domenica 13 ottobre 2024

GT World Challenge Europe / Engel e Auer campioni della Sprint Cup per Winward Racing Team. Rutronik Racing domina la finale di Barcellona.


Maro Engel e Lucas Auer sono i campioni del GT World Challenge Europe Sprint Cup 2024, dopo aver conquistato il titolo nell’ultima gara della stagione sul Circuito di Barcelona. La gara ha visto la vittoria di Rutronik Racing con Patric Niederhauser e Sven Müller, su Porsche.

La coppia del Winward Racing Team-Mann Filter, a bordo della Mercedes-AMG #48, è entrata in gara in testa alla classifica e ha concluso al quarto posto, risultato sufficiente per assicurarsi sia il titolo piloti sia quello per squadre. La gara di 60 minuti ha assegnato anche i titoli nelle classi Gold Cup, Silver Cup e Bronze Cup.

Niederhauser è partito dalla pole position seguito da Tom Gamble (#159 Garage 59 McLaren) e Mattia Drudi (#7 Comtoyou Racing Aston Martin), entrambi protagonisti di ottime partenze dalla seconda fila.
Engel, con la Mercedes-AMG #48, ha mantenuto il controllo nelle prime curve, guadagnando due posizioni e piazzandosi quarto nel primo stint. Nel frattempo, la BMW #32 del Team WRT è partita dal 15° posto salendo fino al nono, ma Charles Weerts non è riuscito a raggiungere Engel.

La Porsche #96 ha eseguito un pit stop pulito, permettendo a Müller di prendere il comando. La battaglia per il podio si è accesa tra Aston Martin, McLaren e Mercedes, ma Auer ha preferito un approccio prudente per evitare rischi e conquistare il titolo. Müller ha vinto con oltre nove secondi di vantaggio, portando la prima vittoria Sprint Cup per Porsche.

Nella Gold Cup, il titolo è stato deciso dopo un incidente all’inizio per l’Audi #111 di CSA Racing, permettendo all’Audi #88 di Tresor Attempto Racing di vincere la gara. Nella Silver Cup, César Gazeau e Aurélien Panis hanno vinto entrambe le gare del weekend, ma il titolo è andato alla BMW #30 del Team WRT. Nella Bronze Cup, Rutronik Racing ha completato una giornata perfetta con la vittoria della Porsche #97.

foto Claudio Pezzoli.New Reporter Press