Cui si aggiungono nuovi colori e nuovi dettagli, come i nuovi ed esclusivi sedili in pelle. E ad omaggiare la sua storia e i successi nei rally, la nuova 595 Competizione ha voluto rifarsi nei dettagli alla Fiat 131 Abarth Rally degli anni Settanta, con il nuovo colore opaco Blu Rally, mentre i nuovi cerchi in lega da 17” strizzano l’occhio a quelli della Lancia Delta Rally Integrale degli anni Novanta. Tutte le informazioni sulla gamma Abarth 2021 sono disponibili a questo link.

Un compleanno festeggiato anche con l’ampia community che da sempre è il cuore pulsante del brand, e che diventa protagonista di questa giornata speciale. Attraverso i canali social del brand, viene chiesto di interpretare il logo Abarth attraverso disegni, dipinti, e artwork in grado di rappresentare lo Scorpione nella sua essenza. I progetti selezionati diventeranno protagonisti dei profili social di Abarth.
Inoltre, agli oltre 140.000 iscritti alla Scorpionship, Abarth dedica uno sconto valido per tutto il 2021 sull’acquisto del merchandising ufficiale sul nuovo e-store Abarth: https://abarthstore.com/.

 

sabato 13 febbraio 2021

Abarth Rally Cup: al via le iscrizioni del trofeo 2021



Scatterà il prossimo 18 giugno dalla terra della Polonia la terza edizione dell'Abarth Rally Cup, la serie continentale che vede al via le scattanti Abarth 124 rally, all'interno delle prove dell'European Rally Championship FIA ERC. Dopo Andrea Nucita, vincitore nel 2019 e Andrea Mabellini, che ha trionfato nel 2020, si riaccendono le sfide nei sei appuntamenti in programma tra le prove speciali dei più suggestivi rally europei. Con la pubblicazione del regolamento della serie 2021, consultabile qui, si sono ufficialmente aperte le iscrizioni al trofeo dedicato ai bolidi dello Scorpione capaci di erogare 300 Cv.

Con le modifiche al calendario FIA ERC sarà un'interessante doppietta su terra ad aprire la stagione 2021. Infatti, dopo la Polonia, sarà la terra Lettone ad ospitare il secondo round dell'Abarth Rally Cup. Le Abarth 124 rally, con assetto da terra, rialzate di 40mm e con cerchi O.Z. da 15'', hanno già dimostrato di poter dare del filo da torcere agli avversari, così come su asfalto, terreno ancora più congeniale per poter scaricare a terra tutta la potenza delle Abarth 124 rally. La versatilità e le prestazioni della vettura dello Scorpione sono testimoniate dal fatto che, nelle ultime tre stagioni, sono arrivati i trionfi nella FIA R-GT Cup, praticamente il mondiale delle Gran Turismo.


Francesco Morosini, Abarth Senior Brand Manager & Racing: "Anche nel 2021 l'impegno di Abarth Racing nel mondo del rally prosegue e rilancia con una serie sempre più apprezzata da piloti e navigatori, anche grazie ad un montepremi di altissimo livello. L'Abarth 124 rally ha dimostrato, nelle ultime tre stagioni, di essere leader a livello mondiale tra le vetture R-GT e anche quest'anno ci giocheremo le nostre carte per mantenere il titolo mondiale in casa, nonostante gli avversari si siano rinforzati. Abarth è racing nel suo DNA e da sempre, come insegnato da Carlo Abarth, una delle sue missioni è quella di poter far crescere i giovani piloti. Un impegno preso a cuore dal brand Abarth che da diverse stagioni investe nei campionati di Formula 4, la formula propedeutica che vede al via giovanissimi piloti provenienti, soprattutto, dal mondo del kart, ma anche nel mondo dei rally, infatti, le prime due edizioni dell'Abarth Rally Cup hanno incoronato due under 30, Andrea Nucita e Andrea Mabellini. La nostra speranza è quella di poter continuare ad offrire un trampolino di lancio verso i palcoscenici internazionali".


Di altissimo livello il montepremi della serie 2021 che mette in palio ben 169.000 Euro. Ad ogni gara verrà premiato con 10.000 Euro il primo classificato, con 8.000 Euro il secondo, mentre al terzo classificato andranno 6.000 Euro. Il vincitore della serie avrà, inoltre, un premio finale di 25.000 Euro.


