Sei podi conquistati nelle tappe sinora disputate, powertrain tanto performante quanto affidabile e massima competitività sin dal debutto per l’innovativo prototipo elettrico con range extender Audi RS Q e-tron. La Casa dei quattro anelli è pioniere della rivoluzione energetica nei rally raid.
“Quello che il nostro team ha dimostrato sino ad oggi mi ha impressionato”, afferma Oliver Hoffmann, Membro del Board per lo sviluppo tecnico di Audi AG. “Audi RS Q e-tron è stata sviluppata in tempi record. Nonostante ciò, siamo risultati immediatamente competitivi. I piloti, i navigatori, i meccanici e tutti i collaboratori attivi sul progetto Dakar hanno fatto un grande lavoro. L’innovazione tecnologica che abbiamo introdotto in occasione del rally raid più difficile al mondo soddisfa pienamente le nostre aspettative”. L’equipaggio composto da Carlos Sainz e Lucas Cruz ha regalato un’iniezione d’entusiasmo al team già al quarto giorno gara, portando per la prima volta nella storia Audi RS Q e-tron sul gradino più alto del podio. Nel deserto dell'Arabia Saudita, i tre volte vincitori della Dakar sono risultati i più veloci lungo i 338 chilometri da Al Artawiya ad Al Qaisumah, facendo registrare una straordinaria media di 138 km/h.
Dopo sette giorni di gara, il bilancio del team Audi Sport annovera una vittoria, due secondi e tre terzi posti di tappa. Oltre a Sainz/Cruz, il quattordici volte vincitore della Dakar Stéphane Peterhansel con il navigatore Edouard Boulanger e Mattias Ekström/Emil Bergkvist, che prendono parte per la seconda volta al raid, hanno contribuito al risultato di squadra.
“Lo spirito di coesione che anima il team mi rende orgoglioso”, afferma Julius Seebach, Amministratore Delegato di Audi Sport GmbH e Responsabile delle attività sportive internazionali del Brand. “La fase di preparazione è stata estremamente intensa per essere ‘race ready’ alla partenza. Il progetto Audi RS Q e-tron è stato realizzato in tempi record, circa 12 mesi, e rappresenta la massima espressione del claim Vorsprung durch Technik (All’avanguardia della tecnica)”. Tra la prima accensione della vettura, avvenuta il 30 giugno 2021 presso il Competence Center Audi Motorsport di Neuburg an der Donau, e il prologo della Dakar l’1 gennaio 2022 a Ha’il sono intercorsi solo 6 mesi per realizzare la vettura da competizione del Brand più evoluta e complessa di sempre. “I risultati ottenuti sinora – prosegue Julius Seebach – sono superiori alle più rosse aspettative di qualsiasi debuttante alla Dakar”.
L’innovativo prototipo elettrico con range extender introduce nei rally raid un concept tecnico che costituisce un unicum nel panorama del motorsport, fungendo al contempo da laboratorio per i componenti dei powertrain elettrici di domani. Audi RS Q e-tron è dotata di tre powertrain derivati dalla monoposto Audi e-tron FE07 di Formula E: due MGU (Motor Generator Unit), una in corrispondenza di ciascun assale, si occupano della trazione, mentre una terza unità agisce quale generatore per contribuire alla ricarica della batteria ad alto voltaggio. Non essendo possibile attingere energia nel deserto, Audi ha optato per una soluzione on board: l’accumulatore viene rifornito durante la marcia grazie all’azione di un range extender. Funzione, quest’ultima, affidata al performante quattro cilindri TFSI – turbo a iniezione diretta della benzina – derivato dal DTM, il Campionato Tedesco Turismo.
Ciò significa che la trasmissione di Audi RS Q e-tron è elettrica al 100%. Audi percorre in modalità full electric anche le interminabili sezioni di trasferimento caratteristiche del rally raid africano.
Lungo i 4.700 chilometri sinora percorsi, Audi ha affrontato le incognite tipiche della Dakar. Alle difficoltà di navigazione della seconda giornata si sono aggiunti i problemi alle sospensioni che hanno privato il team delle ambizioni di successo finale. Stéphane Peterhansel, a causa del contatto con una pietra, ha danneggiato radicalmente i bracci della sospensione posteriore sinistra ed è stato costretto ad attendere l’intervento del camion assistenza, accumulando oltre 16 ore di penalità. Il transalpino, non perdendosi d’animo, si è messo al servizio della squadra ed è intervenuto a vantaggio di Carlos Sainz nel corso della sesta e settima tappa, fornendo i propri ammortizzatori. “Un atteggiamento da vero campione oltre che una straordinaria dimostrazione di coesione all’interno della squadra” ha affermato Julius Seebach.
Il team sta apportando in loco dei miglioramenti alla vettura, mentre Stefan Dreyer, Responsabile Sviluppo Audi Sport per i progetti sportivi, ha già individuato una serie di interventi a medio e lungo termine. “Siamo sorpresi di come gli unici ostacoli incontrati sinora riguardino componenti convenzionali quali le sospensioni. È impressionante come il nostro innovativo concept tecnico, portato al limite durante ogni tappa, abbia funzionato perfettamente risultando oltretutto immediatamente competitivo” afferma Dreyer. “Allo stesso tempo, siamo consapevoli che la strada da percorrere sia ancora lunga. E impegnativa. Il nostro obiettivo rimane quello di arrivare a Jeddah tra una settimana con tutte e tre le vetture”.
Dopo oltre 8.000 chilometri, i partecipanti alla Dakar raggiungeranno la città portuale sul Mar Rosso il 14 gennaio. Attualmente, Mattias Ekström è il migliore dei piloti Audi – 14 esimo in classifica generale – mentre Carlos Sainz e Stéphane Peterhansel occupano rispettivamente la 25esima e 71esima posizione.
(Credits: Audi Ufficio Stampa)