- di Massimo Campi
- Immagini © Raul Zacchè/Actualfoto; Massimo Campi
Derek Bell nasce in Inghilterra a Pinner il 31 ottobre del 1941. Il debutto come pilota avviene nel 1962, con una Lotus Seven della scuola di Jim Russel. Ben presto corre in monoposto e tra il 1965 ed il 1967 conquista ben 13 vittorie in F.3 che gli aprono la via nel 1968 alla F.2 dove corre con una Brabham BT23 Ford. Bell è un giovane promettente ed entra a far parte della squadra ufficiale Ferrari nella formula cadetta assieme ad Andrea De Adamich, Tino Brambilla e Clay Ragazzoni. In F.2 corre fino al 1973, conquista una sola vittoria a Montjuich Park nel 1970 con una monoposto di “Sir” Jack Brabham, ma corre anche con le vetture di John Surtees. Il debutto nella massima formula avviene su una Ferrari 312, nel 1968 a Monza, ma non vede la fine della gara e si deve ritirare. Nella sua carriera disputa nove gran premi tra il 1968 ed il 1974, conquistando solamente un punto mondiale nel 1970 nel G.P. degli Stati Uniti a Watkins Glen, al volante di una Surtees TS7-Ford. Nella massima formula corre anche con una Mc Laren, con la Brabham e disputa anche due gare da pilota ufficiale con la Tecno dei fratelli Pedrazzani.
La carriera di Derek Bell ha una svolta importante quando inizia a correre con le ruote coperte. John Wyer nel 1971 lo alterna a Jo Siffert sulla Gulf-Porsche 917 e la prima vittoria in una gara mondiale arriva alla 1000 Km di Buenos Aires, la gara dove si consuma il dramma di Ignazio Giunti.
Finita l’avventura Porsche, John Wyer nel 1972 crea la Mirage e Derek Bell è uno dei principali piloti della scuderia britannica. Corre in coppia con Carlos Pace e Mike “The Bike” Hailwood con il quale conquista nel 1973 la vittoria nella 1000 Km di Spa. Nel 1974 è pilota ufficiale dell’Alfa Romeo, che corre nel mondiale Marche con la 33TT12, ma a Le Mans, lasciato libero dalla squadra italiana, corre con la Mirage in coppia con Jacky Ickx e vince la sua prima maratona della Sarthe.
Derek Bell a Le Mans è considerato una leggenda vivente: ha debuttato nel 1972 giungendo ottavo con una Ferrari 365 GT ed il suo palmares è uno dei più ricchi nella storia della corsa. Sono ben 26 le edizioni che lo hanno visto al via, ed in questa speciale classifica è superato solamente da Henry Pescarolo e Bob Wollek, ma è tra i primi in assoluto in quanto a vittorie, ben cinque, superato nella storia solamente da Tom Kristensen con nove e Jacky Ickx che ne conta una più di lui.
La coppia Ickx-Bell è stato uno dei sodalizi più vittoriosi nella storia della 24 Ore di Le Mans con ben tre affermazioni: oltre a quella del ’73 con la Mirage-Ford, l’inglese ed il belga sono saliti nuovamente sul gradino più alto del podio con la Porsche 936 nel 1981 ed ‘82. La Porsche è la casa con la quale Derek Bell ha avuto più affermazioni e con la 962 è giunto nuovamente primo a Le Mans nel 1986 ed in coppia con Hans Stuck ed Al Holbert nel 1987, completando il poker di vittorie. Derek Bell è stato per due volte campione del Mondo per la categoria Prototipi, nel 1985 (in coppia con Hans Stuck) e nel 1986, entrambe le volte al volante delle vetture ufficiali Rothmans Porsche ed è terzo nella speciale classifica dei piloti più vittoriosi nel mondiale sport prototipi con ben 21 affermazioni, superato solamente da Jacky Ickx e Jochen Mass, ma nel palmares vanno anche sommate ben 18 vittorie nella seria americana Imsa, di cui è stato vice campione nel 1985, sempre al volante di una Porsche.
La carriera agonistica di Derek Bell continua negli anni ’90 sempre al volante di vetture a ruote coperte, dove conta molto la sua lunga esperienza. Corre con vetture GT1 con i migliori team, alternando Le Mans, dove partecipa per l’ultima volta nel 1996 giungendo sesto con Grouillard e Wallace con gare anche oltre oceano dove corre con Nissan, Spice e Porsche.
In terra americana il nome di Derek Bell figura ben tre volte in cima alla classifica della gara più classica: la 24 ore di Daytona che ha vinto nel 1986, 1987 e 1989, in coppia con piloti del calibro di Al Unser Jr, Bob Wollek, Al Holbert e John Andretti sempre al volante di vetture di Stoccarda. Ed è proprio nella 24 ore della Florida che troviamo per l’ultima volta Derek Bell in una classifica: nel 1997, quando giunge settimo assoluto con la Ferrari 333SP del Team Momo, ponendo fine ad una invidiabile e longeva carriera agonistica, con vetture sempre di alto livello.