La Salita dei Campioni - Trieste Opicina 2024, in programma per il 6 e 7 aprile 2024, è un’iniziativa del Motoclub Trieste 1906 (FMI) e del Club dei Venti all’Ora - Trieste 1961 (ASI) con il patrocinio del Comune di Trieste: essa intende rievocare quella che fu ‘La Monza in Salita’, ovverosia la velocissima cronoscalata Trieste - Opicina, corsa con due interruzioni, in concomitanza delle due guerre mondiali, dal 1911 al 1971.
Questa vera e propria epopea, che attraversò sette decenni di storia patria con le sue trenta edizioni, rappresenta un unicum per il motorismo sportivo: fu tra le rare competizioni ad accomunare in alcuni anni sia le due che le quattro ruote e si corse dapprima sotto l’impero d’Austria e Ungheria, poi il Regno d’Italia, il Governo Militare Alleato ed infine la Repubblica Italiana. Soprattutto, la Trieste Opicina portò nelle sue varie edizioni i bolidi di Monza e di Le Mans letteralmente davanti alle porte di casa dei triestini, che ricambiarono con un entusiasmo paragonabile solo a quello che si vive al giorno d’oggi ogni ottobre in città per l’arcinota regata Barcolana. I campionissimi accanto ai piloti della domenica, le famiglie col cesto da picnic accanto ai più blasonati personaggi del mondo del motorismo sportivo: le passioni e le emozioni incentrate sullo sport motoristico come collante della comunità e come trait-d’union tra le
generazioni.
Fu proprio l’edizione 1954, esattamente settanta anni fa, a dimostrare quanta voglia di automobilismo sportivo ci fosse ancora in questa parte d’Italia dopo una devastante guerra. I grandi piloti e le grandi marche ricominciarono a presentarsi sulla linea di partenza posta davanti al Tribunale di Foro Ulpiano in pieno centro città; e chi meglio di Franco Bordoni, eroe di guerra, erede di una grande dinastia industriale e gentleman driver di talento destinato a notevoli successi internazionali, poteva essere il degno vincitore dell’edizione 1954, proiettata verso il futuro e piena di fiducia e di speranze per la cittadinanza triestina e per il popolo italiano in generale.
Il ‘dopo’ della Trieste Opicina significò poi fino al 1971 innumerevoli vittorie dei team Ferrari, Porsche, Maserati, OSCA, Abarth; e poi piloti di F1 come Rindt, Merzario, de Adamich, Ada Pace, altri grandissimi assi del volante come Giunti, Vaccarella, Facetti, Herrman, Ortner, Lualdi Gabardi, Patria, Troberg, ‘Momo’ e numerosi altri impegnati a riprendere l’eredità lasciata negli anni Trenta dai Varzi e dai Nuvolari con le loro vittorie sulla velocissima arrampicata da Trieste all’altopiano carsico. Anche le donne al volante lasciarono un segno profondo nella storia della gara: non poteva essere diversamente, nella città delle ‘mule’. Su tutte, la già citata Ada Pace nel dopoguerra, vincitrice assoluta di un’edizione e protagonista in tante altre.
La Salita dei Campioni - Trieste-Opicina 2024 sarà un evento ad invito e servirà da lancio per l’edizione 2025, che si prevede su strada chiusa al traffico e con iscrizioni aperte a tutti gli appassionati: quest’anno 30 moto e 30 auto dal passato sportivo del periodo 1911-1971 sfileranno domenica 7 aprile nel centro della città, per incolonnarsi poi dietro le staffette ed avviarsi sul percorso in salita che conduce alla frazione di Opicina, dove verranno accolte e festeggiate dalla comunità locale e dove verrà sistemato a cura del Comune di Trieste un totem che contraddistinguerà uno dei punti più spettacolari e sportivamente più significativi del percorso. Per i partecipanti che lo vorranno, in collaborazione con la Commissione Green dell’ASI sarà possibile fare il pieno con speciali carburanti da fonti rinnovabili ad impatto ambientale ridotto, mentre per contribuire a riequilibrare le rimanenti emissioni durante lo svolgimento dell’evento è stato previsto un intervento di riforestazione in zona certificata.
La sera precedente, sabato 6 aprile, il presidente della Commissione Musei dell’ASI Danilo Castellarin terrà una conferenza nella cornice del Museo Revoltella, sede in quei giorni anche di una affollatissima mostra dedicata a Van Gogh. Castellarin accoglierà vari ospiti del mondo delle due e delle quattro ruote e narrerà l’epopea dei gentleman driver degli anni 50-60 e 70, vera colonna portante del motorismo sportivo di quegli
anni. Per le due ruote è atteso il pilota svizzero Sergio Pellandini, che partecipò al Moto Mondiale dal 1978 al 1986, ora testimonial per la sicurezza stradale. Ci sarà poi un intervento conclusivo della Commissione ASI Green sul futuro del motorismo storico verso ed oltre il 2035: l’utilizzo in particolare di carburanti appositamente formulati da fonti rinnovabili garantirà l’immortalità ai ‘vecchi motori’ endotermici.