10 giugno 2021 - È stata una notte corta quella di Rimini. Quest’oggi sono stati i piloti della sezione velocità ad accendere per primi i motori per percorrere quell’ora di strada che li separava dalla pista di Imola che li attendeva per lo svolgimento delle gare in circuito previste per all’Autodromo di Imola.
Il meteo al momento si sta comportando bene, e fatto salvo per uno scroscio durante il trasferimento tra Rimini e Imola, le gomme rain sono per adesso rimaste sui furgoni di assistenza.
La magia di Imola rimane sempre intatta e varcare i cancelli dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari suscita sempre negli appassionati un’emozione particolare. Dopo le prove in pista anche per la sezione regolarità, il pranzo in autodromo.
A metà della seconda giornata di gara, si comincia a delineare la classifica. La prima impressione è che la vittoria finale verrà giocata da tre equipaggi che, al momento, si sono alternati nelle prime tre posizioni.
Dopo la gara di Imola la situazione vede al primo posto l’equipaggio 33 Michael Stoschek / Tiago Mont su Porsche 911 Carrera RS del 1975, al secondo posto l’equipaggio 29 Daniele Perfetti / Alan Scorcioni su Porsche 911 Carrera 3.0 RS del 1975 e al terzo posto l’equipaggio 58 Paolo Marzatico / Federico Ferrari su Porsche 911 Carrera 3.0 RS del 1975.
Nella sezione regolarità in testa l’equipaggio 74 Philip Vlieghe / Oliver Laporte su AC Shelby Cobra 427 del 1965 seguiti dall’equipaggio 67 Axel Urban / Andrea Urban su Porsche 911 T del 1972 e dal 68 Ruben Maes / Aswin Pyck su Porsche 914/6 del 1970.
Tra i momenti più simpatici della giornata, il rientro al paddock di Imola dopo i giri in pista della Jaguar C-type del 1952 dell’equipaggio 60 Joel Berg / Alva Berg, padre e figlia al loro debutto alla Modena Cento Ore ed il loro meraviglioso sorriso mentre raccontavano l’emozione di percorrere questa storica pista.
Si riparte poi per la sfilata nel centro di Imola, il viaggio verso la prova speciale di Monte Faggiola, seguita dalla prova speciale Sambuca. Poi il passo della Colla, la sfilata Castel del Rio, il controllo timbro a Scarperia al cospetto del palazzo dei Notari e l’arrivo in serata all’Autodromo del Mugello dove le vetture sono parcheggiate per la notte.
Come sempre, purtroppo, la selezione della Modena Cento Ore è spietata, l’impegno richiesto a uomini e mezzi si fa pagare in termini di affidabilità meccanica. Con grande rammarico di tutti abbiamo perso, tra le altre, l’unica vettura partecipante iscritta nella sezione velocità, la BMW 328 del 1939 di Albert Otten e Kurt Peter Muller.
Da lì, come da pura tradizione della Modena Cento Ore, la cena di gala nel cuore di Firenze, ai Chiostri di Santa Maria Novella, circondati dagli affreschi e accompagnati dal suono dei violini.