di Diego Onida
«È stata un'esperienza bellissima, purtroppo abbiamo perso il podio di gara 1 per una penalità, ma atmosfera intensa e affascinante che si respira, dovuta anche all'edizione del centenario ha regalato forti emozioni e per me è stata anche un'ottima occasione per imparare la pista, spero in un'ottica futura»: così David Fumanelli al termine della trasferta sul tracciato della Sarthe per la prova del campionato Michelin Le Mans Cup disputata a metà della scorsa settimana. Complice una penalità per un contatto nel proprio stint di gara, Fumanelli, alla guida di una Ferrari 488 GT3 Evo preparata dal team svizzero Kessel Racing insieme al pilota gentlemen turco Murat Cuhadaroglu, ha visto sfumare il podio nella prima manche dopo la bandiera a scacchi. E le cose non sono andate meglio il giorno seguente, quando ad essere penalizzato è stato il pilota turco con un "drive-through" in partenza. L'equipaggio elvetico ha chiuso così entrambe le prove al 14° posto di classe GT3, un risultato che il brianzolo definisce così: «Personalmente sono molto contento di gara 1, perché classifica ufficiale a parte, fare il podio a Le Mans con una griglia così competitiva è stato un ottimo risultato considerando che ero al debutto su quella pista – dice – Purtroppo non torniamo a casa con la coppa, ma resta la bella esperienza fatta e la buona prestazione».
Passano solo poche ore e Fumanelli è di nuovo protagonista nel fine settimana appena trascorso sul tracciato di Monza per una prova del campionato 12H Hankook. Sulla pista brianzola, Fumanelli insieme a L.M.D.V., Alessandro Cutrera, Marco Talarico, Marco Frezza ha portato al debutto nella serie la Ferrari 296 GT3 concludendo la gara al settimo posto assoluto, il sesto di classe GT3.
«È stata per noi una gara test anche perché con una vettura nuova a livello di BOP, l'organizzatore ha limitato le nostre prestazioni e il nostro passo non era all'altezza della concorrenza – continua – L'obiettivo è stato quindi viverla come una gara di prova per sviluppare la vettura nel corso di una gara di durata». Prova conclusa positivamente; la vettura di Maranello non ha infatti accusato problemi di natura elettrica o meccanica nel corso della gara nonostante il caldo del fine settimana: «Sicuramente potrà essere migliorata ed è una vettura molto più facile da guidare rispetto alla 488 – spiega – Ha tantissimo potenziale ancora da sbloccare e dobbiamo svilupparla bene sul piano del set up per renderla ancora più performante». Solo qualche giorno di riposo e un altro appuntamento attende il pilota brianzolo. Questo fine settimana, Fumanelli scende in pista infatti sul tracciato dell'Hungaroring per il terzo round stagionale del campionato internazionale GT Open. Lasciata nei box la vecchia 488 GT3, in terra magiara il team Kessel schiera in classe Pro-Am due Ferrari 296 GT3, una affidata al duo Nicolò Rosi e Niccolò Schirò e l'altra all'equipaggio Frédéric Jousset e David Fumanelli: «Abbiamo deciso di portare al debutto la nuova vettura per non ritardare ulteriormente la fase di sviluppo anche se questa non è forse la pista più ideale come feeling per l'esordio – conclude – Dovremo vedere con il BOP presente in questa serie come si comporta la vettura ed è per questo che sia per me sia per il mio compagno sarà principalmente una gara test».
Al via della gara che si snoda sulle colline alle porte di Budapest, sono previsti 34 equipaggi con una new entry proveniente dalla Repubblica Ceca, il Mirage Motorsport e il rientro dopo l'esordio nella gara d'apertura di Portimão del team Al Manar Racing e Liqui Moly Team Engstler. Dopo la prova unica disputata alla fine di maggio sulla pista di Spa-Francorchamps, la serie GT Open torna qui al tradizionale doppio appuntamento nel weekend. Due le gare in programma, la prima della durata di 70 minuti sabato alle ore 14,25 mentre il giorno seguente il via di gara due è previsto alle ore 14.