giovedì 16 novembre 2023

16 novembre 1929, nasce la Scuderia Ferrari


di Massimo Campi

Nell'autunno del 1929, il futuro Drake stava lavorando ad un suo nuovo progetto: quello di una squadra corse. Da quando aveva rinunciato a fare il pilota si vedeva sempre più nelle vesti di organizzatore, di “agitatore di uomini” e creare una sua struttura era ormai diventato il sogno ricorrente. Alcuni piloti paganti, i cosiddetti “gentleman driver”, erano disponibili a correre con auto competitive; gli organizzatori stanziavano sostanziosi ingaggi pur di avere piloti celebri che attirassero il pubblico, in compenso l’Alfa Romeo aveva già grossi problemi interni e non era in grado di fornire una adeguata assistenza ai clienti sportivi.
Quel progetto si poteva concretizzare con l’Alfa Romeo che avrebbe fornito le vetture e la Pirelli per le
gomme. Creare una struttura esterna che sollevasse la casa del Portello dagli oneri e dai costi organizzativi sarebbe stata una idea molto interessante e le prime adesioni vennero dai fratelli Alfredo e Augusto Caniato, a cui era appena stata venduta una Alfa Romeo 6C 1500 Corsa . I due gentleman-driver di Ferrara erano disposti a finanziare l’impresa ed a loro si unì Mario Tadini, un facoltoso pilota bolognese. Il primo accordo fu fatto la sera del 12 ottobre 1929, alla cena di gala per festeggiare il record mondiale di velocità conquistato da Baconin Borzacchini sulla Maserati Tipo V4 . 
Il progetto era partito, Enzo Ferrari metteva la sua esperienza, i contatti con l’Alfa Romeo e la Pirelli per avere macchine e gomme, i Caniato e Tadini erano pronti a finanziare la futura squadra corse.

L’avvocato Enzo Levi fu chiamato per redigere l’atto costituente che venne formalizzato il 16 novembre dal notaio Alberto Della Fontana e omologato dal tribunale di Modena il 29 novembre 1929. La nuova “Società Anonima Scuderia Ferrari” era nata e per la sede fu scelta una piccola struttura a Modena in Via Trento e Trieste. Enzo Ferrari sarebbe stato nominato direttore e Mario Tadini presidente della scuderia modenese che aveva raccolto, tramite una serie di azioni, un capitale sociale di 200.000 lire.


L’Alfa Romeo gradì subito la squadra corse, fornendo il team modenese, in questo modo aveva la possibilità di partecipare a più corse, con una ottima pubblicità per il marchio milanese, senza dovere affrontare tutti gli oneri della logistica ed organizzazione sul campo di gara. L’esordio della Scuderia Ferrari avvenne il 26 marzo 1930 alla Mille Miglia con tre Alfa Romeo 6C 1750 condotte da Luigi Scarfiotti, Eugenio Siena e Mario Tadini. Nessuno dei tre piloti raggiunse il traguardo, ma Enzo Ferrari, già abile commerciante ed organizzatore, convinse i vertici del Portello a far correre le Alfa Romeo ufficiali con la nuova scuderia modenese. Nel 1931, oltre ai vari gentleman driver, con alcune Alfa Romeo della Scuderia Ferrari correvano anche piloti del calibro di Tazio Nuvolari e Luigi Fagioli e due anni dopo l'Alfa Romeo si ritirò dalle competizioni, cedendo le sue vetture da competizione ad Enzo Ferrari che continuò a farle correre cogliendo importanti vittorie sulle più importanti piste europee.