Un’affollatissima Sala Convegni del Castello di Verrone ha ospitato la presentazione del libro “Blu Stratos”, scritto dal giornalista Massimo Condolo ed edito dalla Fondazione Negri per iniziativa del portale Internet Portobellocar.
Dedicato alla vita sportiva del verronese Piero Spriano, conosciuto nell’ambiente motoristico anche col significativo soprannome di “Piero Stratos”, il libro racconta la storia di un ragazzo di campagna che un giorno, giovane dipendente dell’Autorimessa Oropa, “prese al volo un treno che ti passa davanti una volta soltanto nella vita”.
Quel treno era il pilota e preparatore biellese Claudio Maglioli, di cui Spriano divenne presto l’uomo di fiducia e il meccanico che, a metà anni ’60, lo accompagnava nelle gare di kart e di auto in giro per tutta Italia. Poi arrivò l’avventura Lancia F&M Special, che Spriano costruì materialmente con Maglioli e l’amico Luigino Foradini; con cui poi fondarono l’Officina Biellese M.F.S. (dalle iniziali di Maglioli, Foradini e Spriano).
Ben presto la scritta “Preparazione MFS Maglioli, Biella, Italy” iniziò a comparire sui parafanghi di molte Fulvia HF private, come quelle dei novaresi Gianni Besozzi e Sandro Brusati, vincitori fra l’altro dei Rally della Lana 1974 (su Lancia Fulvia), 1975 e 1976 (su Lancia Stratos) e poi del marchigiano Arnaldo Gianmarini e del biellese Giampiero Bagna.
Poi iniziò l’altra avventura, quella legata soprattutto al pilota francese Bernard Darniche e alla Lancia Stratos Chardonnet, “molto probabilmente” spiega l’autore del libro “la vettura da rally più titolata al mondo”.
“A ogni rally averlo come meccanico di fiducia era cosa che faceva la differenza” ha commentato, in diretta video dalla Francia, il campionissimo Bernard Darniche; “io gli lasciavo carta bianca, perché non c’erano figure equivalenti a lui!”
Giusto un attimo di emozione e poi Piero Spriano, pungolato da Massimo Gioggia, conduttore della serata, riprende a raccontare, con la “verve” di sempre, storie, aneddoti ed episodi di un percorso professionale davvero tutto da gustare. Intervengono anche l’ingegner Giovanni Tonti, per anni Direttore Tecnico del Reparto Corse Lancia e braccio destro del Direttore Sportivo Lancia, Cesare Fiorio; che nel libro ricorda che “in Lancia individuavamo sempre le eccellenze quando si trattava di scegliere un collaboratore e Claudio Maglioli e Piero Spriano erano fra queste” E poi ancora “Piero era essenziale per il risultato perché sapeva che per vincere bisogna fare le cose meglio dei concorrenti. Senza il suo contributo molte vittorie non sarebbero arrivate!”
All’evento hanno preso parte molte autorità sportive (dal vicepresidente di ACI Biella, Mauro Bocchio al presidente e al segretario di AMSAP, Carlo Tarello e Lucio Ferrigo), autorità locali (la vicesindaco di Verrone, Cinzia Bossi, il presidente della Pro Loco, Davide Vermi, e il segretario della locale associazione alpini, Daniele Savazzi) e poi ancora ex piloti come Federico Ormezzano, Giampiero Bagna, Gianni Besozzi, Sandro Brusati, Beppe Lampo e altri ancora.
Fuori, nel piazzale del Castello, hanno fatto da cornice all’evento le auto su cui Piero Spriano ha lavorato tutta la vita: la Stratos azzurra di Darniche, la F&M Special 2 di Munari e ancora una Lancia Fulvia gruppo 3 preparata dalla biellese M.F.S. e una rara Lancia Stratos stradale.
L’evento e la pubblicazione del libro sono stati curati dal portale Internet Portobellocar, nato alcuni anni or sono per iniziativa del biellese Maurizio Ribaldone e del vicentino Frank Molinari. “Il nostro sito” hanno spiegato “è una community al servizio di tutti coloro che condividono la nostra passione per i motori, un mondo a cui offriamo tutta una serie di servizi. Da oggi Portobellocar ha anche un’attività in campo editoriale, di cui questo libro è il primo capitolo”.
“Blu Stratos” può essere acquistato sul sito www.portobellocar.com.
[ Massimo Gioggia ]