La Fiera di Vicenza ospita la quarta edizione di Rally Racing Meeting, il salone interamente dedicato al motorsport organizzato dal due volte campione del mondo rally Miki Biasion. Sabato 8 e domenica 9 febbraio gli appassionati potranno vivere due giornate incontrando i campioni della velocità e ammirando auto e moto da competizione di ieri e di oggi.
L’Automotoclub Storico Italiano sarà in pole position con uno stand nel quale saranno esposti modelli iconici per presentare i prossimi eventi dedicati al mondo delle corse, a due e quattro ruote: “ASI in Pista Spring Experience”, il track day per auto storiche sportive e da competizione di domenica 9 marzoall’Autodromo Tazio Nuvolari di Cervesina (PV), e “ASI MotoShow”, kermesse internazionale che porta in pista la storia della moto dal 9 all’11 maggio all’Autodromo di Varano de’ Melegari.
Nello stand ASI a Rally Racing Meeting saranno in mostra tre vetture da corsa di tre epoche e tre specialità diverse: la Siata 750 Sport del 1948, la Abarth SE027 Sport Prototipo del 1973 e l’Alfa Romeo 156 Superturismo del 1999.
La prima rappresenta le sportive realizzate da piccoli costruttori e artigiani per le corse su strada che tornavano a vivacizzare il mondo dell’automobilismo sportivo nel secondo dopoguerra. Partendo dagli autotelai di Fiat Balilla o Topolino, ne elaboravano i motori e allestivano carrozzerie essenziali che avrebbero presto fatto nascere la definizione di “barchetta”.
La Abarth SE027, vincitrice del “Best of Paddock” ad ASI in Pista 2024, è una delle sole tre costruite nella fabbrica dello Scorpione ed è stato l’ultimo progetto seguito dal fondatore Carlo Abarth con la speranza – mai concretizzata - di vedere una sua vettura in pista nel Mondiale Marche.
L’Alfa 156 rappresenta invece l’ultima “rossa” del Biscione a far man bassa di titoli internazionali nei campionati per vetture Turismo. Nella versione Superturismo ha corso dal 1998 al 2001 vincendo i campionati italiani ed europei.
Per le moto è stata scelta una rappresentanza sportiva del celebre marchio vicentino Laverda, fondato a Breganze nel 1949: una 750 SFC (Super Freni Competizione) del 1975, ultima evoluzione del modello bicilindrico nato nel 1969 per l’impiego nelle corse endurance, e una Formula 500 del 1978, altra bicilindrica costruita in meno di 100 esemplari per dare vita ad un trofeo monomarca disputato fino al 1981.