Abarth Rally Cup – FIA ERC


Rally della Polonia (Polonia – Terra) 18-20 giugno; Rally Liepāja (Lettonia – Terra) 1-3 luglio; Rally di Roma Capitale (Italia – Asfalto) 23-25 luglio; Rally Barum Zlin (Repubblica Ceca – Asfalto) 27-29 agosto; Rally d'Ungheria (Ungheria – Asfalto) 22-24 ottobre; Rally Isole Canarie (Spagna – Asfalto) 18-20 novembre

mercoledì 13 gennaio 2021

Nuova gamma Abarth 595



Nuovo anno e nuova gamma 595. Il 2020 è stato un anno di successi sportivi e commerciali che ha visto il lancio di due nuove Serie Speciali - la 595 Monster Energy Yamaha e la 595 Scorpioneoro – e le novità proseguono anche in questo inizio 2021 dove lo Scorpione continua “a pungere” inaugurando la nuova gamma 595. L’icona del brand che, come racconta la sua storia, incarna perfettamente le due anime del marchio: performance e stile. 

Le quattro versioni della rinnovata gamma – 595, Turismo, Competizione ed Esseesse – si animano con nuovi colori, materiali pregiati, nuovi dettagli di stile, tecnologia avanzata e grande personalizzazione, a sottolineare le sfumature del carattere Abarth. 

«Abarth 595 è una storia di successo con un’anima che ha conquistato, e continua a coinvolgere, migliaia di appassionati nel mondo, e che ha creato intorno al marchio dello Scorpione una community unica nel panorama automotive di cui andiamo estremamente fieri. Nel 2020 appena concluso, il trend positivo è continuato, la market share è cresciuta di quasi il 50% rispetto allo scorso anno, un successo legato alla personalità di questa piccola supercar e alla passione di tanti fan – spiega Luca Napolitano, Head of Fiat, Lancia & Abarth Brands EMEA -. Una piccola supercar in grado di regalare grandi emozioni in strada come in pista. I suoi segreti sono tanti: le prestazioni “esplosive”, il sound dello scarico, il suo stile irreverente e giocoso, ma ricco di stile e personalità e, chiaramente, il piacere di guida. Oggi presentiamo la nuova gamma della 595, completamente rinnovata, che rende ancora più attuali e distintive le 595 e che i nostri clienti, sia quelli più attenti allo stile sia quelli che non possono fare a meno delle performance, sono sicuro apprezzeranno per le nuove soluzioni adottate, per tutti quei dettagli che fanno di un’Abarth un gioiello da collezionare. Iniziamo l’anno con quattro novità importanti che ci fanno guardare al 2021 con grande positività». 


Disponibili nelle versioni berlina e cabrio, i modelli della gamma Abarth 595 sono accomunati da caratteristiche peculiari che ne sottolineano l’indole sportiva e contribuiscono al miglioramento delle prestazioni. I quattro allestimenti si presentano con livelli di potenza da 145 a 180 CV, tutti Euro 6D Final, che possono soddisfare qualsiasi esigenza dei nostri clienti. 

Distintiva ma accessibile, la versione 595 è l'ingresso al mondo Abarth e offre di serie tutte le dotazioni necessarie a garantire il divertimento e il piacere di guida tipico delle vetture dello Scorpione, in primis il selettore “Sport mode”, che nella nuova gamma è ribattezzato “Scorpion mode”. Schiacciando il tasto sulla plancia s’interviene sull'erogazione della coppia massima, sulla taratura del servosterzo e sulla risposta del motore al pedale dell'acceleratore rendendoli più appuntiti. Sul fronte della tecnologia sulla versione 595 è standard la radio 7” touch screen e per la gioia degli appassionati Abarth è presente una nuova schermata di avvio e spegnimento, a richiesta è disponibile la predisposizione Apple CarPlay e compatibilità Android AutoTM *. 
Accelerare velocemente e frenare efficacemente è prerogativa della guida sportiva e del divertimento, per questo la 595 è dotata del performante impianto frenante specifico Abarth che offre la massima sicurezza grazie ai dischi anteriori ventilati da 284 mm e a quelli posteriori da 240 mm. 


Le 595 Turismo e Competizione sono state anch’esse rinnovate, dal punto di vista tecnico e di stile, nel segno della personalizzazione, per regalare ai clienti due modi diversi di entrare e vivere il mondo Abarth. 
Se la 595 Turismo è legata ai valori di stile e comfort tipici delle granturismo italiane, è quindi dedicata a coloro che amano distinguersi per il proprio stile, che amano la città ma vogliono viverla con grinta. 
La Competizione, invece, si rivolge agli amanti delle prestazioni e della sportività senza compromessi, a coloro che desiderano divertirsi in strada come in pista e che non rinunciano mai a trasformare un viaggio in un’esperienza straordinaria. 


