Brescia, 9 gennaio 2022 – Una tappa impeccabile, la più complessa tecnicamente dall'inizio di questa avventura nel deserto dell'Arabia Saudita. La squadra corse Angelo Caffi ha raggiunto oggi il bivacco di Al Dawadimi dopo che Luciano Carcheri e Giulia Maroni sulla Nissan Terrano 1 di Gruppo H3 hanno percorso quasi 600 chilometri con ben 6 settori cronometrati confermando il quarto posto di Gruppo e risalendo al quarantaduesimo assoluto.
Non poteva esserci modo migliore per riprendere dopo la giornata di riposo e soprattutto per esorcizzare le voci che volevano un annullamento della Dakar Classic dopo i fatti di cronaca avvenuti a Jeddah qualche giorno fa. L'equipaggio italiano è stato protagonista di una prestazione particolarmente notevole. Non era facile: oggi erano 5 i controlli di regolarità e uno quello di navigazione, su piste poco battute molto sabbiose e piuttosto tecniche.
"Siamo arrivati ad un punto in cui, data la posizione di classifica, è importante spingere ma anche considerare il veicolo. Per arrivare a Jeddah fa qui in avanti serve anche controllo e attenzione per salvaguardare la vettura che comincia ad avere sulle spalle qualche migliaio di chilometri" ha commentato Carcheri.
"La tappa di oggi era molto mossa - ha aggiunto Giulia Maroni - sassosa a tratti, sabbiosa in altri e con piste non sempre lineari dove la navigazione era molto importante. Abbiamo un ottimo feeling in abitacolo, siamo soddisfatti".
"La differenza di qui in avanti la farà tutto questo: previsione, velocità e sensibilità. Un cocktail non facile da gestire, ma siamo pronti" ha concluso Carcheri.
La prossima tappa, 10 gennaio | Al Dawadimi-Wadi Ad Dawasir
Tappa principalmente di dune con 743 chilometri complessivi, una delle più lunghe di questa edizione. Si parte alle 5:45 locali con un trasferimento di 122 chilometri per affrontare poi in successione quattro settori cronometrati. Il primo con media imposta di 80,13 km/h, il secondo 99,95 km/h, il terzo 90,80 km/h e il quarto 69,32 km/h. Non sarà una passeggiata. Seguiranno poi 330km di trasferimento per raggiungere il bivacco di Wadi Ad Dawasir.