Piergiusppe Perazzini, Marco Cioci e Mikkel Jensen, su Ligier JSP3, si aggiudicano la XXVII Edizione della 6h Di Roma. Il trio della AF Corse ha compiuto 215 giri in 6h01’33”272 alla media di 145,749 km/h., precedendo di una tornata la Wolf GB08 Tornado della Avelon Formula condotta dal duo Ivan Bellarosa e Guglielmo Belotti. Terzi assoluti Francesco Dracone, Jacopo Baratto e Gabriele Lancieri sulla JSP3 della BHK Motorsport. Quinti, e primi fra le GT Aka Arkin, Ulku Umut e Guven Ayhancan (Lamborghini Huracán GT3 - Attempto Racing) mentre vittoria in solitaria fra le Turismo per Filippo Vita e Alessandro Revello (Seat Leon Cup Racer).
1° Ora. Nessun scossone al via con il poleman Ivan Bellarosa che prova a fare da lepre e Marco Cioci che ne rimane in scia. Lo start migliore è però quello del turco Umut Ulku con la Lamborghini Huracán della Attempto che si issa in terza piazza assoluta. Sono proprio le GT le vetture più combattive nelle prime frasi con Matteo Bossini (Porsche 997 GT3 R – Autorlando) che in due giri conquista la leadership di raggruppamento mentre la Bmw Z4 nera della Ebam Gedik finisce in testa coda alla curva del Semaforo.
Dopo dieci minuti dal verde il primo colpo di scena con la CN2 della Emotion Motorsport del trio Amaduzzi/”Paco”/Malavasi ai box per un problema ad una pinza freno che gli comporta una sosta di quasi cinque minuti. Davanti con tempi sul giro del tutto simili fra le vetture di testa Cioci decide di effettuare il primo dei tre Drive Through obbligatori stabilizzando il distacco dalla testa fra i 25 ed i 27 secondi in base ai primi doppiati. Simile strategia anche per la RGP Motorsport che è partita dall’ultima casella in griglia dopo il problema avuto nella sessione del mattino del sabato che ha compromesso le qualifiche.
2° Ora. La seconda ora di gara si apre sempre all’insegna della sfida al cronometro fra le due vetture di testa, mentre hanno inizio i primi pit stop. Questi rimescolano la classifica fra le Gran Turismo con la BMW Z4 GT3 della Borusan Otomotiv (Biter/Kocabiyik/Ayhan) che passa in testa davanti alla Mercedes AMG GT della MDC Sports (A. Zumstein/M. Zumstein) e alla Lamborghini Huracán. Dietro ai due leader nel frattempo si portano le LMP3 della BHK Motorsport e della RGP. Ottima quinta piazza per la Norma della LP Racing (Cuneo/Magnone/Pirri). Davanti Cioci rientra per il rifornimento rimanendo al volante per un doppio stint. Pochi minuti dopo ed è il turno proprio della vettura di testa che capitalizza l’ingresso della prima Safety Car per il suo rifornimento con Bellarosa che rimane al volante. Ciò che però sul momento è un vantaggio si rivela poche tornate dopo uno svantaggio con la Safety che al rientro lascia ai leader un vantaggio inferiori ai dieci secondi. L’ora si chiude con il secondo passaggio in corsia di Cioci e una nuova Safety Car per la perdita della posteriore sinistra alla Roma della CN2 di Mastroberardino/Leporelli/Di Canossa.
3° Ora. Al restart Cioci è in scia di Bellarosa e i due danno spettacolo ma Cioci riesce ad avere la meglio e a passare in testa. Non riesce tuttavia ad allungare e il distacco si mantiene al di sotto dei cinque secondi. Consolidate sono anche le posizioni subito a ridosso con le LMP3 della BHK e della RGP che si contendono la terza posizione. Per ulteriori scossoni tocca attendere il pit della vettura di testa per le operazioni di rifornimento con Perazzini che subentra a Cioci e si ritrova in un gruppetto di doppiati che gli fanno perdere qualche secondo, salvo poi stabilizzarsi su tempi sul giro solo di poco superiori a quelli di Bellarosa sempre al volante della GB08 Tornado. Cambia tutto invece fra le GT dove è il cedimento di un mozzo a porre fine alle ambizioni di assoluta della Porsche 997 GT3 R della Autorlando Sport apparsa davvero a proprio agio sul tracciato romano, con la Lamborghini che torna a condurre.
4° Ora. Due forature movimentano la quarta ora con a cedere in entrambi i casi le posteriori sinistre sulla Porsche 991 Cup della Racevent (Biolghini/Spiridonov/Scarpellini) e sulla Lamborghini di testa. Fortunatamente nessuna ulteriore conseguenza per i due team che rientrano in pista seppure perdendo parzialmente terreno. A quindici minuti dallo scadere dell’ora ecco il pit della vettura di testa con Belotti che dà finalmente il cambio a Bellarosa, e con Perazzini che passa in testa ma per poco al Tornantino non viene a contatto con la Bmw Z4 della Ebam Gedik che non si era accorta del sopraggiungere del leader. Ruote bloccate ma fortunatamente nessun contatto.
5° Ora. La quinta ora si apre con il nuovo avvicendamento al volante della Ligier LSP3 della AF Corse con Mikkel Jensen al posto di Perazzini, e alla conseguente alternanza alla testa della corsa. Il ventitreenne danese è subito scatenato e gira con un passo di ben tre secondi superiore a quello del battistrada, che al contrario è in difficoltà, riuscendo a recuperare il minuto di distacco che accusava al suo rientro in pista dopo il pit. Il sorpasso, dopo aver migliorato per tre volte il giro veloce in gara arriva dopo 24 minuti. Nel frattempo cambia anche la testa fra le GT dove il trio turco della Attempto è costretto ai box per una nuova foratura sempre sulla posteriore sinistra che curiosamente viene nuovamente sostituita nel giro successivo. Lo scettro di leader fra le GT passa dunque ai fratelli Zumstein con la Mercedes AMG GT della MDC Sports. A metà ora ecco le prime gocce di pioggia con Jensen che decide di effettuare l’ultimo passaggio in corsia box obbligatorio. Passano solo dieci minuti e la pioggia si fa intensa costringendo tutti ai box per passare alle coperture da bagnato con una gara nella gara con questa volta protagonisti i meccanici.
6° Ora. L’ultima ora vive sulla lotta serrata per la supremazia fra le GT con la sfida che si risolve solo negli ultimissimi minuti a favore della Lamborghini dell’Attempto. Cambi gomme, splash di benzina e la pioggia hanno cambiato le posizioni per ben quattro volte. Davanti fila tutto liscio invece per il battistrada che si ferma per un rapido rifornimento a trenta minuti dalla conclusione. Nella stessa occasione, per precauzione, Jensen cambia anche le coperture posteriori ma i rivali della Avelon si accontentano della seconda piazza assoluta e non forzano il ritmo. Meritato terzo podio per il trio della BHK nonostante Cencetti al volante della JSP3 della RGP Motorsport si dimostra il più veloce col bagnato.
La 6h di Roma ha anche concluso la stagione della 3h Ecc incoronando campioni di classe GT Adrian e Manuel Zumstein davanti al trio della Ebam Gedik (Mutlubas/Gedik/Gemirli) e la famiglia Bossini. Nel raggruppamento Bronze, riservato alle sport, Checco Malavasi si aggiudica il titolo davanti al compagno di colori Tony Mastroberardino e al duo della LP Racing Filippo Cuneo, Niccolò Magnoni.
Foto: Fotospeedy