La 595 Turismo presenta interni rinnovati, a cominciare dagli esclusivi sedili in pelle che si rinnovano nelle finiture, offrendo la possibilità di scegliere tra diverse nuance di colori, tra cui il nuovo Helmet Brown. 
Rimanendo in tema di colori la grande novità della 595 Competizione riguarda invece un nuovo Blu Rally, un colore opaco ispirato alla Fiat 131 Abarth Rally degli anni Settanta, mentre i nuovi cerchi in lega da 17” strizzano l’occhio a quelli della Lancia Delta Rally Integrale degli anni Novanta. A rendere la livrea ancora più sportiva il body kit in tinta carrozzeria specifico di questa versione e disponibile in abbinamento al nuovo colore Blu Rally o al Nero Scorpione. All’interno, oltre al selettore “Scorpion mode” dal nuovo design, troviamo una nuova offerta di contenuti con cui caratterizzare la vettura, tra cui la plancia in Alcantara, i nuovi sedili in pelle e il pomello del cambio in carbonio. 


Per la versione top di gamma, la 595 Esseesse, il team di designer e ingegneri Abarth ha disegnato e sviluppato nuovi terminali in titanio per l’impianto di scarico Akrapovic, in grado di regalare pure emozioni sonore sia in strada sia in pista, divertimento e piacere di guida, insomma un concentrato di emozioni per il pilota. 

Tutti i modelli sono dotati di serie di fari poliellittici e luci diurne a LED. A richiesta, invece, i fari allo Xenon. Il volante è a fondo piatto, con mirino, ed è stato studiato per essere più efficace nella guida sportiva. Il quadro strumenti garantisce un'eccellente leggibilità. Inoltre, l'illuminazione del manometro è bianca, per renderne più agevole e immediata la lettura. 

La nuova gamma Abarth 595 è equipaggiata con il propulsore 1.4 T-jet, lo stesso da cui sono derivati i motori che equipaggiano le Formula 4 dei Campionati italiano e tedesco. 
Il propulsore è disponibile in tre livelli di potenza: Abarth 595 dispone di 145 CV, che salgono a 165 sulla versione Turismo, mentre 595 Competizione e 595 Esseesse, con i loro 180 CV, sono le vetture ideali per chi cerca l'adrenalina del mondo racing, sia in termini di performance sia per i contenuti tecnici. 
La Competizione e la Esseesse, infatti, sono equipaggiate con la turbina Garrett GT1446; il differenziale autobloccante meccanico, che migliora la trazione in condizioni di aderenza difficile e fondi non uniformi; gli ammortizzatori Koni FSD su entrambi gli assi e i freni Brembo con pinze fisse in alluminio.  Tutte le varianti del propulsore 1.4 T-jet sono abbinate al cambio meccanico ma, su richiesta, possono essere accoppiate al cambio sequenziale robotizzato Abarth con palette al volante.  Inoltre, tutte le motorizzazioni rispettano la normativa Euro6D Final.

lunedì 7 dicembre 2020

L’ABARTH 124 RALLY SI AGGIUDICA PER LA TERZA VOLTA LA COPPA FIA R-GT CON IL GIOVANE PILOTA ITALIANO ANDREA MABELLINI, SECONDO ALL'ACI RALLY MONZA


Torino, 7 dicembre 2020 - L’Abarth 124 rally si conferma regina delle Gran Turismo nei rally, conquistando per il terzo anno consecutivo la Coppa FIA RGT, questa volta grazie al giovanissimo italiano Andrea Mabellini, in coppia con Virginia Lenzi sulla vettura del team Bernini Rally. Mabellini ha ottenuto il titolo 2020 grazie al successo al Rally di Roma Capitale nel luglio scorso, e al secondo posto nel difficilissimo ACI Rally Monza, ultima prova del Campionato Mondiale WRC. Nel 2018 era stato il francese Raphaël Astier a conquistare questo prestigioso titolo, nel 2019 l’italiano Enrico Brazzoli.

Nella Coppa FIA R-GT 2020 Mabellini precede il pilota della Repubblica Ceca Petr Nešetřil (Porsche 997 GT3) e il belga Luc Caprasse (Abarth 124 rally), terzo a pari merito con il francese Pierre Ragues (Alpine A110S). Al quinto posto un altro pilota su Abarth 124 rally, l’italiano Roberto Gobbin che, in coppia con Alessandro Cervi, ha concluso l’ACI Rally Monza al 5° posto di categoria.



