mercoledì 23 febbraio 2022

Asian le Mans Series/Poca fortuna per David Fumanelli e la Ferrari 488 GT3 di Kessel Racing


- di Diego Onida

Si è chiuso con un doppio decimo posto nelle ultime due gare disputate sabato e domenica scorsa sul circuito di Yas Marina di Abu Dhabi, l’avventura di David Fumanelli nel campionato Asian le Mans Series.

Un risultato certo sotto le aspettative della vigilia per il brianzolo, costretto però a rinunciare ai primi due appuntamenti della serie corsi sulla pista di Dubai a causa di un problema fisico ad uno dei due piloti che insieme a Fumanelli si sono alternati nell’abitacolo della Ferrari 488 GT3 preparata dal team svizzero Kessel Racing. «Purtroppo nella notte dopo le qualifiche della prima gara del campionato, il nostro pilota bronze (il polacco Michael Broniszewski, ndr) ha accusato problemi di pressione e di cuore – dice il pilota – Da qui la decisone per precauzione di ritirare la vettura per queste prime due tappe inaugurali della serie. Un peccato – aggiunge – perché le qualifiche erano andate molto bene ottenendo il nono tempo per gara 1 ed il secondo per la gara 2».

L’equipaggio della vettura di Maranello, che oltre a Broniszewski e Fumanelli, ha visto impegnato anche il danese Mikkel Jensen, è riuscita ad ottenere un parziale riscatto nelle prove della settimana successiva, nonostante le prestazioni delle vetture del cavallino rampante non siano state all’altezza di quelle raggiunte sulla pista di Dubai, anche a causa del Balance of Performance.

«Le Ferrari hanno subito un grosso depotenziamento e questo ci ha un po' tagliato fuori dalla concorrenza – continua Fumanelli – Ciò nonostante sono soddisfatto perché siamo stati tra le Ferrari più competitive, specialmente sul passo gara. Purtroppo le due gare sono state condizionate entrambe da due contatti al via, in una abbiamo forato e nell’altra danneggiato particolarmente la vettura e questo ci ha penalizzato ulteriormente».

Oltre alla perdita di tempo ai box per le necessarie riparazioni, questo ha comportato anche una vettura poco performante nella rimanente parte di gara. Alla fine è arrivato il decimo posto finale, un risultato inferiore alle aspettative, ma che Fumanelli commenta così: «Siamo entrati comunque nei migliori dieci di classe e in un campionato di così alto livello con 23 macchine al via è un risultato positivo, anche se certamente ci aspettavamo di più e avremmo voluto ottenere un piazzamento migliore».

Beffa finale invece per l’altro equipaggio del team Kessel impegnato in classe Pro-Am, al quale non è bastato il doppio successo nelle ultime due prove per aggiudicarsi il titolo. La vettura numero 57 condotta da Robert Ziemian, Francesco Zollo e Axcil Jefferies nonostante la parità assoluta di punti in classifica, ha dovuto cedere il titolo alla Mercedes AMG GT3 del team SPS Automotive condotta dal tedesco Valentin Pierburg, l’inglese John Loggie e il canadese Mikael Grenier avendo la vettura tedesca, ottenuta la vittoria per prima.