> di Luciano Passoni
“La moto MAS - Alberico Seiling. Storia di un italiano che costruiva motociclette”: il titolo e il sottotitolo sono già un racconto che traccia il percorso del contenuto; il nome di una azienda, una fabbrica ormai scomparsa da mezzo secolo, e quello del suo fondatore, nato a Monaco nel 1895, ma che diventerà, attraverso varie vicissitudini ed una guerra mondiale (1915-18) italiano.
Se diciamo che è un libro che non può mancare nella biblioteca degli appassionati motociclisti esprimiamo un concetto riduttivo, questa è una pubblicazione, presentata dalla Libreria Automotoclub Storico Italiano nel corso dell’ASI MotoShow 2023 a Varano de’ Melegari, che può interessare veramente un pubblico ben più vasto.
E’ un romanzo storico, dove la moto è sì protagonista, molto meno però del personaggio Seiling, delle sue vicende personali, del suo peregrinare, nei primi venti anni della sua esistenza, tra l’Italia e la Germania, sino all’affermazione definitiva, come costruttore, nella Milano degli anni ‘20/30, che insieme a Torino è centro d’’interesse nazionale per il nascente mondo motoristico.
L’amore per la moto e l’amore per Enrica De Angelis, conosciuta da adolescente a Terni, negli anni del suo primo periodo italiano, che diventerà sua moglie nel 1922. Contemporaneamente nasce la M.A.S. (Motori Ausiliari Seiling) che produrrà, con progetti suoi, motori per biciclette. Le dinamiche industriali vogliono che le prime produzioni siano destinate alla ditta tedesca dove lavora il fratello Ernst (1898), almeno sino al 1925. Nel 1930 Alberico rinunzia alla cittadinanza tedesca e diventa italiano.
La sua produzione ora è concentrata non solo sulle biciclette a motore ma si amplia a motocicli, sidecar, motocarri e motofurgoni, da 175, 250, 350 e 500 cc. La filosofia aziendale lo vuole partecipe di un gran numero di competizioni di regolarità e durata, più che di velocità, dell’epoca; dalla Milano-Taranto, alla 6 giorni internazionale, Parigi-Nizza, 2000 km in Germania e via dicendo. Prende il via anche lui per dare esempio di una moto che, se pur fatta per “tutti i giorni”, ha caratteristiche tali di affidabilità che può partecipare anche alle gare. Alcune vicissitudini del secondo dopoguerra lo vedono cedere l’attività della MAS per altre strade, anche fuori dai confini nazionali, sino alla sua morte a Milano nel 1961.
Il gusto della lettura si somma al piacere di sfogliare un libro pieno di vicende, episodi, aneddoti, immagini e documenti significativi di un’epopea abilmente disegnata dal pronipote Andreas, insieme alla moglie Klaudia, per una storia familiare che meritava di essere raccontata e conosciuta.
(“La moto MAS - Alberico Seiling. Storia di un italiano che costruiva motociclette” – Andreas e Klaudia Seiling – Libreria A.S.I. – ISBN 9788898344918)