Alla prossima edizione di Motor Bike Expo, 13/16 gennaio in fiera a Verona, all'interno del Custom District – nuovo progetto al padiglione 1 – ci sarà anche il Rumblers Car Club.
Nato nel 1996 a New York City, il Rumblers Car Club e questo evento sancisce il riaffiorare della tradizionale cultura delle Hot Rod e delle Custom Car; che risale agli anni '30, quando i primi appassionati si sfidavano nelle spiagge della California con le loro auto modificate. Questo club viene istituito per far fronte ad un'altra tendenza: quella degli "street rod" che secondo i fondatori, stava gettando nel buio l'intera scena custom americana degli anni '80 con modifiche in fibra di vetro e alluminio billet. Le macchine dei membri del club venivano per la maggior parte autoprodotte, recuperando tecniche tipiche degli anni '50 e '60, è così che dai garage del Bronx nasce uno stile di vita, con una serie di regole che daranno vita al "Car Club".
I veicoli del club dovevano essere pre 1960 e necessariamente "two doors", solo le automobili marcianti erano ammesse e dovevano essere costruite (non acquistate). Anche la costruzione aveva tutta una serie di regolamentazioni interne, che trovano fedele riscontro anche oggi: le auto possono essere abbassate e aggiornate al fine di migliorare le prestazioni e la funzionalità. Deve essere seguito sempre un filone conforme al periodo di riferimento nella "customizzazione" tanto per accessori che colorazione ed interni. Sono così preferibili le motorizzazioni e le meccaniche tipiche del periodo di ispirazione, le tinte sono generalmente "suade" monocromatiche satinate o opache, l'utilizzo parsimonioso del "metalflake" è indicato per tetti e/o particolari, il "shaved & frenched" insieme al "top chopping" sono le basi per la costruzione di "mild" e "total custom". Sono tassativamente vietati accessori che ne farebbero dei "carrozzoni" quali appendici, spoiler, neon, sistemi di fiamme dagli scarichi, claxon bucolici e dadi pelosi in stile rockabilly. Sono inoltre tassativamente vietate auto sul carrello.
I principali elementi di caratterizzazione di questo Club sono lo stile dei mezzi e la placca del "Dirty Devil". Il Rumblers CC è un club internazionale, suddiviso in "chapter" locali con diffusione in USA, Germania, Italia, Lussemburgo, Belgio, Francia e Giappone oltre alle "Chapter Nomads" per i membri senza chapter locale di riferimento. Si può entrare a far parte del Rumblers CC solo ed esclusivamente dopo una serie di tappe che ogni aspirante membro deve superare. Il percorso vede infatti un periodo "hangaround" seguito da uno di "supporter" per passare alla prova vera e propria del "prospect" per diventare infine "membro" solo ed esclusivamente con il consenso dei membri della chapter. E' comunque condizione vincolante possedere una macchina americana 2 porte pre 1960.
Dal 2009 il Club è ufficialmente rappresentato in Italia da due Chapter: Milano e Roma. Anche nel nostro Paese il Club nasce con l'obiettivo di supportare la diffusione della cultura sui "Classic Hot Rod and Kustom Car" uno stile semplice ed immediato di modificare e realizzare veicoli, che valorizza molto più la capacità del suo realizzatore a discapito del valore economico "investito" nel veicolo stesso. Il Rumblers CC ha altresì l'intento di supportare la crescita della cultura custom in Italia tramite l'organizzazione di eventi e manifestazioni volte a comunicare le caratteristiche e la storia di questi mezzi.
Al Custom District di Motor Bike Expo il Club proporrà alcuni esemplari unici di Hot Rod. L'appuntamento è al Padiglione 1 di Veronafiere, dal 13 al 16 gennaio 2022.
FOTO DAVIDE STORI