“Percorso e prove all’altezza del loro compito, quello di incoronare i Campioni del Mondo 2021”, questi i propositi espressi da Tiziano Siviero, Responsabile del Percorso e della Sicurezza, della squadra organizzativa di ACI Sport, coordinata da Antonio Turitto e capitanata sul campo dal Direttore di Gara Lucio De Mori, con gli aggiunti Fabrizio Fondacci e Mauro Furlanetto, per la costruzione di questa seconda edizione del FORUM8 ACI Rally Monza, valevole come round finale del FIA WRC.
Una selezione dei migliori passaggi già proposti un anno fa, con l’inserimento di qualche novità interessante. Sedici Prove Speciali, otto diversi tratti cronometrati da affrontare due volte, equamente distribuite dentro all’Autodromo Nazionale Monza e fuori nella provincia bergamasca.
Dopo lo shakedown di giovedì 18 novembre, si partirà con tre giornate di corsa a ritmi alti fino all’arrivo e la celebrazione finale previsti, in pista, a partire dalle ore 14.00 di domenica 21 novembre. Quattro prove dentro al “Tempio della Velocità”, tre con fondo misto tra asfalto e terra, la “Cinturato” (14,49 km) modificata e più lunga rispetto al 2020, la “Sottozero” (14,39 km) con un passaggio di giorno e uno in notturna e la Wolf Power Stage “Serraglio” (14,62 km), più sterrata e probabilmente fangosa delle altre, quindi la “Grand Prix” (10,29 km) unica prova tutta in pista, tutta su asfalto.
Quattro diversi anche i tratti asfaltati che si ramificano nella provincia di Bergamo, non troppo distanti da Monza. Si tratta di strade classiche per le gare di zona, conosciute molto bene soprattutto dai driver locali, poiché fanno parte del percorso del Rally Prealpi Orobiche, del Rally di Bergamo e del Rally Città dei Mille. L’unica vera prova inedita del Rally di Monza è la “San Fermo” (14,80 km), che insieme a “Gerosa” (10,96 km), “Costa Valle Imagna” (22,11 km), “Selvino” (24,93 km) compone il pacchetto delle speciali fuori dall’Autodromo.
GEROSA (10,96 km) [venerdì 19 novembre | SS1 ore 7.31 – SS3 ore 10.20]
Il Rally si aprirà con la prova speciale di Gerosa, la più breve tra quelle “esterne”. Si parte quindi dal paese di Brembilla con un tratto a carreggiata larga che porta proprio alla località di Gerosa, che offre il nome alla prova. Lì la strada sarà più stretta, sconnessa e soprattutto si prevede un fondo piuttosto umido oltre alla possibilità di trovare della nebbia considerato il passaggio alle prime ore del mattino. Nella parte finale richiede un cambio di ritmo con un tratto guidato. Una prova alla quale i piloti dovranno prestare attenzione nonostante il chilometraggio limitato rispetto alle altre. La stessa che un anno fa ingannò Evans, che lasciò su quel tratto la rincorsa al titolo.
COSTA VALLE IMAGNA (22,11 km) [venerdì 19 novembre | SS2 ore 8.16 – SS4 ore 11.08 Live TV]
Traiettorie rapide e velocità daranno inizio al tratto della “Costa Valle Imagna”. Dopo un’inversione destra si arriva al paese che dà il nome alla prova, per proseguire ancora con una parte veloce che porta al Valico di Val Cava a 1.340 metri di altitudine. Quindi, come classico tratto di montagna, dal punto più alto si passa ad una discesa che si allunga per 10 km con curve difficili, in serie, fino ad arrivare a Torre De Busi. Una parte del rally complicata che può fare selezione. Anche in questa parte della speciale è probabile avere scarsa visibilità a causa della nebbia oppure, se non ci fosse, di dover guidare contro sole.
SAN FERMO (14,80 km) [sabato 20 novembre | SS8 ore 7.38 Live TV – SS10 ore 11.08 Live TV]
La prova nuova di questo FORUM8 ACI Rally Monza. Un classico dei rally di zona, inizia da Adrara San Rocco e finisce a Grone. Anche qui un inizio in salita, prima a carreggiata stretta, poi più larga e veloce fino al colle di San Fermo prima di “scollinare” per passare alla seconda parte di prova in discesa. Dopo la frazione di Sant’Antonio la strada diventa più stretta e rapida con una serie di tornanti nel finale che andranno a sollecitare i freni.
SELVINO (24,93 km) [sabato 20 novembre | SS9 ore 8.33 – SS11 ore 12.03]
È la speciale più lunga del rally. Parte da San Vito di Nembro e sale per 7 km fino ad arrivare al paese di Selvino, con una serie di undici tornanti intervallati da allunghi a carreggiata larga e con asfalto poco abrasivo. Poi, ancora in salita, si entra in un tratto guidato e stretto fino a Salmezza in un tratto sempre in ombra che potrebbe presentare un fondo ghiacciato al primo passaggio. Quindi la discesa, prima stretta e poi a carreggiata larga, fino a Rigosa. La lunghezza della prova permette un altro cambio di ritmo, di pendenza e fondo, dato che per la seconda parte si torna ad una salita con asfalto molto abrasivo e si conclude con una spettacolare inversione sinistra. L’ultima parte è più larga e veloce, fino al fine prova in località Passoni.
Foto Diego Onida