Un titolo ampiamente meritato, ottenuto con un ottimo risultato nel difficilissimo ACI Rally di Monza, disputato in condizioni critiche, con neve, ghiaccio e molto fango che hanno esaltato le doti dell’Abarth 124 rally, permettendo a Mabellini di puntare al successo assoluto anche in questa gara. Il giovane pilota italiano ha corso con l’obiettivo di dover assolutamente concludere la corsa per conquistare il campionato, sfiorando comunque il successo. Mabellini corona una stagione molto positiva, che lo ha visto conquistare l’Abarth Rally Cup nell’ambito del Campionato Europeo FIA ERC.

Andrea Mabellini (Bernini Rally): “È stata la gara più difficile della mia carriera: condizioni difficilissime e l’obbligo di arrivare in fondo. L’Abarth 124 rally ha però dimostrato di essere molto robusta e incredibilmente efficace sui fondi più duri e sulla neve, dove ho potuto trovare il miglior setup grazie alla possibilità di regolare in prova l’erogazione della potenza e la trazione”.

Classifica della Coppa FIA RGT: 1. Andrea Mabellini (ITA, Abarth 124 rally) 43 punti; 3. Petr Nešetřil (CZE, Porsche 997 GT3) 33; 3. Luc Caprasse (BEL, Abarth 124 rally) e Pierre Ragues (Alpine A110S) 25; 5. Roberto Gobbin (ITA, Abarth 124 rally) 25.





A Vallelunga l’ultima prova dell’Italian F4 Championship powered by Abarth. Vittorie degli inglesi Bearman ed Edgar


> 7 dicembre 2020 - Il meteo ha condizionato anche l’ultimo appuntamento dell’Italian F4 Championship powered by Abarth, disputato sul circuito romano di Vallelunga. La forte pioggia ha infatti impedito di disputare la seconda delle tre gare in programma. 
Con l’italiano Gabriele Minì (Prema Powerteam) già campione, in Gara 1 il successo è andato all’inglese Oliver Bearman (US Racing), davanti all’italiano Francesco Pizzi (Van Amersfoort Racing) e al connazionale Jonny Edgar (Van Amersfoort Racing). Grazie a questo risultato Pizzi ha confermato la seconda posizione in campionato. Edgar ha poi confermato la sua giornata positiva vincendo Gara 3, nella quale ha preceduto il russo Kirill Smal (Prema Powerteam) e Gabriele Minì, che ha così concluso con un podio la sua straordinaria stagione. 

Classifica Italian F4 Championship powered by Abarth: 1. Gabriele Minì (ITA, Prema Powerteam) 284; 2. Francesco Pizzi (ITA, Van Amersfoort Racing) 208; 3. Dino Beganovic (SWE, Prema Powerteam) 179; 4. Jonny Edgar (GBR, Van Amersfoort Racing) 169; 5. Gabriel Bortoleto (BRA, Prema Powerteam) 157. 






Credits: Uffficio Stampa Abarth 






sabato 1 agosto 2020

F. 4 a Misano/ Gabriele Minì vince su Francesco Pizzi


Piloti italiani protagonisti della prima corsa del weekend che inaugura la stagione italiana della F. 4.
La partenza vede Gabriele Minì, vincitore del Super Corso della Scuola Federale ACI Sport, mantenere la testa della gara con alle spalle Francesco Pizzi (Van Amersfoort Racing) e Leonardo Fornaroli (Iron Lynx) e Sebastian Montoya (Prema Powerteam) che mantengono le posizioni della griglia di partenza. Un urto della vettura di Piotr Wisnicki porta l’ala posteriore in pista e richiede l’ingresso della safety car. Alla ripartenza Minì e Pizzi allungano sul gruppo. Dietro Filip Ugran (Jenzer Motorsport) sorpassa Fornaroli alla curva del carro. A seguire Hamda Al Qubaisi (Abu Dhabi Racing) esce di pista e rientra così la safety car. Alla ripartenza Pizzi è aggressivo su Minì che però chiude tutte le porte e tiene la prima posizione, mentre a seguire Ugran attacca Pizzi, e Montoya supera Pietro Delli Guanti (BVM Racing). Nelle prime quattro posizioni si trovano quindi Minì, Pizzi, Ugran e Fornaroli. Le posizioni non cambiano e sotto la bandiera a scacchi passano Minì, Pizzi, Ugran, Fornaroli, Dino Beganovic (Prema Powerteam e pilota Ferrari Driver Academy).