sabato 20 novembre 2021

La Porsche 911 GT3 ispirata alla 956 che vinse Le Mans nel 1985 con Paolo Barilla



Foto, trofei e tute da competizione sono i ricordi tipici di una carriera nel mondo dei motori. Paolo Barilla, vincitore assoluto a Le Mans nel 1985 al volante di una Porsche 956 di sua proprietà, ha scelto invece un modo diverso e molto più dinamico di ricordare il suo più grande successo sportivo: in occasione del suo 60° compleanno, è stato il primo cliente a realizzare un progetto di auto insieme a Porsche Exclusive Manufaktur nell'ambito del nuovo programma Sonderwunsch (in italiano “Desideri Speciali”).
Il progetto, denominato "l'auto dei sogni", ha visto la partecipazione attiva di Porsche Italia, che ne ha seguito da vicino ogni fase di avanzamento. Centralità del cliente e lavoro di squadra sono i valori messi in campo dalla filiale italiana della Casa di Zuffenhausen nel corso dei tre anni impiegati per la realizzazione della vettura, rendendo possibile l’avversi di un sogno.
L'imprenditore italiano voleva progettare una Porsche 911 GT3 (992) unica, basata sulla vettura con cui aveva vinto a Le Mans, ed essere coinvolto direttamente nella sua creazione. Oltre alla caratteristica livrea da competizione in tinta Summer Yellow, con l’aggiunta di bianco e nero, quest'auto speciale riporta sul cofano e sulle portiere il numero 7 della fortunata gara. Anche altri particolari, come l'ala posteriore e la leva del cambio, sono stati reinterpretati e in parte sviluppati autonomamente.

"Al centro del brand Porsche si colloca l'esperienza esclusiva per il cliente", sostiene Alexander Fabig, responsabile Personalizzazione e settore Classic di Porsche AG. "Ecco perché il programma Sonderwunsch, notevolmente ampliato, costituisce un'altra pietra miliare a supporto dell’ 'entusiasmo dei clienti' nel mondo. E questo progetto automobilistico è il fiore all'occhiello del lavoro di personalizzazione svolto da Porsche Exclusive Manufaktur".

"Negli anni Ottanta ho avuto la possibilità di guidare la straordinaria Porsche 956, un'auto iconica quanto a prestazioni ed estetica", racconta Paolo Barilla, ex pilota e vicepresidente del noto gruppo alimentare italiano. "La trasposizione di alcuni elementi in una moderna GT3 ripropone quel ricordo in maniera emozionante e vitale - tanto per me quanto per le persone che mi sono vicine".

Come spiega Alexander Fabig, responsabile Personalizzazione e Classic di Porsche AG, "la collaborazione con Paolo Barilla ha rappresentato un progetto molto speciale anche per Porsche. Perché non solo la 911 GT3 realizzata artigianalmente è una vettura fortemente personalizzata, ma anche il suo processo di progettazione è unico".

Una delle particolarità di questa 911 GT3 è la sua vistosa finitura esterna che si declina nella tonalità Summer Yellow, con l'aggiunta del bianco e nero, e che riproduce il motivo a strisce della storica auto da corsa. Sono verniciati in Summer Yellow anche il sotto-paraurti anteriore e gli anelli di rifinitura dei fari. Il design dei cerchi mono-dado trae ispirazione dai cerchi della Porsche 956. Quando venivano usati nelle gare, questi erano dotati di prese d'aria lamellari di colore bianco. Si è dunque optato per il bianco per i cerchi anteriori della 911 GT3, mentre l'asse posteriore è verniciato in una moderna tonalità dorata.
Anche le estremità dello spoiler posteriore richiamano la linea e la geometria del loro storico predecessore. I campioni dei componenti sono stati inizialmente sviluppati mediante prototipazione rapida. Naturalmente, bisognava mantenere le prestazioni aerodinamiche e, in particolare, l'equilibrio tra l'asse anteriore e quello posteriore, così si è pensato di coinvolgere nel progetto, fin dall'inizio, gli ingegneri aerodinamici addetti allo sviluppo della 911 GT3 di serie. 

L'ala posteriore modificata è stata testata nella galleria del vento per verificarne le caratteristiche di flusso. Sulle fiancate dell'auto spicca la sigla "PB 60", a indicare le iniziali e l'età di Paolo Barilla. Lo stile di questo logo è ispirato alla grafica del principale sponsor della storica vettura vincitrice a Le Mans.
Nell'abitacolo domina il nero, come ci si può aspettare da un'auto da corsa. I batti-tacco e gli inserti decorativi gialli sul cruscotto lato passeggero presentano un logo concepito espressamente per il cliente. Il logo abbina il codice 956, il logo "Le Mans 1985" e il profilo stilizzato dell'auto da corsa. Sui poggiatesta sono ricamati questo logo e il tracciato del 1985. La leva del cambio ricorda la sfera di magnesio della 956 da corsa e costituisce un elaborato manufatto realizzato su misura: la parte superiore è stata ricavata per fresatura da un blocco di alluminio e la superficie è stata sottoposta a sabbiatura.

