Testo di Massimo Campi
Immagini di ©Raul Zacchè
Da oltre 70 anni i cancelli di Maranello rappresentano il punto di partenza di una storia fatta di fascino e stile che ha conquistato il mondo intero. Il Grand Tour comincia qui e segna le sue tappe nelle più affascinanti città del mondo: il glamour delle luci di Parigi, le avanguardie londinesi, l’energia travolgente di New York e degli Stati Uniti, passando dal lusso medio-orientale e terminando con l’estetica millenaria della Cina e dell’Estremo Oriente, Ferrari si racconta attraverso momenti memorabili e personaggi che nel tempo hanno scelto le sue auto come simbolo di bellezza e prestigio.
I numerosi successi sui campi di gara, a partire dalla prima vittoria al Gran Premio di Roma sul circuito di Caracalla, hanno trascinato a macchia d’olio le preferenze prima dei piloti poi di gentleman drivers e celebrities, rimasti folgorati da quel fascino speciale e vincente prerogativa di Ferrari, sempre rivoluzionaria e all’avanguardia nella raffinata meccanica e nella bellezza delle forme.
Immagini di ©Raul Zacchè
Da oltre 70 anni i cancelli di Maranello rappresentano il punto di partenza di una storia fatta di fascino e stile che ha conquistato il mondo intero. Il Grand Tour comincia qui e segna le sue tappe nelle più affascinanti città del mondo: il glamour delle luci di Parigi, le avanguardie londinesi, l’energia travolgente di New York e degli Stati Uniti, passando dal lusso medio-orientale e terminando con l’estetica millenaria della Cina e dell’Estremo Oriente, Ferrari si racconta attraverso momenti memorabili e personaggi che nel tempo hanno scelto le sue auto come simbolo di bellezza e prestigio.
I numerosi successi sui campi di gara, a partire dalla prima vittoria al Gran Premio di Roma sul circuito di Caracalla, hanno trascinato a macchia d’olio le preferenze prima dei piloti poi di gentleman drivers e celebrities, rimasti folgorati da quel fascino speciale e vincente prerogativa di Ferrari, sempre rivoluzionaria e all’avanguardia nella raffinata meccanica e nella bellezza delle forme.
Luoghi iconici e personaggi indimenticabili sono gli elementi di una lunga, bellissima storia che si dipana tra tempo e spazio, e che vede Ferrari sempre protagonista insieme alle sue auto da sogno. Il Grand Tour termina idealmente in Italia, con l’ultima nata della casa del Cavallino Rampante che reinterpreta in chiave contemporanea l’eleganza e la raffinatezza del lifestyle tipico della Dolce Vita degli anni ‘50-’60 e che qui viene presentata al mondo intero dal palcoscenico della Città Eterna.
Eleganza rappresentata da alcune vetture iconiche e pezzi realizzati in pochi esemplari. Si parte dalla Ferrari 166 Inter del 1949, con il suo V12 di 2 litri, la prima vettura di Maranello per i facoltosi clienti che si stavano innamorando delle vetture che vincevano le gare con l’insegna del cavallino rampante.
Sportività, eleganza e confort, è questo lo slogan di Maranello per la Portofino. Una spider eccezionalmente versatile con un nome particolarmente evocativo presentata nel 2018. L’ultima nata è la Roma, presentata nel 2020, una coupé 2+2 a motore centrale-anteriore, caratterizzata da un design senza tempo, da una spiccata raffinatezza e da guidabilità e prestazioni di assoluta eccellenza. Il richiamo è quello della “dolce vita”, grazie al suo stile inconfondibile, la vettura reinterpreta in chiave contemporanea il lifestyle della città di Roma tipico degli anni ‘50-‘60, caratterizzato dalla leggerezza e dal piacere di vivere.
Immagini di ©Raul Zacchè
Eleganza rappresentata da alcune vetture iconiche e pezzi realizzati in pochi esemplari. Si parte dalla Ferrari 166 Inter del 1949, con il suo V12 di 2 litri, la prima vettura di Maranello per i facoltosi clienti che si stavano innamorando delle vetture che vincevano le gare con l’insegna del cavallino rampante.
La rassegna continua con la 250GTL del 1962, la versione più grande e più lussuosa della 250 GT Berlinetta.
La 330 GT 2+2 fu presentata al Salone di Bruxelles nel gennaio del 1964, per sostituire la 250 GT 2+2, montava il V12 derivato da quello progettato da Gioachino Colombo con la cilindrata portata a 4 litri.
La 275 GTB nasce come erede delle Ferrari 250 e nel 1966 a Parigi viene presentata una versione con 4 alberi a camme, chiamata GTB/4 sempre disegnata da Pininfarina. Sulle 275 vennero adottate, per la prima volta su una vettura gran turismo Ferrari, le sospensioni a 4 ruote indipendenti e il cambio a 5 rapporti.
La 365GTB/4 del 1968 è l’ultima 12 cilindri a motore anteriore prodotta dalla fabbrica ancora diretta da Enzo Ferrari. Si dice che il nome non ufficiale di Daytona sia stato applicato dai media piuttosto che dalla Ferrari per commemorare il leggendario traguardo 1-2-3 della Ferrari alla 24 Ore di Daytona 1967. La piccola Dino 246 del 1969 è la prima vettura di serie a motore posteriore uscita dai cancelli della fabbrica. Monta il piccolo V6, lo stesso propulsore viene montato dalla Dino prodotta dalla Fiat, con un accordo nato negli anni ’60. La linea, studiata da Leonardo Fioravanti alla Pininfarina, sarà la base delle future berlinette del cavallino rampante.
Il salto temporale diventa lungo, ormai Enzo Ferrari è scomparso, la Fiat comanda nella produzione di serie, che ha aumentato notevolmente la produzione.
Il salto temporale diventa lungo, ormai Enzo Ferrari è scomparso, la Fiat comanda nella produzione di serie, che ha aumentato notevolmente la produzione.
Ma i grandi collezionisti vogliono prodotti di classe e nel 2004 arriva la 612 Scaglietti, la coupé immatricolata come 2+2 posti, che sostituisce la 456, con il V12 di 5.7 litri. La Ferrari 599 GTB Fiorano è stata progettata con diversi obiettivi specifici in mente: aumentare il piacere di guida, garantire prestazioni, comfort, ergonomia e sicurezza.
La Ferrari FF è super modello firmato Pininfarina con la trazione integrale ma soprattutto un'auto che ha l'eleganza, la bellezza e l'arte nella sua anima, ed un'allure sofisticata. La Ferrari F12tdf rende omaggio al Tour de France, la leggendaria gara di durata francese che vide la Ferrari protagonista assoluta durante gli anni ‘50 e ’60. È una evoluzione dalla F12 Berlinetta con il V12 ulteriormente potenziato a 780 cv e costruita in soli 799 esemplari per un gruppo selezionato di fedelissimi della Ferrari.
La Ferrari FF è super modello firmato Pininfarina con la trazione integrale ma soprattutto un'auto che ha l'eleganza, la bellezza e l'arte nella sua anima, ed un'allure sofisticata. La Ferrari F12tdf rende omaggio al Tour de France, la leggendaria gara di durata francese che vide la Ferrari protagonista assoluta durante gli anni ‘50 e ’60. È una evoluzione dalla F12 Berlinetta con il V12 ulteriormente potenziato a 780 cv e costruita in soli 799 esemplari per un gruppo selezionato di fedelissimi della Ferrari.
Immagini di ©Raul Zacchè