Misano Adriatico 4 maggio 2024 - Dalla roulette di Misano Adriatico esce il numero 76, quello di Alex Ley (Hyundai Elantra, team Target), che si aggiudica una gara inaugurale del TCR Italy Sequenziale caratterizzata da numerosi colpi di scena. L'ultimo quando i commissari di gara, riguardando le immagini delle fasi concitate di fine corsa, determinate dal principio d’incendio sulla Hyundai Elantra di Michele Imberti, hanno sancito che la bandiera rossa è stata esposta al giro 18 e di conseguenza hanno cristallizzato l’ordine d’arrivo al giro precedente con la conseguenza che il pilota bergamasco dopo aver visto la propria vettura andare in fumo ha visto svanire il secondo posto dove era stato provvisoriamente collocato.
Ma la disavventura capitata a Imberti non è stata appunto l’unica: altro sfortunato protagonista della giornata è stato ad esempio Nicola Baldan. Il pilota padovano del team Aikoa, partito quarto, aveva via, via passato Kim (Hyundai Elantra, team Target) e Taylor (Audi RS3 LMS, PMA Motorsport) e nel corso dell'8° giro, quando mancavano 21 minuti alla fine della corsa, con una staccata alla Quercia anche Ley, strappandogli il primato con la propria Audi RS 3 tutta tricolore. Una gioia durata pochi minuti perché Nicola, quando erano state percorse 13 tornate, è stato costretto ad alzare bandiera bianca per un guasto a un ammortizzatore. Poco più tardi un errore di Junui Park (Hyundai Elantra, team Solite Indigo) spalancava la porta al podio per Salvatore Tavano, autore di una corsa in parte d'attacco e in parte guardinga dettata dal fatto che la nuova Cupra VZ schierata dalla Scuderia del Girasole costituiva (e costituisce) un pianeta tutto da esplorare, visto che è stata assemblata solo 48 ore prima della corsa. Una tattica vincente che ha portato il tre volte campione tricolore della categoria a scalare il podio. Da segnalare anche la brillante rimonta di Matteo Poloni (Audi RS3), che, costretto a partire dal fondo dello schieramento per un guaio alla trasmissione che gli aveva in pratica impedito di scendere in pista per le qualificazioni, è risalito sino a chiudere in quinta posizione.
Ley, oltre a vincere l'assoluta, ha firmato il giro più veloce in 1'42"694, alla media di 148,145 km/h, e conquistato pure la Under 25 davanti a Junesung Park (Hyundai Elantra, team Solite-Indigo, quarto assoluto) e Hwarang Kim (quinto, Hyundai Elantra, team Target). Nella Master (over 1983) successo per Denis Babuin (8°, Audi RS 3, team Planet), davanti a Sandro Pelatti (9° con l'Audi RS 3 del team PMA Motorsport) e a Raffaele Gurrieri (12° con la Cupra VZ di Scuderia del Girasole).
Tra i Rookie successo per L'argentino Luciano Facundo Martinez (Audi RS 3, Pinetti Motorsport) si è invece imposto nei Rookie. Ley, che già aveva incassato i 15 punti della pole, guida la classifica (per ora provvisoria) con 55 punti davanti a Tavano (45) e a Kim (40). Domani la seconda gara alle 10, ridotta per ragioni di sicurezza a 30’ più 1 giro.
DSG Il passaggio dai Prototipi, dove l'anno passato aveva chiuso secondo il Tricolore, al TCR DSG non è costato alcun tempo di adattamento a Matteo Maria Roccadelli, che si è imposto nella gara inaugurale del TCR DSG di Misano Adriatico. Una corsa accorciata di 5' rispetto ai 35' originari per decisione dei commissari di gara per ragioni di sicurezza. Il pilota vercellese ha avuto un inizio guardingo per sua stessa ammissione al volante della sua Cupra Leon:
"Volevo salvaguardare le gomme, prendere le misure dei miei avversari", ha spiegato poi sul podio. Quindi dopo un paio di giri ha cambiato marcia, passando prima Alessandro Alcidi
(Volkswagen Golf GTI) e poi Luca Franca (Audi RS 3 DSG, team Aikoa). Quest'ultimo ha provato per un po' a seguirlo ma poi si è dovuto arrendere e Roccadelli ha preso via via il largo, chiudendo con 10 secondi di vantaggio.
"Teneva un ritmo per me insostenibile", ha ammesso il pilota di Cattolica che partiva in prima fila, accanto a Luca Verdi (Audi RS 3 DSG, team Planet) finito progressivamente nelle retrovie e poi costretto al ritiro per la rottura di un radiatore in seguito a un contatto nelle fasi iniziali. Altro sfortunato protagonista della giornata, Mattia Lancelotti che stava già pregustando il sapore dello spumante, quando ha dovuto dire addio al podio per un problema a una copertura sulla sua Cupra Leon. Il terzo gradino è stato quindi raccolto da Alcidi: niente male considerato che guida una Volkswagen Golf GTI che è ormai datata.
Roccadelli, che compirà ad agosto 20 anni, ha firmato anche il giro più veloce con 1'45"193, media di 144,626 km/h, e ha vinto anche tra gli Under 25 dove ha preceduto Pietro Alessi (Audi RS 3 DSG, team Rc Motorsport) e lo stesso Lancellotti, comunque classificato 15°. Nella Master (over 1983) successo per Alessandro Berton che ha preceduto Andrea Argenti (penalizzato di 5" per aver superato oltre i limiti del tracciato) con la Cupra Leon di Brothers in Arms e Paolo Palanti con l'Audi RS DSG del team Aikoa.
Il vincitore di gara 1 è anche leader della classifica con 53 punti, dietro di lui Luca Franca con 49 e Alessandro Alcidi 40. Domani gara 2 alle 14.55: durata ridotta a 30' più un giro per ragioni di sicurezza.
(Ufficio Stampa ACI Sport)