All'interno del nuovo programma Sonderwunsch, il cliente ha assunto il ruolo di responsabile del progetto. In quanto membro del team di progetto, composto da esperti di Porsche Exclusive Manufaktur e del reparto di progettazione Porsche Style, Barilla ha partecipato in prima persona alla creazione dell'auto dei suoi sogni. Ci sono voluti in tutto tre anni per completare il processo, dai primi schizzi di progettazione fino alla verifica della fattibilità tecnica e alla costruzione. Il lavoro di sviluppo è iniziato partendo dal modello GT3 precedente, dato che la 992 si trovava ancora nella fase di sviluppo di serie.

"Spesso durante questo progetto avremmo avuto buone ragioni per dire 'Non funzionerà' o 'È troppo complicato' ", ha commentato Philipp Setter, responsabile della Consultazione con i Clienti per il programma Sonderwunsch di Porsche Exclusive Manufaktur. "Una volta che abbiamo deciso di accettare la sfida, ci siamo spinti oltre i limiti e siamo riusciti a ottenere molto. Grazie alla sua visione chiara e alla sua capacità di gestire tempistiche strette e processi decisionali, Paolo Barilla si è dimostrato il cliente e il project manager ideale per questo ambizioso progetto".

"Il contatto diretto con il cliente è quanto di meglio un designer possa avere", afferma Grant Larson. Insieme a Harm Lagaay, Grant Larson ha progettato la prima Boxster e attualmente è il responsabile dei progetti speciali di Porsche Style. "Lavoro per Porsche perché è qui che si progettano le auto dei sogni. Ma i progetti Sonderwunsch si collocano in una dimensione diversa: lo scambio di idee con il cliente è di grande soddisfazione e ci aiuta a capire meglio quali sono i desideri dei nostri clienti, a beneficio del nostro lavoro quotidiano".

La sfida più grande per Larson è stata quella di trasferire i motivi grafici da un'auto da corsa estremamente piatta e squadrata alle forme più arrotondate dell'attuale 911. "A livello geometrico si tratta di auto molto diverse", ha spiegato Larson. "Non si poteva trasferire il layout in rapporto 1:1". Inizialmente, ha lavorato in modalità digitale al computer. Successivamente, le linee sono state proiettate su una scocca di prova mediante un dispositivo laser e sono state opportunamente dipinte. La vernice di prova è stata applicata tre volte prima che il designer Larson e il responsabile del progetto Barilla si ritenessero soddisfatti. Anche la tonalità gialla e calda doveva essere scelta con cura per essere in sintonia con il modello storico e per risultare d’effetto sia con la luce artificiale che con quella naturale diurna. Il team ha infine optato per il colore Summer Yellow ripreso dalla vasta cartella colori "Colour of Choice Plus" di Porsche Exclusive Manufaktur.

"Inizialmente avrei voluto spostare i numeri di gara sulle portiere, collocandoli più verso il centro della striscia bianca, ma Paolo Barilla ha insistito che il "7" doveva essere molto vicino al bordo, proprio come sulla sua auto da corsa", ricorda Larson. Nella fase di progettazione, ha piazzato sulla sua scrivania un modello in scala 1:43 dell'auto da corsa per trarne ispirazione.

Paolo Barilla si è recato presso lo stabilimento Porsche tre volte durante la fase di ideazione, per partecipare attivamente al progetto dalla fase di definizione delle specifiche fino al suo completamento. Durante la fase di realizzazione ci sono state consultazioni frequenti per telefono, e-mail e videoconferenza, seguite da ulteriori visite che Paolo Barilla ha effettuato utilizzando il suo tesserino personale di accesso alla fabbrica. "Paolo Barilla ha apprezzato molto questo dettaglio", dice Setter. "Quando il tesserino Porsche gli è stato consegnato di persona, è entrato ufficialmente a far parte del team e della nostra famiglia Porsche".

È diventato inoltre un addetto ufficiale alla produzione perché Barilla stesso ha eseguito personalmente la flangiatura del cambio sul motore sulla sua vettura unica, utilizzando un avvitatore a controllo di coppia. "Esperienze autentiche come queste sono in definitiva ciò che rende Porsche unica", sottolinea Setter. "I nostri clienti sono persone che in genere hanno visto e provato molte cose, ma per progetti di queste dimensioni cerchiamo sempre di aprire qualche porta in più che altrimenti rimarrebbe chiusa, e per una buona ragione." 

Credits: Porsche Ufficio Stampa